“Non mi fa paura niente” dice Bergoglio

“Non mi fa paura niente: sarà incoscienza?” dice Bergoglio a pagina 78 del volume con Dominique Wolton “Dio è un poeta. Un dialogo inedito sulla politica e la società” (Rizzoli 2018). Ancora, stessa pagina: “Mi sento libero come un pesce nell’acqua”. Da dove gli viene quell’incoscienza? Forse da una donna, Teresa D’Avila (1515-1582), che nella “Preghiera semplice” detta questa invocazione: “Niente ti faccia paura, a chi ha Dio, nulla manca. Dio solo basta”.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    E’ il mio “spillo” di questa settimana, pubblicato a pagina 55 della “Lettura” del Corsera che sarà in edicola fino a sabato.

    Per sapere che siano gli spilli, vedi il post del 9 luglio 2017:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/accusa-er-papa-a-santuffizio/

    Nei commenti che seguono altri tre spilli recenti che non avevo avuto occasione di riprendere nel blog.

    29 Maggio, 2018 - 22:34
  2. Luigi Accattoli

    L’umorismo somiglia alla Grazia. “Il riso appartiene alla natura dei sempre beati Dei e il pianto alla condizione degli uomini” asseriva l’Abate Marco Aurelio Marchi nel “Dizionario tecnico etimologico filologico” dato alle stampe in Milano nel 1828. Conserva qualcosa di quel severo convincimento una parola detta da Papa Bergoglio il 10 maggio in visita a Loppiano (Firenze), quando ha esortato a invocare il dono dell’umorismo: “L’atteggiamento umano che più si avvicina alla Grazia di Dio”.

    Spillo pubblicato a pagina 22 della “Lettura” del 20 maggio 2018.

    29 Maggio, 2018 - 22:35
  3. Luigi Accattoli

    Chi s’accontenta degli antipasti. La regola del “magis” (fare sempre di più) è un pilastro della pedagogia dei gesuiti ma è difficile a spiegare ed ecco il Papa gesuita che ci prova con una parabola, biasimando l’invitato a un banchetto che “s’accontenta degli antipasti” (12 marzo 2018). Altre volte aveva rimproverato chi è felice d’aver trovato nella Chiesa “un bel parcheggio” (17 gennaio 2017), o s’affaccia alla vita della comunità “ma non va più avanti della reception” (28 ottobre 2014).

    Spillo pubblicato a pagina 13 della “Lettura” del 13 maggio 2018.

    29 Maggio, 2018 - 22:35
  4. Luigi Accattoli

    Parabola della bici che sta o cade. La “bicicletta tinnula” del Pascoli (1907) ne ha fatte di strade accidentate prima di scivolare silenziosa sulle piste dei nostri giorni. Ha conosciuto il “giro di tetre biciclette” narrato da Caproni negli “Anni tedeschi” (1946-47) e ha recitato in “Ladri di biciclette” di De Sica (1948). Era però assente dall’oratoria sacra, alla quale ha provveduto ora Bergoglio: “La Chiesa è come la bicicletta: va bene quando è in moto ma se la lasci ferma cade” (24 aprile).

    Spillo pubblicato a pagina 41 della “Lettura” del 6 maggio 2018.

    29 Maggio, 2018 - 22:36
  5. Amigoni p. Luigi

    Rif. 22.34 – Nada te turbe, nada te espante

    Molto pretenzioso questo papa gesuita. Ma mi pare dicessero così anche della santa carmelitana di Avila.
    Da noi la storia si pretende di scriverla, a giornata, con le giravolte e gli insulti dei piccoli uomini; la storia degli uomini e donne di Dio ha altra serietà e altra serenità. E alta durata.

    30 Maggio, 2018 - 0:21
  6. maria cristina venturi

    “Nada te tube Nada te espante solo Dios basta “ non si puo’ tradurre “ Non mi fa paura niente ” , ma si deve tradurre con una esortazione alla propria anima “ nulla ti turbi “. Nella frase di Santa Teresa non c’ e’ l’ Io, ne’ la psicologia soggettiva, ma c’ e’ l’ affermazione che l’ unico bene e’ Dio.
    Speriamo che Papa Francesco intenda essere come la Santa Teresa D’ Avila, una anima che esorta se stessa a non farsi turbare da nulla a non farsi spaventare da nulla, perche’ Dio e’ il Tutto , l’ Assoluto, e il resto , tutto il resto di fronte a Dio e’ nulla, e tutto deve essere nulla per l’ anima che ha in Dio il suo bene assoluto.
    Ma un conto e’ esortare la propria anima a considerare il Tutto che e’ Dio e il nulla che siamo noi ( come ha fatto il card. Sarah nel libro Dio o Niente) un conto sarebbe invece l’ affermazione di un proprio soggettivo tratto caratteriale di coraggio sovrumano. Certo puo’ darsi che davvero a Papa Francesco nulla faccia paura e nulla lo turbi ma per motivi diversi , per esempio perche’
    si se sente lui stesso “ sopra di tutto” e sempre padrone delle circostanze.
    Guardando il panorama odierno della Chiesa cattolica , l’ Irlanda che ormai si e’ secolarizzata voltando le spalle alla Chiesa cattolica , l’ Europa ormai decisamente anti-Cristiana nella vita e nelle legislazioni,
    Il Medio Oriente dove i cristiani rischiano l’ estinzione perche’ ammazzati, i preti e vescovi pedofili, i cardinali che coprono i pedofili, i vescovi concubinari con figli, i teologi atei o sempre piu’ lontani dalla vera dottrina , i parroci come Don Fredo “ Io non credo nel Credo” , le antiche cattedrali vendute al miglior offerente, i seminari vuoti , la mancanza di vocazioni, l’ irrilevanza ormai totale dei cattolici in politica, le nuove generazioni di analfabeti spirituali che non conoscono neppure le basi della fede, e tante altre cose non ultime gli orribili abusi liturgici ed offese a Dio a cui ogni giorno assistiamo, affermare di non aver paura di nulla, o lo fai nel senso di Santa Teresa come una esortazione alla propria anima a sperare in Dio ad affidarsi a Dio , o se lo fai per mettere in luce con spavalderia un proprio tratto caratteriale, allora siamo noi che dobbiamo aver paura .
    Pietro e gli apostoli ebbero paura della tempesta e di affondare, Papa Francesco si sente superiore a Pietro e agli apostoli??forse si sente lui stesso il Salvator Mundi???
    Ripeto : speriamo che sia vera la prima ipotesi e che cioe’ le parole di Papa Francesco lui le intenda nel senso di Santa Teresa d’ Avila: Nada te turbe, Nada te espante, solo Dios basta .

    30 Maggio, 2018 - 8:52
  7. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Speriamo anche che Maria Cristina Venturi cessi di interpretare a ogni piè sospinto le parole di Francesco, preoccupandosi di darne urbi et orbi una personalissima quanto irrilevantissima reinterpretazione, sempre nel senso unidirezionale del “todo te turbe, todo te espante”….specie se si tratta di parole di Bergoglio.

    30 Maggio, 2018 - 12:48
  8. Victoria Boe

    “Certo puo’ darsi che davvero a Papa Francesco nulla faccia paura e nulla lo turbi ma per motivi diversi , per esempio perche’
    si se sente lui stesso “ sopra di tutto” e sempre padrone delle circostanze.”…..
    “Papa Francesco si sente superiore a Pietro e agli apostoli??forse si sente lui stesso il Salvator Mundi???”

    Si rende conto la Venturi di essere indecente nel parlare in questo modo?
    Come si fa a non sentirsi indignati di fronte a frasi così fuori di senno?
    Qualcuno glielo faccia capire, una buona volta, che c’è un limite alle scempiaggini.

    30 Maggio, 2018 - 13:49

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