Il Signore della vita era morto ma ora – vivo – trionfa
Ho messo a titolo del post un verso luminoso della Sequenza pasquale e lo illustro con il mosaico del Cristo trionfatore della Cappella di Sant’Andrea , in Ravenna (inizi del V secolo), per introdurre la registrazione audio della lectio di Pizza e Vangelo che abbiamo fatto via Zoom lunedì 28 aprile leggendo, dal capitolo 16 di Marco, l’episodio delle donne impaurite dalla scoperta del sepolcro vuoto. Qui sotto il link alla registrazione e nel primo commento due parole sul mosaico
Commento
Luigi Accattoli
Il Cristo trionfatore sulla morte, cioè risorto, in questo mosaico della Cappella di Sant’Andrea del vescovado di Ravenna – inizi del V secolo – è raffigurato come un condottiero romano che celebra il trionfo: regge con la mano destra una croce sottile e leggera che non è più un patibolo ma un trofeo mentre con la sinistra, posta sotto la clamide, sorregge il Vangelo aperto e calpesta con i piedi le teste del leone e del serpente. Sul libro del Vangelo sono le parole “Ego sum Via Veritas et Vita”: Io sono la Via, la Verità e la Vita (Giovanni 14, 6). Il leone e il serpente sono simboli del male e della morte sui quali il risorto ha trionfato. Si tratta di una simbologia che si rifà al Salmo 91: “Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi”.
Il Cristo trionfatore sulla morte, cioè risorto, in questo mosaico della Cappella di Sant’Andrea del vescovado di Ravenna – inizi del V secolo – è raffigurato come un condottiero romano che celebra il trionfo: regge con la mano destra una croce sottile e leggera che non è più un patibolo ma un trofeo mentre con la sinistra, posta sotto la clamide, sorregge il Vangelo aperto e calpesta con i piedi le teste del leone e del serpente. Sul libro del Vangelo sono le parole “Ego sum Via Veritas et Vita”: Io sono la Via, la Verità e la Vita (Giovanni 14, 6). Il leone e il serpente sono simboli del male e della morte sui quali il risorto ha trionfato. Si tratta di una simbologia che si rifà al Salmo 91: “Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi”.