Parabola dei malati introdotti dalla finestra

I pellegrinaggi dei malati a Lourdes per ferrovia quaranta, cinquant’anni fa erano un po’ diversi da quelli attuali. Il carico e lo scarico degli ammalati si effettuava tutto a braccia con squadre di cinque o sette persone; i barellati venivano introdotti nei vagoni attraverso i finestrini”: ho trovato questo spunto descrittivo di sapore evangelico alle pp. 166-169 – capitolo Testimonianze – del volume L’Oftal a Milano. Appunti di cronaca, spunti di riflessione, Ancora, Milano 2009. In quelle pagine vi sono anche due belle foto descrittive delle cinque o sette persone che alzano – stando sulla punta dei piedi – le barelle all’altezza dei finestrini dei vagoni, dai quali altri volontari le afferrano e tirano dentro. Quelle foto mi hanno richiamato il paralitico di cui narrano i Vangeli di Marco e Luca: “Non potendo portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico” (Marco 2). Vedi una redazione più completa di questa parabola nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto, capitolo 21.

15 Comments

  1. roberto 55

    “……. Gesù, …… vedendo la loro fede, disse: “Uomo, ti son rimessi i tuoi peccati !” (Luca, 5 – 20,21).

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    30 Gennaio, 2010 - 2:15
  2. fiorenza

    Peccato che, nel racconto di fatti tanto belli, si usino parole come “il carico e lo scarico degli ammalati”, o dei “barellati”. Siamo ben lontani dallo stile evangelico: “Et ecce viri portantes in lecto hominem, qui erat paralyticus”. Leggerle, anche se mi colma di ammirazione per le imprese dei cosiddetti barellieri, mi rinnova il senso di perdita per le parole che non si usano più: per quel “lettuccio” che non c’è più, che ora dovrei chiamare “barella”. E per quell’uomo misterioso, silenzioso, che, sul suo lettuccio, non “era adagiato” ma “giaceva” (che è tutt’altra cosa).

    30 Gennaio, 2010 - 16:56
  3. Clodine

    Ricordo la sensazione che provai quando, in Terra Santa, sostai a lungo sopra a quelle rovine in Cafarnao dove sorge una piccola cappella col pavimento trasparente. Mentre osservavo le stanze sotto di me di quella che fu la casa di Pietro mi parve di rivivere la scena: il rumore della folla, il fragore del tetto fracassato, lo stupore, o forse terrore chissà, nel vedere il paralitico camminare, risanato grazie alla fede di chi ha creduto, ha implorato che ciò accadesse, e mi si strinse la gola…mi sciolsi in un pianto silenzioso e irrefrenabile.
    Credo che Il miracolo, in fondo, sia volontà strappata a Gesù il quale mai intese presentarsi come taumaturgo, diciamo che interviene davanti alla sollecitazione di un volto implorante di fede -” o donna grande è la tua fede ..” o dinnanzi alla provocazione della sofferenza umana: le uniche condizione cui non resiste. Credo non se ci sia uomo su questa terra che non ha- o abbia- avuto un miracolo da chiedere in questo nostro mondo opaco, dove riddano a migliaia i prodigi della scienza e la nostra strada attraversa un mondo affamato . E’ memoria di qualche ora fa all’ingresso del supermercato: gli operai disoccupati con le mogli e i figli, muniti di busta chiedevano solidarietà: un po’ di pasta, dell’olio dello zucchero: FAME! Che dire: Viviamo un mondo malato di delusione, accecato dalla violenza, posseduto dall’egoismo, non possiamo percorrere questa strada limitandoci a raccontare i miracoli. Ecco, abbiamo l’obbligo – ce lo impone lo stesso Signore- di diventare noi dei miracoli: miracoli di coerenza, fedeltà, misericordia, solidarietà, generosità, lealtà, comprensione. Ancora una volta questa “generazione malvagia e adultera” chiede un segno e lo attende da noi che ci diciamo cristiani… ma a volte non siamo in grado di offrire che la nostra mediocrità e indifferenza…purtroppo!

    30 Gennaio, 2010 - 20:07
  4. Buona sera.
    Clodine riesce a mettere sette valori uno in fila all’altro.
    Non per fare il disfattista, ma oggi giorno se si pone la domanda a qualcuno, pochi riescono ad enumerarne più di quattro o cinque.
    “coerenza, fedeltà, misericordia, solidarietà, generosità, lealtà, comprensione”, roba che se è sparita dall’esiguo e telegrafico lessico della gente, figurarsi dalla pratica…..
    Buon “segno”, che è “testimonianza”, e viverli e predicarli.
    Il “basso” Zaccheo, riceve il più grande miracolo che è quello di convertirsi. Conversione, cambiamento che gli fa (ri)scoprire i veri “valori”, lasciandosi alle spalle quelli falsi.
    E’ il miracolo a cui aspiro anche io.
    E’ il miracolo che rendera il giusto agli altri.
    Buona notte a tutti.

    30 Gennaio, 2010 - 21:50
  5. roberto 55

    Bentornata, Clodine !
    Credo che i tuoi spunti, Clo, siano tutti importanti e mi pare che sopratutto coinvolgano la responsabilità di noi cristiani e del nostro impegno nella realtà che stiamo vivendo: Clo menzionava l’episodio dei disoccupati e dei loro familiari che oggi chiedevano aiuto e generi alimentari fuori del supermercato e penso che qui, ad esempio, di fronte al tema doloroso della disoccupazione (avete letto tutti, immagino, i dati drammatici in argomento pubblicati, tra ieri ed oggi, dall’ISTAT e dalla stessa Confindustria) si misuri la nostra (intendo di noi cristiani) capacità di testimoniare il messaggio liberatorio di Cristo, portando il suo significato di redenzione e salvezza dell’umanità a tutti i nostri fratelli e “traducendolo” concretamente ai fini della tutela e della promozione della dignità della persona umana (di cui il lavoro costituisce valore etico – e, direi, quasi antropologico – indispensabile alla sua emancipazione).
    Va bè, volevo sviluppare qualche riflessione ed ho finito, invece, per fare quasi un comizio: chi vuole mi perdonerà.

    Domanda per Luigi: sei riuscito a vedere l'”anteprima” della “fiction” su Sant’Agostino (che RaiUno trasmetterà domani sera) ?

    Buona notte e buona IV domenica del Tempo Ordinario a tutti !

    Roberto 55

    30 Gennaio, 2010 - 23:35
  6. Clodine

    Un bacio a Roberto e ad Ubi…Dio vi benedica.

    Oggi 31 Gennaio, festa di S.Giovanni Bosco, essendo io cooperatrice salesiana non posso che essere esultante in un giorno come questo . Di tanto in tanto mi rileggo lo statuto dei salesiani: la magna carta di ciò che deve (dovrebbe essere) il salesiano autentico: guida e maestro dei giovani specialmente i più poveri ed esclusi..ahi ahi…di tutto parla don Bosco, tranne che di una cosa: il potere, la corsa alle alte cariche….che sembra invece essere l’unico scopo perseguito : povero don Bosco… lo aveva presagito, con grande rammarico, nelle sue famose profezie! Povero don Bosco, consumato d’amore, che bussò, picchiò a tutte le porte per sfamare i giovani che a in lui confidavano, ma soprattutto per la salvezza delle loro anime…che ne è di quello statuto? Me lo vado chiedendo se ha ancora un senso…
    No Comment!

    31 Gennaio, 2010 - 7:56
  7. discepolo

    caro Ubi ti stupisci che Clodine riesca a mettere sette valori uno in fila all’altro!
    coerenza, fedeltà, misericordia, solidarietà lealtà ecc. ecc,
    nulla di nuovo . SE’ conosciuto da secoli, dai predicatori, daelle persone pie, da quelle meno pie, dai sentimentali, dai demagoghi.
    si chiama RETORICA.
    c’è qualcuno che e è allergico alla Retorica. altri invece la amano.
    de gustibus….
    MC.

    2 Febbraio, 2010 - 13:51
  8. discepolo

    esempio fulgido e da manuale di retorica:
    Povero Don bosco, consumato d’amore, che bussò, picchiò a tutte le porte …

    Che Climax !

    2 Febbraio, 2010 - 13:53
  9. discepolo

    chiedo scusa .. sapete noi allergici alla retorica a volte perdiamo la testa.
    E’ proprio come se ci venisse, un prurito, una nausea , un conato di vomito, ..
    delle bolle sulla faccia..
    Perdonateci non siamo cattivi, noi allergici alla RETORICA, siamo solo malati…
    MC

    2 Febbraio, 2010 - 13:56
  10. Clodine

    Curatevi!

    2 Febbraio, 2010 - 14:20
  11. Clodine

    basterà una piccola suppostina di bromuro ; un tempo si usava il “pisol suppostina pediatrica” : dall’effetto calmante e distensivo davvero efficace. Un toccasana per le pruderie e nervosismi di varia origine e natura.
    Per voi -visto che siete in due- nè basterà una-pediatriche- dividetela: per i vostri piccoli cervelletti sarà più che sufficiente!

    2 Febbraio, 2010 - 14:32
  12. Clodine

    spingetela bene, in profondità, mi raccomando, vedrete, l’effetto sarà immediato e se dovessero ricomparire i sintomi: tentate di nuovo, sempre una, pediatrica, divisa in due…x tre volte a giorni alterni.

    2 Febbraio, 2010 - 14:36
  13. Luigi Accattoli

    Discepolo ora mi hai scatenato Clodine.
    Ma anche il tuo climax non è male: “E’ proprio come se ci venisse un prurito, una nausea, un conato di vomito, delle bolle sulla faccia“.

    2 Febbraio, 2010 - 19:11
  14. principessa

    Data la mia insopprimibile curiosità (come dice Leonardo), mi piacerebbe sapere da quale alto lignaggio imperiale discendono i “discepoli” che, secondo loro, li giustifica e autorizza a giudicare, e bollare, come vota – legge – pensa – sente tutta l’altra gente intorno.
    Scusateci, noi curiosi non siamo cattivi, ci piace solo fare domande per capire…

    2 Febbraio, 2010 - 19:28
  15. Leggo solo ora e mi scompiscio dal ridere…..
    “terapie e… suppostine”,,,
    hahahaha…
    mi viene in mente il ricordo di quel dottore che serioso prescriveva…
    “Una sana trombata dopo i pasti principali”…..
    mi raccomando va assunto sempre a pancia piena……

    2 Febbraio, 2010 - 22:46

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