Se un milanese su cento: mio commento sul Papa a Milano

12 Comments

  1. LuigiMortari Fides

    Una giornata che riaccende in me una tenua fiammella di speranza.
    Con la grande preghiera che col vento dello Spirito si sviluppi un incendio devastante.

    26 Marzo, 2017 - 17:36
  2. Andrea Salvi

    A Luigi Accattoli
    Ma per leggerti sulla digital edition del corsera ci dobbiamo abbonare?

    26 Marzo, 2017 - 21:26
  3. Luigi Accattoli

    Andrea io credo che tu possa accedere con il link che ho messo nel post. Io ci riesco e non sono abbonato. Altri mi hanno scritto in privato di averlo fatto. La Digital Edition richiede l’abbonamento, ma la vetrina di ogni giorno e un testo scelto come bandiera della singola edizione – si chiama “Extra per voi” – sono accessibili senza abbonamento. Il mio articolo di oggi è un “extra”. Spero di essere stato chiaro e di dire una cosa giusta assicurando sulla possibilità di accesso. Prova a cliccare e poi riferisci qui il risultato. Magari anche altri potranno dirmi se leggono. Altrimenti provvederò a rendere leggibile quell’articolo in altra pagina del blog.

    26 Marzo, 2017 - 21:58
  4. Lorenzo Cuffini

    Cliccando sul link si legge tutto, effettivamente.

    26 Marzo, 2017 - 22:01
  5. Andrea Salvi

    Dallo smartphone mi compare la dicitura” caro lettore hai superato i 10 articoli che puoi leggere gratuitamente ” e mi e’ impossibile la lettura. Allora ho aggirato il blocco entrando tramite un PC. Così tutto ok. Grazie

    26 Marzo, 2017 - 22:18
  6. Luigi Accattoli

    Grazie Andrea. Con il digitale vado a tentoni e trovo utile che i visitatori che incontrano difficoltà le segnalino.

    26 Marzo, 2017 - 23:27
  7. Amigoni p. Luigi

    Assai pertinente il commento sul Digital edition del Corsera.
    L’impostazione del programma data alla visita del Papa a Milano (risultata grandiosa) è stata chiarissima.
    Dati per scontati, in ogni caso, gli eventi di Monza, San Siro e incontro con clero e vita consacrata, la differenza sta nell’avere scelto la visita a un quartiere periferico e a San VIttore (tre ore) rispetto alla Cattolica (o altra università), alla Scala, a una sede del mondo industriale o finanziario o istituzionale, o a una chiesa “di valore”.
    Grandissimo Papa. E bravo arcivescovo di Milano.

    27 Marzo, 2017 - 6:30
  8. maria cristina venturi

    http://www.linkiesta.it/it/article/2017/03/26/la-chiesa-del-futuro-e-nelle-mani-dei-manager/33669/

    “primo Festival della Creatività del Management Pastorale, tenuto a Roma, presso la Pontificia Università Laterana, dal 23 al 25 marzo. Tre giorni di incontri, dibattiti e discussioni (con ospiti importanti del calibro di Don Antonio Spadaro, l’onorevole ed ex sottosegretario Gianni Letta e l’ex ministro Andrea Riccardi, per fare alcuni nomi) sul futuro della Chiesa e, soprattutto, sulla necessità di innovare la sua gestione.

    Si comincia con l’Ispirazione, in cui «le idee si presentano come un’Annunciazione», con riferimento alla Madonna. Va accolta «con umiltà e coraggio», perché occorre essere disposti a uscire dalla propria «zona di comfort». Proprio così: la comfort zone.
    Seguono la Risonanza e poi l’Elaborazione, cioè il momento in cui l’idea «prende forma, assume un volto». Questo avviene senza clamore, magari – testuale – «in un garage», o «in uno stanzino parrocchiale». È troppo intravedere la mitologia, made in Silicon Valley, del garage e delle esperienze imprenditoriali di successo sorte dal nulla? O lo smartphone nella custodia a forma di Bibbia? “

    27 Marzo, 2017 - 15:27
  9. maria cristina venturi

    “in questo contesto il linguaggio aziendale prevale, con i suoi slogan, i crowdfunding e i suoi think global, act local. Perché? Per Don Antonio Spadaro, ospite del Festival e direttore di Civiltà Cattolica, l’accostamento è, spiega a Linkiesta, «una provocazione. Uno shock gnoseologico». L’obiettivo è far notare come il «management debba essere vissuto come un momento di servizio, per creare strutture che funzionino».
    Una volta i giovani preti imparavano dai più anziani come si gestiva una parrocchia». Ora, non avendo più né personale né tempo a disposizione, è diventato necessario «rivolgersi a persone dotate di queste competenze», cioè ai manager.”
    E allora sarebbe una buona idea «cambiare la formazione dei giovani preti, cioè insegnare loro rudimenti di business, di management, di microeconomia», e poi inglobare, nella squadra, anche «laici qualificati. Sia pagandoli, sia come forma di volontariato». Questo è il compito (uno dei compiti, per l’esattezza) della sua business school ed è anche il compito della Scuola Internazionale di Management Pastorale, omologo italiano che riprende e completa il modello statunitense: non solo church management, ma anche progettazione strategica, gestione delle risorse umane ma non solo, fondamenti di impresa sociale.”

    27 Marzo, 2017 - 15:30
  10. roberto 55

    Azzeccatissime le considerazioni dell’amico Luigi Amigoni sulla straordinaria giornata di sabato scorso in cui Papa Francesco ed il grande popolo di Milano sono stati, direi ex-aequo, gli incontrastati protagonisti: per inciso, ed a proposito della visita del nostro Papa alle cc.dd. Case Bianche, ho già avuto occasione di riportare, in altra sede, il giudizio estremamente positivo che mi è stato riferito su Don Augusto Bonora, titolare della locale Parrocchia di San Galdino.

    Buona notte a tutti.

    Roberto Caligaris

    28 Marzo, 2017 - 0:33
  11. Victoria Boe

    Tutti riconoscono che il protagonista assoluto del 25 marzo è stato Papa Francesco.
    A Roma, per la giornata dell’Europa, 10.000 persone; a Milano per il Papa 1000000. Un bagno di folla oltre le previsioni.
    Ci sarà pure un significato.
    E pensare che ha 80 anni suonati e un bel po’ di acciacchi.

    28 Marzo, 2017 - 2:20

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