Immorale l’atomica? Mio commento alle parole del Papa

“Qualificando come immorale lo stesso possesso delle armi nucleari, indipendentemente dal loro uso, Francesco fa valere un principio di radicalità evangelica ispirato al ‘non uccidere’ che aveva già applicato alla pena di morte, andando anche in quel caso oltre le affermazioni dei predecessori”: è la mia lettura delle parole pronunciate domenica dal Papa in Giappone. Lettura affidata a un’intervista che mi ha fatto il direttore editoriale del portale emmetv.it di Macerata. che può essere letta al link che segue:
https://www.emmetv.it/2019/11/26/papa-francesco-il-possesso-delle-armi-atomiche-e-immorale/

4 Comments

  1. giuseppe di melchiorre

    Caro Luigi, ti riporto qui quello che ti ho fatto presente privatamente:
    Ho letto la tua intervista sulla da me apprezzatissima condanna di Papa Francesco contro la bomba atomica che fa solo del male secolare. Lodevolissimo poi l’impegno di Papa Francesco per la salvaguardia dal disastro ecologico. Importantissimo poi l’inserimento di questa idea formatrice cattolica nel catechismo. E’ il contributo importantissimo alla salvaguardia di quello che Dio dall’inizio fece bello e buono”.
    La tua attenzione, caro Luigi, al lodevolissimo impegno antiatomico e pro-salvataggio ecologico di Papa Francesco è la prova della tua intelligenza fedele all’etimologico “intus lìgere” cioè essere capace di “congiungere dentro” le cose. Complimenti, caro Luigi. E la preghiera che “Deus faciat beatum papam Franciscom in hac terra”, con la resa divinamente feconda del suo impegno per la salvezza del mondo che porterà la chiesa di Gesù a una lontanissima fine del mondo.
    Un caro saluto, Luigi.

    27 Novembre, 2019 - 16:11
  2. giuseppe di melchiorre

    Scusa, ho sbagliato “Deus faciat beatum papam FranciscUm in hac terra”
    Errare humanum est, soprattutto per me!!
    Di nuovo un caro saluto: Vale, atque Vale!!
    Vale è imperativo del verbo v?l?o, perciò significa “STAI BENE!”

    27 Novembre, 2019 - 16:16
  3. giuseppe di melchiorre

    Altro errore, ma del computer a seguito di un copia-incolla del verbo “valeo”, sulla cui “a” e “e” c’era l’accento breve. Il tuo blog non l’ha riconosciuto. No problem, ci mancherebbe!
    Ancora un bel saluto

    27 Novembre, 2019 - 16:22
  4. Luigi Accattoli

    Da persona che non firma ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, non posso che condividere le tue affermazioni sulle “scelte radicalizzanti” di Papa Francesco. Hai ragione: sono “provvidenziali” e, soprattutto, mettono in primo piano il Vangelo.
    Non so se nell’immediato verranno ascoltate le sue parole a livello planetario, anzi realisticamente credo di no; ma so che sono dei semi preziosi che non si perderanno del tutto (e fruttificheranno nel tempo) nel vuoto di un’incoscienza demenziale che in certi periodi della storia umana sembra avere il sopravvento e diffonde incertezza e paura nel nostro piccolo mondo abitato in prevalenza da gente semplice e inerme. Dove i potenti della Terra giocano col fuoco sfidandosi con un infantilismo colpevole. Alzano la voce, minacciano tuoni e fulmini, e nel contempo appaiono ridicoli come figurine di carta, senza rendersene conto.
    Questo Papa, da molti non capito e apertamente osteggiato, mette il dito sulle piaghe del nostro tempo. Lo fa con umiltà ma anche senza remore, con una determinazione che gli viene dalla forza delle parole del Cristo. Il Quale, quando parlava, si rivolgeva alla società del suo tempo, in cui molti “potenti” di allora erano autoreferenziali e dividevano il regno della Terra da quello dei cieli. Come ancora fanno, purtroppo, molti cristiani di oggi, sbagliando, a mio avviso. Vanno clamorosamente fuori strada. Il Regno di Dio, infatti, ha inizio già qui e CONCRETAMENTE. A patto che gli uomini non vogliano prevaricare su altri uomini, come altrettanti Caino su Abele, e riescano a capire che le preghiere restano parole più che mai vuote se non ci si mette d’impegno per seminare la PACE. Non a parole, magari spargendo benedizioni a destra e a manca, ma fattivamente. SIAMO NOI gli strumenti nelle mani di Dio, e possiamo metterci al servizio del Bene o diventare strumenti malefici. Non soltanto le armi nucleari sono state “ammodernate”; in realtà, tutte le armi, dopo la pietra e la fionda (per dirla con Quasimodo), sono state rese più micidiali, e il “non uccidere” evangelico è rimasto in gran parte lettera morta. Si uccide, ampliando cristianamente la visuale, in molti modi: di certo fisicamente con le armi (nucleari e non) prodotte e vendute ma anche con la distruzione dell’ambiente (“peccato ecologico”), con il capitalismo selvaggio, con la discriminazione (razziale o di altro tenore), con le parole scagliate per ferire, con la mistificazione e la falsa testimonianza.
    L’uomo può essere buono ma anche MOLTO MOLTO cattivo.
    Ciao, Luigi. Datti da fare per difendere questo nostro Papa Francesco così (ingiustamente) vilipeso.

    28 Novembre, 2019 - 10:44

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