Pagherò l’addizionale: non mi dispiace farlo

Ho un reddito che supera i 90 mila euro e dunque pagherò per tre anni il “contributo di solidarietà” deciso venerdì dal governo per rimettere in sesto i conti. Non mi dispiace di poterlo fare.

25 Comments

  1. Gioab

    Non sapevo che fossi così ricco ? Però ! I gionalisti …eh… mica male. Davvero complimenti !

    15 Agosto, 2011 - 21:02
  2. gino gandolfo

    Luigi la mia stima verso di te nasce da due fattori….prima perchè ho avuto la fortuna di conoscerti di presenza di ascoltare e vedere con i miei occhi la tua grande fede, secondo perchè la fede coniugata alla vita diventa testimonianza. Fede e Vita. Vedi pochi hanno la sincerità di dichiarare quello che tu scrivi….pochissimi hanno la responsabilità di essere contenti di farlo.
    un abbraccio e ti comunico che è nata Chiara. La mamma e la bimba stanno bene e io sono felice della mia famiglia che cresce. Un abbraccio da Federico Francesco contenti della sorellina.

    16 Agosto, 2011 - 0:20
  3. A Chiara l’augurio di ogni bene, nel futuro che da ora si dipana,
    grazie Gino per la condivisione della gioia.

    Buon Luigi,
    riesci a mettermi in crisi, mentre confermo la mia stima nei tuoi confronti.

    Dall’esperienza , mi viene il pessimismo delle manovre economiche vissute negli anni.
    Tra le più inique , Amato che spolvera i libretti di risparmio dei cittadini italiani,
    Indimenticabile!!!!!

    Dall’esperienza mi viene che questa manovra è solo per affossare gli “uomini giusti” nella vera accezione ebraico-biblica.

    Buon Luigi,
    è veramente dura,
    per le generazioni entrate nella fortunata forbice lavorativa degli anni 70,
    tempi irripetibili per la richiesta che vi era nel mondo del lavoro,

    queste generazioni
    che hanno compiuto 40 anni di lavoro/contributi (cosa difficillima per il futuro, come per le nuove generazioni)
    hanno avuto in regalo
    un anno di lavoro in più, senza maturare contributi.

    Chi doveva andare quest’anno,
    dovrà attendere il prossimo anno,

    e il prossimo anno?

    Niente TFR,
    niente liquidazione,

    quella somma che viene accantonata per riscuoterla a fine vita lavorativa,
    per creare un fondo per affrontare la vecchiaia,
    viene cassata per due anni,
    bisognerà attendere il terzo anno.

    Coloro che non potranno legittimamente riscuotere il TFR
    si troveranno in un trattamento di palese discriminazione,
    perchè le generazioni precedenti,
    hanno riscosso in breve tempo,
    e hanno potuto far fronte nell’immediato ad un investimento, per i giorni di magra,
    per i giorni della vecchiaia, per quello che saranno i tempi della badante…..

    Buon Luigi,
    questa profonda ingiustizia,
    nei confronti di chi si avvia verso la canutezza,
    verso un corpo che ha bisogno di maggiori controlli,
    tempi di spese sanitarie che impazziranno,
    mi dispiace
    perchè crea ingiustizia sociale.

    Quest’anno, ho vissuto un via vai con il Gemelli,
    per far fronte ad alcuni problemi del corpo,
    spesso mi sono trovato a chiacchierare con i dottori,
    chiedendo come fanno le generazioni da 1000€ ad affrontare le spese sanitarie,
    come faranno i futuri anziani!!!!!!

    Intanto,
    in reparti di eccellenza,
    si stanno contraendo i servizi,

    alcuni reparti in policlinici di Roma,
    per scarsità di fondi,
    stanno riunendo gli uffici,
    licenziando giovani medici con contratti a progetto,
    infermieri con contratto a progetto,
    alcuni lavori sanitari che erano arrivati ad una eccellenza di rapporto personalizzato con il paziente negli anni, favorendo cure e prevenzioni, ma anche miglioramenti psicologici (perchè un sanatorio non è mai una bellezza),
    ebbene?
    Aboliti servizi e assistenza personalizzati,
    accorpamenti in corridoi, con sale che diventano un porto di mare,
    con scadenza della privacy.

    Ho avuto occasione di vedere cose di grande delicatezza che prima accadevano nella camera caritatis tra dottore infermiere e paziente,
    mutare in fila di persone e potersi fare i fatti degli altri,
    soprattutto quando “gli altri” sono più deboli a causa di brutte malattie, che richiedono delicatezza, accompagnamento, pazienza, e tanta riservatezza.

    Ho provato un grande senso di rabbia, di sdegno.

    “Se fanno questo al legno verde, che cosa accadrà a quello secco?”

    Quando sarò un 80enne,
    che cosa troverò?
    Quale sanità,
    quale assistenza?

    Se un capo di governo,
    può affermare nel 2009,
    che il picco della crisi è alle spalle…..

    Nelle mani di chi è il mio futuro,
    ma anche quello di tante nuove generazioni?

    OK intanto mi accingo a preparare il lavoro di oggi, per uscire in tempo da casa.

    16 Agosto, 2011 - 5:50
  4. elsa.F

    @Matteo.
    Condivido in pieno il tuo sdegno.
    Nella nostra società ci sono delle differenze intollerabili. Il benessere non ha per sé niente di negativo, ma in un contesto in cui tanta gente non ha di che sopravvivere, allora esso diviene colpevole; la parabola del ricco Epulone mi appare chiara a questo proposito.
    D’altra parte si capisce benissimo come oggi il sistema economico finanziario detti le leggi alla politica; una politica ormai completamente subalterna alle logiche del capitale, del dio denaro.
    Il fatto è che non si sentono voci che si oppongano oggi con forza e determinazione a queste logiche , con esclusione forse del movimento no global.
    Manca completamente un progetto per l’uomo. E senza questo progetto la politica è solo mero esercizio del potere.

    16 Agosto, 2011 - 12:16
  5. Gioab

    Caro Luigi, questa mattina qualcuno mi ha detto: “è facile fare il cristiano con le spalle coperte”…..non sapendo che io non guadagno neanche a un quarto di quello che guadagni tu….. anzi certamente meno.

    E’ più facile fare il cristiano per te ?
    Vedi com’è ingusto il mondo ? quello aveva ancora men di me. Che tristezza…. però !

    16 Agosto, 2011 - 19:06
  6. lycopodium

    Ho pensato, all’incirca, di scrivere le cose che ha scritto Matteo.
    Che tempo è mai, questo?

    16 Agosto, 2011 - 21:56
  7. mattlar

    Io sono lontano da questi guadagni e temo che proprio quest’anno salti l’esenzione dalla quota asilo nido del terzo figlio (in totale, saranno ca 2000 €/anno).
    D’altra parte sembra che la sfortuna sia dalla mia parte: bonus bebé istituito subito dopo la nascita del primo e soppresso immediatamente prima della nascita della seconda.
    Un po’ rosico.

    17 Agosto, 2011 - 8:58
  8. mattlar

    Se non ho capito male su un reddito di 90mila euro, il contributo di solidarietà è di ca 29 euro !

    17 Agosto, 2011 - 9:05
  9. Luigi Accattoli

    No Mattlar, fino ai 90 mila non scatta. Oltre i 90 mila è pari al 5% della quota eccedente. Percentuale che sale al 10% oltre i 150 mila. Se dunque uno ha un reddito lordo di 100 mila, il contributo aggiuntivo (da aggiungere ai 40 mila circa che già paga) sarà di 500 euro. Su un reddito di 200 mila sarà di 8 mila (da aggiungere ai 90 mila circa che già paga). Chi ne sa di più veda se il calcolo è giusto.

    17 Agosto, 2011 - 9:57
  10. Luigi Accattoli

    Caro Gino un bacio a Chiara e un abbraccio a te, alla mamma, ai fratellini che ho conosciuto in febbraio a Calatafimi.

    17 Agosto, 2011 - 10:01
  11. mattlar

    Lo avevo trovato sul sito di repubblica. http://racconta.repubblica.it/contributo-solidarieta/
    Chiedo scusa, Luigi. Abbiamo ragione entrambi. Io ho messo 90 e 91 mila euro e il contributo è effettivamente molto basso perché si calcola sulla parte eccedente. Tuttavia, in questo modo la mia notizia può ingannare facendo pensare che sia sempre un contributo molto basso.
    In realtà, con 95mila euro di reddito, il contributo diventa 143.
    Ma (sempre dai calcoli del sito di repubblic) con 100mila il contributo mi risulta di 285 euro

    17 Agosto, 2011 - 11:08
  12. Nino

    Caro Mattlar.

    La cosa mi sa tanto di lana caprina, nel senso che comunque in questo paese le tasse le pagano tutti gli schedati del lavoro dipendente e i pensionati.

    Nessun intervento serio e definivo sul contrasto e la lotta all’elusione e all’evasione.

    Gli schedati continuano, oltrechè a garantire il gettito fiscale, a surrogare i servizi sociali, l’istruzione ed altri fondamentali per lo sviluppo e la crescita dei cittadini, anche per chi evade, cioè ruba sotto il sole.

    Quello che non si capisce poi è come nessuno, dai partiti di opposizione e cittadinanza organizzata, non faccia nulla per intervenire sul paradosso italiano.

    Cioè una percentuale del 45%, di tasse, come e di più di alcuni Stati del Nord Europa, a fronte della quale i servizi deperiscono, deteriorano e scivolano bellamente nel privato, che ride e si abboffa sempre di più.

    Sorvolo sul lavoro nero, mafie etc.

    17 Agosto, 2011 - 12:46
  13. FABRICIANUS

    Caro Luigi,
    magari tutti avessero il tuo senso civico.

    P.S. Auguri a gino gandolfo per la nascita della piccola Chiara.

    17 Agosto, 2011 - 18:23
  14. mattlar

    Giusto. E’ che sembrava un annuncio personale e non alla comunità…. comunque Auguri gino gandolfo!!! Viva Chiara.

    17 Agosto, 2011 - 18:29
  15. gino gandolfo

    Grazie di cuore per gli auguri…..condivido con voi la mia gioia.
    Grazie a tutti.

    17 Agosto, 2011 - 23:35
  16. Il padre di una famiglia numerosa che incassa 90 mila euro lordi l’anno (circa 4000 netti al mese) non è un Super Ricco e nemmeno un Medio Alto.
    —————-

    dal link-Gramellini citato da Lyco

    18 Agosto, 2011 - 7:20
  17. raffaele.savigni

    Io non raggiungo i 90 mila euro lordi l’anno, quiondi personalmente non sono toccato. Ma teniamo presente il fatto che 90.000 euro LORDI l’anno significa più o meno 4500 euro mensili netti: non mi sembra una cifra enorme! Credo che sarebbe più giusto colpire le rendite finanziarie, i redditi da lavoro autonomo (come quei ladri di gioiellieri che dichiarano meno di 20 mila euro l’anno!!!), e imporre una tassa patrimoniale: è giusto che contribuiscano soprattutto i più ricchi, che senza loro merito hanno ereditato case, barche, terreni, o possiedono azioni e titoli chissà perché tassati molto meno dei redditi da lavoro. E sarebbe giusto alzare l’aliquota IVa sui prodotti di lusso, per colpire i grandi consumatori che possiedono Rolex. gioielli e simili. Infine non capisco perché con lo “scudo fiscale” sia stata chiesta un’aliquota così bassa (il 5 %) a chi ha portato illegalmente capitali all’estero per convioncerlo a riportarli in Italia: altri Paesi europei hanno chiesto il pagamento del 30-40%… Solo dovo aver vistio all’opera interventi di questo tipo sono pronto ad accettare un “contributo di solidarietà”. Non trovo giusto che siano colpite famiglie del ceto medio mentre altre, assai più benestanti, vengono risparmiate. Ad esempio vedo la famiglia di un dipendente Telecom (monoreddito) che si concede la domestica (con la moglie casalinga…), abilti elerganti, l’auto nuova ogni anni, vacanze costose ecc. Evidentemente hanno redditi cospicui non da lavoro (rendite finanziarie e simili)! Perché deve pagare la famiglia di un magistrato (che guadagna 5000 euro mensili) e non queste altre famiglie che si possono permettere un tenore di vita ben più elevato?

    18 Agosto, 2011 - 9:45
  18. mattlar

    Condivido pienamente quanto dice raffaele.savigni. La considerazione del netto mensile ci riporta alla realtà.

    18 Agosto, 2011 - 10:01
  19. giosal

    Chiedo scusa per l’OT, ma la digressione mi sembra degna di nota: di come, nella sconfinata kermesse umana, la crisi sia sentita in modo del tutto relativo e di come ci si possa avvicinare all’Onnipotente senza bisogno di papi, di preti o di Chiese: basta entrare nelle grazie di un premier, soprattutto se lui dotato di corposi conti non si sa dove.
    La signora Began: “Così ho conosciuto Italo. E vi dico che il premier mi ha avvicinato a Dio”
    http://www.corriere.it/politica/11_agosto_18/Cosi-ho-conosciuto-Italo-E-vi-dico-che-il-premier-mi-ha-avvicinato-a-Dio_3aafb32c-c962-11e0-a66c-10701cdb9ebd.shtml
    Un caro saluto da terre infuocate.

    18 Agosto, 2011 - 13:27
  20. onore a chi, come Luigi, accetta questo balzello e non a chi, come i calciatori, si rifiuta a priori di pagarlo… e mi viene il dubbio che gli scioperi indetti siano principalmente per fare gli interessi dei dirigenti dei sindacati… ma sono troppo cattivo a pensarlo?

    24 Agosto, 2011 - 23:25
  21. @ raffaele.savigni : mi spiace, ma NON concordo affatto con la sua visione.
    Io sono lavoratore precario, per me 4500 (quattromilacinqucento!) euro al mese sono un sogno credo inarrivabile (poi mai dire mai nella vita. Ma anche in una prospettiva a lungo termine di stabilità mi colloco in una fascia decisamente inferiore). Tuttavia se avessi un piccolo gruzzoletto da parte per generosita di qualche avo o parente che mi permettesse di cavarmela in situazioni come l’attuale in cui prendere 700 euro al mese appare tanto (700 euro vuol dire campare e mettere da parte poco o nulla), ebbene se questa pitenziale rendita che una persona in situazione simili alla mia avesse fosse tassata mi sembrerebbe davvero una atroce disonestà.
    Per me è giusto che chi ha 4500 (quattromilacinquecento!) euro al mese ne possa dare anche 150 allo Stato…
    Oppure che tassino le rendite di chi ha comunque un super stipendio!

    24 Agosto, 2011 - 23:33
  22. caro Savigni, mi dicono che parlando dei massimi sistemi una giornalista che dovrebbe occuparsi di politica economica tra un lazzo e una profonda considerazione sulle sorti del paese, abbia esattamente espresso la sua inorridita perplessità, aggiungendo tanto per gradire “sopratutto se uno ha due figli e una casa in centro a Roma”…

    Faccio fatica a non inalberarmi e a mantenere il controllo.

    Sono molto preoccupato per il nostro futuro: se lei che è una persona colta, intelligente e preparata (come si presume sia anche la mia collega di cui sopra) riesce a esprimere un concetto del genere, vuol dire che non si rende conto di come e con cosa vivono tante famiglie italiane, sopratutto in aree metropolitane.

    Condivido che i veri “riccastri” e i “fregoni” in Italia pullulino e che godano di redditi (occultati) ben oltre i 90 mila euro e che loro andrebbero un po’ più “coccolati” dalla nostra Agenzia delle Entrate.

    Non le chiedo di esultare per il contributo di solidarietà né di offrirlo come obolo volontario immolandosi per la causa.

    Però, almeno da chi ha buon senso e una formazione cristiana, un minimo di spirito di solidarietà e di senso della realtà sarebbe davvero davvero gradito. Sarebbe un grande incoraggiamento per me. Quasi una coccola.

    Lo sostituirei persino al recupero delle sante esenzioni che citava il mio “collega tri-padre” mattlar.

    Ce la facciamo?
    Grazie!

    26 Agosto, 2011 - 11:33

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