Il mio venditore di rose torna in Bangladesh

I venditori di rose del mio rione vengono dal Bangladesh e quello che mi è caro si chiama Hossain. Chissà se ho capito lo spelling: siamo due pignoli e ci siamo stati sopra per un po’. Mi aspetta ogni domenica all’uscita dalla chiesa e ultimamente porta anche un amico, così torno a casa con sei rose, tre dell’uno e tre dell’altro. Non profumano ma sono belle. Mi ha visto oggi pomeriggio alla fermata del bus e mi ha detto che sta per tornare in Bangladesh dove la moglie Sufia dev’essere operata alla pancia. Non ho saputo di più: “Ha male qui” e indicava l’addome con le due mani, una con il mazzo delle rose. “Abbiamo due figli”. Quando parti? “Tra sette mesi”. Ti sei trovato bene in Italia? “Sì, bene”. Da quanto tempo non vedi tua moglie: “Da due anni”. Faccio le domande per volergli bene.

77 Comments

  1. ada.m

    Provo un profondo dolore per queste famiglie spezzate. Padri, e talvolta madri, che per la sopravvivenza loro e della loro famiglia, vivono lontani e separati per lunghi periodi. Che terribile costrizione una vita priva di una vicinanza quotidiana. Mi sorge spontanea la domanda che si è posto papa Francesco nei suoi incontri con i carcerati:”perché loro e non io?

    29 Maggio, 2015 - 0:45
  2. Sara1

    A proposito di pancia ieri sono stata in ospedale per degli esami nella mia stanza c’erano due donne che facevano il raschiamento dopo un aborto improvviso.
    Una ragazza di 22 anni e una donna di 41.
    Il marito di questa mi ha detto: mi ero tutto rallegrato per il bambino ma se Gesù ha voluto così…
    Una donna molto dolce mi sono trovata bene con lei eravamo vicine di letto.
    Ho pensato a come noi donne siamo legate al nostro utero a quanto ci fa gioire e a quanto ci fa soffrire.

    29 Maggio, 2015 - 6:44
  3. picchio

    @ Ada
    conosco delle donne moldave che fanno le badanti qui nei dintorni e hanno lasciato i loro bimbi a casa, ho sovente fatto le tue stesse considerazioni. E’ veramente straziante sentirle raccontare dei loro bambini, i progressi a scuola, quanto sono cresciuti…Li vedono un paio di volte all’anno 🙁

    @ Sara
    🙂 🙂

    29 Maggio, 2015 - 7:52
  4. Marilisa

    Parlare con queste persone lontane dal loro paese e dalla famiglia esprime vicinanza. Il minimo che ci vuole per loro che sono stati costretti dall’ indigenza estrema a lasciare tutto.
    Io mi fermo spesso a chiacchierare con loro, e mi rendo conto che gradiscono questo approccio. Dopo ti considerano un’ amica.
    L’ altro giorno–ma questo è un altro discorso– mi sono spupazzata per un bel po’ un bimbetto di nove mesi, Oliver, figlio di una nomade. Piaceva a me e piaceva molto anche a lui e alla mamma.
    Tutto il mondo è paese. In senso ampio. Dovremmo pensarci più spesso.

    29 Maggio, 2015 - 11:29
  5. discepolo

    “Era una persona gentile. Lavorava 10 ore al giorno perle sue figlie”.
    Dite una preghiera vi prego per Corazon, la vittima filippina , messa sotto a Roma da una macchina con a bordo quattro minorenni rom, uno già arrestato per furto mesi fa e rilasciato dopo 24 ore.
    Ci sono immigrati come il gentile venditore di rose dello Sri Lanka e la povera Corazon, 44 anni che lascia due figlie.

    29 Maggio, 2015 - 15:03
  6. picchio

    Mi unisco alla preghiera per Corazon, preghiamo anche per Pietro di Fazio ucciso a venti mesi da un motociclista italiano che viaggiava sulla sua moto, priva di assicurazione, a 160 km in pieno centro urbano e preghiamo anche per i genitori di un mio allievo che quando aveva tre anni ( è stato poi cresciuto dai nonni) sono stati uccisi in un frontale provocato da un autista italiano ubriaco, cui era già stata tolta la patente una volta, ma poi restituita. Preghiamo per Jessica, altra mia ex-allieva, morta 22 anni a bordo della macchina guidata dal fidanzato italiano, risultato,immediatamente dopo l’incidente, positivo alla cocaina , già segnalato da tempo come tossicodipendente.

    29 Maggio, 2015 - 15:48
  7. Fides

    @discepolo e @picchio
    Ci fosse un girone infernale per le preghiere fuori luogo vi ci ficcherei dentro a forza.
    Io credo che ci sia un limite, dai!

    29 Maggio, 2015 - 16:25
  8. Sara1

    Fides già c’è Lorenzo che odia le chiacchiere e puntuale interviene per dire di star zitti poi ci sono i conferenzieri che si scandalizzano, Luigi che vuole chiudere il blog ecc. Anche scrivere sempre per dire di tacere rompe.
    Se uno non vuole non legge.
    Se volano insulti ok per il resto contate fino a 10

    29 Maggio, 2015 - 16:32
  9. Fides

    Sara, non chiedo il silenzio.
    Ma un minimo di compassione. Che sia proprio il caso, in certe tragedie, di tirare in ballo Dio e le preghiere per i propri fini di propaganda?

    29 Maggio, 2015 - 16:38
  10. Sara1

    Lo so ma che si deve fare?
    Il mondo e’ frantumato dietro un sacco di egoismi.

    29 Maggio, 2015 - 16:44
  11. Marilisa

    Mi sembra che più che per le vittime si debba pregare per chi le ha mandate all’ altro mondo.
    Chi ha perso la vita per colpa di altri credo che non abbia niente da espiare.
    Invece quelli che sono colpevoli della morte altrui, avrebbero bisogno di preghiere.
    Ma noi li manderemmo volentieri all’ inferno. Altro che preghiere!
    Segno che il cristiano forse è ancora ben lontano dal Cristo.

    29 Maggio, 2015 - 17:24
  12. picchio

    fides non ho fini di propaganda, ho solo risposto a chi tira in ballo le preghiere per i propri fini di propaganda facendo notare l’assurdità della cosa.

    29 Maggio, 2015 - 17:24
  13. Sara1

    Contrordine compagni: il Papa non legge Repubblica ma il Messaggero:

    “D’altronde, il Papa stesso nell’intervista concessa proprio a Il Messaggero, realizzata il 24 giugno 2014 e pubblicata il 30 giugno, accoglieva la vaticanista Franca Giansoldati a Santa Marta dicendo: “Finalmente! Io la leggo e ora la conosco”. E sul web ha fatto il giro del mondo la foto del Pontefice intento a leggere il giornale, scattata fuori dall’oblò di un aereo.

    La scelta è comprensibile: Il Messaggero è, per antonomasia, il quotidiano di Roma, e per un Papa argentino che – come egli stesso ha più volte dichiarato – conosce poco della Capitale e le sue complicate dinamiche, è utile sfogliare pagine che lo mettano a conoscenza di cosa accade nella città di cui è Vescovo, i suoi problemi, i suoi quartieri, gli abitanti. ”

    http://www.zenit.org/it/articles/il-papa-legge-repubblica-no-e-stato-un-lapsus-legge-il-messaggero

    Così si spiega meglio anche il “giornale da ceto medio”, legge il giornale che dovrebbe raccontare la vita e il punto di vista delle persone comuni compresa la cronaca locale. (anche mio marito se prende un giornale prende il Messaggero Marche perchè parla spesso di questioni che lo toccano nel quotidiano)

    29 Maggio, 2015 - 18:57
  14. Sara1

    In Argentina leggeva La Nation, una delle prime cose fatte da Papa fu telefonare all’edicolante di figurala per disdire l’abbonamento.

    http://www.lanacion.com.ar/

    29 Maggio, 2015 - 19:04
  15. picchio

    Un lapsus freudiano ?

    29 Maggio, 2015 - 21:28
  16. Sara1

    In realtà legge Repubblica di nascosto per controllare Scalfari.
    🙂

    A Mantova il giornale locale di chiama gazzetta di Mantova soprannominata la bagolona. In pratica la chiacchierona o la pettegola per dire che di occupa di chiacchiere e poco più.
    Questa cosa del Papa che legge solo il quotidiano locale fa molto parroco in effetti. (Le notizie importanti gli arriveranno attraverso i vari dossier)

    29 Maggio, 2015 - 22:08
  17. Luigi Franti

    Ma state ancora a badare a quello che dice? Ve l’avevo detto che forse non era vero che legge solo Repubblica, come forse non è vero che legge il Messaggero.
    Come forse non era vero che quando è andato in conclave non ci pensava proprio a diventare papa (ma intanto sapeva esattamente a quanto lo davano i bookmakers londinesi …) eccetera eccetera.

    29 Maggio, 2015 - 22:46
  18. picchio

    Sara, tutti i giornali locali si occupano di chiacchiere e sport. I nostri a settembre hanno intere paginate centrali sulle mitiche ” batailles des reines”.
    Il vaticano, e quindi il papa, ogni papa, è informatissimo su quanto succede nel mondo. Leggevo tempo fa le dichiarazione di un ex ambasciatore USA a Roma che raccontava come tramite il sistema dei nunzi, che sono strettamente legati alle realtà dei vari Stati tramite le conferenze episcopali e in fondo alla scala alle parrocchie diffuse dappertutto, il Vaticano ha una conoscenza dei vari Stati molto più profonda e veritiera di quella che possano avere loro con tutti i loro servizi segreti.

    30 Maggio, 2015 - 9:41
  19. Sara1

    Non lo dicevo in negativo. Essendo appunto già informatissimo dai suoi collaboratori e dai contatti con i vescovi di tutto il mondo il Papa ne sa molte di più di tutti i direttori di giornali messi insieme da quel punto di vista che si tenga informato delle “piccolezze” della sua città fa simpatia.

    Benedetto aveva un approccio intelletuale era diverso. (i giornali non sono solo informazione ma anche dibattito culturale ad ampio raggio)

    30 Maggio, 2015 - 10:23
  20. picchio

    avevo capito che non lo dicevi in negativo, era solo per confermare quello che tu dicevi.

    30 Maggio, 2015 - 11:16
  21. picchio

    telefona a destra e a manca dopo aver letto la cronaca locale 🙂

    30 Maggio, 2015 - 11:19
  22. Marilisa

    “Benedetto aveva un approccio intelletuale era diverso.”

    Da che cosa lo deduci, Sara? Com’ è che fai sempre il confronto fra Francesco e Benedetto? Davvero sei convinta che Benedetto fosse superiore a Francesco?
    Mi sembra abbastanza provinciale questo considerare l’ intellettualismo superiore alla semplicità operosa di chi non mostra, perché non gli interessa, di essere un ” intellettuale”.

    30 Maggio, 2015 - 11:42
  23. Sara1

    Marilisa io non faccio confronti e non dico mai che uno è superiore all’altro noto solo che in certe cose sono diversi.

    Benedetto era considerato un conservatore oscurantista però con la cultura moderna ci dialogava (in fondo era un professore), Francesco dialoga con il mondo in un altro modo una cosa non esclude l’altra.

    30 Maggio, 2015 - 12:17
  24. Sara1

    “Mi sembra abbastanza provinciale questo considerare l’ intellettualismo superiore alla semplicità operosa di chi non mostra, perché non gli interessa, di essere un ” intellettuale”.

    Mi sembra anche di notare l’opposto ultimamente un certo disprezzo per chi ha interessi di testa come fosse una colpa.

    Alla fine rischa di essere un conservatorismo di ritorno.

    30 Maggio, 2015 - 12:19
  25. picchio

    Benedetto e Francesco hanno doni diversi di cui non si può fare una gerarchia. Benedetto, grande teologo, professore dialogava certamente con la cultura moderna, intesa però in modo un po’ elitario. A parte cattolici super impegnati e che hanno studiato, come te Sara, ben pochi hanno letto le sue encicliche o i suoi libri, a parte quelli su Gesù .Basta fare un’indagine in parrocchia. Rispetto al mondo moderno, popolare aveva più difficoltà, difficoltà che poi lo portava a porsi lui, e quindi porre la Chiesa che guidava, in contrapposizione di quel mondo. Quante volte si è parlato di circle the wagons , di piccola Chiesa pura, rispetto a quel periodo?
    Francesco ha scelto di essere un pastore e profeta e ha in qualche modo celato il suo essere intellettuale, che traspare dai suo libri anteriori. Come intellettuale ovviamente non si avvicina minimamente a Benedetto .
    Quello che risalta maggiormente in Francesco è il suo essere profondamente gesuita e quindi, come scriveva S. Ignazio, la sua capacità di cercare e di trovare Dio in tutte le cose, da qui la sua grande capacità di dialogare non con la cultura elitaria, ma in profondità con il mondo moderno.

    30 Maggio, 2015 - 12:51
  26. Sara1

    “a parte quelli su Gesù ” quelli hanno venduto tantissimo però, credo più di quelli di Francesco.
    La settimana scorsa nella mia libreria tra i libri in omaggio che davano con un tot di spesa c’era il primo volume di Ratzinger.

    http://www.zenit.org/it/articles/nelle-prime-settimane-il-gesu-di-nazaret-di-joseph-ratzinger-supera-il-milione-e-mezzo-di-copie

    (se tieni conto che nel 2007 il primo volume aveva venduto un milione e mezzo di copie con i diritti di autore si paga tutte le 4 memores senza dover andare all’opsizio).

    Le encicliche hanno avuto un impatto forte nel dibattito sui media (soprattutto spe salvi e Caritas in veritate) anche più della evangelii gaudium.

    30 Maggio, 2015 - 13:00
  27. picchio

    Infatti Sara ho detto ” a parte i libri su Gesù”

    i media hanno parlato moltissimo delle encicliche ma i media non sono il popolo. Tra la gente, anche la maggior parte di quelli che frequentano Messa, le sue encicliche hanno lasciato il tempo che trova, per non dire sono cadute nel vuoto.Qualche zona vicariale qui da noi aveva organizzato per esempio conferenze su qualche enciclica, andate quasi deserte. Sono ben pochi quelli che frequentano Messa che ne hanno letto qualcuna o dei pezzi. Io non conosco nessuno a parte un insegnante di religione e qualche membro di un movimento.
    La stessa cosa l’ha detta il card Dolan di new York: non ha mai incontrato nessuno che gli abbia parlato delle encicliche di benedetto, manco quando era in visita pastorale, una volta in un caffè a New York un cameriere gli ha parlato della EG.

    30 Maggio, 2015 - 13:16
  28. Marilisa

    Benedetto non era considerato “oscurantista”
    ma certo era un conservatore.
    Faccio notare che anche Francesco era un professore, e piuttosto intransigente.
    La differenza è che Francesco viveva in un Paese molto lontano da noi, e non se ne sapeva niente. Benedetto era sempre sotto gli occhi di tutti perché tedesco italianizzato, consigliere di G.P.II, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.
    Certo è che Francesco ha un vissuto di grande vicinanza con la gente di tutti i ceti, ma soprattutto con il popolo. Da qui un modo diverso, rispetto a Benedetto, di dialogo col mondo.

    30 Maggio, 2015 - 13:16
  29. picchio

    sara , ho difficoltà a spiegarmi? l’ ho già scritto io che benedetto parla ad una cultura elitaria a parte Gesù di Nazareth. L’ho scritto chiaramente. Perchè mi rispondi come se avessi scritto il contrario?
    Quello è stato l’unico testo che ha raggiunto tutti.

    30 Maggio, 2015 - 13:21
  30. Marilisa

    Quanto ai molti libri messi in circolazione o venduti, credo che il numero non faccia testo.
    Oggi si trova di tutto dappertutto.

    30 Maggio, 2015 - 13:22
  31. Marilisa

    E anche io credo che i libri di Benedetto li leggano gli addetti ai lavori, e neppure tutti.
    Il Gesù di Nazareth –ha ragione picchio–ha avuto grande presa.

    30 Maggio, 2015 - 13:27
  32. Sara1

    L’unico mica tanto dato che è una trilogia. Se ci metti anche introduzione al cristianesimo poi.
    Non capisco il senso dire e’ elitario tranne i milioni venduti con la trilogia.
    Quella non l’ha scritta lui?

    30 Maggio, 2015 - 13:30
  33. Sara1

    E’ come al voce del padrone di Battiato che ha venduto a sfracelli mentre altre sue opere più sperimentali meno.
    E’ proprio dei grandi saper fare l’uno e l’altro.

    30 Maggio, 2015 - 13:33
  34. picchio

    Non capisco il senso dire e’ elitario tranne i milioni venduti con la trilogia.
    Quella non l’ha scritta lui?

    si. ma la trilogia è di genere completamente diverso dal resto della sua produzione che è rivolta ad un pubblico più elitario.
    Se la maggioranza della tua sterminata produzione ( nel caso di Benedetto) è stata letta da un pubblico elitario, lo scrittore è elitario.
    Per Battiato è successo il contrario.

    30 Maggio, 2015 - 14:07
  35. picchio

    poi Sara mi fa piacere se nella tua parrocchia la stragrande maggioranza dei fedeli si è letta qualche enciclica di Benedetto, da noi la stragrande maggioranza non ne ha letta neppure mezza.

    30 Maggio, 2015 - 14:10
  36. Sara1

    Picchio a parte che come si lamenta Accattoli nelle sue conferenze i parrocchiani non leggono manco la EG ( li però la colpa e’ dei vescovi che la boicottano) lo snobbare un grande patrimonio di pensiero quando te lo trovi davanti per correre dietro a qualche cosa più fugacemente alla moda questo si lo trovo molto provinciale.

    30 Maggio, 2015 - 14:20
  37. Sara1

    Detto ciò il cristianesimo non è una gnosi quindi non è un merito essere intellettuali prestigiosi. (Nemmeno una colpa però)

    30 Maggio, 2015 - 14:21
  38. Marilisa

    Sara, non andare a sottilizzare.
    Quando si parla del Gesù di Nazareth, si vuole intendere la trilogia.
    E poi, paragonare Ratzinger con Battiato o altri è quanto meno una forzatura.
    Fra l’altro, nel caso di Ratzinger l’ opera sperimentale direi che è il Gesù diNazareth.

    30 Maggio, 2015 - 14:25
  39. Sara1

    Con sperimentale in musica si intende qualche cosa di complesso e ricercato poco adatto al grande pubblico. Per Battiato vale come esempio il lavoro sulla Genesi
    http://it.m.wikipedia.org/wiki/Genesi_%28Franco_Battiato%29

    La voce del padrone e’ molto più pop come il Gesù di Ratzinger rispetto ai lavori propriamente accademici.

    30 Maggio, 2015 - 14:33
  40. picchio

    sara bisogna intendere quelle che si intende con elitari.Ti spiego quello che intendo io. E’ ovvio che le encicliche del papa, di ogni papa, o altri scritti di una papa vendano milioni e milioni e milioni e milioni di copie. Vengono comprato da biblioteche, associazioni, diocesi, parrocchie, università cattoliche, riviste cattoliche che ne fanno dono ai lettori, teologi, persone che le acquistano per farne un regalo originale ad un prete, religioso/a ( che probabilmente a Natale ne ricevono venti copie a testa ) , vaticanisti dell’urbe intero e anche singole persone, fedeli e no, ovviamente.
    Ma se andiamo a vedere i fedeli di una parrocchia media chi caspita ha letto una di quelle encicliche e di quei testi di teologia che si sono venduti a milioni e a quintalate? Se il numero non è zero, siamo li vicino. E’ questo che intendo quando dico che era elitario.

    30 Maggio, 2015 - 14:37
  41. Marilisa

    Inoltre, parlare di ” intellettuale prestigioso” è un azzardo.
    Per molti potrebbe essere tale anche quello scrittore di libri a sfondo religioso ( non ricordo il nome) che vende milioni di copie di libri pacchiani, a quanto dicono gli intenditori.
    Tutto è in relazione a chi legge, e ai suoi gusti.

    30 Maggio, 2015 - 14:37
  42. picchio

    Luigi si lamenta che non leggono EG John Allen dice l’esatto contrario, che è l’enciclica più letta in assoluto. Ma dovrei cercare il link

    30 Maggio, 2015 - 14:43
  43. picchio

    tra i miei colleghi credenti 8 hanno letto EG, nessuno una qualche enciclica di qualsiasi papa precedente.

    30 Maggio, 2015 - 14:45
  44. Sara1

    Meglio per loro, da noi non si legge manco Topolino non facciamo testo. (Sarebbe contento anche Luigi di quanto siamo terra terra)

    30 Maggio, 2015 - 14:52
  45. Mi è particolarmente piaciuta la Introduzione al Cristianesimo, della quale ho comprato tre copie (da regalare). Mi sembra però che anche la Spe salvi abbia attirato i lettori.

    30 Maggio, 2015 - 16:06
  46. ha in qualche modo celato il suo essere intellettuale“.

    E certo che è riuscito a celare “il suo essere intellettuale“. Basta leggere e/o ascoltare le Omelie al Santa Marta, le interviste e certi discorsi (tralasciando certi modi di gesticolare, ridere ecc).
    E si! Lo nasconde benissimo, infatti non se ne è accorto nessuno!

    (Comunque grazie, questa è meravigliosa e me la segno per una delle rarissime cene tra amici, facendo bene attenzione che mentre la dico nessuno abbia il boccone in bocca, che sennò…)
    P.S. Certi commenti, come questo di Picchio sono proprio una istigazione a …

    30 Maggio, 2015 - 16:32
  47. Sara1

    Introduzione al cristianesimo è simile ad introduzione alla fede di Kasper.(gli anni sono quelli)
    Anche kasper è una grande figura di intellettuale (più intelletuale e professore di Bergoglio).

    30 Maggio, 2015 - 16:36
  48. Cmq sembra che durante l’Assemblea della CEI un vescovo abbia parlato con la “parresia” dovuta e:

    ha chiesto che il Papa si renda conto della necessità di formulare i suoi interventi in maniera precisa e articolata“.

    Evviva la sincerità!

    30 Maggio, 2015 - 16:37
  49. Marilisa

    Abbasso la cretineria!

    30 Maggio, 2015 - 17:04
  50. Sembra papa Francesco abbia umilmente colto il suggerimento ed ecco un esempio di “intervento preciso e articolato” di papa Francesco che è proprio di oggi :

    Quando parliamo dell’uomo, non dimentichiamo mai tutti gli attentati alla sacralità della vita umana. È attentato alla vita la piaga dell’aborto. È attentato alla vita lasciar morire i nostri fratelli sui barconi nel canale di Sicilia. È attentato alla vita la morte sul lavoro perché non si rispettano le minime condizioni di sicurezza. È attentato alla vita la morte per denutrizione. È attentato alla vita il terrorismo, la guerra, la violenza; ma anche l’eutanasia.”

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2015/may/documents/papa-francesco_20150530_associazione-scienza-vita.html

    (Parresia bonum est!)

    30 Maggio, 2015 - 17:13
  51. picchio

    ubi
    non credo proprio che il papa abbia colto il suggerimento : questo tipo di interventi precisi e articolati li fa da un mucchio di tempo. Fatti una ricerchina: non è che ha parlato dell’aborto, e del resto, solo ieri!!!

    30 Maggio, 2015 - 17:44
  52. picchio

    pardon solo oggi!!!!
    Sono cose che va dicendo da anni.

    30 Maggio, 2015 - 17:47
  53. “precisi e articolati li fa da un mucchio di tempo”.
    Non mi risulta! Mostrami un link a un suo discorso dove parla di una cosa a tutto tondo e ne fa l’elenco.
    Altrimenti, non mi risulta!

    30 Maggio, 2015 - 17:51
  54. picchio

    Ma dai! quante volte ha parlato di quelle stesse cose? non lo hai mai sentito fare elenchi di quel tipo? non posso credere che tu pensi veramente che lo ha fatto oggi per la prima volta.

    30 Maggio, 2015 - 18:00
  55. picchio

    e molto probabilmente il vescovo Negri mentre faceva le pulci al papa si riferiva a commenti del tipo : ” chi sono io per giudicare i gay?” più che alle cose dette oggi

    30 Maggio, 2015 - 18:03
  56. Marilisa

    Sì, picchio. Solo che qualcuno si è svegliato solo oggi. Prima dormiva.
    Il Papa fin dal primo giorno è stato maestro di “parresia”, ma c’ è gente che si ostina a preferire il linguaggio dottrinale, sempre il solito, che la parresia la vede col binocolo. E scambia quel linguaggio per illuminata verità.

    30 Maggio, 2015 - 18:03
  57. picchio

    vero Marilisa

    30 Maggio, 2015 - 18:09
  58. “Contra factum non valet argumentum”.
    Picchio, non vedo link a discorsi o “intervento preciso e articolato”.
    Beati pure, ma i fatti stanno cosi 🙂
    Ha iniziato, speriamo continui.

    30 Maggio, 2015 - 18:16
  59. Sara1

    Ma dai Ubi basta l’EG. (fortuna che è più letta dei documenti ratzingeriani )

    Avere cura della fragilità

    209. Gesù, l’evangelizzatore per eccellenza e il Vangelo in persona, si identifica specialmente con i più piccoli (cfr Mt 25,40). Questo ci ricorda che tutti noi cristiani siamo chiamati a prenderci cura dei più fragili della Terra. Ma nel vigente modello “di successo” e “privatistico”, non sembra abbia senso investire affinché quelli che rimangono indietro, i deboli o i meno dotati possano farsi strada nella vita.

    210. È indispensabile prestare attenzione per essere vicini a nuove forme di povertà e di fragilità in cui siamo chiamati a riconoscere Cristo sofferente, anche se questo apparentemente non ci porta vantaggi tangibili e immediati: i senza tetto, i tossicodipendenti, i rifugiati, i popoli indigeni, gli anziani sempre più soli e abbandonati, ecc. I migranti mi pongono una particolare sfida perché sono Pastore di una Chiesa senza frontiere che si sente madre di tutti. Perciò esorto i Paesi ad una generosa apertura, che invece di temere la distruzione dell’identità locale sia capace di creare nuove sintesi culturali. Come sono belle le città che superano la sfiducia malsana e integrano i differenti, e che fanno di tale integrazione un nuovo fattore di sviluppo! Come sono belle le città che, anche nel loro disegno architettonico, sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro!

    211. Mi ha sempre addolorato la situazione di coloro che sono oggetto delle diverse forme di tratta di persone. Vorrei che si ascoltasse il grido di Dio che chiede a tutti noi: «Dov’è tuo fratello?» (Gen 4,9). Dov’è il tuo fratello schiavo? Dov’è quello che stai uccidendo ogni giorno nella piccola fabbrica clandestina, nella rete della prostituzione, nei bambini che utilizzi per l’accattonaggio, in quello che deve lavorare di nascosto perché non è stato regolarizzato? Non facciamo finta di niente. Ci sono molte complicità. La domanda è per tutti! Nelle nostre città è impiantato questo crimine mafioso e aberrante, e molti hanno le mani che grondano sangue a causa di una complicità comoda e muta.

    212. Doppiamente povere sono le donne che soffrono situazioni di esclusione, maltrattamento e violenza, perché spesso si trovano con minori possibilità di difendere i loro diritti. Tuttavia, anche tra di loro troviamo continuamente i più ammirevoli gesti di quotidiano eroismo nella difesa e nella cura della fragilità delle loro famiglie.

    213. Tra questi deboli, di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo. Frequentemente, per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore. Eppure questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà. Se cade questa convinzione, non rimangono solide e permanenti fondamenta per la difesa dei diritti umani, che sarebbero sempre soggetti alle convenienze contingenti dei potenti di turno. La sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana, ma se la guardiamo anche a partire dalla fede, «ogni violazione della dignità personale dell’essere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si configura come offesa al Creatore dell’uomo».[176]

    214. Proprio perché è una questione che ha a che fare con la coerenza interna del nostro messaggio sul valore della persona umana, non ci si deve attendere che la Chiesa cambi la sua posizione su questa questione. Voglio essere del tutto onesto al riguardo. Questo non è un argomento soggetto a presunte riforme o a “modernizzazioni”. Non è progressista pretendere di risolvere i problemi eliminando una vita umana. Però è anche vero che abbiamo fatto poco per accompagnare adeguatamente le donne che si trovano in situazioni molto dure, dove l’aborto si presenta loro come una rapida soluzione alle loro profonde angustie, particolarmente quando la vita che cresce in loro è sorta come conseguenza di una violenza o in un contesto di estrema povertà. Chi può non capire tali situazioni così dolorose?

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium.html#Avere_cura_della_fragilit%C3%A0

    30 Maggio, 2015 - 18:27
  60. picchio

    perchè devo perdere tempo a cercarti dei link????
    se sei contento di credere che oggi, 30 maggio 2015, per la prima volta il papa- UDITE, UDITE, GENTE l’incredibile notizia che sarà presto rilanciata da tutte le agenzie del globo come un evento epocale,straordinario, mai sentito prima dalle labbra di Bergoglio- ha parlato di ” aborto, migranti, eutanasia, bambini che muoiono di fame, guerra e altro…” sei libero di crederlo.

    30 Maggio, 2015 - 18:32
  61. discepolo

    Contrordine compagni!
    Il papa Francesco non è un radical chic, non legge Repubblica bensì il Messaggero!
    Eugenio Scalfari in lacrime.

    30 Maggio, 2015 - 19:04
  62. discepolo

    da “Il Foglio”

    Al direttore – Ieri Papa Francesco, secondo l’agenzia d’informazione cattolica Zenit, avrebbe detto: “Ho avuto un lapsus. Leggo il Messaggero, non Repubblica”. A Largo Fochetti qualcuno ha dovuto ricominciare da zero il suo articolo domenicale.

    30 Maggio, 2015 - 19:05
  63. Il tema del post proposto da Accattoli è molto interessante, racconta l’amore di Hossain per la sua sposa. Un amore che resiste al tempo da cui non si vedono, due anni; e che resiste alla distanza che si conta in migliaia -se non decine di migliaia- di chilometri; e probabilmente alla povertà di mezzi di sussistenza. Resistono, in nome della promessa fatta un giorno, restistono!
    E qui, “misericordiosi” cardinali -che si credono più misericordiosi addirittura di N.S.G.C. che disse “vai e non peccare più”- si stanno baloccando da un anno, e tra pochi mesi, ad ottobre, si baloccheranno per un altro, per gli “incontinenti” che fanno durare il Matrimonio due-tre mesi e divorziano in tre giorni, magari pur stando non soffrendo lontananza e povertà di mezzi.
    Misericordia? Non ce la faccio! Io chiedo che Dio mostri a questi cardinali l’altra faccia della stessa medaglia della misericordia, che è la “Giustizia”.
    Il Signore faccia giustizia a questi cardinali, gliela renda fino all’ultimo spicciolo!

    30 Maggio, 2015 - 19:07
  64. Scriveva Sant’Agostino a proposito di certi –falsi– pastori “misericordiosi”:

    Mai dunque succeda che veniamo a dirvi: Vivete come vi pare! State tranquilli! Dio non condannerà nessuno: basta che conserviate la fede cristiana. Egli vi ha redenti, ha sparso per voi il sangue: quindi non vi dannerà. Che se vi viene la voglia d’andarvi a deliziare con gli spettacoli, andateci pure! Alla fin fine che male c’è? E queste feste che si celebrano nell’intera città, con grande tripudio di gente che banchetta e – come essa crede – si esilara, mentre in realtà si rovina, alle mense pubbliche… andateci pure, celebratele tranquilli: tanto la misericordia di Dio è senza limiti e tutto lascerà correre! Coronatevi di rose prima che marciscano! E anche dentro la casa del vostro Dio, quando ve ne venisse la voglia, banchettate pure! rimpinzatevi di cibi e bevande insieme con i vostri amici. Queste creature infatti ci sono state date proprio affinché ne godiate. O che Dio le avrebbe mai date agli empi e ai pagani, negandole poi a voi? Se vi facessimo di questi discorsi, forse raduneremmo attorno a noi folle più numerose; e, se pur ci fossero alcuni che s’accorgessero come nel nostro parlare diciamo delle cose inesatte, ci inimicheremmo questi pochi, ma guadagneremmo il favore della stragrande maggioranza. Tuttavia, comportandoci in questa maniera, vi annunzieremmo non le parole di Dio o di Cristo, ma le nostre parole; e saremmo pastori che pascono se stessi, non le pecore.”

    http://www.augustinus.it/italiano/discorsi/discorso_057_testo.htm

    30 Maggio, 2015 - 22:00
  65. picchio

    olalà sara te la sei proprio presa per Ratzinger elitario. 🙂

    per quanto riguarda il commento delle 18.58 è evidente che capire per molti non vuol dire, purtroppo, mettere in pratica. Questo accade anche per il Vangelo d’altra parte: tutti lo capiscono, ma quanti lo mettono in pratica?

    30 Maggio, 2015 - 23:21
  66. Sara1

    Non è che me la sono presa e’ che gli voglio bene.
    🙂
    A fare un sondaggio nelle parrocchie non credo che verrebbe fuori una particolare conoscenza dei libri di Kasper (a parte forse quello citato dal Papa che da noi non è arrivato nemmeno in libreria) vuol dire che Kasper fa parte di un circoletto elitario?
    È autore conosciuto in tutte le scuole teologiche (a me lo hanno fatto leggere in università) a volte la reazione antiratzingeriana raggiunge punte quasi reazionarie verso il mondo del sapere e del cultura.
    L’istruzione e’ un valore progressista cappero.
    Altra cosa e’ vantarsi del proprio sapere e non metterlo a servizio. (Atteggiamento questo si aristocratico ma mi sembra un’altra cosa)

    31 Maggio, 2015 - 10:24
  67. picchio

    effettivamente Sara tutti i teologi sono sconosciuti in qualsiasi parrocchia e quindi tutti sono elitari, forse l’unico un po’ letto sarà Mancuso, che, con buona pace di Marilisa, però non è che sia un gran teologo 😉
    E probabilmente io sono molto di parte perchè non mi piace Ratzinger.

    E’ bello leggere il blog perchè di questi argomenti non interessa niente a nessuno fuori di qua.Anche i credenti, quelli che frequentano le parrocchie non sono interessati a liturgie, teologi, e del sinodo della famiglia non interessa un tubo a nessuno.
    Per quello sono rimasta molto stupita dell’interesse dei miei colleghi per EG, un interesse suscitato soprattutto dalla persona del papa.

    buona notte

    1 Giugno, 2015 - 0:17
  68. picchio

    sto parlando ovviamente delle parrocchie qui intorno, non in generale. Da noi fenomeni come Spiletti non esistono o magari ci sono, ma non si fanno notare per nulla per cui è come se non ci fossero.

    1 Giugno, 2015 - 0:25
  69. Marilisa

    Mi dispiace contraddirti, picchio.
    Mancuso è un gran teologo, solo che solitamente chi dice cose nuove, che rompono col passato, non viene visto bene. Questa è la regola generalizzata.
    Se non fosse stato un gran teologo, non avrebbe riempito le sale quando va in giro per conferenze. E non avrebbe venduto tanti libri.

    1 Giugno, 2015 - 1:19
  70. Marilisa

    Di fronte al nuovo si crea il panico e i più lo rigettano a priori. Salvo poi constatare che nel nuovo c’ è una buona dose di verità.

    1 Giugno, 2015 - 1:23
  71. Sara1

    “E’ bello leggere il blog perché di questi argomenti non interessa a nessuno fuori di qua”

    Anche per me e’ così è mi sembra anche scontato che in uno spazio in cui si scrive ci sia modo di portare avanti riflessioni meno quotidiane di quello che la vita di una parrocchia, specie se periferica come la mia, permette.
    A me piace la mia parrocchia non la voglio diversa però non capisco nemmeno questa fissa di dover “semplificare” come se tutto il mondo fosse quello del centro di Roma e delle dispute tra teologi e giornalisti.

    1 Giugno, 2015 - 10:27
  72. Sara1

    Sulla EG o i libri di Ratzinger se arrivano ad un pubblico più allargato in ogni caso, la settimana scorsa quando ho visto che davano in omaggio il Gesù di Benedetto in mezzo ad altre scelte molto più popolari mi ha fatto piacere e mi è sembrato positivo che un testo teologicamente complesso sia offerto ad un vasto pubblico.

    1 Giugno, 2015 - 10:30
  73. Sara1

    In ogni caso mi sembra un successo.

    1 Giugno, 2015 - 10:30
  74. picchio

    🙂 🙂 🙂

    1 Giugno, 2015 - 18:45

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