Parabola della capra e della doppia grata

Mentre svolgeva il 7 settembre con le contemplative del Madagascar la Parabola della giovane monaca e del vecchio Papa, che ho riportato il 9 settembre, Francesco giunto a metà del racconto ha proposto una parabola nella parabola, che in quel post avevo scorporato e che ora propongo a sè. La capra è il diavolo, che la doppia grata del monastero non ferma.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Una capra invedente. Sicuramente, a voi, la mondanità arriverà in tante forme nascoste. Sappiate discernere, con la priora, con la comunità in capitolo, discernere le voci della mondanità, perché non entrino in clausura. La mondanità non è una suora di clausura, anzi, è una capra che va per le sue strade, porta fuori dalla clausura… Quando ti vengono pensieri di mondanità, chiudi la porta e pensa ai piccoli atti di amore: questi salvano il mondo. Questo che vi dirò adesso, lo dirò non per spaventarvi, ma è una realtà, l’ha detto Gesù, e mi permetto di dirlo anch’io. Ognuna di voi, per entrare in convento, ha dovuto lottare, ha fatto tante cose buone e ha vinto: ha vinto lo spirito mondano, ha vinto il peccato, ha vinto il diavolo. Forse, il giorno in cui tu sei entrata in convento, il diavolo è rimasto sulla porta, triste: “Ho perso un’anima”, e se n’è andato. Ma poi è andato a chiedere consiglio a un altro diavolo più furbo, un diavolo vecchio, che sicuramente gli ha detto: “Abbi pazienza, aspetta…”. È un modo abituale di procedere del demonio. Gesù lo dice. Quando il demonio lascia libera un’anima, se ne va; poi, dopo un po’ di tempo, ha voglia di tornare, e vede quell’anima così bella, così ben sistemata e ha voglia di entrare. E Gesù cosa ci dice? Quel diavolo va, ne cerca altri sette peggiori di lui e torna con quei sette, e vogliono entrare in quella casa sistemata. Ma non possono entrare facendo rumore, come se fossero ladri, devono entrare educatamente. E così i diavoli “educati” suonano il campanello: “Vorrei entrare, cerco questo aiuto, quell’altro”. E lo fanno entrare. Sono diavoli educati, entrano in casa, ti risistemano e poi, dice Gesù, la fine di quell’uomo o di quella donna è peggiore dell’inizio.

    14 Settembre, 2019 - 17:07
  2. Luigi Accattoli

    Abbiamo doppia grata e in mezzo una tenda. Ma non ti sei accorta che quello era uno spirito cattivo? “No, era tanto educato, tanto buono! E adesso, no, io me ne vado a casa perché non posso tollerare questo…”. È troppo tardi ormai, tu l’hai lasciato entrare troppo dentro al tuo cuore. Non ti sei accorta, non hai parlato con la priora, non hai parlato con il capitolo, con qualche sorella della comunità? Il tentatore non vuole essere scoperto, per questo viene travestito da persona nobile, educata, a volte da padre spirituale. Per favore, sorella, quando tu senti qualcosa di strano, parla subito! Manifestalo. Se Eva avesse parlato in tempo, se fosse andata dal Signore a dirgli: “Questo serpente mi dice queste cose, tu cosa ne pensi?”. Ma Eva non parlò, e venne il disastro. Questo consiglio vi do: parlate subito, parlate in tempo, quando c’è qualcosa che vi toglie la tranquillità; non dico la pace, ma prima ancora la tranquillità, poi la pace. Questo è l’aiuto, questa è la difesa che voi avete in comunità: una aiuta l’altra per fare un fronte unito, per difendere la santità, per difendere la gloria di Dio, per difendere l’amore, per difendere il monastero. “Ma noi ci difendiamo bene dalla mondanità spirituale, ci difendiamo bene dal diavolo perché abbiamo doppia grata, e in mezzo anche una tenda!”. La doppia grata e la tenda non sono sufficienti. Potreste averne cento di tende! Ci vuole la carità, la preghiera. La carità di chiedere consiglio in tempo, di ascoltare le sorelle, di ascoltare la priora. E la preghiera con il Signore: “Signore, è vero questo che sto sentendo, questo che mi dice il serpente, è vero?”.

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2019/documents/papa-francesco_20190907_omelia-madagascar-oramedia.html

    14 Settembre, 2019 - 17:07
  3. Luigi Accattoli

    Sul magistero narrativo di Papa Francesco – ovvero sulle sue “parabole” – ho scritto un libro insieme al collega Ciro Fusco. Lo puoi vedere qui:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/antologia-delle-pubblicazioni-2/cera-un-vecchio-gesuita-furbaccione/

    Cliccando sulla voce “premessa” puoi leggere un’interpretazione del genere parabolico usato da Francesco. Il volume raccoglie e interpreta 110 racconti svolti da Papa Bergoglio nella sua predicazione.

    14 Settembre, 2019 - 17:09

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