Il venditore di campanacci alla Feltrinelli

Il venditore di campanacci [vedi post del 3 maggio 2010] sul mezzogiorno mette il naso alla libreria Feltrinelli di Largo Argentina. Entra, chiede di una commessa, gli dicono che non c’è. Esce ed è salutato calorosamente, sul marciapiede, da un conoscente che scende dal bus 30. Si abbracciano. L’omino dei campanacci ha un ripensamento, rientra nella libreria e cerca ancora la commessa che forse un giorno gli aveva chiesto un particolare campanaccio. “Mi raccomando, diglielo che l’ho cercata” fa a un commesso che sta sistemando gli scaffali, insofferente di quel tipo che non gli pare da libreria. L’ominio se ne va mormorando qualcosa come parlando ai suoi campanacci: “Non ho fatto i soldi da giovane, non li faccio certo ora”.

28 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La scena e le parole me le ha raccontate un visitatore amico che si chiama Ciro Fusco.

    9 Marzo, 2011 - 14:24
  2. Marcello

    … per un attimo ho temuto che un vaticanista fosse entrato in una libreria Feltrinelli!

    9 Marzo, 2011 - 14:45
  3. Gioab

    Se non voleva fare i soldi perché è andato alla libreria ? Lì non si vendono i campanacci si vendono libri.
    Per via della commessa ? Allora i campanacci erano una scusa !
    Che se ne fa una commessa dei campanacci ? Dovevano suggerirgli di andare dal parroco a venderli, lì ne hanno bisogno. Hanno i greggi. O forse solo i recinti per i greggi che se ne sono andati.

    p.s. chi porta i campanacci le pecore o i capri ?

    p.s. 1 non era mezzogiorno, erano le 18 c’è più movimento nei Feltrinelli. E il bus non era 30 era 80, è colpa della vernice che si è scolorita.

    9 Marzo, 2011 - 14:50
  4. Clodine

    Che tenerezza! Spesso mi sono sentita fuori luogo, stonata, come l’omino dei campanacci.Non si sa quante volte.
    Ma ce n’è una, davvero memorabile. Si era giusto di questi tempi: carnevale, non ricordo se giovedì o martedì grasso. Telefona mia sorella dicendo che una sua amica aveva organizzato una serata in maschera e bisognava andare in costume, rigorosamente in costume e che avrebbero premiato quello più buffo e originale. Non si sa quanto impegai a confezionarmi la maschera. Mi travestii da “balcone”, con tanto di finestre e tendine, e mia figlia, -era piccola – la improvvisai ” gerbera” con una bella corolla di petali arancio tutt’intorno al faccino paffutello .
    Con non poco disagio uscii, mi sarei infilata dentro un tombino ma, la circostanza imponeva sicché! A denti stretti raggiungemmo il villino dove la festa era al clou! Varcata la soglia uno spettacolo mi si para innanzi: erano tutti in abito da sera, con tanto di battichiappe e luccichii di svarorski…..altro che “campanacci”, mi sarei suicidata!! Tirai fuori la “lingua di suocera” e ci pensò la gerbera a fare pernacchie.

    9 Marzo, 2011 - 19:05
  5. Clodine

    vabbè oggi è le ceneri…scusate il lapsus …

    9 Marzo, 2011 - 19:10
  6. marta09

    E perchè ti scusi, Clo …

    9 Marzo, 2011 - 19:28
  7. marta09

    opsss … @Clo, ci doveva essere un “?” dopo le parole.
    Sorry!
    Di certo, però, il costume premiato sarà stato il tuo e quello di tua figlia e poi, mica è stata colpa tua … Era uno scherzo … terribile, ma uno scherzo.
    Credo, però, che la tua classe abbia risolto elegantemente la situazione.

    9 Marzo, 2011 - 19:37
  8. Clodine

    molto terribile..ma di gran lunga più terribili gli invitati: snob e insulsi…. Ancora non mi capacito a distanza di anni cosa c’entrasse mia sorella con quella gente! Mah! Si trattò probabilmente di un’ amicizia estemporanea, di quelle che nascono e terminano nel giro di una stagione ..
    Un abbraccio, strepitosa Marta09

    9 Marzo, 2011 - 20:34
  9. Marco

    Cos’è un battichiappe?

    9 Marzo, 2011 - 20:43
  10. Stephanus

    Buona Quaresima a tutti! Forse un po’ OT… ieri sera siamo tornati da un pellegrinaggio ad Assisi con i giovanissimi della parrocchia. Nei momenti di pausa sono stato a Vespro dalle Clarisse della basilica di S. Chiara. Ecco… lì mi sentivo “fuori posto”, ma in un senso bellissimo e con una percezione struggente; intanto è impossibile stare dietro alla finezza del loro cantare, del loro respiro… e a un certo punto ti senti davvero “in più” o, per lo meno, hai la netta sensazione che come non potrai mai penetrare oltre quella grata invisibile, altrettanto è quasi impossibile varcare la soglia del loro mistero. Confidavo a un’amica questa impressione e lei pure mi ha confessato di essersui sentita “in più. Un’esperienza, come sempre, coinvolgentissima: il mondo creato contemplato da un altro versante. Passano gli anni, la vita fa il suo corso, il ministero presbiterale pure, ma lo stupore resta immutato!

    9 Marzo, 2011 - 21:34
  11. fiorenza

    Provato la stessa cosa, lì, in agosto, ai Vespri per il Transito di S. Chiara.
    Solo che non mi sentivo (per quel poco che ancora riuscivo a percepire di me ) “fuori posto”, o “in più”: da quella distanza abissale, “oltre quella grata invisibile”, al di là della soglia che era “quasi impossibile varcare”, mi pareva che quel canto si levasse proprio per me. Per me. “Quasi impossibile” spiegare una cosa simile. Non più “fuori posto” come dovunque. Nel posto giusto. Quello in cui ero stata attesa. Ma è quello che si prova sempre (quasi sempre), immersi nella Liturgia

    9 Marzo, 2011 - 22:27
  12. mattlar

    Clodine ha una figlia!?!?!?!
    Non è bastato l’altro giorno che qualcuno ha detto che è seducente?!? Oggi si scopre che ha pure una figlia!!!!! Non vorrete mica farci prendere un infarto con tutte queste sorprese. Qui c’è chi se la immaginava una zitellona sessantacinquenne da sacrestia con la gobba e il bitorzolo sul naso…

    9 Marzo, 2011 - 22:55
  13. FABRICIANUS

    Caro Mattlar, Clodine è una bellissima e bravissima donna.
    Te lo dice chi ha avuto modo di incontrarla personalmente circa due anni fa a Roma.

    9 Marzo, 2011 - 23:00
  14. marta09

    E vero, @Clo, cos’è un battichiappe?
    Da “longobarda” non conosco questo termine! 😀

    @Fiorenza,
    io quella sensazione l’ho avuta, sempre ad Assisi, ma dall’eremo guardando verso la vallata in un’incredibile Pasqua con i mandorli in fiore e … la neve che scendeva abbaondante.

    In quel momento, fuori da ogni chiesa, fuori da ogni basilica, mi sono sentita nella Chiesa, nel cuore di Dio.

    Credo sia stato un miracolo di San Francesco in coppia a Santa Chiara quella meraviglia visto che eravamo a fine aprile.
    Un tipico loro miracolo per chi, come me, tentennava e recalcitrava e da “fuori posto” mi sono resa conto che è l’unico posto dove il Signore si fa trovare e si presenta.

    Non esiste un “fuori posto”, esisterà – magari – un posto “non giusto”, ma “fuori posto” mai per il solo fatto che siamo stati scelti per vivere.

    E … i nostri (perchè eravamo in tanti ad assistere a questo spettacolo e tanti atei convinti) cuori si sono messi a suonare come i campanacci del post di Luigi … solo che assomigliavano a campane più che a campanacci.

    @Stephanus,
    quella sensazione di “in più” forse non era riferita a voi come “persone in più”, ma come una Grazia “in più”.

    9 Marzo, 2011 - 23:02
  15. FABRICIANUS

    Caro Stephanus, il vespro delle Clarisse, ma anche di altri ordini religiosi è davvero qualcosa di stupendo.

    Quelle, (ahimè poche volte) che vi ho partecipato, ho “fatto” pregare solo loro, e io ascoltavo, ascoltavo.
    Poi, leggendo i testi del monaco benedettino Anselm Grun, ho scoperto che anche l’ascolto e il sentirsi un pò “fuori posto” di fronte alle preghiere delle Claustrali è comunque PREGHIERA!!!!

    9 Marzo, 2011 - 23:07
  16. FABRICIANUS

    @Marta09

    Noi a Monza siamo in Quaresima e tutta la nostra Diocesi invece è in pieno Carnevale!!! Che bello ciò!! Mi piace questa co-presenza dei due riti (romano e ambrosiano) nel nostro territorio!!!

    9 Marzo, 2011 - 23:10
  17. Clodine

    A gentile richiesta di Marco e Marta, il battichiappe, in romanesco è riferito alla elegante giacca del tight, tagliata, sul dietro, a coda di rondine…ovvero il
    Da li, cioè, dalle due “propagini” a tergo che “ondulano” con l’incedere la parola -molto poco ortodossa- battichiappe!

    Io sono stata in basilica,a S.Croce in Gerusalemme,dove conto di andare anche per le Via Crucis, quando potrò ovviamente, e, certamente per il triduo!
    Sapete che in quella basilica, voluta da S.Elena [ IIII sec.a ridosso delle mura Aureliane] vi sono conservate delle reliquie autentiche della croce di Cristo: uno dei chiodi, impressionante tanto è lungo, un pezzo della S.Croce e la tavoletta con su scritto “re dei Giudei”…nonché la terra di Gerusalemme portata dalla Santa dopo un suo pellegrinaggio. E’ tutto lì testimoni muti del martirio di Nostro Signore. Reliquie prezziose che sembra emanino una potente energia quando, durante le celebrazioni di questo tempo forte, vengono tolte dalle loro nicchie di cristallo ed esposte in solenne processione ai fedeli. Che grandi ricchezze possiede la Chiesa: ne siamo tutti eredi, tutti, nessuno escluso!

    10 Marzo, 2011 - 4:01
  18. marta09

    @Fabricianus,
    siiiiii è proprio bella, questa asincronia.
    E’ un pochino quel sentirsi “fuori posto”, ma in modo positivo.
    Per me, poi, che spesso andavo a Milano a Messa era anche divertente nel senso che mi prendevo le ceneri 2 volte … giusto per essere sicuri che avessi capito bene quel convertiti e credi al Vangelo.

    Questa co-esistenza di 2 riti nello stesso territorio, poi, è un’enorme fonte di ricchezza se qualcuno, ogni tanto, si prendesse la briga di associare la Parola di Dio domenicale dell’uno e dell’altro Rito che – strano a dirsi – sono estremamente complementari, quasi un incastro perfetto.

    La nostra città rispetto alla nostra Diocesi pare “fuori posto” a causa del Rito diverso e spesso sento parlare di questa diversità in toni antagonistici (più bello questo o quello), ma – secondo me – è un aspetto sponsale di una diversità che si completa con l’altra.

    Domenica, nel nostro Duomo, ho assistito a 2 Battesimi per immersione e non aspersione come prevede il nostro Rito e ti posso garantire che ne sono stata felice, lo sono un po’ meno quando si cerca di “impastare” i due Riti facendo pasticci.

    10 Marzo, 2011 - 6:20
  19. marta09

    @Clo,
    che bello vai a Gerusalemme?
    Beata te, ma come fai con la tua figlia e tutto il resto?
    A me pare di essere agli arresti domicilairi!!!

    Grazie per la spiegazione del “battichiappe”.

    @mattlar,
    ma chi l’ha detto che le signore da sacrestia sono tutte vecchie, gobbe, scialbe e con un bitorzolo sul naso?
    Ti posso assicurare che a volte non è così (anche se spesso è come dici tu, ma più che con il bitorzolo sul naso, hanno il dente avvelenato)

    10 Marzo, 2011 - 6:24
  20. Mabuhay

    Gioab: Neanche un po’ di biblicominestrone sul battichiappe clodiano?
    O forse starai ancora cercando su wikipedia. Facci sapere.

    P.S. Marta09…non so se stai scherzando o fai sul serio. Ma guarda che “Santa Croce in Gerusalemme” e’ piu’ romana di Clodine!!!

    10 Marzo, 2011 - 7:21
  21. nico

    Buongiorno a tutti.
    Volevo condividere un senso di spaesamento che anch’io ho provato, ma purtroppo non per i vostri stessi motivi…
    ieri sera alla celebrazione delle Ceneri l’organista, che accompagnava la nostra processione e il nostro cantare il salmo 50, ha dato magnifica prova della sua inettitudine, sbagliando le note, dimenticando le parole e confondendo il canto (sempre a tutto volume)…
    Vi assicuro che l’effetto è stato devastante.
    Ne è seguito un senso diffuso di stridore intimo, come se si fossero mescolati improvvisamente e “sguaiatamente” due mondi, due sguardi… non so come dire, ancora me lo chiedo…
    Ci è voluta tutta la mia passione, e il mio dolore, per recuperare il raccoglimento, ma mi dispiace così tanto per chi era in chiesa con me….

    10 Marzo, 2011 - 8:08
  22. fiorenza

    Mi chiama per raccontarmi che cosa ha detto stamani Virginia detta Gingi(quasi quattro anni). Sa che non voglio perdermi nulla del prodigio che è il suo linguaggio. Erano in macchina, dirette alla Scuola Materna. La bambina, che in genere durante il percorso chiacchiera o canta come un uccellino, guardava fuori in silenzio, attentissima. Mai vista così assorta. Poi si è voltata e ha detto: “Mamma, com’è bello il mondo!”. E alla domanda “Ma cosa ti piace di più, gli alberi? i fiori? i monti?”, ha risposto: “Tutto, tutto. Il mondo intero.”
    E mi sono ricordata la frase di Stephanus: “il mondo creato contemplato da un altro versante” .

    10 Marzo, 2011 - 8:13
  23. lazzaro

    Ecco, personalmente, e senza voler sminuire la bellezza e la spiritualità dei vespri delle clarisse, mi sento molto più vicino alla bambina raccontata da Fiorenza. E ho, purtroppo, moltissimi anni in più. Ma questo, penso, dipenda dalla “varietà di Dio” e dalla possibilità di mettersi in contatto con Lui su diverse lunghezze d’onda.
    Ciao a tutti.

    10 Marzo, 2011 - 9:06
  24. marta09

    @Mabu, … ah ah ah 😀 non lo sapevo e pensavo davvero che andasse a Gerusalemme!!!!
    Grazie dell’informazione

    @Fiore … (…nza, ma il caso impone questo nome)
    è esattamente quello che ho provato io ad Assisi. Magari significa questo il famoso se non ritornerete come bambini con il loro sguardo stupito sul mondo.

    @Nico
    ohhhh sai le volte che è successo con conseguente mia arrabbiatura, ma poi mi sono accorta che al Signore va bene anche questo. Tutto sommato quando l’hanno messo in croce mica era una sinfonia quel suono di voci umane che chiedevano la sua morte.
    Anch’io ci soffro molto, ma può capitare.

    10 Marzo, 2011 - 9:44
  25. Clodine

    .Ma va’ la’….Marta …ma che dici???ahahahaahahahahhhahahahahahahahahahahahahhhahahahahhhaahahahahhahahahahahahahahahahahhaah !!! ..oddio oddio oddio….ahhh, che ridere!! mmm….te’ possino!?

    10 Marzo, 2011 - 12:03
  26. Gioab

    @ nico

    “spaesamento ? “ – io ieri ho visto un vecchio film con Jodie Foster – “Contact” e non so dire perché, mi sono venuti in mente quelli che corrono dietro alla religione senza in realtà sapere bene cos’è ! E quando ne parlo, incorro sempre nell’ira di chi ascolta o nell’incredulità di chi si è ormai fatto un idea e non riesce ad uscirne come un prigioniero in gabbia al buio che non sa più se fuori è giorno o notte. conosce solo il buio !

    Mi piacerebbe che mi spiegassi, perché appartieni ad una religione piuttosto che ad un’altra. Ce ne sono tante, tutte si fondano sulla “fede” e tutti seguono chi + chi – le regole della propria religione. Perché ce ne sono così tante ? come si può sapere se ce n’è una vera e perché solo una ? In fondo tutte pubblicizzano l’amore, la bontà, l’onestà, la rettitudine, perché sceglierne una piuttosto che un’altra ? E’ solo un fattore geografico ? dovuto al fatto che sei nata in un posto piuttosto che in un altro ? Se fossi nata in Thailandia, saresti buddista ?

    In fondo, cos’è la religione ? Solo un insieme di riti, di cerimonie ? La voglia di entusiasmarsi ed entusiasmare chi ti sta intorno, perché non vorresti scoprire che invece sei sola e senza lo stesso supporto e incoraggiamento degli altri saresti perduta come ti ha perduto la stonatura dell’organista ?

    Cos’è Religione ? Perché l’uomo ha in sé questo “istinto” che lo porta a ricercare chi nemmeno conosce e non può garantire nemmeno se c’è ?
    E’ possibile dire che Dio c’è perché lo abbiamo creato noi con il nostro desiderio di sperare che ci sia ?

    Ma se Dio sta in ogni luogo e Gesù andava a “pregare” sul monte tutto solo (non voleva nemmeno i discepoli intorno ), perché noi facciamo tutte queste grandi riunioni contrariamente da ciò che faceva Lui ?
    Sinceramente io non capisco, ma tu avresti qualche spiegazione per me ?

    10 Marzo, 2011 - 13:14
  27. Gioab

    @ Mabuhay

    So cosa intendeva Clodine per “batti chiappe.” Io non le ho mai avute, ma riflettevo sul fatto che all’inizio e con entusiasmo mi si è rivolta con uno spirito “fraterno,” pensa così subito di primo acchitto “fratello Gioab” mi scrisse, poi passata la novità ( non ero come lei sperava che fossi) ha cominciato a “distanziarsi” diciamo neanche più cugino.

    Diciamo che non ero il suo tipo. ( forse perché non porto la sottana) mah, che vuoi farci devono amare i nemici e sono indifferenti ai cugini; il mondo è fatto a scale, io scendo sempre perché sto troppo in alto !

    Se hai voglia di cimentarti, ho appena postato @ nico, ma la stesa domanda la potrei fare anche a te !

    Perché sei cattolico fra tutte le religioni che esistono . cos’è per te “Religione” solo un mucchio di cerimonie e funzioni o c’è dell’altro ? “

    Se poi vuoi che ti aiuto ti può aiutare il “rasoio di occam” era un francescano !
    « Pluralitas non est ponenda sine necessitate. »
    « Frustra fit per plura quod fieri potest per pauciora. »

    « Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È con questo che dobbiamo nobilitarci e non già con lo spazio e con il tempo che non potremmo riempire. Studiamoci dunque di pensar bene: questo è il principio della morale »
    Blaise Pasqual -(Pensieri, 139)

    Bisognerebbe spiegarlo a quelle donne che andavano reclamando la dignità ! non credi ?

    Ciao

    10 Marzo, 2011 - 13:34
  28. nico

    Scrivo lo stesso, anche se la discussione è ormai esaurita, perchè mi accorgo (o credo di accorgermi) solo ora del senso della provocazione di Luigi:
    il venditore di campanacci, evocato il mercoledì delle ceneri, per svegliarci da un torpore in cui ci crogioliamo da troppo….
    come la commessa, noi eravamo assenti?

    E’ ancora tempo, per grazia di Dio, per aguzzare lo sguardo.

    (Come suggerisce Sequeri, nell’editoriale di avvenire del 9 marzo di cui apprendo su vinonuovo)

    13 Marzo, 2011 - 17:00

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