Parabola del ragazzo che mette in riga i genitori

Conosco un ragazzo di 14 anni che all’occasione comanda ai genitori separati e mette pace tra loro. In conflitto da quando egli è nato, spesso si incontrano a causa sua ma facilmente vengono a parole e si fanno dispetti. Il ragazzo modera, dà la parola, dice “mamma hai torto tu”, oppure “papà lasciala dire”. I genitori hanno imparato a obbedirgli. Egli li ama alla pari e non tollera che l’uno sparli dell’altro se è assente. Fa da arbitro se discutono in sua presenza, ha una buona autorità su ambedue. Non ho mai conosciuto un migliore costruttore di pace nella vita privata.

27 Comments

  1. Leonardo

    È una storia toccante e, purtroppo, non così eccezionale oramai. Temo per quel povero ragazzo, investito di una responsabilità che non gli dovrebbe spettare.
    Se c’è speranza, per questa generazione di ragazzi “senza padre né madre”, sta solo nel fatto che Dio, se vuole, uno lo può far grande lo stesso, anche con dei genitori così. “Tam pater nemo”, come dice Tertulliano.
    Però son miracoli e non è che Dio può star lì a farne continuamente solo perché noi siamo ridotti così.

    16 Novembre, 2007 - 18:01
  2. Luigi Accattoli

    Alessandro Iapino ma “dove sono i dinosauri”? Luigi

    16 Novembre, 2007 - 18:03
  3. Francesco73

    Crescerà presto, portandosi dentro una ferita, per quanto vissuta – forse – meglio che in tanti altri casi analoghi.
    Ci sono poi le sofferenze dei figli nelle famiglie apparentemente unite: le divisioni, i rancori, le liti e le incomunicabilità sono tante, e non sempre la casa è un luogo di totale accoglienza e sicurezza.
    Chi ripaga i bambini e i ragazzi che crescono in mezzo a questi dolori?

    16 Novembre, 2007 - 20:50
  4. Un caso veramente raro, credo. Insegnando ad adolescenti che spesso hanno alle spalle famiglie benestanti ma sfasciate, constato quasi ogni giorno che certe situazioni hanno effetti devastanti sui ragazzi. A volte leggere i loro temi è di una tristezza infinita. Senza voler giudicare nessuno, parecchi genitori non credo si rendano conto di quanto male stanno facendo. Mi domando veramente se ciò che guadagnano dal rompere una famiglia sia anche soltanto un decimo dei disatri che producono nelle giovani vite che hanno messo al mondo. Giudicare i singoli, in ogni modo, sarà anche ingiusto, ma il fenomeno nel suo complesso è spaventoso …

    16 Novembre, 2007 - 23:25
  5. Chissà anni fa quanti ce n’erano di figli che non avevano i genitori separati eppure erano ugualmente senza padre, né madre. Solo che la loro solitudine filiale era coperta da un velo d’ipocrisia. Saranno cresciuti meglio di questo ragazzo che ci ha raccontato Luigi? Chissà.

    17 Novembre, 2007 - 9:44
  6. Luisa

    Quel ragazzo mette pace fra i genitori sul momento quando si trovano davanti a lui e non accetta che sparlino l`uno dell`altro davanti a lui.
    È probabilmente la sola soluzione che ha trovato per sopravvivere in mezzo alle tensioni, non avendo potuto mettere pace fra di loro sempre e dovunque…
    Ma in ogni caso quello non dovrebbe essere il suo compito, non è la sua responsabilità.
    E probabilmente questa situazione dura da parecchio tempo.
    Grande invece è l`irresponsabilità e l`incoscienza dei genitori che non permettono a loro figlio di vivere la sua infanzia, e adolescenza con i suoi probemi e senza portare quelli dei suoi genitori.
    Chi è l`adulto in questa situazione? Vedo due adulti irresponsabili che si comportano come due ragazzini e un giovane che si comporta come un adulto.
    Chi deve avere autorità sull`altro? Forse questa situazione conferisce un certo “potere” a quel giovane, ma a che prezzo?
    Non pensano i genitori alla sofferenza che impongono a loro figlio?
    Immagino un ragazo naturalmente buono e generoso, che probabilmente detesta i conflitti e per natura ama mettere pace, forse lo fa anche fra i suoi amici .
    Non conoscendo la situazione , è difficile parlarne, ho conosciuto una situazione simile , si è rivelato in seguito che sin da bambino la persona si riteneva colpevole della separazione dei genitori, credeva che la sua nascita fosse stata la causa dei dissensi e sin da piccolo si era missionato per riparare quella ferita insopportabile.
    Spero che questo non sia il caso di questo ragazzo, spero di tutto cuore che non si senta responsabile delle tensioni che sembrano datare dalla sua nascita, perchè una ferita simile alle volte tutta una vita non basta per rimarginarla!

    17 Novembre, 2007 - 9:50
  7. Clodine

    Sicuramente, fin d’ora è segnato, e lo sarà per il resto della vita: destino comune alla maggior parte dei nostri giovani.
    Quanta rabbia mi fanno questi adulti irresponsabili che non riesco a trovare la soluzione ai loro problemi, fatti talvolta di prese di posizione, di idiozie legate a motivazioni assolutamente irrisorie. Fanno saltare in aria l’equilibrio psico fisico dei figli: vittime innocenti, martiri immolati sull’altare dell’egoismo!

    17 Novembre, 2007 - 13:32
  8. Questo ragazzino è più uomo di tanti presunti adulti.

    17 Novembre, 2007 - 14:03
  9. serena

    Com’è triste vedere un figlio fare da genitore a questi genitori irresponsabili e che non sanno trovare un giusto equilibrio per il bene del figlio. Decisamente egoisti e immaturi…e poi ci chiediamo perché questi giovani crescono senza “spina dorsale”. Questo figlio è bravo ad essere quello che è a soli 14 anni, e sono convinta che quando sarà lui stesso un padre, lo farà con tutto l’amore possibile!

    17 Novembre, 2007 - 14:58
  10. matteo

    in questi ultimi 50 anni, ho trovato molti tra ex-ragazzini, costretti a crescere in fretta, perchè o l’uno o tutti e due i genitori non erano in grado di esserlo, e questo non eano affatto delle eccezioni,
    znzi……
    poi ci sono le belle famiglie….
    che vogliono mnostrarsi all’esternmo……
    poi ci sono le famiglie a cui il Signore ha fatto un dono speciale,
    ma intanto,
    tanti ragazzi sono stati costretti dalla vita a crescere in fretta,
    non si faccia della psicologia da mercato rionale,
    non è una realtà che appartiene solo a questi decenni,
    basta riocordare i figli della guerra,
    erano senza uno o tutti e due i genitori,
    sono cresciuti
    e hanno formato una famiglia
    sono andati avanti come va avanti tutta la vita,.
    Niente facile psicologismo.
    Quella parabola iniziata nel racconto di Luigi,
    è una storia antica,
    che sempre si ripete.
    per favore,
    niente paraocchi.

    17 Novembre, 2007 - 15:47
  11. Luigi Accattoli

    Serena benvenuta nel blog! Il comportamento di questo ragazzo mostra di quali risorse disponga il cuore dell’uomo anche quando si apre alla vita in condizioni ostili. E quale capacità di adattamento e di riscatto trovi in se stesso. Luigi

    17 Novembre, 2007 - 17:25
  12. Leonardo

    Provo ad allargare il discorso ad un piano più generale. I problemi nei matrimoni ci sono sempre stati, però una volta la società poneva tutta una serie di ostacoli materiali al dissolvimento delle famiglie: ragioni di costume sociale, economiche, perfino giuridiche (perché il divorzio non c’era) eccetera. Naturalmente questo non bastava a creare delle buone famiglie, e probabilmente in un certo numero di casi aumentava l’infelicità di persone ‘costrette’ a convivere. Però nel valutare i comportamenti sociali bisogna fare delle medie, valutare le cose in termini di costi e benefici e non c’è dubbio che tutte quelle difficoltà frapposte alla dissoluzione del legami familiari avevano anche degli effetti positivi. Rompere un matrimonio non era facile.
    Poi ci è stato spiegato che tutto questo era orribile, che bisognava creare una società in cui ogni vincolo fosse allentato, anzi eliminato, perché la sola legge che meriti di essere rispettata è quella del desiderio. Bene l’abbiamo avuta. Oggi rompere un matrimonio (pardon, una convivenza) è facilissimo, ostacoli morali, culturali, sociali e giuridici non ce ne sono più … restano quelli economici (viva Marx! i soldi sono una cosa seria, almeno quelli) ma la gente pur di ‘andare dove la porta il cuore’ si riduce anche in miseria.
    La domanda sarebbe: qualcuno è in grado di calcolare se, come società, ci abbiamo guadagnato o perduto? (Io a naso una risposta ce l’avrei, ma sono un vecchio parruccone, quindi il mio parere non vale).

    17 Novembre, 2007 - 17:27
  13. Luigi Accattoli

    L’umanità non risolve mai un problema senza crearne un altro. Superata la coabitazione obbligata è arrivata la separazione veloce. Beato chi potendosi separare indugia nella coabitazione in funzione dei figli o per verificare la possibilità di una ripresa nella vita di coppia. Luigi

    17 Novembre, 2007 - 17:36
  14. matteo

    LEONARDO:
    [una volta la società poneva tutta una serie di ostacoli materiali al dissolvimento delle famiglie: ragioni di costume sociale, economiche, perfino giuridiche (perché il divorzio non c’era eccetera.]

    grazie
    Era facilissimo vivere in famiglie per tutta una giovinezza mentre i genitori si scannavano psicologicamente e talvolta….
    i figli assistevano terrorizzati…..
    MA LA FAMIGLIA ERA UNITA
    Esempio di mantenere integro un sacramento.
    Poi quella violenza respirata in famiglia
    veniva perpetuata dai figli,
    finchè un figlio, a cui il Signore aveva fatto un dono speciale,
    prendeva coscienza di questo ripetersi a circuito chiuso di questa violenza
    e decideva di spezzarla.,
    Magari passava anche qualche generazione, decine d’anni prima che l’ “avvitamento” venisse spezzato e l’amore del Signore riuscisse a dare i frutti che desiderava…..

    Oggi c’è disgraziatamente la separazione legale o il divorzio civile (= cessazione agli effetti civili di un matrimonio anche religioso, ripeto, solo effetti civili)
    Purtroppo….

    Perchè di fronte a drammi familiari,
    puo’ intervenire la capacità di capire che si è incapaci di portare una vita di coppia insieme,
    e cercare il modo migliore di fare meno danni ai figli….

    ACCIDENTI CHE DANNI!!!!!!!!!!!!!!!!

    Possibile che il Signore non fa rispettare la morale che ci tramandiamo da secoli!!!!!!!

    Come erano vivaci quei coniugi che urlavano e se le davano di santa ragione incuranti dei figli….
    era tutto così, vivace.

    Ma
    Alcuni giorni fa
    correva il 3 novembre
    e per un puro caso mi trovavo a leggere un file che avevo salvato su un HD, un file che volevo tenere per ricordo, un file PDF,
    l’esperienza di una parresia………
    volevo dire un grazie dal cuore gonfio che avevo a chi aveva avuto la capacità di esprimere la pienezza di un amore coniugale a cui il Signore, ha misteriosamente dato una pienezza tanto più enorme di quanto si potesse immaginare,
    mi facevo anche mille domande,
    ma ora capisco qualcosa….
    e capisco…..
    come il suo cuore si allarghi… come non è capace di allargarsi il mio.
    Te lo dico oggi.
    GRAZIE

    ****************************

    LUIGI, il tuo commento delle 17.36:
    Beati coloro a cui il Signore dona di guardare oltre le difficoltà che si presentano nella vita coniugale, e continuare a camminare insieme,
    Beati coloro, che sono capaci di riconoscere i propri limiti, e dopo aver tentato, sono capaci di proseguire su strade anche diverse senza fare del male a se stessi e ai propri figli.
    Sono visioni diverse della capacità di amare,

    essere ancora capaci di amare da respingere in se’ ogni moto di ribellione o di vendetta.

    Io ho due coppie di amici sposati in seconde nozze, profondamente cristiani, e che stanno educando i loro figli cristianamente,
    non entro nelle loro coscienze, quel foro appartiene al proprio rapporto con il cuore di Cristo,
    hanno anche scelto in un modo misterioso/sacramentale di portare in se il segno della frattura, ma uniti in Cristo.

    CRISTO HA UN CUORE PIù GRANDE delle nostre tradizioni o morali sociali.

    Vi prego,
    Niente sociologia da supermercato.

    Rimango davanti all’icona della Madre della tenerezza,
    e non mi pongo più domande,
    mi lascio solo attrarre
    in quel volto che cerca comunque e su qualsiasi strada
    UNITA’.
    .

    17 Novembre, 2007 - 18:51
  15. Leonardo

    Stai bene Matteo? Mi sembri un po’ confuso, forse turbato.

    17 Novembre, 2007 - 21:33
  16. matteo

    Optime manbimus Leonarde

    17 Novembre, 2007 - 22:10
  17. Leonardo

    Mah! Sarà …

    17 Novembre, 2007 - 22:20
  18. matteo

    puoi fidarti solo se lo vuoi

    17 Novembre, 2007 - 22:32
  19. Quanti figli feriti dall’egosimo di genitori che sono rimasti insieme non amandosi più. Magari cornificandosi a vicenda. Donne umiliate e frustrate. Padri, padroni che si divertivano un po’ e poi tornavano a fare i bravi genitori nella foto di famiglia. Ma così andava bene. Così era giusto e benedetto. E quei figli oggi come stanno? Sicuramente sono stati educati e cresciuti con una brutta idea del matrimonio.Non stupiamoci poi delle tante separazioni. Sono figlie di quella ipocrisia.

    19 Novembre, 2007 - 10:01
  20. …dove sono i dinosauri? Una bambina assisteva ai continui litigi dei genitori e diceva tra sé, piangendo, “vi dovete risposare!”. Quel dolore l’ha portato per tanti anni dentro e certamente ha condizionato la sua vita, segnata da una separazione e da altre relazioni fallite. Ma quel grido “vi dovete risposare” viene dalla terra dei dinosauri, dove è possibile all’amore ricominciare, dove ciò che è ferito può essere guarito, dove ciò che sembra morto puo rinascere più bello di prima.

    19 Novembre, 2007 - 12:23
  21. Luigi Accattoli

    Alessandro grazie della bella e accorata risposta. Mai avrei immaginato che la terra dei dinosauri fosse così vasta. Se ci ricapiti salutami quella bambina. Luigi

    19 Novembre, 2007 - 12:27
  22. … la nostra storia finora dice indubitabilmente che io e mia moglie ci amiamo.
    è la cosa che mi dà più forza nei momenti difficili. Il Signore mi perdoni.

    Ma siamo due tipi sanguigni e tosti e spesso le nostre discussioni fanno scintille. Tempo poche ore e ci riguardiamo negli occhi fiduciosi.
    Ora i nostri figli piccoli, presenti troppo spesso alle nostre litigate mi preoccupano…

    Qualche consiglio dalla “terra dei dinosauri”? O dal pianerottolo, ormai affollatissimo, di casa Accattoli?

    19 Novembre, 2007 - 12:38
  23. Clodine

    Non ti preoccupare caro amico: i figli vedono l’amore tra te e tua moglie, distinguono, sanno capire, e tra qualche anno, quando saranno grandi, ci rideranno sopra, prendendovi pure in giro; “amor senza baruffa fa la muffa”!

    E’ importante però un aspetto: parlare loro, tranquillizzarli, magari con una carezza…un bacio…e tutto tornerà a posto.

    Ciao
    Clodine

    19 Novembre, 2007 - 17:27
  24. Leopoldo

    Domandina: quanto l’idea che il matrimonio sia indissolibile contribuisce a fare delle separazioni un dramma insuperabile?
    Leopoldo

    19 Novembre, 2007 - 18:53
  25. Bella domandina, Leopoldo. Particolarmente pertinente per i genitori. Provo a risponderti, per quello che posso. Tanto quanto l’indissolubilità assume un carattere meramente giuridico-canonico o moralistico a scapito del suo valore mistico-sacramentale. Vincolo di legge (giuridica o morale) contro speranza di rinascita (separare le due cose, su questa terra, non so quanto sia possibile). Per i bambini, invece, la domanda mi sembre poco pertinente. Nella “terra dei dinosauri” non esiste l’idea dell’indissolubilità, perchè lì il matrimonio indissolubile è “la realtà”. Che poi questa “realtà” si possa rompere è un’altra questione ancora…

    20 Novembre, 2007 - 16:16
  26. Leopoldo

    Alessando, hai ragione, i bambini hanno bisogno che i genitori siano insieme.
    Leopoldo

    21 Novembre, 2007 - 19:44

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