Benedetto batte di un punto il “pittoresco” Berlusconi

Forbes ogni anno ci dà la classifica degli uomini più potenti, come fosse fatto suo stabilirne l’esatta numerazione: il primo stavolta è Obama, il secondo il cinese Hu Jintao, il terzo Putin e fin qui siamo nel già visto. Ma l’undicesimo posto assegnato a Benedetto XVI e il dodicesimo a Berlusconi mi riempiono la mente di vespe ronzanti. Immagino l’ironico sorriso del papa teologo, meditante quel rigo di Luca 9 che dice: “Chi è il più piccolo tra tutti, questi è grande“. Vedo poi un sorriso dei migliori sulla faccia del nostro premier, contento tra tante amarezze di vedersi definire “pittoresco” dal magazine che – senza allusioni al conflitto di interessi – lo premia perchè riesce a essere “allo stesso tempo politico, monopolista dei media e proprietario della potenza calcistica Milan”. Egli è l’unico italiano sui 67 “signati”. Consoliamoci: senza la sua colorita personalità e i suoi pittoreschi elettori nessuno di noi figurerebbe nell’insaccato di Forbes.

11 Comments

  1. Leopoldo

    E’ vero, dice che chi è il più piccolo tra tutti è il più grande. Non “chi si fa piccolo” ma proprio chi è piccolo, chi non è considerato grande dagli altri uomini. Per questo il Vangelo porta un messaggio di speranza a chi non avrebbe altrimenti nulla da sperare. Benedetto XVI, non mi azzardo a giudicare l’uomo perché lui solo conosce il suo cuore, proprio per uno status costruito in millenni di storia è uno dei potenti della Terra. Contraddizione difficilmente superabile, non solo per lui.

    16 Novembre, 2009 - 9:22
  2. lycopodium

    C’è potente e potente. E c’è chi semplicemente testimonia la potenza crocifissa e perciò è temuto e osteggiato dai prìncipi di questo mondo. Vedere una contraddizione e, all’incirca, cooperare con essi.

    17 Novembre, 2009 - 7:27
  3. Leopoldo

    Sì sì, c’è potente e potente, c’è ricco e ricco, eccetera eccetera.

    17 Novembre, 2009 - 12:02
  4. lycopodium

    Brutto sintomo, l’ecolalia. Come pure prendere ogni fatto a pretesto per attaccare il Papa.

    17 Novembre, 2009 - 22:55
  5. roberto 55

    Parafrasando Bertold Brecht, “fortunata è la nazione che non ha bisogno di uomini nella classsifica di Forbes” !
    Luigi, perdonami, ma in questa graduatoria non ci sono donne ?

    Ancora un saluto a tutti !

    Roberto 55

    18 Novembre, 2009 - 0:02
  6. Luigi Accattoli

    Ci sono ma poche. Hillary Clinton è diciassettesima, Angela Merkel – la più “potente” – quindicesima…

    18 Novembre, 2009 - 0:31
  7. Leopoldo

    Lycopodium, ho sempre cercato di essere rispettoso della sensibilità degli altri quando ho scritto qualcosa, specie qua sopra. Ti trovo un po’, come dire, “grezzo” quando mi accusi, facendo il processo alle mie intenzioni, di usare un argomento come pretesto per dire qualcosa o, peggio, per attaccare qualcuno. Non ti ha mai sfiorato l’idea che, semplicemente, qualcuno possa pensarla in modo diverso da te?
    Fra l’altro, nel mio post non mi riferivo al potere temporale del papa, che pure oggi ancora esiste sia pure esercitato in modo molto diverso rispetto al passato, ma proprio alla contraddizione fra una qualunque posizione di prestigio e di potere, sia pure solo spirituale, e il fatto che la Buona Novella del Vangelo sia rivolta soprattutto a coloro che la società in qualche modo emargina e rifiuta. Tutto qui. Sarà un mio limite vederci una contraddizione ma non è certo un atteggiamento come il tuo che potrà aiutarmi a superarlo.
    E infine, per favore non accusatemi di blasfemia, sono convinto che questa contraddizione sia così grande da essere stata sentita perfino da Gesù, divenuto Maestro dopo una vita di anonimato e povertà, fino al punto da spingerlo a lavare i piedi dei discepoli, non solo per dare un esempio.
    E infine infine (sì LycoLyco altra ecolalia, come dici tu) penso anche che le contraddizioni facciano parte dell’esperienza umana ma non dovrebbero preoccupare più di tanto di ha veramente fede, perché dovrebbe bastare un briciolo dell’amore di Dio a superarle e a spazzarle via. Ed è così, con questo amore, che Gesù le ha risolte in sé (o se preferite, in Sé).

    19 Novembre, 2009 - 10:33
  8. fiorenza

    Non so se definire perfettamente tragico o perfettamente comico l’effetto sucitato dal sentire un interlocutore che, dal’interno del suo malinteso, definisce “grezzo” quanto è a lui offerto di compiutamente distillato e raffinato nel crogiolo del più ardente/pacato intelligere.

    19 Novembre, 2009 - 16:08
  9. Leopoldo

    Definiscilo come ti pare.

    19 Novembre, 2009 - 20:17
  10. fiorenza

    “Tragicomico”, allora. OK ?

    20 Novembre, 2009 - 1:26
  11. Leopoldo

    Ok

    20 Novembre, 2009 - 13:46

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