L’elemosiniere incontra Viganò ma non lo riconosce

Nel giro settimanale tra i poverelli della Stazione Termini, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere, incrocia sulle grate di via Marsala l’ex nunzio Carlo Maria Viganò ma non lo riconosce a motivo degli occhiali da sole e del berretto da baseball che non lascia più da quando si è dato alla clandestinità. L’ex nunzio invece riconosce il cardinale che gli tende una busta con dentro 50 euro; e domanda: “E’ la risposta del Santo Padre al mio memoriale?” – “Esatto” risponde l’elemosiniere che quando parla ai barboni dice sempre di sì.

11 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Mi vengono su le battutacce 2. Con il sottotitolo Mi vengono su le battutacce avevo provato il 9 settembre a scherzare sulla gran disputa a riguardo del Papa argentino e avevo anche promesso di metterne altre che mi sembrassero degne tra le tante che affiorano. Ma poi non l’ho fatto. Eccomi ora a un secondo esperimento. A ogni giorno che passa mi pare che i disputanti si prendano sempre più sul serio e la faccenda non mi garba. Provo a smontare. Chi ne ha la vocazione mi dia una mano.

    23 Ottobre, 2018 - 19:37
  2. Amigoni p. Luigi

    Rif. 19.34 – Baseball

    Bellissimo questo episodio, per il quale sarà indicata – spero – una fonte attendibile (non di quelle “da memoriale”). Mi pare un bell’ apostolato quello tra i “clandestini” . i diseredati e i patiti del baseball, svolto o da cardinale o da semplice cristiano o da complicato arcivescovo. Per aiutare il prossimo la porpora non è necessaria. Krajewski aiutava forte il prossimo anche prima di essere cardinale.

    23 Ottobre, 2018 - 20:57
  3. maria cristina venturi

    Mi sa che non basta pagare cinquanta euro Se fosse cosi’ facile “ pagare “ il silenzio dell’ ex-Nunzio, l’ avrebbero gia’ Fatto… Ma non tutte le anime si possono comprare. Ne’ tanto meno ridurre al silenzio. Mi sa che il Papa deve trovare un altro sistema. Forse puo’ prendere spunto da quel che che l’ Arabia Saudita ha fatto al giornalista scomodo Kashoggi

    24 Ottobre, 2018 - 8:07
  4. Leopoldo Calò

    Non so, mi pareva scontato che i cinquanta euro a Viganò rappresentassero l’aiuto ai poveri, chiunque sia il povero. La Chiesa risponde con la carità evangelica ai veleni di questo mondo (direste voi del Diavolo). Il tutto accompagnato dalla figura di un nunzio apostolico che indossa un berretto da baseball: per non prendersi troppo sul serio, secondo l’odierno spirito di Accattoli. Ma anche l’intervento della Venturi raggiunge lo scopo, a pensarci bene.

    24 Ottobre, 2018 - 9:27
  5. Leonardo Lugaresi

    Posso darti una mano sotto forma di un parere spassionato: lascia perdere. Non è cosa per te.

    24 Ottobre, 2018 - 17:59
  6. Leopoldo Calò

    Lugaresi, forse per una volta hai ragione.

    25 Ottobre, 2018 - 9:08
  7. donato

    episodio ironico o meglio da sfottò all’elemosiniere… e non piace, sembra raccontato in salotto sorseggiando tè con biscottini con cinici sorrisetti

    Donato De Simante

    25 Ottobre, 2018 - 11:57
  8. Clodine-Claudia Leo

    Se quella di Viganò sugli scandali di pedofilia che han sconvolto la Chiesa, coperture e compromessi , è stata solo una montatura politica come dicono i detrattori del monsignore, e come sostiene il Ouellet. Ci si aspetta che le persone chiamate in causa nomen cognomen et omen,Papa Francesco compreso, compiano un’ operazione di “smontaggio” .
    Mi sembra che questa operazione non sia ancora avvenuta, salvo affermare che “non è vero niente”. Forse sarebbe stato più saggio se l’elemosiniere di papa Francesco, avesse imitato quel suo confratello, che giunse in ritardo ad un invito a pranzo da Giovanni Paolo II. A domanda sul motivo di quel ritardo raccontò di aver incrociato in San Pietro un suo ex sacerdote, divenuto da 17 anni un barbone e di essersi fermato a parlare con lui. Il Papa gli disse di andarlo a cercare e di portarlo a tavola. Il barbone, imbarazzato e impacciato, pranzò con Wojtyla. A fine pasto, il pontefice gli chiese: “Vuoi confessarmi?”. Il barbone disse di sì, con l’incredulità e la gioia dipinte sul volto. Dopo quell’incontro, senza che nulla gli venisse chiesto sul suo passato, il barbone tornò a fare il prete.

    25 Ottobre, 2018 - 13:53
  9. Luigi Accattoli

    A Donato De Simante e a Clodine-Claudia Leo: l’aneddoto l’ho inventato io per alleggerire. Voleva essere una divagazione burlesca sulla condizione di clandestino dell’ex nunzio.

    25 Ottobre, 2018 - 14:31

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