L’elicottero caccia i gabbiani

L’elicottero caccia i gabbiani che subito ritornano in scena.

32 Comments

  1. plpl8

    ma é una notizia reale ? o l’elicottero e i gabbiani sono altro ?

    26 Febbraio, 2010 - 14:54
  2. I gabbiani sono testardi, e sono tanti….
    l’elicottero è grande, è solo…..

    26 Febbraio, 2010 - 15:10
  3. Marcello

    Visto dalla finestra di casa?

    26 Febbraio, 2010 - 15:23
  4. tonizzo

    Invece i gabbiani che dormono aprono solo un occhio per sentire il fruscio della barca a vela che passa loro vicino, poi tornano a dormire e lasciarsi cullare dall’immenso respiro di Dio. Non l’ho visto poche volte, quando andavo in barca a vela.

    26 Febbraio, 2010 - 15:31
  5. Clodine

    ma tutti sti’ gabbiani..ao…io non me li ricordo fino ad un decennio fa svolazzare al di sopra delle nostre teste in pieno centro storico!? I gabbiani un tempo li trovavi in mare aperto,o in prossimità di laghi, fiumi, corsi d’acqua.. Adesso hanno preso il posto dei passeri…che poveracci sono scomparsi; cornacchie gabianelli, piccioni e quelle nuvole gigantesche di storni che arrivano in massa e oscurano il cielo e poi si agrappano a centinaia sui fili della luce sui rami degli alberi sporcando con cacche immonde munumenti, macchine, le nostre teste: che schifo!!!!! hanno il totale monopolio sulla natura! Ma ben vengano gli elicotteri a scacciarli lontano..fosse per me li disintegrerei all’istante con un gigantesco gostbuster..
    (speriamo che Caterina non si adiri)…

    26 Febbraio, 2010 - 16:27
  6. Luigi Accattoli

    plpl8 e marcello è un fatto vero visto dalla finestra di casa.

    26 Febbraio, 2010 - 17:02
  7. Marcello

    Ho vissuto 8 anni all’Esquilino…

    26 Febbraio, 2010 - 17:38
  8. tonizzo

    Scusate, mi collego ora e vado OT, ma mi piace segnalarvi questa cosa. Purtroppo oggi mi è toccato pranzare in ritardo e così, qui su Rai Uno, ho assistito al Padre Cionfoli Show.
    Il mitico Padre è stato infatti a “Festa Italiana”, il programma pomeridiano condotto da Caterina Balivo, ad ascoltare le lamentele che sua figlia, Consuelo, ha rivolto per interposta Tv.
    In sostanza, per questa ragazzina 16enne, in casa ci sarebbe troppa religione e troppa costrizione religiosa. Tanto che Consuelo ha usato espressioni come “la mia casa sembra una chiesa, ma mio padre deve capire che non sono una suora” e lamentato, addirittura, che di ritorno da una visita ad un’amica si è beccata padre e madre recitare in macchina la posta conclusiva del Rosario.

    E lamentele varie tipo: non posso tornare la notte alle tre, mi obbligano ad andare a Messa ma non ci voglio andare anche se credo in Dio, non vivo una vita normale e così via.
    Premesso che se mia figlia osasse solo mettere in discussione il principio che a 16 anni non si torna a casa alle 3 di notte si ritroverebbe a chiedermi scusa in aramaico stretto, mi è venuto spontaneo scrivere qui visto e considerato che Luigi ha figli della mia età, ma anche una ragazzina della stessa età di Consuelo Cionfoli. E ho pensato anche al “pizza e Vangelo” di Luigi con i ragazzi.

    La domanda che giro a lui e a tutti è questa: come si fa a crescere un figlio cattolico in un’epoca come questa in cui una cosa come la fede viene vista “da sfigati”?
    Personalmente, quand’ero bambino non c’era domenica senza la Messa. Con i miei o con i miei nonni, ma Messa. Andare a Messa con mio nonno Carmelo, poi, era una pacchia (e ne sento nostalgia ancora oggi dopo vent’anni): dopo la Messa, con i suoi amici andavamo al Circolo di Riunione giù a S. Onofrio e poi c’era sempre un chinotto o un Topolino nuovo preso all’edicola. Io ovviamente non andavo a Messa per il chinotto o il Topolino, ma perché – stranamente – con lui la Messa era più libera, più, posso dirlo?, divertente.

    Mio nonno Carmelo mi ha insegnato che quando si entra in un cimitero bisogna salutare i defunti e pregare per loro con l’Eterno Riposo. E anche se a volte restavamo ad aspettare mia nonna seduti nella 127, mio nonno diceva sempre: “Su, diciamo un Eterno Riposo ai nostri morti”. Ancora oggi, ovunque vada, anche se non ho alcuna relazione, quando vedo un cimitero mi viene spontaneo recitare tra me e me un Eterno Riposo. E così quando incrocio un funerale. Tutto per quella lezione appresa su quei sedili a righine bianche e beige della vecchia 127.

    E ancora oggi se non vado a Messa il desiderio mi resta e cerco di andarci il più possibile. Si può avere saudade, cioè un desiderio indescrivibile, per la Messa? A me pare che capiti. E ne ringrazio Dio.

    26 Febbraio, 2010 - 18:07
  9. Luigi Accattoli

    Tonizzo fu incrociando un funerale che scoprii la conversione di un collega: eravamo in taxi e andavamo all’aeroporto per un viaggio papale. Incontriamo un carro funebre a un semaforo e lui si segna e prega. “Da quando” gli chiedo. “Da alcuni anni” risponde.

    26 Febbraio, 2010 - 19:49
  10. Clodine

    Ieri sera guardavo “anno zero”, il respiro mi si è fernato ascoltando quel gruppetto di adolescenti di 12, 13, 14 anni dalle vocine fievoli e roche: fumano spinelli, tirano cocaina, ingurgitano ecstasi e alcol a gò-gò. Sciagura! E orrorre nell’orrore: i genitori credono che i loro pargoletti vanno a scuola da mane a sera, e quando rientrano il giorno dopo è perché hanno pernottato dall’amichetta/o di banco, invece frequentano locali ambigui e si prostituiscono. Alla domanda- perchè fate questo- rispondono-è fico!- e -lo sanno i vostri genitori?- NO! -leggete qualche libro,fate sport? studiate?- rispondono ridendo sotto i baffi: “leggere? No, non mi piace proprio! Studiare,quasi mai..giusto.. certe volte” – Figuriamoci se l’intervistatore avesse detto:” andate a Messa ? Credete in Gesù?” si sarebbe preso una pernacchia con quelle “lingue di suocera” che si usano a carnevale!
    La colpa è solo esclusivamente dei genitori: ma io dico: tu genitore, ma non ti accorgi che tuo figlio è rincoglionito di coca’? Ma come si fa a lasciare un figlio poco più di un bambino fuori casa giorno e notte e non domandarsi dove sta’, se ha studiato, mangiato, lavato: come si fa’..?… come si fa A non seguirlo non dargli una formazione umana, cristiana, culturale …e gli insegnanti…?..perchè razza di gente sono? Non avvisano i genitori quando si trovano dinnanzi a casi del genere, si vede lontano un miglio quel tipo di disagio..?…E’ terribile!
    E’ pur vero che c’è un’età di passaggio tra l’adolescenza e la maturità in cui ci si allontana dalla Chiesa e da Dio, ma gli insegnamenti basilari, l’amore, la fede..si instillano con l’esempio vissuto in prima persona dalla famiglia giorno dopo giorno; I Valori etici, morali,il rispetto di se stessi tutti quei valori eterni sono un tesoro messo nel salvadanaio: anche se al momento non sanno di possedere arriva il giorno in cui quel tesoro depositato con tanta sapienza e pazienza farà, e sarà, la loro vera grande ricchezza….ma se non ci sono punti di riferimento, adulti cui imitarne l’esempio cosa resta se non la banalità del male!

    26 Febbraio, 2010 - 21:06
  11. tonizzo

    Luigi: Bellissimo.
    Clodine: un amico parroco mi dice: beh, sa, vengono le mamme al Catechismo e mi chiedono di rinfrescare loro la memoria perché non ricordano più l’Ave Maria. Ora, non so dove abiti, ma in Calabria si dice Ha mu ù sà calàndu còmu l’Avemmarìa (Devi saperlo calando, cioè facendo su e giù come le campane, come l’Ave Maria). E tu vedi orde di quarantenni che se la sono dimenticata. A parte il fatto che trovo questi 40enni Peter Pan quantomeno odiosi perché non credo che i figli si bacino quando dormono, come si dice da me, ma certo il “genitore amico” non è un modello che condivido. Non si può giustificare ogni fesseria dei figli con la loro presunta fragilità, non sopporto di vivere in una società giovanilista in cui si è giovani pure a 90 anni. La penso come Gassman nel Sorpasso: “L’età migliore è quella che uno ha. Fino a quando non schiatta, si capisce”. E io non vorrei tornare ad avere 18 anni.
    Lascio stare Annozero perché la puntata di ieri è stata oscena e trovo quantomeno ipocrita la giustificazione che ha addotto Morgan e il blaterare insulso di Celentano, soggetto che fino a che canta… niente da dire. Ma quando s’impanca a filosofo lascia almeno a desiderare. Del resto, fino a quando ci saranno scrittori, pensatori, intellettuali o presunti tali tipo il Bonaga che definisce la confessione di Morgan “una cazzata”, o quelli che parlano a favore delle canne e della marijuana, avremo molto poco di cui discutere.
    Leggevo ieri su Avvenire un articolo quantomeno inquietante in cui si parlava dei “Millenials”. Sono quelli nati, come me, attorno al 1980 e che essendo in maggioranza figli di 68ini sono altresì figli del “Non lo battezzo, sceglierà quando sarà grande”. I risultati sono quelli che vediamo, ossia le chiede vuote e tutto il resto.

    26 Febbraio, 2010 - 21:16
  12. Clodine

    Concordo su tutto, compresa l’oscenità della puntata di ieri di “annozero” [tant’è che ho visto lo spezzone degli adolescenti per caso, tra una publicità e l’altra, non sapevo neppure fosse intervenuto Celentano, che mi sta pure antipatico] le chiese continueranno ad essere vuote e le generazioni future avranno un triste destino se le cose non cambiano caro Tonizzo. Hai ragione quando dici dei Peter Pan…donne primipare a 40 anni convinte di essere ragazzine…padri inesistenti, su 10 matrimoni 8 giungono a divorzio e saparaziono nei primi 3 anni…ne vogliamo parlare?
    Mi piace il dialetto calabrese: bella la Calabria, avete un mare..e poi..un cibo …spettacolare!

    26 Febbraio, 2010 - 21:31
  13. tonizzo

    Abbiamo anche una fede ingenua e fortissima e mi piace pensare che il 2 aprile, festa di S. Francesco di Paola, il Papa polacco abbia incontrato proprio il Santo di Paola, col suo bastone e il suo sarrocchino, pronto a dirgli Jàmu (andiamo). Tutti e due si faranno buona compagnia, te lo dico io.

    26 Febbraio, 2010 - 21:59
  14. Tonizzo domanda “come si fa a crescere un figlio cattolico in un’epoca come questa in cui una cosa come la fede viene vista “da sfigati”?”

    Rispondo: 1% Esempio ; 1% Pazienza ; 1% Tenacia ; 1% Fiducia (in Dio) ;

    1% Preghiera ; 100% aiuto di Dio

    Ps Il totale come ben vedi supera il 100%.

    27 Febbraio, 2010 - 0:52
  15. Mio caro tonizzo, qui in America i cimiteri sono in mezzo alla città e ,talvolta,le finestre di un condominio – per esempio – si affacciano su di esso. Ho imparato che un cimitero protestante è quello con le lapidi in verticale, mentre il cattolico non ha assolutamente nulla che fuoriesce dal livello della terra, solo una piastra in marmo,posata sull’erba dove esiste la sepoltura, con nome e date e qualche fiore posato. Tutti uguali, anche nel colore del marmo o della pietra. Niente cappelle,niente foto,niente lumi,niente grandezze inutili. Bellissimo…
    Comunque, ogni volta che passo davanti a un cimitero – di qualunque denominazione – mi segno e recito preghiere per quei morti e per i miei. All’inizio mi guardavano come se venissi da un altro pianeta…ora lo fa mio marito e tutti gli amici che mi hanno visto compiere questo gesto.
    Ti ringrazio anche per aver riportato alla memoria – con il tuo racconto del nonno – la zia della mamma che mi insegnò a pregare per i morti e a segnarsi, e pregare, quando si vede un funerale.
    Oso confessare che prego anche per gli animali e che, insieme alle foto ( sempre più numerose) di parenti ed amici, su una mensola apposita, ci sono anche quella di GPII ePavarotti, e a tutti non mancano mai i fiori.

    Luigi, hai sempre una maniera netta e sintetica di raccontare le cose che entra nel cuore,lo scioglie e gli parla della grandezza di Dio.

    27 Febbraio, 2010 - 1:21
  16. tonizzo

    Grazie Ubi, vedo che le percentuali sono alte ma è quel 100% che mi mette fiducia.
    Principessa: tra le tombe tutte uguali, se ti capitasse, fatti dire come sono quelle dei frati alla Certosa di Serra San Bruno (VV), dove però non puoi entrare in quanto donna. Sono tutte umili croci, spesso in legno, piantate senza nemmeno un nome nella nuda terra.
    “Una tomba semplice, con un segno che inviti alla cristiana pietà. Niente monumento per me”. Paolo VI, davanti a certe tombe odierne con tanto di titolo inciso sulla lapide, inorridirebbe. Mio padre, ad esempio, quando vede queste tombe puntualmente scrolla le spalle e a volte s’incazza. Dice sempre: “E ora che fai, ti porti il titolo all’altro mondo?”. Sai quanto gliene frega all’altro mondo del titolo…

    27 Febbraio, 2010 - 7:37
  17. Clodine

    Per tornare al tema iniziale, una notizia: stamattina aprendo le imposte sono stata investita indovinate da chi? Dalle rondini!! Sono tornate, chissà se sarà indizio di una primavera incipiente? Staremo a vedere. Tutti gli anni tornano, ora stanno sistemando il loro appartemento -tre camere e cucina- credo si tratti di famiglia allargata e si, c’è un chiaro indizio di bigamìa, forse di trigamìa: sono tre le femmine che svolazzano come pazze e un maschio che gestisce i lavori-li riconosco: è una vita che abitano quel nido a un passo dal mio naso che di anno anno si ingrandisce di un vano, e anche se quelle dell’anno precende sono belle e defunte ci sono sempre i figlioli, che ho visto nascere e crescere, che ti guardano con quegli occhietti neri …e che, quando hanno fame per quanto piccolissimi ti spalancano quelle bocche che sembrano il forno della Barbi. Vedi caro Tonizzo, perfino le rondini vivono in promisquità: un tempo era la coppia che con pazienza, aiutandosi, costruiva il nidetto, poi la femmina covava e il maschietto procurava il cibo e via discorrendo. Oggi invece: tre mogli, e chissà quanti figli nasceranno, non c’è più religione, e poi, tutti felici e contenti -tranne me ovviamente che mi tocca rispettare la privacy, sorbirmi il garrire e…vabbé…le cacche…soccombiamo! Le rondini sono troppo belle!

    27 Febbraio, 2010 - 9:25
  18. Clodine

    scusa Nino, si sono sovrapposti i nosti post, ora vado a leggere, il tuo è di gran lunga più interessante delle mie rondini…Vado a leggere…ciao!

    27 Febbraio, 2010 - 9:28
  19. L’elicottero caccia i gabbiani che subito ritornano in scena …
    La ‘tecnica’ caccia la natura che subito ritorna in scena, non si può annullarla 😉

    Bellissimo il ricordo che Tonizzo ha di suo nonno – anch’io ricordo i miei nonni così, erano semplici, ignoranti, gente della terra ma con una fede da invidiare … grazie al vecchio parroco di campagna di una volta, grande insegnante che ha toccato i cuori solo con l’esempio (e forse per le sue omelie che tuonavano dal pulpito, senza paura, contro ogni scempio e peccato) …
    Anche a me i miei nonni hanno insegnato ad amare la S. Messa.

    Non disperate per i figli – ricordatevi sempre Santa Monica e pregate. Con l’aiuto di Dio e della mia parrocchia, i miei figli sono cresciuti nella fede … e ora danno a me l’esempio 🙂

    27 Febbraio, 2010 - 10:11
  20. Bellissime le parole che J.R.R. Tolkien scrisse dopo la morte di sua madre: “Mia madre è stata veramente una martire; non a tutti Gesù concede di percorrere una strada così facile, per arrivare ai suoi grandi doni, come ha concesso a mio fratello e a me, dandoci una madre che si uccise con la fatica e le preoccupazioni per assicurarsi che noi crescessimo nella fede”.

    27 Febbraio, 2010 - 10:13
  21. Clodine

    Hai ragione cara Gabriella: tutto dipende dalla madre. Le ghiande non cadono mai troppo lontane dalla quercia!

    27 Febbraio, 2010 - 10:18
  22. Mabuhay

    Clodine – 9:25
    :-)…ha ha ha……Mi ha fatto spanzare dal ridere…mamma mia… Troppo forte…

    27 Febbraio, 2010 - 10:52
  23. Clodine

    Eh caro Mabuhay…avercela la fortuna di quegli inquieti volatili che sotto la gronda, a mezzo metro dalla mia testa, si costruiscono nel giro di una settimana un appartamento: tre vani, cucina e zona hobby…Li guardo con una certa invidia se penso che noi, poveri umani, per pagarci un misero monolocale da ristrutturare ci tocca sgobbare l’intera vita…se tutto va bene, perché se sei sullo sfigato, tipo di quelli che se ti metti a fare cappelli nascono tutti senza capoccia, per riparartercela non resta che una gronda, sperando non sia bucata!

    Ho deciso, voglio rinascere rondine: libera, bigama, e niente più tasse! Immagina che bello: e chi m’ammazza!

    27 Febbraio, 2010 - 11:30
  24. roberto 55

    “Libera” e “senza tasse” lo sei già, Clodine, pochè, e come ti dovrebbe essere noto, vivi sotto il governo di Silvio Berluscconi, che, appunto, ci ha resi tutti “liberi” e “senza tasse”.
    ……………………………. o no ?
    Scherzi a parte, Clo, “chi m’ammazza” lo puoi già dire ora.

    Buon sabato sera a tutti !

    Roberto 55

    P.S.: ………. e pure “bigama” ? Ma non c’è più religione !

    27 Febbraio, 2010 - 19:34
  25. Clodine

    Ahahah…meno male che il buonumore con manca caro Roberto!…Meglio ridere….un bacio!

    27 Febbraio, 2010 - 19:49
  26. mattlar

    Molto interessante la replica di mancuso alla civiltà cattolica, riportata da Nino.

    28 Febbraio, 2010 - 21:05
  27. mattlar

    Non tutta condivisibile, ma interessante.

    28 Febbraio, 2010 - 22:48
  28. Gerry

    A proposito della sua replica, non credo che Vito Mancuso possa lamentarsi del giudizio di P. Cucci su La Civiltà cattolica (con il placet della Segreteria di stato): non è lui stesso che ci dice di non aver “mai aspirato al patentino ufficiale di teologo cattolico-romano, visto che da tempo parlo di una teologia “laica””?
    In realtà l’ambiguità di Mancuso, segnalata da P. Cucci quando (recensendo il saggio di Mancuso “La vita autentica”) afferma che “la conduzione del discorso risulta molto ambigua ed equivoca, per non dire contraddittoria” è un po’ una costante: non vuole il “patentino”, ma – una riga sopra – vorrebbe anche che La Civiltà cattolica “rivedesse il duro e ingiusto giudizio su di me e sul mio piccolo saggio”.
    Io non dubito che Mancuso creda in Dio, non so chi sia per lui la persona Gesù Cristo, al di là del suo essere un grande uomo ed un maestro di saggezza e di giustizia. E’ facile (e, a mio parere, ingiustamente semplificatorio) portare come fa lui l’esempio tra chi sia vero cristiano – anzi, vero credente, perché parliamo di un ebreo – tra Primo Levi e “uno dei tanti prelati incriminati per pedofilia”; è facile, ripeto, in un’epoca in cui tutti – più o meno – siamo tributari o condizionati dai “cristiani anonimi” di Rahner. Per Mancuso occorre e basta “una certa “fede”” in alcuni valori… Dov’è Cristo? Cristo s’è fatto crocifiggere per il primato dell’etica, di cui tanto parla in questa sua sua autodifesa su Repubblica? Io credo che Mancuso abbia poche idee ed anche un po’ confuse, soprattutto più legate alla gnosi che al Cristo. Che voglia anche essere considerato “teologo cattolico” (patentino compreso) mi sembra troppo, si potrebbe accontentare di insegnare teologia nell’università di don Verzè e dei successi editoriali sponsorizzati da Augias.

    1 Marzo, 2010 - 13:39
  29. tonizzo

    Sentite, io non voglio fare il Max Catalano del blog, ma stavolta mi sembra lapalissiano: se sei teologo cattolico parli della fede in Cristo. Punto.
    Se uno deve credere “in qualcosa”, allora vale la maglietta che aveva un mio amico al liceo: “Anch’io credo. Credo che mi farò una birra. Fido Dido”.

    Ringrazio chi ha apprezzato il ricordo di mio nonno, che invero sento comunque vicino perché spesso mi capita di sognarlo e spesso l’ho sognato alla viglia di momenti molto delicati e importanti della mia vita. Lui aveva combattuto due guerre nella Regia Marina: Spagna e II Guerra Mondiale, con 6 anni di lunga prigionia sotto gli inglesi. Nonostante le decorazioni ricevute, non sono mai e dico mai riuscito a fargli uscire dalla bocca più di queste cinque parole: “Figlio, la guerra è brutta”, su quello che ha vissuto.

    1 Marzo, 2010 - 21:56
  30. Povero Mancuso
    ha sempre affermato che
    Gesù Cristo è il Figlio di Dio,
    Risorto.

    Cosa che molti che si dicono tradizionalmente e identitariamente cristiani,
    con tanto di ampolla al divino po….
    non credono assolutamente più.

    Demonizzare chi non si conosce……
    un bellissimo atto di carità…. in Cristo,
    con cui si può rendere testimonianza…..
    guarda quei cristiani come si mordono…….

    2 Marzo, 2010 - 1:43
  31. tonizzo

    Fare coppia con un noto ateologo come Augias non mi pare tanto identitariamente cristiano, Matteo. Un conto è essere una voce fuori dal coro, un altro finire nel grigio dove non tutto è bianco e non tutto è nero. E lì l’ambiguità rischia di creare guai grossi.

    2 Marzo, 2010 - 9:33

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