Il fascino del “Grande silenzio”

Seguo la presentazione del volume I giovani italiani di fronte alla vocazione, a cura di Franco Garelli (San Paolo editore) e ascolto Luca Bonari, del Centro nazionale vocazioni, che dice: “Questi ragazzi apprezzano massimamente quello che meno seguono: dicono di ammirare l’ideale missionario e vediamo come stanno oggi gli istituti missionari, mentre i nmonasteri – che sono i meno sognati – scoppiano di presenze”. Mia riflessione, ispirata alla visione del film Il grande silenzio: la figura del missionario si lega allo spirito di avventura e attira a largo raggio, mentre il “grande silenzio” rimanda alla ricerca interiore e ha pochi seguaci. Ma il grande numero facilmente esulta e facilmente si smemora, mentre la chiamata al silenzio arpiona nel profondo.

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