Margherita al padre che era “infelice in senso buono”

“Mio padre era un grande perché gridava, perché il suo desiderio di felicità era più grande di qualsiasi concerto, droga o storia d’amore. Citando la sua frase ‘Dio ci deve delle spiegazioni’, speriamo proprio che adesso gliele dia”: parole di Margherita Antoni, 15 anni, per il padre Roberto Freak Antoni, la voce degli Skiantos, morto di lunga malattia a Bologna il 12 febbraio dopo una vita spericolata. Era un funerale in comune. Margherita ha invitato gli amici a dire con lei un’Ave Maria. Altre sue parole: “Mio padre era uno triste, uno senza speranza, un infelice in senso buono, un irrequieto”. “Infelice in senso buono”: così una figlia riscatta l’infelicità di un padre. Un bacio a Margherita e un bicchiere di Vino Nuovo a tutti voi.

16 Comments

  1. Marilisa

    ‘Dio ci deve delle spiegazioni’…

    La stessa frase la disse il grande Indro Montanelli, il quale parlando della madre che aveva avuto una grande fede, si chiedeva perché mai lui non fosse mai riuscito ad avere fede in Dio.
    E disse proprio così:se Dio esiste, dovrà essere Lui a spiegarmi perché io no.
    Credo che, in fondo, tutti si aspettino delle spiegazioni da Dio riguardo ai molti “perché” senza risposta che costellano la vita di ognuno e che ci amareggiano proprio a motivo del fatto che non c’è una spiegazione plausibile.

    6 Marzo, 2014 - 16:50
  2. qualche volta sono i figli a riscattare i genitori

    7 Marzo, 2014 - 13:15
  3. nicoletta z.

    C’è una bella e grande differenza tra “riscattare i genitori” e “riscattare l’infelicità di un padre”.

    7 Marzo, 2014 - 13:31
  4. A
    roberto 55, Federico, principessa, nico,
    il mio grazie sentito
    per saluti e baci ricevuti tra il 23 e 25 feb.

    Non potevo scrivere ancora tra di voi se prima non avevo compiuto questo sentimento.

    Io, questa mattina, mi sono visto/ascoltato l’incontro tra Francesco e i suoi preti romani che è di ieri mattina.
    (http://www.radiovaticana.va/player/index_fb.asp?language=it&tic=VA_F75FLBWO)
    A letto, con il notebook si segue bene.….

    Desidero condividerlo con i
    Roberto55, principessa, nico, manuel76, Marilisa, nicoletta, picchio, antonella, Fabbricianus, …

    mi sono potuto di seguire il testo scritto
    (http://www.vatican.va/holy_father/francesco/speeches/2014/march/documents/papa-francesco_20140306_clero-diocesi-roma_it.html)
    guardando le espressioni libere del volto del mio vescovo.

    Se ne avverte il bisogno cristallino, di questo vescovo di comunicare, con i suoi fratelli preti,
    e di dara loro in “pasto” la sua esperienza di uomo-prete-vescovo nonché papa.
    Ho avvertito anche quel cambio di marcia su quei panni sporchi che si lavano solo in famiglia, di omertosa matrice, che tanto danno ha fatto nei secoli.

    Se qualcuno seguisse l’incontro…
    io alla fine mi sono fatto la domanda:
    “e i preti feriti ?
    e le ferite dei preti ?”

    mi sono ricordato, che nel farli nella storia divenire casta,
    allo stesso tempo sono stati massacrati
    spiritualmente e psicologicamente,
    divenendo in tanti casi portatori non solo di ferite squarciate,
    ma non anche di lebbra e pustole.

    Tutto è grazia,
    ma
    il dolore non si cancella se non lo si può trasformare…

    E Il dolore del parto non è paragone (???),
    visto che il Signore ha donato all’organismo femminile
    quella molecola che porta all’oblio di tanto dolore.

    Un saluto

    7 Marzo, 2014 - 18:48
  5. Sara1

    Se non ricordo male li citava spesso Ubi sarà ancora arrabbiato?

    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201403/140306marzotto.pdf

    Ieri ho controllato il titolo su ibs ed era presente oggi non era già
    piu’ disponibile, su amazon era dato come il libro religioso più venduto!!!

    L’ ho ordinato ed arriverà solo tra due settimane.

    Incredibile. (Pure a Misericordis di Kasper successe)

    7 Marzo, 2014 - 19:03
  6. FABRICIANUS

    Ciao matteo carissimo, bentornato.

    7 Marzo, 2014 - 20:04
  7. nicoletta z.

    Ciao Matteo, bentornato

    7 Marzo, 2014 - 20:55
  8. Clodine

    un bentornato a Matteo, e a maioba…un forte abbraccio ad entrambi…

    7 Marzo, 2014 - 22:41
  9. Clodine

    I genitori, proprio come i fratelli , contrariamente agli amici [che ci scegliamo] ce li ritroviamo! Innegabile l’imprinting sulla nostra personalità: talmente forte che una vita non basta per scrollarsi di dosso certi atteggiamenti che se non si smussano prima dell’adolescenza finiscono per cristallizzare diventanto parte integrante la personalità, e spesso sono “ospiti” affatto edificanti , come la tendenza all’alcolismo ad esempio. E’come entrare dentro ad un meccanismo dal quale non si esce, ci si identifica nelle loro abitudini che si ripercuotono sui nostri comportamenti, e ne influenzano le scelte . Io di mio padre ricordo l’immancabile “Mistrà””nel caffé, e la sigaretta sempre accesa tra le dita ingiallite di nicotina. Ricordo il senso di soffocamento e di malessre per via dell’asma di cui soffrivo da piccola e la ribellione che provavo,intima, nel vedere che quell’attaccamento superava di gran lunga l’amore per una figlia tanto da non spegnere mai quella maledetta odiatissima cicca!…Infatto odio il fumo,e odio il “Mistrà”!

    7 Marzo, 2014 - 23:19
  10. Marilisa

    Hai fatto un bel rientro, Matteo.
    Mi è piaciuto moltissimo il link al discorso del Papa rivolto ai preti. Grazie.

    7 Marzo, 2014 - 23:29
  11. Clodine

    Ma amavo mio padre: un inguaribile romantico, antifascista e comunista…di quelli sempre in prima fila pronto a difendere i propri ideali. Le mie sorelle lo seguirono in questo. IO no! Come ” Il gabbiano Jonathan Livingston” andai, e ancora vado, sempre per la mia strada. Ricevetti molte critiche, da lui, e mortificazioni per via del mio attaccamento alla Chiesa che divenne elemento di separazione; per anni si vergognò della mia fede…solo verso la fine cambiò atteggiamento nei miei confronti, e ci ritrovammo.

    7 Marzo, 2014 - 23:34
  12. A Marilisa e agli amici già citati a cui mi sento vicino per sensibilità,
    che potranno notare nell’incontro di Francesco con i preti Romani
    quando riferisce della grandezza di coloro che hanno la capacità di lottare con il Signore a difesa del proprio popolo come Mosè, dei preti e dei confessori che lui a incontrato a Buenos Aires.

    Di costoro afferma:
    “Ma questi avevano i pantaloni!
    E io faccio la domanda:
    Noi abbiamo i pantaloni per lottare con Dio per il nostro popolo?”

    Fantastico, dire ai propri preti, che devono avere i c…. per lottare con i Signore per difendere il proprio popolo
    a loro affidato dal Signore stesso.

    Fantastico!


    un bacio a Clodine, Nicoletta, abbraccio Fabbricianus che mi educa con la sua pacatezza

    7 Marzo, 2014 - 23:58
  13. roberto 55

    BENTORNATO, MATTEO !
    ………… ed un caro saluto anche a Maioba !

    Roberto 55

    8 Marzo, 2014 - 0:19
  14. FABRICIANUS

    Grazie matteo .

    Ricambio l’abbraccio.

    8 Marzo, 2014 - 0:25
  15. Ciao Matteo, bentornato!

    8 Marzo, 2014 - 7:47

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