Con Mattarella sulle donne sagge generose pacificatrici

“Le donne costituiscono un serbatoio di saggezza, di generosità, di attitudine a smussare conflitti e respingere la violenza. Anche per questo dobbiamo impegnarci di più per promuovere il lavoro e la partecipazione femminile, in tutti i settori”: parole del presidente Mattarella nella Giornata della donna. Da sposato e padre di tre donne, sottoscrivo e festeggio le visitatrici del blog.

8 Comments

  1. Clodine-Claudia Leo

    “State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale… un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per essere amata”.

    Talmud

    8 Marzo, 2017 - 17:04
  2. roberto 55

    “Se tiri fuori la donna che è in te, sarai un uomo migliore” – Sidney Pollack.
    ‘Notte.

    Roberto Caligaris

    8 Marzo, 2017 - 23:03
  3. Clodine-Claudia Leo

    “Vergine Immacolata, Madre nostra tenerissima, abbiate pietà degli increduli che non Vi vogliono conoscere, degli empi che oltraggiano il Vostro SS. Nome, dei peccatori che disprezzano la Vostra verginale purezza. Al grido delle loro bestemmie, rispondete con la stessa preghiera del Vostro divin Figlio Gesù, agonizzante sulla Croce: Padre! Perdonate loro perchè non sanno quel che si fanno..”

    9 Marzo, 2017 - 19:51
  4. Clodine-Claudia Leo

    Che le donne possano dare un contributo notevole nella Chiesa è fuor di dubbio. Ciò che non riesco a capire in questa insistente proposta della dottoressa Scaraffia, che apprezzo e stimo, è il ruolo che dovrebbero assumere le donne all’interno della struttura gerarchica. Questo aspetto non mi è chiaro. Perché dire che le donne nella Chiesa non sono che cornice , presenze opache di apparente utilità, o inutilità,silenziate dal potere maschile, francamente, boh. Qualche dubbio mi viene. Le donne hanno sempre avuto un ruolo determinante, sono sempre state apprezzate e riconosciute nella Chiesa, ma all’interno di funzioni ben precise che si sintetizzano in quelle tre forme possibili di esercizio dei ministeri femminili: la laica, la clericale e la religiosa e possiamo dire che sono tutte e tre ugualmente tradizionali.
    Storicamente si riscontrano, è vero, tentativi di assimilazione al ministero femminile con funzioni liturgiche, ma parliamo del bizantinismo orientale e segnatamente negli ambienti nestoriani e monofisiti, mentre in occidente e per tutto il medioevo fino ai secoli moderni sono le abbadesse, con lo sviluppo dei terz’ordini femminili e la miriade di congregazioni le quali, anche se si tratta di un ministero inferiore, sono una voce significativa,di servizio, apostolato ( “diaconia”) di grande respiro. La scrittura, specificamente San Paolo è spietato e circostanziato nel delineare il ruolo delle donne – ma anche contraddittorio- nella sua prima ai Corinzi pone la profezia della donna sullo stesso piano dell’uomo (1 Cor. 11, 4-5) salvo zittirla nel passo successivo (14, 34-35). Comunque, l’esegesi storico critica continuerà nella sua incessante ricerca ad indagare , ma non credo possa esserci qualche novità sostanziale . Insomma, penso che le donne nella Chiesa siano fondamentali, desidero siano ascoltate, soprattutto se si discostano totalmente dal modello Chaouqui…beninteso!

    10 Marzo, 2017 - 7:21
  5. Clodine-Claudia Leo

    P.S
    Sulla funzione “clericale” ovviamente è sottinteso che non è equiparabile al sacerdozio ordinato perché non si è mai trattato per le donne di rivestire funzioni propriamente sacerdotali né mai offrire il sacrificio eucaristico, conferire una ordinazione, predicare in chiesa . Tuttavia bisogna precisare che la storia del cristianesimo, in particolare quella dei primi secoli, mostra una cospicua partecipazione delle donne alla missione, al culto, all’insegnamento- cii sono testimonianze che offrono spunto a questa partecipazione delle donne all’evangelizzazione nei tempi apostolici. Penso gli Atti di Paolo e di Tecla,un testp apocrifo in cui si vede Tecla convertire Trifena, ad esempio, e un gruppo di donne ad Antiochia. Si noterà che l’apostolato di Tecla non concerne che le donne, che d’altra parte non è esercitato nell’assemblea, ma in privato. Equiparabile alle abadesse dei secoli a venire, fino ai nostri giorni del resto.

    10 Marzo, 2017 - 7:59

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