Se fossimo tutti sordi faremmo più attenzione ai volti

E’ passata per via Cavour una manifestazione di sordi con questo striscione: “Protesta nazionale per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e di tutti i diritti delle persone sorde e sordo cieche”. Le mani si muovevano troppo perché non scendessi. L’ho seguita fino ai Fori Imperiali, attirato da quella folla di persone che si guardavano in faccia. Ho letto cartelli: “Abbattiamo le barriere della comunicazione”, “L’interprete non si tocca”, “Chi segna insegna”. Ho capito che se fossimo tutti sordi faremmo più attenzione ai volti.

6 Comments

  1. manuel76

    A me è capitato di parlare più volte con tre ragazzi sordi.
    Leggevano il labiale, uno aveva apparecchi acustici, qualcosa percepiva.
    Mi han colpito sempre l’abilità nel leggere il labiale, e le espressioni del viso, lette e prodotte.
    E poi la sintassi di chi, sordo, parla. E’ una sintassi semplice, che mi sembra la traduzione in parole del linguaggio dei segni.
    Uno dei tre, forse il più eccezionale, è ungherese.
    Ora: uno sordo che impara a parlare e a leggere il labiale, fa sicuramente un bello sforzo. E se deve pure imparare un’altra lingua?!? Emette i fonemi senza percepire come suonano! incredibile!!

    20 Novembre, 2014 - 15:37
  2. Sara1

    Appena laureata per un anno ho aiutato un bambino sordo a fare i compiti.
    era molto più facile di quanto mi sarei aspettata, con l’apparecchio un minimo sentiva e leggeva molto bene il labiale.
    La logopedista mi aveva spiegato che aveva bisogno di concretizzare ciò di cui parlavamo, infatti la difficoltà più grossa era con i concetti astratti, se devi spiegare cos’è l’amicizia basta un abbraccio con giustizia già è più complesso.

    20 Novembre, 2014 - 15:46
  3. Lorenzo Cuffini

    Un bel brindisi notturno al neo premiato Luigi!
    Del quale giustissimamente si onora la carriera.
    Ma di cui a me, personalmente, piace onorare, per quel poco che vengo a conoscere qua e là , tutto quello che NON E’ carriera….
    L’inconveniente è che non ho premi sotto mano da slungargli.
    Al massimo, un sorso di sta birretta….

    21 Novembre, 2014 - 1:46
  4. Ubi humilitas

    “Occorre un modo nuovo di vedere le cose! Vi faccio un esempio. Oggi si dice che tante cose non si possono fare perché manca il denaro. Eppure il denaro c’è sempre per fare alcune cose e manca per farne altre. Ad esempio il denaro per acquistare armi si trova, per fare le guerre, per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova. Di questo solitamente si tace; si sottolineano molto i soldi che mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo welfare, per salvaguardare l’ambiente. Il vero problema non sono i soldi, ma le persone: non possiamo chiedere ai soldi quello che solo le persone possono fare o creare.”

    http://www.avvenire.it/Papa_Francesco/Discorsi/Pagine/messaggio-al-festival-dottrina-sociale-verona-20-novembre-2014.aspx

    21 Novembre, 2014 - 7:29

Lascia un commento