Parabola del seme che cresce da solo o del contadino paziente

Lunedì 14 giugno, all’ultimo appuntamento di Pizza e Vangelo, abbiamo letto, dal capitolo 4 di Marco, la parabola del seme che cresce da solo, esclusiva di Marco, che abbiamo interpretato come un incoraggiamento, ai seminatori del Vangelo ad attendere che il seme germogli e cresca. Interpretazione condivisa dalla generalità degli studiosi, compreso Joacim Jeremias, massima autorità in tema di parabole, che propone di intitolarla “parabola dell’agricoltore paziente”. Qui trovate la registrazione audio dell’intera conversazione e nel primo commenti i titoli alternativi di Jeremias per altre parabole.

15 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Rifate i titoli. Joachim Jeremias (luterano tedesco, 1900-1979) nell’opera Le parabole di Gesù (Paideia 1967 – l’originale tedesco è del 1952) critica le interpretazioni tradizionali delle parabole e di alcune propone titolazioni nuove che in qualche caso hanno influenzato la traduzione Cei del Nuovo Testamento. Ne riporto otto, avvertendo che la titolazione tradizionale a cui Jeremias fa riferimento è quella in uso negli anni cinquanta nella Chiesa luterana tedesca e che i suoi titoli sono quelli in corsivo:

    Parabola del Figlio prodigo (Luca 15, 11-32): Parabola dell’amore del Padre
    Degli operai mandati nella vigna (Matteo 20, 1-16): del padrone generoso
    Della vedova supplicante (Luca 18, 18): del giudice ingiusto
    Dell’amico importuno (Luca 11, 5-8): dell’amico chiamato nottetempo in aiuto
    Del campo di quattro specie Marco 4, 3-8): dell’intrepido seminatore
    Del fico (Marco 13, 28s): del fico germogliante
    Dei due figli (Matteo 21, 28-32): dei figli dissimili
    Del seme che cresce per suo conto (Marco 4, 26-29): dell’agricoltore paziente

    20 Giugno, 2021 - 14:48
  2. Mi sento spesso vicino a tante cose che osservi caro Luigi ed è bella anche la tua serena accoglienza di ogni persona e opinione. Io credo che una via di rinnovamento sia uscire fuori dalle classificazioni della cultura e dei codici imperanti. Aprire ad un’epoca nuova in cui è ben chiaro che la mamma di famiglia, il nonnino, ogni persona può dare in mille modi contributi profondi, anche con la loro vita, le loro perplessità, che le cosiddette massime autorità chiuse nei loro circoli referenziali nemmeno ascoltano.

    20 Giugno, 2021 - 14:57
  3. maria cristina venturi

    Che il “seme” germogli e cresca in maniera invisibile e che spunti fuori come pianticella a suo tempo, sia che l’agricoltore dorma o vegli, insomma per sua forza intrinseca ( del seme) , per sua natura intima , non e’solo una legge della natura vegetale , come ha ben ricordato durante l’incontro il sig.Giovanni , ma si dimostra vero anche nel campo della storia umana .
    Poniamo che il “seme”simboleggi il Regno di Dio ,così come predicato da Gesu’, la fede nel Regno, l’Annuncio del Regno. In certe epoche storiche, in certi luoghi del mondo , il seme dell’Annuncio del Regno e’stato sotterrato , sepolto sotto terra e pareva estinto. Pensiamo alla Russia sovietica il cui ateismo di Stato e’durato dall’anno di fondazione 1922 a quello di dissoluzione 1991. In tutti questi anni ,quasi ottanta, il seme della fede in Dio e’rimasto nascosto e sotterrato. Poi all’improvviso si è scoperto che non era affatto morto . Dopo la fine dell’impero sovietico ha cominciato a crescere e germogliare . Eppure l'”agricoltore paziente” , in questo caso la Chiesa cristiana russa , non sembra aver fatto null’altro in quegli ottanta anni che aspettare e “custodire il seme ”
    Adesso persino le parate militari sulla Piazza Rossa dal 2015 si fermano per fare un omaggio all’Icona Miracolosa della Madre di Dio. Chi avrebbe potuto prevederlo negli anni :20 o ’30 a Mosca ? Chi ci avrebbe creduto nel periodo sotto Stalin? Eppure per noi che viviamo DOPO questi avvenimenti , questa e’una grande lezione. Il seme cresce da solo , sia nel mondo delle leggi naturali, sia nel mondo della storia degli uomini .

    21 Giugno, 2021 - 15:17
  4. Pensiamo allora a quello che è avvenuto in Giappone dopo la cacciata dei Gesuiti! Nonostante le persecuzioni più atroci, quando vennero i primi missionari francesi trovarono ancora la fede.

    21 Giugno, 2021 - 20:15
  5. Oggi, festa di San Luigi, è giusto augurare buon onomastico al nostro padrone di casa.

    21 Giugno, 2021 - 20:16
  6. maria cristina venturi

    Cara Antonella , l’Agricoltore paziente della parabola non e’altro che Dio. Non solo paziente perche’aspetta di il fiorire del seme, ma paziente anche perche’lascia crescere grano e zizzania insieme e non interviene fino alla fine .Il mondo e’pieno di bene e di male, mischiati insieme . Alcuni criticano il Creatore, perche’secondo loro solo il Bene dovrebbe esistere . Ma invece il Creatore lascia crescere grano e zizzania e si riserva di separarli solo all’ Ultimo Giorno . Il male, la zizzania, la mala erba sara’bruciata nel fuoco. Il male sarà sconfitto , ma non da noi esseri umani , non dal Grande Reset, non dall’Umanesimo Integrale, non dalle ideologie umane.
    Chi crede nel Grande Reset e nelle Ideologie umane non crede in Cristo. Non si possono servire due padroni.

    21 Giugno, 2021 - 22:55
  7. Auguri caro Luigi, buon onomastico

    21 Giugno, 2021 - 23:02
  8. Lorenzo Cuffini

    Rif: commento delle 22.55 del 21 giugno.
    Per la cronaca: l’ umanesimo integrale ‘entra un fico secco con il “grande reset”.
    Men che meno con le “ideologie umane”.
    Quanto a quest’ultime, vero che ci crede nelle ideologie umane non crede in Cristo.
    Figurarsi chi crede nelle proprie 4 ideacce , venerandole come dottrina universale.

    22 Giugno, 2021 - 13:16
  9. Lorenzo Cuffini

    All’udienza di oggi, mercoledì 23 giugno, papa Francesco ha piazzato una descrizione incredibilmente precisa e nitida di quanti , E QUI LA COSA CI RIGUARDA TUTTI DA VICINISSIMO, IN QUANTO SCRIVENTI IN RETE scrivono “per ribadire con insistenza, da veri e propri ‘custodi della verità’, così si chiamano loro, quale sia il modo migliore per essere cristiani”.
    Eccola:
    “Non mancano nemmeno oggi predicatori che, soprattutto attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, possono turbare le comunità”. Così il Papa ha attualizzato la Lettera di San Paolo ai Galati, nella prima catechesi dedicata a questo tema e svoltasi nel Cortile di San Damaso. “Si presentano non anzitutto per annunciare il Vangelo di Dio che ama l’uomo in Gesù Crocifisso e Risorto, ma per ribadire con insistenza, da veri e propri ‘custodi della verità’, così si chiamano loro, quale sia il modo migliore per essere cristiani”, l’identikit di Francesco: “Con forza affermano che il cristianesimo vero è quello a cui sono legati loro, spesso identificato con certe forme del passato, e che la soluzione alle crisi odierne è ritornare indietro per non perdere la genuinità della fede”. “Anche oggi, come allora, c’è insomma la tentazione di rinchiudersi in alcune certezze acquisite in tradizioni passate”, la tesi del Papa, che poi si è chiesto a braccio: “Ma come possiamo riconoscere questa gente? Per esempio, una delle tracce del modo di procedere è la rigidità. Danti al messaggio del Vangelo che ci fa liberi, gioiosi, questi sono rigidi: si deve vare quello, si deve fare quest’altro…”.
    Poi prosegue più avanti:
    “I nuovi predicatori non conoscono cosa sia umiltà, cosa sia fraternità. E’ la via della fiducia mite e obbediente. I nuovi predicatori non conoscono la fiducia mite e obbediente. E va avanti nella certezza che lo Spirito Santo opera in ogni epoca della Chiesa. La fede nello Spirito Santo che opera nella Chiesa ci porta avanti e ci salverà”.

    Va da sé che costoro, riconoscibilissimi, se ne faranno un baffo e continueranno imperterriti nella loro “predicazione”, che è quella che io da anni chiamo una vera e propria “controtestimonianza”. L’importante è che tutti gli altri se ne tengano abbondntemente alla larga, lasciandoli gicondamente cuocere nel loro brodo.
    Ah, tra l’altro: quanti si nascondono dietro il dito dell'” io dico solo la mia idea, sono libero di dirla”, si trovano in mutande come il famosissimo “re che è nudo”. Niente di quel che si dice pubblicamente in rete è privo di conseguenze e responsabiklita: DIRETTE E PERSONALI.
    Dal papa a ciascuno di noi.

    cfr https://www.agensir.it/quotidiano/2021/6/23/papa-francesco-udienza-non-mancano-nemmeno-oggi-predicatori-che-soprattutto-attraverso-i-media-possono-turbare-le-comunita/

    23 Giugno, 2021 - 10:59
  10. maria cristina venturi

    Lorenzo Cuffini . Chiunque puo’esprimere un opinione, e nessuno pretende di avere la Verita’, ma neppure tu. Non voglio fare polemica. Ma l’intolleranza dei tolleranti e la cattiveria dei sedicenti “buoni” e l’aggressivita’contro chiunque non piaccia o stia simpatico a te da’fastidio. E’un bullismo ,renditene conto, sei un bullo .Che sbeffeggia e disprezza chi non la pensa come lui, che insulta e deride.Mi spiace per te. Non la penso come te. Ma non per questo ritengo che non debba esprimere le mie opinioni perché a te non piacciono . Io non offendo nessuno.

    23 Giugno, 2021 - 18:21
  11. Lorenzo Cuffini

    Maria Cristina Venturi, non ha nessuna importanza quello che piace o non piace a me.
    Ha importanza , al contrario, anche se tu vorresti sgrullartela di dosso, quello che dici quotidianamente sulla Chiesa, sul papa, sul cristianesimo.
    Tu non solo li offendi, tutti e tre: ma vai anche molto oltre.
    Anni di interventi stanno lì, a disposizione tua e di tutti coloro che vogliano prendersi la briga di verificare.
    Punto.

    24 Giugno, 2021 - 0:45
  12. roberto 55

    M’intrometto solo per significare tutto il mio sostegno e la mia simpatia verso l’amico Lorenzo Cuffini, dei cui interventi, e per quel che vale il mio pensiero, condivido tutto.

    Roberto Caligaris

    25 Giugno, 2021 - 0:14

Lascia un commento