Quando mio fratello Roberto fece uccidere Romero

“Erano le 18.30 quando si è sparsa la voce. La gente gridava: ‘L’hanno ammazzato’. E’ stato tremendo. Tutto il quartiere urlava: ‘E’ opera di D’Aubuisson’. Volevo che la terra mi inghiottisse. Al funerale di Monsignore ho cercato di rendermi invisibile perché non mi riconoscessero. Ho provato tanta vergogna. Pian piano, però, ho capito che i fratelli non sono uguali. Ognuno prende la sua strada. Roberto è stato, in qualche modo, un prodotto del lavaggio di cervello fattogli alla Scuola delle Americhe. Negli anni successivi all’omicidio, ci siamo visti quattro o cinque volte. E ho evitato l’argomento Romero. Parlargli di Monsignore lo rendeva furioso. Che mio fratello sia responsabile della sua uccisione lo dicono l’Onu, i suoi appelli contro Monsignore, il suo estremismo, uno dei suoi stessi complici. Non ho alcun dubbio purtroppo”: così ha parlato all’Avvenire di ieri Marisa D’Aubuisson, sorella del maggiore Roberto D’Aubuisson, responsabile dell’uccisione dell’arcivescovo Romero. Nei primi commenti altri testi di Marisa.

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Marisa scrive a Romero: “Quell’uomo che fu mio fratello tramava contro Monsignor Romero. Già dall’inizio del 1980 cominciò a dire, privatamente e pubblicamente, cose orribili contro di lui. Quando una volta, alla televisione, lo chiamò ‘menzognero’ e gli rivolse altri insulti, mi indignai tanto che decisi di scrivere una lettera a Monsignore per incoraggiarlo a proseguire, per dirgli che la sua parola e tutto ciò che lui aveva fatto aveva risvegliato la mia fede e che per la prima volta nella mia vita mi sentivo veramente membro di una Chiesa. Gli raccontai anche che mi doleva molto tutto ciò che andava dicendo di lui quell’uomo. Ma non volli dirgli che ero sua sorella, preferivo che pensasse che fossi solo una parente. Gli mandai questa lettera per mezzo di un’amica e seppi che la ricevette”.

    25 Marzo, 2015 - 22:49
  2. Luigi Accattoli

    Non la pensa come il fratello: “Nel marzo del 1980, quando le Chiese di Svezia gli conferirono il Premio della Pace, gli scrissi nuovamente per congratularmi e gli mandai la lettera tramite la solita amica.
    – E lei, che rapporto ha con D’Aubuisson? – le chiese incuriosito Monsignore.
    – E’ sua sorella, ma non la pensa per niente come lui.
    Mi raccontò che rimase sorpreso.
    – Dille da parte mia, che la ringrazio in modo molto, molto, speciale della sua lettera.
    Pochi giorni dopo mi rispose personalmente. ‘Testimonianze come la sua mi stimolano ad
    andare avanti’, mi scrisse”.

    25 Marzo, 2015 - 22:50
  3. Luigi Accattoli

    I due testi di Marisa riportati ai commenti precedenti fanno parte delle testimonianze raccolte nel libro “Monsignor Romero. Frammenti per un ritratto” di María López Vigil, pubblicato in Italia da Edizioni NdA, a cura dell’Associazione Oscar Romero, Milano – SICSAL. Nell’intervista ad “Avvenire” citata nel post Marisa narra della sua ammirazione per Romeno, delle scelte di andare a vivere con il marito Edin in un sobborgo di San Salvador già nella seconda metà degli anni ’70 per mettere in pratica i suoi insegnamenti e di dedicarsi, dopo la sua morte, a diffonderne la memoria in collaborazione con la Fondazione Romero.

    25 Marzo, 2015 - 22:50
  4. Luigi Accattoli

    Un bacio a Marisa. Mi piace ricordare Romero a 35 anni dalla morte con le parole di Marisa, alla quale mando un bacio. Due fratelli sono in una casa, uno viene preso e uno lasciato.

    25 Marzo, 2015 - 22:59
  5. picchio

    Credo che altri due fratelli in Salvador su sponde diverse sono stati monsignor Jesus Delgado e monsignor Freddy Delgado. Jesus Delgado, attuale vicario episcopale della diocesi di San Salvador , è stato segretario di Romero e co promotore della causa di beatificazione di Romero e ne ha sempre condiviso le idee, suo fratello Freddy segretario della conferenza episcopale del Salvador era invece molto vicino ai militari e agli oligarchi. Fu uno di quelli che mandò ripetutamente in Vaticano dei rapporti su Romero in cui lo accusava di essere marxista, debole di carattere, un burattino nelle mani dei gesuiti, tutti ovviamente marxisti. I militari dissero poi che Freddy era sul loro libro paga.

    25 Marzo, 2015 - 23:30
  6. picchio

    segretario della conferenza episcopale del Salvador ai tempi di romero

    25 Marzo, 2015 - 23:33
  7. Luigi Accattoli

    Grazie Picchio. La forza delle parole e la forza del volto di Marisa. Muy bonito.

    26 Marzo, 2015 - 12:21

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