Risposta sul Sito vaticano a un aguzzo visitatore antibergoglio di nome Leonardo

Foto della copertina del Sito vaticano come si presentava negli ultimi giorni del Pontificato di Papa Benedetto: serve per introdurre la mia risposta a un visitatore che – in un commento al post di ieri – vede il culto della personalità di Papa Francesco nell’attuale copertina. Nel primo commento metto la foto del Sito com’è oggi e nel secondo svolgo una mia giocosa moraluzza

19 Comments

  1. Luigi Accattoli


    Foto della copertina attuale del Sito vaticano che il visitatore Leonardo in un commento al post di ieri – commento inserito oggi alle 10.16 – qualifica come “icastica rappresentazione” del fatto che sotto Francesco cresce il culto della persona del Papa. Nel commento seguente paragono scherzosamente le due copertine.

    14 Marzo, 2023 - 22:26
  2. Luigi Accattoli

    Tantinellino troppo francescocentrico. Leonardo aveva già svolto quella critica alla copertina del Sito vaticano intervenendo qui nel blog il 2 maggio 2014: “Ho dato un’occhiata al sito della Santa Sede, rinnovato nella grafica. Che ne dite, non è un tantinellino troppo francescocentrico, almeno così a colpo d’occhio? (Forse De Sanctis direbbe: tal contenuto, tal forma!)”. Insomma, dice l’acuto visitatore: se il contenuto di questo Pontificato è l’esaltazione del personaggio Bergoglio, la grafica del Sito vaticano non può non tenerne conto. Dopo nove anni – un tempo ragionevole per una persona riflessiva – Leonardo torna oggi su quell’allarmante segnale francescocentrico che sente arrivargli dalla pagina di apertura del Sito vaticano: “Apritela, contemplatela per qualche secondo” è il suo monito: “e, se non vi viene nessun dubbio, se non vi sorge neanche un ‘mah’ dai precordi, iniziate a preoccuparvi”.
    Non mi sorgeva nulla dai precordi e mi sono preoccupato immantinente. Ho cercato la copertina del tempo che fu e il monito del vigile Leonardo mi è subito apparso chiaro, come dirò sommariamente.
    Dove a Benedetto venivano date due foto, Francesco ne ha una, ma attenzione: non è sobrietà, è tendenza ad esaltare il number one. Una sola foto sta a dire un uomo solo al comando. Lo stesso si dica sulle braccia: Francesco ne alza una mentre Benedetto le levava tutte e due in alto, cioè dimezzava, diluiva l’imperio del gesto. Che con Francesco domina in solitudine.
    Potrei continuare andando nei particolari. Benedetto XVI sta a dirci che ce ne sono stati altri 15, mentre Francesco si prende da solo la scena. E porta anche il cappotto. Nel sito di Francesco c’è la scritta Santa Sede che non si vede in quello di Benedetto, ma non fatevi ingannare: chi instaura una dittatura personale deve spargere sinodalità.
    Conclusione ad personam: Leonardo, contempla per qualche secondo le due pagine e, se non ti viene nessun dubbio, se non ti sorge neanche un ‘mah’ dai precordi, inizia a preoccuparti…

    14 Marzo, 2023 - 22:27
  3. picchio

    non è una novità che i critici di Francesco siano del tutto acritici.
    Cristina Vicquery

    14 Marzo, 2023 - 22:39
  4. picchio

    sono già 10 anni che Maria Cristina Venturi si lamenta su questo blog di qualsiasi cosa faccia o dica Papa Francesco, è anche il suo anniversario in fondo: sembra che la critica a Francesco sia la sua sola ragione di vita .
    cristina Vicquery

    14 Marzo, 2023 - 22:48
  5. maria cristina venturi

    La foto piu’ icastica del pontificato di Francesco e’ quella di lui sotto il baldacchino , sul Sagrato di San Pietro, per proteggerlo dalla pioggia e invece la croce lignea antica di Cristo SOTTO la pioggia in posizione defilata ( infatti dopo era danneggiata)
    Mancanze di sensibilita’ . Comunque se vi va bene cosi’ …avete il vostro GRANDE LEADER SPIRITUALE da poter incensare , solo che …non e’ immortale! E dubito che un Tagle,un Hollerich,uno Zuppi sappiano recitare altrettanto bene la parte .

    15 Marzo, 2023 - 8:07
  6. maria cristina venturi

    Cito : ( da Finestra sull’ arte” )
    ” Non è stata una buona idea esporre il Crocifisso di San Marcello al Corso sotto la pioggia battente che l’altro ieri, venerdì 27 marzo, cadeva su Roma: le immagini della benedizione urbi et orbi di papa Francesco, del resto, ci hanno mostrato che la scultura trecentesca è stata esposta all’acqua e, in alcuni primi piani, si vedevano le gocce rigare inequivocabilmente il corpo del Cristo appeso alla croce.”

    Lui deve diminuire, e io …rimanere all’ asciutto !

    15 Marzo, 2023 - 8:10
  7. maria cristina venturi

    Le statistiche non sono opinioni .
    Cito : ” Quello che colpisce è la differenza tra la popolarità del Papa e quella della Chiesa, ben il 37%, ed è un tratto tipico di Papa Francesco, che piace moltissimo anche ai non credenti !
    Piace infatti anche al 73% di coloro che non hanno fiducia nella Chiesa, un fatto senza precedenti, che la dice lunga sull’impatto mediatico del Papa.”(Dal sito Termometro politico )

    Fiducia nella Chiesa in caduta libera…ma papa Francesco piace tanto. Riuscira’ nell’ impresa il suo successore? O succedera’ che la popolarita’ del papa scendera’ ai livelli di quella della Chiesa? Questo dovrebbe preoccupare sia Francesco sia i suoi esaltatori.

    15 Marzo, 2023 - 8:23
  8. picchio

    Papa Francesco non pice solo molto ai non credenti piace molto anche a quei credenti, come me, che sono d’accordo con quanto disse il card. Martini: la Chiesa è indietro di 200 anni. ( e pure di più)
    cristina Vicquery

    15 Marzo, 2023 - 13:44
  9. Leonardo Lugaresi

    Caro Luigi, hai ragione! Il guaio è che, a tua insaputa, ne hai molta di più di quello che pensi. La malattia del papocentrismo, o ipertrofia papistica, infatti non è nata con questo pontificato ma ha radici ben più antiche, e negli ultimi decenni, per la concomitante e nociva influenza della “mediatizzazione” della chiesa (vedi che parolone che sciorino, per farti ridere?) si è molto aggravata. Forse i primi sintomi si avvertirono già in un certo ultramontanismo dei tempi di Pio IX, ma un pontificato come quello di Pio XII segnò probabilmente una fase di accentuazione di questo processo, che poi è proseguito inarrestabile fino ad oggi. Ammetto francamente che non ce ne eravamo accorti, e comunque l’affezione ci pareva benigna: un veniale difetto più che largamente compensato dai tanti meriti dei papi che si sono succeduti negli ultimi 150 anni. … Del resto, un papa come Benedetto XVI era così sensibile al problema che quando scrisse un libro su Gesù, che gli pareva necessario e urgente (e Dio solo sa quanto lo era!), si premurò di dire che chiunque poteva liberamente criticarlo, perché quello non era un atto formale di magistero. Chiedeva solo “un anticipo di simpatia”, che dai più gli fu negato. Di culto della personalità nel suo caso non si poteva proprio parlare!
    Dal 2013 in poi a qualcuno (ma non a te, naturalmente) sembra che le cose siano un po’ cambiate, e qualcuno (non tu, certamente) vive con crescente disagio una situazione in cui la personalità del soggetto che esercita pro tempore la funzioe di governo della chiesa universale sembra sovrastare l’istituzione, col rischio di travolgerla. È per questo che qualcuno (non tu, che beato vivi nel migliore dei mondi possibili), nota cose che prima non vedeva. Aggiungo, per farti ancor più contento, che questo è senz’altro un aspetto per cui l’attuale pontificato è provvidenziale.

    15 Marzo, 2023 - 14:22
  10. Luigi Accattoli

    Da persona che non firma ricevo questo messaggio:

    Farebbe piangere, se non fosse che invece fa ridere, e anche tanto, il fatto che i critici di questo Papa focalizzano l’attenzione su certi piccoli particolari che accompagnano le immagini di papa Francesco, nell’intento di denigrarlo oltre misura.
    Costoro non si accorgono, o forse proprio non sanno, che la statura qualitativa e sostanziale di un certo personaggio (in questo caso papa Francesco) non risente affatto di tali critiche o maldicenze. Se poi addirittura si è convinti che la crisi attuale della Chiesa (ma non da ora) in certa misura è consequenziale alla personalità di chi la guida, allora si deve parlare, senza ombra di dubbio, di pregiudizi quasi di stampo politico e di antipatie che originano dal rimpianto di una Chiesa che, grazie a Dio (sì, grazie a Dio!), pian piano sta cambiando adeguandosi ai famosi “segni dei tempi”. La Chiesa c’è ancora e sempre ci sarà perché in essa continua a vivere Gesù Cristo, ben al di sopra di un Papa, che sia o no un “leader spirituale”.
    Lo Spirito Santo va e viene DOVE, QUANDO e COME vuole. E di certo non fa caso ad una croce lignea, pur pregiata, sotto la pioggia; cosa che però fa piangere le devotissime religiose. Nel tempo anche altre immagini ed edifici sacri hanno subìto intemperie e devastazioni dovute al caso o alle cattiverie degli uomini, ma sempre si trattava di “cose” il più delle volte riparabili. Ben diverso è il caso di esseri umani ancora oggi vilipesi e offesi nella loro dignità dall’indifferenza, dall’egoismo e dalla cattiveria di altri esseri umani che, mentre si dicono convintamente “cristiani”, dimenticano oppure ignorano del tutto, che il Cristo si riconosceva negli ULTIMI e invitava i suoi discepoli a seguirlo sulla stessa strada.
    Chissà perché i detrattori di papa Francesco non vedono, anzi NON vogliono vedere, che questo Papa sta proprio seguendo, a tutto campo, le orme di Gesù. Ma il Vangelo, questi signori, lo hanno letto, lo meditano, o preferiscono “contemplare” ripetutamente il sito della Santa Sede per poter dire che di questi tempi impera una ignobile “papolatria”? Ecco, questa parola, sì, ha sempre sconvolto-lo dico sinceramente- i miei “precordi”. Però oggi mi fa ridere
    .

    16 Marzo, 2023 - 13:14
  11. picchio

    Elenco molto incompleto dei teologi e delle teologhe perseguitati sotto il papato di GPII da Ratzinger: : Edward Schillebeeckx, Leonardo Boff, Ivone Gebara, Lavinia Byrne, José María Castillo, Juan Antonio Estrada, György Bulányi, Bernhard Häring, Marciano Vidal, Charles Curran, Thomas Reese, André Guindon, Tissa Balasuriya, Anthony De Mello (post mortem), Jeannine Gramick, Robert Nugent, Roger Haight, Jon Sobrino, Jacques Dupuis, Reinhard Messner, Matthew Fox, Margaret Farley e, insieme ai puniti, anche gli avvertiti e i censurati come Pedro Casaldáliga e il martire Óscar Romero, che dovette aspettare papa Francesco per essere dichiarato “santo”.
    Bisogna dire che questo elenco è incompleto; infatti, molti altri teologi furono sospesi dall’insegnamento o perdettero la Missio Canonica: sono forse più di cento, nell’America del Nord, America Latina e Asia.

    Grazie ora abbiamo Francesco.

    elenco tratto dal link http://www.settimananews.it/papa/ratzinger-la-disciplina-della-fede/
    Cristina Vicquery

    17 Marzo, 2023 - 12:22
  12. Fabrizio Padula

    “Risposta sul Sito vaticano a un aguzzo visitatore antibergoglio di nome Leonardo”
    Caro Luigi, ma che titolo è mai questo ?
    Quando l’ho letto non ci volevo credere e ho aspettato 2 giorni prima di inserirmi.
    Pensavo che l’episodio di quando trasformasti me e Ubi humilitas in due macchiette in un tuo articolo del Regno fosse un incidente occasionale, ma vedo che ora ci sei ricascato (almeno però l’hai fatto direttamente nel blog).
    Dai, il tuo livello non è certo questo.

    18 Marzo, 2023 - 12:12
  13. Luigi Accattoli

    Fabrizio grazie di esserti riaffacciato. Per l’episodio del settembre-novembre 2014 ti chiesi scusa allora e ti scrissi in privato. Di nuovo ti chiedo scusa oggi. Purtroppo non posso linkare il testo che ti aveva offeso perchè la sua lettura è riservata agli abbonati [http://www.luigiaccattoli.it/blog/con-la-vedova-del-tommaseo-che-mette-nella-cassa-del-tempio-tutto-il-suo-campamento/], ma ripeto quello che ti scrissi allora: non credevo, con quell’articolo, di mancarti di rispetto. Ma se la mancanza c’è stata, ho fatto e rifaccio ammenda. Così come non credo d’aver mancato di rispetto a Leonardo contrastando una sua ripetuta idea che il Sito vaticano sia divenuto – sotto Francesco – veicolo o innesco di papolatria: ho obiettato scherzosamente che semmai lo è quanto lo era sotto Benedetto. E ho prodotto le due immagini. Questo per me è dibattito senza offesa, come direbbe Troisi. Ma se ci fosse offesa involontaria, anche di questo chiedo scusa. Però tu continua a intervenire. Sono contento della tua rara presenza.

    18 Marzo, 2023 - 14:30
  14. Fabrizio Padula

    Caro Luigi,
    se leggo con assiduità il tuo sito significa che apprezzo quello che fai e che ci trovo spunti sempre stimolanti.
    Il nostro episodio di anni fa per me era chiarito e chiuso, ma mi è tornato di fronte quando ho letto il titolo incriminato. Con il quale non penso che tu abbia offeso nessuno ( e poi Leonardo è aguzzo per davvero) ma il suo problema è nel metodo, nel grossolano appellativo di “antibergoglio” affiancato ad una persona. È davvero brutto da leggere, e suona un po’ sinistro, da lista di proscrizione.
    “Antibergoglio” me lo aspetto da un sito da quattro soldi, oppure da quei giornalisti con l’accetta che un anno fa bollavano come “putiniano” chiunque uscisse dal coro con una riflessione minimamente articolata.
    Non da un analista serio e metodico come te.
    Per completare il ragionamento di Leonardo, aggiungo che è il primo pontificato in cui si è dedicata una rivista settimanale al Papa (non ho idea se ci sia ancora) e che siano usciti dei film sulla vita del Papa con il Papa vivente (e presentati ufficialmente in Vaticano). Insieme a un numero imprecisato di libri sul Papa (e del Papa), in quantità abnorme ripetto ai libri scritti su GP2 durante il suo lunghissimo pontificato. E potrei continuare con altri esempi.
    Queste sono mere constatazioni, come le erano quelle di Leonardo, senza voler essere “anti” nessuno.

    18 Marzo, 2023 - 19:26
  15. Luigi Accattoli

    A Fabrizio. Quello di Francesco è il primo pontificato nel quale siano usciti dei film sulla vita del Papa con il Papa vivente (e presentati ufficialmente in Vaticano). Francesco non è affatto il primo Papa al cinema. Basandomi sulla sola memoria (facoltà massimamente scordereccia) ti segnalo sotto Pio XII i film Pastor Angelicus (1942) e Guerra alla guerra (1948): non solo presentati, ma prodotti in Vaticano, a cura del Centro cinematografico cattolico; sotto Giovanni XXIII La grande ora: il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962: nel quale Papa Roncalli è il protagonista a tutto tondo), regia di Antonio Petrucci, prodotto dall’Istituto nazionale luce; sotto Papa Wojtyla: Da un paese lontano. Giovanni Paolo II (1981), regista Krzysztof Zanussi.

    19 Marzo, 2023 - 17:20
  16. Fabrizio Padula

    Grazie per le informazioni.
    Sono stato un po’ approssimativo e rivedo quindi la mia constatazione, assimilando i film sul papa ai libri sul papa, cioè in quantità sproporzionata rispetto ai libri e film sui predecessori.
    Giovanni Paolo II un film.
    Benedetto XVI zero (corretto ?).
    Quanti sono ad oggi i film su Francesco ? Mi pare almeno 4 o 5.

    19 Marzo, 2023 - 22:13
  17. Luigi Accattoli

    Fabrizio la papolatria – ma secondo me si dovrebbe dire papalatria – è faccenda vasta e antica e sempreverde e recidivante. A intenderla almeno in parte si dovrebbe risalire nei secoli dei secoli, fino al Dictatus Papae e oltre. Fino, addirittura, al Servus servorum Dei, che Papa Gregorio pose a proprio titolo in polemica con il patriarca di Costantinopoli. E si dovrebbe distinguere tra la responsabilità che ne viene ai Papi, per essere stati all’origine di attitudini papolatriche; e quella che spetta ad altri, interessati a esaltare i Papi, o passivi a recepirne l’esaltazione. Dall’essersi definiti “pontefici massimi”, che era il titolo dell’imperatore, ad aver assunto le vesti imperiali: il mantello rosso sulla veste bianca. Infine la difficoltà quasi invincibile a liberarsi da quei titoli, da quelle vesti. E l’avvento della stampa e la facilità dei viaggi e la radio e la televisione che ti portano il Papa in casa. Un gurgite vasto, da papolatria in papolatria, nel quale ora non voglio entrare.
    Preciso quali erano le mie minime intenzioni riguardo alla grafica del Sito vaticano e riguardo ai film sui Papi con corresponsabilità vaticana. Leonardo aveva osservato che la grafica del Sito vaticano innovata sotto Bergoglio era diventata papolatrica e io ho prodotto la grafica di quel sito sotto Benedetto per mostrare che papolatrica era già prima che arrivasse il Papa della Pampa. Tu hai affermato che era una novità storica dei giorni bergogliani che fossero usciti – con corresponsabilità vaticana – dei film su un Papa regnante e io ho ricordato che era già capitato più volte a partire da Pio XII. Basta: non intendevo affermare altro. Spesso si dice – poniamo: è un esempio fittizio – “è la prima volta che un Papa pubblica un libro intervista” e io salto su a dire: non è vero, lo fecero Giovanni Paolo II e Benedetto, anzi Benedetto lo fece anche – in raddoppio – da Papa emerito. Tutto qui. Se poi tu vuoi dire che i libri intervista e i film dilagano con il Papa argentino, non posso che darti ragione. Dilagano e non è un bene. Ma non li ha introdotti lui. Vaticanista vuol dire pignolo.

    20 Marzo, 2023 - 14:46
  18. Fabrizio Padula

    ok Luigi,
    vaticanista vuol dire pignolo ma spero non voglia dire anche anguilla….se mi passi la battuta. Ti sei concentrato sulla seconda parte del mio commento del 18 Marzo, 2023 – 19:26 (con una correzione che ho accettato senza difficoltà), ma hai glissato sulla prima, che peraltro è l’unico motivo significativo per il quale ero intervenuto.
    Spero che valga il silenzio-assenso.

    20 Marzo, 2023 - 23:57

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