Parabola della fine e dell’inizio

Improvvisa giunge al segno la freccia dell’anno tra fuochi e spari. Tra spari e fuochi riparte inaspettata la nuova freccia. Calmo trasale a questo vento di mutazione chi non bada a fuochi e spari.

161 Comments

  1. FABRICIANUS

    Buon Anno a Luigi, alla Sua famiglia e a tutti i bloggers!

    Che siano un anno di sole, pieno di grandi momenti e di grandi affetti, un anno colmo di Pace e serenità! E Gesù ci guidi….TE DEUM LAUDAMUS….

    31 Dicembre, 2007 - 19:56
  2. FABRICIANUS

    Che sia un anno..non: che siano…Sorry.

    31 Dicembre, 2007 - 19:57
  3. Cari auguri di buon Anno nuovo a Luigi e a tutti gli amici del blog.
    “Sub tuum praesidium…”
    Michelangelo

    1 Gennaio, 2008 - 6:17
  4. lycopodium

    Complimenti Accattoli, questa è prosa poetica, anzi … poesia.

    1 Gennaio, 2008 - 10:53
  5. Luisa

    Buon Anno a Luigi Accattoli, alla sua famiglia e a tutti gli amici di questo blog!

    Vorrei porgervi i miei auguri con le parole che il Santo Padre ha pronunciato al termine della sua omelia stamattina :

    “Cari fratelli e sorelle, solo conservando nel cuore, mettendo cioè insieme e trovando un’unità di tutto ciò che viviamo, possiamo addentrarci, seguendo Maria, nel mistero di un Dio che per amore si è fatto uomo e ci chiama a seguirlo sulla strada dell’amore; amore da tradurre ogni giorno in un generoso servizio ai fratelli. Possa il nuovo anno, che oggi fiduciosi iniziamo, essere un tempo nel quale avanzare in quella conoscenza del cuore, che è la sapienza dei santi. Preghiamo perché, come abbiamo ascoltato nella prima Lettura, il Signore “faccia brillare il suo volto” su di noi, ci “sia propizio” (cfr Nm 6,24-7), e ci benedica. Possiamo esserne certi: se non ci stanchiamo di ricercare il suo volto, se non cediamo alla tentazione dello scoraggiamento e del dubbio, se pur fra le tante difficoltà che incontriamo restiamo sempre ancorati a Lui, sperimenteremo la potenza del suo amore e della sua misericordia. Il fragile Bambino che la Vergine quest’oggi mostra al mondo, ci renda operatori di pace, testimoni di Lui, Principe della pace. Amen!”

    BUON ANNO !

    1 Gennaio, 2008 - 12:48
  6. Clodine

    Un ricordo agli amici distanti,
    quelli che stanno sulla punta dei rami,
    e che quando il vento soffia appaiono tra una foglia e l’altra,

    Il tempo passa, passa l’estate, se ne va,
    l’autunno s’avvicina, e perdiamo alcune
    delle nostre foglie,altre ne nascono dopo l’estate
    mentre altre ci lasciano…
    ma quelle cadute continuano a vivere
    con noi attraverso i ricordi di quando incrociarono
    il nostro cammino

    Felice anno nuovo

    1 Gennaio, 2008 - 21:06
  7. In omaggio alla tradizione di Capodanno, quest’anno ho voluto buttare dalla finestra l’uomo vecchio. Dopo una lotta furiosa – si attaccava con le unghie al maglione come un gatto – l’ho staccato finalmente e l’ho tirato giù. Ma il botto non l’ho sentito, e sì che sono al quinto piano. Sospetto sia rimasto aggrappato al cornicione e aspetti il momento buono per rientrare dentro casa. Sarà meglio vigilare.

    Auguri a Luigi e a tutti quanti.
    Che l’anno nuovo sia veramente nuovo

    2 Gennaio, 2008 - 9:59
  8. FABRICIANUS

    Scusatemi…ma vi chiedo una Preghiera, l’anno non si è aperto per me nel migliore dei modi. Grazie a chi mi ricorderà anche con una semplice AVE MARIA.
    E scusate ancora.
    Fabrizio

    2 Gennaio, 2008 - 11:33
  9. matteo

    @un ricordo a fabricianus, sono certo che il Signore in ogni occasione ci è al fianco.
    @ Iapino fa piacere il tuo sens of humor ma tanto concreto…

    2 Gennaio, 2008 - 11:41
  10. Clodine

    Fabri’ e ch’è successo?! Mi stai facendo paura!!! Sta tranquillo, qualunque sia il motivo che ti angustia vedrai che si risolverà per il meglio.

    Ti assicuro la mia preghiera, fin d’ora, con tutto il cuore

    Ciao
    Clodine

    2 Gennaio, 2008 - 12:11
  11. Grazie a te, Fabrizio, per avermi fatto pregare la prima avemaria del 2008. Per te e per altri che avevo nel cuore.

    2 Gennaio, 2008 - 12:23
  12. Luisa

    Fabricianus sono con te in pensiero e in preghiera.

    2 Gennaio, 2008 - 12:55
  13. Buon anno a tutti, e bentrovati dopo un po’ di giorni.

    Un pensiero e una preghiera per Fabricianus.

    2 Gennaio, 2008 - 12:58
  14. Francesco73

    Fabricianus, pregherò per te secondo la mia formula consueta:
    Ave, Pater, Angelo di Dio, Gloria, Requiem Aeternam.
    Io recito sempre così, ogni sera.

    2 Gennaio, 2008 - 14:21
  15. fabrizio

    da Fabrizio a Fabrizio, pregherò per te.

    2 Gennaio, 2008 - 14:25
  16. Buon anno a tutti. Fabricianus, assicuro un Salve Regina per te

    2 Gennaio, 2008 - 16:20
  17. Leopoldo

    Un anno in più…
    La vecchiaia è bella perché davanti si ha meno futuro, quindi meno speranze, e questo dà un grande sollievo.
    Pier Paolo Pasolini

    2 Gennaio, 2008 - 17:29
  18. matteo

    Syriacus Scrive: January 2nd, 2008 at 4:51 pm

    A Tolentino (MC), Giovedì 3 gennaio 2008 ore 19,15, nella chiesa del Santissimo Crocefisso, detta dei Cappuccini, piazza Porcelli, avrà luogo la Santa Messa con il Rito Romano antico, Messale del 1962, celebrata, in nomine Episcopi, dal Rev.mo Don Vittorio Serafini, Vicario Episcopale della Vicaria di Tolentino, grazie alla cortese comunicazione di S.E.R. Mons. Claudio Giuliodori, Vescovo Diocesano e la squisita collaborazione dei Rev.mi Parroci di Tolentino e particolarmente del Rev.mo don Andrea Leonesi che ospiterà e celebrerà in futuro ( sarà il più giovane Sacerdote locale, è nato nel 1968, a celebrare con l’antico rito !)

    Parteciperanno Cori e Gruppi Ecclesiali cittadini.

    Cerimoniere gentilmente fornito dall’Istituto del Buon Pastore.

    La prossima celebrazione sarà del Rev.mo Can. Don Frediano Salvucci, Parroco della Basilica Concattedrale San Catervo Martire e Canonico della Cattedrale di Macerata.

    Sarà consegnato il calendario liturgico 2008 delle celebrazioni che si terranno a Tolentino con il Rito Romano antico.

    http://www.introiboadaltaredei.info/?p=42

    2 Gennaio, 2008 - 18:36
  19. matteo

    Syriacus Scrive: January 2nd, 2008 at 3:29 pm

    Una “innovazione” del Presidente CEI, Bagnasco: il pulpito (e a casa dei Gesuiti!) viene ‘rispolverato’, dopo decenni… Bravo!

    http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=2144

    2 Gennaio, 2008 - 18:37
  20. matteo

    Syriacus Scrive: January 2nd, 2008 at 3:03 pm

    S.Rocco al Gentilino (alle ore 10.00), = Rito ambrosiano tradizionale, a cura dell’Arcidiocesi

    Oratorio di S. Ambrogio alle ore 11.00(Istituto Mater Boni Consilii) =Rito romano “tridentino” , Sedevacantisti!

    ed a Seregno (Fraternità S.Pio X alle ore 10.00)
    Rito romano “tridentino”, Lefebvriani

    2 Gennaio, 2008 - 18:39
  21. Leonardo

    È proprio necessaria questa promozione pubblicitaria?

    2 Gennaio, 2008 - 19:21
  22. matteo

    No!
    ma è importante avere le idee chiare

    2 Gennaio, 2008 - 19:27
  23. Luigi Accattoli

    L’ottimo Syriacus assume l’aspetto degli “amici distanti” di cui parlava sopra Clodine con una bella immagine: “quelli che stanno sulla punta dei rami, e che quando il vento soffia appaiono tra una foglia e l’altra”. Si direbbe: tra un pulpito e un turibolo. Saluti a Syriacus e al suo inaspettato portavoce Matteo

    2 Gennaio, 2008 - 20:43
  24. Clodine

    Eh già ! ah ah ah ah…ogni riferimento è puramente casuale !
    Non m’aspettavo da Matteo quest’ambasciata :O , la cosa mi sorprende !

    2 Gennaio, 2008 - 21:11
  25. Leonardo

    Con i sedevacantisti non bisognerebbe prendere neanche un caffé: altro che andare alle loro messe!

    2 Gennaio, 2008 - 21:17
  26. matteo

    @Leonardo
    Gesù, non si creava problemi ad entrare in case sorprendenti…..
    sorprendendo!
    perchè giudichi?

    2 Gennaio, 2008 - 21:51
  27. FABRICIANUS

    RINGRAZIO DI CUORE tutti voi che pregherete per me.

    Si tratta di un periodo abbastanza difficile dal punto di vista psico-fisico(esami universitari-problemi lavorativi- problemi di vita affettiva) con implicazioni strettamente fisiche (insonnia..inappetenza)

    Ancora GRAZIE DI CUORE, a tutti coloro che mi ricorderanno nella Preghiera.
    E scusate, se mi sono permesso di “disturbare” con l’elenco delle mie “malattie”
    Un caro saluto!
    Fabrizio.

    2 Gennaio, 2008 - 22:06
  28. raffaele.savigni

    Caro Luigi, hai seguito la polemica relativa all’ambigiuo editoriale del sito Korazym? Mi ha lasciato perplesso. Ma ancor più mi lascia perplesso questo violento attacco di “Baronio (sul sito ultraconservatore “Petrus”) contro i settori progressisti della Chiesa, accomunati a Lucifero, e addirittura (neppure troppo larvatamente) contro Paolo VI e l'”ultimo” Giovanni XXIII, accusati di simpatie per i “progressisti”:
    L’Editoriale – E ‘Korazym’ disse: ‘Non serviam’
    di Baronio
    CITTA’ DEL VATICANO – Quando l’Onnipotente volle mettere alla prova gli Angeli, mostrò loro l’Incarnazione, la Passione e la Redenzione del Suo Divin Figlio. Al vedere che il Dio Sabaoth avrebbe preso una natura umana e sarebbe morto per la salvezza degli uomini, Lucifero fece risuonare nel cielo il suo «Non serviam» (Non servirò, non obbedirò), con il quale meritò la dannazione eterna a sé e agli altri spiriti ribelli. A quel grido maledetto, rispose l’Arcangelo Michele: «Quis ut Deus?». Da una parte la rivolta dell’orgoglio satanico contro i piani della divina Provvidenza, dall’altra l’umile abbandono in Dio. I «Non serviam» si sono ripetuti nella storia dell’umanità: tra i pagani, nelle tribù di Israele ed anche in seno alla nuova Gerusalemme, la Santa Chiesa Cattolica, che il Signore ha scelto come Arca della nuova ed eterna Alleanza, dopo l’infedeltà della Sinagoga. Anche in quest’Arca c’erano menti eccelse e personalità di alta spiritualità, che hanno preferito ergersi a giudicare il Vicario di Cristo, separandosi dalla comunione con lui e meritando – al pari degli angeli decaduti – la perdita della salvezza. Poiché è Cristo stesso che, per bocca del Magistero infallibile, ci insegna che fuori dalla Chiesa non vi può essere salvezza; come riassume l’inizio del Simbolo di Sant’Atanasio, «quicumque vult salvus esse, ante omnia opus est ut teneat catholicam fidem: quam nisi quisque integram inviolatamque servaverit, absque dubio in æternum peribit», «chi vuol sarvarsi, per prima cosa è necessario che osservi la fede cattolica: e se egli non l’avrà conservata integra e inviolata, senza dubbio morirà in eterno». Certo queste parole suonano poco “ecumeniche” per le menti progressiste abituate alla fatua prosa dei loro discorsi, ma la Verità non ha bisogno di molte glosse ed anche il semplice la sa cogliere, traendone insegnamento. Ci sono poi dei «Non serviam» più circostanziati e subdoli: chi li pronunzia lo fa senza ergersi al pari di Lucifero, ma con mille distinguo, abili circonlocuzioni, insinuando l’errore senza avere il coraggio di affermarlo. Ma rimangono «Non serviam», e come tali vanno presi. L’ultimo «Non serviam» di questo tipo viene dalla redazione del quotidiano online ‘Korazym’, che in un articolo del 27 Dicembre scorso, si avventura con malcelato fastidio a giudicare il Pontificato della Santità di Nostro Signore, usando gli artifizi propri del modernismo. Anche in questo caso la critica del Santo Padre è deviata su «alcuni ambienti che gli ruotano attorno», come se egli non si fosse scelto i propri collaboratori e questi agissero autonomamente. I giornalisti la chiamerebbero “dietrologia”: quando si vuole attaccare un’autorità si ricorre spesso ad insinuare il sospetto che essa sia in qualche modo indebolita e manovrata da poteri oscuri ed eminenze grigie. Poi si parla di «pontificato multiforme e complesso […] tanto da lasciare insinuare il dubbio di una sostanziale debolezza interlocutoria o di disattenzione nei confronti delle Chiese più povere», quando è evidente anche ai fanciulli che Benedetto XVI non ha alcuna intenzione di prestarsi alla facile retorica pauperista e pacifista a danno del proprio ruolo di Dottore e Pastore della Chiesa universale. Ancora, l’articolo censura il Motu proprio con cui il Papa «rinfocola le speranze delle frange più tradizionaliste e impomatate del mondo cattolico», e subito dopo si torna sui propri passi ricordando la sua affabilità con i giovani a Loreto. Si accusa il Santo Padre di «un imperdonabile, epocale errore diplomatico con il mondo islamico» con la Lectio magistralis di Ratisbona, ma si ricordano i recenti progressi nel dialogo con l’Islam. Definire il Pontificato «un’erma bifronte» suona non solo offensivo ed irriverente, ma denunzia piuttosto l’atteggiamento di ‘Korazym’, che da un lato osa censurare l’operato del Pontefice e dall’altro ne loda aspetti marginali. Quel che rimane al lettore è un giudizio negativo sulla sostanza del Pontificato, che avrebbe «il volto sfigurato da distorsioni e travisamenti». E suona ancor più offensivo sentir parlare di «rigidi barricamenti nell’ideologia e logiche di contrapposizione», perché questo è esattamente ciò che fece Nostro Signore sin dall’inizio: «Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra. Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari» (Mt. X, 34-38). Se il Santo Diacono Stefano, del quale abbiamo festeggiato pochi giorni orsono la festa, avesse rinunciato ai «rigidi barricamenti nell’ideologia e a logiche di contrapposizione» non sarebbe stato ucciso per testimoniare la sua fede in Gesù Cristo, e non lo onoreremmo come Protomartire. E come lui, tutta la schiera dei Martiri, che sull’esempio di Nostro Signore ha preferito soffrire atroci tormenti piuttosto di «aprire spazi di autentica apertura nel confronto», che altro non sono se non l’apostasia, la connivenza all’errore e l’annacquamento della Verità. Ai novatori piace poco «un pontificato eletto sempre più a vessillo da chi all’apertura fiduciosa preferisce gli spazi angusti della conservazione». Anzi: non piace per nulla. Costoro si erano abituati ad una Chiesa orizzontale, impoverita nella dottrina quanto nella liturgia, abbassata per ragioni ideologiche a ruolo di crocerossina dell’umanità, a succursale dell’ONU. Ed è innegabile che lo scorso Pontificato – specialmente nell’ultimo decennio di malattia di Giovanni Paolo II – abbia consentito il proliferare di movimenti vicini all’ecumenismo più estremo, alla teologia della liberazione, al cattocomunismo, al sedicente pacifismo devastatore dei No-global. Ecco il «Non serviam» che vogliamo smascherare: lo impone anzitutto la giustizia, che chiede che a ciascuno sia dato il suo. E la verità, che umilmente cerchiamo di difendere dalle pagine di ‘Petrus’. Lo impongono l’amore e il filiale ossequio verso il nostro Padre comune, attaccato non solo dai nemici esterni alla Chiesa, ma anche da falsi amici interni. Falsi amici che col passare del tempo si rivelano nemici ancor più temibili di quelli che se non altro non si spacciano per Cattolici. C’è poco da parlare di «soluzioni ingenue e facili giudizi, dove non addirittura chiusure degne dei tempi di caccia alle streghe»: liquidare il problema dell’obbedienza al Supremo Pastore della Chiesa da parte del Clero e dei fedeli con la retorica da massoni dell’Ottocento qualifica l’articolo di ‘Korazym’ come un atto di ribellione, perfettamente coerente – come più volte abbiamo rilevato – con lo spirito intrinsecamente ribelle di chi antepone se stesso al Vicario di Cristo, giungendo a impugnare la Verità rivelata. E questo non ha nulla a che vedere con la «vivacità intellettuale e lo spirito critico che crea maturità». Per questo ci sorge il dubbio che le polemiche di questi mesi siano – queste sì – pilotate da «alcuni ambienti» progressisti, terrorizzati dall’inesorabile perdita di potere e di ascendente sulla Curia romana e sul Romano Pontefice. Comprensibile, certo, ma non al punto da giustificare insinuazioni e attacchi contro la Santità di Nostro Signore e di chi Egli ha scelto come proprio fidato collaboratore. I giornalisti lo chiamano ‘spoil system’: andava bene all’epoca di Paolo VI, quando eminenti prelati colpevoli di essere troppo cattolici furono allontanati per far posto ad ‘homines novi’ fedeli al nuovo corso progressista; andava bene negli ultimi anni di Giovanni Paolo II, la cui infermità ha consentito nomine e insediamenti a tutti i livelli, sino al suo ultimo respiro. Perché non dovrebbe andar bene oggi? ”
    Cosa pensate? Personalmente sono indignato. Un editoriale del genere conferma che c’è tensione tra i collaboratori del papa e che qualcuno sta cercando di strumentalizzarlo (ma credo proprio che fallirà) per rinnegare le aperture di Paolo VI e Giovanni Paolo II.

    2 Gennaio, 2008 - 22:37
  29. Leonardo

    Per Matteo.
    Ad un cattolico obbediente a santa madre chiesa non è lecito partecipare a messe celebrate da scismatici e/o da eretici. Se poi uno si crede Gesù … è un’altro paio di maniche.

    Quanto sopra è oggettivo. Di soggettivo ci metto una certa incuriosita ripugnanza che provo nei confronti di certe posizioni aberranti, veri insulti alla ragione, come appunto il sedevacantismo.

    2 Gennaio, 2008 - 22:56
  30. Luigi Accattoli

    Caro Raffaele Savigni, non è il caso di prestare attenzione a scritture modeste come le due che lei cita, che certo non sono ispirate da “collaboratori del papa”. Lasciamo a chi ama la polemica tutto lo spazio e cerchiamo di ragionare in positivo. Bisogna scegliere a che cosa applicarsi e non so lei ma io non ho ancora letto per intero Tolstoj e neanche Tito Livio.

    2 Gennaio, 2008 - 23:35
  31. raffaele.savigni

    Forse Luigi ha ragione. “Non ti curar di lor ma guarda e passa”.

    3 Gennaio, 2008 - 0:02
  32. fabrizio

    Luigi, se è per questo io non ho ancora letto per intero nemmeno il Nuovo Testamento.
    E’ quello che mi riprometto per quest’anno: qualche editoriale in meno, molta Scrittura in più.

    3 Gennaio, 2008 - 8:07
  33. Clodine

    Come non hai ancora letto il N.T Fabriì..ma che dici !?!? Ahahahaha….sei troppo forte….Gesù Gesù…

    A parte gli scherzi: leggilo dai, ci sono delle pagine mirabili..

    Riguardo a quell’articolo non l’ho letto nemmeno io -lo farò quanto prima- ritengo che, proprio in nome di quel Vangelo a cui la Chiesa si rifà, è dunque assolutamente impossibile, per amore dell’unità della Chiesa fare astrazione, sia pure per un solo istante alla carità.

    La carità è proprio ciò che da coesione all’intero corpo e tessuto della Chiesa: è questo che si continua ad ingnorare in modo davvero Luciferino!

    Sugli eretici vorrei parlare con la voce di S.Agostino :” ..Tuttavia fratelli, non crediate che possano nascere delle eresie ad opera di qualche piccola anima! Non ci sono che dei grandi uomini che hanno prodotto delle eresie”.

    Però consetitemi una piccola cosa: “dire che la chiesa custodisce potenzialmente tutta la verità, è astratto quanto dire che ogni uomo è potenzialmente ogni cosa (omnia est in potentia omnia) eh…

    Agostino, Enarrationes in P.s 124 CC XL. 1.839

    3 Gennaio, 2008 - 8:36
  34. fabrizio

    Clodine non esagerare, non ho detto che non ho letto il NT, ma che non l’ho letto per intero.
    Abbiate pietà.
    Pago un po’ di superficialità personale e anni di gruppi in associazioni eccelsiastiche in cui ci si parlava addosso ma, ahimè, la Parola rimaneva in disparte (e con lei la Tradizione e il Magistero).

    3 Gennaio, 2008 - 9:50
  35. Clodine

    Ma certo !! Era solo una battuta simpatica, come si tu: simpaticissimo ! E…non sei superficiale, non lo sei affatto!

    3 Gennaio, 2008 - 10:04
  36. Clodine

    volevo dire : ” come sei tu”…scrivere in questa finestrella tanto piccola, con questi spazi così ridotti è un dramma per me, che non ho grande dimestichezza con la tastiera, e il pensiero è molto più veloce dei polpastrelli. Vedo che a volte inserite delle faccine espressive così simpatiche: ma come si fa?..

    3 Gennaio, 2008 - 10:09
  37. fabrizio

    Spesso mi chiedo come sia possibile che io, vissuto fin dall’infanzia tra “casa e chiesa”, sia arrivato fino ad oggi senza un approfondimento sistematico e metodico delle Scritture.
    E’ sicuramente e prima di tutto colpa mia ma forse, pur non pretendendo che la mia esperienza sia rappresentativa della realtà cattolica italiana, c’è qualcosa a livello di trasmissione della fede che non funziona.

    3 Gennaio, 2008 - 10:56
  38. A proposito di chi cerca materiale per polemiche sterili, vi ricordate l’enciclica ed il presunto ignorare il Concilio: beh, andate a vedere la lettera per la giornata della pace al primo punto:
    “Ma anche i popoli della terra sono chiamati ad instaurare tra loro rapporti di solidarietà e di collaborazione, quali s’addicono a membri dell’unica famiglia umana: « Tutti i popoli — ha sentenziato il Concilio Vaticano II — formano una sola comunità, hanno un’unica origine, perché Dio ha fatto abitare l’intero genere umano su tutta la faccia della terra (cfr At 17,26), ed hanno anche un solo fine ultimo, Dio »(1).”
    Seguono riferimenti ad altri tre documenti conciliari.
    Quindi mi convinco che ci sia un unica ottica in cui vedere questo come gli altri pontificati, da Pietro in poi. Continuità anche se in evoluzione, ma sempre sul cammino della crescita nella fedeltà al messaggio evangelico.

    3 Gennaio, 2008 - 11:07
  39. Anche il discorso all’udienza generale di ieri, 2 gennaio, su Maria Madre di Dio è pieno di riferimenti al Concilio Vaticano II. Lo dirò al mio amico che insinuava una smemoratezza del Papa in occasione dell’enciclica (in realtà diceva altro…). Per quell’enciclica, e per lo stile adottato da Bendetto XVI, un altro mio amico parla – secondo me felicemente – di “semplicità di secondo livello“. Una semplicità cioè che ‘osa’ ricapitolare la grande eredità (e complessità) storica, culturale, teologica, per giungere all’essenzialità della fede e al cuore dell’annuncio. E quindi al cuore dell’uomo.

    3 Gennaio, 2008 - 14:49
  40. Tanto perchè si possa avere le idee chiare su Matteo, che mi ha qui voluto del tutto fraudolentemete additare a “lefebvriano” , o molto peggio, a “sedevacantista”; ciò che lui ha copiato e incollato dal blog di Andrea Tornielli è stato ivi da me scritto con un intento del tutto opposto a quello che lui mi ha -ripeto, in pessima fede- attribuito.

    Io infatti ho scritto : ” Syriacus Scrive: January 2nd, 2008 at 3:03 pm

    S.Rocco al Gentilino (alle ore 10.00), = Rito ambrosiano tradizionale, a cura dell’Arcidiocesi

    Oratorio di S. Ambrogio alle ore 11.00(Istituto Mater Boni Consilii) =Rito romano “tridentino” , Sedevacantisti!

    ed a Seregno (Fraternità S.Pio X alle ore 10.00)
    Rito romano “tridentino”, Lefebvriani ”

    Ho sentito doveroso scrivere quanto sopra, come necessaria precisazione ,
    a complemento di un commento lasciato da un tale “Ielino” poco prima sul medesimo blog, in cui si affermava, assai erroneamente, che :

    “.. oggi a Milano e dintorni vi sono già 3 luoghi in cui tale Messa viene celebrata ogni domenica: S.Rocco al Gentilino (alle ore 10.00), Oratorio di S. Ambrogio alle ore 11.00(Istituto Mater Boni Consilii) ed a Seregno (Fraternità S.Pio X alle ore 10.00)”

    Fuorviante assai, appunto.

    Penso di essere stato chiaro, chiamando col loro nome ciascuna delle tre celebrazioni, e ‘avvertendo’ così i potenziali interessati. Niente di più.

    Se poi a qialcuno piace immaginarmi in “non completa comunione” con la Chiesa Cattolica, beh, non posso certo impedirglielo…

    3 Gennaio, 2008 - 15:01
  41. Leonardo

    Come messa in guardia l’avviso di Syriacus va benissimo. Tolto dal contesto effettivamente assumeva un altro significato.

    3 Gennaio, 2008 - 15:08
  42. lycopodium

    Il tutt’altro che “divinus instinctus” del profeta, a quanto pare, ha colpito ancora.

    3 Gennaio, 2008 - 15:20
  43. Peraltro, dare informazione, mediante commento di un post a firma Tornielli sull’accettazione/implementazione del Motu Proprio a Milano, di una celebrazione in forma extraordimaria del rito romano in una diocesi italiana (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) con il benestare della curia locale (celebrante un Vicario episcopale) , non mi sembra affatto peregrina.
    O essere contenti che la “serena recezione” (cfr. Bertone) della Summorum Pontificum proceda è contro l’unità ecclesiale, o peggio, il Vangelo?

    3 Gennaio, 2008 - 15:22
  44. Il pulpito viene ancora utilizzato in non poche chiese cattoliche fuori dall’Italia (magari un tipo simile a quello del Duomo di Milano) , e in moltissime celebrazioni di comunità ecclesiali protestanti. (Beh, ho visto anche una pastora luterana celebrare ‘ad orientem’, ma sarebbe un ulteriore discorso…)

    Non vedo che ci sia di male avere talune preferenze, davvero.

    3 Gennaio, 2008 - 15:31
  45. Francesco73

    O.T.

    Che mi dite della proposta politico-culturale fatta in questi giorni da Giuliano Ferrara?

    3 Gennaio, 2008 - 15:39
  46. “#
    Luigi Accattoli scrive,

    2 Gennaio 2008 @ 23:35

    Caro Raffaele Savigni, non è il caso di prestare attenzione a scritture modeste come le due che lei cita, che certo non sono ispirate da “collaboratori del papa”. Lasciamo a chi ama la polemica tutto lo spazio e cerchiamo di ragionare in positivo. Bisogna scegliere a che cosa applicarsi e non so lei ma io non ho ancora letto per intero Tolstoj e neanche Tito Livio.

    Oggi sono passato presto alle Paoline, dopo aver accompagnato mia sorella alla stazione. Stava cominciando a nevicare -e continua-, e si è invogliati alla lettura. Visto che ricomincerò a lavorare (nuovo lavoro: ricerca applicativa, diciamo, sull’energia dall’idrogeno) il 14 gennaio, mi sono fatto un bel bottino di letture per questi giorni, fra cui: Lettera ai Cattolici Cinesi, Laborem Exercens, Fides et ratio, gli atti di “Creazione ed evoluzione” a Castelgandolfo.

    Se qualcuno continua a pensare che il sottoscritto aderisca a posizioni scismatiche , eretiche, banalmente retrograde o sia interessato esclusivamente al colore del mozzetto del canonico o a quante gemme stanno sulla mitria, si sbaglia di grosso.

    Per quanto sia entusiasmato dall’idea di impararmi domani, in un sol giorno, tutta la Missa Fons Bonitatis, e il proprium dell’Epifania, per poi cantarli assieme ad altri specialisti domenica prossima, ad una celebrazione in rito romano classico in comunuione con tutta la Chiesa, ciò non toglie che sia pienamente cosciente che *anche* ben altro -valori e scelte- comporti la fede cristiana, nella nostra vita di umani, e umani battezzati.

    Di più non mi sembra necessario dire, ‘che mi parrebbe fiato ( o meglio: ticchettio) sprecato.

    3 Gennaio, 2008 - 15:48
  47. Clodine

    Nessun timore, purché si aderisca il più possibile al messaggio e al Servizio di Cristo il Quale non può essere usato come bandiera per un partito che voglia correre all’assalto contro gli altri nella medesima chiesa.

    A questo proposito basti citare la prima lettera ai Corinzi, che mi sembra piuttosto pertinente e illuminante (scritta in relazione alle famose dispute interne) :” tutto è ottimo, purché sia fatto nel nome di Colui che è e rimane il Signore della Chiesa e di tutto quello che la costituisce. Nessuna chiesa in fin dei conti può giudicare se stessa, essa è messa alla prova del fuoco dal Suo Signore. Allora apprirà ciò che nella sua forma particolare, nella sua tradizione particolare, nella sua dottrina è legno, fieno, paglia, oppure oro, argento, pietra preziosa, ciò che passa perché senza valore, e ciò che sarà mantenuto e conservato”

    3 Gennaio, 2008 - 16:40
  48. Sbaglio, Syriacus, o “ticchettio sprecato” è una battuta nei miei confronti? Se sì la trovo molto divertente (anche se un po’ malevola…). Ne sono lusingato 🙂

    3 Gennaio, 2008 - 17:24
  49. matteo

    Syriacus scrive, 3 Gennaio 2008 @ 15:01
    Tanto perchè si possa avere le idee chiare su Matteo, che mi ha qui voluto del tutto fraudolentemete additare a “lefebvriano” , o molto peggio, a “sedevacantista”; ciò che lui ha copiato e incollato dal blog di Andrea Tornielli è stato ivi da me scritto con un intento del tutto opposto a quello che lui mi ha -ripeto, in pessima fede- attribuito.
    ======================
    esagerato!!!!
    basta andare su Tornielli e vedere che nulla è stato toccato nè ritoccato di quanto hai scritto,
    ma con assoluta ed estrema fedeltà
    l’intero intervento che ella ha fatto dal nostro amico Tornielli.
    Quindi non vedo dove sia la frode,
    non ho mai scritto che lei è un lefebriano , nè un sedevacantista (e anche se fosse, non è un peccato mortale!)
    e la cosa più divertente è capire attraverso sterili parole esclusivamente del syriacus come il Matteo possa essere in cattiva fede o persino capirne…. gli intenti (mai espressi???……)
    Su Buon Syriaco,
    siamo seri un po tutti,
    lei ci mancava
    e io ho ridato una sua presenza virtuale quale è,
    mi dimostri parola per parola dove ho sbagliato.
    Syriacus mi prenda come sono,
    si legga con attenzione e attttentamente i commenti
    e vedrà che non c’è alcuna contraffazione
    e forse
    chissà che non mi riscopra………..
    le do tutto il tempo che vuole

    3 Gennaio, 2008 - 17:26
  50. matteo

    Leonardo scrive,3 Gennaio 2008 @ 15:08
    Come messa in guardia l’avviso di Syriacus va benissimo.
    Tolto dal contesto effettivamente assumeva un altro significato.
    =======================================
    da quale contesto
    copiare un intero commento
    dal link
    http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2007/12/30/500-firme-per-lapplicazione-del-motu-proprio-a-milano/
    sul Motu proprio di B16
    era toglierlo dal contesto?
    assumeva quale significato?
    vai a vedere sul link
    dove risulta tutto fedelmente
    e parliamone.
    Dai
    Leonardo!!!!!

    3 Gennaio, 2008 - 17:32
  51. Luisa

    Clodine,mi potrebbe dare il riferimento esatto al passaggio da lei citato qui sopra della prima lettera ai Corinzi, non mi sembra avere la stessa versione. Grazie!

    3 Gennaio, 2008 - 17:39
  52. [No, Alessandro, non era una battuta nei tuoi confronti , davvero. Forse l’ho mutuata da te (‘Ticchetòcche’ -l’ho capito a posteriori) a livello meramente ‘inconscio’…Forse, più indirettamente, dal “le nostre dita si agitano sulla tastiera messaggere di pensieri e emozioni” di Luisa.

    Comunque, parlar di ‘ticchettare’ in un blog, è frequente come un pò come lo divenne il ‘tintinnare’ (di manette) sotto Tangentopoli…

    …Sapete, oggi ne ho sentita una davvero bella: approposito del ‘contar balle’:
    una voce mi informa da Radio24 che “in Campania si contano più di un milione di eco-balle…”

    Così, pindaricamente forse, ma per finire in ilare tristezza… ]

    3 Gennaio, 2008 - 17:44
  53. Peccato, Syriacus, perché era davvero carino. Comunque ti svelo che “Ticchettòcche” è il soprannome, alla romana, che mi è stato attribuito sui campi di calcetto da un noto frequentatore di questo pianerottolo, di cui però non dico il nome. Pare – dicunt – che io sia innamorato della palla, del tocco breve e del passaggetto, della finta e del giochetto ai danni dell’avversario. Insomma, più un’esteta che un…moralista 🙂

    3 Gennaio, 2008 - 17:53
  54. Carissimo Matteo, io non detto che tu abbia copiaincollato in maniera incompleta il mio commento n° 83 al post di Tornielli Andrea “500 firme per l’applicazione del Motu proprio a Milano”, il link al quale tu hai fatto bene a fornire. Piuttosto, la questione era che il mio commento, andava e va letto come ‘precisazione/avvertimento’ rispetto a quello precedente, non mio, di tale Ielino:

    ” lelino Scrive: January 2nd, 2008 at 2:28 pm

    Credo che ogni iniziativa volta alla diffusione della Messa tridentina sia ottima (inclusa la raccolta firme)..però vorrei evidenziare che oggi a Milano e dintorni vi sono già 3 luoghi in cui tale Messa viene celebrata ogni domenica: S.Rocco al Gentilino (alle ore 10.00), Oratorio di S. Ambrogio alle ore 11.00(Istituto Mater Boni Consilii) ed a Seregno (Fraternità S.Pio X alle ore 10.00)..certo anche io preferirei averla in tutte le parrocchie almeno 1 volta alla settimana e non dover prendere la macchina ogni domenica e farmi 20 minuti per andare alla Messa, però nell’attesa di tempi migliori forse sarebbe il caso di riempire (con le nostre presenze) questi centri di Messa già esistenti “

    3 Gennaio, 2008 - 17:56
  55. [La mia precisazione è stata rispetto al rito: ambrosiano tradizionale il primo dei tre, romano tradizionale gli altri due ; l’ammonimento rispetto ai promotori delle due celebrazioni in rito romano: non in piena comunione con la Chiesa quella lefebvriana, apertamente scismatica la sedevacantista.]

    3 Gennaio, 2008 - 17:59
  56. Clodine

    Per Luisa: naturalmente non l’avevo citata avendola davanti, ma solo ricordandola e meditandola in una personale elaborazione.

    Comunque eccola; dalla Biabbia di Gerusalemme : ” Infatti nessuno può porre fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. Se l’opera che ciascuno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se l’opera finirà bruciata sarà punito”
    Prima lettera ai Corinzi (3,12-17)

    Grazie per avermela fatta rileggere, sai. le scritture in genere le conosco a memoria, ma sai, sono talmente tante che averle a tutte per filo e segno diventa problematico talvolta…

    3 Gennaio, 2008 - 18:21
  57. Clodine

    Anzi, consiglierei al riguardo -vista la piega che sta prendendo questo dibattito- che si approfondisse la prima ai Corinzi 4 ( fino alle ammonizioni)

    La raccomando caldamente

    3 Gennaio, 2008 - 18:32
  58. FABRICIANUS

    Su Buon Syriaco,
    siamo seri un po tutti,
    lei ci mancava.
    —————————————————————–

    In effetti, se posso permettermi, Syriacus un pò mi/ci mancava, senza nulla togliere agli altri bloggers e a Luigi.
    Saluto tutti caramente, ringraziando ancora per le Preghiere.
    F.

    3 Gennaio, 2008 - 19:40
  59. Luigi Accattoli

    Da Matteo Spicuglia ricevo questo messaggio:
    Gentile Accattoli, sono Matteo Spicuglia, direttore di Korazym.org. Leggo sul suo blog un commento secco alla polemica che ci ha coinvolto in questi giorni. Mi dispiace leggere quanto ha scritto, per il semplice fatto che credo conosca la nostra storia, decisamente incompatibile rispetto a quanto scritto da Petrus. E’ da due giorni che siamo messi letteralmente alla gogna da questo sito con un odio incomprensibile, definiti prima “Giuda” e “traditori da scacciare dal tempio” e poi paragonati a Lucifero. Il tutto per una semplice analisi non sul pontificato, ma su certe polarizzazioni, da cui abbiamo voluto prendere le distanze. Era questo il senso del nostro editoriale, condito di affermazioni sul pontificato che non esprimevano giudizi, ma le tante chiavi di lettura estremistiche che in questi mesi alcune frange del mondo cattolico o laico hanno portato avanti. Un’analisi da cui sono state decontestualizzate ad arte alcune frasi, per imbastire una volgare polemica di cui non conosciamo i reali obiettivi e con accuse per cose che non abbiamo mai pensato. Definirci modesti, sullo stesso piano di un sito che calunnia ed è pronto a usare un linguaggio inaccettabile, non solo è ingiusto, ma è anche – e mi spiace dirlo – una grande sciocchezza. E mi spiace che sia proprio lei, tra le righe, a pensare che una realtà come la nostra sia dedita alla polemica. Preferiamo far circolare idee, nel rispetto assoluto delle posizioni di tutti, ma pretendendo rispetto. Da tutti. Le auguro buon lavoro e un buon anno! Matteo Spicuglia

    3 Gennaio, 2008 - 19:54
  60. Clodine

    ciao FABRICIANUS, ho letto delle tue disavventure, so che stai passando un brutto periodo. Sappi che sono momenti della vita in cui tutti prima o poi ci imbattiamo, chi per una ragione, chi per un’altra. Posso dirti -se può esserti di conforto- che certe situazioni , al momento insormontabili, e dolorose servono a maturare, sappi che se ne esce cresciuti, perché quello che non ammazza rafforza. Stai sereno, e pensa al presente perché come dice il Signore “ad ogni giorno basta la sua pena” ( scusa se non ti cito la pagina precisa del Vangelo)

    Continuerò a portarti nel cuore, e a pregare per te, ma anche tu…per me..

    3 Gennaio, 2008 - 20:02
  61. Luisa

    Non voglio entrare in polemica su questo sito, tutto e anche di più è stato scritto sul blog di Raffaella. E`di stasera la reazione più che agressiva, nei confronti di Raffaella, da parte dalla fondatrice di Korazym,anzi della FONDATRICE che accusa Raffaella e noi tutti che abbiamo reagito di non saper leggere, di mancare di coraggio, ecc…. di diffamare Korazym giudicando le nostre razioni addirittura inammissibili !
    Metto tutto ciò sul conto di una reazione a caldo, ancora eccessiva .
    Per chi ,proprio ci tiene ..ecco il link :

    http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2007/12/korazym-attacca-dura
    mente-benedetto-xvi.html

    Matteo Spicuglia dice ” era questo il senso del nostro editoriale”….sono felice che lo dica , FINALMENTE in modo chiaro e inequivocabile, perchè le “affermazioni sul pontificato..” che Korazym dice non condividere, e che erano particolarmente infelici, avrebbero dovuto figurare fra virgolette o precedute da una frase chiarificatrice…
    E perchè poi la polemica sarebbe volgare? Semplicemente perchè lettori attenti,non hanno condiviso e apprezzato il frutto della riflessione di tutta la vostra redazione? È così che considerate l`intelligenza di chi vi legge e che non è obbligato di sempre seguirvi nelle vostre scelte editoriali?
    Che voi siate feriti,lo capisco,ma che voi accusiate chi non è d`accordo con voi, mi sembra veramente far prova di orgogio e mancanza di umiltà.

    3 Gennaio, 2008 - 20:20
  62. FABRICIANUS

    GRAZIE DI CUORE, Clodine.

    In effetti, sto passando un brutto periodo, ma sapere che ci sono delle persone come te, che mi ricordano nella Preghiera, pur non conoscendomi personalmente, mi è fonte di ristoro.
    Grazie a te, grazie a tutti gli altri, grazie a Luigi che mi concede di potermi rivolgere al suo blog, che in queste occasioni di Preghiera l’uno per l’altro, se me lo concede il padrone di casa, mi piace immaginare come un Monastero Contemplativo. “SOLO IN DIO RIPOSA L’ANIMA MIA DA LUI LA MIA SPERANZA” (SALMO 62).

    Clodine, non mancherò di ricordarti nelle mie Preghiere.

    Ciao a tutti!
    F.

    3 Gennaio, 2008 - 20:21
  63. Luisa

    ..non funziona….. 😉

    3 Gennaio, 2008 - 20:23
  64. Clodine

    Posso dirti di più Fabricianus: alla fine del mese sarò in Israele, vado per gli esercizi spirituali e sarò in Terra Santa per 8 giorni. Molte persone mi affidano intenzioni di preghiera e proprio mentre sarò lì sul lago della pesca miracolosa, uno dei tanti luoghi dove si svolgerà il ritiro, penserò a te, profondamente, chiedendo al Signore di intercedere per i tuoi bisogni e per la tua perfetta ripresa.

    Sta’ tranquillo: “nulla ti turbi, tutto passa, Dio solo basta”..lo diceva Santa Teresa la Grande, che ha sofferto molto.

    3 Gennaio, 2008 - 21:59
  65. FABRICIANUS

    Grazie Clodine per la tua Preghiera di intercessione.

    Le parole di Santa Teresa sono molto belle, grazie.
    In questo periodo ascolto spesso, soprattutto ora, che il sonno tarda a venire, il canto NADA TE TURBE, NADA TE ESPANTE, SOLO DIOS BASTA…che riprende ciò che Teresa D’Avila scrisse sul suo Breviario e che tu, mi hai con affetto riportato nel post.

    Un caro saluto.
    F.

    3 Gennaio, 2008 - 22:15
  66. torno e mi tocca fare chiarezza… 🙂 … Ticchettòcche l’ho coniato io (e Alessandro ancora mi deve i diritti d’autore).

    Non sono ancora riuscito a leggere l’incriminato editoriale di Korazym, ma, Luisa, mi colpisce che siate entrati in polemica con questa realtà e con la sua “fondatrice”, giovane vaticanista dell’agenzia di stampa Apcom, se di lei si tratta… in genere sul loro sito potresti trovare diverse cose con cui credo saresti d’accordo.

    3 Gennaio, 2008 - 22:19
  67. Clodine

    ah ah ah…a parte la risata che mi è uscita spontanea, come potrei non ridere…
    Ti posso dire caro moralista che sono andata sbirciare questo famigerato editoriale di Korazym ma, due sono le cose :” o sono troppo ingenua da non vedere il motivo di tanta accanita presa di posizione riguardo ad argomenti, a quanto pare, spinosi, o…sono così lontana dalla polemica sterile da evitare di leggere tra le righe quello che la fantasia vorrebbe ci fosse..mah!!

    3 Gennaio, 2008 - 22:36
  68. Clodine

    parliamo di cose serie:”quando partorisce tua moglie?”

    3 Gennaio, 2008 - 22:38
  69. raffaele.savigni

    Pare che l’editoriale incriminato di “Petrus” (veramente troppo sopra le righe) stia per essere rimosso. Diamoci tutti una regolata, e cerchiamo di leggere di più la Scrittura, in particolare la prima lettera ai Corinzi, col suo inno alla carità.

    3 Gennaio, 2008 - 22:51
  70. raffaele.savigni

    Ho appena verificato che l’editoriale di “Petrus” è stato rimosso. Evidentemente si sono resi conto di avere esagerato. Qualche volta protestare serve: è una forma di correzione fraterna.

    3 Gennaio, 2008 - 23:21
  71. Luigi Accattoli

    A Matteo Spicuglia: sono contento di aver capito male il vostro testo, che mi era parso polemico in più di un passaggio. Mi scuso del “commento secco”.

    4 Gennaio, 2008 - 0:25
  72. Luisa

    Vorrei dire che qui in Svizzera e in generale all`estero, se vogliamo essere informati sull`attualità del Papa e della Chiesa in generale dobbiamo aver ricorso ad internet, andando sul sito del Vaticano, quello di Zenit, dell`agenzia Fides,di Magister e per chi legge l`italiano i siti di Raffaella, Petrus, e Korazym sono molto preziosi. Grande è dunque la responsabilità dei redattori . Dopo la paruzione dell`editoriale di Korazym, ho ricevuto molte, moltissime, mails di persone la cui reazione andava dall`incomprensione, alla sorpresa e sino all`indignazione.
    Dico questo affinchè, se fosse possibile, i redattori di Korazym, si ponessero almeno la domanda del perchè di tali reazioni, e che, eventualmente, si domandassero se un`anche minima responsabilià da parte loro non ci fosse.
    Mettere tutte le critiche nello stesso sacco, erigendosi in vittime, non può certo aiutare. Spero che tutti tireranno le lezioni, ma per questo una riflessione, auto-critica di tutti mi sembrerebbe utile se non necessaria.
    Detto questo, per quel che mi concerne,non aggiungerò più una parola a questa polemica che, seppure ampiamente previsibile, resta in fondo abbastanza triste.

    4 Gennaio, 2008 - 8:13
  73. Luisa

    Luigi, ancora solo una parola per lei, vorrei dirle che ammiro, sinceramente, la sua umiltà….e la sua intelligenza.
    Penso che la sua età, il suo carattere e la sua esperienza le permettono di volare al disopra di certe “maladresses”, come quelle di un giovane giornalista offeso, che si permette di definire “una grande sciocchezza” quello che lei ha scritto .
    Che tutti questi giornalisti in divenire prendano lezione da lei!

    4 Gennaio, 2008 - 8:38
  74. lycopodium

    A mente fredda, sono convinto che le reazioni all’editoriale di Korazym (a dire il vero tutt’altro che impomatate) nascano dal sospetto che fosse un messaggio trasversale rivolto in alto loco; su chi fosse e cosa volesse l’eventuale “ispiratore” è arte da dietrologi ecclesiali. Resta l’amaro in bocca per una catena di infortuni che ci si poteva risparmiare.

    4 Gennaio, 2008 - 9:38
  75. x Clodine: mia moglie partorisce a fine mese… ma essendo il terzo, potrebbe anche anticipare un po’…

    4 Gennaio, 2008 - 10:21
  76. Più seriamente: Luigi, ieri ho letto, sul Corriere, l’articolo del tuo collega Bartoloni, in cui mi ha colpito un dettaglio in particolare:

    “In Italia il Papa è atteso, tra l’altro, a Genova e Savona a maggio e in Puglia per giugno. All’estero lo aspettano tre viaggi di grande impegno: dal 15 al 20 aprile sarà negli Stati Uniti, dal 15 al 20 luglio a Sydney in Australia per la Giornata Mondiale della Gioventù e infine a settembre a Lourdes per il 150mo anniversario delle «apparizioni ». Per uno dei Papi più anziani della storia, notevole è l’attività e straordinario l’interesse che suscita nel mondo.”

    Il dettaglio sono le virgolette apposte alla parola ‘apparizioni’.

    Premesso che il Corriere è un giornale laico, e che tutto sommato io personalmente, per formazione scientifica, di virgolette ne metterei ovunque, devo però dire che, come cattolico, essendo quell’articolo di ‘cronaca religiosa’, e non un fondo di Odifreddi, quelle virgolette mi sono parse un poco fuori luogo..

    L’arrticolo:

    http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2008/01/vaticano-effetto-ratzinger-per.html

    4 Gennaio, 2008 - 12:06
  77. Ha detto oggi Benedetto, alle Missionarie della carità:

    “Amava dire Madre Teresa: è Natale ogni volta che noi permettiamo a Gesù di amare gli altri attraverso di noi. Il Natale è mistero di amore, il mistero dell’Amore. Il tempo natalizio, ripresentando alla nostra contemplazione la nascita di Gesù a Betlemme, ci mostra l’infinita bontà di Dio che, facendosi Bambino, ha voluto venire incontro alla povertà e alla solitudine degli uomini; ha accettato di abitare tra noi condividendo le nostre quotidiane difficoltà; non ha esitato a portare insieme a noi il peso dell’esistenza, con le sue fatiche e le sue preoccupazioni. E’ nato per noi, per restare con noi ed offrire a chiunque gli apre la porta del proprio cuore il dono della sua gioia, della sua pace, del suo amore. Nascendo in una grotta, perché non c’era posto per Lui altrove, Gesù ha conosciuto i disagi che molti tra voi sperimentano. Il Natale ci aiuta a comprendere che Iddio non ci abbandona mai e sempre ci viene incontro, ci protegge e si preoccupa di ciascuno di noi, perché ogni persona, soprattutto la più piccola e indifesa, è preziosa ai suoi occhi di Padre ricco di tenerezza e misericordia. Per noi e per la nostra salvezza Egli ha inviato nel mondo il suo Figlio, che nel mistero del Natale contempliamo come l’Emanuele, Dio-con-noi. Con questi sentimenti rinnovo a tutti voi i miei più fervidi auguri per il nuovo anno appena iniziato assicurandovi il mio quotidiano ricordo nella preghiera. E mentre invoco la materna protezione di Maria, Madre di Cristo e nostra, a tutti dono con affetto la mia Benedizione.”

    http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/21397.php?index=21397&lang=it

    4 Gennaio, 2008 - 12:14
  78. Luigi Accattoli

    Non dovrei parlare a nome di un collega, si sa. Ma conoscendo Bruno Bartoloni da 32 anni e collaborando da 26 allo stesso giornale mi azzardo a difendere quelle virgolette usate nel contesto di una cronaca religiosa: si dà infatti il caso che il termine “apparizione” sia meno univoco e chiaro di quanto possa “apparire” a prima vista e dunque le virgolette stanno a dire qualcosa come “il 150° anniversario di quel fenomeno particolare che indichiamo con il termine apparizione”. Per la complessità di significati del termine si può vedere il “Commento teologico” del cardinale Ratzinger al “Messaggio di Fatima” (26 giugno 2000): “L’antropologia teologica distingue tre forme di percezione o « visione »: la visione con i sensi, quindi la percezione esterna corporea, la percezione interiore e la visione spirituale (visio sensibilis – imaginativa – intellectualis)”. Come si vede il cardinale neanche usa – qui – la parola “apparizioni” che ritiene troppo ampia o generica e mette tra virgolette la parola “visione” che gli appare più appropriata. Non dovremmo unque trovare strano che un giornalista metta tra virgolette la parola “apparizioni”, essendo essa d’uso comune ma discussa dagli addetti ai lavori.

    4 Gennaio, 2008 - 12:43
  79. Grazie della ottima spiegazione. Il mio non voleva essere un attacco ad un tuo collega, davvero. La mia osservazione in realtà era il confessare un certo disagio nel trovare le virgolette. Curiosamente, però, provo parimenti un certo disagio , di segno opposto, quando leggo di apparizioni (o Apparizioni), senza virgolette.

    Un pò come la quetsione dell ‘rivelazioni’ (personali), etc…

    E’ per me -lo ammetto- un caso di “coperta troppo stretta”…

    4 Gennaio, 2008 - 13:00
  80. Idem per la parola “visionario/ia”. La “visionaria di Lourdes”, “i visionari di Fatima”. Tutto terminologicamente assolutamente corretto, ma…

    4 Gennaio, 2008 - 13:10
  81. Luigi Accattoli

    Generalmente si dice “veggenti” e qui mi pare non vi sia soprassalto.

    4 Gennaio, 2008 - 13:59
  82. Francesco73

    Luigi, complimenti per il tuo articolo di ieri sulla giornata del Papa.
    Era basato sullo speciale Rai andato in onda tempo fa, vero?
    Questo forse ha comportato un piccolissimo-piccolissimo equivoco sui personaggi che affiancano il Pontefice.
    Svista da nulla, comunque.
    Pezzo molto bello.

    4 Gennaio, 2008 - 14:19
  83. “Generalmente si dice “veggenti” e qui mi pare non vi sia soprassalto.”

    Ovviamente, non mi riferivo ad alcun articolo del Corriere!

    Veggente è comunque perfetto.

    Francesco: ti riferivi mica all’attuale Arcivescovo dei Lviv dei Latini?

    4 Gennaio, 2008 - 15:32
  84. [Arcivescovo di Lviv (Leopoli) dei Latini]

    4 Gennaio, 2008 - 15:33
  85. Non voglio dare adito ad equivoci: visionario lo usa lo scientista, veggente tutti gli altri. Chiedo venia.

    4 Gennaio, 2008 - 15:40
  86. Francesco73

    Sì, proprio a lui.
    Da Prefetto dei Vescovi, la cosa come poteva sfuggirti?

    4 Gennaio, 2008 - 16:44
  87. Mattia

    Ho letto l’editoriale di ‘Korazym’, è l’ho trovato pressocchè…eccezionale!
    Ma quale attacco al Papa…tutt’altro! Mette in buona luce il Pontificato semplice ma nello stesso tempo incisivo di Benedetto XVI, sottolineando quali sono le ombre che alcuni cercano di proiettare sul Santo Padre e rendendole prive di fondamento e banali…a Matteo Spicuglia voglio esprimere tutta la mia solidarietà per questa polemica, se mi passate il termine, ‘stupida’ e per tutte le critiche (al limite degli insulti) che ha ricevuto lui e la sua redazione.
    Ho avuto la fortuna di scoprire ‘Korazym’ nei primi mesi dello scorso anno e da allora lo visito almeno una volta al giorno per la qualità e l’obiettività degli articoli e reportage che propone, ma soprattutto e per la dedizione a Papa Benedetto, che hanno sempre mostrato e che ho notato anche in questo editoriale.
    Continuate così, nel vostro lavoro serio e corretto! Grazie!

    4 Gennaio, 2008 - 16:59
  88. Mattia? Ecco un papaboy progressista fulminato sulla via dell’Agorà di Loreto! Mattia, hai riportato in questo blog testualmente ciò che hai scritto a me con un’e-mail. Complimenti per la coerenza! Sei ammirabile!
    A Luigi Accattoli: il tuo commento sullo scambio di opinioni tra noi di Petrus e Korazym ha umiliato il lavoro di chi, come noi, si adopera per il Papa senza cachet, gettoni di presenza, diritti d’autore dei libri e ingaggi dei grandi quotidiani. Da meridionale, ho la faccia tosta e il coraggio di dirti: fatti un bell’esame di coscienza! Noi diamo la vita per la Chiesa, per il Vangelo, tu ti ci arricchisci e ti permetti pure di giudicarci! Giudica il lavoro se è cprretto o meno, ma evita giudizi offensivi che non fanno onore innanzitutto a te!
    Io sono solo un ragazzotto di provincia, tu un maestro della professione; mi consola il fatto che in Cielo entreranno gli umili.
    Gianluca Barile
    (se qualcuno vuole, mi quereli pure)

    4 Gennaio, 2008 - 18:16
  89. Clodine

    Condivido il commento di Mattia.

    4 Gennaio, 2008 - 18:28
  90. Mattia

    Non mi sembra di aver offeso il quotidiano (che nonostante tutto continuo ad apprezzare), visto che neanche l’ho nominato! Come lodo il lavoro della tua redazione, non vedo perchè non posso fare con quella di ‘Korazym’, che è competente tanto quanto la tua! Poi, proprio grazie a questo sito io lo scorso marzo sono venuto a conoscenza di ‘Petrus’, quindi un minimo di gratitudine nei suoi confronti dovresti averla, per la pubblicità gratutita che hanno fatto al tuo quotidiano!
    Mi sento più coerente di quanto tu possa immaginare, visto che ciò che ho scritto qua è una continuazione di ciò che ho scritto nell’e-mail (che se vuoi puoi pubblicare qua!)…mi dispiace che te la sei presa, ma chiamarmi “papaboy progressista fulminato sulla via dell’Agorà di Loreto” non solo offende me (non sono e mai sarò un papaboy, visto che a me Wojtyla non è mai piaciuto e tanto meno progressista, visto che alle schitarrate preferisco le liturgie in lingua latina col canto gregoriano!), ma anche Papa Benedetto, che ha partecipato all’Agorà e l’ha apprezzata!
    Scusa la mancanza di rispetto, ma prova a mettere in pratica gli insegnamenti del Papa.

    4 Gennaio, 2008 - 18:32
  91. Mattia

    Clodine, ma tu non eri quella che era rimasta basita per la troppa ‘solennità’ della Messa di Mezzanotte del Papa?? 🙂
    Comunque grazie…anche perchè ciò dimostra che non ho detto nulla di offensivo e non ho scomunicato nessuno..

    4 Gennaio, 2008 - 18:36
  92. Clodine

    nel senso che, forse per mancanza di spirito critico, non mi è parso ci fosse nulla di sconveniente o allusivo nei confronti di Benedetto XVI, forse per mia incapacità di entrare in profondita, in questo senso sono d’accordo con il commento di Mattia.

    Posso dire, per contro, di non aver preso visione del commento di Luigi Accattoli in merito, il quale so essere un professionista serio e assolutamente corretto. Tra l’altro, e qui mi svelo, ho partecipato a più di un convegno presieduto da Lei dott. Accattoli rimanendo davvero affascinata, e colgo l’occasione per dirle che la stimo tantissimo. Non mi permetterei né di giudicare, né, men che meno, argomentare…anche perché le polemiche, anche attorno a cose banali che girano tra i media circa l’operato del s.Padre e della Chiesa a opera di questo piuttosto che dell’altro articolo, sinceramente mi sembra esagerato. Ecco andrebbero ben ponderati certi commenti. Invece, anche su questo blog, talvolta, assisto a un chiacchiericcio davvero sgradevole, da parte di alcuni….

    4 Gennaio, 2008 - 18:46
  93. Almeno sino a qualche mese fa, ho sempre trovato articoli interessanti ed equilibrati, su Korazym (che però non ho mai esplorato per intererezza) .

    L’ultimo fondo su Ratzinger mi è sembrato non troppo velatamente critico verso il Pontefice. La si può definire “critica costruttiva” o “appoggio critico”, a seconda dei punti di vista …ma l’autore non nasconde i suoi sentimenti. D’altronde -in altro modo- lo stesso Cardinal Martini, sia per il libro su Gesù, che per l’enciclica Spe Salvi, non ha risparmiato almeno qualche piccola osservazione, pur mantenendo un giudizio sostanzialmente positivo.
    Tutto sommato è nel diritto di un laico, dare, con umiltà, suggerimenti alla Gerarchia. A mio avviso, a scatenare la ‘tempesta’ non è stato tanto quel che l’articolo diceva, o come lo diceva, ma dove esso era pubblicato (e anche un pò l’iniziale anonimato). Fosse stato messo, che so, su Adista, sarebbe passato inosservato (o forse notato per essere sin troppo condiscendente..).

    4 Gennaio, 2008 - 19:57
  94. lycopodium

    Eccoci qua, a badare a “fuochi e spari”.

    4 Gennaio, 2008 - 20:14
  95. Clodine

    poi, Mattia, volevo fare un piccolo appunto: non che io sia rimasta “basita” per la cerimonia di Natale, come fossi un ‘abitante di Marte che vede per la prima volta un celebrazione in Basilica per cui…no!!

    Non mi intendo di giornalismo, nè sono tantomeno una vaticanista -forse per questo: particolari che per gli addetti ai lavori possono avere un risvolto critico a me potrebbero sfuggire- non mi sembra rilevante in questa sede dire chi sono o eventuali titoli perché non serve (S.Caterina da Siena non aveva nessuna cultura eppure è dottore della Chiesa) ho semplicemente esposto il mio pensiero per cui auspico alla Santa Madre Chiesa un ritorno quanto più possibile inerente allo spirito delle Beatitudini.

    La chiesa non può prescindere dal messaggio Evangelico se vuole salvarsi. Come dice lo stesso Ratzinger nel suo “la Chiesa universale sacramento di salvezza” :” Essa è purgante con le pene espiatrici che la santificano è in attesa di colui che ha assunto la forma di servo, per sottomersi a colui che gli ha sottomesso tutto, per avere accanto a sè noi come sottomessi”.

    4 Gennaio, 2008 - 20:33
  96. raffaele.savigni

    Errare humanum est, perseverare diabolicum!
    Avevo apprezzato la disponibilità di “Petrus” a ritirare l’editoriale offensivo, ed effettivamente per qualche ora è stato rimosso dal sito, ma poi è stato reimmesso, e per di più Baronio continua a imperversare con i suoi attacchi, senza risparmiare papi e cardinali (come Noè). Chi si crede di essere? Propongo di boicottare quel sito. Quanto al fatto che “in Cielo entreranno gli umili”, caro Gianluca, chi si definisce “umile” già ha smesso di esserlo. E non dimentichi che “chi dice a suo fratello “raca” finirà nella Gehenna”. Certi tradizionalisti non hanno davvero umiltà!.
    Si può criticare chi sostiene tesi diverse, ma senza attaccare le persone come tali, senza demonizzarle: fare questo significa mancare di carità cristiana. Di nuovo: perchè non rileggere san Paolo? Io non ho alcuna avversione preconcetta né per i tradizionalisti né per i “progressisti”: guardiamo anzitutto al bene della Chiesa e delle anime. Chi scandalizza i fratelli finirà nella gehenna…

    4 Gennaio, 2008 - 20:33
  97. matteo

    probabilmente
    “Petrus” ha lì la sua vocazione,
    infatti
    è evocato da voi con molta attenzione,
    finche ha la vostra attenzione ha la sua audience
    e qui ha fatto centroooooo

    poi
    eventualemente
    molti nemici
    molto onore…..

    4 Gennaio, 2008 - 20:48
  98. Savigni, non accetto lezioni da Lei e per questo il Signore aggiungerà altri 1000 anni di Purgatorio alla mia già lunghissima lista. Lei è stato talmente disonesto dal punto di vista intellettuale da rendere pubblica una mia decisione, che Le avevo confidenzialmente fatto in privato, mettendo a rischio la mia credibilità verso i miei collaboratori. Caro Savigni, si vergogni! In un Paese democratico, non si invita a boicottare un organo di informazione ma a contrastarlo con le idee e le proposte se la linea editoriale non sembra quella giusta. E poi, sempre il mio caro Savigni, mi dica come si permette di dare giudizi sulla mia umiltà! Lei non ha questa licenza e non gliela concedo! Quanto agli inferi, mi faccia sapere anche quando Dio Le ha dato il potere di decidere chi può o non può entrare in Paradiso. Guardi la trave che è nel suo occhio prima di osservare la pagliuzza che è nell’occhio dell’altro. E se ha tempo, cerchi di curare il suo delirio di onnipotenza. Quanto a ciò che ho scritto su Accattoli, compagno un giorno a pranzo e un giorno in sala stampa a Napoli, confermo ciò che ho scritto: caro Luigi, non puoi trattare Petrus e Korazym come ‘giornaletti’ scolastici, con aria di sufficienza e arroganza, dall’alto della tua cattedra di vaticanista del Corriere della Sera. No, personalmente accetto consigli, opinioni, critiche, ma non offese perchè io ed i miei collaboratori, così come i collaboratori di Korazym, al tuo contrario, ci rimettiamo di tasca nostra per divulgare il Magistero del Papa e il Vangelo. Ecco, caro Luigi, un merito ce l’hai: forse ci farai fare la pace con Korazym. Grazie dell’ospitalità e della libertà concessami.
    A Mattia: sei l’unico con cui mi scuso, perchè mi ricordi, non so perchè, il Giovanni del Vangelo che Gesù amava tanto. Non ti conosco, ma dalla freschezza di ciò che scrivi, sento che ami davvero Cristo e la Sua Chiesa.
    Quanto agli insegnamenti del Papa, provo ogni giorno a metterli in pratica, ma come vedi sono impulsivo; ad ogni buon conto, farò del mio meglio.

    4 Gennaio, 2008 - 20:50
  99. Francesco73

    Vi rispetto e vi apprezzo tutti, a prescindere dalle opinioni.
    Ma trovo incredibile che si debba dibattere se su liberi organi di informazione, per quanto orientati, possano esprimersi anche rispettose opinioni dubbiose su alcuni provvedimenti papali o vaticani.
    Proprio perchè sono certo che tutti abbiate l’ambizione di fare o di leggere giornali seri, responsabili, ricchi di opinioni, mi permetto di suggerire di sdrammatizzare un pò il concetto di Autorità, di usare meno riferimenti maiuscoli, di amare e rispettare la Chiesa non nascondendo anche la fatica che inevitabilmente questo costa.
    Se ci abituiamo alle opinioni differenti e anche difformi, entro certi limiti, andiamo avanti tutti insieme, e così si fa la vera comunione.
    Per una persuasione autentica e quindi anche inevitabilmente sofferta, non per l’inflazione degli ossequi.
    E’ il consiglio di un amico, comunque.

    4 Gennaio, 2008 - 21:17
  100. Mattia

    Clodine, condivido la tua opinione, e sono contento abbia citato Papa Benedetto, il che dimostra stima nei suoi confronti e soprattutto nell’alta missione affidatagli da Cristo; però, anche con il passaggio di consegne tra i due Marini alla guida dell’Ufficio della Celebrazioni Pontificie, io nonostante tutto continuo a notare la semplicità e la sobrietà della Liturgie Papali, pur essendo solenni e personalmente molto coinvolgenti (sono sempre stato innamorato della Liturgia, pur avendo solo 18 anni!).
    Credo che la Chiesa non possa prescindere dal messaggio Evangelico per la salvezza soprattutto in altre situazioni, dentro e fuori il Vaticano; molti prelati dovrebbero rileggersi le parole di Ratzinger e soprattutto prendere esempio da lui!

    Gianluca, mettiamoci alle spalle tutto quanto e continuiamo a conoscerci, a dialogare ma soprattutto a portare per il mondo il messaggio di Cristo, della sua Chiesa e del Santo Padre. Grazie per l’avermi assimilato a Giovanni l’Apostolo (anche se lo sono già, pur se in aggiunta!! 🙂 ), è davvero un bel complimento…a presto!

    4 Gennaio, 2008 - 21:40
  101. … è curioso Gianluca, ma dai periodici suoi interventi che leggo su questo blog, ho sempre avuto la sensazione che fosse lei a cercare/pretendere il riconoscimento ufficiale come “vaticanista di serie A” da parte di Luigi Accattoli.

    Se è così sicuro (perchè no, poi) di come coscientemente e professionalmente fa il suo lavoro, perchè cercare questo genere di “approvazione”? Non mi pare sia Luigi o chi per lui a dare “patenti”…

    ps. oggi sono stato all’ospedale Bambin Gesù. Mi ha colpito una cosa… tantissime immagini e foto di Benedetto XVI in giro per reparti, “zero” crocifissi… boh…

    4 Gennaio, 2008 - 22:02
  102. matteo

    Gianluca scrive,4 Gennaio 2008 @ 20:50
    ci rimettiamo di tasca nostra per divulgare il Magistero del Papa e il Vangelo
    —————————
    per curiosità sono andato a leggere qualcosa su petrus,
    interessante!
    Se quello che ho letto è divulgazione del Magistero e del Vangelo
    allora
    io sono
    la veggente di Lourdes,
    perchè
    con tutto quel fare il solo nome di Benedetto XVI
    sembra che si vuol coprire ben altro disegno
    di attacco personale
    nei confronti
    di persone della gerarchia ecclesiale,
    un disegno che non ha assolutamente nulla di evangelico
    ma usa come arma e scudo la parola magica: BENEDETTO XVI
    e grazie a questa parola e con l’asserita fedelta’ alla Sua persona
    sta facendo molte affermazioni
    molto molto particolari …………….
    ……………………………………………….

    4 Gennaio, 2008 - 22:25
  103. Luisa

    Raffaele, lei scrive “certi tradizionalisti non hanno davvero umiltà”.
    Solo i tradizionalisti?
    E poi che cosa significa “tradizionalisti?” È una tara esserlo? Che cosa sarebbe oggi la Chiesa se non avesse anche conservato la Tradizione ? Non è anche la missione della Chiesa di conservare la fedeltà al messaggio evangelico?
    Conservatori, tradizionalisti, perchè ho l`impresssione che sempre e ovunque secondo il pensiero religiosamente corretto e non più dominante, sono declinati in versione negativa?
    Premetto che non amo particolarmente tutte queste categorie quando diventano cappelle che si chiudono ….cattolici adulti, progressisti, tradizionalisti….isti e ismi che non amo, purtroppo non posso che constatare che queste divisioni esistono e non me ne rallegro.
    Seguo i suoi commenti qui e su altri siti, sempre con interesse, non credo essere smentita se dico che le sue simpatie non sembrano a priori andare a quelli che lei chiama tradizionalisti, più sopra lei definisce Petrus un sito “ultraconservatore” e non è certo da parte sua un complimento, Petrus che attacca Korazym,i settori progressisti della Chiesa.
    Se vogliamo metterla sull`umiltà, virtù che ho spesso richiesto nei miei commenti, penso che, se lei vuole essere oggettivo, dovrebbe rivolgere la stessa osservazione ai responsabili di Korazym.
    Ho visto oggi che Korazym, riporta gli eco della polemica, sui blogs e agenzie di stampa, senza grande umiltà, cita del blog di Accattoli i suoi commenti, Raffaele, e sopratutto, finisce con il commento di scuse di Accattoli!
    Dove è l`umiltà?

    Io vedo orgoglio, divisione, e ciò mi rattrista.

    Vorrei infine riportare qui un passagio dell`omelia che il Santo Padre ha pronunciato il primo gennaio, Giornata mondiale della Pace :

    “Scrive sant’Agostino: “Di nessun valore sarebbe stata per lei la stessa divina maternità, se lei il Cristo non l’avesse portato nel cuore, con una sorte più fortunata di quando lo concepì nella carne” (De sancta Virginitate, 3,3). E nel suo cuore Maria continuò a conservare, a “mettere insieme” gli eventi successivi di cui sarà testimone e protagonista, sino alla morte in croce e alla risurrezione del suo Figlio Gesù.

    Cari fratelli e sorelle, solo conservando nel cuore, mettendo cioè insieme e trovando un’unità di tutto ciò che viviamo, possiamo addentrarci, seguendo Maria, nel mistero di un Dio che per amore si è fatto uomo e ci chiama a seguirlo sulla strada dell’amore; amore da tradurre ogni giorno in un generoso servizio ai fratelli.

    “Mettere insieme” …quanto sembra difficile !

    4 Gennaio, 2008 - 23:05
  104. matteo

    Basta mettere, “Benedetto XVI”
    e come una pezza copriamo sempre tutto.

    Mai sino al 2004 si è visto strumentalizzare il papa e le sue parole
    come si sta facendo in questo momento storico.

    E ne avremo ancora per parecchio tempo,
    a saper analizzare questo momento storico
    che nel mondo viene coperto politicamente
    da bush, a putin, ai cinesi
    dove l’uomo e’ sempre in secondo piano
    agli interessi personali/economici
    e in questo gioco
    non è parso vero di aver trovato il giocattolo giusto
    nel buttarci dentro il nosto anziano papa.
    Che pena!

    4 Gennaio, 2008 - 23:54
  105. A ‘il moralista’: La sfido a trovare un solo mio commento in cui il sottoscritto tenti di accreditarsi come grande vaticanista; sono solo un povero scribacchino e neanche ho mai pensato di poter fare carriera nel settore. Vivo con il mio lavoro, che è fare comunicazione, per il resto mi piace spendermi per la Santità di Nostro Signore, che è il Papa.
    A matteo: non dico di avere più rispetto di Petrus, ma almeno di Lourdes. E anche Lei, mi consenta, si vergogni!
    Ps: continuo ad essere a disposizione per subire spedizioni punitive o querele.
    Povera Chiesa, povero Cristo, povero Papa: Spirito Santo pensaci tu, qui inizia a regnare l’eresia! Il saggio indica la luna e lo stolto guarda il dito!

    5 Gennaio, 2008 - 0:04
  106. matteo

    Gianluca scrive, 5 Gennaio 2008 @ 0:04
    mi piace spendermi per la Santità di Nostro Signore, che è il Papa.
    —————————————————–
    si’ si’,
    avere rispetto di Lourdes…..

    quanta ipocrisia!

    ci si nasconda pure dietro le invocazioni allo spirito Santo
    non cambia la realtà delle cose
    per uno che si inc****avola
    se gli si dice quello che si pensa
    alla facciaccia che siamo in un paese ancora libero,
    senno’ mi ritroverei (con la scusa della difesa di Benedetto XVI) dentro una fossa tipo Katyn,
    perchè anche nel nostro dna umano-cristiano
    la violenza è un peccato che rimane…….
    come il cattolicissimo Maresciallo Graziani
    che passò per le armi ferocemente e atrocemente i monaci di un intero Monastero Copto a Debra Libanos in Etiopia.

    (il Maresciallo Graziani nel dopo Guerra
    fu sdoganato dal grande statista cattolico Giulio Andreotti)

    LA MEMORIA !!!!!!!!!!!!!!!!!

    guai a perdere la memoria per noi cristiani….

    Io continuo a guardare la luna,
    ma non mi faccio prendere
    per i fondelli,
    e petrus l’ho letto,
    era curiosità…
    ma mi ha dato una idea chiarissima,
    che mi fa confidare solo nel Signore che ha i suoi tempi,
    anche dinanzi a certe violenze che per ora appaiono verbali;

    In questi giorni sto leggendo “il sangue dei vinti”

    e sto rimanendo atterrito di quello che ha fatto questo mio popolo
    tra fratelli
    di radici estremamente cristiane,

    uccidendosi senza nessuna remora

    prima in nome dello Stato con le guerre,
    poi con la guerra civile
    in nome di qualcosa che ormai s’era completamente perso…..

    si era tutti dei cristiani…

    regnava allora il nostro sommo pontefice Pio XII

    Pastor Angelicus

    Perchè meravigliarmi ora?

    Giovani pseudocristiani che hanno bisogno di identità,

    come lo erano,
    nella brigata Garibaldi,
    nella Repubblica Sociale,
    ma anche,
    quanti………. con la giustificante di Cristo Re!!!!!!!!

    5 Gennaio, 2008 - 0:45
  107. Luigi Accattoli

    Mi dispiace di aver rattristato Gianluca e chiedo a lui la stessa scusa che ho già chiesto a Spicuglia. Avevo scritto che i due testi erano “modesti” e che non valeva la pena interrogarsi su che cosa ci fosse dietro: pensavo di essere stato leggero e invece sono stato pesante. Davvero la polemica non mi si addice. Estendo le mie scuse ai suoi collaboratori, Bruno Volpe in primis
    Francesco73: sapevo ovviamente che don Mietek non era più lì ma poi ho scritto il suo nome senza avvedermene! Galeotto fu il filmato, senza dubio e anche le foto tratte da esso con cui abbiamo arricchito le due pagine.
    Clodine: grazie! Ma in quelle occasioni ci siamo anche salutati?

    5 Gennaio, 2008 - 1:25
  108. lycopodium

    Caro Matteo,
    sono da verificare le seguenti ipotesi di lavoro:
    1. che le ideologie ispiranti brigate garibalidi e repubblichine avessero una quota di anticristianesimo;
    2. che anche i professanti idee cristiane abbiano ricevuto nel loro DNA spirituale una quota rilevante di peccato originale, in malefica comunione col resto del genere umano;
    3. che la misericordia, anche storiografica, o è a 360 o non lo è.

    5 Gennaio, 2008 - 7:39
  109. Clodine

    Dott. Luigi ebbene si, ci siamo visti, salutati, ed ho anche osato un timido intervento da lei accolto con benevolenza.

    Vorrei dire al Sign Gianluca una cosa;

    si avvicini sign Gianluca : COME LE VIENE IN MENTE DI PARAGONARE “LA SANTITA’ DI NOSTRO SIGNORE AL PAPA”?

    IL CORPO DI CRISTO NON E’ UN MOSTRO CON DUE TESTE!

    5 Gennaio, 2008 - 7:55
  110. Clodine

    poiché mi sembra che lei, sign. Gianluca, abbia le idee un pochino confuse in merito, ecco su questo versante posso argomentare: se vuole possiamo approfondire questo aspetto, possiamo parlarne se vuole!

    5 Gennaio, 2008 - 8:06
  111. Luigi Accattoli

    Clodine facciamo così: la prossima volta che ci vediamo lei mi dice “io sono la Clodine del blog”. Intanto un bel saluto mediatico.

    5 Gennaio, 2008 - 9:29
  112. lycopodium

    Quello che si evidenzia oggi nella dialettica tra “tradizionalisti” e “progressisti” è forse una replica della famosa dialettica servo/padrone, mentre l’alternativa è il reciproco RICONOSCIMENTO. Girando tra i blog, ho trovato un’interessante esposizione, che riporto solo e soltanto nei passi e per i passi che qui interessano (tralasciando i riferimenti personali e le concrete espressioni di schieramento politico, di esclusiva pertinenza dell’autore!), mentre il link completo è: http://kelebek.splinder.com/post/11377171/Il+Riconoscimento+e+il+Dialogo#11377171 :

    IL RICONOSCIMENTO E IL DIALOGO
    « […] Per esistere, dobbiamo riconoscere ed essere riconosciuti come esseri umani.
    Il PADRONE (nella ruota della fortuna, cambia facilmente chi impersona questo ruolo) si specchia nei Servi, i quali però, sorridendo mitemente, gli rimandano solo il suo volto riflesso: il Padrone non potrà mai soddisfare il suo desiderio di un riconoscimento autentico.
    Mentre i SERVI sono in continua trasformazione, alla ricerca del riconoscimento che il Padrone nega loro. E questo processo, che sembra un astratto ragionamento filosofico, è il motore concreto di tanti elementi della storia.
    Ovviamente, la soluzione – rara e difficile – di un simile processo può consistere solo nel reciproco riconoscimento tra esseri umani LIBERI, UGUALI E DIVERSI.
    Il RICONOSCIMENTO non è la stessa cosa del DIALOGO, che costituisce la base di una successiva solidarietà tra questi esseri umani liberi, uguali e diversi, perché il Dialogo richiede la condivisione di premesse.
    Ma il Riconoscimento è l’inizio dell’umanità e la fine, certo provvisoria, della dialettica del Padrone e del Servo.
    […] usa un termine preciso: onore. Un termine ambiguo, perché richiama anche ad ambiti come i “delitti d’onore”.
    Ma se intendiamo “onore” come riconoscimento dell’umanità, la definizione di “NEMICO ONOREVOLE” è certamente il più bel complimento che abbia mai ricevuto e compensa ampiamente le errate interpretazioni del mio pensiero che il post di […] contiene.
    Il Riconoscimento è una COSA RARA, da tutte le parti, nei conflitti veri.
    Ovviamente nei conflitti falsi, come quelli tra […], c’è una “correttezza” che maschera una realtà molto più banale: quella dell’INCIUCIO.
    In genere, nei conflitti veri, il Riconoscimento è del tutto assente, perché si parte dal presupposto di essere Padroni: se non di qualcosa, almeno della Verità (con la sua rigorosa maiuscola).
    Gli altri sono Servi, e quindi inferiori, spregevoli, da domare a frustate verbali, mossi da istinti bassi, come sarebbe nella loro natura.
    Ogni dubbio sull’inferiorità dell’Altro, mette in crisi la nostra certezza di superiorità.
    A QUESTO DESIDERIO DI ESSERE PADRONI, SI ACCOMPAGNA L’ANSIA – COMPRENSIBILE – DI EVITARE L’INCIUCIO, ritenuto l’unica alternativa al disprezzo. Leggo tra le righe che qualcuno della parte avversa deve aver borbottato per il Riconoscimento che […] hanno comunque voluto dare. E anch’io ho sentito qualche borbottio analogo tra quelli che posso chiamare i miei alleati.
    Ecco perché è importante anche il sostantivo scelto da […]: un nemico onorevole. In questo senso, non esiste alcun Dialogo inteso socraticamente, ed è giusto che sia così, a meno che un giorno non ci troveremo a condividere anche delle premesse.
    Certo, si può chiamare “DIALOGO”, CON LA MINUSCOLA, il fatto che la comunicazione comunque avviene attraverso le parole, ma è un’altra cosa.
    In questo senso, il RICONOSCIMENTO non implica minimamente un CEDIMENTO ALL’AVVERSARIO, o un indebolimento delle proprie scelte.
    In realtà NON ESISTE ALCUN MOTIVO per cui uno che fa concretamente parte di uno schieramento nemico debba essere più spregevole sul piano umano delle persone che fanno parte del “nostro” schieramento […] ».
    Scusate la lunghezza.

    5 Gennaio, 2008 - 9:33
  113. Leonardo

    Permettetemi un commento sorridente a questa animosa disputa.

    Lo storico Ammiano Marcellino racconta che l’imperatore Giuliano, appena salito al potere, abolì i decreti di Costanzo che condannavano i vescovi che si opponevano alla politica religiosa dell’imperatore e proclamò la tolleranza per tutte le fazioni cristiane. Commenta Ammiano: «era deciso nel fare questo […] sapendo per esperienza che nessuna fiera è così pericolosa per gli uomini quanto la maggior parte dei cristiani sono funesti a se stessi» (in latino è ancora più bello: «nullas infestas hominibus bestias, ut sunt sibi ferales plerique Christianorum expertus»).

    Uno dei motivi per cui sono così felice (e grato) di essere cattolico (e anche un po’ papista) è che almeno abbiamo un principio di unità pratica, che è seguire il papa. Il bello è che siamo capaci di dividerci anche su come seguire il papa! (Decisamente Paolo era ottimista quando diceva “io sono di Paolo, io sono di Cefa, io sono di Apollo ecc.: oggi ci sarebbero almeno tre o quattro gruppi di cefiani o di apolliani in lite tra loro). Sempre meglio della polverizzazione settaria del protestantesimo.
    Da quanto appena detto consegue anche la mia più che freddezza nei riguardi di tutte le istanze di democrazia nella chiesa cattolica. Anche sulla collegialità terrei il freno a mano tirato. Per la stessa ragione sono anche un po’ freddino nei confronti dell’ecumenismo: trovo che siamo già bravissimi a litigare tra noi cattolici e non c’è bisogno di andare a cercare nuove rogne “all’estero”.
    Dico l’ultima: a tutti quelli che aspirano ad una chiesa più ‘evangelica’, meno istituzionale, tutta libertà e apertura ai soffi dello Spirito ecc. ecc. vorrei sommessamente ricordare che è tutto molto bello, ma poi, quando si litiga (e si litigherà, si litigherà certamente), fortuna che c’è il diritto canonico, ci sono le leggi, c’è un’autorità che decide. E per essere bieco fino in fondo: non era meglio quando si diceva (e spesso lo si faceva anche): Roma locuta, causa finita? Adesso il papa parla, ma ciascuno fa quel che gli pare.

    5 Gennaio, 2008 - 11:20
  114. Luisa

    Leonardo, sottoscrivo ogni tua parola anche se devo passare ciò facendo per un`ultra-conservatrice, tradizionalista, anti-conciliare ,o pre-conciliare, papista, più papista del Papa, retrograda e che so ancora….ah sì è di ieri l`espressione “cattolicesimo ratzingeriano” sgorgata dalla riflessione di due ( e sì si sono messi in due per trovarla) giornalisti della Stampa…dunque continuo, cattolica ratzingeriana.
    In realtà io sono una cattolica senza etichette, o forse sì con un`etichetta, la sola che sono pronta ad accettare e nella quale mi riconosco, quella di cattolica totalmente, incondizionalmente, senza “se” e senza “ma”, fedele al Vescovo di Roma, al Successore di Pietro.
    Mi sembra strano essere qui a scrivere ciò come se fosse una cosa straordinaria quando invece dovrebbe essere lo stato naturale di ogni persona che afferma essere cattolica, membro della Chiesa fondata da Gesù Cristo che ne ha confidato le chiavi a Pietro.
    Ho una visione “simpliste”?
    Se seguo il Magistero di Benedetto XVI, considerandolo come la mia guida fidata, se così spesso faccio riferimento a lui, non è solo perchè è stato scelto dallo Spirito Santo, ma perchè il nostro Papa, senza sosta, ci indica Cristo, verso Chi il nostro sguardo e la nostra vita devono tendere.
    La sua persona si cancella, il Papa vuole che attaverso di lui e del suo Magistero noi vediamo, accogliamo, seguiamo Cristo.
    Benedetto XVi con il suo Magistero forte, luminoso e coraggioso, reintroduce anche termini che nel passato, il religiosamente corretto aveva escluso tacciandoli di “superstizione” e anche per questo gli sono riconoscente.
    Sorrido, quando osservo, come per tanti risulta persino difficile pronunciare o scrivere il nome Benedetto XVI o anche Papa Benedetto, come se dal cervello l`ordine non riuscisse o rifiutasse di partire e dalle dita scosse da spasmi,o dalla bocca escono espressioni come Ratzinger,il papa tedesco (con ciò che questo aggettivo sottointende e non venitemi a dire che è la verità!), e altre ancora di cui in questo momento non mi ricordo.
    Mi sembra osservare,ma non sono una specialista, che in certi ambienti soffi un vento contrario, che sta agitando coloro che immaginavano e speravano un papato di transizione, che contavano su un deficit d `affetto verso Benedetto XVI, grande deve essere la loro sorpresa, poi c`è chi conoscendo la bontà, umiltà,e umanità di Joseph Ratzinger, sapeva.
    Noi cattolici, possiamo avere su certi punti opinioni sfumate, le discussioni sono e possono essere positive, ma una cosa dovrebbe accomunarci tutti, la fedeltà a Gesù Cristo e al Suo Vicario sulla Terra, il Vescovo di Roma.
    O anche su questo mi sbaglio?

    5 Gennaio, 2008 - 12:10
  115. matteo

    lycopodium scrive, – 5 Gennaio 2008 @ 7:39
    sono da verificare le seguenti ipotesi di lavoro:
    1. che le ideologie ispiranti brigate garibalidi e repubblichine avessero una quota di anticristianesimo;
    2. che anche i professanti idee cristiane abbiano ricevuto nel loro DNA spirituale una quota rilevante di peccato originale, in malefica comunione col resto del genere umano;
    3. che la misericordia, anche storiografica, o è a 360 o non lo è.
    =====================================
    il mio commento a cui lei si riferisce mi pare molto più preciso,
    mentre lei semplifica tutto a pane e fichi secchi.

    RIPETO

    tutto il popolo italiano, si sta continuamente ripetendo ha profonde radici cristiane da sempre
    ebbene
    questo popolo cristiano e cattolico
    – ha fatto guerre di Stato occupando altre nazioni persino più povere,
    (si porta a giustificante: così facevan tutte…)
    – ha fatto una sanguinosissima guerra civile durata dal 1945 al 1947
    uccicendosi e scannandosi per motivi di odio, vendetta, e vari motivi abietti
    che d’altronde era in linea con la stessa ferocia che aveva impoarato sotto lo
    stato fascista e nel nord sotto la ferocia delle brigate nere della rebpubblica
    socialista di salo’
    – ho già detto nel mio post precedente che cristiani-cattolici non si siano fatti
    alcuna riserva morale di uccidere e di uccidere persino altri consacrati,
    le ho fatto anche nomi e cognomi di grandi e fulgidi esempi di uomini
    cristiani che ci hanno dato esempi di vita a modello
    -che i cristiani nel mondo e nella storia abbiano ucciso in spregio al comandamento di Cristo, è storia assodata e non capisco perchè lei lo metta in dubbio
    fa schifo fare memoria?
    Noi cristiani da questa memoria dovremmo continuamente imparare
    e invece…
    lei si mette a discettare
    come se i cristiani
    non fossero persone soggette al peccato originale del primo fratricidio CAINO-ABELE
    Ma veramente abbiamo il prosciutto sugli occhi?
    facciamo memoria
    e chiediamo ogni giorno perdono,
    perchè come cristiani
    abbiamo dato
    e diamo
    pessimi esempi
    e non si arrampichi sugli specchi
    per discettarci a chiacchiere che noi cristiani siamo i migliori
    SOLO MARIA è NATA SENZA L’INFLUENZA DEL PECCATO OPRIGINALE
    TUTTI GLI ALTRI NO.

    5 Gennaio, 2008 - 13:07
  116. ” Il grande teologo gesuita e poi cardinale Henri De Lubac dedicò negli anni Settanta all´influsso del monaco calabrese due volumi di più di mille pagine, intitolati “La posterità spirituale di Gioacchino da Fiore”. Il primo è oggi esaurito. Ma il secondo, “Da Saint-Simon ai nostri giorni”, edito da Jaca Book, è ancora disponibile in libreria.

    In esso, De Lubac dedica pagine acute all´impronta gioachimita sul pensiero hegeliano e marxista, ma anche su Lamennais, sul messianismo polacco di un Adam Mickiewicz, sui grandi autori russi. Il capitolo conclusivo, purtroppo incompiuto, ha per titolo “Neogioachimismi contemporanei”. De Lubac vi scrive:

    «Il “cancro” denunciato dal Concilio provinciale di Arles nel 1262 era una semplice dottrina fantasiosa, una corrente marginale, episodio effimero nella storia cristiana, o al contrario un fenomeno di straordinaria portata, dal seguito incalcolabile? La risposta non appare dubbia. […] Il gioachimismo non è solo riconoscibile in contesti completamente secolarizzati. Esso ispira, come forza ancor viva, movimenti spirituali che non vogliono uscire dai confini del cristianesimo. […] Nella seconda parte del secolo XX assistiamo al suo risveglio nel cuore stesso della Chiesa. Sembra perfino volervi effettuare un ritorno in forze. Però, rispetto allo stesso Gioacchino, i suoi odierni araldi non annunciano lo sboccio dello Spirito per l´indomani; lo vedono e lo dicono già presente in loro; essi ne sono gli organi. Forse più di Gioacchino, accentuano la cesura tra la Chiesa proveniente dal passato, dichiarata ormai invecchiata, e quella del futuro, che sorge oggi stesso in qualche luogo privilegiato, raggiante di giovinezza. […] Si osserva alla base una concezione lineare del tempo, che crede di non poter accogliere nulla di nuovo se non attraverso il rifiuto dell´antico». ”

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7596

    5 Gennaio, 2008 - 13:16
  117. [Vi segnalo, en passant, una interessante intervista dell’Osservatore Romano al Cardinale Hummes, Prefetto della Congregazione per il Clero, uscita oggi:

    http://rorate-coeli.blogspot.com/2008/01/liniziativa-illustrata-dal-cardinale.html

    ” L’iniziativa illustrata dal cardinale Hummes,
    prefetto della Congregazione per il Clero

    Una preghiera mondiale per la santificazione dei sacerdoti

    Giampaolo Mattei

    Un’iniziativa su scala mondiale di adorazione eucaristica “perpetua” per la riparazione delle mancanze dei sacerdoti e in modo particolare “per le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero”. Ad annunciare questa iniziativa di preghiera è il cardinale Cláudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero. “Chiediamo a tutti – dice – di fare l’adorazione eucaristica per riparare davanti a Dio quello che di grave è stato fatto e per accogliere di nuovo la dignità delle vittime. Sì, abbiamo voluto pensare alle vittime affinché ci sentano vicini. Ci riferiamo soprattutto a loro, è importante dirlo”.
    Per il cardinale è una priorità aprire “cenacoli eucaristici” suscitando un grande movimento spirituale di preghiera per tutti i sacerdoti e per la loro santificazione. “Sono davvero tante – spiega – le cose da fare per il vero bene del clero e la fecondità del ministero pastorale nel mondo di oggi. Ma la consapevolezza che l’agire consegue all’essere e che l’anima di ogni apostolato è l’intimità divina ci ha portato a promuovere urgentemente proprio una grande adorazione eucaristica, se possibile perpetua”. Il cardinale Hummes presenta, nell’intervista a “L’Osservatore Romano”, il senso, le motivazioni e le caratteristiche pratiche del movimento mondiale di preghiera per il clero. ” ]

    5 Gennaio, 2008 - 13:45
  118. raffaele.savigni

    Non accetto per nulla le offese di Gianluca (che, a quanto vedo, offende tutti quelli che non la pensano come lui, tirando in ballo l’eresia, cosa che né io né altri abbiamo fatto): non sono stato affatto “disonesto”; ho anzi mostrato soddisfazione (su questo e su altri blog) per quella che avevo considerato una apprezzabile “autocritica” di “Petrus” (l’editoriale offensivo era stato tolto), senza fare alcuna allusione a messaggi personali.Non sono stato io a evocare per primo Lucifero e ad accusare altri di mancanza di umiltà: è stato il suo amico Baronio, un grande maleducato (per non dire altro) che evidentemente le preme molto, più della correttezza e del rispetto per le persone.
    Dialogo invece volentieri con gli altri, qualinque sia il loro orientamento. Accetto alcune considerazioni critiche di Luisa: io rispetto i tradizionalisti sinceri, e ho detto (su questo e su altri blog) che il Motu proprio va rispettato per quello che è, non avversato né strumentalizzato per altri fini. Anche “Korazym” è criticabile, ma in modo diverso, perché non ha mai demonizzato, ma solo criticato chi la pensa diversamente; io comunque li avevo invitati a non voler “stravincere”, e ripeto anche a loro l’invito a fare autocritica per le ambiguità contenute nel loro editoriale (ma erano ambiguità, non offese a papi, cardinali e laici!).
    In molte occasioni ho difeso il papa, quindi non sono affatto un “progressista” nel senso usato abitualmente: mi piace confrontarmi con tutti e cercare di vedere tutte le facce della medaglia. Luisa sa che in molte occasioni ho criticato i laicisti, e su questo sito ho polemizzato con Matteo; aggiungo che ho scritto anche a Melloni per prendere le distanze dall’appello di Alberigo alla CEI. Comunque faccio anch’io l’autocritica: a volte mi lascio trascvinare dalla foga polemica e non misuro le parole.

    5 Gennaio, 2008 - 14:15
  119. Leonardo

    Ho una domanda per Matteo: con quale criterio va a capo?

    5 Gennaio, 2008 - 14:36
  120. A RAFFAELE SAVIGNI: MI SCUSO PER I TONI TROPPO INFUOCATI, IL LETTORE HA SEMPRE IL DIRITTO DI DIRE LA SUA.
    A LUIGI ACCATTOLI: HO APPROFITTATO TROPPO, SMISURATAMENTE, DELLA TUA OSPITALITA’ ED HO ESAGERATO.
    A TUTTI I LETTORI: TRA POCHI GIORNI PETRUS SCOMPARIRA’ DA INTERNET IN QUANTO NON CI SARA’ PIU’ POSSIBILE ‘STARE SULLA NOTIZIA’. IL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA VATICANA, PADRE FEDERICO LOMBARDI, HA INFATTI COMUNICATO AL MIO CORRISPONDENTE BRUNO VOLPE CHE NON SARA’ RINNOVATO L’ACCREDITO A FAVORE DI PETRUS. IL MOTIVO? NON SO, VEDETE BOI: NOI ABBIAMO SEMPRE E SOLO DIFESO IL PAPA. CHE IL FONDATORE DI QUALCHE GIORNALE ON-LINE CON CUI ABBIAMO POLEMIZZATO E CHE LAVORA ALLE DIPENDENZE DELLA SALA STAMPA E QUALCHE GIORNALISTA FONDATRICE DI DELLO STESSO GIORNALE ON-LINE E CORRISPONDENTE DAL VATICANO PER UNA NOTA AGENZIA DI STAMPA CI ABBIANO MESSO LO ZAMPINO?
    NOPN LO SO, FATE VOI.
    IO SONO SOLO SCONFORTATO.
    AI NOSTRI DENIGRATORI, DICO: AVETE VINTO, PETRUS SCOMPARIRA’.
    CARO SAVIGNI, COME VEDE, IL SUO APPELLO AL BOICOTTAGGIO NON E’ SERVITO A MOLTO, C’è CHI E’ STATO PIU’ EFFICACE DI LEI.
    AI NOSTRI LETTORI, DICO: E’ STATA UNA BELLA AVVENTURA, MA DOPO IL TRATTAMENTO RISERVATOCI, MOLLIAMO GLI ORMEGGI.
    SIAMO PECCATORI E NON SIAMO DEGNI DI DIVENTARE MARTIRI.
    RASSICURO TUTTI CHE IL PAPA NON C’ENTRA NULLA IN QUESTA DECISIONE: HA COSE PIU’ IMPORTANTI A CUI PENSARE E IL SOTTOSCRITTO NON DISTURBERA’ NESSUNO DEI SUOI AMICI CARDINALI PER CHIEDERE AIUTO.
    NO, A NOI NON PIACE RESTARE IN PARADISO A DISPETTO DEI SANTI. ANCHE SE CHI CI HA FATTO FUORI, DI SANTO HA SOLO IL FONDATORE. E CHI HA LAVORATO SOTTERANEAMENTE PER ELIMINARCI, DI SANTO NON HA NEANCHE QUELLO. AVEVAMO PARLATO DI LUCIFERO E CI ERA STATO DETTO CHE AVEVAMO ESAGERATO. DITE VOI SE NON è DIABOLICO QUANTO ACCADUTO.
    UN SALUTO A TUTTI
    GIANLUCA BARILE
    http://WWW.PAPANEWS.IT

    5 Gennaio, 2008 - 14:39
  121. matteo

    ma perchè ci sono dei cristiani che hanno la fissa di dividere il popolo di Dio nella chiesa cattolica in tradizionalisti e progressisti.

    E’ possibile che nel 2008 ancora non abbiamo capito che ogni cristiano,
    fatte salve le specifiche della dottrina studiata e recepita da una mente personale,
    ha una testa con cui pensare
    e quindi
    esistono centinaia di milioni di varianti di cristiani
    che la pensano diversamente
    su quello che dice ciascun altro,
    certo! compreso i vescovi, e pure il papa, in quanto uomini come tutti gli altri

    ma
    chi vi ha detto di metterci a tutta callara
    per forza
    o nei tradizionalisti
    o nei progressisti

    Ma chi ha queste tare mentali?

    Ancora… nel 2008….

    Con studi superiori e lauree
    potrò avere un pensiero cattolico mio personale che si è sviluppato sulla mia pelle, sulla mia esperienza, dalla mia vita nella Chiesa, nella parrocchia, nell’impegno…..

    e così e’ avvenuto per quelle centinaia di milioni di cattolici sparsi per il mondo.

    O dobbiamo avere tutti un pensiero unico
    alla maniera di quei grandi statisti che hanno guidato
    in modo assolutistico e nel sangue metà europa?

    Ma facciamoci tutti un piacere….

    5 Gennaio, 2008 - 14:39
  122. matteo

    Leonardo scrive – 5 Gennaio 2008 @ 14:36
    Ho una domanda per Matteo: con quale criterio va a capo?
    ————-
    boh!

    5 Gennaio, 2008 - 14:48
  123. Leonardo

    Boh! mi sembra un ottimo criterio. Vedo che lo segui non solo per l’ortografia, ma anche per il ragionamento.

    5 Gennaio, 2008 - 14:56
  124. matteo

    Gianluca scrive, – 5 Gennaio 2008 @ 14:39
    A TUTTI I LETTORI: TRA POCHI GIORNI PETRUS SCOMPARIRA’ DA INTERNET IN QUANTO NON CI SARA’ PIU’ POSSIBILE ‘STARE SULLA NOTIZIA’.

    IL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA VATICANA, PADRE FEDERICO LOMBARDI, HA INFATTI COMUNICATO AL MIO CORRISPONDENTE BRUNO VOLPE CHE NON SARA’ RINNOVATO L’ACCREDITO A FAVORE DI PETRUS.
    IL MOTIVO?
    NON SO, VEDETE BOI:
    NOI ABBIAMO SEMPRE E SOLO DIFESO IL PAPA.

    CHE IL FONDATORE DI QUALCHE GIORNALE ON-LINE CON CUI ABBIAMO POLEMIZZATO E CHE LAVORA ALLE DIPENDENZE DELLA SALA STAMPA E QUALCHE GIORNALISTA FONDATRICE DI DELLO STESSO GIORNALE ON-LINE E CORRISPONDENTE DAL VATICANO PER UNA NOTA AGENZIA DI STAMPA CI ABBIANO MESSO LO ZAMPINO?

    NOPN LO SO, FATE VOI.
    IO SONO SOLO SCONFORTATO.
    AI NOSTRI DENIGRATORI, DICO: AVETE VINTO, PETRUS SCOMPARIRA’.
    =================================
    quanta dietrologia,
    niente accredito
    a causa di quali nemici?
    Ma vi siete letti?
    Me parevate con la lancia in resta per non so quali crociate,
    e voi
    ancora a cercare la baruffa con qualche giornale on line,
    con tutto il mordente che siete stati capaci di alzare

    E che in vaticano il responsabile della sala stampa era veramente scemo?
    Certo che il Papa ha ben altro a cui pensare che a voi,

    non vi passa nemmeno per l’anticamera della testa che ve sete dati foco da soli?

    5 Gennaio, 2008 - 14:57
  125. … mi dispiace infierire in questo momento evidentemente così delicato per lei, Gianluca, ma io non ho affatto detto che lei ha affermato di essere un grande vaticanista, ma che più volte nei suoi testi dava la sensazione di cercare tale riconoscimento da Luigi, che è cosa diversa… così, era una riflessione psico-stupida…

    eresia? Credo che sia un po’ sovraeccitato e frustrato dall’accaduto… vero?

    5 Gennaio, 2008 - 15:03
  126. Luisa

    Per Raffaele Savigni, lei dice che ha chiesto a Korazym di non stravincere.
    Mi potrebbe spiegare in che Korazym avrebbe non solo vinto ma addirittura stravinto?
    Dove si situa la loro vittoria? Che nome porta?
    Io vedo una grande sconfitta dell`umiltà e dell`intelligenza.
    Questa triste faccenda è partita da un editoriale confuso, ambiguo, polemico,che non poteva che sollevare reazioni anche estreme.
    Non vorrei, no veramente non vorrei, un giorno venire a sapere che la decisione di Padre Lombardi di togliere l`accreditamento a Petrus, sia la conseguenza di questa polemica.
    Ciò significherebbe che Korazym gode di protezioni altolocate e che diventa crimine di “lesa maestà” osare criticare l`”intoccabile” Korazym.
    No,non voglio e non posso crederci.
    Mi sembra che in Sala Stampa siano accreditati giornalisti atei, comunisti, di tutti gli orizzonti, anche chi aveva definito il Papa, all`epoca “il pastore tedesco”, giornalisti che non si privano di insultare e aggredire regolarmente Benedetto XVI.
    Che crimine ha dunque compiuto Petrus perche gli si levi l`accreditamento?
    Trovo questa decisione, se si conferma, particolarmente ingiusta, e incomprensibile.
    Mi permetto di suggerire a Gianluca di riflettere, di non prendere decisioni a caldo, noi, e qui parlo anche a nome di chi vive all`estero, abbiamo bisogno di Petrus, il tuo giornale online è diventato un riferimento per noi, la tua fedeltà al Santo Padre è indiscutibile ed è ancor più incomprensibile che la decisione di Padre Lombardi colpisca chi, della fedeltà a Benedetto XVI ha fatto un principio assoluto.

    5 Gennaio, 2008 - 16:12
  127. matteo

    avere bisogno di Petrus?
    che della fedeltà a Benedetto XVI ha fatto un principio assoluto?
    su quale pianeta viene in primis la fedeltà al vicario e poi se tutto va bene quella a Cristo?
    INTERNET è immensa
    soprattutto in lingua francofona
    si può trovarte tutto cio’ che interessa
    la fedeltà alla Chiesa di Cristo guidata dal papa
    basta cercare,
    o e’ troppa fatica.

    IO NON HO BISOGNO DI PETRUS-ON-LINE che ha bisogno di marcare una linea molto discutibile di vis polemica, niente affatto evangelica, lasciatevelo dire.

    5 Gennaio, 2008 - 16:32
  128. Luisa

    Gianluca,
    vorrei solo dirti che, come scrivevo più sopra, siamo in molti all`estero ad aver gli stessi siti di riferimento fra i quali questo blog .
    Da quando il tuo post è stato pubblicato, il mio telefono non cessa di squillare! Tanta è l`incomprensione e l`incredulità !
    Vorrei farmi portavoce di chi legge l`italiano ma non può scriverlo, per dirti che tutti ti incoraggiano a riflettere e a non prendere una decisione definitiva. Ti sono vicini con la preghiera e il pensiero e sperano che potrai continuare attraverso Petrus, il tuo servizio, come lo meriti.

    PS Certe “vittorie” sono vittorie di Pirro.

    5 Gennaio, 2008 - 16:56
  129. Leonardo

    A Gianluca vorrei chiedere quali spiegazioni sono state date per il mancato accredito in sala stampa vaticana. Immagino, infatti, che la decisione non sia stata presa così, senza darne alcuna motivazione: se invece fosse accaduto proprio così, anche a me sembrerebbe una cosa sbagliata e ingiusta, e troverei improprio che i colleghi giornalisti accreditati non reagissero solidarizzando con il collega. Io ho pochissima simpatia per i giornali, ma visto che ci sono è un principio di libertà che tutti possano fare il loro lavoro. Per togliere l’accredito ci devono essere dei motivi seri, e non penso che l’aver polemizzato – fosse anche a torto – con un altro organo di informazione sia tra questi.

    5 Gennaio, 2008 - 17:00
  130. A Luisa: grazie di cuore, ti voglio bene, fatti viva, ho bisogno del tuo sostegno morale.
    A Leonardo: Padre Lombardi, a dire del collega Bruno Volpe, avrebbe prima obiettato che un giornale che non ha una redazione a Roma non può essere accreditato per un periodo lungo; ciò non è vero, in quanto non solo Petrus ha una regolare redazione in Via Porcari, 11( basta controllare) ma nel regolamento per gli accrediti non è richiesto questo requisito; inoltre, se non si volessero rinnovare gli accrediti di tutti coloro che non hanno un giornale con redazione a Roma, si svuoterebbe mezza sala stampa. Vista l’evidenza, Padre Lombardi è passato ad una seconda scusa: per essere accreditati in sala stampa bisogna risiedere a Roma; basti pensare che solo il 65% dei giornalisti accreditati risiede a Roma. Bisogna, invece, secondo il regolamento, essere domiciliati in Roma, e Bruno Volpe lo è in un indirizzo che è stato da tempo comunicato ufficialmente alla Sala Stampa. Dunque, nessuno dei motivi addotti da Padre Lombardi e riferitimi dal collega Volpe, è valido. Tutto, però, avviene a poche ore dalla polemica con un giornale on-line che aveva attaccato il Papa; giornale a cui noi avevamo replicato in maniera secca e in coscienza. Se difendere il Papa significa essere cacciati dalla sala stampa come i mercanti dal Tempio, mi dovete dire voi dove si può arrivare. Sto preparando un editoriale, penso che tra poco sarà on-line. Molti colleghi mi hanno già espresso la loro solidarietà, questo mi conforta ma non mi fa desistere dall’intenzione di chiudere Petrus. So che così vinceranno i nostri avversari, ma la colpa sarà unicamente di chi ha scatenato questa bufera.
    Gianluca Barile

    5 Gennaio, 2008 - 17:48
  131. Leonardo

    Beh, se i motivi sono quelli effettivamente sembrano pretestuosi. L’accredito in sala stampa, se non erro (ma qui può spiegarci bene le cose Luigi), dovrebbe prescindere da valutazioni di merito sulla testata che lo chiede. Ma forse sbaglio.

    5 Gennaio, 2008 - 18:17
  132. Mattia

    Sig. Accattoli, lei seguirà la visita pastorale di Papa Benedetto a Cagliari, il prossimo 7 settembre?

    5 Gennaio, 2008 - 18:38
  133. Luigi Accattoli

    Immagino di sì.

    5 Gennaio, 2008 - 18:42
  134. Mi permetto di riportare l’editoriale con cui ho commentato la nostra cacciata dalla sala stampa vaticana. Con questo, termino la serie dei miei post. Non voglio essere petulante e approfittare dello spazio che mi è concesso.

    Conflitto di interessi?

    di Gianluca Barile

    CITTA’ DEL VATICANO – «Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male» (Salmo XXXVI, 4-5). Nella seconda lettera a Timoteo, l’Apostolo ammonisce il suo discepolo con una frase che oggi più che mai sentiamo nostra: «Prædica verbum, insta opportune, importune: argue, obsecra, increpa in omni patientia, et doctrina» (II Tim. IV, 2). «Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina». Questo abbiamo fatto, senza arrenderci davanti a nessuno, per difendere la Chiesa e il Santo Padre anche quando nessun altro parlava. E come sempre accade quando un’opera non scende a patti con lo spirito del mondo, è arrivato anche il momento di esser messi alla prova. Certo, non sono le prove e i patimenti che hanno meritato i Santi, ma nel nostro piccolo assistiamo quotidianamente alle ritorsioni ed ai maneggi per boicottare ‘Petrus’ e rendere meno incisiva la sua attività. Ultima di questa serie di azioni contro di noi è stato il mancato rinnovo dell’accredito del nostro corrispondente Bruno Volpe presso la Sala Stampa Vaticana. Guarda caso, proprio quando avevamo ammonito «opportune, importune» ‘Korazym’ per un suo articolo in cui si criticava il Pontificato di Benedetto XVI. Sarà casuale la presenza nello staff di Padre Federico Lombardi (nella foto) di una persona molto vicina a ‘Korazym’? Parliamo di Victor Van Brantegem, che risulta essere il Presidente dell’Associazione ‘Ragazzi-del-Papa‘ Onlus che, guarda caso, è il movimento che gestisce ‘Korazym’. Vi sarà mai un legame di causa ed effetto tra i nostri articoli su ‘Korazym’ e questo provvedimento? A chi di dovere, e a voi lettori, l’ardua sentenza. Fatto sta che la lezione che dovremmo trarre – se solo fossimo abituati a pensare seguendo lo spirito del secolo – è che si può criticare il Papa, anche aspramente ed irrispettosamente, ma non «alcuni ambienti» che da anni si sono insediati ed infeudati nei punti strategici in cui si possono manipolare le informazioni, in cui si può mettere a tacere anche il Pontefice, semplicemente non divulgando quanto egli ha detto. Sono le «casematte del potere» cui alludeva Gramsci quando parlava della strategia comunista di occupazione ideologica della società. Evidentemente, anche all’ombra del Cupolone vi è chi ha seguito quel consiglio: non ci stupisce, quindi, che ci sia anche chi può decidere arbitrariamente su chi sia degno e chi non lo sia dell’accredito in Sala Stampa. La lezione che vogliamo trarre è più soprannaturale – se possiamo presumere tanto – e ci sembra più conforme al comportamento dei Santi: se ci aggrediscono proprio quando difendiamo il Papa, è perché abbiamo toccato uno dei tanti nervi scoperti dell’associazionismo sedicente cattolico, troppo a lungo lasciato prosperare nella più totale anarchia e talvolta anche con la connivenza o nel disinteresse dei Superiori. E ad ogni aggressione replichiamo moltiplicando il nostro impegno al servizio della Chiesa e del Sommo Pontefice. E’ bene che il Santo Padre venga a conoscenza di questo gravissimo episodio. Ha certamente cose più importanti a cui pensare, ma certi conflitti di interessi avallati da suoi collaboratori a scapito di altri non possono passare inosservati. Di avvicendamenti ne abbiamo visti tanti, da quando Benedetto XVI regna sul Soglio di Pietro: non ci stupiremmo se prima o poi riguardassero anche quegli «ambienti» dai quali ci vengono i più subdoli ed immotivati attacchi.

    5 Gennaio, 2008 - 18:56
  135. matteo

    NON CI SONO PAROLE…………..

    5 Gennaio, 2008 - 18:59
  136. Mattia

    Quindi verrà di persona nella ‘mia’ Isola a seguire questo importante (soprattutto per noi!) evento? 🙂

    5 Gennaio, 2008 - 19:03
  137. Luigi Accattoli

    Immagino di sì, non si può essere sicuri per una data così lontana ma al 95% è sì e dunque stavolta ci vedremo!

    5 Gennaio, 2008 - 19:09
  138. Mattia

    Stavolta non ci faremo scappare l’occasione!!:)

    5 Gennaio, 2008 - 19:19
  139. Mattia, prepara una buona bottiglia di vino rosso per Luigi

    5 Gennaio, 2008 - 19:28
  140. Mattia

    …e anche qualche dolce tipico sardo! 🙂

    5 Gennaio, 2008 - 19:38
  141. Chiedo scusa ma ho pubblicato per errore l’editoriale sbagliato: tutta colpa dell’agitazione.
    L’editoriale giusto è questo

    Opportune, importune

    di Gianluca Barile

    CITTA’ DEL VATICANO – «Inique e fallaci sono le sue parole, rifiuta di capire, di compiere il bene. Iniquità trama sul suo giaciglio, si ostina su vie non buone, via da sé non respinge il male» (Salmo XXXVI, 4-5). Nella seconda lettera a Timoteo, l’Apostolo ammonisce il suo discepolo con una frase che oggi più che mai sentiamo nostra: «Prædica verbum, insta opportune, importune: argue, obsecra, increpa in omni patientia, et doctrina» (II Tim. IV, 2). «Annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina». Questo abbiamo fatto, senza arrenderci davanti a nessuno, per difendere la Chiesa e il Santo Padre anche quando nessun altro parlava. E come sempre accade quando un’opera non scende a patti con lo spirito del mondo, è arrivato anche il momento di esser messi alla prova. Certo, non sono le prove e i patimenti che hanno meritato i Santi, ma nel nostro piccolo assistiamo quotidianamente alle ritorsioni ed ai maneggi per boicottare ‘Petrus’ e rendere meno incisiva la sua attività. Ultima di questa serie di azioni contro di noi è stato il mancato rinnovo dell’accredito al nostro corrispondente Bruno Volpe presso la Sala Stampa Vaticana. Guarda caso, proprio quando avevamo ammonito «opportune, importune» ‘Korazym’ per un suo articolo in cui si criticava il Pontificato di Benedetto XVI, Padre Federico Lombardi ci ha contestato, verbalmente, l’assenza di alcuni requisiti (allestimento di una redazione a Roma ed elezione di domicilio del corrispondente) che non solo abbiamo ma che, comunque, non sono assolutamente richiesti nel regolamento che disciplina gli accrediti. Un pretesto? Una scusa per farci fuori? Sospendiamo il giudizio. Qualcuno ci ha fatto notare che il signor Victor Van Brantegem, collaboratore di Padre Federico Lombardi in Sala Stampa, è anche Presidente dell’Associazione Onlus ‘Ragazzi-del-Papa’ che promuove la pubblicazione di ‘Korazym’. Non vogliamo lanciare accuse nè adombrare sospetti, ma troppi conti non tornano. Fatto sta che la lezione che dovremmo trarre – se solo fossimo abituati a pensare seguendo lo spirito del secolo – è che si può criticare il Papa, anche aspramente ed irrispettosamente, ma non «alcuni ambienti» che da anni si sono insediati ed infeudati nei punti strategici in cui si possono manipolare le informazioni, in cui si può mettere a tacere anche il Pontefice, semplicemente non divulgando quanto egli ha detto. Sono le «casematte del potere» cui alludeva Gramsci quando parlava della strategia comunista di occupazione ideologica della società. Evidentemente, anche all’ombra del Cupolone vi è chi ha seguito quel consiglio: non ci stupisce, quindi, che ci sia anche chi può decidere arbitrariamente su chi sia degno e chi non lo sia dell’accredito in Sala Stampa. La lezione che vogliamo trarre è più soprannaturale – se possiamo presumere tanto – e ci sembra più conforme al comportamento dei Santi: se ci aggrediscono proprio quando difendiamo il Papa, è perché abbiamo toccato uno dei tanti nervi scoperti dell’associazionismo sedicente cattolico, troppo a lungo lasciato prosperare nella più totale anarchia e talvolta anche con la connivenza o nel disinteresse dei Superiori. E ad ogni aggressione replichiamo moltiplicando il nostro impegno al servizio della Chiesa e del Sommo Pontefice. Di avvicendamenti ne abbiamo visti tanti, da quando Benedetto XVI regna sul Soglio di Pietro: non ci stupiremmo se prima o poi riguardassero anche quegli «ambienti» dai quali ci vengono i più subdoli ed immotivati attacchi.

    5 Gennaio, 2008 - 19:51
  142. margherita

    Caro Luigi,
    arrivo solo ora a conoscere il suo blog. Bellissimo!
    Una cosa sola non riesco a capire. Ma a che serve essere accreditato in Vaticano per intervistare politici cantanti o cardinali? non basta il telefono?
    Non sono del mestiere , comunque i toni di Gianluca mi sembrano un pò scomposti.
    Un saluto a tutti

    Margherita

    5 Gennaio, 2008 - 20:07
  143. raffaele.savigni

    In linea di principio non mi piace che un sito venga chiuso: sono per una pluralità di voci nella Chiesa (anche se dovremmo evitare l’errore di chi diceva “io sono di Cefa”, “io invece di Apollo”, “io di Paolo”: errore criticato in I Corinzi). Ma questo deve valere per tutti: non devono tornare i tempi di mons. Benigni e della “caccia al modernista”, e neppure i tempi dell’emarginazione di figure come Lazzati o padre Sorge, oggetto di attacchi ingiusti a metà degli anni ’80. La frase finale dell’ultimo editoriale di “Petrus”, anche nella sua versione “edulcorata” (che non contiene un minimo di autocritica per i toni offensivi utilizzati, anzi accusa apertamente padre Lombardi ed altri “Superiori”): “Di avvicendamenti ne abbiamo visti tanti, da quando Benedetto XVI regna sul Soglio di Pietro: non ci stupiremmo se prima o poi riguardassero anche quegli «ambienti» dai quali ci vengono i più subdoli ed immotivati attacchi” mi sembra di sapore intimidatorio: una sorta di appello ad amici potenti (magari cardinali) perché facciano pressioni sul papa. Quando la finiremo di lanciarci accuse a vicenda? Quando impareremo ad accettarci nella nostra diversità e a considerarci umili discepoli dell’unico Signore che non ha cercato il potere mediatico ma è morto in croce, perdonando e non insultando i suoi nemici? Non mi pare che san Paolo usasse questi toni nelle sue lettere nei confronti di altri apostoli ed evangelizzatori, pur esprimendo talora un franco dissenso rispetto ai loro metodi. Ci tengo a precisare che non sono un “papaboy” (anzi, ho delle riserve sul loro modo di utilizzare i mass-media) né un “cattocomunista”: a meno che non si intenda con quest’ultima espressione una piena accettazione della democrazia e del concilio Vaticano II ed un atteggiamento di dialogo e di confronto franco ma rispettoso con la modernità.La “papolatria” non giova se non a chi vuole ripercorrere le orme di coloro che in passato hanno emarginato grandi intellettuali cristiani come Rosmini. Sì dunque al diritto di critica, no agli insulti.

    5 Gennaio, 2008 - 20:20
  144. Savigni, decida da quale parte stare: con il boia o l’impiccato?

    5 Gennaio, 2008 - 20:25
  145. matteo

    raffaele.savigni scrive, 5 Gennaio 2008 @ 20:20
    Quando impareremo ad accettarci nella nostra diversità
    e a considerarci umili discepoli dell’unico Signore che non ha cercato il potere mediatico ma è morto in croce,
    ===============================
    Non ero preparato a sentire da Lei parole così forti e chiare,
    spero che siano dette sul serio,
    diversamente ne sarei molto deluso

    5 Gennaio, 2008 - 20:35
  146. Luigi Accattoli

    A Margerita il mio benvenuto! Scusa se hai dovuto attendere per vedere inserito il tuo commento: il primo è necessario che io l’autorizzi, gli altri entrano in automatico. Grazie del “bellissimo blog”. Oggi – via internet – si può fare quasi tutto senza l’accredito, sia in Vaticano sia altrove. Ma l’accredito è necessario per assistere alle conferenze stampa e ai breefing, per avere i testi sotto embargo (cioè con anticipo rispetto al momento della pubblicazione), per essere inseriti nei pool che vengono ammessi a particolari “eventi” e per aver accesso al “bollettino” della Sala Stampa sotto embargo nel sito vaticano. Insomma per telefono oggi si fa quasi tutto, ma non tutto. L’utilità dell’accredito è di un decimo rispetto al lavoro ordinario, poniamo. Ma è un decimo che un giorno o l’altro può fare la differenza.

    5 Gennaio, 2008 - 23:03
  147. lycopodium

    In sostanza: Petrus “cornuto e mazziato” e al diavolo “l’onore al nemico”; moralmente, una waterloo per gli uni e una vittoria di Pirro, per gli altri.
    E i “profeti” pontificano, dall’alto degli “a capo” …
    “Quando impareremo ad accettarci nella nostra diversità
    e a considerarci umili discepoli dell’unico Signore che non ha cercato il potere mediatico ma è morto in croce” (Savigni)?

    5 Gennaio, 2008 - 23:33
  148. Luisa

    Certo che Padre Lombardi ha il diritto di prendere le decisioni che ritiene le più opportune.
    Il mio diritto e dovere è di interrogarmi, come semplice cattolica e ancor più come cattolica ma anche se non lo fossi le domande sarebbero le stesse.
    La decisione di Padre Lombardi ha il gusto e il sapore di una sanzione, di una punizione.
    Che colpa ha commesso Petrus? Contro chi? Chi lo accusa?
    Mi vengono in mente le recenti anticipazioni di Petrus che Padre Lombardi ha speditamente smentito…ma non mi sembra ricordare che le numerose anticipazioni fatte dai diversi vaticanisti dopo fughe indebiti dalla sacre mura, hanno provocato la loro sospensione…anzi mi ricordo Padre Lombardi scherzando con loro alla conferenza stampa di presentazione della Spe Salvi.
    Dunque, siccome non possono essere le interviste di Volpe o altri articoli, resta la polemica con Korazym.
    Korazym….meglio del Papa ?
    Korazym merita maggior rispetto del Papa?
    Domande che certi definiranno riduttrici, “simplistes sinon simplettes”, ma non posso non ricordare certi articoli scritti dopo il viaggio in Brasile del Santo Padre a dir poco offensivi, o quelli usciti dopo il Motu proprio, quante volte abbiamo letto e leggiamo articoli offensivi verso il Santo Padre, agli autori di questi articoli è stata sospesa l`accreditazione? Non mi sembra.
    Apparentemente, reagire, ad un editoriale di Korazym, ripeto e confermo di una grande ambiguità, confuso e dal tono più che polemico, è un errore da non commettere.
    Semplice constatazione, ad altri l`arduo compito di chiarire ciò che è realmente successo e dove sono le responsabilità
    Noto ancora che la redazione di Korazym stamattina, attraverso lo strillone, fa riferimento ai due editoriali Gianluca, invece di prendere in considerazione solamente il definitivo. Con un`incorretezza di pessimo gusto mette persino il link alle due versioni.
    Questo è giornalismo serio e rispettuoso ? Me lo domando.

    6 Gennaio, 2008 - 8:47
  149. Luisa

    In questa polemica non vedo nè vinti nè vincitori, ma solamente perdenti.
    Spero che nell`interesse di tutti una soluzione pacifica sia trovata.

    6 Gennaio, 2008 - 10:24
  150. lycopodium

    Spe salvi facti sumus.

    6 Gennaio, 2008 - 10:38
  151. Luisa

    Dopo aver letto l`editoriale di Bruno Volpe su Petrus mi rendo conto che la polemica con Korazym è probabilmente stata la goccia che ha fattto traboccare un vaso apparentemente già colmo. Non ne conosco il contenuto e mi dispiace che si aggiunga polemica alla polemica. Non mi sono mai piaciuti “les déballages de linge sale”, auspico che, lontano dai riflettori, una solutione pacifica possa esser trovata.
    Se sono intervenuta è per simpatia per Gianluca e il suo sito.
    Vorrei dire a Gianluca che spero di tutto cuore, che Petrus il suo sito, ritrovi, l`entusiasmo e lo spirito degli inizi che lo hanno portato ad essere conosciuto e apprezzato ben al dilà dell`Italia.

    6 Gennaio, 2008 - 12:36
  152. raffaele.savigni

    Non ho capito l’ironia di Lycopodium sulla mia frase: comunque non mi sento un “profeta” né pretendo in alcun modo di esserlo.Non mi piace che ci siano “boia” né “impiccati”, caro Gianluca: ma chi invoca sanzioni contro chi non la pensa come lui non può fare la vittima (e l’Opus Dei, che peraltro rispetto – ad esempio stimo molto la senatrice Binetti – non mi sembra sia stata “vittima” nella Chiesa in questi anni…).L’editoriale di Bruno Volpe, anche formalmente contorto, getta altra benzina sul fuoco: non ce n’era bisogno!
    Luisa, certo Korazym non merita maggior rispetto del Papa: ma non mi pare che Korazym abbia offeso il papa (ha solo criticato, in modo ambiguo, lo ripeto, alcune scelte, o, meglio, alcune operazioni di suoi collaboratori e sedicenti interpreti), mentre sicuramente “Petrus” ha offeso in modo pesante altri cristiani, compresi i cardinali collaboratori di due papi (dando velatamente del “minus habens” a Giovanni Paolo II nell’ultimo decennio del suo pontificato, come se non fosse stato in grado di fare certe scelte – per me coraggiose – e si fosse fatto invece manipolare!) . Bisogna rispettare il papa attuale, ma anche i suoi predecessori ed anche gli altri cristiani.

    6 Gennaio, 2008 - 13:11
  153. Se solo Savigni si informasse un po’ (basta fare una rapida ricerca in Internet inserendo il mio nome e quello di Giovanni Paolo II) saprebbe che ho richiesto, promosso e ottenuto, quale presidente di un’omonima associazione cattolica, l’intitolazione di diversi luoghi pubblici alla memoria di Giovanni Paolo II; che lo stesso Benedetto XVI, per tramite dell’allora segretario di Stato Sodano, volle farmi giungere un telegramma di encomio; che la mia associazione cattolica – intitolata, appunto, a Giovanni Paolo II ma anche a Benedetto XVI – è presieduta da un Cardinale, Francesco Marchisano, che del Papa polacco è stato uno dei più intimi amici e collaboratori; che sono collaboratore dell’esorcista diocesano di Salerno e non ho mai perso occasione in alcun blog o sito cattolico per evidenziare l’efficacia e la potenza del Servo di Dio Giovanni Paolo II quando viene invocato negli esorcismi per scacciare Satana; che il mese prossimo farò il mio ingresso come terziario nell’ordine dei Servi di Maria quale devoto a Giovanni Paolo II (tutti conosciamo il Suo amore per la Madonna), pur prendendo il nome di Benedetto.
    Quanto a Paolo VI, nessuno ancora sa che ho organizzato per il prossimo Maggio a Salerno, terra che custodisce le reliquie dell’evangelista Matteo e del Papa Gregorio VII, un convegno per riscoprire il Magistero indimenticabile e splendente di Giovan Battista Montini.
    Quindi, Caro Savigni, la smetta di dire fesserie (si dice così dalle mie parti), si faccia un bel lavaggio di coscienza e si renda conto che si sta comportando solo come un persecutore.
    E su questo – Accattoli docet – basta!
    Gianluca Barile
    http://www.papanews.it

    6 Gennaio, 2008 - 13:43
  154. lycopodium

    @ Prof. Savigni.
    La mia era una amara carrellata sugli interventi.
    Non ho minimamente inteso ironizzare su di lei !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Se l’ho citata era del tutto in positivo.
    Se per la concisione ciò non era chiaro, lo ribadisco mille volte.

    Invoco una “tregua di Dio” per tutti noi.

    6 Gennaio, 2008 - 15:42
  155. margherita

    Grazie a Luigi per la sua spiegazione!

    Ho guardato un pò Petrus ( che non conoscevo scusate!), ma mi sembra che ci siano più commenti e interviste varie che riflessioni e approfondimenti e cronaca del pontifcato. Ma forse non ho letto bene!
    Comunque i toni degli ultimi editoriali non mi sembrano davvero adatti ad un sito fedele al papa. In fondo Padre Lombardi è un suo diretto collaboratore. O sbaglio?
    Grazie a tutti

    Margherita

    6 Gennaio, 2008 - 15:58
  156. Luisa

    Effettivamente Margherita se lei avesse letto bene, avrebbe visto che gli approfondimenti e le riflessioni sono uno dei “pilastri” di Petrus. Il pontificato di Benedetto XVI seguito con attenzione, Petrus è un quotidiano on-line sul Pontificato di Benedetto XVI e l`attualità della Chiesa.
    Che lei non apprezzi gli ultimi commenti è una cosa, e un suo diritto, ma trovo peccato che ne tiri delle conclusioni che discreditano il lavoro che Gianluca Barile e i suoi collaboratori hanno portato in avanti da mesi .

    6 Gennaio, 2008 - 16:46
  157. matteo

    Margherita lei ha letto bene
    e se legge meglio
    si rende conto come in nome di Benbedetto XVI
    si puo dire di tutto……
    altro che fedeltà
    Benedetto … il nome….solo un’arma in mano a a chi ha strani interessi
    ma nulla a che vedere con la fedeltà
    si rimane semplicemente sconvolti come in nome di Benedetto su Petrus
    si potesse essere liberi di dire contro…
    Ma Petrus è anche il quotidiano on-line che aveva preso un uomo fedele al papa come Tommaso Stenico che non si è ancora capito se ci volesse fare o ci faceva…..
    e vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    (a proposito di Stenico
    andate a farvi una visita di istruzione sui suoi siti personali:
    http://www.tommasostenico.it/
    http://umanesimocristiano.splinder.com/)

    in più su tornielli ho trovato quelto link a Adige sul ritorno di successo
    di mons. Stenico
    http://www.ladige.it/news/a_portale_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=4461

    6 Gennaio, 2008 - 17:14
  158. raffaele.savigni

    “Sat prata biberunt” (così disse un poeta di cui non ricordo il nome: mi pare Ovidio). Basta con le polemiche. Ognuno può giudicare da sé se io ho detto “fesserie”.

    6 Gennaio, 2008 - 17:44

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