Oggi digiuno per la Siria e per il padre Dall’Oglio

Oggi digiuno per la pace in Siria e per il padre Paolo Dall’Oglio, generoso amico che conobbi in Siria, nel cortile della Moschea degli Omayyadi, durante la visita di Giovanni Paolo II, il 6 maggio 2001. Camminavamo avanti e indietro, in attesa che il Papa uscisse dalla Moschea, e Paolo mi mostrava il “Minareto di Gesù” e raccontava, con la parola calda e le lunghe braccia, la leggenda escatologica islamica che prevede il ritorno di Cristo su quel pinnacolo alla fine dei tempi. Stasera andrò in piazza San Pietro per la veglia con il Papa. Sono quaranta giorni che Paolo non si fa sentire, ed era uno che non taceva.

36 Comments

  1. Bene, Luigi, la segnalazione del libretto di preghiere.

    7 Settembre, 2013 - 16:05
  2. Caro Luigi, con questa diretta da San Pietro stanno dicendo molte … inesattezze. C’è chi ha detto che Rabano e Mauro sono due vescovi. Non ti dico poi il latino: Maria non è “salus populi Romani”, ma “salus populi … tutti”. Ma voi vaticanisti non siete in grado di fare un po’ di ripetizione?

    7 Settembre, 2013 - 19:34
  3. Veramente bella questa veglia per la pace. Non so che pensare delle decisioni di Obama. Chi difenderà i cristiani di Maaloula?

    7 Settembre, 2013 - 23:23
  4. Luigi Accattoli

    Torno ora da piazza San Pietro – grato – e saluto tutti.

    7 Settembre, 2013 - 23:39
  5. Il vero problema, secondo me, è proprio questo: Assad ha violato le regole, ma quelli che contrasta non sono migliori di lui. L’intervento di Obama non potrà in ogni caso migliorare le cose. Ci vorrebbe una “forza di pace” dell’ONU? Non so veramente che dire.
    L’unica cosa da fare è veramente pregare, perché Dio tocchi i cuori.

    7 Settembre, 2013 - 23:50
  6. elsa.F

    O forse, il vero problema, Antonella, è che dopo 2000 il Magnificat rimane un inno, i potenti sono ben saldi sui loro troni e gli umili restano sempre in basso.

    8 Settembre, 2013 - 9:17
  7. Il Magnificat è un orizzonte.

    8 Settembre, 2013 - 9:59
  8. elsa.F

    Un orizzonte, certo.
    Ma parla al passato prossimo; col silenzio di Dio nel presente appare come orizzonte dimenticato.

    8 Settembre, 2013 - 10:36
  9. elsa.F

    Chi difenderà i cristiani di Maaloula?

    O anche: chi difenderà ogni inerme figlio di dio?

    8 Settembre, 2013 - 10:39
  10. A me pare che ieri sera Dio abbia gridato forte.
    Non riesco a leggere la storia che attraverso la lente offerta per esempio da Raoul Follereau:
    “Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare il suo lavoro oggi.
    Cristo non ha piedi, ha soltanto i nostri piedi per guidare gli uomini sui suoi sentieri.
    Cristo non ha labbra, ha soltanto le nostre labbra per raccontare di sé agli uomini d’oggi.
    Cristo non ha mezzi, ha soltanto il nostro aiuto per condurre gli uomini a sé.
    Noi siamo l’unica Bibbia che i popoli leggono ancora.
    Siamo l’ultimo messaggio di Dio scritto in opere e parole”.

    Siamo un messaggio sconfitto e crocifisso? Sì.
    Ma, se vissuta in Cristo, la croce può essere l’ultima parola?

    8 Settembre, 2013 - 11:04
  11. discepolo

    Scusate non facciamo di ogni erba un fascio: padre Dall’Oglio non e’ mai stato un pacifista! Dalle interviste e dai videi che si possono trovare sembrava essere un convinto sostenitore dei ribelli anti-Assad. E sono prprio tali ribelli che invocano l’ intervento degli USA contro Assad. I ribdlli sirini non sono in questo caso per la pace ma per l’ aiuto armato dell’Occidente per deporre Assad. Dunque Padre dallOglio, se come speriamo e’ sempre vivo, sta dalla parte dei ribelli e dunwue in questo caso vuole l’intervento armato deli USA. Se poi e’ morto , rapito e ucciso da quei stessi ribelli che egli appoggiava , allora r’ ormai OLTRE ogni guerra. Ripeto Padre D’ Oglio non era (e’ ?) assolutamente un pacifista, ma un franco e coraggioso sostenotore dei ribelli ad Assad

    8 Settembre, 2013 - 13:54
  12. claudia74

    Scusi Discepolo ma lei non era quella che accusava Bergoglio di parlare di zitelle e zitelloni e starsene zitto e buono sulla guerra In Siria? Mi pare che lei ha preso un grossissimo abbaglio e anzi, con la denuncia odierna di “guerre fatte come scusante per la vendita di armi” questo papa è andato ben al di la dei propri predecessori.

    8 Settembre, 2013 - 14:04
  13. Sara1

    “Purtroppo il regime siriano è stato abilissimo nell’utilizzare un certo numero di ecclesiastici, uomini e donne, per propagandarsi in Occidente come l’unico e ultimo baluardo in difesa dei cristiani perseguitati dal terrorismo islamico.”

    Appunto.
    Io ho digiunato volentieri (e ho anche rinunciato al giro in moto) ma sembra che il no alla guerra sia diventato un no solo ad Obama, mentre la guerra in Siria continua anche se Obama non interviene.

    8 Settembre, 2013 - 14:31
  14. Fabiola

    D’accordo con Sara1.

    Quanto a “questo papa andato ben al di là dei suoi predecessori”, Benedetto XVI, meno di un anno fa, il 14-9-2012, arrivato in Libano, disse più o meno le stesse cose. Che nessuno ricorda perché quel viaggio fu, vergognosamente, fatto passare sotto silenzio, come molto altro del resto.

    8 Settembre, 2013 - 16:01
  15. discepolo

    Cara Sara mi sembra che Padre Dall’Olio in questa intervista di un anno fa fosse della tua opinione: dice testualmente che i cristiani sirianni devono smetterla di avere una mentalità tribale e che la “rivoluzione siriana” non è fatta da terroristi ma da persone che vogliono la democrazia. Lui dunque credo sarebbe favorevole all’intervento degli USa per punire Assad. Per questo non si può fare di ogni erba un fascio mettendo pacifismo, digiuno, avversione all’intevento amricano , e tante altre cose tipo Padre Dall’Olio in un unico fascio.

    http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=29530

    8 Settembre, 2013 - 16:04
  16. discepolo

    Cara Claudia74 io non parlavo di Begoglio da di Padre Dall’OGLio se ha letto il mio intervento e se ascolta il video-ontervista di Padre Dall’Oglio forse si rende conto di cosa voglio dire.
    Io personalmente sono contro l’intervento in Siria e sono contenta che Papa Bergoglio si sia pronunciato nettamente contro.
    Questo però non vuol dire che molti altri siano d’accordo. compresi i ribelli siriani che aspettavano l’aiuto dell’Occidente per buttare giù Assad ( un po’ come i libici lo aspettavano per buttar giù Gheddafi) e che in questo caso se lo sono visti negare sia dall’opinione pubblica sia dall’intervento deciso del Papa.
    Ripeto io sono contro l’intervento in Siria, sono contenta che <Bergoglio abbia fatto la giornata per il digiuno.
    vorrei però che non si portasse il "cervello all'ammasso" ricordandosi che dire pace , pace, non risolve i problemi, che i ribelli sono ancora lì, che Assad è ancora lì, che Padre Dall'Oglio è ancora prigioniero oppure morto, e ricordare a chi non lo sapesse che Padre Dall'OGlio tava nettamente dalla parte dei ribelli contro Assad e per questo fu espulsa dalla Siria e c'è ritornato clandestinamente.
    Voglio die, quest' uomo ha fatto una scelta di campo e una scelta anche pericolosa.
    non siè limitato a dire "pace, pace" e così credere di essersi lavati la coscienza come tanti occidentali che finita la giornata di digiuno se ne tornano contenti ai propri affari, penensando che la faccenda della Sira non li riguardi più.

    8 Settembre, 2013 - 16:11
  17. elsa.F

    A me pare che ieri sera Dio abbia gridato forte.

    Io ho sentito 100.000 credenti che lo hanno invocato, anzi milioni che lo hanno pregato; io ero fra quelli.

    Ma Dio non risponde. O almeno a me sembra così.
    Continuiamo a vedere lui Crocifisso, certamente a causa delle nostre iniquità.
    Ma una volta almeno lo vorrei vederlo risorto e vittorioso…

    Voi no?

    8 Settembre, 2013 - 17:41
  18. Sara1

    Sulle armi in effetti in Libano Benedetto era stato molto chiaro:

    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/libano-lebanon-libano-papa-el-papa-pope-18126/

    Sulla guerra io sono contraria all’intervento ma mi pare giusto a ricordare che non è l’intervento la guerra, la guerra è quella che ha fatto già tanti morti in questi anni.

    Poi trovare una soluzione non lo so, a me sembra impossibile che ancora non si possa mettere fine a queste tragedie.

    Resta a questo giro la sgradevole sensazione di stare dalla parte del più forte.

    http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/g20-venti-di-guerra-se-obama-annaspa-alla-ricerca-dintrovabili-punti-dappoggio-e-di-62367.htm

    8 Settembre, 2013 - 18:01
  19. claudia74

    Fabiola scrive,

    8 settembre 2013 @ 16:01

    D’accordo con Sara1.

    Quanto a “questo papa andato ben al di là dei suoi predecessori”,

    Dico per la denuncia di “guerra commerciale al solo scopo di vendere armi” come infatti è….guarda caso ogni 2/3 anni gli USA dichiarano guerra a qualcuno. Senza voler togliere nulla a Benedetto ma non mi ricordo che altri si siano spinti cosi’. L’ho trovato molto coraggioso, ha detto quello che i politici hanno paura di dire….Poi magari sono ignorante e mi scuso.

    8 Settembre, 2013 - 18:55
  20. Antonio87

    @ Fabiola e Sara1
    Sì, lo ricordo:

    “Direi anche che deve finalmente cessare l’importazione di armi: perché senza l’importazione di armi la guerra non potrebbe continuare. Invece di importare le armi, che è un peccato grave, dovremmo importare idee di pace, creatività, trovare soluzioni per accettare ognuno nella sua alterità; dobbiamo quindi rendere visibile nel mondo il rispetto delle religioni, le une delle altre, il rispetto dell’uomo come creatura di Dio, l’amore del prossimo come fondamentale per tutte le religioni.”

    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2012/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20120914_incontro-giornalisti_it.html

    Il sig. Accattoli a queste e ad altre parole dedicò un post: “Il Papa e l’arte di tenere fermi i discorsi”.
    E’ interessante anche andare a rileggere i commenti. Todo cambia ! 🙂

    8 Settembre, 2013 - 19:40
  21. giuseppe2

    Le parole di Papa Francesco, come in questo caso della preghiera per la pace sono dirette, semplici, concrete, personali. Per questo risultano molto efficaci e coinvolgono più che in passato. Direi che presentano un tasso di spiritualità profondo e autentico, sono capaci di muovere perché riescono, con semplicità, a indicare una direzione a tutti. Non incidono solo sul pensiero e sulle “convinzioni”. Sono un appello alla coscienza, cioè all’azione: questo le rende attrattive per tutti, per i cristiani di ogni confessione, ma anche per gli altri. Muovono alla conversione che parte dal cuore di ogni persona senza distinzione.

    Aggiungo per spiegarmi meglio. “Evita il male, fa’ il bene!”. Il principio primo della coscienza personale è continuamente la cifra della predicazione di Francesco. Le determinazioni ci sono, ma non sono quelle alle quali ci siamo (troppo) abituati. A quelle si arriva, ad ogni livello, a partire dalla coscienza ben formata, o non si arriva. Non c’é (più) scrupolo di sistemazione intellettuale/dottrinale in ogni parenesi. Si parte dalla testa – che in questo caso non significa solo ragione – non dalla coda.
    Gli intellettualismi degli ultimi due secoli sono alle spalle.
    La predicazione di Papa Bergoglio, ma direi forse l’orizzonte del suo pontificato, è la formazione delle coscienze, che si fa nell’azione e nel confessionale.

    8 Settembre, 2013 - 20:49
  22. Sara1

    E’ vero e sempre Benedetto:

    ” Direi che, di per sé, la primavera araba è una cosa positiva: è un desiderio di maggiore democrazia, maggiore libertà, di maggiore cooperazione, di una rinnovata identità araba. E questo grido della libertà, che viene da una gioventù più formata culturalmente e professionalmente, che desidera maggiore partecipazione nella vita politica, nella vita sociale, è un progresso, una cosa molto positiva e salutata proprio anche da noi cristiani.”

    Infatti ci ripensavo in questi giorni, allora si guardava con piacere alla primavera araba oggi sembra rinnovarsi la simpatia per governi più “autoritari” anche in Egitto alla fine è stato messo in mano tutto all’esercito.

    8 Settembre, 2013 - 23:34
  23. luca73

    La Francia di Hollande, che in tempi migliori si presentava come la “protettrice dei cristiani del Levante” e oggi vuole spiantare il cristianesimo anche in patria, può essere la naturale alleata dei tagliagole sunniti all’opera per fare altrettanto in Siria.

    Difficile invece capire perché gli altri paesi che, più meno, continuano a dirsi cristiani (inclusa l’Italia anche se non partecipa al nuovo club dei bombardieri volonterosi in assenza del via libera dell’Onu), credono a tutti (al turco Erdogan, all’emiro del Qatar, ai regali sauditi) tranne che ai cristiani siriani, che pure stanno sul posto e hanno (purtroppo per loro) esperienza diretta degli eventi.
    Si tratta di opinioni comuni a tutti i cristiani della Siria, inclusi i frati e le suore di Deir Mar Musa, il monastero fondato da padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita presentato dai mass-media italiani come amico dei ribelli, coi quali voleva negoziare e che, invece, lo hanno rapito, e certamente non amico del governo di Assad, che, difatti, lo aveva espulso.
    Padre Jacques Mourad, che lo sostituisce, auspica che “i paesi occidentali assumano una posizione giusta”, che significa “rifiutare ogni forma di violenza, fermare le armi, non mettere gli uni contro gli altri, difendere e proteggere i diritti umani”. Ancor più chiaramente suor Houda Fadoul, fondatrice assieme a padre Dall’Oglio della comunità femminile: «Non possiamo accettare o apprezzare un intervento armato di potenze straniere”.

    Il 29 agosto quattro suore trappiste di un convento al confine col Libano, fra Homs e Tartous, hanno inviato al sito Oraprosiria una lettera nella quale descrivono la situazione ancora relativamente tranquilla della zona e lo sbigottimento di quanti vi vivono di fronte alle notizie dell’imminente rappresaglia degli Usa:
    “La gente qui è davanti alla televisione, con gli occhi e le orecchie tesi: Si attende solo una parola di Obama!!!! Una parola di Obama?? Il premio Nobel per la pace farà cadere su di noi la sua sentenza di guerra? Al di là di ogni giustizia, di ogni buon senso, di ogni misericordia, di ogni umiltà, di ogni saggezza?”.

    Ovviamente non si tratta solo dei cristiani, tuttavia, lo capisca o no, il premio per la Pace, dopo i soldi e le armi fatte pervenire ai tagliagola jihadisti e salafiti (gli stessi che negli States vanno sotto il nome di Al Qaeda), si appresta a dare un ulteriore, forse decisivo contributo al risultato temuto dal frate francescano Halim Noujam, responsabile della regione san Paolo (Libano, Siria Giordania) della Custodia di Terra Santa: “Di questo passo non rimarranno cristiani in Siria”.

    Intanto Papa Francesco, come i predecessori GPII e BXVI, è l’unico che è visto come una grande luce non solo dalla Chiesa, ma dal mondo.
    E parla non solo a nome della Chiesa tutta, ma addirittura dell’intera umanità.

    Ed invoca la Pace!!!!!

    9 Settembre, 2013 - 9:14
  24. Non solo papa Francesco parla a nome di tutti, ma la liturgia cattolica (quella della veglia della pace, tanto per capirsi) parla a tutti, senza sfoggi di ecumenismo sbandierato. Provvidenziale il ritorno del giornalista Quirico, e ciò che ha detto.

    9 Settembre, 2013 - 14:14

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