Pizza e Vangelo: lunedì 27 passiamo all’altra riva con Marco e con i Dodici

Rupnik – La tempesta sedata – Cracovia

E’ arrivato l’autunno e riparte Pizza e Vangelo: il primo appuntamento è per lunedì 27 alle 21.000 quando, via zoom, andremo con Marco e con i Dodici all’altra riva del Mare di Galilea, leggendo l’episodio della Tempesta sedata che a volte viene anche intitolato Esorcismo sul Creato. Nei commenti il testo e la scheda di preparazione.

16 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Non avete ancora fede? Il brano celeberrimo della tempesta sedata, che è – con leggere variazioni – in tutti e tre i Sinottici, può essere letto in due direzioni: come mirato a esaltare la potenza messianica di Gesù, che comanda al vento e al mare [versetto 39] come solo Dio può fare, e dunque inteso a mettere in risalto la sua natura di figlio di Dio; o come attestante la mancanza di fede dei discepoli [versetto 40: “Non avete ancora fede?”], che non hanno compreso chi è colui che pure hanno deciso di seguire.
    Cercheremo di tenere insieme le due prospettive: la fede in Gesù figlio di Dio, promanante dalla manifestazione delle sue opere e dal suo insegnamento, dovrebbe aiutarci a sentirci al sicuro quando siamo con lui, anche se tutto intorno a noi è in tempesta e il nostro cuore è turbato.

    24 Settembre, 2021 - 13:06
  2. Luigi Accattoli

    Marco 4, 35-41. In quel medesimo giorno, venuta la sera, disse loro: “Passiamo all’altra riva”. 36E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. 37Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. 38Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?”. 39Si destò, minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. 40Poi disse loro: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. 41E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: “Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?”.

    24 Settembre, 2021 - 13:07
  3. Luigi Accattoli

    Tempesta notturna. v. 35: venuta la sera. Questa annotazione temporale è specifica di Marco e rende più drammatica la descrizione della “grande tempesta” nella notte.
    v. 35: Passiamo all’altra riva. In Matteo Gesù chiede ai discepoli di passare all’altra riva per liberarsi dalla folla che l’assedia, in Marco e in Luca lo chiede invece di sua iniziativa, come una sua libera decisione: ed è un segno importante, perché l’altra riva del lago, posta di fronte alla Galilea, è quella che dà verso la Siria e la Decapoli, terre abitate da pagani.
    v. 36: C’erano anche altre barche con lui. Secondo dettaglio esclusivo di Marco. Basandosi sulla scoperta archeologica del 1986 dei resti di una barca a Kinneret e sulla barca ritratta in un mosaico di Magdala Tarichea, gli studiosi immaginano che la barca approntata dai discepoli potesse portare da dodici a quindici persone: cioè Gesù e i dodici. Le altre barche portano dunque altri discepoli che “erano intorno a lui insieme ai dodici” (Marco 4, 10).

    24 Settembre, 2021 - 13:09
  4. Luigi Accattoli

    A poppa sul cuscino. v. 30: Egli se ne stava a poppa, sul cuscino. Anche questi elementi narrativi sono esclusivi di Marco, il più visuale tra i Sinottici.
    v. 39: minacciò il vento e disse al mare: “Taci, calmati!”. Abbiamo visto che Gesù minaccia i demoni e sotto [al quarto paragrafo della nota finale] riporteremo un versetto del Salmo 104 dove Dio rimprovera le acque. I verbi “minacciò” e “taci, calmati” – sono gli stessi con cui Gesù in Marco [vedi per esempio 1, 25] libera i posseduti, tant’è che alcune edizioni della Bibbia intitolano questo brano “Esorcismo sul Creato”.
    v. 39: e ci fu grande bonaccia. La bonaccia è grande come era stata grande la tempesta al versetto 37 e come sarà grande il timore del versetto 41.
    v. 41: chi è dunque costui. La domanda dei discepoli è simile a quella dei presenti nella sinagoga di Cafarnao, nel capitolo 1, alla liberazione di un uomo “posseduto da uno spirito impuro”: “Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono” (Marco 1, 27). L’interrogativo sull’identità di Gesù percorre tutto il Vangelo di Marco, dal titolo che è nel primo versetto del primo capitolo [“Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, figlio di Dio”] al riconoscimento pronunciato dal centurione sotto la croce: “Veramente quest’uomo era figlio di Dio” (15, 39).

    24 Settembre, 2021 - 13:09
  5. Luigi Accattoli

    Al tuo rimprovero le acque fuggirono. Per intendere l’impressione esercitata sui discepoli dalla minaccia di Gesù al vento e al mare, occorre avere presenti il linguaggio e i sentimenti che a proposito del vento e del mare sono proposti dai profeti, dal libro dei Salmi e dai libri sapienziali. Ma più ampiamente, si può dire, da tutte le Scritture ebraiche.
    Ecco tre brani dell’Antico Testamento nei quali è segnalata come prerogativa divina quella di comandare al vento e alle acque:
    Amos 5, 8: colui che chiama a raccolta le acque del mare / e le riversa sulla terra, / Signore è il suo nome.
    Salmi 104, 7s: Al tuo rimprovero le acque fuggirono / al fragore del tuo tuono si ritrassero atterrite. / Salirono sui monti, discesero nelle valli, / verso il luogo che avevi a loro assegnato.
    Giobbe 12, 15: Se il Signore trattiene le acque vi è siccità, / se le lascia andare devastano la terra.

    24 Settembre, 2021 - 13:10
  6. Luigi Accattoli

    Ogni volta che ci sentiamo perduti. Attualizzazione della tempesta sedata in rapporto al nostro vissuto: il rimprovero di Gesù ai discepoli che si sentono perduti dovremmo applicarlo a noi quando siamo travolti da una prova più grande delle nostre forze e ci sentiamo “perduti” (versetto 38).
    Pensiamo a una malattia non curabile che colpisce la nostra famiglia, o alla prova del tradimento da parte della persona amata, o ai genitori che si sentono abbandonati dai figli, o non seguito dai figli negli insegnamenti che hanno più cari. Se davvero siamo con il Signore non dovremmo mai sentirci perduti. Una volta si diceva: se siamo in grazia di Dio. Se siamo con lui non siamo mai perduti, neanche difronte alla morte. Sempre potrà soccorrerci la preghiera di Gesù sulla croce: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito” (Luca 23, 46).
    La lectio e la conversazione che la segue potrebbero essere concluse dalla lettura del Salmo 107, 23-32: dove sono evocati dei naviganti travolti da una tempesta che “gridano” al Signore e il Signore li salva – premessa veterotestamentaria della presentazione di Gesù “figlio di Dio” che esercita sulle acque quella stessa divina signoria.

    24 Settembre, 2021 - 13:11
  7. Luigi Accattoli

    Vangelo canonico e pizza apocrifa. Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo nel blog i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 18 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano – un suggerimento, uno spunto, una critica – nella preparazione della lectio. Gli incontri si chiamano “pizza e Vangelo” perchè prima si mangia una pizza e poi si fa la lectio. Ora la pizza non c’è ma il nome è sempre quello: i nomi durano più delle cose.

    24 Settembre, 2021 - 13:55
  8. Luigi Accattoli

    Venite venghino venate. Siamo un gruppo di una ventina di lettori della Bibbia che da quasi vent’anni si riunisce a casa mia per una lettura continuata del Nuovo Testamento: abbiamo fatto ad oggi il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli e ora stiamo leggendo il Vangelo di Marco. Dall’arrivo della pandemia gli incontri avvengono via Zoom. Chi non è stato mai agli incontri in presenza e non si è mai collegato, e magari non abita a Roma, e lunedì voglia provarci, mi scriva in privato [andando alla finestra “manda un’email” che è sotto la mia foto] e io privatamente gli indicherò il modo di unirsi al meeting, che andrà dalle ore 21.00 alle 22.30 di lunedì 28. L’ultimo appuntamento fu lunedì 28 giugno e la registrazione audio di quell’incontro la trovi nel post del 2 luglio. Invito chi già partecipa a cercare nuovi pizzaroli.

    24 Settembre, 2021 - 14:00
  9. Passare all’altra riva è anche prendere Gesù così com’è, stanco e bisognoso di dormire, sulla barca.
    I discepoli fanno bene a svegliare Gesù, lui confidava nella loro vigilanza. Il punto sul quale potevano maturare era la fede, che fa vivere le situazioni con un’ansia adeguata e non esagerata nella crescente fiducia in Dio.
    https://gpcentofanti.altervista.org/maria-e-la-storia-della-salvezza/

    24 Settembre, 2021 - 14:01
  10. maria cristina venturi

    Oltre che i Salmi la lettura della tempesta sedata potrebbe anche rievocare il Libro di Giobbe , la dove ( Giobbe cap. 38, 1-17) “il Signore prese voce in mezzo all’uragano ”

    Il Signore interroga Giobbe che si e’lagnato di Lui per ben 37 capitoli e in un solo capitolo gli risponde ricordandogli la propria Onnipotenza e dominio di fronte a tutta la creazione, ai fenomeni della natura :
    “Chi ha chiuso fra due porte il mare /quando usciva impetuoso dal seno materno/quando io lo vestivo di nubi/e lo fasciavo di una nuvola oscura / quando gli ho fissato un limite/ ed gli ho messo un chiavistello e due porte/dicendo “fin qui giungerai e non oltre/e qui si infrangera’ l’orgoglio delle tue onde ” ” Sei mai giunto alle sorgenti del mare / e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?/ Ti sono state svelate le porte della morte / e hai visto le porte dell’Ombra Tenebrosa?

    Giobbe non puo’che rispondere ( Giobbe 42: 5) : Ecco io ti conoscevo solo per sentito dire, /ma ora i miei occhi ti hanno veduto!

    24 Settembre, 2021 - 17:17
  11. Clodine-Claudia Leo

    Mandami le coordinate Luigi, spero tanto di poter esserci…se riesco a collegarmi

    25 Settembre, 2021 - 18:35
  12. Clodine-Claudia Leo

    Mi piace il tuo intervento, Luigi, del 4 Settembre, 2021 – 13:11- forse perché mi trovo in una di quelle circostanze che hai elencato e, ci sente soli. La fede è grande, ma anche il vuoto che si avverte lo è . Un vuoto che , talvolta, viene riempito da sentimenti tra i più disparati e il rischio dell’aridità, di non riuscire a superare quei momenti in cui l’anima si ghiaccia è tangibile. Allora, rifletti, pensi, scavi alla ricerca dell’acqua che zampilla per la vita eterna e. mi sovviene la Parola del Signore in cui interrogando Pietro gli dice a bruciapelo -Pietro, mi ami tu più di costoro?- La sento quella voce, ed è come se mi dicesse -Claudia, mi ami tu più Carlo, Aurelio, Mario, tu hai fede in me abbastanza da credere che supererai questo momento. Credi fermamente Che Io, sono il Vivente ?-
    – Si- Rispondo- Signore, imponi la Tua mano e vivrò. Tu solo hai parole di vita eterna-
    Solo così, riesco a raggiungere l’altra sponda

    25 Settembre, 2021 - 19:01
  13. Clodine-Claudia Leo

    Si, ci sarò Antonella…

    27 Settembre, 2021 - 6:18

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