La cornacchia invidiava all’usignolo

La cornacchia invidiava all’usignolo il canto. L’usignolo invidiava alla cornacchia il becco.

19 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Variazione sulla favola n.15 del Primo libro delle favole di Carlo Emilio Gadda (Edizione Mondadori 1969, p. 20) che sempre mi parve troppo corta: “La cornacchia invidiava all’usignolo”.

    11 Dicembre, 2008 - 2:41
  2. faccio un sacrilegio! per riprendere il senso di quello che tentavo di spiegare ieri, la riscrivo così: “La cornacchia usava il becco per l’amico usignolo. L’usignlo cantava per la cornacchia”… orrrrribbbbile… vabbè, un giochino…

    11 Dicembre, 2008 - 9:39
  3. oh… che silenzio stamattina sul blog!

    11 Dicembre, 2008 - 13:27
  4. ma che mi sono perso qualche sciopero bianco indetto dal sindacato dei commentatori del blog di Luigi Accattoli? Una moratoria? Non sarò mica un krumiro involontario?

    11 Dicembre, 2008 - 14:37
  5. tonizzo

    C’è la neve, quassù nel Nord che produce e in quella che era un tempo “Milano da bere”. La neve e il freddo che a tutto fanno pensare fuorché al calore e alle giornate del Sud in cui sono nato. E mentre guardi gli uccelli volare, pensi che Dio si preoccupa di dar loro da mangiare. Allora forse capisci che, colomba usignolo o cornacchia abbiamo tutti il diritto di continuare a esistere ed essere pensati da Qualcuno.

    PS: riprendo la mia presenza dopo un periodo un poco travagliato, trasloco incluso. Un abbraccio a tutti

    11 Dicembre, 2008 - 15:56
  6. tonizzo, seguo sempre più spesso Affari Italiani (anche perchè su Google ormai i grandi quotidiani non si fanno più tanto beccare)… trovo che è uno dei pochi portali che non approfondisce solo le stesse top news di agenzia del giorno (come fanno la stragrande maggioranza degli altri)… per ora mi piaciucchia.

    11 Dicembre, 2008 - 16:38
  7. Clodine

    O.T

    Porto a tutti voi i saluti di Principessa, mi ha telefonato dalla Florida, purtroppo ha il computer fuori uso, non potrà comunicare prima di sabato.

    Pertanto vi abbraccia e vi saluta e anch’io..

    Ciao

    Clo

    11 Dicembre, 2008 - 21:20
  8. roberto 55

    Eccomi !

    Come diceva il tito di quel film di Francesco Nuti, di tanti anni or sono, “Madonna, che silenzio c’è stasera !”.
    Beh, forse è anche giusto così: un pò di quiete, dopo i tempestosi “post” dei giorni scorsi sulla questione-omosessualità, ci voleva.

    Benvenuto nel Nordest, Luigi !
    Le nostre terre t’hanno accolto riservandoti il clima a noi più abituale: freddo e pioggia (hai visto quanta n’è venuta ?); vedo, però, e con piacere, che ti sei ambientato benissimo perchè, nell’altro “post”, hai “chiamato” un “giro” del nostro Prosecco (indispensabile, poi, con questa temperatura !) per brindare giustamente all’avvenuta riconciliazione tra Clodine e Maioba.
    A proposito, Clo: grazie dei saluti di Principessa che, se avrai ancora occasione, di qui al fine-settimana, di risentire, ti prego di ricambiare.

    Sì, Lycopodium: l’avevo letto da Paolo Rodari, su “Il Riformista”, ed ho trovato questa notizia, prima ancor che assurda e vagamente incredibile, semplicemente tristissima.

    Domani aderirò allo sciopero generale proclamato dalla CGIL: lo ritengo giusto e mi spiace che l’organizzazione sindacale cui, per molti anni, mi sono riferito (la CISL) non si sia unita all’iniziativa.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: nessuno m’ha risposto sulla puntata di “Porta a porta” di lunedì scorso, e debbo, perciò, dedurne di non essere l’unico a soffrire d’allergia a Bruno Vespa.

    12 Dicembre, 2008 - 0:24
  9. tonizzo

    Moralista, me ne compiaccio. Ma io lì non lavoro più da sei mesi.

    12 Dicembre, 2008 - 14:11
  10. david pierini

    approfitto di questo post un po’ fiacco per pubblicare una lettera al mondo politico che naturalmente… passerà inosservata..

    LETTERA AI POLITICI

    Non mi sono mai addentrato nei discorsi della politica perchè ho sempre pensato che oggi in Italia, a causa del collasso della moralità, sia stata avvilita più che mai ad “arte di gestire il denaro” mentre credo dovrebbe essere qualcosa di più nobile e gratificante, così sento il dovere di proporre qualche riflessione in un panorama che vedo sempre più caotico e smarrito.
    Leggo lunghi articoli sui giornali, ascolto interminabili dibattiti in televisione dove gli addetti ai lavori fanno analisi minuziose… nelle quali propongono opinioni sempre più complesse che portano l’uomo lontanissimo dal cuore del problema.
    Se invece provassimo a guardare le cose da un’ottica diversa, da dove da secoli non si guarda, da dove sembra assurdo ed oggi perfino ridicolo guardare, non da destra, né da sinistra… ma dall’alto… vedremmo uno scenario completamente diverso.
    Una frase del Magnificat fotografa perfettamente la situazione odierna del confronto politico… “ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore”… poiché i sapienti di questo mondo girano e rigirano intorno a mille ragionamenti senza mai trovare il bandolo della matassa… superbi perché pensano di poter fare qualcosa di buono confidando unicamente nelle proprie forze.
    Mi commuove l’entusiasmo di tanti giovani che si avventurano in mille imprese pur di fondare il proprio impegno di vita in qualcosa di credibile e concreto ma purtroppo la nostra generazione ha distrutto ogni patrimonio di sani valori ed i loro slanci presto si esauriscono poiché non sono fondati sulla roccia della verità.
    Giovani… che al di là delle loro rovinose apparenze, conservano un candore originale, giovani… che seppur soffocati dal materialismo sognano puri ideali, giovani… che si sentono traditi da una politica sposata con gli idoli del denaro, del successo, del potere.
    A chi approfitta della gestione del potere, a chi favorisce i propri familiari, i propri amici calpestando il diritto e la giustizia ricordo che con le ricchezze e la sicurezza economica in questa breve vita riceve in eredità sulla coscienza il pesante fardello di aver spinto i propri cari…”sulla via spaziosa che conduce alla rovina”.
    La salvaguardia dell’ambiente dalla devastazione selvaggia è diventata una priorità assoluta… se pensiamo che il fumo di una sigaretta, un uso indiscriminato dell’auto sono inqualificabili atti di barbarie contro la purezza del creato immaginiamo cosa possa essere agli occhi di Dio il carico inquinante che incessantemente sale verso il cielo per soddisfare “le illegittime esigenze” di un popolo sprofondato nel benessere.
    Se in noi ci fosse ancora una briciola di divinità dovremmo avere rispetto, non solo degli alberi ma anche dei fili d’erba… se in noi ci fosse ancora una briciola d’umanità che ci permettesse di amare i nostri figli e nipoti, non permetteremmo alla bellezza artificiosa e deleteria del cemento di costruire un mondo spoglio dell’autentica bellezza.
    Ma tutto questo è nulla in confronto allo stato di degrado in cui versa la coscienza politica italiana… cloaca in cui fermenta l’inganno…ormai incapace di desiderare il bene.
    Siccome sono convinto che per fare questo mestiere occorra una vera e propria vocazione… che per “gestire il patrimonio del genere umano” non serva studiare economia… che la storia degli uomini che hanno tenuto gli occhi fissi a terra è costellata di soprusi e corruzione… e considerato che in fin dei conti il tempo inghiottte tutto… invito i protagonisti della scena politica del nostro amatissimo paese… a sollevare lo sguardo…

    12 Dicembre, 2008 - 14:44
  11. fiorenza

    A me sempre parve, invece, perfetta così corta, la favola n.15. Così come perfetta mi pare la lunga favola n.180, quella dove gli uccelli che, venuta la sera, secondo l’arcivescovo “e’ raunano a compieta” sull’olmo, stanno in realtà ad appiccar lite per “eleggere ognuno la su’ fronda”.
    E perfetto mi pare ogni post di questo verde luogo, che visito da un po’ di tempo con gioia e gratitudine

    12 Dicembre, 2008 - 23:21
  12. Luigi Accattoli

    Il mio benvenuto a fiorenza e un bacio per l’apprezzamento! C’era attesa – nel pianerottolo – di nuove presenze femminili. Nella favola 180 la mia preferenza è per la voce: “è ‘ttrasutta donn’Alfunsina!”, così inaspettata tra quelle cattiverie.

    13 Dicembre, 2008 - 14:19
  13. Sara Bauducco

    … che tristezza che nè l’usignolo nè la cornacchia si siano accorti dei propri doni… anche l’uomo (noi), troppo spesso, è un po’ uno e un po’ l’altro… eppure, spesso, “arriva” quel qualcosa in più (!), svelato – rivelato, pronto a farci stupire di ciò che si ha… Grande, la vita!!

    14 Dicembre, 2008 - 23:02
  14. tonizzo, me lo sentivo … e che fai ora?

    15 Dicembre, 2008 - 10:00
  15. tonizzo

    Faccio il giornalista free lance e cerco di lavorare e campare, caro Moralista. E tutto sommato forse va meglio così

    16 Dicembre, 2008 - 10:58
  16. in bocca al lupo…!
    Simone

    16 Dicembre, 2008 - 12:46
  17. tonizzo

    Crepi il lupo caro Simone. In Sicilia si dice A Dio ed alla ventura. Non nel senso di Simona, ovvio…

    16 Dicembre, 2008 - 13:26

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