Ironia di papa Ratzinger sul dopo Auschwitz

Nel discorso di domenica ad Auschwitz Benedetto XVI non aveva nominato Hitler, il nazismo, l’antisemitismo e i sei milioni di ebrei mandati allo sterminio ed ecco che all’udienza generale di ieri, in piazza San Pietro, ha detto tutto questo, rievocando le tappe del viaggio in Polonia: “Proprio in quel luogo tristemente noto in tutto il mondo ho voluto sostare prima di far ritorno a Roma. Nel campo di Auschwitz-Birkenau, come in altri simili campi, Hitler fece sterminare oltre sei milioni di ebrei. Ad Auschwitz-Birkenau morirono anche circa 150.000 polacchi e decine di migliaia di uomini e donne di altre nazionalità. Di fronte all’orrore di Auschwitz non c’è altra risposta che la Croce di Cristo: l’Amore sceso fino in fondo all’abisso del male, per salvare l’uomo alla radice, dove la sua libertà può ribellarsi a Dio. Non dimentichi l’odierna umanità Auschwitz e le altre ‘fabbriche di morte’ nelle quali il regime nazista ha tentato di eliminare Dio per prendere il suo posto! Non ceda alla tentazione dell’odio razziale, che è all’origine delle peggiori forme di antisemitismo!” – Io trovo un’alta ironia in queste “correzioni”, come se avesse voluto dire ai critici più competitivi: se vi fa tanto problema che io non abbia detto quelle parole, eccole!

2 Comments

  1. bob

    Io considero un’alta ironia considerare ironiche le parole del papa

    12 Giugno, 2006 - 10:48
  2. Luigi Accattoli

    Ironiche in questo preciso significato: ci tenete tanto che io dica “antisemitismo”, “sei milioni” e così via? Avevo detto nella sostanza tutto questo, ma se volete le parole, eccole, le pronuncio tutte, così finalmente potremo parlare delle questioni che sono dietro a esse! Saluti, Luigi Accattoli

    12 Giugno, 2006 - 12:30

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