In casa stiamo forse imparando a convivere con il Covid

La giornata dell’infido ospite che è con noi – di cui ho parlato ieri qui nel blog – è stata forse buona, ovvero senza novità. Isa ha avuto un piccolo ritorno di febbre, a me è spuntata un po’ di tosse secca. Impariamo a usare l’oximeter, o saturimetro da dito, che misura le pulsazioni e la presenza dell’ossigeno nel sangue. Ci siamo procurati questo strumento digitale e abbiamo anche il thermoscanner per misurare la febbre con il bip in fronte. I nostri amici medici dicono che dobbiamo fare molta attenzione ai sintomi che insorgono verso il sesto o settimo giorno dalla prima manifestazione della positività. Quasi ci siamo. Per ora non ho altro da raccontare. – Ringrazio i tanti visitatori che hanno mandato auguri, abbracci, benedizioni. Altrettanti – rispetto a quelli che hanno scritto a commento del post di ieri – mi hanno mandato mail private. Alcuni segnalando che anche nella loro casa era stato individuato l’intruso. Ora sembra più presente tra noi e il fatto risulta non solo dalle statistiche quotidiane ma anche dalle narrazioni delle reti amicali. A Domani.

Commento

  1. Leonardo Lugaresi

    Bravo, tienici informati: qua ho l’impressione che l’età media sia altina e noi anziani siamo apprensivi. Fatti sentire anche se non hai niente da dire. Mia suocera, in proposito, aveva collaudato un sistema eccellente: chiamava tutti i giorni, e se rispondevo io – forse perché mi sapeva di poche parole al telefono – diceva “Stasì ben? Alora e basta” (State bene? Allora basta), io replicavo e in meno di un minuto eravamo a posto.

    23 Novembre, 2020 - 17:14

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