Per Paola Binetti e contro la circoncisione del Pd

Si accalora la disputa sull’omofobia – vedi post precedente – e sulla possibilità che un deputato si stacchi dal gruppo per motivi di coscienza. L’ottimo costituzionalista e mio amico – di Fuci e di blog – Stefano Ceccanti invita Paola Binetti a dimettersi spontaneamente dal gruppo del Pd, avendo votato in contrasto con esso martedì a Montecitorio. Io faccio a Paola – di cui ho grande apprezzamento, anche per conoscenza personale – l’invito contrario: resti e aiuti il Pd a guardare più ampiamente e andare al largo. Restringendo la veduta si riduce l’area del consenso. Trovo giusto il richiamo di Ceccanti a non strumentalizzare la vicenda in vista delle primarie, ma la cacciata della Binetti rappresenterebbe – per me che guardo da lontano – una circoncisione ideologica dall’esito irrimediabilmente minoritario.

56 Comments

  1. Leonardo

    “Circoncisione ideologica”? Ma Luigi!
    Sono ammirato per la perfidia, credevo di essere cattivo, ma devo andare a nascondermi. È proprio vero che la cattiveria dei buoni è la più tremenda.

    15 Ottobre, 2009 - 13:18
  2. principessa

    Posso fare una domanda?
    Se la Corte Costituzionale – la settimana scorsa – rifiutando il lodo Alfano ha deciso che davanti alla legge siamo tutti uguali, perchè questa settimana abbiamo un disegno di legge che vuole sancire che qualcuno è più “uguale” di altri ? e solamente in base ad una scelta privatissima?

    Se cominciamo a far uscire dai partiti coloro che votano secondo coscienza siamo messi male, molto male…

    Abbracci a tutti

    15 Ottobre, 2009 - 13:29
  3. Chiarisco e poi taccio: non propongo affatto che la Binetti si dimetta dal Gruppo per quel voto preso isolatamente.
    1. Binetti si impegna in politica avendo in mente una precisa gerarchia di temi che per lei sono, almeno in questo periodo, i più importanti.
    2. Su tutti quei temi (nessuno escluso) la sua posizione è obiettivamente più vicina ad altri gruppi parlamentari,a cominciare da quello dell’Udc, fino al votare con l’Udc pregiudiziali di costituzionalità contro il Pd.
    3. Se i punti 1 e 2 sono giusti perché resta nel Pd? Io al posto suo non lo farei non perchè non abbia in alcune occasioni perplessità o non finisca in minoranza, ma perché non ci resteri se mi capitasse sistematicamente sui temi che io reputo più importanti.

    15 Ottobre, 2009 - 13:35
  4. principessa

    Ognuno di noi ha i suoi tempi. Per capirsi e per farsi capire. Tutti abbiamo il diritto di giungere alle nostre decisioni con i nostri tempi.
    Anche la signora Binetti, che si staccherà dal PD quando e come e se lo riterrà opportuno. Certamente senza la spinta o i consigli di nessuno.Anche se in questo periodo la sua posizione è più vicina ad altri pensieri.
    Forse – e parlo in generale per tutti e per tutto – se la smettessimo di dire agli altri cosa devono pensare e cosa devono fare e ci interessassimo più di noi stessi, il mondo avrebbe anche una ulteriore possibilità di andare meglio.

    15 Ottobre, 2009 - 13:41
  5. infine: non sono affatto certo, ma vedremo le motivazioni, che la Corte abbia usato l’articolo 3 rispetto a tutti i cittadini, ma nel rapporto tra Presidente del Consiglio e ministri; inoltre il nostro ordinamento penale è pieno di aggravanti per la protezione di determinate minoranze, ad esempio nella legge mancino si punisce l’incitazione all’odio verso le minoranze religiose, etniche, nazionali. Le maggioranze si proteggono con la forza dei numeri. I giornali sono piene di persone agredite perché ritenute omosessuali, indipendentemente dal fatto che sia vero o no, mentre nessuno aggredisce uno di noi eterosessuali perché eterosessuale. Si può dire che bisogna fare uno sforzo educativo e non inserire una norma penale (ma allora bisognerebbe forse fare lo stesso con le altre esistenti), ma non dire che è incostituzionale. Ho parlato anche troppo, Scusate

    15 Ottobre, 2009 - 13:44
  6. due piccole considerazioni:

    Un partito con un’unica testa è un partito che può governare un paese plurale in un contesto storico così frammentato?

    Leggo con interesse le motivazioni di chi fa una proposta e di chi non la condivide, mi piacciono pochissimo le violenze verbali di chi si candida a guidare un paese…. non ne abbiamo a sufficienza di emuli del signore pelato che amava i balconi o di quello con baffoni che amava le gite fuori porta per gli oppositori?

    15 Ottobre, 2009 - 13:49
  7. Stefano Ceccanti insieme Giovanni Bachelet, Andrea Sarubbi… sono miei punti di riferimento e sono grato a loro per il lavoro che fanno, testimoni di servizio come “ministero” nella cosa pubblica.

    Reputo la Binetti affetta da una forma di particolare patologia idiosincrasica che non le permette di leggere il presente nè alla luce dell’ambiente culturale circostante italiano, europeo e mondiale, né alla luce della Parola, tanto è piena del proprio ego, e con questo è pienamente coerente.
    Ma di questo ne risponde con la propria coscienza direttamente al Buon D-io,
    e agli elettori, quando finalmente saranno liberi di eleggerla
    e non verrà imposta dal Partito Democratico (come è accaduto….)

    La Binetti, oggettivamente, nel PD è un pesce fuo d’acqua, ma è lì in chiara obbedienza a chi le ha chiesto di esservi a fare testimonianza in controtendenza alla maggioranza degli elettori del partito del PD.
    E’ la tipica cavalla di Troia, messa lì a rompere le uova….

    Detto questo,
    mi auguro che le purghe appartengano ai vecchi sistemi totalitari,
    comunismo, fascismo, nazismo, franchismo, pinochettismo, castrismo, chavismo…..

    Il PD nella maggioranza degli eletti dalla vecchia base della sinistra progressista storica che insieme al vecchio partito radicale difendevano i diritti civili come il diritto a divorziare etc., deve andare avanti per la sua strada.

    Saranno gli eletti nel PD, che qualora si ritengono non in armonia con il PD a scegliere se rimanere o andarsene per la loro strada.

    Anche chi giudica i froci malati e da rinchiudere nei manicomi o in sanatori vari ha diritto di esprimersi e di fare azione di convincimento…. (lo prevede il primo emendamento…. in…USA…)

    Mi auguro che coerentemente,
    anche chi giudica
    gli ebrei, i negri, le donne, i meridionali, i non cattolici ….
    “razza inferiore” “impuri” “delinquenti” “relativisti” “nichilisti” “razionalisti”
    non degni di incarichi di responsabilità, o di cittadinanza,
    abbiano il rispetto che meritano di esprimere e convincere con le proprie idee.

    Questa è la democrazia.

    Vero?

    Accettiamo il gioco e….
    giochiamo.

    15 Ottobre, 2009 - 14:08
  8. principessa

    Caro Ceccanti non smetta di scrivere,leggerla è interessante ed arricchisce chi non la pensa come lei.
    Mi permetta di essere concorde che necessitiamo con urgenza di uno sforzo educativo in generale e non solo per il soggetto in questione, poichè sembra ormai palese che la mancanza di cultura ha generato queste società in cui viviamo male.
    Nel mio consiglio di interessarci di noi stessi c’era anche questa considerazione: come migliorarci personalmente e- di conseguenza – verso la società in cui viviamo.E se lo facciamo per noi, lo faremo per i nostri figli e per coloro che ci stanno intorno, creando quel clima di accettazione,tolleranza,rispetto che è alla base della convivenza civile e che non fa andare in giro i nostri giovani ad aggredire persone che fanno scelte diverse.
    Come vede il suo consiglio per uno sforzo educativo si allaccia al mio e ci conduce entrambi – forse – a pensare che il rispetto in tutte le sue accezioni sarebbe sempre auspicabile in ogni relazione umana.

    La saluto cordialmente ( e continui pure ad intervenire)

    15 Ottobre, 2009 - 14:15
  9. Ho fatto due commenti del post precedente senza avvedermi che c’era questo nuovo, su simile argomento.

    Sommessamente osservo che un conto sono le idee, un conto sono i comportamenti che deve esprimere un parlamentare, sicuramente eletto senza vincolo di mandato, ma comunque aderente a un gruppo parlamentare, che ha delle regole proprie e compie delle scelte ben precise. Anche nei casi di dissenso, un parlamentare dovrebbe fare in modo di adottare soluzioni le più responsabili possibile, non quelle maggiormente deflagranti.

    Ampliando lo sguardo, personalmente mi rallegro che un partito riesca ad abbracciare nel suo senso uno spettro di opinioni, idee, intendimenti e orientamenti culturali il più vasto possibile. L’operazione riesce solo, però, se riesce a ridurli a una sintesi operativa (non filosofica o ideologica!) unica. E’ questo lavoro di sintesi che finora è stato fortemente carente. Rimediare con un autorestringimento di prospettive sarebbe una pezza peggiore del buco.

    15 Ottobre, 2009 - 14:16
  10. Francesco73

    A Ceccanti (che ammiro e rispetto molto, anche per la sua disponibilità a discutere, e anche se io rispetto a lui sono un ex fucino di estrema destra…) vorrei dire che è sbagliato – tantopiù col caso Binetti – fare dei temi bio-etici e liminari ad essi il “tema forte” del PD.
    Nell’afasia oggettiva della sinistra italiana ed europea sui grandi temi sociali e istituzionali (chè anche la grande sensibilità su parlamento e Costituzione mi pare molto altalenante e berlusconi-dipendente: Veltroni era pure lui favorevole allo scempio delle liste bloccate, tanto per dire), pare che i nuovi diritti siano l’unica cosa che conta, che identifica, che richiama.
    E’ un errore questo zapaterismo senza Zapatero, è la cosa migliore per allontanare l’elettorato cattolico e per fare dei cattolici eletti o in posizione di responsabilità un punto oggettivo di debolezza e di crisi, giacchè la cosiddetta autonomia dell’impegno sociale e politico non è una coperta che puoi tirare a prova di ogni lacerazione.
    La strada può essere solo quella di una mediazione difficile e paziente, ma al tuo posto non starei tanto sereno a considerare il problema risolto con il passaggio della Binetti all’Udc.

    15 Ottobre, 2009 - 14:48
  11. Francesco,
    apprezzo la tua logicità.
    Come cattolico, non credo che si possa continuare sulla strada di una politica
    Cattolici e…….. gli altri….

    Basta con i cattolici e i ritenuti non-cattolici,
    tutti coloro che in coscienza si ritengono cattolici,
    hanno il diritto di professare liberamente le idee politiche
    e militare nel partito che più ritengono opportuno,
    ma anche di portarne le conseguenze dei propri atti di parte politica.

    I cattolici sono in tutte le formazioni politiche, e sarebbe bene che impariamo a rispettarli tutti,
    con il diritto che ciascuno ha di discuterne sulle idee politiche.

    Basta, smettiamola di dichiarare non-cattolico chi la pensa differentemente dal proprio ego o dalla propria cerchia politica.

    I cattolici che non si ritrovano nelle posizioni del PD, possono democraticamente scegliere tra “tutte” le formazioni politiche presenti nel panorama italiano.

    Un partito, non può accontentare assolutamente tutti,
    chi vuole solo i vegetariani e chi vuole solo i carnivori.

    Certo bisogna essere anche capaci di fare sintesi.

    Ma ci sono dei principi a cui ogni partito si ispira, e che non possono essere necessariamente gli stessi di un altro partito.

    Chi odia ebrei, negri, rom, froci, meridionali, non cattolici,
    è giusto che cerchi la formazione politica che lo assecondi.

    Ma non può essere assolutamente il PD,
    che deve proseguire nella battaglia iniziata dai Padri Costituenti,
    di assicurare la libertà di ogni espressione civile ad ogni cittadino italiano,
    senza per questo andare ad essere inserito in una lista di proscrizione.

    Chi ruba,
    chi non aiuta la comunità civile con il pagamento delle tasse per ospedali, strade, illuminazione etc.
    ma si porta i soldi puliti puliti all’estero e fa risultare la propria azienda in passivo licenziando gli operai e chiedendo aiuti di Stato,
    deve andare in galera,
    deve subire un giusto esemplare processo,

    ma se vuole invece rimanere impunito,
    è giusto che abbia un partito che lo difende,

    è giusto che abbia un partito
    che dimenticandosi di tutti i giudici uccisi per il proprio dovere,
    negli anni ’70 e ‘80
    per aver difeso i cittadini contro la connivenza di bande militarizzate criminali
    e bande mafiose con i poteri forti

    oggi vuole quegli stessi giudici come una ammasso di comunisti,
    da mettere al muro.

    Corsi e ricorsi storici.

    E’ stato Robespierre il giustizialista ghigliottinaio,
    ghigliottinato a sua volta?

    Insomma ognuno si trovi il suo partito di riferimento,
    ladri matricolati o onesti che siano,
    e il PD
    inizi ad essere un partito con i controc……

    15 Ottobre, 2009 - 15:16
  12. Leonardo

    Forse Ceccanti ha ragione: visto che la Binetti è tanto spesso in contrasto con il PD, forse quella non è casa sua.
    Ma quelle della Binetti non sono le fisime di una vecchia pazza, sono istanze fondamentali per un cattolico.
    La domanda potrebbe allora diventare: come fanno tutti gli altri cattolici (mons. Betori forse direbbe “che si dicono cattolici”, ma qui ho visto che la gente si arrabbia) a sentirvisi a casa propria?

    (Vi supplico: non rispondetemi che dall’altra parte sono una banda di puttanieri. Lo so. Non è di questo che sto parlando)

    P.S.: il mio caro Matteo, in uno dei messaggi precedenti, ha scritto Dio così: D-io. Un altro piccolo sforzo e può arrivare alla grafia giusta : d-Io.

    15 Ottobre, 2009 - 15:40
  13. Gerry -15 ottobre 2009 @ 13:32 – post precedente

    Devo una risposta a Gerry.

    Ti prego di non cambiarmi le carte in tavola.

    Io credo nella tua intelligenza,
    e mi dispiacerebbe che tu debba deludermi.

    Relativamente al post precedente,
    tu facevi riferimento ad una tematica precisa ed ineludibile,
    i soliti froci,
    adducendone delle citazioni dal CCC.

    Io ho ricordato che quelle citazioni, in merito al quella tematica non esistono.
    Ed è vero.
    Tu me ne confermi.

    Nel commento in data sopra,
    tu riporti le citazioni,
    ma in tematica:
    “Articolo 8 IL PECCATO – V. La proliferazione del peccato”
    che non ha nulla a che vedere con lo specifico che verrà trattato successivamente nel “sesto”.

    Quindi dai una valenza ad un argomento con citazioni che si riferiscono a diversa esposizione tematica.

    Sul “sesto”
    troverai le delucidazioni di merito,
    purtroppo non secondo le citazioni che vorresti.

    Palla al centro?
    🙂

    15 Ottobre, 2009 - 15:48
  14. lo so’
    che a qualcuno manca la cultura
    per capire
    quando
    si scrive
    anche correttamente
    D-io.

    Ma non a tutti è dato conoscere, nè l’ora, nè il momento….

    ci si accontenti
    dei propri limiti…

    lo faccio anche io,
    quando non ci arrivo, e spessissimo.

    15 Ottobre, 2009 - 15:52
  15. Giuliano Neri

    Vogliate scusare la provocazione, ma io credo che i parlamentari,vista l’attuale legge non eletti ma nominati, non dovrebbero pertanto vantare il diritto a esprimere voti in difformità al partito che li ha nominati a quella funzione, dato che non sono stati in alcun modo, nemmeno indiretto, indicati dai cittadini né ad essi devono rispondere. Di conseguenza, in caso essi dovessero esprimere un voto in dissenso, in caso di materia per la quale ciò non sia preventivamente ammesso dal gruppo di appartenenza, dovrebbero quanto meno lasciare quel gruppo. Diversa ovviamente la condizione degli eletti nei consigli comunali, provinciali e regionali, nonché nel Parlamento europeo, che sono stati eletti in forza di preferenze personali. Fuor di provicazione, trovo anch’io singolare che il voto di coscienza di Binetti provochi problemi e lacerazioni in un partito che si afferma laico, come il PD, mentre non fa neppure nascere una discussione il parallelo voto in dissenso dei dieci finiani in un partito che dovrebbe essere clerico-moderato e “monarchico” come il PDL. Mi incuriorisce anche che non vi sia stato – a quanto pare – alcun voto in dissenso nell’UDC.

    15 Ottobre, 2009 - 17:11
  16. Gerry

    Matteo, scrivere D-io è un vezzo un po’ filoebraico, mi pare in voga anche tra i neocatecumenali. E’ un po’ come usare il tetragramma sacro JHWH, cosa che non si dovrebbe fare da parte di cristiani, perché l’incarnazione è avvenuta e Dio ha mostrato in Cristo il suo volto. Comunque ogni vezzo ha i suoi adepti e all’archeologismo non ci sono limiti.
    Quanto alla questione citazione resta che il testo c’è, non è della chiarezza (per bambini come me, che non sono “adulto”) che aveva il buon vecchio catechismo di S. Pio X, ma c’è. Detto questo, per me, l’argomento è chiuso.

    15 Ottobre, 2009 - 17:48
  17. Leonardo

    È un vezzo un po’ sciocco, se è per questo. Da parte di cristiani, si capisce.
    La mia voleva essere un’innocua battuta, però non c’è verso che quell’uomo abbia mai un lampo di ironia.

    15 Ottobre, 2009 - 18:16
  18. Grazie Gerry.
    Come hai indovinato io seguo la corrente filoebraica,
    per quello strano senso che ho,
    Gesù incarnandosi, e risorgendo, ha compiuto tutto
    nel corpo di un ebreo
    e nella terra di Israele,
    e questo ha un significato metastorico.

    Difficile per me cristiano possidente di una verità assoluta,
    insegnatami da tradizioni umane di pensiero,
    ma che sto imparando con il tempo
    ad approfondire.

    In questo sono anche io un bimbo sempre
    curioso di sapere, di capire…

    Penso che sai che in Israele ci sono Israeliani che senza rinnegare le proprie origini ebraiche e le proprie tradizioni hanno accolto Gesù.
    La Chiesa segue con estrema discrezione e “sobrietà”
    accompagnando e rispettando il loro cammino attraverso un uomo di grande intelligenza.

    Relativamente il Sacro Tetragramma, regnante Benedetto, il 29 giugno 2008 la Congregazione del Culto divino e della Disciplina dei Sacramenti ha dato precisa limitazione all’uso del Nome di Dio YHWH.
    Il documento appare interessante.

    15 Ottobre, 2009 - 18:49
  19. Nino

    “Tuttavia devo dire che oggi i tempi non sono maturi e non mi meraviglio che molti anzi moltissimi la pensino diversamente”
    ——————————————-
    E quando saranno maturi per questo ed altro?

    Ma si in fondo il nostro è il paese dei decreti mille proroghe, dei rinvii a giudizio, dell’emendamento all’emendamento, delle eccezioni, delle attenuanti generiche, delle prescrizioni per scadenza dei termini, che azzerano le responsabilità di chi furbescamente frega la comunità del tira a campà.
    Braccia conserte, festina lente, aspettiamo fiduciosi.
    Intanto Equador, Belize, El Salvador, Costa Rica, Uruguay, Paraguay, Cile, Perù, Bolivia, Messico, Brasile, Argentina ci guardano dall’alto.
    Magari per qualcuno sarà consolatorio pensare che gli ci sono voluti 500 anni per superarci.
    —–

    “Ma quelle della Binetti non sono le fisime di una vecchia pazza, sono istanze fondamentali per un cattolico. La domanda potrebbe allora diventare: come fanno tutti gli altri cattolici (mons. Betori forse direbbe “che si dicono cattolici”, ma qui ho visto che la gente si arrabbia) a sentirvisi a casa propria?”
    ——————————————-
    Come sopra. Quando saranno maturi i tempi?

    Perché si prenda atto che le persone e la società non sono immobili rispetto a 50 anni fa. Che la società è così drammaticamente dinamica da travolgere e sconvolgere, cambiare usi, costumi, linguaggi, comportamenti, relazioni.

    Oggi è tutto in discussione e, per non soccombere occorre ridefinire continuamente i confini dei pilastri fondanti delle comunità come la morale, l’etica, la religione, la solidarietà.ù

    Ora, per risolvere questioni assai più grandi e complesse e in continua evoluzione si pretenderebbe di usare la stessa matrice degli anni 70.

    Allo stesso modo si pensa che in mezzo a questa prova generale di apocalisse in atto, le categorie: cattolico, credente, ateo, cittadino, madre
    padre, figlio rimangano altrettanto tetragone, immobili, immutabili.

    Così piacerebbe ai politicanti e alle gerarchie di oggi che, incapaci di gestire il fenomeno, terrorizzate dallo scendere dalla tigre in corsa, preferiscono cavalcarla, trincerandosi dietro a neodogmi assai chic come
    “Principi non negoziabili”.

    15 Ottobre, 2009 - 19:03
  20. Leonardo

    Non bastava «non nominare il nome di Dio invano»?

    15 Ottobre, 2009 - 19:03
  21. un decennio fa
    rimasi sconvolto nel sentire un giovane
    bestemmiare il nome Sacro che si ha il vezzo di completare con le vocali.

    Dove lo avrà imparato se non in parrocchia… quel nome…….

    ne rimasi talmente sconvolto da non dimenticare il fatto mai più.

    ora un po’ di ironia!!!

    15 Ottobre, 2009 - 19:21
  22. Caro Luigi,
    più che di circoncisione del Pd, parlerei di asportazione di entrambe le gonadi.
    La prima è, appunto, l’eliminazione della componente cattolica non modernista, che Paola Binetti rappresenta e, più in generale, si identifica nei teo-dem.
    La seconda, per la pervasiva espansione della componente radicale, è il soffocamento delle istanze egualitarie tipiche della vera sinistra, come Norberto Bobbio scriveva. Sinistra, di per sè, è idealmente difesa del debole; il radicalismo è tutto il contrario, è la legge della jungla.
    Il cattolicesimo aveva la funzione di purificare certe incrostazioni della sinistra.
    Viceversa trasformare il Pd in un partito radicale di massa sarà l’inizio di un incubo allucinante, da cui Dio dovrà miracolosamente salvarci.
    Un saluto caloroso!
    Aurelio

    15 Ottobre, 2009 - 19:33
  23. A proposito di diversità……

    A Creta, dal 13 ottobre 2009.
    120 teologi e teologhe di tutte le confessioni

    «La sfida non è tanto di sapere in quale misura l’unità della Chiesa può tollerare la diversità,
    quanto piuttosto in quale misura l’unità della Chiesa ha bisogno della diversità ».

    Palla al centro?
    🙂

    15 Ottobre, 2009 - 19:47
  24. Ho appena ascoltato la Binetti sul blog di Orsobruno:
    http://filosofiaefede.blogspot.com/

    Vi chiedo, nel PD, chiunque ha un’opinione diversa viene accusato di omofobia e se ne deve andare dal partito?

    Per mia personale e lunga esperienza, vi garantisco che la violenza contro i disabili e molto ma molto più vasta e complessa di quella contro gli omosessuali. Ma non siamo tutti uguali? Non basta una legge ben fatta contro tutte le violenze?

    15 Ottobre, 2009 - 21:30
  25. Francesco73

    La trasformazione della sinistra in un partito radical-libertino di massa era stata prevista esattamente da Del Noce.
    Parlo con i miei amici e coetanei appunto di sinistra e sono davvero pochi i casi di grande sensibilità sociale. La maggior parte di loro si riferisce a generici principi di accoglienza e solidarietà, ma la vera passione la mettono solo sui c.d. diritti civili, in un’ideale epopea che parte dalle battaglie di divorzio e aborto sino a quelle dei nostri giorni.
    Sempre a Stefano Ceccanti vorrei dire che è impossibile chiudere gli occhi di fronte a un tale sostrato culturale di riferimento. Parliamo di persone formate, spesso colte, intellettualmente sveglie. E’ la “generazione Repubblica”, ovvero il risultato di una semina profonda promossa anche da quell’importante e rispettabilissimo giornale e gruppo editoriale.
    Non c’è praticamente nulla di contenuto sociale, non a caso i temi del lavoro, del precariato, dei bassi redditi sono stati espulsi dal Parlamento con l’espulsione della sinistra c.d. radicale, fatta con l’accordo e il patrocinio del PD.
    E’ vero che l’identità cattolica non è un fatto da sbandierare, ma come si può riconoscersi nella Chiesa e nel suo insegnamento e non vedere simili derive della storia?

    15 Ottobre, 2009 - 21:32
  26. mattlar

    Gabriella, cosa intendi per “violenza contro i disabili”? Parli di discriminazioni? O ti riferisci agli esecrabili episodi di bullismo? Mi sembra che tu sottintenda qualcosa di più grave: a me è capitato di sentir dire da alcune persone, con scarso livello di sviluppo, di aver paura (!) dei disabili; raramente ho sentito qualcuno avere pena; poi, ho letto talvolta sui giornali – qualche volta – di episodi di bullismo, come forme di presa in giro e sottomissione dei deboli, che fioriscono in contesti di ignoranza sociale. Oltre a questo, la normalità è negli episodi – purtroppo troppo frequenti – di discriminazioni o di manifestazioni di disinteresse: parcheggi selvaggi in aree di sosta riservate; passaggi riservati occupati; pedane mancanti o danneggiate; bagni riservati inesistenti o distrutti etc. Ma manifestazioni di “violenza” non ne ricordo o non riesco a immaginarne… Ti posso chiedere di spiegare meglio a cosa ti riferisci? Ti ringrazio. Scusami, ma veramente sarebbe preoccupante…

    15 Ottobre, 2009 - 23:45
  27. lycopodium

    La circoncisione fu un nobilissimo rito sacro, che iconizzava e realizzava la morte al caos dell’indifferenziazione e l’ingresso definitivo nel popolo dell’Alleanza.
    La castrazione, tralasciando l’aspetto cruento e violento, è stata interpretata psicanaliticamente come la rinuncia a fare della sessualità una obiezione al rapporto.
    Né l’uno, né l’altro termine si attagliano alla progressiva espulsione del cattolicesimo “no liberal” dal (mio) PD.
    Mi verrebbe, seguendo la provocazione di Francesco e Roberto, il termine di “epurazione”, ma i soggetti attivi e passivi del termine facevano parte di un’entità (il vecchio Partito comunista) ancora dotato di una lugubre, tragica grandezza.
    Una grandezza, qualunque sia, che fatico oggi a scorgere in una creatura politica che ogni giorno di più conferma la profezia di Del Noce.

    15 Ottobre, 2009 - 23:54
  28. Luigi Accattoli

    Per circoncisione ideologica intendevo un segno di appartenenza nelle idee che – a similitudine di quello “nella carne” – escluda i non segnati.

    16 Ottobre, 2009 - 0:04
  29. mattlar

    Eh già… chi non conosce la profezia di Del noce?

    16 Ottobre, 2009 - 0:17
  30. lycopodium

    Ok, Luigi, per il bene e per il male oggi e sempre si attagliano mille metafore bibliche. Giusto riconoscere che quel “taglio” vuole essere un segno di riconoscimento: per dovuta informazione di Mattlar, lo stare nei ranghi di quel “partito radical-libertino di massa era stata prevista esattamente da Del Noce” (Francesco73).

    16 Ottobre, 2009 - 6:41
  31. mattlar

    Grazie Lyco.

    Binetti:PD=Fini:PdL?

    16 Ottobre, 2009 - 9:00
  32. Nino

    Avevo letto solo ieri sera tardi. Si tratta di tre pezzi che segnalo in sequenza
    tratti dal “Fatto Quotidiano ” di ieri.
    ——————-

    Il Fatto quotidiano 15.10.2209
    Cacciate la Binetti
    Di Luca Telese

    Paola Binetti va cacciata dal Pd:
    serenainente e pacatamente.
    Non per rigurgiti di stalinismo ma perché è
    una donna coerente. La Binetti è una persona umanamente corretta,
    convinta dei suoi valori.
    Non è disposta a compromessi.
    Ma siccome i valori che considera irrinunciabili sono esattamente antitetici a quelli della comunità che deve rappresentare, cessa di essere un problema di libertà di coscienza e diventa una minaccia. Si dice: dovrebbe andarsene lei. E se non vuole?
    Anche in questo è coerente: per lei combattere la laicità del Pd è una missione, da attuare con fede crociata.
    La Binetti sta nel Pd con lo stesso spirito con in quale si autoinfligge il cilicio: un dolore è un giusto pegno di testimonianza fra gli infedeli. Un’idea che cacciarla sarebbe uno strappo al Dna democratico è una fesseria. Ogni corpo che aspiri ad avere una identità deve tenere fuori chi che afferma l’identità. SI possono espellere un antisemita o un negazionista dal Pd? Certo.
    Dunque anche un omofobo. Chi nel terzo millenio crede che l’Omosessualita e diversità siano “malattie”. La Binetti diventerà una martire, dicono i buonisti.
    I martiri sono qnelli che in Italia muoiono appesi ai tubi, o vedono negato il loro diritto ad amarsi perché diversi. E se martirio fosse statene certi: a Paola non dispiace.

    16 Ottobre, 2009 - 9:02
  33. Nino

    Segue 2
    ———

    Il Fatto Quotidiano del 15.10.2009

    No, è il Pd che deve espiare

    di Antonio Padellaro
    Caro Luca.
    Quanto è brutta la parola
    “cacciare”, e quanto essa ricorda modi e comportamenti padronali, in particolare di quel padrone che con gli editti stronca proféssioni e carriere. E poi, cacciare chi e perché? Una parlamentare bigotta solo perché professa idee che noi giudichiamo oscurantiste? Ricordi Voltaire?
    Disapprovo quello che dite. te ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo.
    Oltrettuto, che sia un partito che si definisce Democratico a buttarla fuori mi sembrerebbe ingiusto oltre che paradossale. Di ben altra zavorra il Pd dovrebbe liberarsi. Degli assessori disonesti
    che mangiano sulla salute dei cittadini o dei capibastone che manovrando quintali di tessere, spesso false, condizionano candidati e congressi. No, lasciamo che la Binetti parli pèrché la sua più grande punizione è dover continuamente spiegare ciò che, probabilmente, anche lei, in cuor suo, giudica umanamente sbagliato. E lasciamo che, tenendola dentro, anche il Pd possa espiare la sua pena. Poiché la Binetti qualcuno l’avrà pure reclutata, con quell’opportunismo tipico di chi pensa di fare politica con le figurine: un industriale qua, una suorina là… Troppo semplice adesso dire: non ci serve più. Lei è il cilicio che il Pd ha volontariamente indossato. Che se lo tenga.

    16 Ottobre, 2009 - 9:03
  34. Nino

    segue 3.
    ———

    Il Fatto Quotidiano 15.10.2009 (ieri)

    Di Marco Travaglio

    Consigli dell’On Betulla
    chiedendo scusa alle signore, cito testualmente dall’editoriale di
    prima pagina sui Giornale lunedì a firma Renato Farina (me l’ha segnalato un lettore, mi era sfuggito, non ci si può fare del male tutti i giorni): “Per me uccidere una persona è il delitto peggiore che esista, grida vendetta al cospetto di Dio. E non dovrebbero esistere graduazioni.
    Ma a lume di buon senso, quanto al danno sociale, siamo sicuri che sia più grave uccidere un omosessuale single che un padre di famiglia?”.
    ——-
    Buona giornata a tutti

    16 Ottobre, 2009 - 9:04
  35. mi riaffaccio di sfuggita… la vita è dura 😉

    Anche io ho gli stessi dubbi espressi nel post di Luigi. Credo che il Pd stia perdendo una partita politica vera… in mezzo a tante fuffe, incluse le “primarie” (che poi non sono primarie) e le liti tra i candidati, che mi sembrano ciascuno a suo modo, tutti col cerino in mano. E mi spiego con la domanda finale.

    Per inciso, ho dei dubbi che ci si debba scannare per questa aggravante… gli stessi che mi erano venuti sul tanto discusso reato di stalking. In questo Paese continuiamo a inzeppare di norme i codici, ma tendiamo sempre meno a rispettare quelle che già ci sono. Io vorrei vivere in un Paese dove sia considerato inaccettabile da quasi tutti, leggi e consuetudini incluse, che io possa essere aggredito e/o molestato. Evidentemente non è più una cosa piana. Non è più una preoccupazione pubblica. Punto.

    La domanda. Che nasce dopo aver letto l’ottima intervista alla Binetti sul Corriere. Quegli italiani che – senza dovere tutti portare il cilicio – sono cattolici (alcuni anche impegnati in ambito ecclesiale), che intravedono nell’idea del Pd qualcosa di nuovo e buono, che non voterebbero mai per ragioni diverse Udc o il Pdl/Lega… sono dei marziani? O sono marziani gli illuminati vecchi mestieranti del PD?

    ps. Leonardo non può rispondere 😀

    16 Ottobre, 2009 - 9:13
  36. Nino,
    che fai?
    mi fai rileggere gli articoli che avevo già letto in mattinata ? 🙂

    Ringrazio Andrea Sarubbi,
    per la chiarissima e obiettiva analisi sulla Binetti,
    che mi ha permesso
    una migliore comprensione del fatto,
    da troppi strumentalizzato.

    16 Ottobre, 2009 - 9:25
  37. Francesco73

    A guardarseli, è molto più rispettoso l’articolo di Telese che quello di Padellaro.
    Il primo propone la cacciata della Binetti con argomenti fondati, per quanto parziali e contestabili – a mio avviso – dagli stessi iscritti al PD.
    Il secondo ne auspica invece la permanenza, ma con tutto un fondo di disprezzo per lei e ciò che rappresenta.
    “Bigotta”, “idee oscurantiste”, “pena da espiare”, “cilicio del PD”.
    La citazione di Voltaire, poi, è solo un passaggio di ordinaria banalità: credo siano le parole più ripetute e sputtanate della storia.
    Padellaro voleva fare forse un pezzo di ironia paradossale, ma il dramma è che per questo occorrerebbe essere Ferrara, o al limite Francesco Merlo, oppure persino Curzio Maltese.
    Padellaro no, lui non le phisique per simili scorribande scrittorie, e gli riesce solo di essere offensivo verso una persona e scioccamente sprezzante verso una più vasta comunità di persone.
    I cattolici del PD dovrebbero rispondergli pan per focaccia, anche se la loro sensibilità non collima con quella della Paola.
    Non per solidarietà corporativa, ma per rispetto verso la possibilità che anche lei esprima le sue idee (che sono poi quelle del magistero ecclesiastico) senza essere denigrata e trasformata in macchietta.
    Ah già, ma i cattolici non amano Voltaire…

    16 Ottobre, 2009 - 15:20
  38. Nino

    Matteo

    è che il Fatto Quotidiano lo lascio alla fine della giornata dopo aver inoculato dosi massicce di altri vaccini.
    In fin dei conti anch’io a modo mio mi autopunisco come la Binetti attraverso: la visione delle trasmissioni di Santoro, Iacona e Gabanelli e la lettura di robacce come Limes, Aspen, Repubblica, Civiltà Cattolica e dintorni.

    16 Ottobre, 2009 - 15:23
  39. come ti capisco !!!!
    che dolore!!!!!

    16 Ottobre, 2009 - 15:33
  40. Leonardo

    Quindi siete pure masochisti? Vabbé, è un orientamento sessuale anche quello, e presto sarà tutelato. Niente paura.

    16 Ottobre, 2009 - 15:59
  41. Niente paura,
    abbiamo comprensione anche per te
    macho di giorno
    e con le calze a rete di notte,
    almeno nel bisogno di questi chiari di luna,
    godi!

    La legge zapateriana, un giorno, proteggerà anche i “velati” come te,
    coraggio !

    Il Signore condanna solo il peccato,
    e non il peccatore,
    almeno finchè non si converte anche lui
    ai lefebvriani….
    coraggio!

    16 Ottobre, 2009 - 16:32
  42. Leonardo

    Uh, come sei greve, Matteo. Ma davvero non ti riesce di avere un po’ di spirito, un po’ di leggerezza, un sorriso che non sia rictus bavoso e insultante? Se tu, invece di esagitarti, dicessi chiaro e tondo come stanno le cose (le tue cose, intendo), il clima sarebbe più sereno e io avrei subito infinita comprensione per ogni tua intemperanza o ribellione verso santa madre chiesa.

    16 Ottobre, 2009 - 16:48
  43. intemperanza e ribellione e amore per le mitologie varie?
    sale della vita
    ma non ti sforzare,
    almeno il paradiso è per quelli come te,
    bimbi per il Regno dei cieli,
    per me
    l’diosa calura de lo nferno.

    coraggio,
    passa la scena di questo mondo….!

    16 Ottobre, 2009 - 17:45
  44. Nino

    Caro Francesco,
    io invece condivido l’opinione di Padellaro.
    Chi l’ha candidata ha commesso un atto di presunzione, pensava di convertire qualcuno.
    Lei ha accettato, sapendo bene che nella compagine c’erano e ci sono anche i Radicali, agli antipodi, mangiapreti, iconoclasti, anticlericali, e tutto il peggio che la chiesa ha saputo dire di loro.
    Anche lei si è dimostrata presuntuosa o ingenua, a seconda.
    L’errore è stato commesso all’origine e le contraddizioni emerse a ogni piè sospinto sono emerse subito.
    La domanda è : un cattolico movimentista dell’opus dei che c’entra con il PD?
    Giusta e corretta fu la scelta di Michelini che dalla DC dell’ultimo Buttiglione ormai in libera uscita entrò in Forza Italia e visse felice e contento, come i Lupi, i Formigoni, i Mauro ecc per CL.
    Del resto anche la tua non simpatia per il PD mi pare una posizione del tutto coerente.

    16 Ottobre, 2009 - 18:24
  45. Leonardo

    Caro Matteo, apprezzo il tentativo.

    16 Ottobre, 2009 - 18:34
  46. Francesco73

    Caro Nino, tu stai teorizzando di fatto che solo una sparuta minoranza di cattolici possa stare nel PD.
    Paradossalmente, invece, io sono più ottimista di te. 🙂

    Mi pare strano, comunque, che gli altri cattolici che stanno appunto in quel partito (comunque orientati, siano dell’Opus, di Cl, della Fuci, cani sciolti…) non considerino un problema le ragioni di incompatibilità che riguarderebbero la Binetti.
    Non lo so, vedo tante riflessioni attorno al metodo (l’autonomia), ma un silenzio tombale e agghiacciante sul merito.
    Se sei d’accordo con Padellaro, rischi di pensare che un cattolico possa stare nel PD solo a prezzo del silenzio sulla propria identità.
    Che non deve essere evocata come tale – qui sono d’accordo con te – ma che su certi temi chiama quantomeno a farsi domande, tutte quelle sbrigativamente già evase da rispettabilissime persone come Telese e appunto Padellaro.
    Ci sarebbero poi anche alcune risposte che i cattolici dovrebbero dare, ma qual è il modo per provare a proporle senza farsi buttare fuori dal partito?

    16 Ottobre, 2009 - 21:31
  47. Nino

    Caro Francesco,
    era da un po che mancava un ping pong tra di noi, sempre piacevole almeno per me.
    ————

    Francesco,
    io non sto teorizzando di fatto nulla.
    L’esempio di opusdeini e ciellini era per dire che nulla li può attrarre del PD quanto tutto li attrae del PDL e dell’UDC. Nulla di male, lo Spirito va dove vuole.
    Per il resto dei cattolici, vadano dove credono.
    Il punto, per me è se hanno senso dello Stato, delle Istituzioni, della solidarietà sociale, della giustizia sociale, se dove vanno portano avanti istanze d’interesse generale, se predicano e razzolano bene, se sono capaci, preparati, vanno per servire per il tempo che serve, che non vivano della politica, che non rubino.

    Zero di costoro andranno al PD? Pazienza.
    Il PD sarà ridotto a percentuali da prefisso telefonico? Pazienza.

    Certo non sarà per i cattolici che di cattolico hanno solo mantenuto l’aggettivo.
    E’ cambiato l’uomo, è cambiata la società e di brutto e sono cambiati i cattolici. Alcuni proni, altri appecoronati, altri meno, altri ancora,incazzati ecc.

    Morti e seppelliti i vecchi paradigmi sia per la chiesa e i suoi adepti che per i liberi cittadini, sempre meno cittadini e sempre più sudditi.
    Provo a semplificare, il successo o meno del PD è inversamente proporzionale alla crescita numerica dei sudditi, più aumentano e più decresce il consenso verso il PD.
    Anche qui nulla di male, vorra dire che anche chi le ha viste di tutti i colori come me, combattendo una vita contro le ingiustizie e il populismo si arrendera, pronunciando un liberatorio “me ne frego”, brucando insieme al resto del gregge.

    17 Ottobre, 2009 - 0:06
  48. roberto 55

    Anche in questo “post” arrivo – ahimè ! – tardi, quando, in pratica, s’è già detto e scritto tutto ed il contrario di tutto.
    Mi limito solo ad osservare, un pò “naif”, che mi pare surreale, per il PD, “incartarsi” politicamente per il voto in dissenso (per me, sia chiaro, del tutto legittimo) di una-deputata-una: dico “UNA” ! Bah !
    Appunto, Francesco73: “ARIDATECE ER PICCI’ !” (dove convivevano e militavano tanti cattolici).

    Buona notte !

    Roberto 55

    17 Ottobre, 2009 - 0:09
  49. raffaele.savigni

    “Reputo la Binetti affetta da una forma di particolare patologia idiosincrasica”.
    Matteo, stavolta hai davvero esagerato. Invochi rispetto per i gay (e qui sono d’accordo), ma poi non rispetti chi la pensa diversamente: vuoi anche tu, come Marino, un PD allineato sul “politiocamente corretto” e in fondo laicista (con qualche cattolico della diaspora messo lì tanto per dire che ci sono anche i cattolici…). No, non è questo il PD che sognavo.
    Tenetevi pure Odifreddi, Paola Concia, Veronesi, Beppino Englaro, Ignazio Marino: io andrò da un’altra parte, se non c’è posto per la Binetti. Che non è fatto un “corpo estraneo” imposto al PD da chissà chi: è l’espressione della sensibilità di milioni di credenti che non dovrebbero essere abbandonati a cuotr leggero alla propaganda della destra, che strumentalizzerà anche questa vicenda fin troppo bene…
    Due anni fa la Binetti partecipò ad una tavola rotonda nell’ambito di una Settimana teologica del MEIC, insieme a Rosy Bindi e al sindaco (cattolico PD) di Reggio Emilia:il clima era cordiale. Chi ha interersse a rovinare tutto questo?

    17 Ottobre, 2009 - 9:12
  50. Nino

    @Savigni

    Caro Raffaele, riguardo a:
    1- “è l’espressione della sensibilità di milioni di credenti che non dovrebbero essere abbandonati a cuotr leggero alla propaganda della destra, che strumentalizzerà anche questa vicenda fin troppo bene…”
    —————
    Il punto politico : Quelli che tu chiami i milioni di credenti sensibili alla Binetti ad essere buoni saranno forse 50 mila dico quelli che la voterebbero. Poi la Binetti non è stata eletta ma semplicemente nominata, blindata al senato e con questo sistema elettorale. Sarei assai più convinto di quello che sostieni se fosse stata in lista alla Camera con la precedente legge elettorale che prevedeva la preferenza del candidato.

    Inoltre i milioni di credenti, oggi, si sono trasformati in milioni di “consumatori” per le note ragioni del marketing ossessivo e le teorie del libero mercato, e come tutti i milioni di non credenti sono più propensi a guardare alla tasca e a se stessi tanto da contribuire alla desertificazione delle nascite e alla formazione di un etica del super ego. Una o due intere generazioni sanno nulla, dico nulla della DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA.

    In prevalenza votano UDC e PDL, semplicemente perché li rappresentano, gli fanno leggi sulla sicurezza omofoba e la clandestinità, la scuola privata smantellando la pubblica, il clientelismo pietistico, gli scudi fiscali che non contestano ed altre amenità.
    ————————-
    2- Due anni fa la Binetti ……………….. Chi ha interersse a rovinare tutto questo?
    ———-
    Perché rovinare? Direi “aggiustare”.
    Ci pensa Pierferdi Casini grande cattolico e genero del grande imprenditore del tutto: mattone, banche, editoria, utilities, radio e televisione ecc, che all’indomani della notizia dei 19 miliardi in grandi opere di cui parte finiranno all’imprenditore mister Caltagirone (si fa per dire imprenditore),
    fa dichiarare, ieri, al suo lustrascarpe Cesa : alle prossime regionali l’UDC andrà da sola.

    Vedi Savigni, negli USA i Bill Gates hanno fatto la fortuna loro e quella di milioni di persone nel mondo intero studiando e inventando a 23 anni sistemi innovativi che hanno rivoluzionato il lavoro e l’organizzazione mondiale, qui ex pecorai affittuari di terreni agricoli per il pascolo, morti di fame sono diventati palazzinari partecipando allo scempio del territorio garanti dell’abusivismo imperituro, incamerando ricchezze per loro fino alla settima generazione.
    Per capire meglio suggerisco la lettura di uno dei tanti libri di Italo Insolera il più grande urbanista forse mondiale:
    Roma moderna. Un secolo di storia urbanistica. 1870-1970. Torino, Einaudi, 1962 – 1993 – 2001. ISBN 8806159313.
    E per chi non lo conoscesse: http://it.wikipedia.org/wiki/Italo_Insolera
    Un caro saluto.

    17 Ottobre, 2009 - 10:16
  51. […] Commenti su Per Paola Binetti e contro la circoncisione del Pd di roberto 55 Commenti per Il blog di Luigi Accattoli – PeopleRank: 3 – 13 ore fa Anche in questo “post” arrivo – ahimè ! – tardi, quando, in pratica, s’è già detto e scritto tutto ed il contrario di tutto. Mi limito solo ad osservare, un pò “naif”, che mi pare surreale, per il PD, “incartarsi” politicamente per… + vota […]

    17 Ottobre, 2009 - 13:25
  52. @ raffaele.savigni 17 ottobre 2009 @ 9:12

    Mi meraviglio di te.

    Hai letto una frase toglendola dal contesto.

    Non mi sembra corretto.

    Io esprimo una opinione su Binetti,
    discriminare, ebrei, froci negri, rome e quiant’altro,
    esprime sicuramente una particolare patologia psicologica.

    Auesto a me pare un dato di fatto.

    Poi a lei riconosco la libertà di dare del matto o del malato a tutti quelli che le pare e di confondere il suo senso del peccato con eventuali malattie..

    La binetti è liberissima di dire tutte le amenità che vuole.

    Riconosco la stessa libertà a chi nega che gli ebrei siano stati massacrati nelle camere a gas a milioni.

    L’espressione di un pensiero,

    non può mai essere un reato.

    Ora il reato,
    deve essere,
    l’umiliare una persona,
    calpestare la sua dignità umana,
    accoltellarlo,
    ucciderlo,
    sostenere l’assassinio per i diversi,
    (un po’ come fece anche il buon Hitler con i malati mentali e finali….)
    incitare all’odio raziale finalizzato alla doppressione morale o umana della persona.

    Raffaele,
    provi a leggermi con calma.
    🙂

    18 Ottobre, 2009 - 13:14
  53. raffaele.savigni

    Ho riletto, Matteo, ma parlare di “patologia” mi sembra grave. E mi sembra pesante anche qesta frase:
    “La Binetti, oggettivamente, nel PD è un pesce fuo d’acqua, ma è lì in chiara obbedienza a chi le ha chiesto di esservi a fare testimonianza in controtendenza alla maggioranza degli elettori del partito del PD.
    E’ la tipica cavalla di Troia, messa lì a rompere le uova….”
    Praticamente tu vedi la Binetti come una “quinta colonna” dimposta dai vertici della CEI ad un partito che non la voleva (Prodi e Veltroni ecc. erano quindi deficienti?). Si dà il caso che io l’abbia sentita discutere serenamente con Rosy Bindi e con altri; e che io abbia votato, nonostante qualche esitazione per le note posizioni laiciste “prevalenti”, per il PD, nel 2006 e nel 2008, proprio perché c’erano in lista persone come la Binetti, Dorina Bianchi, Bobba (quelli che l’ineffabile Maino vorrebbe cacciare…).Un po’ èpiù di rispetto per l’altro, credimi,, non guasterebbe. E l'”altro” non è sempre e soltanto l’ebreo, il musulmano, il nomade, il gay: è anche il cattolico, in una società in cui una lobby laicista vorrebbe imporre il “politicamente corretto”. Io non ci sto.
    Trovo poi molto grave il tuo accostamento tra la Binetti e i negazionisti. Prova a rileggherti: forse ti renderai conto dell’enormità che hai scritto.

    18 Ottobre, 2009 - 20:32
  54. Raffaele,
    forse non avro’ il senso delle proporzioni?

    Ripeto che riconosco alla Binetti la libertà di negare l’umanità ai diversi che lei ritiene affetti da peccato confondendo con malattia,

    come riconosco la libertà ai negazionisti di affermare che glli ebrei non furono massacrati dai nazisti e dai fascisti italiani.

    La libertà di espressione è sacra,

    ma non può sconfinare nell’incitamento all’odio e all’assassinio..

    Che la Binetti sia nel PD in obbedienza,
    lo sanno anche i bimbi….

    non credo nelle lobby laiciste cattofobiche.

    Quello che vedo sono taluni cattolici pieni zeppi di fobie,
    che fanno credere a non praticanti o ex credenti
    che i cattolici sono una specie pericolosa per la libertà dell’uomo.

    Io non credo che ci siano laici o laicisti,
    nati dal nulla,
    tutti
    sono nati dalla matrice cattolica…. in Italia….

    sono tutti EX- cattolici praticanti/credenti

    e questi sono i frutti…..

    Che poi gli EX si organizzino facendo lobby,
    contro la vecchia e potentissima lobby vaticana, che pensava persino di avere il potere di obbligare i cittadini a non votare…. (una volta….) ora usa sistemi molto più raffinati….
    mi sembra legittimo in democrazia.

    Questa, Raffaele è la mia sincerità.
    un saluto
    sperando che puoi capirmi…

    19 Ottobre, 2009 - 12:08
  55. raffaele.savigni

    Non condivido affatto la visione di Matteo. credo che i laicisti esistano, eccome! E che un certo rigurgito di clericalismo che c’è stato negli ultimi tempi siano anche figli di questo laicismo becero.
    Ricordate i tempi de “L’asino” di Podrecca? E la filasctrocca, assai diffusa in Romagna, “con le budelle dell’ultimo prete impiccheremo l’ultimo papa?”
    Scempiaggini del genere hanno preparato il terreno all’alleanza tra molti cattolici ed il fascismo. Lo riconobbe anche arturo Carlo Jemolo: certe “punture di spillo” crearono un fosdsato tra il mondo cattolico e la cltura “laica”, e chi ci guadagnò fu una dittatura che si accreditava come amica della Chiesa.
    Che poi molti cattolici, compreso qualche monsignore, abbiano un’apertura cuilturale piuttosto limitata, questo è un altro problema, indbbiamente…
    Ma esiste anche il pwericolo laicista: non è un fantasma di qualche cattolico “strano”. Ti assicuro, Matteo, che sono cresciuto leggendo Maritain, Lazzati, Scoppola. Ma stento a riconoscere certi loro sedicenti figli o nipotini spirituali.

    19 Ottobre, 2009 - 15:26

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