Preghiamo per chi muore a causa del peccato di razzismo

“Non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo o di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana. Nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista. Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde”: così stamane Francesco ha parlato della morte di George Floyd e delle violenze che l’hanno seguita in Minneapolis e in tutti gli Usa. Nel primo commento riporto l’intero saluto in lingua inglese letto dal Papa durante la catechesi del mercoledì che si è svolta ancora nella Biblioteca privata.

Commento

  1. Luigi Accattoli

    Peccato di razzismo. Saluto i fedeli di lingua inglese collegati attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Cari fratelli e sorelle degli Stati Uniti, seguo con grande preoccupazione i dolorosi disordini sociali che stanno accadendo nella vostra Nazione in questi giorni, a seguito della tragica morte del Signor George Floyd.
    Cari amici, non possiamo tollerare né chiudere gli occhi su qualsiasi tipo di razzismo o di esclusione e pretendere di difendere la sacralità di ogni vita umana. Nello stesso tempo dobbiamo riconoscere che “la violenza delle ultime notti è autodistruttiva e autolesionista. Nulla si guadagna con la violenza e tanto si perde”.
    Oggi mi unisco alla Chiesa di Saint Paul e Minneapolis, e di tutti gli Stati Uniti, nel pregare per il riposo dell’anima di George Floyd e di tutti gli altri che hanno perso la vita a causa del peccato di razzismo. Preghiamo per il conforto delle famiglie e degli amici affranti, e preghiamo per la riconciliazione nazionale e la pace a cui aneliamo. Nostra Signora di Guadalupe, Madre dell’America, interceda per tutti coloro che lavorano per la pace e la giustizia nella vostra terra e nel mondo.
    Dio benedica tutti voi e le vostre famiglie.

    3 Giugno, 2020 - 22:57

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