Per ascoltare una pianta devi stare alla sua altezza

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Se è bene che io la sposti secondo il sole e quanta acqua le debba dare ora che viene il caldo sono gli argomenti che lei preferisce.

19 Comments

  1. Victoria Boe

    Certo, è così. Le piante vogliono vivere bene e dialogano con noi. Sapere ascoltarle è un dovere ma anche un piacere per noi che le amiamo.
    Hanno una vita propria, che affascina se siamo pronti a coglierne i segreti.
    Essere in armonia con le piante significa ammirarne la bellezza e ringraziare Dio che ci fa sentire la sua voce anche attraverso di esse.
    Io ho incontrato Dio per la prima volta quando, da piccola, mi commuovevo guardando i fiori e gli ulivi con le cime dorate dal sole. Nei prati ridenti di margherite e papaveri mi sentivo a casa mia. E ringraziavo il Signore.

    30 Marzo, 2017 - 14:19
  2. Enrico Usvelli

    Ho regalato alle figlie delle ‘Primule per la vita’ l’anno scorso, ma me ne occupo io. Nel senso che metto l’acqua nel sottovaso al bisogno. Più in là non vado.
    Approfitto per segnalare che stasera a ‘Nemo’, su Rai2 (alle 21 credo) sarà presente don Aldo Buonaiuto, dell’ Associazione Papa Giovanni XXIII, direttore di ‘In Terris- News on line’ e a lungo collaboratore di don Oreste Benzi, che discuterà e parlerà a favore di papa Francesco. Don Aldo qualche tempo fa era stato autore di un editoriale ‘Dalla parte del Papa’ piuttosto carico e molto discusso.

    30 Marzo, 2017 - 17:22
  3. Andrea Salvi

    Una citazione di cui non metto l’autore per non suscitare un rifiuto pregiudiziale da qualche amico frequentatore del blog
    “Il problema serio nel nostro rapporto con gli animali e i vegetali è che la nostra visione e percezione è ostruita, i nostri occhi sono ciechi, i nostri orecchi non sanno ascoltare le cose; non fosse così, tutto ci apparirebbe opera di Dio, in relazione con lui. Noi dovremmo saper ritrovare Dio al cuore della vita, vederlo all’opera nella terra da lui creata, in relazione con tutte le creature. Dovremmo esercitarci alla “conoscenza degli esseri”, per imparare la contemplazione della natura, per avere lo stesso sguardo di Gesù quando osservava gli uccelli dell’aria, la chioccia che raduna i pulcini, le piante da frutto messaggere dell’estate, i gigli dei campi più eleganti di Salomone…

    Il nostro amore diverrebbe così amore non solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali e per le creature tutte, animate e inanimate: un amore cosmico! Allora i cristiani saprebbero attendere, insieme al ritorno del Signore, anche il compimento dell’alleanza con le bestie selvagge, gli uccelli del cielo e i rettili della terra, nella re-intestazione di tutte le creature in Gesù Cristo e nella trasfigurazione di tutto. E saprebbero fare di questa loro attesa, voce di un’attesa cosmica, una speranza davvero universale, una speranza per tutti.”

    30 Marzo, 2017 - 17:52
  4. Clodine-Claudia Leo

    Dietro quel fiore alto immobile, ieratico , un altro screziato d’azzurro con un ciuffo bianco su staglia timidamente su fondo nero , quasi arrossendo per essere apparso accanto a quel candido giglio.
    Le anime,per chi è capace di vederle, sono come i fiori , stanno dappertutto, sono li, non chiedono nulla. Grati solo di spandere la propria fragranza..

    30 Marzo, 2017 - 18:21
  5. Clodine-Claudia Leo

    Con la differenza che tra tutte le creature caro Andrea, l’uomo è il solo animale capace di atti crudeli, inauditi, fine a se stessi. Gli animali non provano odio, non coltivano rancore, anche se si ricordano del nemico, lo evitano- Aggrediscono per fame e per la supremazia della specie e quando l’avversario nella fuga si arrende, lo lasciano andare non si avventano per finirlo, non lo dilaniano come il branco che ha maciullato il giovane Emanuele di Alatri. Povero figliolo!

    30 Marzo, 2017 - 19:44
  6. Andrea Salvi

    Ma è anche capace di grandi cose “…a immagine di Dio lo creò…”

    30 Marzo, 2017 - 19:57
  7. Clodine-Claudia Leo

    Un’ immagine, appunto, che solo per analogia somiglia a Dio. Per avere un’idea : l’uomo sta al Creatore come quel bellissimo fiore bianco della foto sta ad una copia di plastica acquistato all’emporio cinese.

    30 Marzo, 2017 - 20:26
  8. maria cristina venturi

    Nei Vangeli si parla spesso di piante, alberi, erbe.Alcune piante ,come il fico che non dava frutti, vengono “seccate”da Gesu’all’istante .Come mai il fico si e’seccato in un batter d’occhio? chiedono I discepoli stupiti (Matteo 21,20).
    Ad altre piante viene minacciato dal corrucciato Giovani Battista la prossima fine: Ormai la scure e gia’posta alla radice degli alberi (Matteo 3,10)
    Uno dei passi piu’poetici e sereni e’la descrizione della pianta che cresce dal seme di senape (Matteo 13,32):
    “Esso e’il piu’ piccolo di tutti I semi ma quando e’cresciuto e’il piu’ grande di tutti gli erbaggi e si fa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a riposarsi tra I suoi rami”
    L’immagine degli uccelli che si riposano fra I rami della pianta cresciuta dal seme di senape riporta ad un’altra immagine spirituale di pianta:l’albero della vita.
    Di esso si dice in Apocalisse 22,2
    In mezzo alla sua piazza (della Gerusalemme celeste) c’e’ l’ albero della vita che fa dodici frutti, dando ogni mese il suo frutto e le cui foglie servono per la guarigione delle genti.

    30 Marzo, 2017 - 23:37
  9. maria cristina venturi

    Nei Vangeli si da’una gran importanza al seme, da cui poi nascera’e sisviluppera’la pianta, e an c ora piu’importanza al terreno su cui il seme e’seminato .Vedi parabola del seminatore.
    Il terreno su cui il seme e’seminato sembra essere se c ondo la parabola evangelica fondamentale per il destino della pianta. L’humus ,secondo il Vangelo, determinera’la sorte della pianticella, ancor piu’ di sole ed acqua.Se seminata su roccia o sabbia il destino della pianticella e’segnato. Solo un humus adeguato ne’tropo secco ne’troppo umido, ne’molle ne’rigido, ne’sabbioso ne’calcareo, potra’ giovare.
    La parabola del seminatore: come interpretare la realta’ e non cadere nel’utopia.

    31 Marzo, 2017 - 0:00
  10. Lorenzo Cuffini

    Toh , guarda.
    Bisogna provvedere a bacchettare il salmista e a riscrivere tutto da capo.
    Non più ” eppure l’hai fatto poco meno degli angeli ” ( l’uomo, ndr) , ma:
    “eppure l’hai fatto poco meno di una copia di un fiore di plastica acquistato all’emporio cinese.”
    :

    31 Marzo, 2017 - 0:11
  11. maria cristina venturi

    Matteo 13,3
    Un seminatore usci’a seminare.E nel seminare una parte del seme cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la beccarono.
    Una p a rte cadde in luoghi sassosi dove non era molta terra e subito spunto’ perche’ la terra non era molto fredda ma levatosi il sole fu riarsa e non avendo radice si secco’ .
    Un ‘altra parte cadde fra le spine e le spine crebbero e la soffocarono.
    Un’altra finalmente cadde nela terra soffice e diede frutto, dove cento, dove sessanta, dove trenta.
    Chi ha orecchi da intendere, intenda

    31 Marzo, 2017 - 0:13
  12. roberto 55

    Ma tu, Lorenzo, acquisti i fiori di plastica all’emporio cinese ? No, perché qui, invece, il “mercato” dei fiori è saldamente governato dai pakistani -)))))))).

    ‘Notte !

    Roberto Caligaris

    31 Marzo, 2017 - 1:31
  13. Lorenzo Cuffini

    🙂 🙂 🙂

    31 Marzo, 2017 - 7:57
  14. giuseppe di melchiorre

    A Maria Cristina:

    I’ son Cristina che vi fo’ ‘mparare,
    ch’ignora insegnar è sol mi’ disio;
    Vertà mi muove, che mi fa parlare.

    31 Marzo, 2017 - 10:50
  15. Federico Benedetti

    La Verità dovrebbe muovere tutti, no?

    31 Marzo, 2017 - 10:51
  16. Lorenzo Cuffini

    Come interpretare la realtà e non cadere nell’utopia.
    Giusto.
    Occhio a non farsi una realtà farlocca, di cartone e ideuzze proprie, però.

    31 Marzo, 2017 - 11:24
  17. giuseppe di melchiorre

    Hai ragione, Federico, sbaglio io a fare certi tipi di interventi…
    Buona giornata.

    31 Marzo, 2017 - 12:03
  18. Enrico Usvelli

    Sto leggendo ‘Il diario di un testimone colpevole’ di Thomas Merton.
    In un passo si dichiara felice di appartenere al genere umano in quanto Dio si è fatto uomo. Se ritrovo il passo lo cito esattamente.

    31 Marzo, 2017 - 12:51
  19. giuseppe di melchiorre

    Enrico, anch’io sono più contento di essere un uomo piuttosto che un animale o una pianta.. 🙂 🙂 🙂
    Non sono chi sa chi, però… E comunque ammiro molto tutto il creato e ringrazio il Creatore per quello che ha creato, lo ammiro e a volte mi estasio. Io non sono riuscito un gran che, però… 🙂
    Grazie dell’accenno alla bella citazione di Thomas Merton.
    Buon pomeriggio.

    31 Marzo, 2017 - 15:53

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