Profilattico: uno scandalo non necessario

La Chiesa non propone l’uso del profilattico per la prevenzione dell’aids – la sua via è quella della formazione alla responsabilità sessuale – ma non si oppone ai programmi che lo prevedono e che da lei non dipendono: ritengo che l’istruttoria in materia – dentro e fuori il Vaticano – sia matura perchè si arrivi a formulare questa posizione e immagino che ciò sia possibile nel corso del viaggio africano del papa. Già più volte Benedetto ha trovato le parole giuste nel momento della massima esposizione alla canea mediatica: ciò è avvenuto con la Shoah, con i preti pedofili e con l’Islam. Nel primo commento riporto la dichiarazione del portavoce vaticano che a mio parere prelude alla posizione che mi auguro possa essere formulata. Nel secondo, le parole dette dal papa in aereo che non hanno il tono asseverativo e “pericoloso” che gli è stato attribuito dai malintenzionati e che ovviamente sono alla base della precisazione del portavoce. Nel terzo dico la mia riluttanza a trattare il tema: sono un uomo all’antica e non immaginavo di arrivare a mettere il profilattico nel titolo di un mio post.

122 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Questa la dichiarazione fatta ieri dal portavoce vaticano:
    A proposito degli echi suscitati da alcune parole del Papa sul problema dell’Aids, il Direttore della Sala Stampa, P. Federico Lombardi, precisa che il Santo Padre ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids: primo, con l’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia; due: con la ricerca e l’applicazione delle cure efficaci dell’Aids e nel metterle a disposizione del più ampio numero di malati attraverso molte iniziative ed istituzioni sanitarie; tre: con l’assistenza umana e spirituale dei malati di Aids come di tutti i sofferenti, che da sempre sono nel cuore della Chiesa. Queste sono le direzioni in cui la Chiesa concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore, più lungimirante ed efficace per contrastare il flagello dell’Aids e tutelare la vita umana.

    19 Marzo, 2009 - 8:48
  2. Luigi Accattoli

    Ecco le parole del papa in aereo in risposta alla domanda del collega Philippe Visseyrias di France 2 (“Santità, tra i molti mali che travagliano l’Africa, vi è anche e in particolare quello della diffusione dell’Aids. La posizione della Chiesa cattolica sul modo di lottare contro di esso viene spesso considerata non realistica e non efficace. Lei affronterà questo tema durante il viaggio?”):
    Io direi il contrario: penso che la realtà più efficiente, più presente sul fronte della lotta contro l’Aids sia proprio la Chiesa cattolica, con i suoi movimenti, con le sue diverse realtà. Penso alla Comunità di Sant’Egidio che fa tanto, visibilmente e anche invisibilmente, per la lotta contro l’Aids, ai Camilliani, a tante altre cose, a tutte le Suore che sono a disposizione dei malati … Direi che non si può superare questo problema dell’Aids solo con soldi, pur necessari, ma se non c’è l’anima, se gli africani non aiutano (impegnando la responsabilità personale), non si può superarlo con la distribuzione di preservativi: al contrario, aumentano il problema. La soluzione può essere solo duplice: la prima, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l’uno con l’altro; la seconda, una vera amicizia anche e soprattutto per le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti. E questi sono i fattori che aiutano e che portano visibili progressi. Perciò, direi questa nostra duplice forza di rinnovare l’uomo interiormente, di dare forza spirituale e umana per un comportamento giusto nei confronti del proprio corpo e di quello dell’altro, e questa capacità di soffrire con i sofferenti, di rimanere presente nelle situazioni di prova. Mi sembra che questa sia la giusta risposta, e la Chiesa fa questo e così offre un contributo grandissimo ed importante. Ringraziamo tutti coloro che lo fanno“.

    19 Marzo, 2009 - 8:52
  3. “non si può risolvere il flagello con la distribuzione di preservativi: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità”
    ………………………………………………………………….

    nocciolo del tema

    19 Marzo, 2009 - 8:55
  4. Luigi Accattoli

    Ho scritto questo post e metto questi commenti perchè tirato a viva forza nella disputa dal chiasso dei media e dalle sollecitazioni dei visitatori del blog, che tutti ringrazio per l’aiuto a intendere in ogni risvolto l’ardua materia. La difficoltà psicologica era dovuta anche al fatto di trovarmi per la prima volta a terra – dopo tanti anni – mentre i colleghi fanno domande al papa e traducono le risposte nelle varie lingue. Attraverso i titoli dei telegiornali e dei giornali ho vissuto il dramma della parola papale – ispirata a un’appassionata riflessione e propria di un uomo che rifugge certo più di me da questi argomenti – che diviene ostaggio di una fiera mediatica ostile. La posizione che indico nel post l’ho personalmente discussa con cardinali e vescovi e teologi in più occasioni. Il punto chiave è l’applicazione del criterio del male minore in una situazione di pandemia dell’aids e in riferimento a persone o comunità alle quali la Chiesa non arriva con la sua pedagogia, o presso le quali quella pedagogia non è efficace. Per quanto mi riguarda, dietro all’opzione per tale atteggiamento c’è anche la riflessione già svolta in questo blog a proposito dell’enciclica “Humanae vitae” (vedi post del 4 ottobre 2008).

    19 Marzo, 2009 - 8:56
  5. raffaele.savigni

    Concordo con la proposta di Luigi.
    “Umanizzazione della sessualità”significa rinunciare alla promiscuità selvaggia.

    19 Marzo, 2009 - 9:01
  6. Francesco73

    Ma a me pare che Padre Lombardi abbia precisato tutto benissimo.
    La risposta diretta del Papa è molto bella, appassionata e anche coraggiosa: la parola preservativo non era mai comparsa in bocca a un pontefice, e semmai occorrerebbe compiacersi per tanta delicata franchezza, per l’utilizzo di un linguaggio tutt’altro che curiale.
    Ripeto, io stavolta mi sento molto vicino al cuore del Papa, penso non potesse dire cose più belle e più ricche di paternità.

    19 Marzo, 2009 - 9:10
  7. Nino

    “Il punto chiave è l’applicazione del criterio del male minore in una situazione di pandemia dell’aids e in riferimento a persone o comunità alle quali la Chiesa non arriva con la sua pedagogia, o presso le quali quella pedagogia non è efficace.”
    —–
    Condivido e concordo senza riserve questa affermazione.

    “Ma a me pare che Padre Lombardi abbia precisato tutto benissimo.”

    Francesco, credo che uno dei problemi che come cattolici non riusciamo ancora capire-risolvere è dato dal fatto che il Papa o il portavoce del papa o i vescovi anche quando parlano al mondo di cose del mondo pensiamo ad un mondo omogeneo che pensa, crede e guarda con gi occhi della nostra stessa cultura e religione.

    19 Marzo, 2009 - 9:23
  8. apprezzo e condivido la lettura d’insieme che ci offre Luigi, già sintetizzata nell’espressione “umanizzazione della sessualità”.

    Resto convinto che la frase ri-riportata da matteo, pur estrapolata etc etc., sia tecnicamente ambigua e discutibile. Come Luigi sa, la “fiera mediatica” si nutre di questi assist… annoso discorso, anche su queste pagine.

    Mi pare di poter concludere che se il Papa potesse esprimere pubblicamente, con la medesima onestà e passione, la posizione di sintesi che Luigi anticipa (vedi anche l’utilità della sua lettera sui lefevriani), tutto sarebbe più “simpatico” e non meno veritiero e chiaro, per chi vuol intendere.

    19 Marzo, 2009 - 9:26
  9. Francesco73

    Il Papa parlava ovviamente della proposta della Chiesa, della sua pedagogia.
    Laddove la Chiesa non arriva, penso che un Papa si ponga il problema di incoraggiarla ad arrivarci.
    In tal senso, la teoria del male minore è utile e vera, ma non penso sia una priorità pastorale. E’ un gioco di rimessa, doloroso come dice il suo stesso nome.
    Non conosco alcuna realtà che promuova qualcosa e che dica: mi raccomando, questo invito vale solo per quelli che già la pensano come me.
    Se si offre una prospettiva, la si presenta di slancio, non mettendo a punto tutti i suoi punti deboli operativi immediati.

    19 Marzo, 2009 - 9:39
  10. fiorenza

    Sì, perfetto, Francesco73: “la risposta del Papa è molto bella, appassionata e anche coraggiosa”. E bella anche l’espressione “il dramma della parola papale” nel terzo post di Luigi: quella parola che “diviene ostaggio di una fiera mediatica ostile”, la “canea mediatica” a cui sempre sarà esposta la Parola.
    Ma non è un sollievo, Luigi, trovarsi “a terra” e da lì vedere più lontano e volare più alto rispetto ai colleghi che “fanno domande al papa e traducono le risposte”?

    19 Marzo, 2009 - 9:43
  11. “Resto convinto che la frase ri-riportata da matteo, pur estrapolata etc etc., sia tecnicamente ambigua e discutibile. Come Luigi sa, la “fiera mediatica” si nutre di questi assist… annoso discorso, anche su queste pagine.”
    ========================
    Certamente è estrapolata dalle parole dell’intervista,

    ma sono quelle le parole che hanno fatto il giro del mondo,

    Io ho solo aspettato di leggere la fonte, a differenza di altri che ciaccolano sul sentito dire….

    Ora le parole del papa anche se estrapolate rimangono parole del papa,

    di un uomo pubblico, pubblicissimo, le cui parole sono sempre misurate con il bilancino degli umanissimi confronti,

    A meno che con le parole del papa non nessuno si possa confrontare…

    Allora ditelo e la smettiamo di parlarne.

    Se il papa parla in pubblico, alla sua veneranda età e con la sua veneranda esperienza sa perfettamente quale delle sue parole saranno le più usate.

    Peccato che determinate parole del papa, non esprimono il pensiero di milioni di cattolici, ma coglie il plauso di altri milioni.

    Questo è il mondo cattolico?

    Lo scollamento continua,
    ma si fa finta di non vedere non sentire….

    19 Marzo, 2009 - 10:00
  12. discepolo

    Sul Corriere della Sera di oggi
    “Madrid ha annunciato che spedirà in Africa un milione di preservativi”

    Questo è un esempio della tendenza a semplificare questioni complesse
    come quelle della lotta all’AIDS
    Ricordo che anni fa si pensò di dare alle donne africane il latte in polvere
    gratis per sconfiggere la fame , e quello che si ottenne fu un aumento della
    mortalità infantile…per infezioni gastrointestinali. !!!
    La somministrazione di latte in polvere infatti presuppone regole di igiene (sterilizzazione dei biberon, conservazione del latte ricostituito in frigo
    ecc. ) che quelle popolazioni non avevavo.
    Problemi complessi hanno bisogno di risposte complesse non della semplificazione.
    resto convinto che l’Africa rappresenti per l’Europa “La coscienza infelice”.
    Angosciati dal senso di colpa verso l’Africa cerchiamo di scaricarci la coscienza mandando milioni di preservativi….ma non è così
    che si risolveranno i problemi.

    19 Marzo, 2009 - 10:27
  13. discepolo

    Se vogliamo scandalizzarci dovremmo focalizzare la nostra attenzione
    di uomini e di cristiani su due grandi conflitti etici:
    1) le medicine per curare l’AIDS ci sono e funzionano abbastanza, ma sono molto costose. Le multinazionali farmaceutiche hanno speso molti soldi nella ricerca e ovviamente vogliono trarne dei profitti. in africa non hanno i soldi per comprare queste medicine.PRIMO CONFLITTO: profitto economico contro vita umana
    2) le stesse multinazionali farmaceutiche usano le popolazione africane come
    cavie umane per sperimentare nuovi farmaci .
    SECONDO CONFLITTO: africani come cavie umane.

    Sono queste le cose agghiaccianti .Altro che profilattici!!!

    19 Marzo, 2009 - 10:50
  14. Giovanni Mandis

    Luigi credo che l’ultima parte (la segno in maiuscolo) di questa frase sia una tua forzatura che non corrisponde alla realtà
    “La Chiesa non propone l’uso del profilattico per la prevenzione dell’aids – la sua via è quella della formazione alla responsabilità sessuale – MA NON SI OPPONE AI PROGRAMMI CHE LO PREVEDONO E CHE DA LEI NON DIPENDONO”. ovviamente il tuo auspicio su un documento/istruttoria che promuova una simile e diseducativa prassi spero non venga mai scritto.
    come fai a dire che la Chiesa non si oppone se da sempre la Chiesa giustamente condanna l’uso dei preservativi? se i programmi che ne prevedono la diffusione massiccia non sono appoggiati dalla Chiesa come fai a dire che non si oppone?

    matteo se milioni di cattolici la pensano diversamente dal papa e usano i preservativi sono milioni di cattolici che sbagliano.

    la verità che neppure gli ideologi anticristiani possono negare e che dovrebbe fare riflettere anche molti cristiani all’acqua di rose è che nei paesi africani dove il cattolicesimo è più diffuso la diffusione dell’HIV è NETTAMENTE PIU’ BASSA DEI PAESI IN CUI IL CATTOLICESIMO NON è RELIGIONE MAGGIORITARIA.

    19 Marzo, 2009 - 11:23
  15. Ringrazio Luigi per il sempre prezioso contributo alla chiarezza. Mi permetto di farmi cascare le braccia – per l’ennesima volta – per come oggi qualunque ragionamento venga semplificato e mistificato. Però ho una speranza che viene dal mezzo che stiamo condividendo. La rete ci fornisce la possibilità di dire la verità e fare la verità anche contro tanti potentati ideologici ed economici che ci sovrastano. Sono vocine le nostre rispetto al grande vociare, ma vocine significative perché, ne sono convinto, il Signore saprà guidare orecchie attente ad ascoltare i sussurri di bene e di vero che seminiamo.

    19 Marzo, 2009 - 11:24
  16. Giovanni Mandis

    completo la frase
    “nei paesi africani dove il cattolicesimo è più diffuso la diffusione dell’HIV è NETTAMENTE PIU’ BASSA DEI PAESI IN CUI IL CATTOLICESIMO NON è RELIGIONE MAGGIORITARIA”
    tutto questo NONOSTANTE che nei paesi dove invece il cattolicesimo è meno diffuso si faccia largo uso di preservativi generosamente donati dagli illuminati d’europa e america.

    detta brutalmente
    PIU’ cattolicesimo = MENO AIDS
    PIU’ preservativi = PIU’ AIDS

    19 Marzo, 2009 - 11:32
  17. Luigi Accattoli

    Da Mario Barbero – un missionario che più volte è intervenuto nel blog – ricevo questo messaggio:
    Caro Luigi, grazie di quanto stai scrivendo sul viaggio del papa in Africa e per la tua posizione (che io credo realista) circa i preti africani che vengono tra noi. Quanto pregiudizio vedo sul tuo blog in alcune osservazioni critiche verso i preti africani, io giudico queste critiche il sintomo di un atteggiamento di superiorita’ su quanto viene dall’Africa.
    Mi piace il tuo paragone tra quelli che vengono tra noi e noi che siamo andati in Africa (mi metto tra questi avendoci speso 20 anni in 3 paesi diversi) balbettando su Dio e Gesu’ e la morale con conoscenze limitate delle lingue locali e ancor piu’ delle loro culture. Eppure in un secolo 150 milioni di Cattolici africani sono nati (e voglio vedere chi e’ in grado di giudicarne la qualita’), nonostante le divisioni tra i cristiani e le rivalita’ tra gli ordini religiosi importate dall’Europa.
    Quanto poi a colui che in estate andra’ in Africa per un mese per insegnare in un seminario per « aiutarli ad essere buoni preti » credo sia impresa ardua compiere tale missione in un mese. Io suggerirei di passare quel mese a guardarsi attorno, incontrare la gente, gustare lo stile di vita della gente, condividere la loro semplicita’, apprezzare le loro celebrazioni, la loro ospitalita’, la voglia di vivere e di sopravvivere, e magari pregare con loro e per loro. Il miglior insegnamento e’ la presenza fraterna tra loro.

    19 Marzo, 2009 - 12:15
  18. Le esperienze di vita sono sempre meglio del ciaccolìo….riflessivo…
    Grazie a Mario Barbero

    19 Marzo, 2009 - 12:31
  19. Nino

    X Francesco
    “Non conosco alcuna realtà che promuova qualcosa e che dica: mi raccomando, questo invito vale solo per quelli che già la pensano come me.”

    Hai rovesciato il senso di quello che ho detto e che conferma la presunzione di egemonia sulla verità ormai endemica per tanti cattolici.

    E allora. Non conosco alcuna realtà, al di fuori della chiesa cattolica, che promuovendo qualcosa pretenda di imporre come lobbisticamente fa in Italia e in altri paesi, ONU inclusa, la sua “teologia-ideologia” e con ogni mezzo di comunicazione possibile e immaginabile.

    19 Marzo, 2009 - 12:43
  20. Nino

    X GMandis
    “detta brutalmente
    PIU’ cattolicesimo = MENO AIDS
    PIU’ preservativi = PIU’ AIDS”
    —————
    OPPURE
    Detta brutalmente
    + BUON SENSO = MENO AIDS
    – BUON SENSO = PIU DI TUTTO (IL PEGGIO) AIDS INCLUSO

    19 Marzo, 2009 - 12:44
  21. Nino

    X Discepolo
    Dal tuo punto di vista e dalla tua esperienza professionale e conoscenza della materia anziché ripetere il comunicato della sala stampa vaticana, che il mezzo meccanico non è la soluzione né la panacea ad uno tzunami epidemico di catastrofiche dimensioni;
    potresti, indicare una soluzione possibile e compatibile con i numeri in gioco: ora 2/3 di 6 miliardi e tra 40 anni 2/3 di 9,5 miliardi di individui umanamente e socialmente ridotti e assimilabili alle bestie in tempi non biblici?
    O i tempi biblici continuiamo a mantenerli per la teoria e le buone intenzioni?

    19 Marzo, 2009 - 12:47
  22. Giovanni Mandis

    Nino carissimo sono d’accordo con te. bisogna intendersi su cosa è buon senso.
    è buon senso educare a una sessualità sana come fa la Chiesa, non è buon senso educare a una sessualità disumana basata sugli istinti e sul desiderio e sul fare quello che questi istinti comandano e sull’uso di preservativi o pillole o quant’altro come fanno gli illuminati.

    19 Marzo, 2009 - 13:06
  23. discepolo

    Caro Nino,
    se avessi la soluzione al problema dell’AIDS avrei vinto il Nobel
    per la medicina oppure .. sarei il dottor HOUSE ! 🙂 🙂
    Il problema dell’Aids è che si trasmette anche verticalmente
    da madre a figlio durante la vita fetale. Molti bambini in Africa nascono già sieropositivi. Molte donne sposate prendono il contagio dal marito il quale a sua volta lo prende da relazioni extraconiugali e magari non lo sa… E’ una tragedia immane, e i modi per scongiurarla dovrebbero essere tanti e “sinergici”, e includere ANCHE l’uso del profilattico, ma anche educazione sanitaria e sessuale ai giovani, supporto alla giovani coppie, enorme supporto alle donne che in Africa sono le grandi vittime, consulenza rapida all’avviso dei primi sintomi, cure e supporto ai bambini fin dal concepimento e poi in età neonatale ecc. ecc. Un programma enorme, per cui ci vorrebbero risorse umane (medici, infermieri, assistenti sociali) e economiche enormi. In effetti l’OMS e le varie associazioni di volontariato stanno già facendo un buon lavoro.
    Oppure , e io ci credo, un colpo di fortuna: trovare il vaccino per l’AIDS
    come si è trovato quello per la polio e per il vaiolo, e allora saremmo a cavallo .. ma anchè lì poi, la seconda causa di morte dei bambini in africa è il morbillo perchè non hanno i soldi per comprare il vaccino che esiste già da anni !!

    19 Marzo, 2009 - 13:17
  24. nicol

    “E’ una tragedia immane, e i modi per scongiurarla dovrebbero essere tanti e “sinergici”, e includere ANCHE l’uso del profilattico, ma anche….”

    Grazie Discepolo per questa frase, credo che riassuma bene un problema che è spesso nel linguaggio e che da modi diversi di ragionare ed esprimersi deriva.

    Qui nessuno critica, credo, quel che ha detto il papa, ma il modo in cui l’ha detto. Bastava che si esprimesse come lo hai fatto tu per non dare adito a tanti pasticci. Forse persone come me, nella loro critica sopravvalutano il ruolo e l’esperienza di quest’uomo che ci sembra non possa ingenuamente compiere passi falsi che noi stessi (ben meno colti e privi della sua esperienza) non compiremmo, almeno così ci sembra. Così finiamo per leggere tutto come l’esito di un processo meditato, salvo poi essere smentiti.

    Forse davvero, dai lefebvriani a questa storia, è un uomo che fatica a gestire il rapporto con i media e soprattutto soffre il peso di una comunicazione di un linguaggio, di una razionalità che è cambiata e cambiata velocemente.

    Io consiglierei a tutti, cominciando da me, una riflessione sul potere del linguaggio e sui rischi che si corrono nel dialogo tra generazioni e culture diverse nei periodi di grandi cambiamenti culturali (vedi: Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche).

    PS L’unica cosa che sinceramente mi scandalizza un po’ è la paura (non del papa ma di molti cattolici) di trattare con sereno distacco temi legati alla sessualità e alla contraccezione.

    19 Marzo, 2009 - 14:03
  25. discepolo

    da punto di vista medico quello che dice Giovanni Mandis è vero.
    secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (non della chiesa cattolica)l’unico paese africano dove c’è stata una diminuzione dei casi di AIDS è la Nigeria, che è un paese dove ci sono molti cattolici e dove è praticata la castità e la monogamia.

    quindi far passare il messaggio “fate pure sesso quanto vi pare e con chi vi pare basta che vi mettiate il preservativo” non è del tutto educativo per la salute !!!

    giusto ( oltre che piuttosto volgare )

    19 Marzo, 2009 - 14:19
  26. Nino

    X Discepolo
    Mi pare che in estrema sintesi e in larga massima sulla momentanea inevitabilità della prevenzione attraverso il “mezzo meccanico” abbiamo idee convergenti.
    Mentre sul versante “socio-culturale” abbiamo punti di vista divergenti, in particolare per quanto riguarda la “fattibilità” e la messa in opera, di progetti/processi, sia di “alfabetizzazione sessuale” che etico-morali non meno ardui e tosti da realizzare, in tempi ragionevoli, in contesti di così vaste proporzioni numeriche e diversità antropologico-cultural-esistenziali.
    Quest’ultimo aspetto è, a mio avviso, lo zoccolo duro del problema.
    Io ritengo che l’AIDS ed alltre piaghe non meno gravi siano alcune delle derivate del vero, atavico e mai affrontato problema dei subcontinenti: l’INGIUSTIZIA.
    Entro cui convivono: indifferenza, miseria, povertà, malattie, disuguaglianza, incultura, ed altro a livelli inimmaginabili.
    Tutto l’ego e la sovrabbondanza dell’occidente vs. l’opposto.

    19 Marzo, 2009 - 14:25
  27. discepolo

    Ho letto sul blog questo interessante interrogativo che vi giro:

    “Ma perchè se un oncologo dice che la causa principale di certi tumori sta negli stili di vita non succede lo stesso casino che succede se il papa dice
    che la principale causa dell’Aids sta nei comportamenti sessuali ?

    19 Marzo, 2009 - 14:45
  28. discepolo

    X Nino
    a Washington D.C, capitale degli USA, è emergenza, i casi di Aids sono quasi
    ai livelli dell’ Uganda .
    Stesso livello socio-culturale? Stessi fattori sociali alla base?
    direi proprio di no. Credimi Nino, l’AIDS è una malattia sia dei ricchi che dei poveri , non fa differenze , colpisce l’attore famoso, la rockstar, come
    la povera mamma africana, solo che i ricchi hanno i soldi per curarsi e i poveri no, come purtroppo è sempre stato anche per tutte le altre malattie.
    questa è la vera ingiustizia, non solo in Africa e non solo per l’AIDS , ma dappertutto.

    19 Marzo, 2009 - 14:57
  29. Francesco73

    per Nino

    “E allora. Non conosco alcuna realtà, al di fuori della chiesa cattolica, che promuovendo qualcosa pretenda di imporre come lobbisticamente fa in Italia e in altri paesi, ONU inclusa, la sua “teologia-ideologia” e con ogni mezzo di comunicazione possibile e immaginabile.”

    La Chiesa è quindi l’unica lobby del mondo, per di più con mezzi e strumenti di impareggiabile potenza ed efficacia.
    Proporre e promuovere un qualsiasi contenuto vuol dire darsi al truce lobbismo.
    Gli altri (interessi economici, finanziari, geopolitici, informativi) sono educande, non propongono nè sollecitano alcunchè. Rispettano la nostra libertà e amano il Terzo Mondo di vero amore.

    Con questa rassicurazione, io mi sento davvero soddisfatto.

    19 Marzo, 2009 - 15:05
  30. discepolo

    Ultimo post su questo argomento poi taccio:
    leggetevi su Avvenire di oggi l’intervista al medico Filippo Ciantia che
    dal 1980 opera in Uganda.
    Dice esattamente le stesse cose che ho detto io ma molto meglio naturalmente .

    19 Marzo, 2009 - 15:11
  31. Massimo D

    Dove c’è il cattolicesimo c’è meno AIDS?!
    Vedo che pure a leggere le statistiche certi cattolici hanno le fette di salame ideologiche sugli occhi. Le statistiche mostrano infatti che l’AIDS ha la diffusione minima nei paesi a prevalenza islamica (vedi la citata Nigeria). Che significa? Che per combattere l’AIDS bisogna favorire l’espansione dell’Islam? Che nei paesi islamici manipolano le statistiche? Suvvia, siamo seri, almeno un po!

    Credo che discepolo abbia posto un problema di grande importanza: le cure dell’AIDS costano. E non è solo questione di profitti, cerchiamo di non essere ipocriti su questo, attribuendo la responsabilità solo alle case farmaceutiche: come primo mondo non siamo disposti a rinunciare a nulla per ottenere una distribuzione più equa delle risorse. Altrimenti non ci vorrebbe molto.
    Comunque, la questione dei costi dovrebbe suggerire che la prevenzione è la strada da battere. Da questo punto di vista, tutti dovremmo dire che qualsiasi cosa limiti il diffondersi della malattia va favorita, anche se come male minore. In questo senso, l’appello di Luigi mi pare ancora un po’ troppo soft quando dice che a proposito del preservativo la chiesa «non si oppone ai programmi che lo prevedono e che da lei non dipendono». Secondo me non dovrebbe opporsi nemmeno in quelli che da lei dipendono. In questo (non è una novità) sono su posizioni diametralmente opposte a quelle di Giovanni Mandis.

    19 Marzo, 2009 - 15:41
  32. raffaele.savigni

    Mi pare che Nino viva sulla luna e guardi la realtà copn lenti “antiromane”. Non si è mai accorto che esiste da anni una potente lobby formata da organizzazioni gay e femministe (con potenti diramazioni nel giornalismo, nell’editoria, nelle organizzazioni della Comunità europea e dell’ONU) che vuole imporre a tutto il mondo una ceerta concezione della sessualità? E che la Chiesa (magari qualche volta con toni un po’ sopra le righe) non ha fatto altro che reagire a questo?
    Inoltre mi pare che anche la Chiesa ortodossa e diverse comunità protestanti stiano reagendo (magari con toni più duri) a queste potenti pressioni: non c’è quindi solo la Chiesa di Roma.

    19 Marzo, 2009 - 15:53
  33. lycopodium

    @ Massimo,
    “E non è solo questione di profitti, cerchiamo di non essere ipocriti su questo, attribuendo la responsabilità solo alle case farmaceutiche: come primo mondo non siamo disposti a rinunciare a nulla per ottenere una distribuzione più equa delle risorse. Altrimenti non ci vorrebbe molto”.

    Non c’è un cattivo di turno, il loro numero è legione, come dimostra questo link:
    http://blog.vita.it/lapuntina/2009/03/18/il-papa-l%e2%80%99aids-e-la-malafede-di-francia-germania-e-ue/

    Solo che, visto che portano avanti non innocentemente posizioni libertarie, non si possono criticare troppo …
    Il conflitto con la Chiesa (noi compresi) è un “conflitto di interessi” .
    Un conflitto, come ho già detto, che si esprime con la logica farisea dei colpi a tradimento e della sistematica inversione delle priorità.
    Un conflitto dove l’opinione pubblica, già predeterminata da un lungo lavoro ai fianchi, funziona come una totalitaria “volontà generale”.
    Un conflitto dove i poveri, gli ultimi servono solo come carne da cannone.

    19 Marzo, 2009 - 16:08
  34. Asno

    A proposito degli ultimi due commenti (32 e 33), è ben vero che “i paesi con minore diffusione sono quelli a prevalenza islamica”. Altrettanto vero è che “esiste da anni una potente lobby formata da organizzazioni gay e femministe (con potenti diramazioni nel giornalismo, nell’editoria, nelle organizzazioni della Comunità europea e dell’ONU) che vuole imporre a tutto il mondo una certa concezione della sessualità”.

    Non a caso le guerre dell’Occidente moderno, da un decennio a questa parte, sono rigorosamente anti-islamiche. Par quasi che l’Islam rappresenti l’ultimo baluardo contro – a scelta – l’ateismo, la globalizzazione, il NOM, l’Anticristo et similia della simia Dei.

    Se la Prima Alleanza non è stata revocata, perché non facciamo un passo ulteriore e non ratifichiamo anche la Terza? Visto che in medio stat virtus, perché non ci consideriamo fratelli mezzani, dopo i maggiori e prima dei minori?

    19 Marzo, 2009 - 16:08
  35. lycopodium

    Il N.O.M.: novus ordo missae? nuovo ordine mondiale?
    Cmq, a parte gli scherzi, mi sembra che nessuno tra i cristiani, a meno di non essere in realtà gioachimiti, possa sostenere che quella in Cristo sia qualcosa di meno che la Nuova ed Eterna Alleanza.
    Dire questo, ovviamente, non equivale a sostenere le guerre di GWB (per il momento ci fermiamo al penultimo presidente).

    19 Marzo, 2009 - 16:27
  36. “lenti “antiromane”. Non si è mai accorto che esiste da anni una potente lobby formata da organizzazioni gay e femministe (con potenti diramazioni nel giornalismo, nell’editoria, nelle organizzazioni della Comunità europea e dell’ONU) che vuole imporre a tutto il mondo una ceerta concezione della sessualità? ”
    ==========================
    Luigi scusami il linguaggio e copriti le orecchie.

    Finalmente si dice chiaramente che l’AIDS è colpa di froci e puttane che influenzano la stampa….. e le organizzazioni mondiali….

    Io da ragazzino sentivo mio padre che diceva che gli ebrei controllavano la stampa e la finanza mondiale.

    Nella esemplificazione massima si trova la propria consolazione morale e quel senso di purezza davanti a DIO.

    19 Marzo, 2009 - 16:38
  37. nicol

    Per Raffaele e altri.
    Molti miei amici legati ad organizzazioni gay e lesbiche sostengono che la chiesa sia legata ad una lobby conservatrice che, attraverso l’imposizione di modelli sessuali repressivi, cerca di imporre una concezione gerarchica del potere.
    Ho sempre riso apertamente di queste loro convinzioni, ma adesso che leggo queste diametralmente opposte teorie, forse smetto di ridere.

    Mi pare, caro Raffaele, che viviamo tutti sulla luna, anzi su lune diverse che orbitano intorno a pianeti diversi, a cominciare da questa storia sula diffusione del cattolicesimo e l’AIDS.
    Condivido parola per parola l’intervento di Massimod e aggiungo un piccolo aneddoto:
    da una ricerca è risultata una correlazione positiva tra le capacità intellettive dei bambini in età scolare e il consumo di cioccolata Lindt, qualcuno ha ipotizzato che la cioccolata lindt contenesse una sostanza stimolante, fino a quando non si sono resi conto che la correlazione era data dal fatto che i bambini che consumavano cioccolata di marca appartenevano a famiglie più agiate e attente che potevano permettersi di seguirli negli studi.
    Morale? Attenti alle statistiche, mangiate cioccolata lindt prima di maneggiarle! 🙂

    19 Marzo, 2009 - 16:42
  38. picchio

    Luigi, leggo quello che ha scritto il amico missionario.

    Per farsi un quadro completo del sacerdozio in Africa ricordo allora anche i numerosi casi di suore violentate e abusate sessualmente da preti in Africa, cosa confermata dal Vaticano stesso, per bocca di Navarro Valls:

    http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/21/Vaticano_sono_suore_molestate_preti_co_0_01032111505.shtml

    Ovviamente Navarro dice che i casi sono pochi e isolati, ma allora perchè le superiori religiose dei vari ordini devono riunirsi in Vaticano per discurere del problema?

    19 Marzo, 2009 - 16:43
  39. picchio

    potevo postare l’articolo di repubblica, ma ho pensato che era meglio un tuo articolo. 🙂

    19 Marzo, 2009 - 16:46
  40. lycopodium

    E’ evidente che qualcuno e qualcuna non vuol vedere l’evidenza. Non so se “Tutto nel mondo è burla”, come diceva Falstaff. Certo invece che è lobby e “tutti i gender son lobbisti”.

    19 Marzo, 2009 - 16:50
  41. Massimo D

    La lobby gay-lesbica? Chiamarla lobby un gruppo organizzato vuol dire attribuire una connotazione negativa. Infatti c’è chi parla della lobby cattolica, e certo non ci fa piacere.
    Diciamo che omosessuali (gay-lesbiche) lottano in modo organizzato, fanno lobbying, per il riconoscimento del loro status su un piano di parità. Possiamo biasimarli per questo? Ma cosa vogliamo da loro? Che riconoscano di essere “oggettivamente” nell’errore e nel peccato? Magari non sono nemmeno credenti. Magari non sono credenti perché trovano insopportabile riconoscersi in una chiesa che non riconosce la legittimità del loro status.
    [Dico status omosessuale invece di comportamenti omosessuali, perché nel loro caso il comportamento non può essere considerato interamente una scelta, in quanto deriva dal loro modo di essere]
    Dicevo, gli omosessuali fanno attività di lobbying. Usano gli strumenti dell’informazione, la letteratura, il cinema, la politica. Esattamente come i cattolici.
    Hanno più successo dei cattolici? Perché?
    Anche senza prendere il consenso come misura della giustezza delle proprie posizioni (lungi da me!!!) dovremmo interrogarci sul perché oggi certa parte del messaggio cristiano trova questa resistenza. Se avesse trovato la stessa resistenza nei primi due secoli d.C., ora non saremmo cristiani. Forse che si tratta di un messaggio che andava bene 2000 anni fa e non va bene oggi? Evidentemente è colpa nostra, non del messaggio: abbiamo perso la capacità di parlare ai nostri contemporanei.

    19 Marzo, 2009 - 17:07
  42. lycopodium

    Che dire, Massimo? Il riconoscimento deve essere “reciproco” e certamente non va attuato con metodi da Kulturkampf.

    19 Marzo, 2009 - 17:14
  43. Nino

    Ma che belle notizie!!
    Oltre a banche, proprietà immobiliari e mobiliari (partecipazioni azionarie, ecc) , radio, emittenti televisive , stampa e editoria, la Chiesa di Cristo si serve di lobbies per testimoniare fede e speranza.
    Boh, leggi e rileggi tra N eVT, io nella Parola di Dio non ho mai trovato nulla che avesse a che fare con l’esercizio del potere e l’affarismo.
    Ma miei confratelli nella fede non solo lo trovano del tutto normale ma addirittura lo contrappongono ad altri sistemi lobbistici.
    Come dire, così fan tutti!

    19 Marzo, 2009 - 17:32
  44. Luigi Accattoli

    Da Mario Barbero – per vent’anni missionario in Africa – ricevo questo secondo messaggio:
    Caro Luigi, mi permetto anch’io di dire la mia su questo can can mediatico sulla frase del Papa. Ci sono degli interessi enormi a deviare l’attenzione per non trasmettere i messaggi del Papa in Africa in modo integrale e poi si isola una frase (che fa senso nel contesto in cui fu pronunciata) e la si lancia cosi’ come un’affermazione assoluta per denigrare il Papa e la Chiesa cattolica, lasciando da parte tutto cio’ che la Chiesa fa in questo campo, e che il Papa ha accennato nel suo dialogo coi giornalisti. Si vuole che il Papa dica a chiare lettere «si’, usate il preservativo, la vera soluzione». Perche’ c’e’ un DOGMA intoccabile: la liberta’ sessuale e le grandi “conquiste” dei contraccettivi e del preservativo. Guai mettere in dubbio queste due grandi scoperte che fruttano miliardi a chi le produce e diffonde. Dev’essere una ben misera esperienza della sessualita’ se per poterla godere in modo « liberatorio » bisogna che le donne usino i contraccettivi e gli uomini il preservativo. E poi si vedono i frutti di queste conquiste tra le popolazioni che li usano.
    Complimenti, infine, alla Spagna che vuol mandare una grande quantita’ di preservativi come dono all’Africa: questa sarebbe la solidarieta’ spagnola per lo sviluppo dell’Africa, questo sarebbe cio’ di cui ha bisogno l’Africa, queste le proposte dei popoli liberati!
    Mi pare tuttavia che mentre sui grandi giornali si dibatte una frase, centinaia di migliaia di Camerunesi, e milioni di Africani, stanno accogliendo e ascoltando i messaggi sempre piu’ incisivi di Papa Benedetto.

    19 Marzo, 2009 - 17:59
  45. discepolo

    Non volevo intervenire più ma questa è troppo “bella” devo raccontarvela.
    su “Le Monde ” hanno fatto una vignetta intitolata “la moltiplicazione dei
    condom “in cui si vede Gesù che
    pieno d’amore verso tutti moltiplica i preservativi e li sparge a pioggia
    sul popolo africano , dietro c’è Ratzinger un po’ arrabbiato che dice
    “Buffonate” e dietro ancora c’è il vescovo negazionista Williamson che dice ” ma non lo sapete? L’Aids non esiste , è un invenzione”
    naturalmente alcuni esponenti cattolici hanno già gridato allo scandolo e alla blasfemia , come fecero gli islamici con le vignette su Maometto.
    io invece la trovo divertente anche se sono di idee diametralmente opposte
    (a quelle del vignettista)

    19 Marzo, 2009 - 18:01
  46. Giovanni Mandis

    Massimo D la Nigeria non è a maggioranza islamica..

    19 Marzo, 2009 - 18:12
  47. Massimo D

    Nino, mica la tua indignazione si riferisce a quello che ho scritto io?
    In realtà la “lobby” è semplicemente “un gruppo di persone che cerca di influenzare i legislatori in favore di una specifica causa”. Dunque, dobbiamo ammettere che la chiesa fa lobbying.
    Ma il mio ragionamento era per la verità un invito a non usare il termine “lobbying” neanche per gli omosessuali, visto che il termine è carico di significati negativi.

    Tra l’altro scoprio che la parola (che in inglese indica l'”anticamera” o “foyer” di un’aula parlamentare) viene dal latino lobia, che credo sia il chiostro…

    19 Marzo, 2009 - 18:19
  48. Giovanni Mandis

    “Secondo me non dovrebbe opporsi nemmeno in quelli che da lei dipendono. In questo (non è una novità) sono su posizioni diametralmente opposte a quelle di Giovanni Mandis.”

    Massimo non darmi troppa importanza! in sostanza, non sei all’opposto di quello che dico io ma sei all’opposto dell’insegnamento della Chiesa di cui affermi di fare parte.

    19 Marzo, 2009 - 18:20
  49. Discepolo cercavo la vignetta per poter sorridere un pò.

    Ma mi fa riflettere come un giornale conservatore come Le Monde scriva:

    « Loin de faire évoluer la position de l’Eglise, le pape la rigidifie.
    Cet épisode illustre un esprit de fermeture qu’un légitime attachement aux dogmes et à la parole de l’Eglise ne justifie pas.
    Il intervient après la levée de l’excommunication des évêques intégristes et la condamnation au Brésil – avec la caution du Vatican – de la mère d’une fillette qui a avorté après avoir été violée et dont la vie était en danger.
    Chez nombre de fidèles dans le monde entier, l’incompréhension grandit.»

    E’ il quotidiano impossessato da satana,
    o il papa deve affinare la comunicazione con la stampa?

    19 Marzo, 2009 - 18:29
  50. Massimo D

    Giovanni Mandis, al solito l’unica cosa che sai fare è dispensare scomuniche. Ti piace pensare che io e tutti quelli che non la pensano come te non siano parte della Chiesa? Ti fa sentire meglio? Pensa un po’ quello che ti pare.

    19 Marzo, 2009 - 18:29
  51. Giovanni mandis quindi tu sei la Chiesa, I presume?

    19 Marzo, 2009 - 18:32
  52. picchio

    “Perche’ c’e’ un DOGMA intoccabile: la liberta’ sessuale e le grandi “conquiste” dei contraccettivi e del preservativo. Guai mettere in dubbio queste due grandi scoperte che fruttano miliardi a chi le produce e diffonde. Dev’essere una ben misera esperienza della sessualita’ se per poterla godere in modo « liberatorio » bisogna che le donne usino i contraccettivi e gli uomini il preservativo”

    plonk

    19 Marzo, 2009 - 18:32
  53. Nino

    MassimoD,
    non mi riferivo a te ma a chi con disinvoltura trova normale che la Chiesa operi il lobbyng come una multinazionale delle armi o del petrolio.

    Posso comprendere la neccessità dei gruppi di potere e dei ricchi del pianeta (più o meno 300 individui che posseggono il 90% delle risorse e della ricchezza mondiale) o di “movimenti” di tutelare o rappresentare propri interessi anche attraverso il lobbyng, anche se non ne condivido il principio.

    19 Marzo, 2009 - 18:41
  54. Massimo D

    Caro picchio, anch’io direi: plonk.

    19 Marzo, 2009 - 18:42
  55. Giovanni Mandis

    no matteo, faccio parte della Chiesa come battezzato e seguo con fiducia gli insegnamenti che essa ci da. perchè è un insegnamento di VERITA’.

    Massimo se vuoi credere alle favole che il 50% dei nigeriani è liberamente musulmano fai pure…
    fammi capire dove avrei dato scomuniche perchè non me ne sono accorto, oppure dove ti ho detto che non sei parte della Chiesa…
    tu hai detto di non essere d’accordo con quello che ho scritto e io ti ho semplicemente risposto che non è importante che tu sia in disaccordo con me quanto piuttosto che tu sia in disaccordo con la Chiesa alla quale dici di appartenere, cosa ben più importante della mia persona…
    non so se ti rendi conto che hai scritto addirittura che la Chiesa non solo non dovrebbe opporsi ai profilattici in programmi di altri, ma che dovrebbe lei stessa promuoverne l’utilizzo nei suoi programmi! e tutto questo il giorno dopo che il Papa, Pastore e Guida universale dei battezzati e quindi anche tua guida, ha ribadito che non è la soluzione.

    19 Marzo, 2009 - 18:46
  56. Giovanni,
    perchè non facciamo che ogni cattolico è libero di dire il suo commento,
    senza che tu lanci anatemi o debba giudicare con il tuo metro chi è dentro o fuori della tua personale chiesa?
    Dio ha creato l’uomo libero.
    Tu chi sei per limitare la libertà di pensiero altrui?

    Dio ti ha donato il discernimento sui cuori degli uomini?

    Ok

    appena sarai morto chiederemo al vescovo di cominciare la causa canonica di ricoscimento delle tue eroiche virtù.

    Intanto un po’ di rispetto non guasta, verso la libertà altrui.

    19 Marzo, 2009 - 18:51
  57. Massimo D

    Giovanni Mandis, quando dici “la Chiesa cui dici di appartenere” implicitamente metti in dubbio che io vi appartenga sul serio.
    Vedi, so benissimo che sto affermando qualcosa di diverso da quanto dice il papa, ma non concepisco il mio rapporto con il papa come necessità di conformarmi a tutto quello che afferma, né penso che il fatto di pensarla diversamente da lui diminuisca il mio essere parte della chiesa. Oltretutto, una cosa è il papa che parla di materie di fede, un’altra il papa che si esprime sulle politiche sanitarie da applicare in Africa per combattere una pandemia. Su questo secondo punto attribuisco maggiore autorevolezza ad un medico come il nostro discepolo che non al papa. Lascio ai giornalisti il piacere di prendere l’opinione del papa e farne un caso; a me al massimo può dispiacere che la chiesa venga additata dai giornali di tutto il mondo per queste parole. Infine, anche in materia di morale, ti sarà forse arrivata notizia che in seno alla chiesa vi sono opinioni differenziate, e che opinioni magari minoritarie (sempre ammesso che lo siano, anche tra gli stessi vescovi) non sono per questo meno improntate a fede autentica. Nessuna di esse è materia di fede. La Chiesa non legifera in materia di morale, dà delle indicazioni.

    19 Marzo, 2009 - 18:56
  58. Giovanni Mandis

    caro matteo se uno è cattolico è forse dovrebbe riflettere un po’ di più prima di scrivere, soprattutto se scrive che la Chiesa e il Papa sbagliano. (prima presunzione: pensate di saperne più del Papa e della Chiesa…)
    Inoltre se un cattolico da contro-testimonianza, ovvero afferma qualcosa che contrasta gravemente con l’insegnamento della Chiesa e del Papa è mio dovere dirgli che sbaglia.
    la cosa curiosa è che molti di voi fanno a gara a giudicare il Papa e poi ogni volta se qualcuno dice cosa a voi fate il piagnisteo su inesistenti giudizi o scomuniche.
    in foro interno non è affare mio entrare e non entro, ma se uno arriva a scrivere che la Chiesa deve promuovere l’utilizzo dei profilattici non posso tacere.

    p.s. tu confondi la libertà con l’anarchia.

    19 Marzo, 2009 - 19:05
  59. Giovanni Mandis

    Massimo sei fuori strada completamente, quello che il Papa e la Chiesa insegnano in materia di FEDE E COSTUMI (cioè la morale e i comportamenti pratici e quindi anche l’uso del profilattico) è vincolante per il credente. ciò significa proprio che devi conformarti all’insegnamento della Chiesa e non continuare a fare di testa tua.
    la Chiesa non esiste per esprimere opinioni, esiste per insegnare la VERITA’.

    19 Marzo, 2009 - 19:15
  60. discepolo

    Caro Massimo, anche se la Nigeria è per buona parte musulmana il succo del discorso non cambia.la morale sessuale musulmana infatti è ancora più rigida di quella cattolica, E infatti anche nei paesi arabi musulmani di AIDS non ce n’è.
    Diciamo che dove vige una severa e repressiva morale sessuale i casi sono minori che dove invece vige una sessualità promiscua magari anche legata all’omosessualità.
    capisco , come medico, che non è bello sentirsi dire :non bere se non vuoi avere la cirrosi epatica, non sniffare cocaina se non vuoi avere il cervello spappolato, non abboffarti di cibo se non vuoi essere obeso, non fumare se non vuoi avere il cancro al polmone, e anche non fare “sesso selvaggio” se non vuoi beccarti una malattia…. ma secondo me queste cose vanno dette, a un bianco, a un uomo di colore, a un gay, a un eterosessuale e a chiunque
    ma voi pensate veramente che gli africani non le capiscano queste cose e che con loro vada bene solo dire “usa i preservativo?

    19 Marzo, 2009 - 19:16
  61. discepolo

    comunque è triste , stavo riflettendo, un tempo i cristiani riflettevano e
    discutevano (e anche si dividevano) sulla “homousìa ” e sul “filioque”, sulla divinità e umanità di Cristo, e su altre questioni simili, oggi ci
    scanniamo fra cristiani su questioni che più che religiose e spirituali definirei
    igienico- sanitarie. Dopo duemila anni di cristianesimo…che tristezza!

    19 Marzo, 2009 - 19:32
  62. Leopoldo

    Il Papa non ha detto semplicemente che i cattolici non devono usare il preservativo, ha detto che il preservativo non serve a risolvere il problema dell’Aids, anzi lo aggrava. Le precisazioni contenute nella dichiarazione riportata sopra lasciano veramente il tempo che trovano, considerata la vera e propria guerra che da sempre la Chiesa cattolica ha combattuto contro i metodi contraccettivi non “naturali”, fra i quali, appunto, l’uso del profilattico.
    Se il condom serva oppure no a prevenire la diffusione del virus mi pare una questione molto tecnica, nella quale il Papa potrebbe tranquillamente fare a meno di entrare. Certo, libero di farlo, ci mancherebbe, ma altrettanto libero di criticarlo, anche aspramente, chi pensa che sbagli.

    19 Marzo, 2009 - 19:59
  63. (Luigi tappati le orecchie !!!!)

    @ Giovanni Mandis 19 marzo 2009 @ 19:15
    stando a quello che dici,
    il papa disciplina anche le posizioni mentre si fa il sesso coniugale, fa parte della sua materia,
    e se una è affetta dalla candida o
    uno infiammazione sul glande si rivolge al vescovo?

    insomma il vescovo e il papa sono anche andrologi, urologi e che altro?

    Ma l’arcivescovado che cosa diventa la ASL?

    la parrocchia un ambulatorio 🙂

    roba da Benny Hill

    19 Marzo, 2009 - 21:19
  64. Francesco73

    Non ce l’ho affatto con le lobby gay e lesbiche, tantomeno con gay e lesbiche come tali.
    Le lobby sono organizzazioni che – se agiscono in trasparenza – fanno battaglie legittime, cui altri rispondono come credono, in modo eguale ed eventualmente contrario.
    Ci mancherebbe.
    L’azione culturale generale è un pò diversa, ed è assai più insidiosa di qualche intervento lobbistico. La si fa con informazione, educazione, mode, cinema, tv, internet, ecc.
    Anche qui, comunque, nulla di scandaloso. La cultura come somma di tutte queste cose è il terreno su cui si gioca il destino dell’uomo: non capisco come si possa restare indifferenti, si sia cittadini semplici, politici o preti, che abbiano qualche idea in testa, qualcosa da proporre, di terreno o di non solo terreno.

    Prima però avevo capito che si accusasse la Chiesa di “imporre come lobbisticamente fa in Italia e in altri paesi, ONU inclusa, la sua “teologia-ideologia” e con ogni mezzo di comunicazione possibile e immaginabile.”

    A questo nè io nè altri abbiamo mai risposto: sì, la Chiesa fa lobbyng ed è giusto così.
    Io mi sono limitato a dire che annuncia il suo messaggio, che come ogni messaggio è indirizzato a tutti, e non solo a chi è già cattolico.
    E’ un messaggio per l’uomo, la società organizzata, il mondo. Si potrebbe discutere sui mezzi (esempio, Nino: servono i nunzi apostolici?; serve un diritto diplomatico pontificio?), ma la sostanza dei contenuti non muta.

    In ogni caso, qui parliamo liberamente e io rispetto ogni malanimo antiecclesiastico ed antiecclesiale. Ripeto, questi avanzati non sono argomenti verosimili, e contro Ratzinger io saprei dire di meglio.
    Ma tant’è.

    19 Marzo, 2009 - 21:26
  65. lycopodium

    Non so da Picchio, ma proprio da te, Massimo, quel rumore succedaneo dell’argomentazione! e nei confronti di parole davvero profetiche!
    Direbbe Andy Luotto: “no buono”.

    19 Marzo, 2009 - 21:29
  66. Massimo D

    Alludi al “plonk”? Hai ragione! Un momentaneo calo di vis dialettica…

    19 Marzo, 2009 - 21:39
  67. raffaele.savigni

    “Finalmente si dice chiaramente che l’AIDS è colpa di froci e puttane che influenzano la stampa….. e le organizzazioni mondiali….”.
    Io non ho mai detto questo (né ho detto che ci sia una diretta correlazione tra diffusione del cattolicesimo e minore diffusione dell’AIDS). Ho solo replicato ad un’affermazione provocatoria di Nino. Provare a rileggere il contesto non guasta.
    Vorrei sapere inoltre quale “affarismo” della Chiesa si nasconderebbe dietro alle posizioni sull’etica sessuale. Si potranno criticare dicendo che sono troppo “tradizionali” e “moralistiche”: ma di qui a dire che dietro ci stanno sporchi interessi ce ne corre.
    Non credo poi che si possano liquidare con un “plonk” le affermazioni di un missionario che conosce bene l’Africa. Ripeto: non si scandalizzo se qualcuno critica il papa o i vescovi su questioni opinabili o sul modo di comunicare (evidentemente non sempre efficace, visti i risultati). Mi indigna però vedere un astio sistematico contro la Chiesa, un sospetto sistematico (chissà quali interessi occulti stanno dietro alle parole del papa…) e un silenzio assordante nei confronti dello strapotere dei mass-media quando veicolano messaggi ad essa ostili.

    19 Marzo, 2009 - 22:05
  68. Francesco73

    Mi sa che come cattolici abbiamo un pò il narcisismo del sentirci sempre in torto, in colpa, in dovere di riparazione.

    Odio il cristianesimo d’ordine e borghesizzante, ma anche il meaculpismo pseudo-progressista per cui ci si autoaccusa oltre il verosimile mi pare una tentazione da contrastare a livello quasi di confessione sacramentale.

    Per non sbagliare, comunque, domani sera vado a sentirmi Rino Fisichella nella mia parrocchia .

    E ora coraggio: si fischi pure. 🙂

    19 Marzo, 2009 - 22:09
  69. Nino

    X Francesco
    “In ogni caso, qui parliamo liberamente e io rispetto ogni malanimo antiecclesiastico ed antiecclesiale.

    Ripeto, questi avanzati non sono argomenti verosimili, e contro Ratzinger io saprei dire di meglio.
    Ma tant’è.”
    Francesco mi pare che negli ultimi interventi tu abbia introdotto il criterio del giudizio preventivo su posizioni e opinioni diverse e non compatibili con le tue.
    Non immagini nemmeno quanti tra i miei più cari e fraterni amici siano preti e quanto l’affetto, il rispetto e la stima reciproca siano ricambiate.
    Si può o no avere rapporti, opinioni, pensieri diversi da persona a persona o l’essere prete conferisce l’assioma e il paradigma della stima e dell’autorevolezza, a prescindere?
    Forse all’epoca non hai letto, ma su Ratzinger avevo già detto e mi spiace di dovermi ripetere,
    Ho grandi dubbi e serie difficoltà a seguire e a rimanere fedele al Vangelo.
    Figurarsi le difficoltà a seguire un papa che mi viene imposto e che non riesce ad interessarmi, forse per un pregiudizio, non rimosso, sui suoi trascorsi di prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.
    E’ consentito? O questa opinione rientra tra quelle passibili di censura e soggetta a procedure inquisitorie o di scomunica?

    Leggo ora di Fisichella. Mi viene spontanea un proverbio di origine greca da luogo comune: chi si assomiglia, si piglia.
    Ciao, con affetto.

    19 Marzo, 2009 - 22:19
  70. Massimo D

    Alcune risposte prima di andare a nanna.

    Mandis, una volta per tutte: se vuoi dirmi “sbagli per questo e questo motivo” sono interessato ad ascoltarti, riflettere su quello che dici e rispondere.
    Se, come fai più o meno sempre, ti limiti a dichiarare che sbaglio perché quello che affermo è diverso dalla posizione “ufficiale” della chiesa (o più precisamente dalla TUA comprensione della posizione ufficiale della chiesa) allora facciamo proprio a meno di parlare.

    Devo un chiarimento sul “plonk” delle 21:39 riferito al pezzo di padre Barbero delle 17:59 (precisando che il suo precedente intervento delle 12:15 mi era piaciuto molto).
    In quel pezzo si diceva: Perche’ c’e’ un DOGMA intoccabile: la liberta’ sessuale e le grandi “conquiste” dei contraccettivi e del preservativo. Guai mettere in dubbio queste due grandi scoperte che fruttano miliardi a chi le produce e diffonde.
    A questo proposito vorrei chiedere:
    – la situazione di promiscuità di cui si legge a proposito dell’Africa subsahariana è un effetto della conquista della libertà sessuale, avvenuta nel mondo occidentale tra gli anni ’60 e ’70? Oppure è qualcosa di radicato nella cultura locale di quel continente?
    – posto che certamente chi produce preservativi viene remunerato per tale produzione, è ragionevole pensare che le abitudini sessuali e i metodi di contraccezione siano determinati dall’interesse di queste imprese? nelle scelte collettive dobbiamo sempre immaginare un grande vecchio all’opera? e se invece fosse che alla gente, purtroppo o per fortuna, piacciono libertà sessuale e contraccezione sicura?

    A discepolo: la mia puntualizzazione sull’influenza della religione (cattolica o islamica) sulla diffusione dell’AIDS non voleva negare l’esistenza di tale effetto. È vero che i paesi islamici sono quelli meno colpiti perché la religione islamica è meno permissiva. E dunque? La medicina è la religione? Può darsi, e in fondo l’adesione convinta ad un ideale di fedeltà di coppia mi ha sempre fatto ritenere di essere in qualche modo immune dal rischio di AIDS. E per chi non ne vuole sapere?
    In molti paesi islamici l’omosessualità e l’adulterio sono reati puniti in modo estremamente duro, anche con la pena di morte. Non c’è dubbio che questo risolva il problema dell’AIDS, ma la nostra ambizione (diciamo per lo meno la mia) è quella di trovare una soluzione compatibile con la nostra nozione di libertà.

    19 Marzo, 2009 - 23:46
  71. lycopodium

    Un interessante link di un articolo scritto da persone competenti; Ciantia lo conoscete già, Bertazzi è epidemiologo finissimo:
    http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14492
    Spero si riesca a far luce sulle reali dimensioni del fenomeno esaminato.

    20 Marzo, 2009 - 7:24
  72. lycopodium

    L’aspetto mediatico della questione è invece crudamente esaminato qui
    http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14398
    Alora, chi -giustamente- critica un certo modo di far politica, dovrebbe di conseguenza rendersi conto di quanto più complesso sia il problema, evitando le ben note petizioni di principio.

    20 Marzo, 2009 - 7:28
  73. Luigi Accattoli

    Da Solal ricevo questo messaggio:
    “Sono un uomo all’antica”… che bello sentire queste parole, mi fanno venire in mente “c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d’antico…”. I sentimenti nostri e di tutti sono sempre nuovi ma sempre antichi, almeno così io penso ma anch’io sono una donna all’antica. E mentre tutti si scannano ad analizzare con precisione chirurgica le parole del Papa, ovviamente solo alcune parole e non tutte le altre bellissime come sempre che ha detto in questi giorni, sento ancora i canti e le belle musiche che hanno accompagnato la messa di questa mattina, la sinfonia di lingue diverse ma in piena armonia tra loro perfino con il nostro vecchio latino, vedo ancora la festa di colori e di occhi sorridenti e i momenti di silenzio assoluto che hanno seguito l’omelia e l’eucarestia. Un vero miracolo in mezzo al rumore assordante delle polemiche del nostro mondo “civilizzato”! Caro Luigi grazie per la tua voce fuori dal coro che lascia spazio a tutti per parlare e meditare.

    20 Marzo, 2009 - 7:54
  74. plpl8

    “il Santo Padre ha ribadito le posizioni della Chiesa cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids: primo, con l’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo essenziale del matrimonio e della famiglia”

    Sono convinto che partire dalla radice del problema sia la cosa più saggia …
    magari dopo averlo fatto in Africa si potrebbe ripartire dai paesi del
    “Primo Mondo” magari per altre ragioni…

    Grazie Luigi ! Buona giornata.

    20 Marzo, 2009 - 8:39
  75. raffaele.savigni

    Trovo molto interessante il primo testo linkato da Lycopodium.
    Apprezzo il fatto che MassimoD sia passato dal “plonk” ad una argomentazione: i suoi interrogativi sono legittimi, non esiste una risposta univoca, esiste certamente un problema culturale non riducibile agli intetressi economici di chi esporta contraccettivi. Ma esiste ANCHE questo imperialismo culturale (non sarà n “grande vecchio”, ma certo esistono centri politico-culturali ben dotati di mezzi finanziari e capaci di cavalcare le pulsioni meno nobili, come avviene da noi con la TV spazztuira tiopo “IL grande fraello”), così come l’AIDS non si vince SOLO o principalmente col preservativo (il punto C di Bertazzi).Introdurre qualche sfumatura nelle contrapposizioni ideologiche troppo nette può risultare utile.

    20 Marzo, 2009 - 8:45
  76. fiorenza

    Grazie Solal: anche il tuo messaggio è “un vero miracolo in mezzo al rumore assordante delle polemiche”. Il rumore, intendo, che ha invaso anche “il nostro mondo civilizzato” cioè questo piccolo mondo del blog. Rumore che mi aveva spinto, ieri, a idee di fuga. E’ certo da ringraziare Luigi che “lascia spazio a tutti per parlare e meditare”, ma erano rimasti in pochi, qui, ieri, a parlare e meditare. Le “vocine” che don Luca ieri mattina contrapponeva al “grande vociare” dei “grandi potentati ideologici ed economici che ci sovrastano” sono state sovrastate, anche qui, dal “vociare” di tanti pur sinceri credenti. Con un senso di profondo sconforto ho sentito i “sussurri di bene e di vero” soverchiati, anche qui, dalle grida (Sussurri e grida) e avevo deciso di non affacciarmi più su un pianerottolo così rumoroso. Sono anch’io “all’antica”, così all’antica che mi piace ancora il silenzio e la conversazione quieta ( che può essere anche accesa e ardente) tra meditanti e non tra persone che “si scannano ad analizzare con precisione chirurgica le parole del Papa, ovviamente solo alcune parole e non tutte le altre bellissime”.
    Buona giornata a tutti.

    20 Marzo, 2009 - 8:56
  77. raffaele.savigni

    “Ho grandi dubbi e serie difficoltà a seguire e a rimanere fedele al Vangelo.
    Figurarsi le difficoltà a seguire un papa che mi viene imposto e che non riesce ad interessarmi, forse per un pregiudizio, non rimosso”.
    Appunto: di “pre-giudizio” si tratta (così come altri hanno un pre-giudizio nei confronti del card. Martini o di altri). Nessuno vuole proibirti, Nino di esprimere le tue idee, né vuole obbligarti ad essere cattolico apostolico romano. Ed è lecito soffrire (ed esprimere questa sofferenza) per un papa ed una Chiesa ce non va nella direzione da te auspicata, così come altri (non io) hanno sofferto nel postConcilio e faticato ad accettare le riforme del Vaticano II (certamente il card. Siri, forse padre Pio). Gli stessi apostoli (Pietro, Giacomo, Paolo) discutevan animatamente su questioni come la circoncisione e le alttre pratiche giudaiche. L’importante (se si vuole essere cattolici, il che non è obbligatorio) è sentirsi parte della Chiesa, nonostante questa sofferenza, e trasformarla in spinta costruttiva, non demolitrice. San Francesco, Rosmini, don Mazzolari, don Milani hanno sofferto per i limiti della loro Chiesa, ma non hanno mai pensato di uscirne né di concentrare le loro energie nella polemicacontro il clero de loro tempo (anche se don Milani era certamente polemico): hanno cercato di far avanzare la riflessione, di tenere aperto un canale tra l’uomo del loro tempo e Dio NELLA CHIESA. Non ce l’ho con te, Nino, ma vorrei vedere nelle tue parole, piuttosto che una continua vis polemica, un amore sofferto per Cristo e la sua Chiesa, anche se il papa che la guida non è l’uomo che (legittimamente, si intende) desideravi. Aggiungo che il card. Martini, da te venerato, conentra i suoi sforzi nel tentativo di tenere apertro il desiderio di Dio nell’uomo (sia pure in forme che talora trovo discutibili), ma non ha mai attaccato direttamente il papa, pur esprimendo opinioni talora diverse. Non cadiamo nerlla trappola orchestrata da chi (da estra e da sinistra) vuole spaccare la Chiesa.
    P.S.: ho trovato molto bello l’articolo di Luigi sull’ultimo numero de “IL regno”, 15 febbraio 2009 (“La carità è magnanima. Se Paolo scrivesse oggi ai Corinti”).L’ho trovato molto equilibrato e vi invito a leggerlo.

    20 Marzo, 2009 - 9:03
  78. Francesco73

    @ Nino

    L’affetto e l’amicizia (on line) sono ricambiati, e senza sarcasmi.
    Non c’è nessuna opinione censurata o non ammessa, non assomiglio a Fisichella e non sono manco un prete.
    Ho rilevato che quelli da te portati in interventi precedenti non erano argomenti verosimili. L’hanno letto tutti: la Chiesa come sola entità lobbistica internazionale. Mi pare un’affermazione che – insieme ad altre – può fare solo chi è acciecato dal pregiudizio.
    Che tu stesso riconosci di avere: contro Ratzinger, contro un certo tipo di gerarchia (o forse contro l’idea stessa di gerarchia?), contro un papa “che ti viene imposto” (ma del resto la Chiesa funziona così, il papa non lo eleggiamo noi).
    Ho molto rispetto per il disagio dei cattolici. Anche io ne provo, e potrei dirti su e per che cosa.
    Ma penso anche che i nostri confronti debbano partire dalla realtà, non dal puro odio.
    Tutto qui.

    20 Marzo, 2009 - 9:26
  79. Massimo D

    «Ed è lecito soffrire (ed esprimere questa sofferenza) per un papa ed una Chiesa ce non va nella direzione da te auspicata, […] Gli stessi apostoli (Pietro, Giacomo, Paolo) discutevano animatamente su questioni come la circoncisione e le altre pratiche giudaiche. L’importante (se si vuole essere cattolici, il che non è obbligatorio) è sentirsi parte della Chiesa, nonostante questa sofferenza, e trasformarla in spinta costruttiva, non demolitrice.»
    Caro Raffaele, sottoscrivo in toto. Ma in questo blog non vedo spinte demolitrici. Nemmeno da parte di Nino nei suoi momenti più polemici; ci vedo anzi quella sofferenza e quell’amore di cui parli. Come ho già detto in passato, è l’indifferenza che dovrebbe preoccupare la chiesa, non la critica.

    20 Marzo, 2009 - 11:53
  80. Massimo D

    Ringrazio Lycopodium per la segnalazione dell’articolo di Ciantia e Bertazzi, che ho letto solo stamattina. Molto interessante l’indicazione dell’approccio ABC (A=Abstain, B=Be faithful, C=Condom). Importante anche sottolineare che la lotta all’AIDS va collocata correttamente nel contesto di una lotta al sottosviluppo e alla povertà, di cui la diffusione della malattia è effetto e purtroppo causa. Se l’uso del condom ha una sua efficacia, pensare che regalare condom sia un’azione risolutiva dimostra ingenuità, superficialità e ipocrisia (almeno pari a quella di chi si oppone comunque al suo uso). Oltretutto sappiamo che per usare il condom è necessario un livello minimo di educazione sessuale che probabilmente in molti casi manca; e laddove l’educazione fosse effettivamente promossa, non potrebbe certamente limitarsi all’uso del preservativo, ma dovrebbe sottolineare i rischi della promiscuità e dei rapporti sessuali in età troppo giovane.

    20 Marzo, 2009 - 12:09
  81. Gerry

    Dall’enciclica “Quamquam pluries” :…Venerabili Fratelli, conoscete bene i tempi che corrono: non sono certo meno drammatici di quelli che il cristianesimo ha dovuto affrontare in passato. Infatti vediamo che la fede, principio di tutte le virtù cristiane, è morta in moltissimi uomini; la carità è venuta meno; la gioventù cresce con idee e costumi depravati; la Chiesa di Cristo è combattuta da ogni parte con violenza e perfidia; contro l’azione del Papa si fa un’opposizione feroce; le stesse fondamenta della religione sono corrose con sfrontatezza sempre maggiore.
    Non occorre denunciare a parole, tanto è chiaro, fino a che punto si sia scivolati in basso in questi ultimi tempi e quanto si stia ancora facendo su questa linea.
    In questa situazione pericolosa e miserevole, le difficoltà sono superiori a quanto possono fare le forze dell’uomo. Non resta quindi che implorare la potenza di Dio per superarle….
    Dato in Roma presso S. Pietro il giorno 15 agosto del 1889, anno duodecimo del Nostro Pontificato.
    Leone PP. XIII
    =====================
    Centoventi anni da oggi. Al di là di un po’ di enfasi, nulla di nuovo sotto il sole. Ma il Signore ha promesso qualcosa di diverso? Comunque e sempre segno di contraddizione.

    20 Marzo, 2009 - 12:40
  82. Luigi Accattoli

    Ringrazio Raffaele Savigni per l’apprezzamento dell’articolo che ho pubblicato sulla rivista Il Regno con il titolo ”La carità è magnanima. Se Paolo scrivesse oggi ai Corinti”. Lo si può leggere anche nel blog, andando alla pagina “Collaborazione a riviste” elencata sotto la mia foto. Lo dedico in particolare a Clodine che già ne conosce il contenuto.

    20 Marzo, 2009 - 12:54
  83. Asno

    Piccolo contributo, in tema con questo post, alla collezione di cui al post “disputa su un muro”.

    Aiutati che Dio non t’AIDS

    Membro ferrigno, ad evitar la ruggine,
    che tu sia nero o no come fuliggine,
    non t’infilare in un condom, ma in un condominio
    (magari in alluminio)
    di ultra-ottantenni.

    20 Marzo, 2009 - 13:15
  84. Nino

    Raffaele&Francesco
    io guardo alla Chiesa, solo questa mi stà a cuore.
    Tra le poche certezze ho quella della eternità della Chiesa di Cristo a cui mi sento di appartenere con tutto il cuore e senza riserve, malgrado i papi e le storie miserevoli intorno a non pochi di loro nel passato.
    Certo, se alla guida vi fosse anche un pontefice di gradimento del tipo Helder Camara o Martini, proprio ora in questi tempi bui per tutti, per me sarebbe l’ideale.
    Ma tutto non si può né avere né pretendere.
    Sull’elezione diretta dei pastori e perfino del papa in un lontano futuro, da parte dei battezzati, non dispero anzi ho fiducia che prima o poi succederà anche se non potrò esserci.
    (Please lasciatemi sognare)

    20 Marzo, 2009 - 13:26
  85. Luigi Accattoli

    Caro Asno la regola base della segnalazione di scritte murali è l’indicazione il più possibile pignola della lorlo rintracciabilità, altrimenti noi “esperti” le consideriamo apocrife. Dove dunque hai letto quella metafora ferruginosa?

    20 Marzo, 2009 - 13:50
  86. Giovanni Mandis

    Caro Massimo non mi interessa prendermela con te o con altri per partito preso; semplicemente la soluzione che proponi tu non è conforme alla dignità dell’essere umano, è diseducativa, non risolve il problema, è una scorciatoia che umilia l’essere umano.
    Gesù non è morto per insegnarci a prendere le scorciatoie.

    20 Marzo, 2009 - 13:52
  87. Luigi Accattoli

    Nino io non ho mai dubitato della tua ecclesialità, che mi suona evidente nel tuo linguaggio politicamente scorretto. Francesco73 la terz’ultima parola del tuo ultimo “commento” invece che “odio” poteva essere “risentimento”: condividi?

    20 Marzo, 2009 - 13:56
  88. Asno

    Caro Luigi (87),
    non posso segnalare il luogo perché, alla mia età, non sta bene scrivere sui muri.

    20 Marzo, 2009 - 14:22
  89. discepolo

    scusate , forse Luigi può rispondermi , mi sembra che anche
    il rimpianto papa Giovanni Paolo II avesse detto varie volte le stesse cose del pontefice attuale sulla contraccezione o mi sbaglio?
    mi pare che è dai tempi di Paolo VI e della sua famosa enciclica che tutti i papi dicono le stesse cose su questo argomento o mi sbaglio?
    dunque Ratzinger non fa che continuare la dottrina dei suoi predecessori
    o mi sbaglio?
    Se , nel futuro, ci fosse un Papa che cambiasse opinione cosa comporterebbe
    questo ? vorrebbe dire che sconfessa i suoi predecessori? sarebbe grave o
    non intaccherebbe il nucleo del messaggio cristiano? provocherebbe scismi
    nella chiesa? E’ così importante per la religione?
    scusate non sono domande retoriche ma domende sincere
    che mi faccio e a cui non so dare una risposta.

    20 Marzo, 2009 - 14:23
  90. Francesco73

    Risentimento, in luogo di odio.

    20 Marzo, 2009 - 14:42
  91. Luigi Accattoli

    Asno dunque l’hai scritto sui muri del pianerottolo – ma nessun problema: sono a intonaco lavabile.

    20 Marzo, 2009 - 14:43
  92. Massimo D

    Caro discepolo, ci mancherebbe che un pronunciamento sulla contraccezione intaccasse il nucleo del messaggio!!! È vero che sono in molti, specie tra i non cattolici, a pensare che l’essere cattolici si risolva nel rispetto di certe norme di comportamento nella sfera sessuale, ma almeno noi cerchiamo di dare alle cose le giuste proporzioni.
    La chiesa potrebbe cambiare idea anche su questo (io penso che probabilmente lo farà) come lo ha fatto per altre cose, in ragione del mutamento dei costumi, della scienza, della mentalità. Ho sentito uno storico della chiesa dire che in passato qualche pontefice aveva condannato gli antibiotici, ma purtroppo non ho potuto verificare se è vero. L’importante è che ci sia sempre uno sforzo di fedeltà alla propria missione di annuncio.
    Comunque, farei notare che l’uso dei contraccettivi “non naturali” è condannato fin da Paolo VI come metodo di controllo delle nascite. Nel nostro caso, parliamo di una misura di igiene e prevenzione, dunque il caso mi pare molto diverso. La questione qui semmai mi pare che sia un’altra: si ritiene che accettare la possibilità del preservativo possa incoraggiare i rapporti sessuali fuori del matrimonio; il problema sono questi più che quello.

    20 Marzo, 2009 - 14:51
  93. Giovanni Mandis

    discepolo un simile cambiamento sarebbe devastante

    20 Marzo, 2009 - 15:28
  94. Luigi Accattoli

    Discepolo è vero la posizione di Benedetto è la stessa di Giovanni Paolo II, rispetto a Paolo VI invece è solo analoga, perchè allora non si parlava di uso del preservativo a prevenzione dell’aids. Domani un papa può rimettere mano alla materia perchè si tratta di indicazioni del magistero ordinario. Ma io sono solo un giornalista e qui c’è chi ne sa di più.

    20 Marzo, 2009 - 15:56
  95. picchio

    Sono stata 1 giornio senza linea ADSL!!!!

    mi scuso di essere stata brusca con il plonk, ma da quando in qua dire di usare il preservativo per arginare un’infezione significa che per chi lo propone : “c’e’ un DOGMA intoccabile: la liberta’ sessuale” ???? ?

    20 Marzo, 2009 - 16:23
  96. Nino

    Avrei evitato volentieri, ma a questo punto mi sembra opportuno segnalarlo.
    Da “Roma, due del mattino” Lettere dal Concilio Vaticano II – Helder Camara pagg 390-392
    (in due parti) Parte I

    “Madre, se sto pensando al tuo rosario non è perché non abbia argomenti sul Concilio.
    Ma guai al Concilio se si dimentica di pregare…Guai al Concilio, Madre amata, se non fa affidamento sulla tua protezione e sul tuo sostegno…E’ pur vero che-almeno da chi può- preferiresti la preghiera con parole proprie e persino senza parole: puro pensiero, puro sentimento…
    Sono diversi giorni che sto dialogando con te a proposito del bambino che, nella mia Recife, ha avuto parte del visino divorato dai topi!..
    Penso alla disperazione di quella povera Madre: in casi come questi si commuovono tutti, perché il viso rosicchiato grida vendetta contro tutti noi che, come minimo, abbiamo peccato di omissione.. Ma ci sono tante Joana em Flor che nascono deformate dalla fame! Quando nei paesi sviluppati vedo bambini bellissimi non provo invidia, provo rimorso. Chiedo perdono alle Madri sottosviluppate , a cui dedico questa filastrocca:

    20 Marzo, 2009 - 16:24
  97. Nino

    Parte II

    Figli, figli, figli…
    Se è il piacere che vuoi
    (ma che altro ti resta, Poveretta?)
    devi procreare
    devi procreare!
    Anche se tuo figlio
    sarà uno scheletrino
    sarà un topino orrendo
    che nemmeno i topi
    riusciranno ad accettare
    (ci sono topini graziosi,
    incantevoli sorcetti)
    Figli, figli, figli…
    Se è il coito che vuoi
    (ma tu sai cosìè il volere?)
    devi procreare
    devi procreare!
    Anche se tuo figlio
    ti nasce senza viscere
    le gambette a stecchino
    la testona a pallone
    brutto da morire.
    Senza saper sorridere
    senza saper piangere….
    Figli, figli, figli…
    Se è un uomo che vuoi
    (ma tu non vuoi un bel niente!)
    devi procreare
    devi procreare!
    Anche se tuo figlio
    crescerà nelle fogne
    e un giorno lo troverai
    mezzo divorato
    non ti dico da chi…
    Dai topi? Dai maiali?
    Da noi tutti, da noi tutti
    E anche da me….

    Non canterei mai una filastrocca come questa alle Madri delle zone-limite….
    Mi piacerebbe cantarla – dopo aver raccontato la scena – alle riunioni-bene, in piena alta società…
    Ma soprattutto mi piacerebbe cantarla in Basilica, ai Padri Conciliari.
    Madre Celeste tu mi capisci! Mi piacerebbe cantarla al Padre (e gliela sto cantando, angustiato, durante questa Veglia). Non c’è bambino che nasca senza interferenza diretta del Padre.
    Senza che Lui crei un’anima spirituale e immortale da insufflare all’inizio dell’inizio della vita che sboccia……Li comprendi i miei dubbi, Madre? ChiediGli di non collaborare alla nascita di mostriciattoli! ChiediGli di capirmi quando mi spingo più in là del Concilio per liberare, in modo discreto ma coraggioso, la mia povera Gente!…

    20 Marzo, 2009 - 16:24
  98. fiorenza

    Vi dono dei pezzeti di lettere che mi danno molta gioia quando le rileggo. Lettere di un missionario che è stato importante nella storia della mia conversione e che è morto molto giovane in Tanzania:
    “Bello servire il Signore, cercare di amarlo, dimenticare te stesso (per quanto è possibile) per pensare agli altri…o come ho fatto oggi, dopo il rosario, pigliarmi un centinaio di ragazzi e raccontargli una novella…L’africano è entusiasta per le novelle.”
    “…e poi ti vien la voglia di piangere e poi ti vien la voglia di ridere..e poi guardi un bambino col cinci di fuori e il moccio fino alla bocca e ti vien voglia di mangiarlo e poi ti senti buono e poi vedi tutti buoni e poi senti che tutto è buono e poi senti che Dio è buono e poi che tutti ti vogliono buono…MA PERCHE’ io non sono santo?”
    “Quando mi capita tra le mani un pezzetto di ciccia tutto nero, che strilla perché mi vede tutto rosso, allora risento il pizzicorino su per la schiena e mi pare di essere un pezzetto di burro al sole africano”
    “Sai cosa disse san Francesco prima di morire? “Cominciamo a farci santi, perché per ora abbiamo concluso poco.” Ebbene, io ci sto. Cominciamo!”
    “E’ bello servire il Signore. E se poi qualcuno mi dice che è duro servire il Signore, io gli rispondo di “bischero”. Se solo immaginassero quanto è bello…si ficcherebbero tutti in convento e in Tanzania. Ma non lo sanno e allora continuano a tener duro.”

    21 Marzo, 2009 - 0:25
  99. lycopodium

    Belle le citazioni di Fiorenza.
    Quanto invece allo sfogo del Vescovo citato da Nino, il “non nascere” e l’ “aborto dei non-nati” non mi sembra proprio la soluzione migliore all'”aborto dei già nati” che lui vedeva davanti a sè.
    Oso pensare ad un’interpretazione paradossale: quel Vescovo diceva così, quasi per sentirsi dar torto, magari con parole come quelle citate da Fiorenza.
    Il brutto è che in troppi -credendo di fargli un piacere- gli hanno dato ragione (e in troppi non hanno rimediato davvero a quello spettacolo che gli si presentava).
    Capitò così anche ad un poeta italiano del Novecento …

    21 Marzo, 2009 - 6:01
  100. Massimo D

    Ma Helder Camara non mi pare che parlasse di aborto. Semmai di… procreazione responsabile.
    Lyco, la povertà non si risolve certo limitando le nascite (o mangiando i figli dei poveri, come proponeva provocatoriamente J. Swift nel ‘700). Ma come possiamo negare che una riduzione della natalità si accompagni (effetto ma anche causa) allo sviluppo?

    21 Marzo, 2009 - 9:59
  101. lycopodium

    Io mi sono focalizzato su una possibile deriva nullistica, assente in Camara, ma presente in qualche epigono. Interessante sarebbe considerare che, nella “società opulenta” che professa “l’irreligione occidentale” (espressioni di un noto reazionario quale F. Rodano), il termine “procreazione responsabile” è oramai un mero “flatus vocis”.
    Non tanto per l’assenza dell’aggettivo, quanto del nome.

    21 Marzo, 2009 - 10:55
  102. fiorenza

    lycopodium, chi è quel “poeta italiano del Novecento”?

    21 Marzo, 2009 - 11:01
  103. Massimo D

    E anche per quanto concerne l’aggettivo…

    21 Marzo, 2009 - 11:01
  104. lycopodium

    Fiorenza, dovresti saperlo, una volta l’hai citato … “di sbieco”!

    21 Marzo, 2009 - 11:04
  105. Nino

    Ciao lyco,

    Per la gerarchia e purtroppo per molti laici devoti o meno il sesso continua ad essere il PECCATO senza se e senza ma e la sessuofobia pare una malattia incurabile come l’AIDS.

    Non rubare: beh di pende
    Non uccidere: beh dipende
    Non dire falsa testimonianza: beh dipende
    Non desiderare la roba d’altri: beh dipende

    Stamani ho avuto una lunga e piacevole conversazione con un padre gesuita. E parlando degli ultimi avvenimenti mi fa leggere una mail di un suo confratello missionario in Africa con allegata una foto in cui si vede un gruppetto di esseri malnutriti che raccolgono l’urina di una mucca e la bevono.
    Sai in mancanza di acqua.

    Poi mi dice : dicono che l’inferno sia abitatonella stragrande maggioranza da peccatori contro il 7° e 9° comandamento. Io penso che nel giorno del giudizio si scoprirà che il 99% degli abitanti dell’inferno sono quelli contro la giustizia.

    21 Marzo, 2009 - 14:20
  106. lycopodium

    Non c’è problema, Nino: il mio programma politico sono i 10 comandamenti.

    21 Marzo, 2009 - 16:44
  107. Nino

    lyco,
    con o senza : beh dipende?

    21 Marzo, 2009 - 16:57
  108. lycopodium

    Se sono 10, il “beh dipende” non ha posto. Naturalmente, non voglio passare per un talebano: c’è il CV2°, compresa la legittima autonomia delle realtà terrene.

    21 Marzo, 2009 - 18:42
  109. Luigi Accattoli

    A Fiorenza che leggo sempre lietamente. Quei “pezzeti di lettere” del giovane missionario in Tanzania sono da qualche parte? Come le posso leggere per intero? O tu me le puoi mandare? Io – come sai – cerco fatti di Vangelo.

    22 Marzo, 2009 - 0:09
  110. Luigi Accattoli

    A Lycopodium. Sei bravissimo, per lingua e intelletto. Ma non potresti essere un poco poco più didascalico? Io tante volte non ti capisco. Chi era quel poeta italiano del Novecento?

    22 Marzo, 2009 - 0:15
  111. lycopodium

    A gentile richiesta (Fiorenza e Luigi): Betocchi.
    p.s. Non sapete quanto mi costa!

    22 Marzo, 2009 - 7:16
  112. lycopodium

    Un piacere in contraccambio: Accattoli, che ne pensa della mia domanda del 19 marzo 2009 @ 6:10 (post: “Benedetto ride”)?

    22 Marzo, 2009 - 7:22
  113. Luigi Accattoli

    La domanda riguardava il “conflitto” tra Chiesa e media ed era formulata così: “Oltre alla moratoria, ci vorrebbe (anche se so impossibile) qualcosa di più: tacito ritiro degli accrediti, fine delle interviste, silenzio stampa? O che altro? Che ne pensa il padrone di casa?” Scusami Lycopodium della mancata risposta, a suo tempo: non sempre riesco a reagire come dovrei. Nel caso c’è anche il fatto che non ho la risposta. Credo che i media debbano essere accettati – o sopportati, o interpretati – dagli uomini di Chiesa come “spina nella carne”. Che non è un qualcosa di rimediabile con un piccolo intervento chirurgico, come nel caso delle unghie incarnite o simili. Non si rimedia. Ma se ne può trarre profitto. Per fare penitenza. Per stare svegli. Per non presumere di aver risposto alle questioni dicendo “Signore Signore”. Per ricordare che non può mai esserci pieno accordo con il mondo.

    22 Marzo, 2009 - 14:30
  114. Luigi Accattoli

    A Fiorenza e Lycopodium. Dunque il poeta era Betocchi. E ricordo bene che Fiorenza una volta aveva riportato una struggente poesia di Betocchi intitolata “Verso Quaresima”. Ma in che senso a Betocchi capitò come a Camara? Lyco e Fiorenza compatitemi, ma spiegatemi. A domandare non è vergogna: questo era un detto della mia mamma contadina, che mi ha aiutato a fare il giornalista.

    22 Marzo, 2009 - 14:53
  115. roberto 55

    Complimenti, Luigi, per l’articolo su “Il Regno”: davvero molto bello.
    Ciao a tutti !

    Roberto 55

    22 Marzo, 2009 - 17:36
  116. lycopodium

    Link da http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Betocchi
    “… Il dolore dell’esistenza fu duramente provato dal poeta per la lunga malattia della compagna, Emilia de Palma, musicista. Questo tragico evento mutò profondamente la visione religiosa del poeta: questo dramma esistenziale è testimoniato dalle ultime raccolte poetiche …”

    22 Marzo, 2009 - 19:26
  117. Luigi Accattoli

    Grazie Lycopodium e grazie Roberto55.

    22 Marzo, 2009 - 21:31
  118. fiorenza

    A Luigi
    Sì, quei “pezzeti (sei crudele, però! E pensare che prima dell’invio avevo anche riletto per correggere gli errori!) di lettere” sono da qualche parte: sono stati raccolti, insieme ad altre testimonianze bellissime, in un fascicolo a cura degli amici e dei parenti di questo straordinario “frate Francesco”. Te lo spedirò, insieme ad altre notizie: mi pare che in fondo alla “premessa” a “Cerco fatti di Vangelo” ci sia il tuo indirizzo.
    Mi era già venuta l’idea di scrivertene, poi mi aveva trattenuto la mia patologica timidezza: io ho guarito la timidezza di decine e decine di persone, ma non la mia: è la solita storia del calzolaio che ha le scarpe rotte. E, in realtà, oltre a questo c’è il fatto che la figura di questo frate missionario si è talmente intrecciata con la mia vita e con la vita di persone che mi sono care, che parlarne non è facile. Ma dammi solo un po’ di tempo -qualche giorno- e lo farò.

    22 Marzo, 2009 - 23:35
  119. fiorenza

    A Lycopodium
    Capisco, forse, (o credo di capire) perché ti sia costato molto rivelare il nome del poeta. Io non avevo potuto pensare subito a lui perché mi pareva tu alludessi a qualcuno fermo a una posizione, uno che ha sposato una tesi, e Betocchi è sempre stato, invece, imprendibile. Sì, certo, ha incrociato nel suo cammino anche Camara ma, nell’universo che lui viveva come universo ad ogni attimo nascente, incontrava tutto e, subito, si disfaceva di tutto:
    ” Qui od altrove, a un poeta,
    il suo tempo è fulmineo,
    cometa che declina e scompare”
    In questo “tempo fulmineo”, si incontrano creature solo quando
    “l’aria è sgombra di messaggi”.
    E, “alla resa dei conti”, dice Betocchi,”nessun messaggio resta”:
    ” Impoverisco rapidamente. La polvere
    si posa sui giardini. Divento
    cenere. Nasce qualcosa
    di nuovo…
    …Saremo per la via “a tempo
    di verno”. E senza voli, altro
    che di passeri. Un passero grigio
    saltella d’inenarrabile letizia
    all’annunciato patimento.
    Sono indegno di sapere di più,
    persino di credere. Son per la via
    dell’ultima miseria, e son contento.”
    No, no potevo riconoscere Betocchi dalla tua allusione, anche se quel Betocchi c’è. Ma chissà che tu non lo abbia frainteso. Del resto, l’ha frainteso anche Mario Luzi. E così quelli che parlano di un mutamento nella sua visione religiosa, o addirittura di una perdita della fede nei suoi ultimi versi, quando negli ultimi versi, quelli che ti ho qui citati, nessuno io ho trovato che sia più vicino a san Francesco.
    P.S. Fa’ come vuoi, ma, se fossi in te, io non seguirei il consiglio di Luigi di essere più “didascalico”. A me piace tantissimo non capire tutto.

    23 Marzo, 2009 - 0:12
  120. Luigi Accattoli

    Fiorenza quell’indirizzo è sempre valido. Grazie.

    23 Marzo, 2009 - 8:13

Lascia un commento