Mando un saluto a Pietro Maso

Conosco un poco Pietro Maso perchè me ne parla don Guido Todeschini – quello di Telepace – che l’aiuta come può fare un prete. Leggo della sua prima giornata di lavoro fuori dal carcere, vedo i titoli cattivi di un paio di giornali e gli mando un saluto: in bocca al lupo, Pietro! Mando un saluto anche a Elettrodata, la ditta che dà fiducia a chi vuole ricominciare e a don Guido che lì ha condotto Pietro che un giorno uccise il padre e la madre. Leggo che qualcuno gli ha gridato contro “ammazzatelo” e io gli grido “coraggio”.

35 Comments

  1. ignigo74

    saulo fece arrestare, torturare, uccidere i cristiani.
    saulo ora è san Paolo.
    il cristianesimo è questo.

    23 Ottobre, 2008 - 15:29
  2. principessa

    Saro’ ripetitiva: Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra…

    Un bacio sincero a Luigi e Ignigo per le loro parole

    23 Ottobre, 2008 - 15:45
  3. Mamy

    Don Guido Todeschini è quel sacerdote che un po’ di anni fa (tanti…ahimè) organizzava campi estivi a Verona sul tema della pace? Io e mi sorella vi abbiamo partecipato da bimbe e ne conserviamo tuttora un bellissimo ricordo.

    23 Ottobre, 2008 - 15:52
  4. … non so se c’azzecca… ma in questi casi, penso sempre alla famosa parabola evangelica, detta del “giovane ricco”: il giovane, pur “buono e bravo”, dopo che Gesù gli ha detto che per seguirlo deve lasciare tutto, se ne va triste.

    Il testo non va oltre e la “morale” più diffusa si ferma a constatare questo fermoimmagine, davvero duro per il giovane ricco… ma perchè non pensare che poi un giorno quel giovane avrà deciso di mollare tutto e seguire il Signore della vita?

    23 Ottobre, 2008 - 16:39
  5. Clodine

    L’importante è che venga sorvegliato per un bel po’; ho ancora negli occhi il processo Izzo, andato in onda recentemente in “un giorno in pretura” e devo dire che sono rimasta sciokkata dagli occhi di quel demonio!
    Ho vissuto da vicino il caso di un ragazzo [qualche anno meno di me] della mia zona il quale all’età di 19 anni uccise con 5 colpi – davanti agli occhi della madre, sotto effetto della droga- un amico ” per una offesa imperdonabile”, fu questo il movente [ragazzo che conoscevo di vista anch’io: bello giovane e pieno di vita]. Venne condannato a trent’anni, non ne ha scontati neppure la metà. Se questo sconto di pena potrà davvero rimettere in gareggiata la vita di questo giovane uomo, perchè no…tutti hanno diritto ad una seconda opportunità. Bisognerà vedere dal punto di vista della parte colpita: non credo riescano a vedere la cosa dal nostro stesso punto di vista…
    Credo sia necessario poi operare un discernimento: poniamo il caso del mostro di Foligno, il quale ha confessato che qualora dovesse tornare in libertà commetterebbe lo stesso crimine…eh..

    23 Ottobre, 2008 - 16:40
  6. targum55

    Scriveva molti anni fa un venerato monaco: “E’ scomoda la posizione cristiana, molto, molto, molto scomoda… come Cristo… che è stato disprezzato”. E continuava: “Se, per esempio, parliamo di pace in termini autenticamente cristiani, non possiamo che farci scambiare per dei folli. Oppure proviamo a farlo dove si parli di aborto”. Oggi aggiungerei due temi, per i quali i cristiani, se parlano in termini evangelici, sono disprezzati: l’accoglienza del “povero” e, come per S. Paolo, la conversione del “peccatore”. Ma non possiamo, credo, pretendere di presentare queste posizioni come “ragionevoli”. Cosa c’è di più irragionevole dell’Onnipotente e della croce?

    23 Ottobre, 2008 - 17:19
  7. Sumpontcura

    Coloro che – magari senza gridare: Ammazzatelo! (che è sempre cosa orribile) – avvertono disagio per l’uscita dal carcere di Pietro Maso e la sentono in conflitto col proprio senso della giustizia, intendono probabilmente esprimere un duplice dubbio:
    – gli anni di carcere scontati sono sufficienti a sanare la ferita gravissima che Maso col suo delitto ha inferto alla società nel suo insieme?
    – possiamo essere ragionevolmente sicuri che Maso sia pentito del suo delitto, che l’uomo che esce dal carcere sia veramente diverso da quello che qualche anno fa vi è entrato?

    Forse bisognerebbe rispondere a queste – legittime, comprensibili – esigenze di giustizia e di sicurezza, quali risultano anche dall’intervento di Clodine: a ragione o a torto, molti italiani sono convinti che il sistema giuridico in vigore sia troppo “sbilanciato” a favore di chi delinque. Hanno torto? Può darsi: meritano però un’argomentazione giuridica serena e lucida: dallo Stato italiano, non dai tanti don Todeschini i quali svolgono benissimo un compito di estrema delicatezza ma sono su un piano diverso e rispondono a una legge e a una vocazione diverse (ha ragione Targum 55: la santa follia del Cristianesimo!).

    Da cristiano, che ha avuto da Dio la grazia di non essere né carabiniere né giudice, anch’io dico: Coraggio! a Pietro Maso; e lo dico anche alle persone che lo vorrebbero in carcere. E raccomando l’uno e gli altri, e me stesso, alla divina Misericordia di Colui che pregava per i propri aguzzini.

    23 Ottobre, 2008 - 17:49
  8. Sumpontcura

    Posso aggiungere una perfida provocazione?
    Forse i cittadini che gridano: Ammazzatelo! hanno preso troppo sul serio la maratona biblica televisiva, che ha presentato la Scrittura senza filtri o commenti. Potrebbe esser capitato loro, per esempio, di ascoltare “Esodo” 21; o magari “Levitico” 20…

    23 Ottobre, 2008 - 17:49
  9. Clodine

    Come farei senza di te Sump, riesci sempre a leggermi nel pensiero…condivido in toto. Un bacione smakk !

    23 Ottobre, 2008 - 18:51
  10. Seguendo il filo di una provocazione incontrata…..

    E’ parola di Dio:

    Dal Libro del Levitico: 24:44
    44 Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. 45 Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel vostro paese; saranno vostra proprietà. 46 Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi;

    Dal Libro dell’Esodo, 21:7
    Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi.

    Dal Libro dell’Esodo 35:2
    2 Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte.
    (ndr. posso farlo personalmente?)

    Dal Libro del Levitico 11:10
    10 Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. 11 Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. 12 Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio.
    (ndr. quindi niente frutti di mare!!! e crostacei marini!!!)

    Dal Libro del Levitico 19:19
    non seminerai il tuo campo con due sorta di seme, né porterai veste tessuta di due diverse materie.

    E’ Parola di Dio.
    Rendiamo grazie a Dio.

    Non ho avuto bisogno di maratone,
    semplici reminiscenze bibliche, e quello che ho proposto è veramente poco in confronto alla intera letteratura biblica, ma
    conoscendo le materie dei singoli libri che compongono la Bibbia,
    si puo’ comporre una collectanea che darebbe la gioia a integralisti e fondamentalisti, molto in voga in USA e la cui aria è un venticello che spira per tutta Europa.

    Ma Dio si è incarnato in Cristo e ha fatto nuove tutte le cose,
    almeno così mi pare!!!!!!!

    23 Ottobre, 2008 - 21:14
  11. Grazie Luigi della lezione su Pietro Maso,
    sono talmente preso da superficialismi,
    che non mi rendo conto che di fronte anche mediaticamente abbiamo persone.

    Psicologicamente una persona che è entrata in carcere 17 anni fa è certamente/sicuramente diversa oggi, per una normale legge di natura.

    A 20 anni non siamo le stesse persone che eravamo a 12 anni,

    a 40 anni non siamo assolutamente le stesse persone che eravamo a 20 anni.

    E una questione di evoluzione di vita

    Possiamo peggiorare o migliorare,
    ma non siamo mai le stesse identiche persone di un’altra epoca storico/sociale/psicologica.

    Non posso MAI condannare una persona a 20 o 30 di distanza perchè quella persona comunque non è la stessa persona psicologica di 20/30 anni prima.

    Il corpo di una persona non è mai l’interezza della persona stessa che è fatta di corpo/psiche/spirito.

    Quello che fa pensare è la sete di vendetta che cova nella MASSA, che ragiona solo con la pancia e con gli istinti primordiali.

    Questo per ricordare le tanto decantate RADICI CRISTIANE del popolo italico,
    con la sua sete di vendette e di sangue, due guerre mondiali fratricide alle spalle e tante altre alle spalle della storia,
    Italiani brava gente cristiana!
    Mah!
    Sarà che dobbiamo costruirci un mito,……
    con i piedi di argilla.

    23 Ottobre, 2008 - 21:30
  12. Leopoldo

    Senza la “giustizia” dello Stato la società non si reggerebbe e ognuno si farebbe giustizia da sé. E’ la necessità che impone che la pena sia proporzionata al reato, non il giudizio etico (fortunatamente). Il perdono cristiano non c’entra proprio nulla con le pene comminate in base al codice penale.
    Libero, Luigi Accattoli, di fare coraggio a Pietro Maso. C’è da dire che il compito gli è molto facilitato dal fatto che, a suo tempo, non c’è stato nessun figlio che abbia pianto per la morte di quei genitori.

    24 Ottobre, 2008 - 10:06
  13. capisco le posizioni che Sump ha saputo esprimere con la consueta e rara ragionevolezza. Ma mi sento dentro al commento di targum55…

    Io ho in testa i racconti di un amico a proposito della miriade di “lapidi metropolitane” che punteggiano ormai tutta Roma nei luoghi di incidenti mortali o fatti di sangue.

    In occasione di uno degli ultimi incidenti giunti alla cronaca, questo mio amico ha visto una mamma, bambino alla mano, attaccare tra i tanti un biglietto sulla “lapide” della vittima del pirata della strada di turno. Per curiosità si avvicina poco dopo a leggere: “Bastardo. Ti odio”.

    Si aprirebbe un modo di considerazioni varie.

    Non credo che noi cristiani possiamo accettare serenamente i risvolti di queste forme di “religiosità popolare”. Come non possiamo negare per “eccesso di compassione”, l’assurdità della Croce e del cristianesimo e quello che significa per la “morale cattolica” quotidiana.

    24 Ottobre, 2008 - 10:14
  14. Clodine

    Concordo con quanto detto da Leonardo, ma..completamente, e aggiungere tra l’altro che viviamo [e il caso Maso – ma non solo- lo conferma] in una società che si consuma nell’effimero, per cui non è più in grado di reggere l’impatto con le prove della vita e con la realtà esigente dei valori morali, sui quali unicamente è possibile una civile convivenza..Se poi dovessimo basarci eslusivamente sul messaggio cristiano senza operare il dovuto discernimento, allora, ci troveremmo di fronte a concetti di una radicalità sbalorditiva: “Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavalo!“ e ancora “Avete inteso che fu detto (da Dio): Occhio per occhio… ma io vi dico e sei destinato alla genna anche solo formulando pensiero cattivo .
    Peggio che andar di notte se facciamo riferimento alle antiche testimonianze dell’umanità a partire dall’ A.T dove la scelta è veramente senza sconti…
    L’antico testamento si regola sulla legge del taglione : occhio per occhio, dente per dente, e in Babilonia nel II millennio prima dell’era volgare abbiamo il codice di hammurabi , entrambe le leggi costituivano un principio giuridico (di giustizia, piuttosto che di vendetta) che consisteva nella possibilità, offerta a chi avesse subito un’offesa o un’ingiustizia, di infliggere al responsabile una pena eguale al torto subito. È anche una strategia stabile, di steady state, perché la ritorsione è perfettamente commisurata al danno iniziale. Occhio per occhio, appunto, e dente per dente: così la legge è espressa nella metafora biblica.con i provvedimenti tutt’altro che blandi tant’è che…
    per i ladri ci sarà il taglio delle mani
    per gli evasori quello dei piedi
    per gli adulteri lo strappo degli occhi (???)
    e per i traditori il taglio delle orecchie
    per i pigri il taglio udite udite : delle chiappe !!! Orrore!!
    per gli stupratori lascio a voi immaginare
    Nell’espressione proverbiale italiana, lo stesso concetto è espresso da “rendere pan per focaccia”. Se si ammette che la focaccia sia più del pane (ad esempio, perché condita), la regola italiana prevede un’attenuazione della risposta all’offesa iniziale. In questo caso, si può ipotizzare che nelle varie iterazioni la ritorsione diventi via via più piccola, fino ad annullarsi asintoticamente e completamente, praticamente non esiste pena…..è così..

    24 Ottobre, 2008 - 11:01
  15. Io non lo so, se Pietro Maso è cambiato abbastanza da giustificare il suo scarceramento (peraltro, è libertà vigilata, no? o qualcosa del genere). Non sta a me giudicarlo, chi ha preso quel provvedimento se ne assume la responsabilità.
    Non è automatico che si sia, anche umanamente, “convertito”, e al tempo stesso non è impossibile. Quello che non dobbiamo fare come cristiani è chiudere a priori la porta a una persona. Appunto perché è una persona, e sappiamo che, com’è stata capace di tanto male, così lo può essere di altrettanto bene.
    Questo senza compromettere la certezza della pena, che ci vuole, la repressione, che ci vuole, la sicurezza, che ci vuole.

    P.S. Clodine, per gli adulteri c’è un “taglione” tutto sommato meno drammatico.

    24 Ottobre, 2008 - 11:15
  16. Clodine

    Ritengo che l’odio non porti da nessuna parte, tuttavia non sta a noi giudicare il cuore e i sentimenti contrastanti di colori ai quali è stato ucciso selvaggiamente un congiunto. Ultimamente ascoltavo con una pena indicibile il caso di quella bambina di 12 anni ridotta allo stato vegetativo permanete da un pazzoide che l’ha presa a martellate all’uscita dal catechismo. Eh ..dai..mettiamoci nei panni di quella madre, di quel padre…a chi dare la responsabilità se non ai servizi sociali, al “centro di igene mentale” ai medici che conoscevano la pericolosità dell’individuo (povero cristo per carità) ma l’hanno sguinzagliato a far danno in giro anziché curarlo in una struttura idonea. E’ facile parlare dai…no! non sono d’accordo!

    24 Ottobre, 2008 - 11:17
  17. Clodine

    ammazza Luca, meno drammatico??? Beh, giusto se paragonato allo strappo delle chiappe….ma come le strappavano ste’ chiappe (?)..mah!

    24 Ottobre, 2008 - 11:19
  18. non se, Clodine, se ti riferivi a me… ma la gente (tanta) cui mi riferivo e che partecipa e segue in modo – diciamo, “eccessivo”? – a certi fatti di violenza, non è direttamente coinvolta nel fatto. Si partecipa per “deriva emotiva”.

    Pensa a quella mamma (che la mia fonte sa non essere nè parente nè amica della vittima del caso specifico) che porta la sua bimba a compiere il gesto che descrivevo… a me fa riflettere, almeno…

    24 Ottobre, 2008 - 12:15
  19. Clodine

    Si, hai ragione, è un messaggio troppo forte e assolutamente distruttivo…

    Off Topic
    Moralista,ma cambiano per un attimo argomento: ma lo sia che ho conosciuto il dott Luigi, Matteo, Fabricianus e Giovanni Mandis ? E tu, che mi abiti ad un passo..niente da fare ! Ascolta: come stanno Pietro Teresa e la piccola Miriam? Ora dovrebbe avere 9 mesi se non sbaglio…che bella ?!

    24 Ottobre, 2008 - 12:29
  20. Nino

    Il caso Maso ed altri consimili mi fanno ritornare alla mente il percorso dei condannati a morte da Castel Sant’Angelo allo slargo di via del Banco si santo Spirito, accompagnati dal clero e dai confortori della confraternità di san Giovanni Decollato, la stessa di Michelangelo.

    Il percorso inizia con due Angeli e termina con la statua di Pietro. La vita eterna rappresentata dalle chiavi del Regno tenute da Pietro e quella di Paolo che impugna la spada, ovvero la giustizia.
    Le stesse statue si trovano di fronte alla basilica di s. Pietro.
    Gli angeli lungo le spallette del ponte rappresentano ognuno i passi salienti della Passione di Gesù. Al di là del ponte, sullo slargo, c’era il palco con il boia che erogava la morte.
    E nel caso in cui il condannato avesse espresso un abbozzo di pentimento , last minute, gli accelerava la morte evitando lunghe agonie, servendosi del tirapiedi che, aggrappandosi con il suo peso ai piedi dell’impiccato provocava la penetrazione meccanica dell’osso terminale della prima vertebra nell’ opisthion, la parte molle del cervello situata nella parte posteriore dell’occipite, provocandone la morte istantanea.
    Più o meno come si fa, in maniera però cruenta, con tori.
    Mi pare che Pietro Maso, e come lui tanti altri nella sua stessa condizione, stia oggi attraversando ponte sant’Angelo, solo che oggi al posto dei confortori e del clero ci siamo noi credenti e non, ognuno con qualcosa da rivedere della nostra vita nella metafora di quel breve tragitto.
    Adm.

    24 Ottobre, 2008 - 15:00
  21. ignigo74

    Mah. Forse mi ripeto.
    Pietro tira fuori una spada e colpisce in faccia il servo del sommo sacerdote.
    Paolo letteralmente uccide numerosi “seguaci della Via” (At.9).
    Francesco partecipa a scorribande dagli esiti spesso drammatici o quantomeno violenti.
    Ignazio è un militare che non va per il sottile e comanda numerosi soldati che non risulta spargessero margheritine sul loro cammino.
    Ora per noi sono san Pietro, san Paolo, san Francesco, sant’Ignazio.
    Questo è il cristianesimo.
    Tutto il resto è moralismo.

    24 Ottobre, 2008 - 16:05
  22. Clodine

    Oltre al giudizio degli uomini si deve temere molto più quello divino è la risposta cristiana alla domanda sul senso della giustizia personale e dell’intera storia compresi i suoi eventi più tragici

    L’Azione di Dio e libertà dell’uomo sono messi continuamente a confronto; la Storia di ciuascun individuo, e per estensione dell’umanità, è tessuta dal filo della grazia-libertà di Dio, della libertà dell’uomo e della libertà del Satana, è un dramma recitato da questi tre attori.L’instabile fragilità della nostra esistenza è dovuta al fatto che l’esercizio della nostra libertà si pone sul crinale di due abissi: quello del bene e quello del male… Io credo che all’interno di questa dinamica si inscrive la possibilità dell’uomo di rifiutarsi a seguire l’amore, il bene personale e sociale e quindi di costruirsi un’esistenza diversa dal progetto di Dio; l’uomo è capace di cattiveria e può optare per il male: esistono creature cattive, pericolose, dalle quali è necessario che qualcuno ci difenda.Altrimenti, se siamo lasciati in balia di chi può reitare il male danneggiando il prossimo a quale civiltà apparteniamo, a chi dobbiamo appellarci? qual’e cultura che ci rappresenta? …Sono domande che postulano una risposta. E’ vero che esiste la giustizia divina e che tutto nell’aldilà verrà soppesato: nulla delle nostre azione passerà senza essere vagliata attentamente ,anche se ci siamo pentiti su questa terra. Ma intanto siamo allo sbaraglio, alla mercé dei bambini di satana, alle varie “Arancia meccanica” che assalgono onesti cittadini, ad ogni tipo di aggressione senza che il responsabile paghi il suo debito. Io non lo trovo giusto….

    24 Ottobre, 2008 - 16:29
  23. Clodine

    Guarda Nino che la chiesa era durissima e solerte nell’eseguire i suoi giudizi sui presunti reprobi: tortura, processi lampo, condanna a morte o carcere duro anche per il furto di una mela..altro che..

    24 Ottobre, 2008 - 16:37
  24. Clodine

    errata : reiterare il male…

    24 Ottobre, 2008 - 17:17
  25. ignigo74

    Clodine dixit: “Ma intanto siamo allo sbaraglio, alla mercé dei bambini di satana, alle varie “Arancia meccanica” che assalgono onesti cittadini, ad ogni tipo di aggressione senza che il responsabile paghi il suo debito. Io non lo trovo giusto….

    Clodine, tesoro mio, ma che c…o dici?
    E poi Arancia Meccanica, dico, è un incredibile libro e uno straordinario e moralissimo film.

    24 Ottobre, 2008 - 18:07
  26. Clodine

    ma va la’..fratello ignigo…ma lo sai che quel film lo vidi un sacchissimo d’anni fa, mi inquietò tantissimo la trama, ma non ricordo come finì, che fine fece quella banda di malvagi!
    Invece ricordo molto bene la sinfonia di Beethoven ,la nona se non sbaglio, che fungeva da colonna sonora vero?!

    24 Ottobre, 2008 - 18:43
  27. Nino

    X Clodine
    Mi avvalgo dell’emendamento “Caimano”: sono stato frainteso.

    Volevo dire che Maso è certamente colpevole ma non meno lo è stata la società in cui è accaduta la vicenda. Il percorso del suo ravvedimento è, a mio avviso, inscindibile con quello della stessa società che pur inconsapevolmente lo ha allevato.
    ———————-
    Il romanzo di Anthony Burgess Clockwork orange da cui fu tratto il film di Kubrick li giudico entrambi capolavori.
    Tra l’altro Burgess che ho conosciuto in occasione di recite dei sonetti del Belli che amava alla follia, ha vissuto a Trevignano (lago di Bracciano) dove è morto. Era un fan del romanesco tanto da scrivere sonetti e tradurre in inglese qualche decina di sonetti del Belli.

    24 Ottobre, 2008 - 18:59
  28. ignigo74

    Nino,
    Burgess è un grande narratore e i suoi racconti sono fulgido esempio di narrazione morale: lui racconta il male e lo descrive con precisione proprio perchè lo sa vedere. E per vedere bene il male c’è una sola strada: conoscere il Bene.

    Notizie dalla fine del mondo.
    Il dottore è ammalato.
    Il seme inquieto.

    Tre grandi capolavori di Burgess.
    Alex, il protagonista di Arancia Meccanica, a-lexis, non può parlare.
    perchè non sa amare.
    Grande Burgess ti prego Nino dimmi qualcosa di altro di lui.

    24 Ottobre, 2008 - 19:51
  29. Nino

    Caro ignigo,
    A quel po’ che ho detto posso aggiungere che ho letto e fatto leggere i suoi libri, tra quelli che ho più amato oltre a Clockwork Orange è “Il seme inquieto”, che trovo profetico.
    Che in occasione di quell’incontro gli dissi che prima di leggere il suo romanzo che non conoscevo, avevo visto il film e gli raccontai che dopo il primo tempo tre quarti della sala si svuotò, mentre io lo vidi 2 volte di seguito. Ingenuamente aggiunsi che se non fosse stato per Kubrick, per me un gigante, non avrei conosciuto né lui né il suo libro che trovavo rivoluzionario, profondo, profetico e perfettamente adattato cinematograficamente da Stanley.
    Mi rispose che solo Kubrick, all’epoca, era in grado di decodificare il complesso simbolismo e dare senso allo scritto per un pubblico indistinto. E che il Belli era impareggiabile e si stupiva del fatto che non fosse oggetto di studio nelle scuole italiane. Eravamo perfettamente d’accordo.
    Adm

    24 Ottobre, 2008 - 20:48
  30. ignigo74

    Sì, io amo Belli come tutta la letteratura dialettale.
    Per questioni di lingua madre capisco meglio genovese e milanese quindi Luigi Firpo e ovviamente Carlo Porta, Tessa…

    Questa Milano, dov’è?
    Quella Roma, dov’è?

    Un pò di tristezza, di nostalgia per un mondo che non ho conosciuto ma che amo.

    24 Ottobre, 2008 - 21:52
  31. roberto 55

    Grazie all’impareggiabile Clodine, ad Ignigo 74 ed a Nino per aver ricordato il film “Arancia Meccanica”
    Non ho letto, vi confesso, il libro “Clockwork Orange”, ma considero la pellicola che ne è stata tratta come uno dei più straordinari capolavori della cinematografia di tutti i tempi.
    Del resto, per me, i registi cinematografici si dividono in due categorie: da una parte Stanley Kubrick e dall’altra tutti gli altri registi.
    A proposito: sì, Clodine, era la “Nona” di Ludwig van Beethoven (o “Ludovico Van”, come veniva chiamato dal protagonista del film).

    Buona notte, amici !

    Roberto 55

    24 Ottobre, 2008 - 22:42
  32. Luigi Accattoli

    Clodine per quanto riguarda lo “strappo dlle chiappe” ti posso suggerire una lettura: “Tagliate una natica sola a ciascuna di queste dame, otterrete un ottimo pasto”, parole dette durante un assedio “da un imano molto pio” e riferite con ben garbo da Voltaire in Candide (1759) al capo 12. Una pratica che dal primo Testamento era passata ai cultori del secondo e fu infine perfezionata dai seguaci del Profeta.

    25 Ottobre, 2008 - 10:34
  33. Clodine

    Ahahahahh…invece Luigi sai che oggi c’è addirittura una formula, studiata presso l’universita’ di Manchester, che ha ridotto ad una formula matematica l’essenza del sedere perfetto. per scoprire quanto e’ in salute il nostro sedere? Eccola, e’ la seguente:

    (S+C) x (B + F) : (T-V)

    S e’ la forma generale del sedere;
    C e’ la rotondita’ delle natiche;
    B e’ il fattore di rimbalzo;
    F e’ la compattezza della natica al tatto;
    T e’ la struttura della pelle:
    V e’ il fattore verticale.

    Di seguito trovate tutte le domande ed i punteggi per calcolare lo stato di salute del vostro sedere. Sostituite il punteggio di ogni lettera alla lettera stessa nella formula e calcolate!

    P.S
    Preferirei farmi affettare una natica, anche se il cibo sarebbe abbastanza scarsuccio, pur di non cimentarmi in una formula matematica!

    25 Ottobre, 2008 - 11:54
  34. Clodine

    scusate, mi ero distratta, ecco le domande per il calcora il punteggio :
    S – Forma generale:
    Quale delle seguenti descrive meglio il tuo sedere?
    Una ciambella schiacciata (1 punto)
    Una pera caduta dall’alto (2 punti)
    Rotondo ma con tanti buchetti (3 punti)
    Grande, ma piu’ dstretto che alto (4 punti)
    Come una piccola pesca (5 punti)

    C – Rotondita’ delle natiche: Come le definiresti?
    Come un pezzo di formaggio (1 punto)
    “Rotonde” come un uovo (2 punti)
    A forma di pera (3 punti)
    Due pompelmi rosa (4 punti)

    B – Fattore di rimbalzo: Quanto e’ elastico il tuo sedere?
    Una gelatina incontenibile (1 punto)
    Balla per 30 secondi dopo un pizzicotto(2 punti)
    Quando cammino i glutei non s’incontrano (3 punti)
    Rimbalza solo mentre faccio sesso (4 punti)
    Non si muove nemmeno durante l’aerobica (5 punti)

    F – Compattezza: Descrivi la consistenza del tuo sedere.
    Ci si può perdere una mano in questo sedere (1 punto)
    Se schiacciato,crea una fossetta (2 punti)
    Non si riesce ad andare più a fondo di un centimetro (3 punti)
    Sembra una pallina di lattice del cricket (4 punti)

    T – Struttura della pelle: Descrivi la lo stato della pelle del tuo sedere.
    Come quella di un bambino (1 punto)
    Non omogenea, ma senza cellulite (2 punti)
    Bucherellata nella parte inferiore (3 punti)
    Pinea di brufoli, cellulite e a biccia d’arancia (4 punti)

    V – Proporzione verticle: Come si presenta?
    Come due tette sfacciate (1 punto)
    Simmetrico (2 punti)
    Piu’ grande nella parte superiore (3 punti)
    Come un ingorgo di traffico (4 punti)

    Risultati della formula:
    da 80 a 61 punti – Perfetto!
    da 60 a 41 punti – Pronto per la spiaggia
    da 40 a 21 punti – Esercizio, dieta e speranza!
    da 20 a 1 punto – Non toglierti mai i vestiti!
    0 punti – Stai a casa!

    Da Pietro Maso, alle chiappe : una iperbole a dir poco strepitosa!

    25 Ottobre, 2008 - 12:05
  35. raffaele.savigni

    Sinceramente avrei preferito che Pietro Maso reastasse ancora un po’ in carcere. Il delitto che ha commesso è orribile: il cristianesimo ammette per ogni uomo una possibiolità di riscatto, ma ci deve essere un adeguato percorso di espiazione e conversione, anche per non offendere le vittime, alle quali spesso si pensa troppo poco (la loro ferita non può essere risarcita su questa terra: ecco, vorrei che chi ha ucciso si rendesse pienamente conto di quanto sdia terribile non poter risarcire la perdita di persone care sottratte ingiustamente alla vita ed agli affetti…) .

    26 Ottobre, 2008 - 23:41

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