Non voglio vendetta per il mio Cocò

“Dopo aver parlato con coloro che mi sono vicini: le volontarie, il cappellano e infine il vescovo di Cassano che mi è venuto a trovare, ho capito che dobbiamo cambiare nel cuore e non rispondere con la vendetta ma con l’amore”: parole di Antonia Maria Iannicelli, mamma disgraziatissima, in carcere per mafia e alla quale la mafia il 16 gennaio brucia da qualche parte – lontana da lei – un figliolino di tre anni, l’unico suo. Lei parla con il vescovo che le porta in carcere le parole di perdono della Scrittura, le fa sue, con esse scrive una lettera che è un invito a non vendicare quell’atrocità con altra atrocità; e la lettera viene letta il 23 gennaio alla fiaccolata che si è fatta a Cassano e che è terminata nella cattedrale. Saluto Antonia Maria e il vescovo Nunzio Galantino con un bicchiere di Vino Nuovo.

11 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il Papa prega con Cocò. “Oggi – ha detto Francesco ieri a mezzogiorno – ci sono tanti bambini in piazza! Tanti! Anche con loro vorrei rivolgere un pensiero a Cocò Campolongo, che a tre anni è stato bruciato in macchina a Cassano allo Jonio. Questo accanimento su un bambino così piccolo sembra non avere precedenti nella storia della criminalità. Preghiamo con Cocò, che sicuro è con Gesù in cielo, per le persone che hanno fatto questo reato, perché si pentano e si convertano al Signore”.

    27 Gennaio, 2014 - 7:31
  2. FABRICIANUS

    IL male, il male delle criminalità organizzata, vero “cancro” di questo Paese.

    A volte mi sono impotente di fronte a tanto male, però mi rincuorano le tante risposte di bene che ci sono al male anche lì dove sembrano sovrabbondare le atrocità: conosco bene la diocesi di Cassano allo Ionio, e, so quanti piccoli/grandi lumi di bene ci siano in quella terra: non è facile, non è facile fronteggiare questo male e il problema non riguarda solo il Sud del nostro Paese, è un problema ormai Nazionale, (Nord, Centro e Sud).

    Ognuno faccia il bene, si sforzi (io in primis) di portare il Vangelo: ciò è già una prima risposta alla criminalità.

    P.S. Luigi sono anch’io grato verso il papa della nomina del vescovo Nunzio alla Segreteria Generale della Cei: sì, dalle periferie insanguinate al centro del lavoro collegiale del nostro episcopato: sono convinto sia ciò una ricchezza e presto, non mi stupirebbe una visita del papa a Cassano allo Ionio, con un messaggio da rivolgere a tutta la Calabria, a tutto il Sud e a tutta l’Italia.

    27 Gennaio, 2014 - 12:16
  3. discepolo

    La colomba lanciata dal Papa e’stata sbranata da un uccello rapace. Che vorrra’dire?
    Boh!Magari alle colombe Bergoglio dovrebbe fargli qualche lezione sulla santa furbizia. oppure magari la prossima volta lanciatre dei Falchi.

    27 Gennaio, 2014 - 15:43
  4. discepolo

    Nell’antica Roma (la prof. Lignani potrà approfondire) c’erano addirittura dei sacerdoti il cui unico compito era quello di scrutare il volo degli uccelli.

    “Il compito degli auguri era quello di trarre auspicia dall’osservazione del volo, del comportamento e del verso degli uccelli per capire se gli dèi approvavano o no l’agire umano sia nell’ambito pubblico che in quello privato, sia in pace che in guerra (auspicia deriva da aves specere, cioè “osservare gli uccelli”). L’augure non doveva predire quale fosse la cosa migliore da fare, ma solo se un qualcosa su cui si era già deciso incontrasse o meno l’approvazione divina.”

    27 Gennaio, 2014 - 16:01
  5. discepolo

    Spesso il male di vivere ho incontrato.
    Era il rivo strozzato che gorgoglia.
    Era l’accattorciarsi della foglia riarsa
    Era il cavallo stramazzato.

    Bene non seppi fuori del Prodigio
    che scuote la divina indifferenza
    era la statua nella sonnolenza
    del meriggio e la nuvola
    e il Falco alto levato.

    Eugenio Montale

    27 Gennaio, 2014 - 16:11
  6. lorenzo

    interessante il link postato da discepolo.
    Serve a dimostrare come la furia anti Francesco, non paga di avere oramai protestantizzato tanti cattoliconi sedicenti ultraortodossi , spingendoli ad un linguaggio violentemente e visceralmente antipapista, punta ormai decisa sulla paganizzazione, rispolverando, udite udite, il volo degli uccelli etc etc.
    Occorrerà correre ai ripari e correggere il termine ” profeti di sventura” con un più adeguato ” aruspici di sventura”, che mi sembra piu’ calzante…

    27 Gennaio, 2014 - 17:41
  7. picchio

    ho letto la lettera della mamma e ho pianto…uniti alla mamma di coco’ speriamo e preghiamo che la sua morte aiuti a cambiare il cuore delle persone

    27 Gennaio, 2014 - 17:41
  8. lorenzo

    dove ” protestantizzato” fa riferimento ai toni del protestantesimo belligerante e di barricata dei primi tempi della Riforma, non certo a quelli odierni….

    27 Gennaio, 2014 - 17:42

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