Quella Madonnina rotta su di noi e sui nostri figli

Sono andato ieri alla chiesa dei Santi Marcellino e Pietro all’incrocio di via Labicana con via Merulana, dove sabato quel ragazzo ha rotto la statua della Madonnina. Ho parlato con il parroco don Pino e con il vescovo ausiliare Giuseppe Marciante anche lui in visita di solidarietà. Condividevano la mia impressione che queste violenze si infittiranno negli anni. Ho ascoltato le mamme del catechismo che erano venute a pendere i bambini. Ho visto automobili che si fermavano e persone che scendevano per raccogliere un frammento della statuina dal marciapiede dov’è ancora la macchia del gesso sfarinato. Davanti all’uscio n. 3 di via Labicana, che immette nella canonica, c’erano cinque mazzi di fiori e un cero. Dalle finestrelle dell’uscio, rotte dagli assalitori, si vede il Crocifisso spezzato dagli stessi, ancora appeso al muro di sinistra dell’androne. Davanti all’uscio n. 1 è la macchia di gesso. Per un poco sono restato dentro la bella chiesa in quieto pianto non sulla Madonnina e sul Crocifisso ma su noi e sui nostri figli.

29 Comments

  1. Federico B.

    Avrei voluto farlo anch’io nei giorni scorsi: visitare la chiesa e piangere su noi e i nostri figli.

    20 Ottobre, 2011 - 11:46
  2. fabi

    Lo facciamo da qui …
    Adesso ho visto della morte di Gheddafi e in più c’era pure una foto.
    Squallida.
    Non approvo questo modo di usare i mass media, così, tra l’altro all’improvviso, senza che tu possa scegliere.
    Apri una pagina e ti trovi questo orrore.
    C’è da piangere comunque.

    20 Ottobre, 2011 - 15:45
  3. FABRICIANUS

    Seguendo il post di Luigi, mi unisco al quieto pianto, aggiungendo la preghiera e le parole del Salmo 125:

    Chi semina nelle lacrime
    mieterà nella gioia.

    20 Ottobre, 2011 - 16:42
  4. antonella lignani

    Trovo intrigante la sua citazione, Fabricianus. Aggiungo che la nostra mi sembra veramente l’unica religione che dalle lacrime fa scaturire la gioia. Per questo appare tanto più grave l’offesa al Crocifisso.

    20 Ottobre, 2011 - 17:31
  5. FABRICIANUS

    Ringrazio Antonella, la quale mi può dare, se vuole, tranquillamente del “tu”

    20 Ottobre, 2011 - 18:08
  6. Clodine

    Mi ha ferito la Madonnina fatta a pezzi, il crocifisso monco: sacrilegio, blasfemìa, azione ignobile priva di senso; anche se in maniera diversa, mi ha ferito il viso sanguinante, devastato dal dolore del “morituro” rais esposto al pubblico ludibrio: carnefice a sua volta, finito, trucidato, da altrettanti carnefici che ne espongono,esultanti,la testa! Immagini scioccanti che documentano una realtà sconvolgente. Tento, con tutta me stessa di capire cosa c’è dietro questa violenza endemica, dilagante, sintomatica di un mondo alla deriva. Censurare le immagini del resto non risolve i problemi, anzi, una società di struzzi che preferisce non vedere per non affondare la lama e così eludere la realtà senza porsi domande è una società di ignavi che palesa la propria inciviltà. Le immagini sono la memoria storica, il punto di riferimento cui attingere perché mai più venga offesa, lacerata la coscienza collettiva [ il dramma dell’olocausto,della guerra del razzismo] solo i documenti permettono di giudicare ciò che purtoppo gli uomini sono stati capaci di fare e ancora fanno seguendo, immagino senza averne coscienza, un oscuro disegno, quasi che la progenie di caino non sia tutta perita nel diluvio ma abbia germinato il male sulla terra… Mi interrogo dinnanzi a questa realtà, tento,seppur goffamente, una risposta: ciascuno di noi è un piccolo tassello nel grande puzle dell’umanità, partiamo da noi stessi, se anche riuscissimo in un frammento di bene,unito a tanti altri, riusciremmo a costruire lentamente una società civile, più giusta e umana. Che Dio ci aiuti!

    20 Ottobre, 2011 - 18:12
  7. Gioab

    Caro Luigi, hai mai sentito il detto “non fiori ma opere di bene” ?
    Ebbene, se un umano, che è piccolo piccolo, arriva a capire che i fiori sono per la gioia dell’uomo ( un regalo vivente e perfetto di Dio all’uomo e che va conservato ) mentre l’uomo incautamente e inutilmente li distrugge per farci un commercio, pensi davvero che sia saggio offrire quei fiori (commerciati) alla divinità piuttosto che ciò che la divinità richiede all’uomo ?
    “Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
    e ciò che richiede il Signore [Geova]da te:
    praticare la giustizia,
    amare la bontà,
    camminare umilmente con il tuo Dio.”
    ( Michea 6.8 CEI 2008)

    Pensi davvero che i fiori possano fare piacere alla Divinità ? A me sembra una scortesia come riciclare un regalo non apprezzato e restituito al mittente.

    E poi ? dice la scrittura : “Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: “Volete difendere voi la causa di Baal [Signore ] e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è davvero un dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare”. ( Giudici 6.31 CEI 2008)

    Non pensi che la divinità offesa debba essere la prima a dimostrare la sua contrarietà ? Altrimenti come potrà aiutare altri se non sa aiutare se stessa ?

    20 Ottobre, 2011 - 19:47
  8. “Condividevano la mia impressione che queste violenze si infittiranno negli anni.”
    Anch’io… se intendevi quelle contro luoghi, simboli e persone cristiani…

    20 Ottobre, 2011 - 20:31
  9. Clodine

    ….ne sono altrettanto convinta caro Ale!

    20 Ottobre, 2011 - 20:39
  10. discepolo

    le violenze che si infittiranno con glianni non saranno tanto o solo quelle contro luoghi simboli e persone cristiane, ma quelle dell’uomo contro se’ stesso, contro la parte più elevata di se stesso , contro la propria anima e il proprio spirito, contro la coscienza, contro la natura, contro la Sapienza .. dobbiamo piangere su noi e sui nostri figli perchè ci aspetta un periodo di barbarie.. il proBlema non è contro il cristianesimo.. il problema è che l’uomo si sta allontanando dalle sue radici eterne , dalla verità , e i giovani di oggi, disorientati, frastornati , plagiati, sfruttati e disperati, in preda a cattivi maestri, credono nella loro ingenuità di prendere a calci la statua della Madonna, ma prendono in realtà a calci se’ stessi, la propria anima, la propria intelligenza, il proprio spirito…si riducono a pura materia , agli istinti, alla brutalità pura, lontani mille miglia dal sapere e dallo sperimentare che sono fatti “a immagine di DIO”
    su questo dobbiamo piangere: sulla infinita lontananza dall’immagine di Dio e dallo SPIRITO che oggi ognuno di noi sperimenta, pregando appassionatamente che possiamo di nuovo avvicinarci a Lui, che l'”eclissi di DIO” come l’ha chiamata Martin Buber non sia definitiva.

    20 Ottobre, 2011 - 21:26
  11. raffaele.savigni

    Dobbiamo combattere contro quei farabutti di black-bloc che hanno saccheggiato Roma e commesso questa azione sacrilega che offende milioni di credenti.
    Quanto a Gheddafi, la morte di uomo, anche criminale, non deve mai rallegrarci. Tuttavia in certi momenti la rabbia della folla è incontrollabile (vedi le uccisioni di Mussolini, Ceausescu ecc.). Se Gheddafi si fosse ritirato sei mesi fa (o anche tre mesi fa) avrebbe risparmiato migliaia di vite umane, compresa la propria.

    20 Ottobre, 2011 - 21:47
  12. FABRICIANUS

    ciascuno di noi è un piccolo tassello nel grande puzle dell’umanità, partiamo da noi stessi, se anche riuscissimo in un frammento di bene,unito a tanti altri, riusciremmo a costruire lentamente una società civile, più giusta e umana. Che Dio ci aiuti!

    Hai ragione, carissima Clo.

    20 Ottobre, 2011 - 23:01
  13. Caro Luigi,
    sono passato alcuni giorni fa ad Onna,
    ho girato ogni viuzza,
    la strage che ha fatto la natura.

    L’icona che più mi ha rappresentato quella strage della natura
    è il Crocifisso di Onna.

    Cosa è per la natura e i suoi eventi un crocifisso ?

    Mutatis…

    L’uomo è creato con la polvere della terra… della natura….
    segue la Legge naturale.

    Questa
    è una delle visioni di quanto esponi.

    Le migliaia di anni di storia della terra e degli uomini
    hanno visto cose anche peggiori.

    Immagino Maria,
    il 15 ottobre,
    guardando i cocci di quella statua,
    avrà potuto dirsi:

    “hanno ucciso il corpo di mio figlio
    ogni giorno uccidono i corpi di miei figli,
    volete che mi preoccupi di una statua
    che non mi rappresenterà mai nel mio amore verso ogni persona…”

    Quante statue di madonne nei secoli sono state buttate,
    vendute dalle stesse canoniche o chiese,
    si corre sempre il rischio di vedere il dito anzichè la luna,
    si corre il rischio di amare una statua,
    anzichè la madre di Gesù il Liberatore Risorto.

    Ma tutte quei bla bla su Gesù_Eucarestia ?
    tutta fuffa !
    se poi si piange per una statua che non si conosce…..
    mentre gli uomini muoiono per fame, guerra, cattiveria, odio,
    crocifissi con Gesù nel dolore a carne viva…..

    21 Ottobre, 2011 - 8:42
  14. nico

    Matteo, non è per la statua.
    E’ per lo sfregio di un credere, di un sentire.
    E’ la rabbia contro la fede che ha espresso quel ragazzo che mi fa soffrire.

    Non me ne può fregar di meno di un poco di gesso dipinto di azzurro, ma che cosa abbiamo fatto a quel ragazzo per portarlo ad odiare così i simboli cristiani? quanto dolore gli abbiamo regalato, noi cristiani?
    Dico sempre alle catechiste del mio gruppo che, se un ragazzino è difficile e non ci consente di svolgere il nostro servizio, allora dobbiamo dedicare tutto il nostro impegno a farlo sentire accolto, a farlo stare bene, bene con noi e bene con i compagni, lavorando sulle relazioni (senza buonismi assurdi, cercate di capirmi).
    Almeno, dopo tanti anni, avrà imparato poco secondo le categorie della dottrina, ma avrà scoperto che tra cristiani ognuno è prezioso e merita rispetto. Solo su questa base si può parlare poi di religione.
    Questo, a quel ragazzo incappucciato, è mancato.

    Miserere nobis, Domine…

    21 Ottobre, 2011 - 9:18
  15. chissà perchè,
    solita colpa del relativismo,
    del positivismo,
    del razionalismo,
    del secolarismo,
    dei bau bau,
    dell’uomo nero,
    …….

    Nico ti rispetto,
    ma
    certi discorsi
    non mi fanno proprio quadra.

    A me preoccupa più l’uccisione di un uomo
    (per fortuna il 15 non è avvenuto !)
    che una statua che spesso è oggetto di paganesimo…
    in frantumi.

    Se Maria si attaccasse alle statue,
    invece che alla carne e alle vite delle persone,
    allora
    anche la resurrezione di Gesù
    è una emerita balla.

    Diversamente
    Gesù
    a quella non ortodossa della samaritana ha raccontato
    un fracco di cazzate….

    Scusami, Nico,
    ma tu sai che ho la pessima abitudine
    di cercare di vedere le cose nel concreto
    nella nuda crudità,
    senza poesie e pietismi,
    nè per aggressivi, ma nemmeno per madonne formato statua,
    e senza giri di parole,
    questo non vuol dire che non rispetto la tua sensibilità,
    ma per me pane al pane.

    Ho la terribile usanza
    ogni domenica
    alloa fine della messa
    di accendere un lume per mettere la mia memoria delle persone in difficoltà
    ai piedi di un grande crocifisso.

    Ma il giorno che quel crocifisso non ci sarà più? forse venduto, forse distrutto ?

    Ho già vissuto la mia fase “crocifisso”,
    nella giovinezza ho passato un tempo enorme e bellissimo in silenzio
    nel davanti al crocifisso in penombra nella cappellina sulla navata destra in s.Maria Maggiore (Luigi, sà dove è…)
    era una cosa che facevo dopo la messa delle 7 la mattina e dopo essermi recitato l’ufficio divino.

    Sono anni che a s.M.Maggiore passo di rado,
    quella zona non è più il mio territtorio di vita attuale,
    lì vicino è rimasta mia mamma,
    è quando passo di tanto in tanto,
    non mi fa più l’effetto “don Camillo”.

    Spero, Nico che avrai la sensibilità di capire quanto mi trovo ad esprimerti….

    21 Ottobre, 2011 - 9:45
  16. Gioab

    @ nico

    “non è per la statua. E’ per lo sfregio di un credere, di un sentire.”

    Perché se ti tolgono la statua tu smetti di credere ? E se te la rompono tu ti senti offeso ? Si dovrebbe offendere al statua prima !

    I formatori dell’immagine scolpita sono tutti un’irrealtà, e i loro stessi cari non saranno di nessun beneficio; e come loro testimoni non vedono nulla e non conoscono nulla, affinché provino vergogna. Chi ha formato un dio o ha colato una semplice immagine di metallo fuso? Non è stato di nessun beneficio. Ecco, tutti i suoi stessi compagni proveranno vergogna, e gli artefici sono di fra gli uomini terreni. Essi si uniranno tutti. Staranno fermi. Proveranno terrore. Avranno nello stesso tempo vergogna…..C’è uno la cui occupazione è di tagliare cedri; ed egli prende una certa specie d’albero, sì, un albero massiccio, e lo lascia divenire forte per sé fra gli alberi della foresta. Piantò il lauro, e lo stesso rovescio di pioggia continua a farlo crescere. Ed è divenuto [qualcosa] perché l’uomo faccia ardere il fuoco. Ne prende dunque una parte per riscaldarsi. Infatti accende il fuoco ed effettivamente cuoce il pane. Lavora anche a un dio davanti a cui possa inchinarsi. Ne ha fatto un’immagine scolpita, e le si prostra davanti. Ne brucia in effetti una metà nel fuoco. Su metà d’esso arrostisce bene la carne che mangia, e si sazia. Inoltre si riscalda e dice: “Aha! Mi sono riscaldato. Ho visto la luce del fuoco”. Ma di ciò che rimane fa realmente un dio stesso, la sua immagine scolpita. Si prostra davanti a essa e si inchina e la prega e dice: “Liberami, poiché tu sei il mio dio”.
    Non hanno conosciuto, né capiscono, perché sono stati impiastricciati i loro occhi affinché non vedano, il loro cuore affinché non abbiano perspicacia. E nessuno si sovviene in cuor suo o ha conoscenza o intendimento, dicendo: “Ne ho bruciato una metà nel fuoco, e sui suoi carboni ho anche cotto il pane; arrostisco la carne e mangio. Ma del resto ne farò una semplice cosa detestabile? Mi prostrerò davanti al legno secco di un albero?” Egli si pasce di cenere. Il suo proprio cuore sedotto l’ha sviato. E non libera la sua anima, né dice: “Non c’è una falsità nella mia destra?” “
    ( Isaia 44.9-20)

    21 Ottobre, 2011 - 10:21
  17. nico

    Capisco, Matteo, e ripeto quello che ho già scritto sopra:
    “Non me ne può fregar di meno di un poco di gesso dipinto di azzurro, ma che cosa abbiamo fatto a quel ragazzo per portarlo ad odiare così i simboli cristiani?”

    Quando parlo di simboli ne parlo in senso forte, come fai tu.
    L’Eucaristia è un simbolo, cioè NON una cosa vuota ma una cosa piena di significato, in cui si coniugano il divino e l’umano, il materiale e lo spirituale.
    Se vedessimo solo un pezzetto di pane, sarebbe ben triste.
    Per questo vedo nel gesto di quel ragazzo una rabbia contro l’essenza dell’essere cristiani, e questo non mi offende per il cristianesimo, so benissimo che Dio che si fa uomo vuole che lo amiamo negli uomini.
    Ciò che mi rende triste è che noi, noi che dovremmo testimoniare la sua unica legge, lo abbiamo tanto tradito e raccontato in modo sbagliato che qualcuno possa essere giunto ad odiarne il semplice simbolo.
    Nessuno a cui il cristianesimo (cioè l’incontro con Cristo morto per ME, e risorto per dirmi che la morte non vince) sia stato davvero comunicato può nutrirne disprezzo. Potrà non crederci, ma lo rispetterà.
    Il disprezzo mi dice della MIA mancata testimonianza, chiama in causa me cristiana, noi cristiani, la nostra incapacità di servire veramente l’uomo perchè in ogni uomo vediamo quell’uomo crocifisso che ci è Dio.

    Dico le stesse cose che dici tu, solo le vedo da una prospettiva diversa. Da donna, forse.
    Per questo l’immagine di Dio è trinitaria: diverse persone che sono Dio INSIEME, immagine di una diversa umanità che lo può scoprire solo insieme.

    Ho scritto di getto, non so se sono riuscita a spiegarmi.
    Ma sono qui, per dialogare.
    Buona giornata

    21 Ottobre, 2011 - 10:51
  18. Gioab

    @ nico
    “che cosa abbiamo fatto a quel ragazzo per portarlo ad odiare così i simboli cristiani?””

    Lei, io o altri nulla. E’ il governo dei sottomessi al potere delle sottane, che dovendosi comprare il consenso dei cattolici, è disponibile a distogliere 7-8 miliardi di € dei cittadini italiani per regalarli ai papalini che vivono alle spalle dei poveri lavoratori che sarebbero meno vessati se quelle finanze non fossero così disperse.

    Lo stesso avviene anche in Grecia dove la chiesa ortodossa gode di privilegi e sostegni che vengono drenati dal popolo. Forse è troppo difficile capire che la religione è cosa privata in un rapporto tra l’uomo e il suo Dio, mentre la religione ufficializzata è un’istituzione umana autoreferenziale utile a portare consenso al politico di turno per mantenere quel privilegio ?
    E’ così difficile capire che la gente prima o poi apre gli occhi e li manda all’inferno ?
    Evidentemente non ha letto bene Isiaia eppure è così chiaro. Cos’è che non capisce ?

    21 Ottobre, 2011 - 13:11
  19. Gioab

    @ nico
    “la nostra incapacità di servire veramente l’uomo perchè in ogni uomo vediamo quell’uomo crocifisso che ci è Dio.”

    GIà, perché quando vedi qualcuno che ti frega, tu sei contenta di farti fregare perché quel crocifisso ci è Dio ! Però ti dimentichi di ciò che lo stesso crocifisso ha ben spiegato:

    “se il padrone di casa avesse saputo in quale ora sarebbe venuto il ladro, sarebbe stato vigilante e non avrebbe fatto scassinare la sua casa.” ( Lc. 12.39)

    Nel non farsi scassinare la casa, rientra anche il non farsi fregare dal ladro ! Ma è proprio così difficile capire le parole di quel crocifisso ?

    21 Ottobre, 2011 - 13:16
  20. Federico B.

    C’è anche solo una questione di LAICISSIMO rispetto per quelle persone che davanti a quella statua della Beata Vergine Maria hanno pregato, offerto preoccupazioni, sofferenze, speranze e lacrime.
    Lasciamo perdere i simboli religiosi, la libertà di coscienza, il vandalismo, ma il rispetto per il prossimo ha un valore?
    Mi viene in mente l’episodio della Cappelletta votiva raccontato da Guareschi: erano già pronte ruspe e picconi per abbatterla e fare posto alla casa popolare, ma arriva la Dosolina a portare il suo mazzetto di fiori e a pregare per il figlio disperso in guerra: tutti si fermano, nessuno osa disturbarla, nemmeno gli agguerriti comunisti. C’è voluto uno che non era del paese, indifferente al dolore (o alla speranza) della vecchina, per guidare la ruspa che però miracolosamente non riesce ad abbattere la cappellina.
    Come mai quei giovani “indignados” sono così “estranei” alla storia dei tanti cattolici che negli anni hanno pregato davanti all’effigie della Vergine? Che senso ha riempirsi la bocca con la parola laicità, se poi manca il rispetto per la fede, le sofferenze, le speranze del prossimo?

    21 Ottobre, 2011 - 15:06
  21. Gioab

    @ Federico.B
    “ma il rispetto per il prossimo ha un valore?”

    “Il Rispetto è riguardo o deferenza per una persona degna di stima; riconoscimento e doveroso apprezzamento per una cosa o, in particolare, per un’altra persona, per le sue qualità, i suoi successi, oppure per l’incarico, la posizione o l’autorità che ha. Il rispetto equivale a onore”

    “Il termine onore è usato ad indicare un sentimento che comprende la reputazione, l’autopercezione o l’identità morale di un individuo o di un gruppo. …L’onore corrisponde al diritto di rispetto da parte degli altri come conseguenza premiale del contemporaneo dovere di rispetto degli altri.” – Wikipedia

    Volendo si potrebbe ragionare per mesi sull’onore e sul rispetto, la questione però è che con il cambiare della percezione dovuto al secolarismo si è andato affermando il concetto che il rispetto o l’onore non è più una faccenda automatica dovuta per grazia divina, ma è un diritto che si deve dimostrare di saper meritare e conquistare. Chi non è i grado di farlo non lo merita. E poiché una statua è immobile incapace di fare o dire alcunché è inutile a se e agli altri. Non può fare nulla per ottenere né il rispetto né l’onore.

    Può anche non piacere ma questa è la realtà. Il pianto e la lamentela è caratteristica dei “mammoni ” definiti anche parassiti per questo i figli dell’italica patria rimangono a casa o sotto le sottane così a lungo.
    Magari sono i genitori troppo possessivi….

    “E’ l’Istat che, a suon di numeri e percentuali, ha confermato ciò che milioni di italiani avevano cercato di negare fino apoco prima: sette italiani su dieci rimangono a casa fino ai 40 anni. La notizia, neanche a dirlo, ha fatto il giro del mondo… ma se già lo sapevamo, perché stupirci?”
    http://magazine.liquida.it/2010/01/22/italiani-mammoni-per-convenienza-o-per-necessita/
    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/28/spiegel.shtml

    21 Ottobre, 2011 - 15:58
  22. lycopodium

    Io mi sto chiedendo “chi” è il Leone 3^ Isaurico d’oggi…

    21 Ottobre, 2011 - 19:42
  23. nico

    Mah, certo non il nostro ‘piccolo’ incappucciato…

    E poi non so, dove la vedi tu l’iconoclastia?
    A me pare che ovunque ci sia piuttosto un esagerato culto dell’immagine. Ovunque.

    21 Ottobre, 2011 - 19:53
  24. Grazie Nico,
    per aver capito il cuore della mia espressione,
    grazie di non essere rimasta in superficie.

    grazie di cuore.

    21 Ottobre, 2011 - 22:45
  25. lycopodium

    Nico,
    l’inflazione del virtuale e la strumentalizzazione mediatica sono altra cosa rispetto al tema del post; questi sono fenomeni patologici, sono testimonianze malate di un’epoca malata, che non si riconosce tale.
    Paradossalmente, il piccolo incappucciato manifesta ancora un modo fisiologico di intendere l’immagine e l’immagine religiosa in particolare.
    Pur combattendola, manifesta di avere una migliore teologia rispetto alla nostra, più di noi “sa” che quel gesso e quella cartapesta “sono” MOLTO DI PIU’.
    Quanto alle responsabilità nostre, che pur ci sono, io non sottovaluterei affatto Gv 15, 18-19.

    22 Ottobre, 2011 - 7:11
  26. nico

    Sì, la persecuzione era ben nota ai discepoli di Gesù, ed è ben nota ai tanti cristiani che, nella dimenticanza quasi totale, la vivono oggi, tutti i giorni.

    Per questo mi è difficile leggere “per me” quel passo evangelico: trovo che le nostre sono solo piccole tribolazioni e che, più che nell’odio che è solo di pochi, viviamo nell’indifferenza o nella svalutazione, molto meno aggressive, e con le quali, in fondo, mi pare che molti cristiani abbiano quietamente scelto di convivere.

    E allora, dato che non posso nulla per cambiare gli altri, cerco il modo migliore per cambiare me, per contribuire almeno un pochino, come dice Clodine in un altro post, a seminare il bene, a testimoniare l’immagine di Cristo.
    Non è una banalità, “Se non vi convertirete” ci dice Gesù oggi, “perirete tutti nello stesso modo”: non solo i persecutori, gli iconoclasti, i relativisti o i black bloc, tutti.

    22 Ottobre, 2011 - 9:23
  27. Alexandros

    Grazie Luigi per questo tuo gesto e per avercelo raccontato. Ho provato profonda tristezza per quanto accaduto.
    Vorrei solo aggiungere a quanto già scritto da altri che vedo un grave rischio per la Chiesa quando si pone dalla parte di chi ha il potere per riceverne benefici. Quando l’altare si allea con il trono, e il trono finisce nella polvere, ci si deve aspettare pesanti conseguenze anche per la religione.

    22 Ottobre, 2011 - 9:41
  28. lycopodium

    Assolutamente d’accordo, Nico (ed anche Alexandros).

    22 Ottobre, 2011 - 14:25

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