Papa: abortire i malformati è nazismo in guanti bianchi

Parole tagliate e taglienti del Papa sull’aborto selettivo, che paragona alle pratiche eugenetiche del nazismo; e sulla famiglia che è “una sola”: quella basata sulla coppia eterosessuale. Parole tutte improvvisate, su temi già trattati altre volte, ma più severe del solito, dette al Forum delle Famiglie, nato 25 anni fa, che riunisce più di cinquecento associazioni cattoliche italiane. Nei commenti riporto e chioso i passaggi più vivi.

110 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Aborto e nazismo. Dure sono state le parole sull’aborto: «Il secolo scorso tutto il mondo era scandalizzato per quello che facevano i nazisti per curare la purezza della razza. Oggi facciamo lo stesso ma con i guanti bianchi: è di moda, abituale, quando in gravidanza si vede che forse il bambino non sta bene o viene con qualche cosa: la prima offerta [proposta] è “lo mandiamo via?” L’omicidio dei bambini. Per risolvere una vita tranquilla si fa fuori un innocente». Richiama le pratiche che erano in uso nella Sparta antica: «Da ragazzo la maestra che faceva storia ci diceva della rupe, per buttarli giù. Un’atrocità, ma noi facciamo lo stesso». E ancora: «Perché non si vedono nani per la strada? Perché il protocollo di tanti medici dice: viene male, mandiamolo via». I Papi hanno sempre condannato l’aborto del feto malformato e una volta Giovanni Paolo II aveva evocato – nel volume “Memoria e identità”, Rizzoli 2005 – la sua similitudine con le politiche naziste della razza. Mai però il paragone con il nazismo era stato così diretto, volutamente provocatorio, come nel discorso di ieri.

    16 Giugno, 2018 - 19:55
  2. Luigi Accattoli

    La famiglia è una sola. La stessa libertà di parola Francesco l’ha usata riguardo alle famiglie arcobaleno: «Oggi fa dolore dirlo: si parla di famiglie diversificate, di diversi tipi di famiglia. Sì, è vero che la parola famiglia è analoga [analogica], si dice anche la “famiglia delle stelle”, la “famiglia degli alberi”, la “famiglia degli animali”; ma la famiglia immagine di Dio, è una sola, quella tra uomo e donna». Con la libertà dagli schemi tradizionali che lo caratterizza, Francesco ha poi detto che hanno un valore di richiamo a Dio anche i matrimoni dei non cristiani: «Può darsi che un uomo e una donna non sono credenti ma se si amano e si uniscono in matrimonio sono immagine e somiglianza di Dio, benché non credano». Ha aggiunto che questo non si può spiegare: «E’ un mistero». Questo sguardo positivo sul matrimonio naturale – i teologi lo chiamano “sacramento primordiale”, espressione usata negli anni ’80 anche da Giovanni Paolo II – è probabile che Bergoglio venga criticato dai tradizionalisti mentre per le parole sull’aborto e per quelle sulle famiglie arcobaleno sarà attaccato dagli ambienti gay e femministi.

    16 Giugno, 2018 - 19:56
  3. Luigi Accattoli

    Fedeltà e perdono. Nella sua parlata libera, quasi uno sfogo, Francesco ha fatto anche un accenno alle feste di nozze: «L’importante è amarsi e ricevere il sacramento, e poi fate le feste che volete» ma non va bene che «il secondario prende il posto dell’importante». E ha parlato così della fedeltà tra gli sposi: «Una cosa che nella vita matrimoniale aiuta tanto è la pazienza, sapere aspettare» perché «ci sono nella vita situazioni di crisi forti, brutte, dove anche arrivano tempi di infedeltà». Insieme alla pazienza, serve anche «il perdono»: «Tante donne (ma anche l’uomo talvolta lo fa), nel silenzio hanno aspettato, guardando da un’altra parte, aspettando che il marito tornasse alla fedeltà. Questa è la santità che perdona tutto perché ama».Ha infine ripetuto battute già dette più volte su chi preferisce allevare animali al fare figli: «Una volta ho incontrato degli sposi da dieci anni, senza figli. È molto delicato perché i figli si vogliono ma a volte non vengono. Invece ho saputo che loro non volevano dei figli. Ma questa gente a casa aveva tre cani e due gatti». Poi – ha aggiunto – c’è chi dice: «Devo comprare una casa fuori, fare viaggi» ma «i figli sono il dono più grande: i figli che si ricevono come vengono, come Dio li manda» anche se «a volte sono malati».

    16 Giugno, 2018 - 19:56
  4. Federico Benedetti

    Noto che le parole di oggi del Papa sono in sintonia con le posizioni del ministro Fontana e contrastano con quelle di quanti negli ultimi anni, anche in questo blog, hanno sostenuto unioni civili, famiglie arcobaleno e la necessità di aumentare il più possibile gli aborti, ad esempio facendo assumere negli ospedali pubblici solo medici non obiettori di coscienza.
    Credo che queste parole riportino un po’ di chiarezza dopo le ambiguità di altre espressioni (chi sono io per giudicare?) del papa e la strumentalizzazione della stampa. A proposito, trovo divertente come i giornali hanno riportato (o taciuto) questa notizia. E chissà domani…
    Mi auguro che la CEI colga in queste parole forti (ferme e durissime) del Papa l’occasione di ripensare alla propria missione pastorale e che i nostri vescovi si decidano proporre agli Italiani qualche contenuto in più della sola, ripetuta fino alla nausea, “accoglienza dei migranti”. Nella società di oggi e di fronte alle sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno , abbiamo bisogno di sentire affermare i valori del cattolicesimo:, ridurre la Chiesa Cattolica a ONG è stato un errore gravissimo. Chissà che da oggi non si recuperi la direzione giusta…

    16 Giugno, 2018 - 21:15
  5. Lorenzo Cuffini

    Chiariamo in modo definitivo.
    Il papa è sempre stato CHIARISSIMO su questo punto.
    Se poi alcuni fanfarlacchi si aspettassero parole, accenti e dizioni diverse, bene, problema dei fanfarlacchi.
    Oggi, bontà loro, sottoscrivono, approvano, pongono il loro venerando ” nihil obstat” alle parole del papa?
    Ma pensa!!! LA cattolicità ne resterà basita.
    Ben, non è mai troppo tardi per aprire gli occhi.
    Anche io ho una domanda urgente per i nostri vescovi: volete decidervi finalmente a dire esattamente quello che Federico Benedetti da Ferrara si aspetta che voi diciate?!
    Così almeno per un istante sospenderà il consueto pianto greco.

    16 Giugno, 2018 - 23:07
  6. Lorenzo Cuffini

    Qualcuno spieghi allo stesso Federico, che evidentemente ha passato nel tritadocumenti pure gli anni di predicazione woytiliana e ratingeriana sull’argomento, che “l’accoglienza dei migranti nella società di oggi e di fronte alle sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno ” E’ UN VALORE DEL CATTOLICESIMO.
    E’ la gente come Federico che riduce nelle sue bislacche ricostruzioni la Chiesa
    a una ONG. Che sia chiaro e lampante.
    Ognuno è responsabile di quello che attesta , specie se in pubblico.
    Doppiamente se attesta il palesemente FALSO.

    16 Giugno, 2018 - 23:13
  7. Federico Benedetti

    Evidentemente Lorenzo Cuffini da Torino ha un problema personale con me, me ne farò una ragione e non gli risponderò.
    Solo una cosa: non mi sogno minimamente di dare il nulla osta alle parole del papa o dei vescovi italiani. Il giudizio di molti cattolici praticanti su questo pontificato è quello che è e non cambierà neanche di fronte a queste ultime parole di Bergoglio. Nel mio intervento precedente ho solo espresso un’opinione e una speranza: constato che siamo di fronte rappuna novità rilevante (personalmente aggiungo: ERA ORA!) e spero che ne consegua un indirizzo pastorale dei vescovi italiani meno orientato solo ed esclusivamente sui migranti.
    Vorrei poi aggiungere alla incomprensibile e inutilmente aggressiva polemica di Lorenzo che la differenza fondamentale rispetto ai pontificati precedenti è che prima di Bergoglio si parlava anche di contenuti diversi dalla pur doverosa accoglienza ai migranti: adesso si sente praticamente solo questo e mi sembra una banalizzazione del messaggio cristiano. Buona domenica a tutti e, in anticipo, buon pranzo.

    17 Giugno, 2018 - 8:14
  8. Beppe Zezza

    La questione “famiglia” o “famiglie” è all’ordine del giorno ( mediatico ) oggi? La questione “liberalizzazione dell’aborto” è all’ordine del giorno ( mediatico )oggi?
    La questione “accoglienza dei migranti” è all’ordine del giorno ( mediatico ) oggi?
    Triplice si.
    La “famiglia”, il rifiuto dell'” aborto “, la “accoglienza delle persone in necessità ” sono ” valori del cattolicesimo? Triplice si.
    Cosa si enfatizza oggi in ambito ecclesiale?
    La “famiglia” contrapposta a “le famiglie”? Il contrasto all’aborto?
    Duplice no. La accoglienza ai migranti? Si.
    Perciò si manifesta apprezzamento per le chiare “parole” del papa. ( Anche se le “nomine” non sono talvolta così chiare )

    17 Giugno, 2018 - 8:49
  9. maria cristina venturi

    Caro Federico speriamo che sia cosi’: tuttavia mi chiedo se queste parole fossero state pronunciate dal papa PRIMAdel referendum sull’aborto in Irlanda avrebbero incoraggiato I cattolici irlandesi che invece sono stati l asciati SOLInella loro battaglia contro l aborto sia dai vescovi locali sia da Roma. Anche in Argentina e’passato on questi giorni il referendum sull’aborto.in praticait in tutti I paesi cosiddetto “civili”c’e’oggi l’aborto legalizzato, e naturalmente il motivo che nessuno cpntesta e’abortire I feti malformati o portatori di malattie cromosiche.
    Dunque non basta insegnare dall’alto della Cattedra di San Pietro la retta dottrina morale cattolica bisognerebbe farlo.almomennto e nelle sedi opportune e non solo “a braccio” quando si e’dell umore di farlo.Comunque e’gia’qualcosa che l’abbia fatto, visto che anche dentro la Chiesa ci sono spinte fortissime per “evolvere”in senso secolare sulle idee su matrimonio e aborto.
    Giovanni Paolo II ha predicato incessantemente a favore della famiglia come questo papa predica incessantemente a favore dei migranti e dell’ecologismo.
    Tutti capiscono che le priorita’sono diverse e che attualmenre I valori non negoziabili non sono piu’la vita umana findal suo.concepimento e la famiglia uomo-donna ma altri.

    17 Giugno, 2018 - 8:56
  10. Leopoldo Calò

    Mi chiedevo anch’io dove fossero finiti i nani.

    17 Giugno, 2018 - 9:30
  11. Lorenzo Cuffini

    Nessun problema personale con te, Fede.
    Come sai benissimo.
    Piuttosto sei tu che continui ad avere un problema personale grande come una casa con questo papa.Ma anche con il tuo vescovo. E pure con la tua Chiesa.Questo per ammissione tua orgogliosamente rivendicata per giunta, non per giudizio mio. E a ignorare sistematicamente , nei predecessori, di Bergoglio, tutto ciò che non riguardasse i cd ” valori non negoziabili”.

    Rif.8.56.
    E’ privo di ogni fondamento, ce lo insegna proprio l’esperienza italiana, che le battaglie politiche su valori eticamente sensibili e fondanti possano essere decise dall’attegiamento della Chiesa Cattolica. In Italia i referendum sul divorzio ( e poi la questione aborto) vennero sostenute NON SOLO dalla imperante DC degli anni 70 ma dalla Chiesa scesa in campo con l’elmetto in testa, e ancora in fase di chiese piene- come amano rimpiangere gli amanti del pallottoliere- e di famiglie obbligatoriamente trionfanti.
    Fu una disfatta epocale, se qualcuno se ne fosse dimenticato.

    Detto questo, il fatto che la Chiesa cattolica , dal Papa alla Cei, abbia desistito dalla predicazione sui valori della vita e della famiglia è un falso cronachistico, prima che storico.

    17 Giugno, 2018 - 10:05
  12. Lorenzo Cuffini

    Rif.8.14 – “ERA ORA”.

    Un amico che proviene da quella pericolosa organizzazione parabolscevica a nome “Opus Dei” mi ha mandato questo significativo link al riguardo:

    http://opusdei.org/it-it/section/catechesi-del-papa-sulla-famiglia/

    Morale unica : SAREBBE ORA che si dicessero le cose col proprio nome, non con la propaganda antibergogliana (“adesso si sente praticamente parlare solo di questo” cioè la questione migranti trattata “fino alla nausea”).

    17 Giugno, 2018 - 10:26
  13. Lorenzo Cuffini

    Analoga segnalazione mi giunge anche da più vicino a me:

    http://www.diocesi.torino.it/famiglia/materiali/catechesi-di-papa-francesco-sulla-famiglia/

    Il che demolisce la bizzarra affermazione – fatta sventatamente qui sopra- che di questo argomento si parlerebbe “solo “a braccio” quando si e’dell umore di farlo.”
    Secondo la stessa affermazione: “Dunque non basta insegnare dall’alto della Cattedra di San Pietro la retta dottrina morale cattolica”.
    Naaaaaaaaa, non basta.Ma tu guarda.
    Allora gettiamo la Cattedra di San Pietro nel pattume, cosa che difatti qualcuno qui sta cercando di fare quotidianamente, sostituendoci la propria spocchia personale, una rassegna stampa dai siti più disparati, o la propria preparazione teologggggica (!!!!!).

    Sempre nella stessa fologorante affermazione, leggesi: ” bisognerebbe farlo.al momennto e nelle sedi opportune “.
    Fatto.
    Almeno nella realtà delle cose.
    Su Papalla, non saprei.

    17 Giugno, 2018 - 10:48
  14. Victoria Boe

    Qualcuno continua a sostenere che la preoccupazione primaria di questo Papa sia quella dei migranti rispetto ai soliti valori non negoziabili.
    Questo “qualcuno” non si è accorto evidentemente che il grosso problema di questo nostro tempo è proprio la massiccia migrazione di popoli che segna la storia in modo drammatico. Un problema la cui soluzione si rivela insolubile e che riguarda la dignità di moltissime PERSONE e pertanto non si può liquidare con due battute. Solo chi ha vista corta può minimizzare un VALORE di questa portata.
    Chi continua a dirsi cristiano non vedendo la “povertà” estrema di PERSONE sradicate dalle loro terre e dai propri affetti, dovrà rivedere il concetto di cristianità che si porta appresso come una etichetta più sbiadita che mai.
    Nemmeno andando in chiesa tutti i giorni e pregando con molto fervore riuscirà ad essere davvero cristiano nel senso sostanziale del termine.
    La facciata non nasconde il contenuto agli occhi di Dio.

    17 Giugno, 2018 - 10:58
  15. Leonardo Lugaresi

    Sostiene Luigi che Francesco «per le parole sull’aborto e per quelle sulle famiglie arcobaleno sarà attaccato dagli ambienti gay e femministi». Non li frequento e quindi sarei l’ultimo ad accorgermene, però così in generale non direi che ci sia stata tutta questa gran reazione alle parole da lui dette durante l’incontro con il forum delle famiglie.
    Il che è interessante: i suoi fans mi pare che sia siano girati dall’altra parte e abbiano fatto finta di niente (si vada per esempio sul profilo twitter di un noto gesuita solitamente molto cinguettante, che in questo caso è rimasto più silente di un trappista), mentre i grandi media hanno sì riportato la notizia ma “a basso volume” senza troppi commenti e senza fare polemiche. Non so, ma l’impressione è che l’aria sia: “lasciamolo sfogare, tanto poi gli passa e si torna subito alla narrazione di sempre”. Quello che conta, per il mondo, è il papa mediatico. Se Francesco volesse cambiare quello, discorsi come quello dell’altro giorno dovrebbe farli tutte le settimane, “opportune et importune”.

    17 Giugno, 2018 - 12:58
  16. Lorenzo Cuffini

    Sulle “reazioni” alle parole del papa, tanto per essere precisi.

    Osservatore, Avvenire e Agensir danno la notizia in primo piano, e in prima pagina:
    https://www.avvenire.it/papa/pagine/papa-francesco-forum-famiglie-la-famiglia-e-uomo-donna
    http://www.osservatoreromano.va/it/news/eugenetica-guanti-bianchi
    https://www.agensir.it/chiesa/2018/06/16/papa-francesco-la-famiglia-e-una-sola/
    I grandi mezzi di informazione han riportato la notizia ” a bassa voce” esattamente come riportavano analoghe notizie con i predecessori e moltissimo ( la maggior parte) di quanto dice questo papa. Sui migranti viene riportato con gran risalto ogni suo fiato, perché tutta la stampa di ogni colore come tutta la politica peraltro è orientata sul tema dei migranti.Per non parlare del popolo sovrano che ne ringhia come se avesse l’invasore alla porta.
    Sulle reazioni di parte gay, riporto un link dal Secolo d’Italia, così chiunque lo puo’ consultare senza timore di contagiarsi con ambienti “arcobalemo” o femministi, as sa mai.
    http://www.secoloditalia.it/2018/06/famiglia-i-gay-contro-papa-francesco-e-come-un-monaco-medievale/

    Quello che conta, per il mondo è il papa mediatico?
    Certamente.
    Mai stato diverso. Non si vede nemmeno perché dovrebbe esserlo.
    Se però, come parrebbe in qualche caso, quello che conta è il papa mediatico anche per i cattolici, allora a costoro dico di iscriversi al club dei Tafazzi.

    17 Giugno, 2018 - 13:40
  17. Beppe Zezza

    Tempo fa ebbi a polemizzare con il Cuffini perché sostenevo che l’ informzione vaticana dovesse tenere in gran conto l’eco mediatica delle parole del pontefice, mentre egli sosteneva che no che la cosa importante era quello che il papa diceva, indipendentemente dall’ eco mediatica. Che un “vero” fedele a quello si doveva attenere, se invece qualcuno si informasse solo attraverso i media voleva dire che non era realmente interessato e quindi… peggio per lui.

    17 Giugno, 2018 - 14:10
  18. Lorenzo Cuffini

    Grazie per il riassunto Zezza, qui sopra repetito.

    17 Giugno, 2018 - 14:25
  19. Victoria Boe

    “… i grandi media hanno sì riportato la notizia ma “a basso volume” senza troppi commenti e senza fare polemiche. Non so, ma l’impressione è che l’aria sia: “lasciamolo sfogare, tanto poi gli passa e si torna subito alla narrazione di sempre”.”

    E che dovevano fare i grandi media?
    Il Papa ha detto quel che ci si doveva aspettare da lui. Niente di più, niente di meno. Dove sta la notizia?
    Poi, ognuno si inventa “l’aria” che vuole.

    17 Giugno, 2018 - 16:21
  20. Fabrizio Scarpino

    E’ bene che il papa abbia pronunciato le parole, da Luigi riportate nel Blog.

    Sono parte integrante della dottrina sociale della Chiesa Cattolica Cristiana.

    17 Giugno, 2018 - 18:11
  21. maria cristina venturi

    Fa notizia il.semplice fatto che il papa dica cose da papa, avendoci.l’attuale pontefice abituato al contrario.E molti sono rimasti “spiazzati”da queste parole non rivoluzionarie e non innovative, mentre si sarebbero aspettate come al.solito parole rivoluzionarie ed innovative.
    Temo che il gesuita Martin che si e’dato.un gran daffare negli USA per far entrare l’idea della positivita’ per la Chiesa dei matrimoni omosessuali i metta le mani nei capelli per quello.che e’senza dubbio un passo indietro rispettoalle aperture sperate.
    Del resto anche I vescovi tedeschi.pensavano.che.la comunione ai protestanti fosse.cosa fatta, e invece sono stati stoppati( e ili card. Marx non l’ha presa bene)
    Si vede che a questo pontefice piace “sparigliare” come si dice giocando a carte.

    17 Giugno, 2018 - 18:18
  22. maria cristina venturi

    Quello che voglio dire e’che certe indubbie aspettative daparte di quella che possiamo chiamare per semplificare “l’ala progressista” della Chiesa, certe aspettative radicali, papa Francesco le ha deluse con queste semplici ed OVVIE posizioni tradizionali cattoliche su matrimonio ed aborto.
    Luca Kocci sul Manifesto, fin qui un estimatore di papa Francesco, scrive sconsolato che il papa “parla come ilministro Fontana
    E’indubbio che molto avanzato e di sinistra in politica, fino ad appoggiare apertamente laeder politici di sinistra sudamericani ( Evo Morales, Maduro, Lula a cui h a donato la sua Benedizione e un Rosario per gli anni che lassera’ in carcere) questo pontefice e’ meno radicale in campo morale, non cosi’apertocome molti vorrebbero su temi.co

    17 Giugno, 2018 - 19:11
  23. Lorenzo Cuffini

    Venturi, stai per una volta sul pezzo, cioè su quel che dice il papa, invece di saltabeccare come la vispa teresa dietro quello che pensano Tiziarello, Caiotto e Semproniuccio.

    17 Giugno, 2018 - 20:05
  24. Lorenzo Cuffini

    Intanto, il burbanzoso Salvini , nella esternazione piazzaiola di giornata tra plaudenti sostenitori antimigranti, nell’attesa di varare il Governo del Cambiamento , vara , più modestamente, il Cambiamento della Geografia, auspicando che questi 600 e rotti approdati in Spagna diventino 66.600 o giu di lì, e che possano essere accolti anche in Francia, a Malta, IN PORTOGALLO….
    I portoghesi hanno dunque appreso dal madido ministro degli Interni Italiani di essere stati dotati di affaccio rivierasco sul Mediterraneo.

    17 Giugno, 2018 - 20:18
  25. Amigoni p. Luigi

    Rif. 19.11 – Parla come Fontana

    Non ho colto la logica dell’intervento. Il papa sarebbe politicamente di sinistra, ma sarebbe meno radicale e non così aperto in campo morale. Però parla come Fontana. Quindi Fontana è di sinistra, a sua insaputa.
    Le “indubbie aspettative” a sinistra circa il papa le han coltivate da destra solo quelli/e che non avevano altra aspettativa che buttare a mare il Vaticano II, i papi del Vaticano II e del postVaticano II, dichiarandosi alla fine delusi persin da papa Benedetto. Non sarebbe ora di finirla con questo giochino?

    17 Giugno, 2018 - 21:28
  26. Federico Benedetti

    Non sono mai d’accordo con quanto dice il Manifesto e anche stavolta devo dissentire: non è il papa a parlare come il ministro Fontana, ma il contrario: è Fontana che parla come il Papa. E questo succede ( e dovrebbe essere ovvio, ma purtroppo abbiamo avuto la testimonianza deludente di tanti sedicenti cattolici che hanno sostenuto leggi apertamente contrarie alla dottrina sociale della Chiesa) questo succede perché Fontana è cattolico ed è un politico cattolico che si impegna ad essere coerente con la dottrina cattolica in materia di famiglia e diritto alla vita.
    Finalmente, dopo tanti anni e tanti ministri laicisti e anticlericali, c’è un cattolico in un ministero cruciale come quello della famiglia. Non mi faccio illusioni: PURTROPPO non metterà mano alle pessime leggi volute e imposte dal PD nella passata legislatura (non perché non voglia o perché ha un sottosegretario filo LGBT , ma perché il programma di governo prevede altre priorità: in primis la denatalità), ma certamente farà del bene e cercherà di trovare soluzioni alle gravi mancanze dei governi Renzi e Gentiloni in materia di incentivi alla natalità. Sono certo che sia la persona giusta al posto giusto, anche se qui, in questo blog, gli avete riservato più critiche che elogi: in ogni caso, da ieri, nessuno potrà rimproverargli di non essere in sintonia con le parole del Papa. DEO GRATIAS.

    17 Giugno, 2018 - 22:37
  27. Victoria Boe

    A me che il ministro Fontana sia in sintonia o non lo sia con il Papa, importa meno di un fico secco.
    Lo vedremo alla prova dei fatti.
    Non sarei così sicura che “farà del bene” e che sia “la persona giusta al posto giusto”; e non gli alzerei degli osanna sperticati anzitempo.

    17 Giugno, 2018 - 23:22
  28. Lorenzo Cuffini

    In questo gioco dei trebicchierini e delle tre carte tra Fontana Lorenzo e il papa, Federico si lascia prendere la mano fino a prosternarsi al bacio della pantofola
    al sacro ministro.
    L’unica cosa certa è che ” da ieri” , per quanto riguarda Bergoglio, non è cambiato nulla: quello che diceva prima, adesso continua a dire.

    17 Giugno, 2018 - 23:42
  29. Lorenzo Cuffini

    “Dopo tanti anni e tanti ministri laicisti e anticlericali, c’è un cattolico in un ministero cruciale come quello della famiglia.”
    Di che si sta parlando?
    Uniamo pure il ” cruciale” (mai fatto granché) ministero della famiglia alle deleghe per la famiglia ( mai fatto garnché pure quelle). Rosi Bindi, Carlo Giovanardi, Enrico Costa.sarebbero i “laicisti anticlericali”?!
    Come no.

    17 Giugno, 2018 - 23:52
  30. Lorenzo Cuffini

    Ineccepibile l’epigrafe sull’argomento di Victoria delle 23.22.

    17 Giugno, 2018 - 23:54
  31. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    chiaramente mi riferivo ai ministri dell’ultima legislatura, non a quelli precedenti . E sulla Rosi Bindi che propose i Dico potremmo aprire un discorso infinito sui cattolici che fanno politica come se non lo fossero pur di occupare qualche poltrona…
    In particolare mi riferivo ai governi Renzi e Gentiloni, che hanno dato la priorità alle richieste delle lobby gay e non hanno mosso un dito per provare ad affrontare il tema della natalità, nonostante i dati sempre più allarmanti degli ultimi anni ( ricordate quando fu contestata dalla stessa maggioranza di governo la semplice campagna pubblicitaria della Lorenzin in nome della parità di genere?).
    Nessun elogio sperticato al ministro Fontana, ma la constatazione che non può far peggio di chi lo ha preceduto negli ultimi 5/6 anni.

    18 Giugno, 2018 - 7:11
  32. Leopoldo Calò

    Le indicazioni del papa sulle singole questioni non spostano di una virgola il suo merito/demerito, che è quello di aver cambiato l’idea di verità finora al centro di una Chiesa centro del mondo. E questo non gli verrà mai perdonato.

    18 Giugno, 2018 - 8:43
  33. Lorenzo Cuffini

    Federico,
    ” chiaramente” un tubo.
    Esprimiti con chiarezza, e potrai dire ” chiaramente”.
    Negli ultimi 5/6 anni, nessuno ha preceduto Fontana Lorenzo, se non Enrico Costa, che aveva suscitato proteste analoghe nel fronte anticristico ai tuoi occhi della platea LGBT.Pensa: nominato dal perfido bolscevico Gentiloni!!
    Non ci sono state né deleghe specifiche, né ministeri.
    Il discorso infinito sui cattolici in politica tu ce l’hai aperto in perpetuo. Ma, ragionando tu in esclusivi termini di lobby, non ti porta da nessuna parte se non a un muro contro muro , lobby contro lobby. Da don Sturzo e De Gasperi in avanti, l’esperienza, la tradizione e la scuola dei cattolici in politica nel nostro paese va in tutta un’altra direzione. Ecrescita, della riford è il filone che ( pur considerando le deviazioni e anche le degenerazioni che si sono verificate nel tempo) è stato l’anima e la guida della crescita, delle riforme e dello svilpuppo economico, sociale e politico di TUTTI GLI ITALIANI: non solo dei cattolici “contro” gli altri, come grottescamente oggi si vorrebbe mettere in scena.
    Quella che tu propagandi è una versione casareccia dei teocon all’americana,
    con l’inutilità barricadera che ha smepre comportato là: figurarsi qua, dove è completamente estranea.
    Sul fatto che Fontana Lorenzo “non possa far peggio” , lieto di questa tua fideistica posizione. In realtà la possibilità c’è, ed è concretissima. Ma auspico che i risultati ci siano e siano ottimi. Se non altro in campo di inclusione e autonomia dei diversamente abili: cosa al momento restata intonsa.

    18 Giugno, 2018 - 11:37
  34. Victoria Boe

    Sì, Lorenzo, il discorso infinito sui cattolici in politica lui ce l’ha aperto in perpetuo, ed è un soliloquio penoso.
    Arriva a dire, nella sua ideologia partitica, che certi politici come Rosi Bindi ed alcuni altri sarebbero stati attaccati alla poltrona. Roba da ridere.
    Si potrebbe replicare, ma non vale la pena.
    Anche perché il padrone di casa è pronto a cestinare.
    Lo ha fatto con me stamani, per l’ennesima volta.

    18 Giugno, 2018 - 12:51
  35. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    senza polemica, aggiungo solo una risposta.
    Il ministro Costa aveva buone idee e una certa sensibilità rispetto ai temi della famiglia (infatti, non a caso, è stato eletto e si è poi ricandidato nel centrodestra), ma gli è stato impedito di muoversi liberamente, frenato e marcato stretto da Scalfarotto, Cirinnà e co.
    E prima? Possibile che, di fronte ai dati sempre più allarmanti dell’Istat, proprio il ministero della famiglia fosse giudicato inutile? Chi aveva competenza in materia, cosa ha combinato? Diciamo che semplicemente (e colpevolmente) non interessava.

    Quanto all’accusa di parlare spesso dei cattolici in politica, aggiungo solo che ne parlo perchè per me è un argomento importantissimo. Molte scelte politiche sono andate nella direzione sbagliata perchè vi sono stati cattolici troppo tiepidi, indifferenti, superficiali, afasici anche al Governo del Paese (da qui la mia convinzione che pur di occupare una poltrona molti di loro abbiano fatto come Esaù con la primogenitura, ceduta per un piatto di lenticchie). Avrebbero potuto, anche militando in paritti diversi, creare una lobby ed incidere su alcune questioni fondamentali e invece, purtroppo, si sono rivelati “marginali e insignificanti” (parole e giudizio di Avvenire di qualche anno fa).
    Se gli elettori cattolici avessero votato con maggiore discernimento, senza sottovalutare il tema dei valori non negoziabili e senza ignorare di fatto la deriva laicista che ha portato il PD (ma anche i 5stelle per quanto la loro identità politica non si sia ancora manifestata con chiarezza) su posizioni vicine al vecchio Partito Radicale (e infatti la Bonino, dopo tanti cambi di casacca, con chi si è alleata alle ultime elezioni?), forse oggi avremmo un quadro politico diverso e una speranza maggiore verso il futuro. Il tema è fondamentale, la partita non è chiusa e ritengo che una riflessione sia opportuna e necessaria. Anche se qualcuno mi rimprovera, continuerò per queste ragioni a porre il problema dei cattolici (elettori ed eletti) in politica.
    Un caro saluto

    18 Giugno, 2018 - 13:39
  36. Lorenzo Cuffini

    Ricambio il saluto caro.
    Il problema è che è PROPRIO la mentalità di LOBBY, che non funziona.
    Se si vuol fare i lobbisti, non c’è alcun bisogno di fingere di fare politica.
    Si fanno e si organizzano campagne di lobby a tutela degli interessi propri.
    Quello, ad esempio, si prefiggeva Pio XII fino al ” litigio” con DeGasperi.
    Che, per fortuna nostra, aveva un disegno ben diverso in mente.
    Fare politica e GOVERNARE da cattolici ( e circa 50 anni di DC, prima esecrata e poi rimpianta stanno lì a dimostrarlo ) è tutta un’altra roba che creare una lobby.

    18 Giugno, 2018 - 14:58
  37. maria cristina venturi

    LA LEGGE sulle unioni civili , la Legge Cirinna’ e la Legge sui DAT Sono state sbandierate dal governo Renzi come grandi conquiste ( visto che non avevano altri successi da sbandierare) . Se il governo del PD non fosse stato bocciato dagli elettori , probabilmente oggi avremmo leggi sulle adozioni gay e sull’ utero in affitto , ed estensione della legge sui DAT alla vera e propria eutanasia sempre per continuare sul filone “ diritti civili”
    Trovo ipocrita dire che un conto sono le idee cattoliche sulla famiglia e un altro conto sono le leggi sulla famiglia che i politici cattolici debbono fare. da parte di politici che si presentano all’ elettorato come “ cattolici” e che quindi rivendicano pubblicamente la propria religione senza relegarla nel privato, fare leggi sulla famiglia in aperto contrasto con la dottrina cattolica mi pare assurdo. Come se politici ebrei facessero leggi antisemite o politici atei fossero in prima fila a promuovere l’ introduzione della SHARIA.
    Ognuno deve avere una propria coerenza e dignita’ : i politici sedicenti cattolici del PD questa dignita’ e coerenza non l’ hanno avuta quando hanno promosso ed applaudito come grandi “ conquiste” la legge sulle unioni civili e quella sui DAT.
    Se ci deve essere aperto contrasto fra le proprie idee religiose e le leggi portate avanti
    allora almeno per onesta’ i politici non dovrebbero presentarsi all’ elettorato come cattolici. Le vecchiette che votarono Renzi come esempio di cristiano praticante e scout
    sono state ingannate . ( Dico le vecchiette perche’ ormai il voto lo si da’ per tutt’ altri motivi che per le idee religiose e nessuno se non ingenuo ha mai votato Renzi la Boschi and company come esempio di gran cristianesimo)

    18 Giugno, 2018 - 16:01
  38. maria cristina venturi

    Sono perfettamente d’ accordo con Leopoldo Calo’ anche se da posizione diametralmente opposte: Calo’ dice
    “Le indicazioni del Papa sulle singole questioni non spostano di una virgola il suo merito/demerito che e’ quello di aver cambiato l’ idea di verita’ finora centro di una Chiesa centro del mondo”
    Calo’ ha colto perfettamente il nocciolo della questione: non sono i singoli pronunciamenti che possono essere piu’ o meno in linea con quelli dei papi precedenti che determinano il merito ( secondo alcuni) o il demerito ( secondo altri) di questo papa ma proprio l’ aver cambiato il concetto di “ verita’” che come dice Calo’ prima di questo pap a stava al “ CENTRO” di una Chiesa che si sentiva il CENTRO del mondo.
    Oggi assistiamo ad un decentramento , non solo pastorale, per l’ attenzione alle periferie, ma proprio un decentramento della verita’ che non sta piu’ al centro della Chiesa, cioe’ non e’ piu’ verita’ assoluta e sovratemporale, ma verita’ relativa in continua evoluzione e mutamento . Qualcuno chiama questo cattolicesimo fluido.
    Questo dice Calo’ non glielo perdoneranno: ha proprio ragione, io questo non glielo perdono perche’ apre la strada a quel relativismo che il suo predecessore Benedetto XVI aveva cosi’ disperatamente combattuto. Capisco che invece su posizioni diametralmente opposte sia questo che apprezza Leopoldo Calo’ ,come tanti altri non credenti, in Papa Francesco, al di.a’ dei singoli pronunciamenti, il cambiamento di prospettiva non piu’ verita’ centro della Chiesa centro del mondo.

    18 Giugno, 2018 - 16:21
  39. Lorenzo Cuffini

    Andiamo per ordine, Venturi.
    Capirai che quello che tu bocci o promuovi dei governi passati, presenti e futuri riguarda te e te sola.
    Esattamente come se lo facessi io in tal campo.
    Rientra nei legittimi giudizi, e nella sfera gusti personali, e bon.
    Non merita dunque fiato.
    Diverse sono invece le affermazioni che vengono presentate come dati di fatto, quando sono presunzioni personali del tutto campate per arie. Privo di costrutto quindi asserire che con governi di altri colori avremmo “adozioni gay,utero in affitto e eutanasia”.
    Giova invece ripetere che NESSUNA DI QUESTE COSE esiste nel nostro ordinamento. E giova ripeterlo non perché i lettori di questo blog siano sprovveduti e abbocchino all’amo della propaganda quotidiana( credo che in media siano assai più avveduti e attrezzati di quanto Venturi creda, e certamente più di me e lei messi assieme)ma perché la falsa informazione propagandistica strisciante, pescata con le mani nel fatto tutte le volte, anche su questo blog, è proprio questo che cerca di far passare: surrettiziamente.
    E’ il solito discorso, perverso, secondo cui un provvedimento ” non puo'” essere approvato perchè anticamera di “ben peggio “dopo.
    Tu pensa
    Seguendo questa perversione, saremmo ancora al papa-re, o non avremmo mai introdotto il suffragio universale e simili aberrazioni.
    A proposito di aberrazioni: con sottile(?!) retorica si paragona qua sopra, così, senza parere, una legge come quelle sulle unioni civili alle leggi antisemite o alla shaaria.
    Molto semplice: se uno ha dei problemi personali con alcune categorie di persone, se li risolva altrove. Poi torna qui, e discute.
    In generale, Infilare i “principi cattolici ” – che poi, bisogna vedere come uno se li intende, in politica- come una camicia di forza valida erga omnes è una roba che non sta né in cielo né in terra, e non c’entra un tubo con il modo di far politica “da cattolici.”
    L’idea dei Comandamenti validi ope legis è prima sbagliata, e poi antistorica.

    18 Giugno, 2018 - 18:47
  40. Lorenzo Cuffini

    Con uno strapp che riecheggia per il blog, Venturi si straccia la veste di giornata, tonando ” almeno per onesta’ i politici non dovrebbero presentarsi all’ elettorato come cattolici. ”
    Bene, brava, bis.
    Adesso scriva al Ministero degli Interni, c.a del Ministro Salvini, e gli rampogni che la prossima volta, prima di sventolare Vangelo o rosario a fini elettorali, ci pensi un miliardo di volte: e poi non lo faccia comunque.

    18 Giugno, 2018 - 18:51
  41. Victoria Boe

    Spiacente per lei, signora Venturi, ma devo dirle che questo Papa ha rimesso al centro la questione della Verità.
    La Verità “assoluta e sovratemporale” sta in queste parole di Gesù: “amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”.
    Questa è la Verità vera che deve stare al centro della Chiesa; questa Verità deve essere predicata e PRATICATA dalla Chiesa che si ispira a Gesù Cristo. Il Quale mai ha detto che al centro del mondo deve stare la Chiesa, ma ha detto con estrema chiarezza che l’Amore è al centro della vicenda umana per poter realizzare il Regno di Dio, e fin quando non si capirà questo, si sarà lontani da Dio.
    Nessuna dottrina, nessun dogma, saranno superiori al comandamento nuovo di Gesù.
    Il Papa sta dicendo questo fin dal primo momento in cui è comparso sulla scena mondiale del cattolicesimo, e lo sta dimostrando in prima persona.
    Non è un caso che questo linguaggio dell’Amore colpisca il segno e attiri l’attenzione di altre confessioni religiose.
    I cattolici del suo stampo, signora Venturi, dovranno fare ancora molta strada per capire il Vangelo.
    Il mondo però ha bisogno di Vangelo, non di dottrine moraleggianti.

    18 Giugno, 2018 - 18:54
  42. Beppe Zezza

    Mi riesce difficile comprendere come si possa “governare da cattolici” non soltanto accettando silenziosamente ma anche promuovendo leggi che contrastano con il pensiero cattolico.
    Certo la “politica” è per sua natura “compromesso”, “negoziato” Proprio per questo il Magistero aveva voluto precisare che un cattolico che si definisse tale non poteva “negoziare” su alcune questioni vitali.
    Nelle questioni “vitali” un cattolico, che si presenti come tale, non DEVE fare “politica” ma adempiere alla funzione “profetica” che gli è propria in quanto cristiano: i “profeti” proclamano la verità ( ovviamente quella che loro ritengono tale ) ” ascoltino o non ascoltino “

    18 Giugno, 2018 - 20:31
  43. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Partendo da certi presupposti, ci credo che riesca difficile comprendere.
    Sono presupposti che inibirebbero , sic stantibus rebus, ai cattolici di fare politica in qualsivoglia modo

    19 Giugno, 2018 - 0:02
  44. Beppe Zezza

    Rif 0.02
    Questa affermazione potrebbe essere accettabile solo se si nega che ci siano “questioni vitali” ( cosiddette “non negoziabili” ) e no.
    Ed è proprio questo il punto di divisione: per alcuni “tutto è negoziabile” , per altri no.
    Per alcuni l’accordo è il “bene supremo”, per altri è invece la verità sulle questioni vitali.

    19 Giugno, 2018 - 8:12
  45. Lorenzo Cuffini

    Benissimo.
    Se i presupposti sono questi, allora uno NON faccia il politico.
    Si prenda anzi ben guardia dal farlo.
    faccia il prete, il filosofo, il pensatore.
    faccia nulla e ci ciarli sopra.
    faccia il suo lavoro e esprima liberamente le sue idee.
    Ma NON faccia il politico.
    Nulla di più pernicioso e sbagliato di un politico che voglia imporre per via politica “la verita’ sulle questioni vitali.”.
    Si chiama dittatura, in tutte le sue declinazioni possibili e immaginabili.
    La sChiesa Cattolica, se non vado errato, ha smesso di dare orientamenti OBBLIGATORI per ogni cattolico, l’ultimo caso che io mi ricordi essendo la scomunica comminata da Pio XII ai votanti comunista.

    19 Giugno, 2018 - 11:46
  46. Federico Benedetti

    Capisco la fatica di mettere in discussione le proprie idee, ma c’è un criterio da seguire: la dottrina sociale della Chiesa.
    Possiamo essere cattolici, e allora in politica dobbiamo sforzarci di essere in linea con la dottrina sociale della Chiesa e di dare una testimonianza chiara e coerente con i valori che professiamo oppure possiamo cedere al relativismo e dire e fare quello che vogliamo… anche dire di essere cattolici e votare a favore di aborto e di una visione della famiglia che conrasta apertamente con il Vangelo.

    Condivido pertanto gli interventi di Beppe e invito Lorenzo a rivedere le sue posizioni nello spirito di chi è consapevole di quanto sia forte la tentazione del relativismo (ho ragione io e basta, se il Padreterno non è d’accordo peggio per Lui!) e di quanto possa essere pericolosa il disorientamento al quale i nostri pastori hanno lasciato il laicato cattolico italiano negli ultimi anni (praticamente un “liberi tutti” che non ha prodotto niente di buono).

    19 Giugno, 2018 - 13:36
  47. Beppe Zezza

    Caro il mio Cuffini
    E chi parla di “imporre”?
    Lei, non io!
    E a proposito di orientamneti “obbligatori” la Chiesa non li da’ più in nessun settore solo dice che NON PUÒ dirsi crstiano chi sostiene certe posizioni contrarie. Poi uno può allegramnte farsene un baffo….. tanto Dio è misericordia infinita!

    19 Giugno, 2018 - 13:40
  48. Lorenzo Cuffini

    La Dottrina Sociale della Chiesa, Federico?
    Gran bella cosa. Ma va presa tutta e tutta insieme. Non funziona, il chiapparne tre argomenti e stop, fottersene del resto.
    Difesa della vita? D’accordissimo.
    Tutta la vita e tutte le vite.
    O NIENTE.
    Non “feti &morenti”, inizio vita e fine vita, e di quel che c’è in mezzo uno se ne catafotte.
    O, peggio: petali della margherita, questo è italiano, ok, difendo la sua vita, quello è ” africano”, mi spiace tanto, a mare. E così via.
    I pastori? Vecchia storia ,vecchio alibi per le pecore che si rifiutano categoricamente di cambiare: sto pastore non mi piaaaaaaaaaaace:
    Lo si fa con il parroco, con il vescovo, con il papa.
    Bambinate, da dimenticare.

    19 Giugno, 2018 - 14:51
  49. Lorenzo Cuffini

    Appunto Zezza.
    Lieto che alla fine concordi con quello che ti sto ribadendo da un anno.
    Quel che dice la Chiesa è chiarissimo ( e non fumoso e altri frignamenti).
    Poi: responsabilità mia – NON dei pastori, NON della Chiesa- Sta a me ( e a te) se, come e quando decidere di seguirla, in piena responsabilità personale.
    Soprattutto : responsabilità personale mia – NON dei pastori, NON della Chiesa – se predico pubblicamente COSA LA CHIESA DEVE FARE.
    Io posso assolutamente farmene un baffo, anzi due o tre, e cercare di convincere mari e monti di essere nel giusto.
    QUELLO CHE IO NON POSSO FARE , salvo sfociare nel ridicolo a oltranza, è gabbare quel mio farmene un baffo per la volontà della Chiesa, o, peggio dei peggi, mettermi lì a tiritetare su COME DOVREBBE COMPORTARSI LA CHIESA di qui e di là.
    Scempiaggini.
    Tutto questo detto, torniamo da capo: Il fare politica attiene forzatamente alla mia responsabilità, alla mia sfera di azione laica, sapendo di compiere un’azione ” volta al bene comune” , ma ISPIRATA E BASATA SUL COMPROMESSO TRA TUTTI.
    Il concetto di ” verità intangibile, valore intoccabile” vale per me. Se io pretendo di inculcarlo agli altri, sto cercando di imporglielo. E, in politica, specie se governo, io governo tutti e per tutti, compresi quelli che la mia verità non la condividono punto.
    Se no, faccio qualunque altra cosa, ma non politica.
    Per esempio: il magister sul blog, e campo cent’anni tra due cuscini.
    Faccio un tubo, e sdottoro. Su tutto e a tutti, Papi compresi.
    Vuoi mettere?
    🙂

    19 Giugno, 2018 - 15:09
  50. Victoria Boe

    “E a proposito di orientamneti “obbligatori” la Chiesa non li da’ più in nessun settore solo dice che NON PUÒ dirsi crstiano chi sostiene certe posizioni contrarie.”

    Questo non lo dice la Chiesa; lo dice lei, Zezza.
    La Chiesa dice, finalmente!, che al di sopra della Chiesa stessa c’è la libertà di coscienza. Per cui, la Chiesa non può dire chi è cristiano e chi non lo è.
    Lei lo dice, Zezza, ma, in primis, lei non è la Chiesa cristiana, e, in secundis, anche se lo fosse, non potrebbe dire che la Chiesa cattolica è quella concepita dalla mente del sig. Beppe Zezza o di un pincopallino qualsiasi.

    19 Giugno, 2018 - 16:19
  51. Amigoni p. Luigi

    Rif. 8.43 del 18 giugno – La verità al centro di una Chiesa centro del mondo

    Non so cosa intenda Calò per “cambiare la verità al centro di una Chiesa centro del mondo”. Ho capito bene come la intendano altre persone (rif. 16,21 di ieri) che, al solito, rovesciano sul papa l’insulto di eresia.
    Si può invece articolare bene il rapporto Verità (Cristo) – Chiesa – mondo, così come la vivente Tradizione della Chiesa l’ha maturato fino ad oggi, soprattutto con le solenni affermazioni, vincolanti, del Vaticano II.
    a) La Chiesa è nel mondo, e non al centro del mondo, come ci ha insegnato la costituzione conciliare Gaudium et spes. Il mondo va inteso come in Giovanni 3, 16-17 (“…ha mandato il Figlio nel mondo non per condannare il mondo ma perchè il mondo si salvi per mezzo di lui”). La Chiesa dà qualcosa (molto) al mondo; e riceve qualcosa (molto) dal mondo.
    b) Cristo è la luce delle genti (come dice il titolo della costituzione conciliare sulla Chiesa) ed è la luce della Chiesa, in quanto è la rivelazione (la verità) vivente di Dio. La Chiesa del Dio vivente rimane “colonna e sostegno della verità” (1 Timoteo 3, 15). La verità (in senso più esteso di affermazioni varie vere) è il Signore stesso che abbraccia e supera e mantiene nella retta fede la Chiesa.
    c) In questo senso di Verità vivente (= Cristo), papa Francesco può proporre meglio, per grazia di Dio, in continuità con i predecessori, il senso della professione di fede: non le (tante) verità ma la Verità è al centro della Chiesa che è nel mondo.

    19 Giugno, 2018 - 20:55
  52. Beppe Zezza

    Lei signora Boe fa confusione tra due cose diverse: la Chiesa non dice da nessuna parte che la libertà di coscienza sia al di sopra della Chiesa! O se lo afferma da qualche parte per cortesia me lo indichi perché mi deve essere sfuggito.
    La Chiesa non può dire chi può dirsi cristiano e chi no?
    (Non ho mai preteso di essere io “la Chiesa” ma solo di esprimere quello che il Magistero della Chiesa afferma e ha sempre affermato.)
    Le ho già suggerito di leggere le parole chiarissime sul rapporto tra Verità e Libertà di coscienza che Benedetto XVI ha scritto e che sono state pubblicate nell’ultimo libro di suoi scritti pubblicato.
    Io, con piena libertà di coscienza posso – nel senso che ho la possibilità concreta – affermare di essere cristiano anche sostenendo cose opposte alla dottrina della Chiesa, e la Chiesa dire che la mia affermazione è “falsa”, cioè NON È VERA e non è affermazione Cristiana.
    In altri termini non è la coscienza a INVERARE una affermazione. In piena libertà di coscienza posso fare affermazioni erronee.

    19 Giugno, 2018 - 21:21
  53. Beppe Zezza

    Certo caro Cuffini è tua responsabilità personale, non dei pastori, FARE politica, trovare i compromessi. AI pastori sta il compito di dire: guarda un cristiano – che si presenti come tale – NON PUÒ cercare compromessi su ALCUNI ARGOMENTI VITALI. Se lo vuole fare NON si presenti come CRISTIANO, perché sarebbe menzognero.
    Su questi argomenti vitali la maggioranza della gente la pensa diversamente? Sono liberi di farlo – non si vuole “imporre” niente a nessuno – solo un cristiano pensa che il BENE COMUNE passi da un’altra parte e che questo debba essere DETTO a chiare lettere senza dare adito a possibili fraintendimenti.
    In altri termini si può cercare il compromesso tra tutti ma non SU TUTTI GLI ARGOMENTI.

    19 Giugno, 2018 - 21:30
  54. Lorenzo Cuffini

    Giusto: non puo’ cercare compromessi.
    DEVE farlo.
    Se no, se ne stia a casa, e lasci la politica a chi la sa fare.

    19 Giugno, 2018 - 23:44
  55. Lorenzo Cuffini

    Chiarissimo l’Amigoni delle 20,55.

    19 Giugno, 2018 - 23:47
  56. Lorenzo Cuffini

    E’ bene ricordare che c’è- ci DEVE essere- una separazione netta tra il fare politica del cattolico e le direttive del Magistero.
    E ci deve essere DALLE DUE PARTI.
    Questo, la Chiesa Cattolica lo ha capito molto bene, a parte i travisamenti strumentali che sono stati inscenati- non da Lei – intorno alla questione dei cd. valori non negoziabili.
    I laici cattolici, in certi casi, molto meno.
    I politici se lo sono spesso scordato, utilizzando valori cristiani e cattolici come strumenti di propaganda elettorale e bon.
    Il miserevole e miserando episodio di Salvini col Vangelo in mano, reiterato dallo sventolio del Rosario, non ne sono che l’ultimo grottesco evento.
    Per non parlare della luuuuuuuuuuuuunga teoria di defensores familiae con due,tre mogli al seguito e un numero di non meglio precisate relazioni – procreanti o meno – in spumeggiante effervescenza. E così via.
    DeGasperi scriveva nel 54 ” Il credente agisce come cittadino nello spirito e nella lettera della Costituzione e impegna se stesso, la sua categoria, la sua classe, il suo partito, non la chiesa».

    Suggerisco, a chi voglia leggersi l’intero documento, questa lezione molto bella su De Gasperi e il cattolico in politica oggi
    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/lectio-galantino-pieve-tesina-trento-de-gasperi

    20 Giugno, 2018 - 0:30
  57. Victoria Boe

    Lei, Zezza, ama cavillare, ma non mi intrappolerà mai nei suoi cavilli.
    La coscienza ha il primato su tutto, e ciò è detto a chiare lettere nel catechismo della chiesa cattolica.
    Non mi interessa leggere quel libro da lei suggerito, perché ne ho tanti altri da leggere e non mi basta il tempo.
    Posso capire la sua irritazione nel trovare degli intoppi al suo argomentare, ma farebbe bene a rassegnarsi al fatto che la Chiesa va avanti seppure molto lentamente, come è suo costume, anche nel cambiare la dottrina. Se lei mi desse retta e si aggiornasse, se ne renderebbe conto.
    In ogni caso, leggi e codici promossi dalle autorità devono sempre essere vagliati dalla luce della coscienza. Oggi la Chiesa ha preso atto di questo, mentre prima reprimeva questa libertà. E comunque molti cattolici se ne impipavano dei dettami ecclesiastici.
    Gesù stesso, comunque, ebbe a dire: ” Perchè non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? “( Luca 12,57) e invitava i suoi discepoli a leggere i segni dei tempi. E sono quelli–guarda caso– che molti tradizionalisti si rifiutano di vedere e di leggere.
    Nella “Gaudium et spes” del Vaticano II si legge: “La coscienza è il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità…Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità tanti problemi morali”.

    20 Giugno, 2018 - 1:12
  58. Victoria Boe

    Questo passaggio è ignoto, a quanto pare, anche a quei suoi amici, caro Zezza, che ogni tanto si affacciano qui per rimproverare ai politici cattolici di non essere coerenti con i cosiddetti valori cattolici, e di essere, quindi, “relativisti”. Ma relativisti de che?…
    Lo stesso Ratzinger commentando il Concilio, quando era più giovane, ebbe a scrivere:” Al di sopra del papa…sta ancora la coscienza individuale, alla quale prima di tutto bisogna obbedire, in caso di necessità anche contro l’ingiunzione dell’autorità ecclesiastica.” Capito, Zezza?
    Se adesso Ratzinger ci abbia ripensato non so e nemmeno me ne importa, francamente.
    Catechismo (compendio):articoli 372-373 e sgg.
    “La coscienza morale, presente nell’intimo della persona, è un giudizio della ragione che, al momento opportuno,ingiunge di fare il bene e di evitare il male…Quando ascolta la coscienza morale, l’uomo prudente può sentire la voce di Dio che gli parla…..
    A motivo della dignità della persona, l’uomo non deve essere costretto ad agire contro coscienza e non si deve neppure impedirgli di operare in conformità ad essa, SOPRATTUTTO IN CAMPO RELIGIOSO.”

    Legga e impari, sig. Zezza.

    20 Giugno, 2018 - 1:14
  59. Beppe Zezza

    Cara Signora Boe lei chiama “cavillare” quello che secondo me è solo “estrarre dalle affermazioni quelle cose che sono lasciate sottintese, volutamente o inconsapevolmente” e che hanno invece rilevanza per quello che comportano.
    Non le interessa leggere quel libro che le ho suggerito. Va bene, lei è padrona del suo tempo. Ma si rende conto o no che tra “verità” e “coscienza” come la intendiamo c’è qualcosa che va chiarito?
    Già una volta ho fatto l’esempio delle SS tedesche , le quali “in coscienza” ritenevano che quello che diceva il Furher fosse quello che è “giusto”. E ammazzavano i partigiani, gli ebrei e quant’altro.
    Agivano “in coscienza” o no? Oppure pensavano che fosse “coscienza” quello che “coscienza” (“La il sacrario dell’uomo, dove egli si trova solo con Dio, la cui voce risuona nell’intimità” ) non è (a meno che non si pensi che fosse Dio stesso a suggerire di sterminare ebrei e partigiani cosa che ci rifiutiamo di prendere in considerazione).
    Credo che l’esempio sia abbastanza calzante per dire : “è vero che la voce della coscienza deve essere seguita primariamente, ma bisogna anche essere ben sicuri che quella che ascoltiamo sia proprio la voce della coscienza cristianamente intesa e non invece il frutto di una campagna di rieducazione del tipo di quelle famose maoiste.
    E la risposta non è così semplice né scontata.
    Aggiungerei anche una cosa – tratta dallo AT che io, a differenza di lei, amo . Quando Dio si mostra ad Elia lo fa in un “vento leggero” La voce di Dio è “appena percettibile” e bisogna saperla ascoltare. Per ascoltarla bisogna imparare a “discernerla” da altre voci che si fanno sentire nel nostro intimo.

    Mi verrebbe voglia di invitarla a non strumentalizzare le parole del Vangelo per portare acqua al suo mulino.
    Gesù nella sua predicazione entra spesso in polemica con quella attitudine, specificatamente farisaica, detta “porre una siepe attorno alla Torah” : per essere certi di non rompere neanche inavvertitamente le prescrizioni della Torah i farisei avevano elaborato tutta una serie di insegnamenti “restrittivi” che interferivano anche con una vita umana semplice e che avevano eretto a Legge avente valore pari alla Legge scritta. Gesù invita i suoi discepoli a non rifarsi all’insegnamento dei rabbini che avevano insegnato prima di lui (avete inteso che vi fu detto…ecc Da chi? Dalla Torah scritta? No! Dall’insegnamento rabbinico (la cosiddetta Torah Orale)! Della Torah (scritta) neanche uno iota cadrà ha detto Gesù (forse anche Lui non si rendeva pienamente conto che quella fosse solo parola di uomini e non Parola di Dio)
    La coscienza “morale” va “formata”.
    La voce di Dio è uno “spirito” che va tradotto in “parole”. Per “tradurre” bene e non prendere fischi per fiaschi, occorre “conoscere la lingua”
    Quello che la Chiesa cattolica ha fatto nella sua tradizione millenaria di interprete: è stato tradurre in parole lo spirito – che è unico – quello stesso Spirito che parla nella coscienza dei singoli e che ha parlato nei secoli nella storia del popolo di Dio, nei profeti e ultimamente in Gesù Cristo.
    Ne consegue – e non credo che questo sia un cavillo – che la “prudenza” voglia che ogni qualvolta sentiamo nel nostro intimo di dissentire da una indicazione morale che la Chiesa ha elaborato dobbiamo agire con “timore e tremore” senza pretendere aprioristicamente di “essere nel giusto perché stiamo seguendo la nostra coscienza”.
    Forse invece della coscienza stiamo seguendo la voce di qualcun altro …e neanche lo sappiamo.

    Concordo che nessun uomo debba essere costretto ad agire “contro la propria coscienza” (pensi un po’ che oggi la “obiezione di coscienza” è politicamente contestata da più parti)
    Questo, almeno, lo ho imparato!

    20 Giugno, 2018 - 20:46
  60. Beppe Zezza

    Lei Cuffini sembra che non voglia capire: alcuni argomenti ( quelli vitali ) non possono essere oggetto di POLITICA per un crstiano. Per il resto il cristiano può, anzi deve, in qualche forma interessarsi di politica. Questo, ridotto all’osso, è quello che veniva affermato dal discorso sui principi non negoziabili.
    A proposito poi di Chiesa istituzione che non deve occuparsi di “politica”, come la mettiamo con i recenti interventi ai più alti livelli sulla “politica ambientale” che un cristiano è chiamato a seguire che scendono a livelli modestissimi tipo se fare o non fare una strada per proteggere la fauna?

    20 Giugno, 2018 - 22:38
  61. Lorenzo Cuffini

    Non c’è niente da ” capire”.
    Non ci sono argomenti che non possono essere oggetto di POLITICA.
    Per un cattolico che faccia politica, questo vale esattamente come per tutti gli altri.
    Punto.
    Pena l’Aventino perenne.
    O i pateracchi alla re Baldovino del Belgio buonanima: una pezza logora per problemi personali irrisolti.
    Chi si fa questioni di questo genere, si tenga lontano dalla politica, e via.

    Anche sulla Chiesa istituzione, la confusione cavillante è totale.
    LA Chiesa istituzione si esprime continuamente su temi di politica: ma NON FA politica attiva . Il Magistero sviluppa indicazioni: ma restano tali e stop.
    Se mi indichi una scomunica per chi pratica comportamenti antiambientalisti, ne riparliamo.

    21 Giugno, 2018 - 0:42
  62. Beppe Zezza

    A me pare che la scomunica per chi non seguiva le indicazioni della Chiesasia sparita dall’orizzonte dai tempi di Pio XII. Mi sono perso qualcosa? Forse che l’affermare con forza che “argomenti vitali” per un cristiano non possono essere oggetto di “compromesso” ( cioè di “politica” ) era una “scomunica”?
    Che la Chiesa dia sempre indicazioni “politiche” è, ahimè, una deriva di questi ultimi tempi, che alcuni apprezzano ed altri invece no – a seconda dell’orientamento “di parte”.

    21 Giugno, 2018 - 9:34
  63. Lorenzo Cuffini

    Certo: la scomunica sparì all’orizzonte, Zezza.
    Credi che sia accaduto per casualità?

    Quello che resta sono indicazioni del magistero, come sempre e come tutte lasciate alla responsabilità dei cattolici.
    I quali, se fanno politica, ne terranno individualmente conto : MA NON DEVE ESSERE IL MAGISTERO CERTAMENTE LA LORO PRIORITA’ DI RIFERIMENTO.
    Semmai, qui da noi, la Costituzione.
    E, in modo speculare, nessuna delle loro decisioni, pur loro cattolici, coinvolge minimamente la Chiesa.
    Non glielo ordina il medico, di fare politica: se han problemi di coscienza, bambin santi, bene: si dimettano, e via. E, al contrario, facciano politica senza cercare il sottanone figurato del clero a cui attaccarsi.
    Si assumano le proprie responsabilità e ne rispondano davanti agli elettori.

    Quanto alle indicazioni “politiche” della Chiesa, anche qui, regna una certa confusione: sarebbero una deriva di questi ultimi tempi?
    Vuoi babbiare, direbbe Camilleri , via Montalbano?
    E’ vero esattamente l’opposto.

    21 Giugno, 2018 - 11:52
  64. Victoria Boe

    Lei, Beppe Zezza, si è perso questo: “Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità tanti problemi morali”.
    La qual cosa vuol dire che i problemi morali non sono necessariamente quelli secondo la visione del Magistero della Chiesa ma quelli che tanti cristiani non clericali riescono a vedere come giusti secondo verità.
    Quella verità indicata dallo Spirito Santo.
    Riuscirete a capirlo, voi clericali?

    21 Giugno, 2018 - 12:16
  65. Beppe Zezza

    a Lorenzo Cuffini
    Dunque un cristiano che si mette in politica DEVE mettere in secondo piano il suo essere cristiano ? E il Magistero si può rivolgere ai fedeli solo se questi NON fanno i politici? E, se mai fosse il caso – per fortuna non lo è – di contrapposizione tra Costituzione e Vangelo il politico dovrebbe seguire la Costituzione e non il Vangelo? Il rovesciamento perfetto della tradizione della Chiesa: bisogna obbedire a Dio e non agli uomini. Spero che si renda conto di quello che dice.
    A Victoria Boe : la questione che ho posto è “che cosa vuol dire per un cristiano “secondo coscienza” ? Non so se lei si rende conto che la sua affermazione suppone che il Magistero della Chiesa possa essere “non secondo Verità” e cioè “menzognero” se le parole hanno un senso . ( o anche questo è un cavillo ? )

    21 Giugno, 2018 - 15:55
  66. Victoria Boe

    Anche il Magistero ha sbagliato a volte, eccome se ha sbagliato, quindi è stato “non secondo verità”.
    Dire che il Magistero non sbaglia mai significa avere gli occhi chiusi e smentire la Storia. Significa essere clericali della peggior specie.

    21 Giugno, 2018 - 17:19
  67. Lorenzo Cuffini

    Io mi rendo perfettamente conto, Zezza.
    Mi domando che idea abbia tu, a questo punto, della politica fatta dai cattolici.
    Il che spiega molte delle tue affermazioni, altrimenti non comprensibili.
    Le domande retoriche che fai tu, sono, giustappunto retoriche: hanno già in sé preordinata, la risposta.
    Che avrebbe – come ha SEMPRE AVUTO quando si è cercato di darle un’applicazione ( ovviamente strumentale) nella storia , effetti tragici e disastrosi. Un uomo politico che si mettesse a praticare la politica, nel senso alto, appoggiandosi sul principio ” bisogna obbedire a Dio e non agli uomini” sarebbe un dittatore teocrate.
    Dio ce ne scampi, attualmente abbiamo già i nostri problemi con dei banali Scrittori della Storia.
    🙂

    21 Giugno, 2018 - 18:50
  68. Beppe Zezza

    Caro Cuffini mi pare di essermi espresso in modo chiaro parlando di : argomenti vitali!
    È su questo e solo su questo che verte il nostro contradditorio.
    Tu affermi che un politico cattolico deve avere le mani libere di appoggiare e approvare leggi che su argomenti vitali, sono inique.
    Io e prima di me GPII e BXVI hanno detto che no.
    Ma, dato che come sostiene, VIctoria il Magistero si è sbagliato qualche volta, siamo autorizzati a farcene un baffo di quello che dice, prendendo per buona quella che noi chiamiamo “nostra coscienza”.

    21 Giugno, 2018 - 21:00
  69. maria cristina venturi

    Victoria Boe faccia degli esempi concreti in cui il Magistero della Chiesa ( non i singoli papi come singoli dottori privati) ma il Magistero della Chiesa come dottrina della Chiesa tramandata dai tempi apostolici ha sbagliato.
    E specifichi con quale autorita’ o in base a quali criteri Lei Victoria Boe puo’ dire che il Magistero. ha sbagliato. Non si prende neppure in considerazione la risposta : il Magistero ha sbagliato perche’ lo decido io Victoria Boe o Il teologo Mancosu o Padre Alex Zanotelli o Emma Bonino o “ lo Spirito dei tempi” .

    21 Giugno, 2018 - 22:59
  70. maria cristina venturi

    La Chiesa cattolica e’ “ la Colonna e il Fondamento della Verita’ “ ( San Paolo ) .
    Se Victoria Boe non crede questo e crede che il Magistero della Chiesa possa sbagliare e non porti alla salvezza ma che portino alla salvezza le proprie opinioni personali o la propria “ sapienza” personale, cade in quello gnosticismo che tante volte lo stesso Papa Francesco ha stigmatizzato.
    Presumere di saperne di piu’ e di essere piu’ infallibili del Magistero della Chiesa e’ una pretesa non si sa se piu’ ridicola o blasfema. Quello che non capisco e’ perche’ Victoria Boe cosi’ critica sul Magistero della Chiesa cattolica e cosi’ fissata sulla liberta’ di coscienza non si faccia protestante: nel luteranesimo, in qualsiasi setta protestante trovera’ La piena sintonia delle proprie opinioni , la piena liberta’ di credere a quel che vuole e preferisce. Ma perche’ ostinarsi a voler trasformare la Chiesa cattolica in una setta protestante? Di sette c’è ne sono centinaia , ognuno con la sua interpretazione del Vangelo, con le sue opininioni e le sue soggettive coscienze.E’ il regno del soggettivismo e dell’ individualismo.
    Se non si riconosce al Magistero della Chiesa cattolica alcuna autorita’ perche’ ostinarsi a dirsi cattolici? Se ad ogni pie’ sospinto y si invoca la liberta’ di coscienza perche’ non diventare protestanti? Se non si crede che “ extra ecclesia nulla salus” ne’ si riconosce alcuna infallibilita’ alla Dottrina cattolica, direi che mettersi l’ etichetta “ cattolico” e’ perlomeno incoerente.

    21 Giugno, 2018 - 23:13
  71. maria cristina venturi

    Se si e’ arrivati ormai a tale soggettivismo che ogni semplice fedele puo’ sentirsi autorizzato a giudicare “ sbagliato” il Magistero della Chiesa dove tale Magistero non coincide con le proprie opinioni personali vuol dire che e’ ormai crollata del tutto la fede nella Chiesa come Colonna e Fondamento della Verita’ .
    Il mondo si regge su Colonne. Ha postato Luigi Accattoli pochi giorni fa.
    Ma se si tolgono le colonne cosa rimane? Un magma fluido in continuo cambiamento .
    La fine non solo dei dogmi ma del Magistero stesso in quanto tale. Il Magistero, se si seguisse il pensiero catto- fluido di Victoria Boe, andrebbe abolito del tutto. Basta la coscienza individuale che diventerebbe infallibile. Ognuno Magistero a se stesso.

    21 Giugno, 2018 - 23:30
  72. Victoria Boe

    Non mi sorprende per niente che i cattolici come la Venturi si ribellino se sentono parlare di errori del Magistero e della Chiesa cristiana cattolica. Potrei fare un elenco di tali errori, ma non lo faccio perché sarebbe abbastanza lungo e annoierebbe non poco. Mi limito a dire che oggi la Chiese cristiane sarebbero unite, se non ci fossero stati degli errori.
    Solo questo per non dire altro.
    Le parole “soggettivismo”, “individualismo”, “relativismo”, a me non dicono niente tanto le trovo ridicole, superate e prive di sostanza. Pertanto le rimando al mittente. Invito però la signora Venturi a leggere quel che ho scritto un paio di giorni fa, in replica al sig. Zezza e citando documenti e catechismo, riguardo alla libertà di coscienza.
    A quanto pare, lei non ha letto, e peggio per lei. Oppure, se le ha lette, le ritiene prive di consistenza; e ci sarebbe da domandarsi il perché.
    Fra l’altro, parlando di “sette religiose”, proprio lei, la Venturi, essendo chiaramente una cattolica lefebvriana, non dovrebbe parlare.
    Che faccia tosta, però!

    22 Giugno, 2018 - 1:53
  73. Victoria Boe

    Io non ho detto che non riconosco nessuna autorità al Magistero; ho detto invece che non tutto quel che proviene dal Magistero risponde a verità.
    E l’ho detto avallata in questo da parole ben precise di uomini religiosi e teologi preparatissimi che mettono a nudo gli errori della Chiesa anche nella interpretazione dei Sacri Testi, compreso l’Evangelo.
    E non lo fanno–posso assicurarlo– per volontà di contestare, ma per amore della verità. Verrà un giorno in cui tutto questo sarà chiaro-chiarissimo e le eventuali obiezioni saranno paglia.
    Resta il rammarico, almeno per me, che intere generazioni siano cresciute portandosi appresso fino alla morte tante paure ed errori madornali tramandati dal Magistero.
    Oggi c’è la possibilità, grazie a Dio, di conoscere molto meglio di una volta i contesti culturali, ambientali, storici e sociali in cui avevano origine e venivano formulate certe proposizioni tramandate nel tempo prima oralmente e poi per iscritto. Tempi molto lontani dal nostro.
    Oggi abbiamo biblisti molto preparati che spiegano bene il significato di molte parole ebraiche e greche, anche con doppio e triplo significato, a seconda del contesto in cui si trovano, che erano state tradotte male e sono state perpetuate fino a noi stravolgendo, in alcuni casi, il senso di intere frasi.
    Ora, se si vuole restare fermi a quelle versioni, si è liberi di farlo.

    22 Giugno, 2018 - 1:57
  74. Victoria Boe

    Io e moltissimi altri come me si preferisce, per amore della verità, andare al fondo delle questioni e ascoltare quello che di nuovo c’è da sapere.
    È questione di sana curiosità, di apertura mentale, certo, e di prendere atto che la Verità si fa in divenire, cioè in un dinamismo di Vita, non nella staticità. La Chiesa, al contrario, ha una perniciosa tendenza all’immobilismo. Lo si vede anche oggi quando un Papa come Francesco, che vuole smuovere le acque, incontra tanti ostacoli. Ma qualcosa sta facendo; soprattutto sta riportando la Chiesa al cuore del Vangelo. Sta seminando bene, anche se alcuni vorrebbero che facesse di più e più in fretta.
    È ormai passato il tempo in cui il Magistero della Chiesa, anche per volontà di potere, imponeva un’obbedienza supina ai suoi dettami e scomunicava ( “anathema sit”) chi legittimamente voleva esercitare anche le capacità del proprio pensare.
    C’è una bontà dell’intelligenza a cui non si deve rinunciare, e invece molto spesso accade che i credenti dottrinali e dogmatici, come la Venturi ed altri, ci rinunciano per abitudinarietà, per atavica contestazione del nuovo, per ossequio all’autorità ecclesiastica, per l’ignoranza che accompagna sempre ogni chiusura mentale.

    22 Giugno, 2018 - 1:59
  75. Beppe Zezza

    alla Signora Victoria Boe
    Mi sono reso conto che alla sua obiezione delle 12. 16
    “Lei, Beppe Zezza, si è perso questo: “Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità tanti problemi morali”.
    questa affermazione fa parte del Magistero.
    Quello che non fa parte del Magistero è la conseguenza che lei ne trae :
    “La qual cosa vuol dire che i problemi morali non sono necessariamente quelli secondo la visione del Magistero della Chiesa ma quelli che tanti cristiani non clericali riescono a vedere come giusti secondo verità.”
    Questa risposta è “impossibile” per “la contraddizione che nol consente” : il Magistero starebbe platealmente smentendo sè stesso.
    Allora?
    Allora quando ci sono due affermazioni che siamo chiamati a ritenere entrambe corrette ma apparentemente si contraddicono, dobbiamo andare a vedere se non è possibile e verosimile una risposta migliore.
    Io la vedo così. Il mondo è in continua evoluzione, e ogni generazione presenta problemi morali “nuovi” , sui quali non si è esercitata la riflessione della Chiesa. Come comportarsi in queste circostanze? Sulla base della propria coscienza e insieme ad altri uomini sinceri si cerca la verità. (affermazione corretta).
    La Chiesa segue quello avviene nel mondo ed elabora il proprio pensiero e fornisce su quell’argomento una posizione di “Magistero” – che è “nuova” perché il problema “morale” è nuovo ma al contempo è “tradizionale” perché ancorata a quanto detto precedentemente.
    Quando il Magistero si è espresso il “buon” cristiano lo terrà ben presente e “formerà” di conseguenza la sua “coscienza” . Potrà ancora accadere che in qualche circostanza – le circostanze non sono mai le medesime – si sentirà in coscienza di “allontanarsi” da una certa “lettura” del Magistero ma questo potrà avvenire solo con “timore e tremore” e mai con dichiarazioni del tipo : la mia coscienza è superiore al Magistero perché questo sovente si è rivelato erroneo. (Osservo anche io come MCV che vorrei che queste affermazioni apodittiche fossero più circostanziate) .
    PS Tra “clericale” e “fedele al Magistero della Chiesa” ci passa un abisso. Per cortesie non usi il termine “clericale” con questa accezione.

    22 Giugno, 2018 - 10:51
  76. Lorenzo Cuffini

    E’ proprio sugli argomenti vitali che si deve legiferare, Zezza.
    E’ proprio sugli argomenti vitali che un politico cattolico, specie se ha il diritto/dovere di governo, DEVE metter bocca.
    E NON , necessariamente, per fare solo da megafono alla Chiesa Cattolica.
    Ma per raggiungere, partendo da quel presupposto, un ragionevole compromesso che sia per il bene comune di tutti i cittadini.
    ANCHE I NON CATTOLICI
    ANCHE I NON CREDENTI.
    E tenendo conto della realtà già esistente nella società, che la Chiesa può/deve anche ignorare o limitarsi a ammaestrare/giudicare.
    La Chiesa puo’ limitarsi a dire NO!- SI’! ( e deve pure farlo, ci mancherebbe), mentre il politico cattolico DEVE partire da lì per SUPERARE sia il NO! che il SI’ e muoversi nel suo proprio campo.
    DISTINTO E DIVERSO da quello della etica religiosa.
    Se no vada a fare altro.

    La Chiesa puo’ anche stabilire che una legge sia “iniqua” ,ma il politico cattolico sa benissimo che è INIQUISSIMO non legiferare su quella materia, per esempio.
    A ciascuno il suo.
    Sempre tenendo conto che i VNN -su cui hanno insistito a ragione a oltranza GPII E Benedetto XVI – bisogna avere il coraggio di riconoscere che NEI FATTI si traducono spesso in gusci vuoti, in enunciazioni svuotate di significato concreto.
    Vedi il concetto di ” fine naturale ” della vita.
    Chiarissimo fino a 50 anni fa, e oggi rarissimo, nei modi in cui è stato formulato, a realizzarsi.
    E che dire, ad esempio, delle ” situazioni di fatto” di mille tipi diverso, su cui la Chiesa, in linea teorica , potrebbe anche decidere di chiudere gli occhi fermandosi a una enunciazione di condanna e stop, mentre invece il politico cattolico HA IL DOVERE di prendere in mano e cercare di normare?
    Ripeto: a ciascuno il suo.

    22 Giugno, 2018 - 12:17
  77. Victoria Boe

    Signor Zezza, il termine “clericale” io lo uso nel senso in cui lo ha usato il Papa, il quale più volte ha stigmatizzato il clericalismo. Non ci ha fatto caso?
    “Clericale” significa avere l’atteggiamento di chi vuole che i laici si ispirino sempre e comunque ai princìpi delle autorità ecclesiasiche come fossero parole del Vangelo.
    La Chiesa non è Vangelo. Il Vangelo è superiore alla Chiesa. Gesù Cristo è superiore alla Chiesa.
    Giustamente il Papa ha detto che in tanti cattolici è presente “la tentazione della sufficienza e del clericalismo, quel codificare la fede in regole e istruzioni, come facevano gli scribi, i farisei e i dottori della legge del tempo di Gesu».
    Qua nel blog alcuni, per esempio la Venturi e qualcun altro, e anche lei Zezza, vorrebbero che la vita politica e il governo dello Stato fossero strettamente ispirati ai princìpi ecclesiastici.
    L’errore sta nell’identificare la Chiesa con il Vangelo e nel voler trasporre i princìpi evangelici nello Stato laico. Errore grave.
    I cattolici clericali si ispirino ai princìpi ecclesiastici in casa propria. Ne hanno tutte le facoltà.

    22 Giugno, 2018 - 14:22
  78. Victoria Boe

    Che poi, a ben guardare, taluni principi evangelici i cattolici clericali si guardano bene dall’osservarli.
    Vedi l’ accoglienza dello straniero.

    22 Giugno, 2018 - 14:25
  79. Beppe Zezza

    Il dissenso su questo punto non può essere più radicale.
    Non ci può essere “bene comune” che sia diverso dal BENE.
    Parlaimo ad esempio dell’aborto. L’aborto è un MALE, sempre. NOn c’è “bene comune” che tenga. Un politico che si dica cattolico, se non si dice cattolico può fare quello che gli pare, ma se si presenta come cattolico da’ “scandalo” quando legifera e approva le condizini per le quali si può abortire.
    E poi lei sa meglio di me che le leggi civili non si limitano a prendere atto del costume esistente ma lo “generano”.
    Ribadisco quanto detto in precedenza: non TUTTO puo’ essere oggetto di compromesso politico. Su alcuni argomenti è indispensabile essere INTRANSIGENTI . Se si e minoritari, in un regime democratico, la legge stabilira’ altrimenti ma questo si farà CONTRO il nostro parere e sarà chiaro che noi non siamo d’accordo, che il nostro giudizio è che quanto deciso non è un “bene comune” ma un “male”! E si eviteranno confusioni.

    22 Giugno, 2018 - 17:28
  80. Beppe Zezza

    Cara Signora Boe, una delle cose che ho sempre detto di apprezzare nel papa attuale è la sua lotta al “clericalismo” , ma contesto assolutamente che il papa voglia intendere con “clericalismo” la fedeltà al Magistero.
    Clericlaismo e’ quando un ministro ordinato, per il fatto di essere ordinato considera se stesso superiore ai comuni laici, clericlaismo è quando un chierico si impiccia di cose che non gli competono e mette bocca su tutto.
    Certo esistono anche dei “laici clericali” : sono quelli che pendono dalle labbra del prete di successo di turno e Prendono per oro colato tutto quello che sentono detto da un ecclesiastico. Certo i “laici clericali” fanno anche più danno dei “chierici clericali”
    Io personalmente, non so la Venturi, me ne guardo bene dal pensare che la Chiesa debba dettare legge nella vita civile: Dio ce ne scampi. La Chiesa deve indicare con chiarezza dove sta il bene morale, deve indicare con chiarezza quale è la sua dottrina sociale, deve indicare con chiarezza quali devono essere i principi ispiratori di un buon cristiano.
    Dire che Gesu’ Cristo e superiore alla Chiesa è entrare in una logica di superiore/inferiore assolutamente estranea al,pensiero della Chiesa,
    La Chiesa è il Corpo del quale Gesu’ risorto è la testa.
    Il corpo è lo strumento che la testa usa per operare.

    22 Giugno, 2018 - 17:48
  81. Lorenzo Cuffini

    Bene Zezza: sono lieto dell’esempio che porti, che serve a charire in modo definitivo l’argomento.
    ABORTO, tu dici.
    Benissimo.
    “L’aborto è un MALE, sempre. NOn c’è “bene comune” che tenga. Un politico che si dica cattolico, se non si dice cattolico può fare quello che gli pare, ma se si presenta come cattolico da’ “scandalo” quando legifera e approva le condizioni per le quali si può abortire.”
    Ma nemmeno per idea.
    Ma assolutamente e nemmeno per la più piccola idea del mondo.
    Ma non se ne parla proprio.
    Quello dell’aborto, che è e resta il male che tutti sappiamo essere, è un argomento sul quale era ed è indispensabile che ci sia una legge.
    E la 194 puo’ piacere, non piacere, essere considerata iniqua , immorale, far stracciare le vesti: ma è una risposta dolorosa, ma NECESSARIA.
    Tant’è che è “accettata” oggi anche da parte della Chiesa.
    ” La 194 non era a favore dell’aborto ma prevedeva in certi casi particolari e circoscritti l’aborto. Noi ne abbiamo sempre visti limiti e difficoltà, però di fronte a un relativismo totale di fronte all’embrione alla vita, almeno lì c’erano dei paletti, si doveva fare di tutto il possibile. ”
    https://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/aborto_vescovi_cei_governo_roma_legge_194-3753241.html
    Esempio migliore non potevi trovare.
    L’aborto in sé è male, ma è IN DIS PEN SA BI LE , ALTROCHé SCANDALO, legiferare e approvare le condizioni” entro le quali si puo’- legalmente – abortire.
    Per carità: tu, come cattolico, troveresti intollerabile accostarti da politico alla materia? Faresti benissimo a dimetterti da ogni carica, affermando così la tua assoluta contrarietà.
    Problema squisitamente individuale, però:di coscienza personale: per nulla “di vincolo”.
    Personalmente, ad esempio, ho trovato e trovo civilmente inaccettabile e molto, molto pilatesco, chiamarsi fuori da questo ginepraio di questioni etiche, facendosi un segno della croce e dicendo: io sono cattolico, cavoli vostri, vedetevela voi.
    Ma questo è il mio ininfluente punto di vista.
    Capisco che un altro ne possa avere uno diverso.

    22 Giugno, 2018 - 18:48
  82. Victoria Boe

    Lo avevo già detto: lei cerca di far quadrare il cerchio. E infatti ricorre a frasi fatte che appartengono al linguaggio tipicamente ecclesiastico.
    Se Gesù è il capo, il corpo, che per lei è la Chiesa, ha sempre presentato molti difetti nei suoi organi.
    Quindi, lasci perdere. Con me questa metafora non funziona.

    22 Giugno, 2018 - 18:48
  83. Beppe Zezza

    A cuffini : il caso della legge dell’aborto rende molto chiara la differenza di pensiero esistente tra noi. La 194 è una legge iniqua. L’aborto è un male . Punto. Un male “normato” finisce per essere considerato un “bene”, E i cristiani che la hanno sottoscritta si sono resi corresponsabili .
    A Victoria Boe
    Quale linguaggio bisogna usare per una realtà che non è solo “naturale?
    Aggiungo questo nuovo elemento alla conoscenza che sto acquisendo della NRU ( Nuova Religione Universale ) quale si evince dalle sue parole: per la NRU la chiesa è solo una organizzazione e qualunque riferimento soprannaturale è inidoneo a descriverla.

    22 Giugno, 2018 - 19:40
  84. Beppe Zezza

    A Cuffini : “faresti bene a dimetterti da ogni carica”? E Perché mai dovrei farlo?
    Un conto è dimettersi da una carica – di deputato, senatore o quant’altro – e un conto e dire NON SI PUÒ.
    Il ginepraio di questioni etiche deriva dal fatto che non sinaccetta il semplice, semplicissimo: non si può!.
    So benissimo che qualche voce nella Chiesa si è espressa come hai riportato. Ma , contrariamente a quello che pensa Victoria, non sono affatto “clericale” nel senso di prendere come “oro colato” qualunque dichiarazione di un ecclesiastico, fosse anche il papa quando parla da semplice uomo.

    22 Giugno, 2018 - 19:47
  85. Lorenzo Cuffini

    E’ iniquo l’aborto, Zezza.
    Non la legge che se ne occupa.
    ” NON SI PUO'”.
    Oh, ma che bellezza. Tutto risolto.
    Non si puo’, e siamo a posto.
    Non si puo’,
    E tutti i drammi collegati a cui la 194 ha cercato di dare una risposta?
    Ma chi se ne fotte, evidentemente.
    NON SI PUO’: che il resto vada in malora.
    L’importante è che il cattolico di turno, il Baldovino del momento, possa starsene tranquillo senza scrupolini.
    Benissimo.
    Che i cattolici che la pensano così si tengano ben ben lontani dal far politica, e il problema si risolve automaticamente.

    22 Giugno, 2018 - 21:37
  86. Lorenzo Cuffini

    Falso, radicalmente e completamente poi, che il ginepraio di questioni etiche”sia dovuto al fatto che non si accetta questo semplice, semplicissimo :non si puo'”.
    Oltreché falso, illusorio in modo massimo.
    Ma quale accettazione d’Egitto?
    LA maggior parte delle questioni etiche che si vorrebbero tappare con il tacun dei VNN, si presenta per la prima volta nella storia. E non , una volta tanto, per tutte quelle lagne che solitamente si tirano in campo: il mondo, la lontannza da Dio, la laicizzazione e altra compagnia cantante.
    Macchè.
    Si presentano perché la scienza , in una serie di cose meravigliose che ha raggiunto, ha spalancato purtroppo una voragine di scenari che -ipso facto -sono lì, sul tappeto.
    Bidibibodibibu: non si puo!
    Toh, guarda!
    E com’è che i problemi di bioetica stan tutti lì, e ingigantiscono, e generano aberrazioni che si mangiano, come moderni Crono, proprio la “naturalità” residua del fine vita che ci viene riservato?

    22 Giugno, 2018 - 21:50
  87. Victoria Boe

    La Chiesa, sig. Zezza, è, in realtà, un’Istituzione umana nata, nelle intenzioni, per seguire le orme del Cristo ma adulteratasi nel tempo con una struttura elefantiaca costruita sul potere, lontana dalle parole evangeliche e dal messaggio del Cristo. Non per niente la Chiesa, generalmente parlando, è in crisi. Molto di quel che le gerarchie hanno stabilito nella Chiesa non risponde affatto alle parole e ai comportamenti di Gesù. Questa è la verità. Oggi non c’è più l’ingenuità di una volta; i nodi vengono al pettine e i cattolici NON clericali vogliono autenticità da chi ha sempre predicato bene ma spesso razzolato male.
    È successo quel che avviene in altre istituzioni: la sporcizia si accumula fino a che non è più possibile nasconderla. E l’istituzione, non più credibile, declina.

    22 Giugno, 2018 - 22:26
  88. Victoria Boe

    Il Papa “quando parla da semplice uomo” esprime il buon senso di un uomo realista, che non gira attorno alle parole per essere diplomatico.
    Dice esattamente quello che pensa, anche se i clericali ne restano scandalizzati.
    A moltissimi cattolici Francesco piace proprio per la spontaneità con cui parla. Altri vorrebbero invece una maggiore cautela “tattica”. La forza di questo Papa sta, invece, proprio nel fatto che è diretto, schietto, senza finzioni. Non dà un colpo al cerchio e uno alla botte, come alcuni fanno anche qui nel blog, credendo di essere furbi. Un piede qui e l’altro lì per non scontentare nessuno.
    Sono sempre stata convinta, invece, che una persona debba sempre mostrare una posizione decisa: o qui o lì. Mai piaciuti i compromessi bonari.
    Il Papa in questo senso è stato esemplare, a mio parere, fino ad ora.
    Io lo preferisco nei discorsi privati piuttosto che in quelli ufficiali, che di certo gli vengono preparati.

    22 Giugno, 2018 - 22:51
  89. Beppe Zezza

    Cara Victoria, certo la Chiesa è ANCHE una istituzione umana, e in quanto tale presenta tutti i difetti che OGNI organizzazzione umana presenta a causa di quella peccaminosita’ intrinseca all’essere umano ( quel “peccato originale” che lei nega ).
    Certo la Chiesa ha bisogno costantemente di essere riformata, al pari di tutti noi che abbiamo necessità di essere in “costante conversione”.
    Ma la Chiesa ha anche una natura soprannaturale, e gode dell’assistenza dello Spirito Santo che le garantisce di non errrare nelle questioni di fede e di morale che ne conseguono. Almeno questo è quello che la Chiesa Cattolica ( attuale ) insegna. Possibile che la NCU cambi paradigma.
    Quanto a quello che lei dice del papa attuale mi conferma del fatto che ognuno veda quel che vuol vedere. Mi meraviglia infatti che lei lo veda come un uomo del “si, si, no, no ” quando le pagine dei blog sono piene di lamentele per la ambiguità di tante prese di cose “fatte capire” ma ” non dette “.

    23 Giugno, 2018 - 8:24
  90. Victoria Boe

    “Ma la Chiesa ha anche una natura soprannaturale, e gode dell’assistenza dello Spirito Santo che le garantisce di non errrare nelle questioni di fede e di morale che ne conseguono”
    Parole, queste, da perfetto clericale non pensante.
    La Chiesa, quando ha commesso errori madornali, non era assistita dallo Spirito Santo, che forse era andato in vacanza ed era stato sostituito dallo spirito degli uomini che parlavano a nome loro, non certo di Gesù Cristo.

    23 Giugno, 2018 - 13:01
  91. Beppe Zezza

    Che le devo dire signora Boe, chi crede nella dottrina e nel Magistero della Chiesa è un “clericale” perché queste in realtà sono tutte invenzioni fatte per tenere sottomesse le persone?
    Mi colpisce in particolare la sua osservazione : ” non pensante “.
    Certo la Chiesa “soprannaturale” è un mistero, come un mistero è la umanità-divinità di Gesu, la Verginità di Maria, il Dio Uno e Trino ecc. tutte cose che un essere “pensante” che nella sua accezione vuol dire : che non accetta nulla che non passi attraverso la sua ragione, non può neanche prendere in considerazione.
    Dunque traduciamo il suo ” clericale non pensante ” in “cattolico ” e siamo d’accordo.

    23 Giugno, 2018 - 16:55
  92. maria cristina venturi

    Sicuramente cara Victoria Boe lo Spirito Santo si e’ momentaneamente assentato nell’ ultimo Conclave.
    E di uomini che parlano a nome loro e non di Gesu’ Cristo ormai sono piene le cronache di questa nostra povera Chiesa. Non faccio nomi.

    🙂 : -)

    23 Giugno, 2018 - 18:22
  93. Lorenzo Cuffini

    Toh, deve esserci stato un ultimo Conclave anche su Papalla.

    Quanto al parlare a nome proprio e non di Gesù Cristo, non saprei trovare cronache “di questa nostra povera Chiesa” che ne siano esempio.
    In compenso succede in tutti gli interventi di Maria Cristina Venturi, ad abundantiam.

    23 Giugno, 2018 - 20:12
  94. Victoria Boe

    Il sig. Zezza non ha compreso che il mondo della fede è tutto un mistero. Non ha neanche compreso che Dio ha creato l’uomo con una intelligenza che ne fa un essere superiore agli altri animali; e che vuole che l’intelligenza venga usata, non messa ad arrugginire nel nome di un’Istituzione che ha sempre voluto pensare in proprio, IMPONENDO ai fedeli un ossequio passivo.
    Non ha neanche capito che esiste il DISCERNIMENTO come strumento essenziale per vagliare, alla luce della coscienza dove Dio risiede, quel che va accettato e quel che, invece, va rifiutato di tutto ciò che la Chiesa ha sempre preteso di proporre come insindacabile volontà di Dio.
    Non ha aneanche capito, l’amabile sig. Zezza, che Gesù Cristo è venuto nel mondo per mostrare il vero Volto di Dio, che è completamente diverso da quello sempre predicato da una Chiesa minacciosa, ricca di divieti, che non dava pace ai fedeli, ma li angustiava con lo spettro incombente, ad ogni passo, di un inferno inesistente, del quale Gesù non parla ( la Geenna non è l’inferno, tanto per chiarire).
    Allora, chi vuole restare legato a triplo filo a una Chiesa di tal genere, lo faccia pure. Ma almeno non irrida a quei cattolici che come me aderiscono ad una Chiesa cattolica diversa, che si fa portavoce del vero messaggio del Cristo e che dà consolazione.

    23 Giugno, 2018 - 23:32
  95. Victoria Boe

    Sì, nel pianeta Papalla dove risiede la Venturi, e che il computer si ostina a sottolineare come inesistente, deve esserci stato un conclave di cui non c’è traccia nelle cronache della nostra Chiesa.
    Ma i lefebvriani, fra cui è iscritta a pieno titolo la signora, se ne sono inventati uno da loro non riconosciuto. E hanno fatto Chiesa a sé, adorando un Dio inesistente perché interpretato in modo tragico, un Gesù ispirato a quel Dio, un inferno secondo i loro modelli di castigo eterno, diavoli e angeli immaginari, regole rigide a capocchia, e via farneticando, fino ad arrivare a parlare, da parte di alcuni tristi personaggi, di una Shoah mai esistita nella Storia. Farneticazioni, appunto.
    Degne di un mondo medioevale e di una immaturità religiosa incredibilmente stupida, anche morbosa, a dir la verità.
    La Chiesa annovera fra le sue fila, purtroppo, ancora molti presbiteri che se non sono lefebvriani, poco ci manca che lo siano.
    Non importa; lo Spirito sa Lui quando e dove e come soffiare. Sa Lui come indirizzare la Chiesa.

    24 Giugno, 2018 - 0:06
  96. Beppe Zezza

    “Il sig. Zezza non ha compreso che Dio ha creato l’uomo con una intelligenza che ne fa un essere superiore agli altri animali; e che vuole che l’intelligenza venga usata, non messa ad arrugginire nel nome di un’Istituzione che ha sempre voluto pensare in proprio, IMPONENDO ai fedeli un ossequio passivo.”
    Vorrei rassicurare la cara signora Boe : ho compreso bene che l’uomo è un essere superiore agli animali perché dotato di intelligenza che gli è stata donata perché la usi.
    Tuttavia, come tutti i doni di Dio, l’intelligenza può essere usata bene o male. Ce ne fornisce un esempio Eva, la quale, sollecitata dal serpente, guardò il frutto proibito e “vide che era buono da mangiare, e desiderabile per acquisire conoscenza, prese del frutto e ne mangiò” con le conseguenze del caso ( Forse, dico forse, gentile Signora Boe, questa non è una storiella per bambini delle elementari ma ci vuole dar un insegnamento serio: non possiamo mettere la nostra intelligenza al di sopra della Parola di Dio, pena grossi problemi).
    Che la Chiesa sia una “un’Istituzione che ha SEMPRE voluto pensare in PROPRIO, IMPONENDO ai fedeli un ossequio passivo” è senza dubbio la sua opinione che ha manifestato più volte. Che la Chiesa, in altri contesti storici, abbia IMPOSTO ai suoi fedeli l’ossequio a quanto decretava, non c’è dubbio. Se questo, nei contesti storici nei quali è avvenuto, sia stato un MALE è invece opinabile. Forse è stata una DOLOROSA necessità per salvaguardare la unità. (La frammentazione delle chiese protestanti – il consiglio ecumenico consta di 349 membri, esclusi la chiesa cattolica e quella ortodossa – ne è una possibile testimonianza).
    Se con il “Che ha sempre voluto pensare “IN PROPRIO” lei vuol dire INDIPENDENTEMENTE dalla Tradizione quale si è cristallizzata nei Vangeli e negli altri scritti neotestamentari e che si è trasmessa vitalmente attraverso il Magistero secolare, sta affermando una sua opinione personale facilmente contestabile con i tantissimi riferimenti che ogni dichiarazione Magisteriale fa a quanto precedentemente elaborato. Se invece volesse intendere, ma non credo, che IN PROPRIO voglia significare, indipendentemente dal pensiero mondano dominante all’epoca, sarebbe per lei un titolo di merito e non di demerito.

    24 Giugno, 2018 - 9:32
  97. Beppe Zezza

    “Non ha neanche capito, l’amabile sig. Zezza, che Gesù Cristo è venuto nel mondo per mostrare il vero Volto di Dio, che è completamente diverso da quello sempre predicato da una Chiesa minacciosa, ricca di divieti, che non dava pace ai fedeli, ma li angustiava con lo spettro incombente, ad ogni passo, di un inferno inesistente, del quale Gesù non parla ( la Geenna non è l’inferno, tanto per chiarire).”
    Che Gesù Cristo sia venuto per mostrare il vero Volto di Dio – ma non solo per “mostrare” ha fatto molto di più – lo credo senz’altro anche io.
    Che questo volto sia ” completamente diverso da quello SEMPRE predicato dalla Chiesa ” mi pare una affermazione priva di fondamento storico.
    Che la “Geenna” della quale parla Gesù non sia l’Inferno, ma solo un’IMMAGINE dell’inferno fatta per farsi capire dai suoi interlocutori , ne sono ben convinto.
    Che Gesù e la Chiesa sin dai primissimi tempi non abbiano predicato la possibilità di una “perdizione eterna” mi sembra assai difficile da dimostrare.
    Che il male sia male e che sia bene non praticarlo è qualcosa che – almeno un tempo – era indubitabile. Che il modo migliore per convincere le persone fossero le minacce delle conseguenze negative era il paradigma educativo che è stato seguito, anche nel mondo laico, fino alla rivoluzione del sessantotto. Che oggi si segua un paradigma diverso è certo. Che questo moderno paradigma sia migliore ce lo potranno dire tra tre o quattro generazioni, oggi la risposta è quanto meno controversa.
    Io non irrido a chi aderisce a una Chiesa Cattolica Diversa, dico molto semplicemente che quella alla quale lei aderisce è proprio un’altra religione rispetto alla religione Cristiana Cattolica – che fino a prova contraria è quella attuale.
    Io la sua la ho chiamata Nuova Religione Universale per non usare il termine Cattolico (che vuole dire universale) solo per non ingenerare confusione

    24 Giugno, 2018 - 9:47
  98. Victoria Boe

    Lei purtroppo è “ingolfato” in una religiosità vecchia maniera e non ne uscirà mai. In un modo o in un altro ritornerà sempre in quella, perché le piace quella e perché ha timore di “convertirsi” cioè di cambiare mentalità.
    Come tanti altri, del resto.
    Lei continua a vedere Dio come un Padre-padrone che impone, giudica e castiga; solo in ultima analisi giunge a credere all’Amore di Dio. Fa di Dio un Essere quasi antropologico, simile per molti versi ad un padre terreno.
    Ma Dio–il Dio di Gesù Cristo–è diverso da come è sempre stato configurato.
    Dio è prima di ogni altra cosa AMORE ASSOLUTO, che non impone, non giudica e non castiga. Non è un Dio onnipotente se non nell’AMORE; è vicinissimo all’uomo, anzi è dentro l’uomo, e quando questi pecca per la debolezza insita nella creaturalità, gli è ancora più vicino e vuole la sua salvezza.
    Quando l’uomo soffre, Dio soffre con lui; quando l’uomo lo offende, Dio non resta offeso perché l’AMORE assoluto non viene raggiunto da nessuna offesa.
    La Chiesa ha posto l’indice sempre sui divieti e sui peccati dell’uomo volendo convincerlo che la creatura umana è sempre debitrice verso Dio. Lo ha sempre schiacciato sotto il peso del peccato, a cominciare dal famigerato peccato originale ideato da Agostino e di cui nessuno capisce niente, e che incombe perfino sui nascituri.
    Ha sempre insistito sulla sofferenza come un mezzo per espiare le proprie colpe e per andare in Paradiso; facendo di Dio, in questo modo, un ESSERE SADICO che non aspetta altro che le sofferenze umane per essere soddisfatto.
    Che orrore!

    24 Giugno, 2018 - 13:10
  99. Victoria Boe

    Queste sono visioni errate, perverse, di Dio, ed io non esito a definirle “bestemmie”.
    Sì, l’uomo è sempre peccatore, non c’è alcun dubbio su questo, ma Gesù è venuto per salvarlo, non per giudicarlo. E gli ha indicato come unica via di salvezza l’Amore incondizionato verso i fratelli, che si traduce contemporaneamente nell’Amore verso Dio. Tutto ciò è riassunto in Matteo,5 dove sono espresse le famose “beatitudini”.
    La teologia moderna ormai è orientata così. Ma già in passato c’erano GRANDI uomini di Chiesa che professavano queste verità, intuite per illuminazione dello Spirito Santo, e venivano allontanati, come fossero eretici, dalla Chiesa ufficiale, salvo poi essere riabilitati, magari dopo morte. Magari perché un Papa si recava presso le loro tombe a pregare e a chiedere perdono.
    Oggi anche nella Chiesa molti ministri sono orientati verso la teologia moderna, che ha categorie in larga parte diverse da quella antica. Apparentemente sembra che tutto sia come prima, ma non è così. A parlare in privato con loro si capisce chiaramente che la loro idea di Dio è proprio quella che prima ho espresso io. La gente comune non sa nulla di queste cose e continua a navigare nell’ERRORE anche dubitando. Ma chi ha capacità e volontà di dare un serio fondamento alla sua religione, cioè alla religione cristiana cattolica, non si limita ad una religiosità di superficie, quella sempre onorata per obbedienza passiva al catechismo; e invece va sempre alla ricerca della Verità per poterla motivare anche razionalmente.
    Chi però vuole continuare ad aderire alla vecchia teologia FUORVIANTE è liberissimo di farlo.

    Buona domenica.

    24 Giugno, 2018 - 13:15
  100. Beppe Zezza

    Gentile Signora Boe lei mi attribuisce la adesione a una vecchia teologia fuorviante e ritiene che io sia “ingolfato” in una religiosità vecchia maniera ecc ecc.
    Io ritengo invece che sia lei ad avere una visione distorta del peccato.
    Il peccato non “fa male a Dio” ma fa male a chi lo fa e ai suoi simili. Se Dio vuole che l’uomo “non pecchi” è perché Lui, che ha creato l’uomo ed è il solo a sapere fino in fondo come è fatto, sa cosa gli fa bene e cosa gli fa male. Se lo si può dire, Dio soffre al peccato dell’uomo come soffre un innamorato quando vede l’oggetto del suo amore fare qualcosa che lo danneggia.
    Devo dirle inoltre che pensare che Gesù Cristo sia venuto per INDICARE all’uomo che l’unica via di salvezza sia l’amore incondizionato agli uomini e quindi, indirettamente, a Dio stesso significa MINIMIZZARE l’opera di Gesù.
    Che la Via della Vita fosse l’amore di Dio e del prossimo lo diceva già l’Antico Testamento e ne erano perfettamente coscienti gli uomini pii del suo tempo.
    Il dramma è che NON BASTA VOLERLO! (Rom 7-8). Gesù è venuto a fare molto di più: a compiere la Via fino in fondo e a dare all’uomo la possibilità, con il dono gratuito dello Spirito a coloro che credono in Lui, di seguirla anche essi.
    Gesù è molto, molto di più che un semplice Maestro!
    E’ vero che molti che anche sono cristiani battezzati ma non hanno ricevuto nessuna istruzione, non ne sanno nulla e pensano che Dio dica che bisogna comportarsi bene perché altrimenti lui li punisce. E pensano che il Discorso della Montagna – che non sono le sole beatitudini ma le attitudini descritte nei cap 5-6 e 7 di Matteo- siano delle “utopie” , degli “ideali lontani” e non il “pane quotidiano” del cristiano.
    So che a chi molto è stato dato molto sarà richiesto. Se dunque ho conosciuto che in Cristo POSSO amare il fratello e volutamente non lo faccio ( perché “amare” COMPORTA sempre in qualche misura rinunciare a sé stessi e questo significa affrontare un combattimento interiore perché la “carne” aborre la sofferenza) sarò trattato molto più duramente di qualcuno che non lo sa. Come questo avvenga nel concreto non lo so.
    Le Beatitudini sono la VERITA’. Cioè è vero che se non si è in una qualche misura poveri non si può far parte del Regno di Dio – e cioè non si può essere felici (e così via) Povero è chiunque ha BISOGNO. Se sei autosufficiente, se non hai bisogno quotidianamente dell’aiuto di Dio, non farai parte del suo Regno..
    Tutto ruota attorno a cosa è il PECCATO. Se non sai che è il PECCATO la fonte primaria della sofferenza dell’uomo, non capisci in cosa consista la SALVEZZA operata da Cristo e lo riduci a poco più di un semplice “guru”

    24 Giugno, 2018 - 20:29
  101. Victoria Boe

    Ma quale “guru” e ” semplice Maestro”!
    Vogliamo fare forse un trattato di teologia? Io no di certo. Allora ci si attenga, per favore, ai limiti entro cui è nata una discussione, senza andare oltre. Chi vuole “minimizzare”? Vuole lei insegnarmi, forse, Gesù Cristo e il suo ruolo? Questa è presunzione, se mi permette.
    Non faccia il catechista con me, la prego.
    Lei, Zezza, dice:”Il peccato non “fa male a Dio” ma fa male a chi lo fa e ai suoi simili”. Certamente è così, e allora? Si deve chiedere perdono a Dio oppure ai fratelli verso cui si è peccato? Risponda, prego.
    Se io uccido un uomo, devo chiedere perdono a Dio o a coloro che ho privato della presenza di quell’uomo che essi amavano? Dio lascia libero l’uomo anche nel peccato, caro Zezza. E non lo respinge, però, non lo disereda, non lo ripudia. Continua ad amarlo, anche se può sembrare impossibile. Il male che l’uomo compie, prima o poi ricade come un boomerang sull’uomo stesso in modi che noi non conosciamo.
    Invece la Chiesa ha sempre presentato il peccato come un’offesa a Dio e ha costruito l’edificio ecclesiastico su questo concetto, dilatandolo enormemente e parlando di castighi di Dio. La qual cosa è aberrante.
    Fra l’altro, sono stati annoverati tra i peccati anche i non-peccati. Soprattutto quelli derivanti da ciò che attiene ai sensi, di cui l’uomo è dotato naturalmente. E c’è da chiedersi, allora, perché mai Dio sia stato tanto imprudente e sprovveduto da dotarlo di corpo con i sensi con cui si sarebbe poi fatto male. Ancora un Dio sadico?

    25 Giugno, 2018 - 0:14
  102. Victoria Boe

    Per carità di Dio, smettiamola di ricamare stupidaggini intorno al peccato dell’uomo, colpevolizzandolo ad ogni passo.
    Con ciò non voglio dire che l’uomo non abbia il suo bagaglio di peccati.
    Ce l’ha e pure pesantuccio. Ma, se proprio vogliamo, bisogna saper DISCERNERE quali sono i veri peccati, e non fare di tutta l’erba un fascio.
    E soprattutto non bisogna schiacciarlo togliendogli la speranza, con la minaccia di castighi eterni.
    E non è affatto vero, come lei dice, che sia il peccato “la fonte primaria della sofferenza”. Questo lo dice lei, Zezza, ricadendo sempre in certe proposizioni dell’A.T.
    Forse, però, ha dimenticato il libro di Giobbe.
    La fonte primaria della sofferenza è la creaturalità dell’essere umano, il suo essere “creatura imperfetta, debole e fragile”, perché Dio lo ha creato così. Altrimenti non si spiegherebbero tutti i nati con deformazioni e malattie varie, che mettono a dura prova chi nasce con tali limiti e i familiari accanto. E tante altre cose non si spiegherebbero.
    E, caso mai, bisognerebbe chiedere a Dio perché sia stato un Creatore, lui sì perfetto, ma incapace di creare uomini altrettanto perfetti, immuni da deformazioni e malattie.

    25 Giugno, 2018 - 0:17
  103. Victoria Boe

    Se non si cambia sguardo sulla Croce di Gesù e sulla salvezza, si prendono cantonate da sballo e non si capisce, appunto, in che cosa consista la Salvezza operata dal Cristo.
    Non è che tutto ruoti intorno al peccato; TUTTO RUOTA ATTORNO ALL’AMORE.
    Perché sarebbe venuto, altrimenti, Gesù? Per questo è venuto: per mostrarci che solo l’AMORE fino alla morte SALVA.
    In quell’AMORE e in quella CROCE Gesù ha riconciliato tutta l’umanità in sé. Ci ha rigenerato. Lì ha mostrato in massimo grado il vero volto di Dio Padre.
    La salvezza sta nel perdersi nell’amore. Questa è la logica di Dio.
    Non giudizio, condanna, castigo, ma amore, misericordia, perdono, riconciliazione.

    25 Giugno, 2018 - 1:37
  104. Beppe Zezza

    Se non ho capito male quello che Victoria dice, la morte di Gesu’ sulla croce ( e la sua Resurrezione (?) perché di questa Victoria non fa cenno ) avrebbe mostrato che l’Amore salva e sarebbe stata questa EVIDENZA da SOLA a provocare la rigenerazione dell’intero genere umano, anche a “sua – di ogni singolo essere umano – insaputa” ( Il personaggio che ha il copyright sull’espressione di un bene ricevuto “a mia insaputa” è tornato agli onori delle cronache in questi giorni : lui ha avuto senza alcuna contropartita di alcun tipo una casa con vista sul Colosseo, gli uomini invece la salvezza eterna )
    Ribadisco che l’Amore e la Vita fossero inseparabilmente connessi, anche se forse in modo meno evidente ( è la Resurrezione che lo rende evidente , non la sola Croce ), lo si sapeva già ( basta leggere il Deuteronomio ). Quindi non può trattarsi solo di un problema di “conoscenza”. E poi rigenerazione ipso facto senza alcun tipo di partecipazione personale ? L’intelligenza della quale il buon Dio ci ha dotati a differenza degli animali ci fa considerare questa impostazione decisamente debole . Manca qualcosa.

    25 Giugno, 2018 - 8:04
  105. Victoria Boe

    Ha capito male, anzi malissimo. Gesù ci ha detto e mostrato che tutti dobbiamo fare come Lui ha fatto: amare fino alla morte,se è il caso. Questa è la nostra salvezza e la nostra Resurrezione. Non mi sembra difficile da capire.
    L’ Amore è la chiave di tutto. Ama e tutto ti sarà perdonato.

    25 Giugno, 2018 - 9:48
  106. Beppe Zezza

    DOBBIAMO fare come ha fatto lui.
    Ma perché prima di lui non lo ha fatto nessuno?
    Perché non lo sapevano?
    È questo che dice Victoria?
    E ora che lo sanno, tutti si possono mettere sotto a farlo?
    E il perdono arriva prima o dopo che uno si è messo ad amare?

    25 Giugno, 2018 - 10:03
  107. Victoria Boe

    Domande oziose cui non vale la pena replicare.
    Cambiare sguardo su Gesù, sulla Sua Croce, sulla Salvezza e “Resurrezione” nostra.
    Altrimenti si continuerà a navigare in una religiosità inutile e senza frutto.

    25 Giugno, 2018 - 16:41
  108. Beppe Zezza

    No comment.
    Ribadisco: alla sua visione delle cose manca qualcosa. Di importante. Ci rifletta

    25 Giugno, 2018 - 19:21

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