I ragazzi down tornano dal mare

In fila per uno i ragazzi down tornano dal mare con gli asciugamani e i palloni. Uno resta indietro perchè lascia il passo a ogni persona che incontra continuando a dire “prego prego”. L’animatrice lo sollecita: “E dai, Marco”. Con un sorriso a piena faccia Marco le offre la sigaretta ciancicata che sta fumando: “E pròvala!”

14 Comments

  1. Clodine

    Ahhh, dott Luigi, com’è vera questa immagine della cicca ciancicata…come sono veri i sorrisi di queste creature deliziose in continua ricerca di baci, sbaciucchiosi, e abbracci e coccole a non finire. Non so se vi ho mai parlato, ma credo di si, che sono stata catechista -comunione prima e cresima poi- di un gruppo di down.. è stata l’esperienza più arricchente, indimenticabile.

    Ricordo il momento in cui mons. E.Dieci interrogò Robertino: rimase stupefatto, anche se rideva sotto i baffi per le risposte condite di un umorismo talvolta geniale. Quante volte ho pregato tra me e me :”Signore, ti prego quando sarò al tuo cospetto, e proverò vergogna della mia indegnità, non adirarti se sarò nascosta dietro a Robertino, a Giacomo a Rita, aggrappata a loro come zavorra: loro passeranno, ma per me la porta sarà stretta”

    Robertino mi chiama spesso, ha sempre qualche nuova fidanzata da annunciare. Ultimamente voleva (intelligentemente) sapere come – e sé- poteva sposare la sua Daniela (ultima fiamma conosciuta al “centro autonomi down” dove è diventato un pezzo da novanta) era rammaricato per il fatto che i genitori non consentissero al matrimonio, voleva sapere come fare, quale formula pronunciare. Ebbene lo confesso: ho spifferato la formula: le parole del rito, gli anche detto che, se volevano, potevo fare da madrina..il tutto aum-aum…

    9 Luglio, 2008 - 10:03
  2. Luigi Accattoli

    Clodine, ne parlasti in un commento del 7 gennaio scorso, a un post che era intitolato “Ma si finisce sempre a parlare del papa” – raccontavi di un dialogo – in parrocchia – tra il cardinale Ratzinger e un tuo allievo “Down molto in gamba, intelligentissimo” e il cardinale che “si intrattenne a lungo con lui…e con me naturalmente! Una bellissima esperienza”.

    Il vescovo Enzo Dieci è una cara persona, schietta, essenziale: abbiamo dunque un amico in comune!

    9 Luglio, 2008 - 17:05
  3. Clodine

    Eh, il vescovo Enzo Dieci: che persona straordinaria, di una finezza, dolcezza, semplicità incomparabile…lo conosco da anni…sono felice per questo amico comune!

    9 Luglio, 2008 - 18:03
  4. Sumpontcura

    “Infelici”, erano chiamati cinquant’anni fa dalle mie parti: un’espressione sbagliata, ma forse meno ipocrita del correttissimo “diversabili”. Creature di Dio, che Egli ha voluto creare diversi dagli altri, capaci di amare ma non di raggiungere la pienezza del pensiero. D’intelligenza limitata, ma senza loro colpa. Cittadini di serie B (inutile nasconderselo) ma figli di Dio, voluti, amati, redenti, salvati e dotati della Grazia che fa santi. Uno dei misteri, per noi incomprensibili: perché Signore? La risposta, “naturale” e chiara, Lui la sa.

    Mentre Luigi incontrava i teneri e dolcissimi “handicappati” di Dio, a Roma, sotto gli occhi angosciati di Sant’Agnese in Agone, qualche migliaio di “handicappati” applaudiva una signora indecente e arrogante: d’intelligenza limitata e traviata, sia gli applauditori sia l’applaudita, cittadini di serie A ma figli di Satana (che il Signore trovi il modo di perdonare anche loro!).

    9 Luglio, 2008 - 18:12
  5. Clodine

    Si, certo, l’intelligenza del down è compatibile alla loro condizione però, ti assicuro Sump, che alcuni, forse in base alla personalità a caratteristiche caratteriali che sono peculiari a ciascuno, riescono a stupire! Hanno buona capacità di apprendimento, salvo poi bloccarsi nel ragionamento se viene loro fatta una domanda che richiede arguzia perché in quella sono veramente mancanti. Mancano di arguzia, di acume, capacità critica, ma non di intelligenza che..a modo loro la esercitano abbastanza…sono simpaticissimi. Ho passato una bella fetta di vita, parecchi anni fa e mi hanno fatto veramente divertire…ho un ricordo bellissimo: ho avuto tanto da loro, non loro da me.

    9 Luglio, 2008 - 19:36
  6. targum55

    “Infelici”, erano chiamati cinquant’anni fa dalle mie parti: un’espressione sbagliata, ma forse meno ipocrita del correttissimo “diversabili”. Creature di Dio, che Egli ha voluto creare diversi dagli altri, capaci di amare ma non di raggiungere la pienezza del pensiero.

    Quale pensiero? Non certo la sapienza cristiana.

    9 Luglio, 2008 - 19:41
  7. lazzaro

    Tragum, ma che tici? Ti vuoi spiegare, per cortesia?

    9 Luglio, 2008 - 20:55
  8. lazzaro

    Scusa, Targum, se ho storpiato il tuo nome

    9 Luglio, 2008 - 20:56
  9. lazzaro

    … e sbagliato a “ticitare” il verbo “dici”.

    9 Luglio, 2008 - 20:58
  10. roberto 55

    Bellissime, Clodine, le tue considerazioni ed i tuoi ricordi dell’esperienza catechistica con i ragazzi “down”.
    Leggo sempre con molta attenzione e partecipazione i contributi e le opinioni che compaiono su queso blog ma fatico a “prendere la parola” di fronte ad interventi, come dire ?, alti, anche “dotti”, e complessi che mi arricchiscono ma con cui, lo riconosco, mi riesce difficile confrontarmi (sono anch’io – come, mi pare, s’è definito Lazzaro – un “cristiano dell’ultimo banco”): però, stavolta ci tenevo ad esprimere il mio, per quanto semplice, sentimento.
    Per quel che riguarda Sabina Guzzanti, amico Sump, che dire ? Quanta pena mi ha suscitato il suo “show” (?) !

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    9 Luglio, 2008 - 22:31
  11. Davidino

    I down possono essere intelligentissimi? Bella scoperta. C’era qualche dubbio? Se vogliono ti mettono in crisi in un battibaleno.
    Con la “trisomia del 21” sono semmai loro ad avere qualcosa in più!
    Buona notte a tutti.

    9 Luglio, 2008 - 22:45
  12. Clodine

    x Roberto55 : intervieni, scrivi, non preoccuparti, siamo tutti “cristiani dell’ultimo banco”, e chi si sente arrivato, forse, ha capito pochino delle realtà celesti, o ha una visione del tutto falsata. Ma non mi sembra che su questo blog si corra una pericoloo del genere, siamo tutti con i piedini ben cementati a terra, per cui…non ci sono problemi, e poi hai visto l’amministratore com’è: buono come il pane fragrante”!

    Davidino: i down sono un misto di furbizia e di intelligenza ma non di acume, nel senso che si bloccano, inevitabilmente, di fronte ad un discorso che richiede sintesi, un discorso complesso..fidati…li ho frequentati per anni. Di una cosa mancano totalmente : di malignità, almeno quelli che ho frequentato erano angioletti, puri, come i bambini, senza ombre di sorta, alcuni avevano oltre i 20 anni eppure, sembrava ne avessero 10…non hanno la capacità di elaborare il male. Se fai loro del male essi non capiscono perché lo fai, e se dici una bugia in loro presenza ti smascherano seduta stante: la loro mente non concepisce la menzogna.

    10 Luglio, 2008 - 6:12
  13. principessa

    … cioe’, sono come dovremmo essere tutti prima di imparare a sopravvivere??

    10 Luglio, 2008 - 12:14
  14. Clodine

    Eh già, cara Principessa..hai detto una cosa santa: “prima di imparare a sopravvivere”.

    10 Luglio, 2008 - 14:02

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