Mannaggia Ale: lunga vita ai sogni

Mannaggia Ale… Vertigini, voglia di volare, paura di cadere a parte… dall’alto der Cuppolone. Lunga vita ai sogni. Auguri. E smetti di ridere, questo è il mio regalo!“: scritta letta a Roma sul marciapiede di destra di via G. Ferrari per chi va verso piazza Mazzini. La singolarità di questi auguri è che a essi conducono orme di piedi – segnate con la stessa calce delle lettere – uscenti da un portone. Immagino sia il portone della ragazza Ale per la quale il ragazzo ha tracciato la scritta: lei uscendo di casa il giorno del compleanno trova le orme e quelle la portano alle parole di lui. Che è forse uno scout.

9 Comments

  1. roberto 55

    A giudicare dalla quantità di vernice-spray che immagino abbia consumato, deve esser proprio innamorato, non vi pare ?
    La solita domanda da “provinciale” per Luigi (a proposito: grazie per la risposta sul rione Monti): dov’è Piazza Mazzini ?

    Buona notte !

    Roberto 55

    P.S.: non ho letto, salvo errori, commenti sul “pezzo”, apparso giorni or sono, su “Repubblica”, del teologo/filosofo Kung (e che, per inciso, m’è parso parecchio “fuori tono”); chi l’ha letto si sente di commentarlo ? Che ne pensi, Luigi ?

    30 Ottobre, 2009 - 23:47
  2. Luigi Accattoli

    Piazza Mazzini è nella zona Nord-Ovest di Roma, tra il Vaticano e il Foro Italico, ai bordi del quartiere Prati. Vi arriva il Viale Mazzini dov’è la sede storica della Rai, con il Cavallo di Messina all’ingresso.

    31 Ottobre, 2009 - 7:49
  3. Luigi Accattoli

    Hans Kueng vede come una “tragedia” la decisione del Papa di accogliere alcuni gruppi anglicani – con clero e vescovi – nella compagine cattolica, in forma di “ordinariati personali”, mantenendo il loro ordinamento interno, compreso il clero sposato, ma prevedendo il celibato per il clero del futuro. La dice “tragedia” perchè bloccherebbe definitivamente la via alla piena unione delle due Chiese che si va preparando da un quarantennio. Non sono d’accordo perchè non è una chiusura di quella via – c’è una dichiarazione congiunta che lo afferma – e certamente costituisce la presa d’atto di ostacoli grandi all’unione ma che sono venuti in primis dalle innovazioni anglicane, in particolare dalla decisione della Comunione anglicana di introdurre la figura della donna vescovo. Hans Kueng non accenna neanche a questo fatto dell’episcopato alle donne, mentre discute a lungo la questione dei vescovi omosessuali e del riconoscimento ecclesiale delle coppie omosessuali. Ma è soprattutto la donna vescovo ad aver portato la Comunione anglicana sull’orlo dello scisma. La decisione di Roma in parte approfitta e in parte rimedia allo tsunami provocato da quella innovazione. Roberto 55 questa è la mia opinio ma qui – nel pianerottolo – vi sono tanti che sanno di più.

    31 Ottobre, 2009 - 8:52
  4. fiorenza

    Camminare sulle orme tracciate da qualcun altro: mi ricorda qualcosa.
    In partenza per l’Umbria, un saluto a tutti.

    31 Ottobre, 2009 - 11:21
  5. Syriacus

    CLARIFICATION BY THE DIRECTOR OF THE HOLY SEE PRESS OFFICE, FR. FEDERICO LOMBARDI, S.I., ON SPECULATIONS ABOUT THE CELIBACY ISSUE IN THE ANNOUNCED APOSTOLIC CONSTITUTION REGARDING PERSONAL ORDINARIATES FOR ANGLICAN ENTERING INTO FULL COMMUNION WITH THE CATHOLIC CHURCH

    There has been widespread speculation, based on supposedly knowledgeable remarks by an Italian correspondent Andrea Tornielli, that the delay in publication of the Apostolic Constitution regarding Personal Ordinariates for Anglicans entering into full communion with the Catholic Church, announced on October 20, 2009, by Cardinal William Levada, Prefect of the Congregation for the Doctrine of the Faith, is due to more than “technical” reasons. According to this speculation, there is a serious substantial issue at the basis of the delay, namely, disagreement about whether celibacy will be the norm for the future clergy of the Provision.

    Cardinal Levada offered the following comments on this speculation: “…

    http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/24589.php?index=24589&lang=it

    [L’anticipazione: « §1 Those who ministered as Anglican deacons, priests, or bishops, and who fulfill the requisites established by canon law and are not impeded by irregularities or other impediments may be accepted by the Ordinary as candidates for Holy Orders in the Catholic Church. In the case of married ministers, the norms established in the Encyclical Letter of Pope Paul VI Sacerdotalis coelibatus, n. 42 and in the Statement “In June” are to be observed. Unmarried ministers must submit to the norm of clerical celibacy of CIC can. 277, §1.

    §2. The Ordinary, in full observance of the discipline of celibate clergy in the Latin Church, as a rule (pro regula) will admit only celibate men to the order of presbyter. He may also petition the Roman Pontiff, as a derogation from can. 277, §1, for the admission of married men to the order of presbyter on a case by case basis, according to objective criteria approved by the Holy See.» ]

    31 Ottobre, 2009 - 12:56
  6. Luigi Accattoli

    ANGLICANI: VATICANO, RITARDO DOCUMENTO NON DOVUTO A CELIBATO
    Il portavoce vaticano, p.Federico Lombardi, chiarisce in una dichiarazione diffusa oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede che il ritardo nella pubblicazione della Costituzione Apostolica che permettera’ agli anglicani tradizionalisti di entrare ‘in blocco’ nella Chiesa Cattolica, annunciata in una conferenza stampa lo scorso 20 ottobre, non e’ dovuto a polemiche e disaccordi interni sulla questione del celibato dei preti.
    Il direttore dell’informazione vaticana risponde in particolare alle ”osservazioni che si presupponevano informate” del giornalista de Il Giornale Andrea Tornielli, un cui articolo di qualche giorno fa ha suscitato ”molte speculazioni”.
    ”Secondo queste speculazioni – scrive p. Lombardi – ci sarebbe una seria questione di sostanza alla base del ritardo, ovvero disaccordi sul fatto se il celibato sara’ o meno la norma per il futuro clero” anglicano-cattolico previsto dalla Costituzione. Il portavoce vaticano riporta quindi la risposta a queste voci del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, incaricata di studiare e redigere la Costituzione, card. William Levada: ”Se mi fosse stato chiesto, avrei volentieri chiarito ogni dubbio sulle mie parole pronunciate durante la conferenza stampa. Non c’e’ alcun fondamento per queste speculazioni. Nessuno in Vaticano mi ha fatto presente questa questione. Il ritardo e’ puramente tecnico, per assicurare la coerenza del linguaggio canonico e dei riferimento”.
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    ANGLICANI: VATICANO, PER FUTURI SEMINARISTI CELIBATO SARA’ REGOLA
    (ASCA) – Citta’ del Vaticano, 31 ott
    Gli Ordinariati personali che accoglieranno gli anglicani tradizionalisti grazie ad una Costituzione Apostolica di prossima pubblicazione e annunciata il 20 ottobre scorso dal Vaticano non potranno, di norma, ordinare uomini sposati al sacerdozio.
    E’ quanto si evince da una anticipazione del documento, diffusa oggi dal portavoce vaticano p. Federico Lombardi, in risposta alle voci che attribuivano il ritardo nella pubblicazione del documento a disaccordi proprio sulla questione del celibato. Non sono quindi fondate le speculazioni di chi supponeva – o temeva – che, con la decisione di aprire le porte ad alcuni gruppi di anglicani in rotta con l’arcivescovo di Canterbury, la Chiesa cattolica avesse aperto uno spiraglio all’allentamento della regola del celibato obbligatorio per i preti nella Chiesa occidentale (diverso e’ il discorso per le Chiese orientali, dove gli uomini sposati possono diventare preti, anche se non vescovi).
    Nella sua nota diffusa oggi, il direttore dell’informazione vaticana, p. Lombardi, riporta un’ampia dichiarazione del prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, incaricata di studiare e redigere la Costituzione, card. William Levada. La dichiarazione riporta anche il testo di quello che, alla fase attuale della stesura del testo, e’ l’articolo VI della futura Costituzione Apostolica.
    Questo articolo prevede in primo luogo che i ”diaconi, preti o vescovi” anglicani che ”corrispondono ai requisiti previsti dal diritto canonico e non sono impediti da irregolarita’ o altri impedimenti possano essere accettati dall’Ordinario (dal vescovo, ndr) come candidati” al sacerdozio ”nella Chiesa cattolica”. Nel caso di quei ministri che sono gia’ sposati, bisognera’ seguire quanto stabilito dall’Enclica di Paolo VI ”Sacerdotalis coelibatus” che prevede, al punto 42, che ”potra’ essere consentito lo studio delle particolari condizioni di ministri sacri coniugati, appartenenti a Chiese o a comunita’ cristiane tuttora divise dalla comunione cattolica, i quali, desiderando di aderire alla pienezza di tale comunione e di esercitarvi il sacro ministero, fossero ammessi alle funzioni sacerdotali, in tali circostanze tuttavia da non portare pregiudizio alla vigente disciplina circa il sacro celibato”.
    Il vescovo, precisa ancora la Costituzione, ”in piena osservanza con la disciplina del clero celibatario nella Chiesa latina, come regola ammettera’ solo uomini celibi all’ordine del presbiterato”, ovvero solo chi non e’ sposato potra’ diventare prete. ”Potra’ anche chiedere – aggiunge l’articolo – al Romano Pontefice una deroga” dall’obbligo del celibato per gli uomini sposati, ma solo ”caso per caso” e ”secondo criteri oggettivi stabiliti dalla Santa Sede”.
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    31 Ottobre, 2009 - 14:16
  7. Syriacus

    Anche se: le regole son confermate dalle eccezioni… 🙂

    [Fra l’altro faccio notare che proprio ieri il Papa ha nominato l’Arcivescovo emerito di Westminster, Cardinale Murphy O’ Connor -e sino a ieri ritenuto piuttosto ‘caduto in disgrazia-disuso’ -, membro delle Congregazioni per l’Evangelizzazione dei Popoli e, forse ancora più importante, per i Vescovi. C’è posto per tutti, sub Benedicto..]

    31 Ottobre, 2009 - 14:26
  8. Syriacus

    “Mannaggia Rowan… Vertigini, voglia di volare, paura di cadere a parte… dall’alto der Cuppolone. Lunga vita ai sogni. Auguri. E smetti di ridere, questo è il mio regalo!“

    31 Ottobre, 2009 - 14:35
  9. Syriacus

    [Anche se non so se immaginare Rowan più a ridere di gusto, ridere istericamente, o piangere…]

    31 Ottobre, 2009 - 14:37

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