Roberto Repole nuovo vescovo di Torino esalta la “straripante bellezza del Vangelo”

Il nuovo arcivescovo di Torino, che prende il posto di Cesare Nosiglia (77 anni), è un teologo di buona fama: Roberto Repole, 55 anni, che è stato anche presidente dell’Associazione dei teologi italiani dal 2011 al 2016. Nel primo commento le parole di richiamo al Vangelo con cui ha accolto la nomina e nel secondo un suo testo su Papa Francesco che pure fa riferimento al Vangelo. I richiami al Vangelo sono un buon criterio per capire un vescovo.

27 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La nomina è stata così annunciata oggi a mezzogiorno dal bollettino della Sala Stampa Vaticana: “Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo Metropolita di Torino e Vescovo di Susa (Italia) il Rev.do Roberto Repole, del clero della medesima Arcidiocesi Metropolitana, finora Canonico e Docente, unendo in persona Episcopi le due Sedi”. “Le Chiese di Torino e di Susa – ha detto il nuovo arcivescovo – non hanno solo un glorioso passato, hanno un presente e tale presente può essere stimolante e avvincente. Ciò che offriamo è la straripante bellezza del Vangelo, che può generare senso di vita per i più giovani, sollievo e compagnia per i più anziani, vicinanza e cura per i malati, accoglienza ospitale per tutti i poveri e gli emarginati”.

    Qui la biografia di Roberto Repole: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/02/19/0123/00255.html#TO

    19 Febbraio, 2022 - 20:20
  2. Luigi Accattoli

    Sogno di una Chiesa evangelica. Non conosco Roberto Repole ma ho letto un suo volumetto intitolato “Il sogno di una Chiesa evangelica. L’ecclesiologia di papa Francesco” (Libreria editrice vaticana 2017, pp. 133, euro 12.00), che mi è stato utile a intendere la predicazione di Francesco e del quale riporto un brano che prendo dal prologo, alle pagine 14 e 15.

    “Mi piace una Chiesa italiana inquieta – ha detto Francesco il 10 novembre 2015 a Firenze – sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà”. Proprio il tenore di quest’ultimo discorso (al quale se ne potrebbero affiancare molti altri), nel corso del quale Francesco ha invitato la Chiesa italiana a essere e vivere secondo i sentimenti che furono di Gesù Cristo – dove spiccano umiltà, disinteresse e beatitudine – induce a dire che il sogno di papa Francesco è in fondo molto semplice e proprio per questo piuttosto spiazzante: si potrebbe, in modo immediato, affermare che si tratti del sogno di una Chiesa evangelica.
    Con ciò intendo dire di una Chiesa capace di confrontare costantemente se stessa, la sua vita, le sue scelte e le sue strutture con la freschezza del Vangelo: ben sapendo che il Vangelo è un tesoro dato alla Chiesa e da essa custodito e trasmesso, affinchè tutti gli uomini ne possano vivere. Una Chiesa evangelica è, dunque, una Chiesa che è chiamata a misurarsi costantemente con tale ampiezza e ricchezza dell’Evangelo di Cristo. Per questo l’aggettivo “inquieta” è tutt’altro che peregrino al fine di esprimerne la costituzione. Non si tratta, ovviamente, dell’inquietudine di chi si sente costantemente insicuro, perché privo di un’identità stabile. Si tratta, al contrario, dell’inquietudine di chi ha una “identità aperta” e “relazionale” in diverse direzioni, come si potrà vedere in seguito; è l’inquietudine che, in definitiva, deriva alla Chiesa dal suo essere al servizio di quell’unico Signore che è sempre più grande e aldilà di Lei e che è, appunto, il Signore del Cosmo e di tutti gli uomini.

    19 Febbraio, 2022 - 20:22
  3. Lorenzo Cuffini

    Queste le prime parole pronunciate oggi da don Roberto, Arcivescovo eletto di Torino e Susa:
    “Come cristiani non siamo certamente una potenza, né dobbiamo esserlo. Non abbiamo da offrire a queste nostre città nulla di tutto ciò che esse possono trovare già altrove e in abbondanza. Possiamo offrire, però, quello che nella nostra povertà Cristo ha deposto e depone continuamente in noi: la straripante bellezza del Vangelo, che può generare senso di vita per i più giovani, sollievo e compagnia per i più anziani, vicinanza e cura per i malati, accoglienza ospitale per tutti i poveri e gli emarginati.”
    Il che si chiama partire con le idee ben chiare.
    Qui, per chi fosse interessato, il testo integrale del suo primo intervento: come Vescovo eletto: https://www.diocesi.torino.it/site/don-roberto-repole-nuovo-arcivescovo-eletto-di-torino-e-vescovo-di-susa/?fbclid=IwAR0GTnJ2FfroPQWVPCPETYKS5LV55e7IK99Fw6RKqwfToMCMSjH2wFDY0nI
    Al testo allegato, ha aggiunto poi a braccio, con molta emozione, questo invito:
    “Pregate tantissimo, tantissimo,tantissimo per me.”

    19 Febbraio, 2022 - 20:35
  4. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 20.22 – Il centro della Chiesa non è la Chiesa
    A quanto sopra aggiungo :”Papa Francesco. Quale teologia?”, Cittadella, 2016, pp. 210.
    E’ opera di tre teologi italiani: Cozzi (milanese di Nerviano), Repole (proprio lui) e Piana (novarese). Postfazione di Ravasi (lecchese, cardinale). Il contributo di Repole (secondo capitolo) riguarda l’ecclesiologia nel magistero di papa Francesco. Il libro – che con dogmatica sicurezza è stato determinante per la scelta del neovescovo di Torino-Susa – intende, tra le altre cose, “smentire le critiche, talvolta aspre e preconcette, di quanti accusano il papa di scarsa profondità dottrinale”.

    19 Febbraio, 2022 - 23:20
  5. maria cristina venturi

    Ricordiamo che il nuovo Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Don Roberto Repole è il teologo che curò per la Libreria Editrice Vaticana la collana di 11 libricini “La teologia di Papa Francesco”, che a marzo 2018 finì nelle cronache per il caso della lettera al Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, Monsignor Dario Edoardo Viganò, che era stata qualificata dal suo autore come “riservata-personale”, con cui il Papa emerito Benedetto XVI rifiutò di scrivere “una breve e densa pagina teologica” di recensione.

    20 Febbraio, 2022 - 8:02
  6. Lorenzo Cuffini

    Rif. 8,02
    ” Ricordiamo che…”
    Se proprio si vuole ricordare, allora lo si faccia per benino.
    “Ricordiamo che il nuovo Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, Don Roberto Repole è il teologo che…” ha la seguente bibliografia::

    Monografie
    ? Chiesa, pienezza dell’uomo. Oltre la postmodernità: G. Marcel e H. de Lubac, Glossa, Milano
    2002
    ? Il pensiero umile. In ascolto della Rivelazione, Roma, Città Nuova 2007
    ? Seme del Regno. Introduzione alla Chiesa e al suo mistero, Esperienze, Fossano 2008
    ? Il gusto del pensiero, Dehoniane, Bologna 2009
    ? L’umiltà della Chiesa, Qiqajon, Magnano (BI) 2010
    ? Come stelle in terra. La Chiesa nell’epoca della secolarizzazione, Cittadella, Assisi (PG) 2012;
    traduzione francese: ?glise synodale et démocratie. Quelles institutions ecclésiales pour
    aujourd’hui? (traduit de l’italien par Jean-Marie Faux et par Paul Gilbert), Lessius, NamurParis 2016
    ? Dono; Rosenberg & Sellier, Torino, 2013:
    ? Gesù e i suoi discepoli. Educare con stile, Messaggero, Padova 2013;
    ? La vita cristiana; San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013
    ? Chiesa, Cittadella, Assisi 2015;
    ? Il sogno di una Chiesa evangelica. L’ecclesiologia di papa Francesco, LEV, Città del Vaticano
    2017 (traduzioni: inglese, spagnola, portoghese)
    ? La Chiesa e il suo dono. La missione fra teo-logia ed ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2019;
    ? Il dono dell’annuncio. Ripensare la Chiesa e la sua missione, San Paolo, Cinisello Balsamo
    (MI) 2021
    Opere in collaborazione
    ? M. Gronchi-R. Repole, Il dolce stil novo di papa Francesco, Messaggero, Padova 2015;
    ? Cozzi- R. Repole- G. Piana, Papa Francesco. Quale teologia? Postfazione di G. Ravasi,
    Cittadella, Assisi 2016; traduzione portoghese, Papa Francisco. Que teologia? posfácio de
    G. Ravasi, Paulinas, Prior Vehlo 2017
    Contributi e saggi
    ? La Chiesa e le sue radici antropologiche, nel confronto con H. de Lubac, in Archivio teologico
    torinese 9 (2003), n.1, pp. 57-82;
    ? Fedeltà a Dio, fedeltà alla terra. Attualità di alcune prospettive bonhoefferiane, in O. AimeG. Ghiberti-G. Tuninetti, In sequela Christi. Miscellanea in onore del Cardinale Severino
    Poletto Arcivescovo di Torino in occasione del suo LXX compleanno, Effatà, Cantalupa 2003,
    pp. 389-420;
    ? Così parlò Nietzsche: Dio è morto?, in Archivio teologico torinese 10 (2004) n.1, pp. 53-67;
    ? «Chiesa» e «modernità» secondo il punto di vista di un teologo, in F. Bolgiani-V. Ferrone-F.
    Margiotta Broglio (a cura di), Chiesa cattolica e modernità. Atti del Convegno della
    Fondazione Michele Pellegrino, il Mulino, Bologna 2004, pp. 212-216;
    ? Chiesa, responsabile dell’umanità, in Gregorianum 86 (2005) n. 3, pp. 644-664;
    ? Quale Chiesa per l’uomo che abita la postmodernità?, in D. Vitali (a cura di), Annuncio del
    Vangelo, forma Ecclesiae, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005, pp. 323-329;
    ? In ricordo di don Franco Ardusso, in Rassegna di teologia, 46 (2005) n. 4, pp. 609-612;
    ? Camminare insieme, nella Chiesa, in La Rivista del clero italiano 87 (2006) n. 1, pp. 39-51;
    ? Cesare e Dio: il senso teologico di una distinzione, in F. Bolgiani-F. Margiotta Broglio-R.
    Mazzola ( a cura di), Chiese cristiane, pluralismo religioso e democrazia liberale in Europa, il
    Mulino, Bologna 2006, pp. 197-202;
    ? «E il Verbo si fece carne» (Gv 1,14). Lettura teologica in margine al prologo giovanneo, in
    Filosofia e teologia 20 (2006/3), pp. 485-494;
    ? Chiesa e democrazia, in ho theológos 24 (2006), pp. 339-356;
    ? Antropologia teologica e psicologia della personalità umana, in Tredimensioni 4 (2007/3),
    pp. 234-248;
    ? Chiesa e comunione, in La Rivista del clero italiano 88 (2007), pp. 100-112;
    ? Pensiero umile e stile cristiano in La Rivista del clero italiano 89 (2008), pp. 596-610
    ? Verità e libertà. René Girard e Gianni Vattimo a confronto, in Vivens homo 19 (2008/1), pp.
    35-48;
    ? Quale futuro per il cristianesimo’ Quale cristianesimo per il futuro? A partire da Dietrich
    Bonhoeffer in Itinerari 24 (2008/2), pp. 13-25;
    ? L’identità abitata. Interiorità e presenza, in Associazione Teologica Italiana, L’identità e i
    suoi luoghi. L’esperienza cristiana nel farsi dell’umano, Glossa, Milano 2008, pp. 67-97;
    ? R. Repole-F. Scanziani, A.T.I.: qurant’anni di teologia in Italia. Opzioni metodologiche, in La
    Scuola cattolica 138 (2010/1), pp. 5-23
    ? Crisi del prete, appello per la Chiesa, in La Rivista del clero italiano 91 (2010), pp. 765-777
    ? Chiesa, popolo di Dio nella forma del corpo di Cristo. Passaggi neotestamentari, in La
    Scuola cattolica 139 (2011/1), pp. 61-84;
    Di fronte alle sfide educative; parole e gesti della fede. Lettura in prospettiva liturgica degli
    orientamenti pastorali, in Rivista di Liturgia 98 (2011/2), pp. 216-230;
    ? Il prete: un cristiano al servizio della Chiesa, in Rassegna di Teologia 52 (2011/2), pp. 215-
    230;
    ? Di Dio e della storia nella proposta teologica di J. Moltmann e di J.B. Metz, in Gregorianum
    92 (2011/2) pp. 395-414;
    ? «L’uno e l’altro Testamento…». Henti de Lubac e la riscoperta dell’esegesi spirituale, in
    Associazione Teologica Italiana, Teologia dalla Scrittura. Attestazione e interpretazioni,
    Glossa 2011, pp. 351-380
    ? Il Vaticano II e l’ecclesiologia di comunione, in Euntes docete 65 (2012/3), pp. 39-53;
    ? L’umiltà della Chiesa. Uno stile per la Chiesa di oggi, in F.G. Brambilla, W: Kasper, C.
    Dagens, R. Repole, G. Lafont, E. Salmann, Riforma e santità. Lo stile di una Chiesa in un
    tempo di trasformazioni, Ancora, Milano 2012, pp. 61-77;
    ? I laici collaboratori dell’azione pastorale. La vicenda torinese, in G. Routhier-L. Bressan-L.
    Vaccaro ( a cura di), Da Montini a Martini: il Vaticano II a Milano, Morcelliana, Brescia
    2012, pp. 345-366;
    ? Riforma della liturgia e immagine di Chiesa. Tra Sacrosanctum Concilium e Lumen gentium,
    in Atti della XL Settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia. Rocca di Papa,
    27-31 agosto 2012 (a cura di P. Chiaramello), Il Concilio Vaticano II e la liturgia: memoria e
    futuro, CLV, Roma 2013, pp. 59-81;
    ? Il Concilio Vaticano II: le sue svolte e la loro attualità, in Theologia viatorum 18 (2013), pp.
    17-28;
    ? Istituzione e Chiesa nell’ambito della confessione cattolica, in Filosofia e Teologia 27
    (2013/2), pp. 263-271;
    ? Le categorie di universale e particolare nel’ecclesiologia del Vaticano II e nella riflessione
    successiva, in Associazione canonistica Italiana (a cura di), Il diritto della Chiesa tra
    universale e particolare, Glossa, Milano 2013, pp. 11-32;
    ? La Sindone nell’anno della fede, in C. Nosiglia-B. Barberis.G.M. Zaccone-G, Ghiberti-R.
    Repole, P. Tomatis, Sindone e fede. Un dialogo possibile, Effatà, Cantalupa (TO) 2013, pp.
    40-50;
    ? Eucaristia e logos annunciato. Una chiave interpretativa, in Associazione Teologica Italiana,
    Eucaristia e logos. Un legame propizio per la teologia e la chiesa, Glossa, Milano 2014, pp.
    299-329;
    ? Teologia: dalla Scrittura, dal logos eucaristico, nella Tradizione. Il senso di un percorso, in
    Associazione Teologica Italiana, Fare teologia nella Tradizione, Glossa, Milano 2014, pp.
    297-310;
    ? Crka, klica jedinstva, in Communio 2014, pp. 4-13;
    ? Preti per una Chiesa in uscita, in La Rivista del Clero italiano 95 (2014/12), pp. 861-876;
    ? La Sindone e il sabato santo, in N. Ciola-G. Ghiberti (a cura di), La Passione di Gesù e la
    Sindone, Lateran University Press, Roma 2014, pp. 51-60;
    ? Annoncer l’évangile dans les sociétés sécularisées, in Noesis. Philosophie et religion
    aujourd’hui, 24-25 (2014-2015), pp. 307-315;
    ? Pokora Círke, in Prokop Broz a Kol., Církev a II. Vatikánský Koncil. Perspektivy sou?asné
    ekleziologie, Pavel Mervart 2015;
    ? Preti per la comunità cristiana, in La Scuola Cattolica 143 (2015/2), 193-217;
    ? Il Vangelo dell’umiltà di Dio, in Filosofia e Teologia 29 (2015/2), 226-237;
    ? Misericordia: «via che unisce Dio e l’uomo», in La Rivista del clero italiano, 97 (2016/3), pp.
    179-193
    ? Misericordiae vultus. Uno sguardo sanato e rigenerante, in Vocazioni 33 (2016/1), pp. 13-
    22;
    ? ? Una Chiesa che si apre all’aurora. L’apporto della vita religiosa, in Religiosi in Italia 2016 (n.
    414), pp. 92-98;
    ? Il sinodo diocesano. Una prospettiva teologica, in Rassegna di Teologia, 57 (2016/4), 579-
    603;
    ? Quale stile di Chiesa genera il ricominciante, in Rivista di Teologia dell’evangelizzazione 20
    (2016), pp. 101-114;
    ? Il presbiterio nella sua verità piena è un mysterium. L’identità reale della fraternità
    presbiterale, in Conferenza Episcopale Siciliana-Commissione presbiterale siciliana, Ordinati
    al presbiterio. Per una Chiesa in uscita. A cinquant’anni dal decreto conciliare
    Presbyterorum Ordinis, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2016, 65-80;
    ? Spunti in vista di una riforma del Sinodo dei vescovi, in L. Baldisseri (a cura di), A
    cinquant’anni dall’Apostolica sollicitudo. Il Sinodo dei vescovi al servizio di una Chiesa
    sinodale. Atti del seminario di studio organizzato dalla Segreteria generale del Sinodo dei
    Vescovi (Città del Vaticano, 6-9 febbraio 2016), pp. 329-339;
    ? Una Chiesa per servire. L’attualità profetica di Pellegrino, in O. Aime-E. Bianchi-C.
    Mazzucco-C. Ossola-R. Repole-P. Siniscalco-F. Traniello, Michele Pellegrino: memoria del
    futuro. Atti delle giornate di studio nel 30° anniversario della morte e nel 45° della lettera
    pastorale “Camminare insieme”. Bose 8-9 ottobre 2016 ( a cura di E. Borsotti), Qiqajon,
    Magnano (BI) 2017, pp. 213-240;
    ? Il vescovo nel suo presbiterio. Ripensare oggi la realtà del presbiterio, in La Rivista del Clero
    Italiano, 98 (2017/6), pp. 405-419;
    ? Amoris Laetitia. Per una lettura ecclesiologica: la centralità delle Chiese locali, in Archivio
    Teologico Torinese, 23 (2017/1), 57-69;
    ? Introduzione alla Sezione terza Chiesa, in H. de Lubac, Opera Omnia, Jaca Book, Milano
    2017, pp. IX-XX;
    ? Per noi uomini e per la nostra salvezza, in Associazione Teologica Italiana, «Ogni uomo
    vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3,6). Sulla soteriologia cristiana, Glossa, Milano 2017, pp. 3-13;
    ? Preventivare nella progettazione pastorale. Aspetti teologici, in Annales Theologici 31 (2017/1), pp. 141-152;
    ? La «verità» del dogma, in Filosofia e Teologia 31 (3/2017), pp. 387-401;
    ? Ripensare la Chiesa alla luce di Evangelii gaudium, in Siamo sempre discepoli-missionari.
    Quali conversioni per evangelizzare oggi? A cura di R. Repole, Dehoniane, Bologna 2017,
    pp. 89-112;
    ? Quale sinodalità per quale Chiesa. Rassegna bibliografica su un tema nato in sordina e oggi
    centrale nel magistero di Francesco, in Il Regno-attualità 14 (2018), pp. 411-415;
    ? Sinodalità-collegialità: quali circolarità possibili e quali indicazioni per il cammino, in
    Arcidiocesi di Milano, La sinodalità nella Chiesa. Un approccio multidisciplinare, Centro
    Ambrosiano, Milano 2018, pp. 69-94;
    ? Concezione ed evoluzione del concetto di missione, in Apollinaris 91 (2018), pp. 167-183;
    ? La liturgia al centro della vita della Chiesa, in Centro di Azione Liturgica (a cura di), Una
    liturgia viva per una Chiesa viva. I 70 anni del CAL, pp. 35-48, Edizioni Liturgiche, Roma
    2018;
    ? Il senso del diaconato permanente per la Chiesa: una prospettiva teologica, in L. Garbinetto
    (a cura di), Corresponsabili nella diaconia, EDB, Bologna 2019; pp. 31-44;
    ? Alcune considerazioni di fondo in relazione al Documento della Commissione teologica
    internazionale “La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa”, in Studi ecumenici 27
    (2019/3-4), pp. 435-449;
    ? «Verso una teologia dlella sinodalità». Alcune considerazioni di fondo in relazione al
    secondo capitolo del documento, in La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa.
    Commento a più voci al Documento della Commissione teologica internazionale, A cura di
    P. Coda-R. Repole, Dehoniane, Bologna 2019, pp. 49-60;
    ? Forma e riforma della Chiesa in papa Francesco, in Facoltà Teologica dell’Italia centrale,
    Forma e forme della Chiesa. Per una Chiesa estroversa, Nerbini, Firenze 2020, pp. 35-49;
    ? Retrouver l’importance du presbyterium sur l’horizon d’une église synodale, in
    Transversalités 2020 (n.154), pp. 161-170;
    ?? Concezione ed evoluzione del concetto di missione, in P. Gherri (a cura di), Diritto canonico
    e Pastorale: la norma missionis. Atti della giornata canonistica Interdisciplinare, Lateran
    University Press, Città del Vaticano 2000, pp. 67-83;
    ? Chiesa universale, Chiesa particolare, Chiesa locale: per una explicatio terminorum, in L.
    Sabbarese (a cura di), Chiesa Chiese.Prospettive ecclesiologiche e risvolti canonistici in
    Occidente e in Oriente, Urbaniana University Press, Città del Vaticano 2020, pp. 9-23;
    ? Diaconato ed ecclesiologia, in Il diaconato in Italia 52 (2020/settembre-dicembre), pp. 48-
    56;
    ? L’esperienza del Covid-19 come possibilità per riflettere , in Credere oggi 40 (5/2020), pp.
    136-147;
    ? Unità e pluralità della Chiesa e delle sue norme, in Associazione canonistica Italiana (a cura
    di), Unità e pluralità della normativa ecclesiale: quale futuro per i codici?. XLVI Incontro di
    Studio 1-5 luglio 2019, Glossa, Milano 2020, pp. 3-21;
    ? Le sfide attuali di una chiesa che riconcilia, in Credere oggi 41 (1/2021), pp. 143-156;
    ? Il dono dell’ospitalità, in L. Ghisleri-I. Poma (a cura di), Le sfide dell’ospitalità. Identità,
    alterità e pluralismo culturale, Aracne editrice, Canterano (RM) 2020, pp. 127-140;
    ? Ministère épiscopal et presbytéral en perspective, in Recherches de Science Religieuse 109
    (2/2021), pp. 313-332;
    Voci enciclopedia
    ? Voci Chiesa; e Cristianità in V. Melchiorre ( a cura di), Enciclopedia filosofica, Bompiani
    2006
    ? Voce Cattolicità in Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010;
    ? Voce Chiesa e Dono in Nuovo Dizionario Interdisciplinare, Dehoniane, Bologna 2020
    Opere curate
    ? F. Ardusso, La fede provata, Effatà, Cantalupa (TO) 2006. A cura di V. Danna-R. Repole
    ? Associazione Teologica Italiana, Il corpo alla prova dell’antropologia teologica, Glossa,
    Milano 2007. A cura di R. Repole;
    ? Associazione Teologica Italiana, Eucaristia e logos annunciato. Una chiave interpretativa,
    Glossa, Milano 2014. A cura di R. Repole-F. Scanziani;
    ? Associazione Teologica Italiana, «Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3,6). Sulla
    soteriologia cristiana, Glossa, Milano 2017. A cura di R. Battocchio-R. Repole
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 1. Sacrosanctum Concilium. Inter mirifica. A cura
    di S. Noceti- R. Repole, Dehoniane. Bologna 2014;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 2. Lumen gentium. A cura di S. Noceti- R.
    Repole, Dehoniane. Bologna 2015;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 3. Orientalium Ecclesiarum, Unitatis
    redintegratio. A cura di S. Noceti- R. Repole, Dehoniane. Bologna 2019;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 4. Chistus Dominus, Optatam totius,
    Presbyterorum ordinis. A cura di S. Noceti- R. Repole, Dehoniane. Bologna 2017;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 5. Dei Verbum. A cura di S. Noceti- R. Repole,
    Dehoniane. Bologna 2017;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 6. Ad gentes, Nostra aetate, Dignitatis
    humanae. A cura di S. Noceti- R. Repole, Dehoniane. Bologna 2018;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 7. Perfectae caritatis, Apostolicam
    actuositatem, Gravissimum educationis. A cura di S. Noceti- R. Repole, Dehoniane. Bologna
    2019;
    ? Commentario ai documenti del Vaticano II. 8. Gaudium et spes. A cura di S. Noceti- R.
    Repole, Dehoniane. Bologna 2020;
    ? La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa. Commento a più voci al Documento
    della Commissione teologica internazionale A cura di P. Coda-R. Repole, Dehoniane,
    Bologna 2019;
    ? Siamo sempre discepoli-missionari. Quali conversioni per evangelizzare oggi? A cura di R.
    Repole, Dehoniane, Bologna 2017;
    ? Gridare il Vangelo con la vita. Forme pratiche di annuncio. A cura di F. Ceragioli-R. Repole,
    Dehoniane, Bologna 2020

    Cfr: https://www.diocesi.torino.it/wp-content/uploads/2022/02/BIBLIOGRAFIA_don_Repole_Roberto.pdf

    20 Febbraio, 2022 - 9:38
  7. Lorenzo Cuffini

    Rif. 8,02.
    Morale. Vediamo di non far ridere i polli come di consueto.

    20 Febbraio, 2022 - 9:40
  8. maria cristina venturi

    Calma calma Cuffini: volevo riportare tutta la nota che inizia con quelle parole. Non e’ di Tosatti ma di Vik del’ editore del blog Korazym . Ho lasciato a mezzo il messaggio perche’ dovevo sbrigarmi per non arrivarec in ritardo a un appuntamento . Mi scuso di non aver scritto la fonte. Ma lei pero’ cerchi di mantenere le giuste misure: e non dia in escandescenze per cosi’ poco dire una cosa della cui verita’ tutti possono rendersi conto, che cioe’ il nuovo vescovo fu quel teologo che curo’ gli 11 libriccini della famosa moda lettera di Ratzinger sbiianchettata che palata di letame e’ ?Non sono ne’ insulti ne’ calunnie verso il nuovo arcivescovo ! O lei vuole censurare tutto cio’ che non corrisponde o non piace al suo punto di vista?

    20 Febbraio, 2022 - 11:18
  9. Lorenzo Cuffini

    Vero, la primogenitura è di Vik, Tosatti riferisce.
    L’intento, Vik, Tosatti o Venturi, è chiaro come il sole.
    Buona domenica!

    20 Febbraio, 2022 - 11:45
  10. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 11.24 – Papa contro Papa
    Non c’è che dire: il blog è una arena di sano pluralismo, in cui si cimentano opinioni, si confrontano link, si elencano – con chirurgica precisione – autori, editori, curatori,
    scie polemiche.
    A tal riguardo lamento che nel lunghissimo elenco di Cuffini è indicato il libro “Il sogno di una Chiesa evangelica”, 2017; ma non è specificato che tale librettoè il n. 1 della serie di 11 volumetti dallo stesso curata, nel 2018, con tutto quello che è successo, correttamete ricordato alle 8.02 (incidente, “punito”, dello “sbianchettamento”).
    Mi rimane il dubbio se sia stato vincente, per la nomina di Repole, il libro a tre voci del 2016, di una editrice di sinistra, Cittadella; oppure abbiano influito di più gli 11 volumetti prodotti dalla editrice ufficiale vaticana, nel 2018, con la supervisione del “bel torinese” (con un chiaro tono di voce) che ha inserito un autore olandese espressosi, anni prima, contro l’autorità magisteriale del (di quel) papa.
    A lato: la questione sottintesa delle nomine episcopali a immagine e somiglianza di ogni papa regnante. Aspetto il “là”.

    20 Febbraio, 2022 - 15:23
  11. Amigoni p. Luigi

    Rif. 15.23 – correzione ultima parola
    Aspetto il “la”

    20 Febbraio, 2022 - 17:26
  12. Lorenzo Cuffini

    Un “la”, modesto e lapalissiano fin che si vuole, è proprio questo: ogni scarrafone è bello ‘e mamm soja ( persino ogni scarafaggio è bello per la propria mamma) e questo vale , come espressione prosaica, pure per la chiesa: del tutto naturale, e sano e giusto, il fatto che ogni papa promuova vescovi che, in misura minore o maggiore, possono essere visti a sua propria immagine e somiglianza.
    Direi che questo è vero da che mondo e mondo, certamente da che Chiesa è Chiesa.
    Dunque le anime travestite da mammole che si straccettano la vestina dicendo…oh, oh, oh, ma di questa nomina il papa Pinco e il papa Pallo che avrebbero mai detto? non solo si pongono una domanda oziosa, ma giacché la pongono sempre strombazzandola coram populo, lo fanno con manifesta malafede, nel senso che la domanda è pubblicamente posta a diminutio e delegittimazione della nomina ( ma vale per molti altri atti, tutti, al limite). Insomma, è posta per dire: adeste, fideles, costui non è degno!! Difatti papa Pinco e papa Pallo mai e poi mai avrebbero potuto nominarlo…
    Questo è un giochetto del tutto campato per aria: in primis perché non sempre è vero, in secundis perché manca la verifica del contrario, dunque è aria fritta. Attribuiscono ai nostri improvvidi ultimi monarchi l’espresione ” a casa Savoia si regna uno per volta”: stesso evidentissimo principio vale nella Chiesa Cattolica, dove, secondo il vecchio adagio popolare, grazie a Dio, morto un papa se ne fa un altro, e , da Benedetto in avanti, rinunciante un papa, grazie a Dio, se ne fa un altro, allo stesso modo.
    Occhio: questo non ha nulla a che fare con la continuità o meno tra un papato e l’altro. Continuità non vuol certo dire fotocopia.
    Ma questo i flentes ad oltranza, fingendo di ignorarlo, sono i primi a tenerlo benissimo a mente.

    21 Febbraio, 2022 - 11:48
  13. Lorenzo Cuffini

    Rif. 11,18 e 11,24.
    Continuando ad attingere alla inesauribile saggezza della vox populi napoletana, ccà nisciuno è fesso ( duanque: in cotesto pianerottolo virtuale, nessuno è nato ieri).
    Come sono consueti a fare, Vik van Brandegem e Marco Tosatti giocano a tennis quotidianamente, sulle spalle del pubblico legente. Meccanismo: io dico una cosa oggi, tu la riprendi domani, io la rilancio postdomani, poi serviamo l’amichetto terzo ( e il quarto e il quinto…tanto più in là vivaddio non si arriva) e cos’ via. Il fatto ( ammesso che ce ne sia uno) è sempre quello, ma viene ruminato e ricicciato, con lo scopo di tenere in piedi la polemica sottostante ( c’è sempre, una polemica sottostante. Gli amichetti in questione esistono solo per la polemica).
    Dunque la nomina del Repole, che potrebbe legittimamente far storcer loro il naso per ragioni evidenti di tifoseria e bandiere (loro così vedono il mondo) vien colta invece come occasione per cavare da qualche recondito anfratto del loro obaso o abomaso la vecchia storia del bianchettamento della missiva, relativa , questo sì, alla collana degli 11 libriccini curata da don Repole.
    Domanda: c’entrava, allora come ora, la manina del neovescovo nell’utilizzo del bianchetto? Questa sarebbe stata la notizia , eventualmente, da strombazzare: allora e, figurarsi, oggi, con il “reo” fresco fresco di nomina papale.
    Ma così non è.
    Dunque, dipietramente: che c’azzecca?.
    Nulla c’azzecca, ma l’importante è poter ricicciare , rimestare, riscaldare la minestra e rifilarla ai poveri (?!) lettori loro, che poi poveri non son per nulla, e – a giudicare dai commentini che producono- non aspettan altro.
    Dunque, riassumendo, son tre giorni che la minestrina si va allungando: ha iniziato Vik van Brandegem, e Tosatti l’ha ripreso. Oggi Vik van Brangedem riprende Tosatti che riprende va Vik van Brangedem del giorno prima, e domani c’è da attendersi la quarta puntata: Tosatti che riprende Vik van der Brangedem che riprendeva Tosatti che aveva ripreso Vik van Brangendem. Sai, comq in quelle filastrocche itarative da bambini.
    Nella puntata odierna della tiritera, si legge una meraviglia di questo tenore :
    ” Per chi pensa che Don Repole non c’entra in questa storia dello sbianchettamento che ho ricordato nel mio post ieri su Facebook e che ricordarlo sia cavilloso e pretestuoso, è fuori strada. Perché è esattamente nello sbianchettamento che si trova la notizia, perché intendeva nascondere la disapprovazione del Papa emerito dell’inserimento del teologo tedesco nella antologia (che si presentava come la teologia di Papa Francesco). Una notizia vecchia sì, ma diventato attuale precisamente con la nomina del curatore Repole, ricordando il giudizio del Papa emerito.”
    Sic.
    Per chi dubitasse ( eccecredo) leggere per credere:
    http://www.korazym.org/71747/la-nomina-del-nuovo-ordinario-di-torino-e-susa-non-fa-ridere-e-non-si-sorride-neanche-con-lapocalisse/
    Ora. Liberi gli amichetti di saltar la cavallina , giocando alla doppietta ed al triangolo tra loro; liberi i trinariciuti lor fedeli di gongolare e incitarli alla pugna persa; liberi tutti gli altri di dire in coro: ma chi volete prendere in giro?
    E si torna alla partenopea saggezza di partenza.

    21 Febbraio, 2022 - 12:49
  14. maria cristina venturi

    Caro Cuffini lei fa finta di non capire: cerchiamo di riassumere i fatti e badi bene che si tratta di fatti ,non di opinioni.
    Primo fatto : Viene pubblicata una raccolta di 11 volumetti di vari teologi intitolata la Teologia di Francesco, curata dal teologo Repole.
    Secondo fatto : Viene chiesto al papa emerito di scrivere una prefazione. Il papa emerito in una lettera cortese ma ironica risponde che ringrazia ma non ha tempo per leggere i libretti e fa notare fra l’ altro che uno di questi e’ di un teologo il prof Hunetmann, che attacco’ in modo virulento la Veritatis Splendor e cioe’ l’ autorita’ magistrtiale del papa GPII.Come dire : vedete un po’ voi ….
    Questi caro Cuffini sono fatti e lei puo’ dare in smanie quanto vuole ma a carico o meglio sul curriculum del teologo Repole , c’ e’ il fatto che ha inserito nell’ antologia dei teologi a cui si rifa’ la” teologia di Francesco” un teologo contrario alla Veritatis Splendor.
    Tralasciamo la faccenda della lettera sbianchettata, figuraccia in cui magari il teologo Repole non c’entra nulla, essendo farina del sacco di Vigano’, resta il fatto che la scelta degli autori e’ stata fatta dal curatore dei volumetti, cioe’ che il Repole ha scelto il teologo Hunetmann, accanito avversario dell’ autorita’ magisteriale espressa da Veritatis Splendor .
    Chi a chiesto al papa emerito la prefazione non aveva forse messo nel conto che Ratzinger e’ certo mite di carattere, ma sveglio di intelligenza , una intelligenza teologica che i vari teologi degli 11 volumetti se la sognano .
    Se poi per lei caro Cuffini questo non ha alcuna importanza , non puo’ pretendere che non ne abbia anche per tutti gli altri . E non puo’ impedire alla gente di pensare che la promozione di Repole ad arcivescovo sia una ricompensa per questo ed altri fatti del suo curriculum vitae.

    22 Febbraio, 2022 - 8:09
  15. maria cristina venturi

    Comunque ,interessante notare che gli stessi giornali che hanno sbattuto in prima pagina pochi giorni fa le supposte negligenze di Ratzinger in tema di abusi ,per fatti risalenti a quaranta anni fa , non diano alcuna notizia del processo iniziato oggi in Argentina a Mons. Zanchetta ,accusati di abusi sessuali , per fatti avvenuti nel 2015:, Zanchetta amico personale del papa e’ stato promosso con un posto in Vaticano all’ Apsa.
    Evidentemente ci sono protezioni ed amicizie ” buone” anche per i presunti abusatori.

    22 Febbraio, 2022 - 8:21
  16. Lorenzo Cuffini

    Rif. 8,09.
    Toh, guarda.
    Alora, come si vede, non ci andava poi molto a sgonfiare il pallone delle allusioni oblique e del far capire quello che non era.
    ” Tralasciamo la faccenda della lettera sbianchettata” come scritto: brava.
    E’ l’esatto opposto di affermare ( lo ha fatto Vik van Brangedem letterlmente ) ” è esattamente nello sbianchettamento che si trova la notizia”.
    Fine della storia.
    Che poi una nomina non vada bene a Tizio o a Caio, e che venga attribuita ai piu’ fantasiosi retroscena, ci sta benissimo e accade in ogni nomina vescovile, nonchè in ogni elezione papale.
    (Ah, degno di nota che il terzo degli amichetti del tennis si sia unito alla compagnia. Aldo Maria Valli si unisce in corsa e nel suo blog rizibaldona gli altri due , come sempre accade, ricicciando la stessa fonte. Leggere per credere, anche qui: https://www.aldomariavalli.it/2022/02/21/il-nuovo-vescovo-di-torino-lo-scisma-emerso-il-superiore-dei-lefebvriani-dal-papa-cronache-dalla-chiesa-della-confusione-e-della-divisione/)

    22 Febbraio, 2022 - 9:13
  17. Teobaldo Mattioli

    In tutto questo bailamme,
    io non riesco ancora a capire che cosa ha fatto di male il professor Hunetmann

    Non so se abbia criticato l’allora Papa Ratzinger,
    non so se lo abbia fatto con voglia di malvagità,
    o lo abbia fatto pacatamente all’interno di un normale scambio intellettuale teologico, e perché questo sia un male..?

    E che poi Papa Ratzinger se la sia avuta così a male da doverlo comunicare ufficialmente ….
    come un incazzato qualsiasi ….certo, in un modo molto educato…. da ….papa…

    Quindi leggendo tutta sta roba scritta…
    continuo a domandarmi…
    – Cosa ha fatto di male Don Repole…?
    – Cosa ha fatto di male don Hunetmann…?

    Capisco che chi ha sulle balle papa Bergoglio,
    ha bisogno di trovare continuamente nemici…

    Siamo nel 2022,
    ed è ancora così difficile criticare legittimamente degli uomini che sono papi,
    e c’è questo bisogno di schierarsi in tifoserie da comunisti e fascisti…?
    Così cari agli anni ’70….

    Quando lo si reputa veramente opportuno,
    si ha il legittimo diritto di criticare Dio, i papi, qualsiasi governante, qualsiasi persona.

    Buona Giornata

    22 Febbraio, 2022 - 11:53
  18. maria cristina venturi

    Teobaldo Mattioli e allora se si ha il diritto di criticare Dio , il papa ,qualsiasi persona, petche’ non si avrebbe il diritto di criticare Bergoglio e il teologo Repole ora arcivescovo di Torino? E perche’ Ratzinger non avrebbe avuto il diritto di criticare il teologo Hunetmann che ha criticato la Veritatis Splendor?
    Se la critica e’ un diritto deve essere universale. Dunque Ratzinger ha diritto di criticare Hunetmann e noi abbiamo il diritto di criticare Repole

    22 Febbraio, 2022 - 14:34
  19. maria cristina venturi

    I piu’ grandi fascisti sono i cosiddetti “antifascisti”. Loro non permettono alcuna critica e se qualcuno critica e’ un fascista.

    22 Febbraio, 2022 - 14:38
  20. maria cristina venturi

    Comunque la grande tristezza e’ una sola: la decadenza ormai inarrestabile della chiesa cattolica, il suo disfacimento, la sua corruzione, anzi direi la sua decomposizione, come quella di un corpo ormai morto e in putrefazione…

    22 Febbraio, 2022 - 14:40
  21. Teobaldo Mattioli

    Gentile Maria Cristina Venturi,

    Tutti hanno il diritto di svolgere critiche quando lo ritengono opportuno

    Tutti hanno il diritto di svolgere critiche ma senza menzogne,

    Tutti hanno il diritto di svolgere critiche ma senza inventare,

    Sì, carissima Venturi , anche Papa Ratzinger ha diritto ad essere gentilmente incazzato quando legge una critica al proprio indirizzo, perché no…?

    Ma io , nel blog di Luigi,
    mi facevo una semplicissima domanda,

    Nel bailamme di interventi…

    – Cosa ha fatto di male Don Repole…?
    – Cosa ha fatto di male don Hunetmann…?

    Capisco , che rispondere alle domande su affermazioni autoreferenziali
    non produrrà mai risposte geniali…..

    infatti….

    Comunque la grande tristezza è il vedere/sentire persone sedicenti cristiani , che hanno tanto bisogno di nemici , e come accade in questi giorni, e stanno dimostrando, hanno bisogno di guerra in nome di Cristo….

    22 Febbraio, 2022 - 16:36
  22. Amigoni p. Luigi

    – Rif. 8.09: autorità magisteriale del papa
    Questo teologo (prete, di 92 anni) tedesco è stato così rovinosamente pericoloso che nessuno – qui fra noi – ha mai letto niente di lui e chi lo tira in ballo non ne sa nemmeno il nome. Si chiama PETER HÜNERMANN. Che poi non ha attaccato l’autorità magisteriale di GP II, ma – dice Ratzinger – l’autorità magisteriale del Papa (di allora). E l’autorità magisteriale (e di govern o) del papa (di oggi) che nomina un vescovo? E’ di altro tipo e di altro bersaglio?
    Ricorro a un aneddoto vero. Ambienti milanesi non ostili a Giussani (morto 17 anni fa come oggi, mi pare) salutarono la nomina a vescovo del ciellino Luigi Negri, avvenuta 15 giorni prima che GP II spirasse, come “il primo miracolo” di Giussani, “santo subito” . Anche per me quella era un nomina “ad favorem” (e “ad pentendum”, anni dopo, secondo me). Ma era totalmente legittima e “secondo coscienza”.

    22 Febbraio, 2022 - 18:36
  23. Teobaldo Mattioli

    Repole ho avuto un occasione di ascoltarlo in Gregoriana….

    del teologo tedesco non avevo la piu’ pallida idea,
    se non la menzione che ne viene fatta dalla prima a citarlo,
    ma a domanda …inutile attendere….

    comunque…
    Buona Notte

    22 Febbraio, 2022 - 22:35

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