Me lo fai un sorrisone

“Me lo fai un sorrisone?”: scritta in rosso letta ieri nel vicolo delle Orsoline, sulla destra, venendo io da via Vittoria. Dove siamo? Nel Tridente, verso Piazza del Popolo, in un budello incognito tra il Corso e il Babuino. Il punto interrogativo tradisce un’attesa eccessiva e credula: togliendolo, come ho fatto nel titolo del post, l’attesa si fa sorniona. Adatta a un’ammusata forse senza motivo. Do per certo che sia masculo lo scrivente.

24 Comments

  1. Leopoldo Calò

    Luigi, il lo sforzo di non parlare del liquame che sta per sommergere il Paese è apprezzabile. Ma il sorrisone non te lo faccio.

    25 Marzo, 2018 - 14:21
  2. maria cristina venturi

    Una preghiera per il colonnello Arnauld Beltrame, che ha dato la sua vita in cambio di quella di una altra persona andando incontro alla morte per opera di un terrorista dell’ Isis ieri in Francia. Doveva sposarsi in chiesa fra un mese , Hanno tentato di celebrare il matrimonio sul letto di morte ma non ce l’ha fatta.
    Luigi Accattoli dovrebbe metterlo nei Fatti del Vangelo al capitolo ” Martiri di oggi” .
    Forse e’ proprio perche’ esistono ancora persone così’ che il ” liquame” di cui parla Leopoldo Calo’ non ci sommergera’

    25 Marzo, 2018 - 16:15
  3. Victoria Boe

    Sì, ogni tanto Luigi, quando vede che certi discorsi vanno per le lunghe senza approdare a nulla, si diverte a girar pagina.
    A lui piacciono molto le scritte sui muri e nelle strade, ed è pronto a sfoderare l’ iphone.
    A me non piacciono. Imbrattare muri e strade non va bene, secondo il “mio debol parere”.

    25 Marzo, 2018 - 16:18
  4. Victoria Boe

    Questa volta do ragione alla Venturi (è la prima volta).
    Ha ragione quando dice che avvengono dei fatti di grande umanità, anzi di eroismo vero, che non possono lasciare indifferenti.
    Se è vero che fanno più notizia quelli sconvolgenti per cattiveria e che sono sempre i più pubblicizzati, è altrettanto vero che bisogna dare risalto, in bella evidenza, alle vicende che parlano di cuore e di sacrificio umano per risparmiare la vita dei fratelli.

    25 Marzo, 2018 - 17:08
  5. Federico Benedetti

    Il sig Calò non ha mai notato il ” liquame” insopportabile degli ultimi cinque anni e solo adesso è diventato ipersensibile.
    Abbiamo iniziato i riti della Settimana Santa e siamo invitati ad accogliere con speranza le croci della nostra vita.
    Chi ha sofferto per cinque lunghissimi anni i liquami, che Calò non ha voluto vedere, oggi gioisce e spera in un cambiamento inimmaginabile. Facciamolo sto sorrisone, va.
    E auguriamo Buon lavoro alla legislatura che è appena iniziata, con tante speranze da parte di tanti italiani.

    25 Marzo, 2018 - 17:18
  6. picchio

    Beltrame è un eroe come salvo d’acquisto.
    Arnauld Beltrame era sposato civilmente dal 2016, non capisco questa corsa al matrimonio religioso prima di morire.
    cristina viquery

    25 Marzo, 2018 - 18:55
  7. maria cristina venturi

    Che esista ancora oggi (e sono sempre esistiti in qualsiasi epoca)persone che danno la loro vita per la vita di un altro uomo, e’una notizia bellissima che ci fa essere fiduciosi sul futuro dell’umanita’.perche non sono le chiacchere ,in ogni campo, che contano ma le azioni.

    25 Marzo, 2018 - 20:15
  8. Clodine-Claudia Leo

    Un sorriso, un grande sorriso per questo eroe, e martire della fede.
    Si, perché -come ebbe modo di dire il canonico dell’Abbazia di Lagrasse il giorno della sua morte dopo che ebbe impartito l’estrema unzione, unitamente al sacro vincolo del Matrimonio, sacramenti entrambi straordinari-
    ” Solamente la sua fede può spiegare la follia di questo sacrificio che fa oggi l’ammirazione di tutti. Sapeva come ci ha detto Gesù, che “Non c’è amore più grande che dare la vita per i propri amici”. Sapeva che se la sua vita apparteneva a Marielle, apparteneva anche a Dio, alla Francia, ai suoi fratelli in pericolo di morte. Credo che solo una fede cristiana animata dalla carità poteva chiedergli questo sacrificio sovrumano”

    Ed è così: la fede illumina, rende chiara la luce sulla “natura o essenza” di Dio e di conseguenza si fa anche chiara la luce sulla “natura o essenza” dell’uomo. Essendo la “natura o essenza” dell’uomo dalla “natura o essenza” di Dio per creazione – non per generazione e neanche per emanazione –, è evidente che neppure si potrà conoscere la vera natura dell’uomo se non si conosce la vera natura di Dio.

    La rarità di questi atti di eroismo è inversamente proporzionale al cinismo che si registra anche tra le persone di Chiesa, ma non di fede evidentemente. Avendo oggi deciso di cancellare Dio dalla propria vita si perde anche la verità della propria natura, della propria coscienza anch’essa frantumata e liquida come nel brodo in cui si è immersi. Avendo aggiunto a questa prima decisione l’altra di cancellare Cristo, si perde pure la possibilità di ritornare alla propria natura: quella per la quale siamo stati creati ,così evidente in questi giganti della carità.

    Se non si riporta Dio e Cristo Gesù nella storia, si decreta per sempre la morte del vero uomo, unitamente alle verità eterne. Questo matrimonio in extremis, ad esempio è un atto di profondo affidamento e dovrebbe far riflettere . Siamo nell’ordine delle verità eterna: l’uomo e la donna, nel matrimonio, diventano una sola carne: culla e la sorgente di vita nuova. A questa “sola carne” il Signore ha affidato il governo della sua creazione, della terra, se non si capisce questo…

    25 Marzo, 2018 - 20:16
  9. Clodine-Claudia Leo

    Testimonianza del canonico dell’Abbazia di Lagrasse (Aude) il giorno della sua morte, il 24 marzo 2018.

    “È stato per il caso di un incontro durante una visita alla nostra abbazia, Monumento storico, che ho fatto la conoscenza del tenente colonnello Arnaud Beltrame e di Marielle, con cui si è sposato civilmente il 27 agosto 2016. Abbiamo simpatizzato rapidamente e mi hanno chiesto di preprararli al matrimonio religioso che avrei dovuto celebrare vicino a Vannes il 9 giugno prossimo. Abbiamo allora passato parecchie ore a lavorare sui fondamenti della vita coniugale nel corso di due anni. Il 16 dicembre ho benedetto la loro casa e abbiamo completato il dossier canonico per il matrimonio. La bellissima dichiarazione di intenti di Arnaud mi è giunta quattro giorni prima della sua morte eroica.
    Questa giovane coppia veniva regolarmente all’abbazia a partecipare alle messe, alle funzioni e agli insegnamenti, in particolare con un gruppo di fede, Nostra Signora di Cana.”

    25 Marzo, 2018 - 20:17
  10. Leopoldo Calò

    Rassegnatevi, gli atti di altruismo eroico non sono appannaggio esclusivo dei cristiani, per fortuna. Fosse stato per voi il colonnello Beltrame non avrebbe neppure potuto prendere la comunione.

    25 Marzo, 2018 - 20:29
  11. Lorenzo Cuffini

    Hai ragionissima, Leopoldo, accetta per favore un bell’abbraccione.

    25 Marzo, 2018 - 21:26
  12. Lorenzo Cuffini

    Le parole di padre Jean Baptiste , che ha tutto il titolo per parlare, visto che SA DI CHE PARLA,a differenza di chi fa esercizio di retorica gratis, andrebbero lette ed ascoltate in santa pace.
    Trovo riprovevole che se ne faccia un uso strumentale per sparare i soliti sventati attacchi propagandistici ossessionati, tipo :
    “La rarità di questi atti di eroismo è inversamente proporzionale al cinismo che si registra anche tra le persone di Chiesa, ma non di fede evidentemente. Avendo oggi deciso di cancellare Dio dalla propria vita si perde anche la verità della propria natura, della propria coscienza anch’essa frantumata e liquida come nel brodo in cui si è immersi. Avendo aggiunto a questa prima decisione l’altra di cancellare Cristo, si perde pure la possibilità di ritornare alla propria natura: quella per la quale siamo stati creati ,così evidente in questi giganti della carità.
    Se non si riporta Dio e Cristo Gesù nella storia, si decreta per sempre la morte del vero uomo, unitamente alle verità eterne. Questo matrimonio in extremis, ad esempio è un atto di profondo affidamento e dovrebbe far riflettere . Siamo nell’ordine delle verità eterna: l’uomo e la donna, nel matrimonio, diventano una sola carne: culla e la sorgente di vita nuova. A questa “sola carne” il Signore ha affidato il governo della sua creazione, della terra, se non si capisce questo…”
    Come inzaccherare insopportabimente tutto. Ma basta.

    25 Marzo, 2018 - 21:44
  13. Amigoni p. Luigi

    Rif. 20.16 – Tradizionalista del Vangelo

    Mi pare che il canonico del’abbazia di Lagrasse abbia smentito che il generosissimo colonnello abbia detto il sì del matrimonio sacramento sul letto di morte; non era in condizioni di consapevolezza.

    Il Corriere sera specifica che il colonnello Arnaud, civilmente sposato, si era convertito al “cattolicesimo tradizionalista” (nel 2008), e lui e lei frequentavano l’abbazia di Lagrasse.
    E’ la prima volta che leggo di questo “tipo di conversione”. Mi basta: cattolicesimo-cristianesimo. Se uno si converte al Vangelo e lo mette in pratica nel modo esemplare attuato da questo bravo colonnello ha trovato la perla del Vangelo nella sua più pura tradizione.
    A tutti (e a me) auguro di essere un tradizionalista così.

    25 Marzo, 2018 - 21:59
  14. Lorenzo Cuffini

    Condivido pienamente l’augurio di Amigoni.

    25 Marzo, 2018 - 22:20
  15. Victoria Boe

    “Siamo nell’ordine delle verità eterna: l’uomo e la donna, nel matrimonio, diventano una sola carne: culla e la sorgente di vita nuova. A questa “sola carne” il Signore ha affidato il governo della sua creazione, della terra, se non si capisce questo…”

    Infatti, sappiamo tutti che Adamo ed Eva ricorsero al matrimonio religioso per diventare “una sola carne”, e a loro Dio affidò il governo della creazione e della Terra.
    Ma chi celebrò quel santo matrimonio? La Chiesa cristiana ancora non c’era….

    25 Marzo, 2018 - 22:36
  16. picchio

    trovo bizzarro che uno che si è convertito al cattolicesimo tradizionalista nel 2008 si sposi con rito civile nel 2016 non facendo poi seguire il matrimonio religioso . In Francia non esiste il matrimonio concordatario.
    Come ricorda leopoldo i cattolici tradizionalisti gli avrebbero negato la comunione.
    Cristina Vicquery

    26 Marzo, 2018 - 13:56
  17. picchio

    il funerale da quello che ho visto è stato celebrato con il NO non con il rito tridentino..Non so quindi a che cattolicesisemo tradizionalista si dica si sia convertito
    cristina vicquery

    26 Marzo, 2018 - 13:58
  18. Lorenzo Cuffini

    La voce della Chiesa portata dal Vescovo e dal parroco, al funerale di Arnaud Beltrame:
    https://www.agensir.it/quotidiano/2018/3/26/francia-messa-per-il-poliziotto-eroe-il-vescovo-una-vita-donata-non-e-mai-perduta-ci-dice-che-la-vita-e-piu-forte-della-morte/

    Siamo qui per riscaldarci al calore di una solidarietà profonda”, ha detto il vescovo prima di iniziare la liturgia e dopo aver salutato i rappresentati della comunità musulmana che hanno voluto partecipare alla Messa. Nell’omelia, il vescovo ha tracciato un parallelo tra il testo della Passione di Cristo, tradizionalmente letto nella Domenica delle Palme, e il sacrificio del poliziotto che ha offerto la sua vita per salvare quella di una donna. Ed ha aggiunto: “Una vita donata non è mai una vita perduta. Ci chiede piuttosto di credere che la vita è più forte della morte e la fraternità ne è un segno”.

    26 Marzo, 2018 - 16:24
  19. Clodine-Claudia Leo

    In quanto a mercanti di odio non c’è bisogno di andare lontano Cuffini basterà guardare a lei e ad un altro paio di personaggi a lei affini…
    Che i malvagi troveranno la loro ricompensa lo ha gia’ detto qualcuno molto prima del vescovo.

    27 Marzo, 2018 - 1:22
  20. Lorenzo Cuffini

    Ecco, brava. Con me c’azzecchi sempre.
    Lascia in pace la chiesa, che è meglio.

    27 Marzo, 2018 - 8:03
  21. Clodine-Claudia Leo

    Pensi alla sua anima che non è meglio: dippiù!

    27 Marzo, 2018 - 13:12
  22. Lorenzo Cuffini

    Grazie! Effettivamente ne ha un gran bisogno.
    Però sta in ottime mani: le uniche che hanno il potere e l’autorità per salvarla.
    Nonostante i tentativi vani, tuoi e di qualcun altro, di delegittimarle tutti i giorni.
    Fatica sprecata.

    27 Marzo, 2018 - 13:28

Lascia un commento