Ho visto un’ambulanza sotto casa

“Quando sono tornata ho visto un’ambulanza sottocasa e mi sono detta: questo è papà”. Non c’è nulla come la libertà di parola dei figli a tenerti sveglio.

11 Comments

  1. roberto 55

    Presentimenti del genere – un pò come i sogni – allungano, si dice, la vita dei destinatari: puoi, perciò, prendere il “pensiero in libertà” di tua figlia come un augurio.

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: molto importante anche l’intervento pronunciato oggi, all'”Angelus”, dal nostro Papa, mi pare.

    P.P.S.: oggi pomeriggio s’è insediato, presso il Duomo di Treviso, il nuovo Vescovo di Treviso Monsignor Gianfranco Gardin.

    7 Febbraio, 2010 - 20:00
  2. plpl8

    Proprio così . Invece libertá pressoché inesistente portano a vicende assurde tipo quelle di Medine … anche se il cuore di una mamma dovrebbe ribellarsi, no ? E’ da ieri che mi frulla in testa questo pensiero. Buona notte e lunga vita a tutti noi !

    7 Febbraio, 2010 - 23:24
  3. principessa

    Nel senso di non farti dormire, Luigi? o nel senso che certe affermazioni ti spronano ad avere sempre la massima cura di te?
    Un abbraccio

    (la mia figlia adottiva mi disse, quando aveva 7 anni, :”quando tu muori posso avere il tuo cappello di lana che mi piace e i tuoi gioielli?” . Oggi ha 26 anni e due bellissimi bambini e si preoccupa sempre di me e della mia salute… Il tuo post mi ha fatto tornare alla mente questo episodio )

    8 Febbraio, 2010 - 0:22
  4. Luigi Accattoli

    Non nel primo senso, un poco nel secondo ma soprattutto in un terzo senso, principessa: che ti segnala la fragilità della tua condizione, che tu ignori insieme ai tuoi coetanei.

    8 Febbraio, 2010 - 1:51
  5. Fin da quando ero bambino ricordo che riuscivo ad agitarmi anche per il più piccolo ritardo di papà o di mamma.L’idea che potesse capitarr qualcosa di brutto improvvisamente mi entrava nella pancia. Da qualche mese, con più insistenza, mi dico che prima o poi qualcosa accadrà…e mi rendo conto che non sono preparato, che non si può essere preparati. A volte una telefonata ad un’ora inconsueta mi fa scattare un allarme interiore…Pace! Funziono così! In ogni caso, caro Luigi, sono contento che tu stia bene e ho pensato di passare di qua per farti un salutino. Magari ci si vede a Torino per la prossima ostensione della Sindone….? Buona giornata!

    8 Febbraio, 2010 - 9:51
  6. Cent’anni di buona salute!

    8 Febbraio, 2010 - 15:13
  7. principessa

    Caro don Mario!, quando i miei genitori venivano a farci visita dall’Italia, per tutto il tempo del viaggio io ero intrattabile dalla preoccupazione!
    Sin da bambina papà mi aveva spesso parlato della fine della vita, di come un giorno sia lui che la mamma non ci sarebbero più stati al mio fianco… eppure, quanto hai ragione don Mario!, non siamo mai preparati abbastanza quando accade, nonostante la nostra fede, nonostante tutte le parole d’amore che cercano di aiutarci. Trovo confortante che anche un sacerdote “funziona” così. Grazie per aver condiviso un timore molto privato.
    Saluti cari da una Florida gelata

    8 Febbraio, 2010 - 15:48
  8. principessa

    Questa notte alle 4.15 ( le 10.15 in Italia) ho guardato, dal giardino di casa, l’ultimo lancio in notturna del programma Shuttle.
    Sarò un’ ingenua, ma mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi e con il cuore martellante nel vedere questa “cosa” che si alza verso il cielo infinito con una luce accecante. Mi sono ricordata le parole della mamma quando vedeva un aereo :”grandezza di Dio nell’uomo!!” ed ho pregato che la Vergine accompagni quegli uomini e donne,dentro questa matita luminosa, mentre svolgono il mestiere difficile che si sono scelti.

    8 Febbraio, 2010 - 15:57
  9. principessa

    Ti capisco, Luigi. E’ da un po’ di tempo che sto scoprendo la mia fragilità in quel senso e mi sta risultando molto difficle accettarla.E’ come se mi fossi ritrovata ad essere adulta mentre non ho ancora finito di crescere e ci sono ancora cose da imparare,da fare,da sperimentare. E’ una sensazione stranissima………ci sto lavorando.
    Ti abbraccio

    8 Febbraio, 2010 - 16:01
  10. Saluti a te principessa!

    Un piccolo segreto: un amico prete che fa il cappellano in ospedale da molti anni mi ha detto che i “pazienti” più difficili sono proprio i preti e i religiosi in genere…Che ne dici?

    8 Febbraio, 2010 - 16:04
  11. Luigi Accattoli

    Principessa: “ci sono ancora cose da imparare, da fare, da sperimentare”. Ancora non ho letto tutto Shakespeare e non ho visto la Muraglia cinese.

    8 Febbraio, 2010 - 17:05

Lascia un commento