No mi lasciare – Impara l’italiano

“No mi lasciare” scritto a grandi lettere sul marciapiede di sinistra di via Guicciardini, a Roma, in prossimità dell’incrocio con via Merulana. Sotto, in risposta o satira e con altra vernice: “Impara l’italiano”. Mi piace immaginare che lui abbia scritto il primo messaggio e lei – forse una maestra – il secondo.

7 Comments

  1. Syriacus

    Mah, a me ricorda non so come mai la famosa esclamazione/domanda retorica tormentone del Mago Oronzo (personaggio di successo di Raul Cremona) :

    “Capisci l’italiano ?!?”

    20 Novembre, 2010 - 0:47
  2. Syriacus

    (e non so perché quell’ “impara l’italiano” lo riesco a immaginare pronunciato con voce e atteggiamento da Litizzetto, oppure da una immigrata da più anni in Italia -che comanda meglio la nostra lingua rispetto a chi scrisse-, oppure da una italiana, borghese, già studentessa di orientalistica e innamoratissima di colui che scrisse “No mi lasciare” – e con un amore e odio per la sua prercaria conoscenza dell’idioma italico..-, all’uso anche graffitara..)

    20 Novembre, 2010 - 9:35
  3. Syriacus

    (oppure, banalmente, qualcuno passò di lì, e annotò quell’esortazione a migliorare la conoscenza della lingua italiana.)

    Buona fine di settimana.

    20 Novembre, 2010 - 9:45
  4. Marcello

    “Ma chi ve l’ha ‘mparata l’educazzzione?” ci diceva l’usciere al Liceo quando facevamo i discoli.

    E noi rispondevamo “Ma chi te l’ha ‘mparato l’itagliano?”.

    Eravamo cattivissimi.

    20 Novembre, 2010 - 10:48
  5. roberto 55

    Perchè l’autore della scritta “No mi lasciare” dovrebbe essere un uomo, mentre chi ha scritto “Impara l’italiano” dovrebbe essere una donna ? Potrebbe benissimo essere il contrario: oppure potrebbe trattarsi di due uomini, od anche di due donne.

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    20 Novembre, 2010 - 22:10
  6. Syriacus

    Sì, in effetti l’altro giorno in metro (la sola linea) a Genova, vedo una spigliata ragazza islamica italiana di origini non italiane, che parlando con un’amica italiana e ‘occidentale’, le fa tutto un discorso di quelli della serie “basta, ho chiuso, dopo questa volta, per me non esiste più…” , o qualcosa del genere.. Ma ‘non so perché’, subito ho pensato si riferisse a un giovine.. Mentre qualche battuta dopo, era chiaro che si riferiva ad una (ex-)amica o compagna di scuola/corso. (Comunque, interessante il calcolo combinatorio di Roberto, e il suo scetticismo quasi gnoseologico sulle facili atribuzioni di autori. Se lo si facesse anche in critica dell’arte, sai quante pinacoteche perderebbero di valore..:)

    20 Novembre, 2010 - 23:31

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