Segni di Cristo sulle Mura dell’Impero

Al Museo delle Mura di Porta San Sebastiano, una visita che ripaga del caldo di via di Porta San Sebastiano e poi di Via Latina, tornando indietro. Il meglio della visita è al primo piano, con i calchi in gesso di nove croci del IV e V secolo, croci greche e latine scolpite sulle chiavi degli archi di ingresso di alcune porte delle Mura, o croci di mattoni nelle cortine in laterizio. Cinque croci simili, ma più belle, al secondo piano. Quattordici segni di Cristo sulle Mura dell’Impero.

12 Comments

  1. Questo mi ha sempre affascinato: il passaggio del potere dall’Impero alla Chiesa. Ora va molto di moda dire che questo passaggio ha costituito la rovina della Chiesa, corrotta dal potere. Ma penso che a quei tempi molti pensassero invece all’avvento di un potere più giusto e umano. E così i labari delle legioni con l’aquila imperiale si cambiarono nelle immurevoli croci astili che ancor oggi vediamo. Perché scandalizzarsi? Secondo me fu un progresso. Voi che ne pensate?

    12 Agosto, 2013 - 22:02
  2. Clodine

    Come “la Grazia presuppone la natura, perfezionandola” (T. d’Aquino) così la Roma cristiana, sorta come aurora sull’antica, non solo non la distrusse, ma la sublimò. Che dire dell’influsso benefico sull”antico “Diritto Giuridico Romano” trasformato in”Diritto Comune” [alla Chiesa e alla Roma antica]secondo il precetto della Carità? Certo, dire che i primi tre secoli condivisi con il paganesimo, duro a morire, furono tragici è a dir poco un eufemismo. Ma anche quelli servirono per creare l’humus, il clima, non solo nei costumi -resi degeneri da un impero che tutto concedeva, in decomposizione- ma soprattutto nel pensiero filosofico essendo già molti concetti di Seneca,del grande Marco Aurelio e non solo, compatibili con il cristianesimo, tanto da poter attecchire la grande vite che avrebbe dato il frutto sperato anche nella tormenta degli eventi futuri . Inutile girarci intorno: Dio gestisce la Storia. Scriveva Plinio il Vecchio nel 79.d.C, nella “Naturalis historia” [III,3,39-per la precisione,così Accattoli non mi ammonisce] che per Divina Volontà venne affidato a Roma il comando di condurre tutti gli uomini ad un unico “consorzio”, affinché divenisse la Patria di ogni popolo. Infatti, nella “tormenta” del passaggio, la Chiesa riuscì a sfruttare persino le forze barbariche, teutoniche, piegandole al proprio “Diritto”. Straordinaria la forza propulsiva di questa Chiesa sofferente – a fronte di una Roma svilita bellicamente- e quale mistero si celasse dietro questa forza inesauribile tanto da plasmare le leggi dei vari popoli conquistatori ,conquistandoli , è ancor più stupefacente se non la si collocasse nell’alveo della Divina Trascendenza o Provvidenza…

    13 Agosto, 2013 - 7:01
  3. Clodine

    A motivo di ciò, possiamo ben dire che la Chiesa può adattarsi a tutto: alle contingenze più audaci, allo scacco matto della storia, al sincretismo e ad ogni aggressione interna ed esterna, a patto che protegga e salvi dall’oceano dell’errore la VERITA’! Oggi più che mai la Chiesa Cattolica, il Cristianesimo – che edifica senza distruggere, acquista senza impoverire, ottiene dandosi- uscirà dalla tempesta che rischia di sommergerla, solo se saprà tenere salda la barra dei precetti in fedeltà a Dio, alla Sua Parola, e a quanto le venne affidato .

    13 Agosto, 2013 - 7:20
  4. FABRICIANUS

    Ciao carissima Clo

    13 Agosto, 2013 - 10:13
  5. Clodine

    Ciao mio caro, bellissimo, Fabricianus [perché Fabricianus è di un bello!!!]..ti ricordo sempre con affetto.

    13 Agosto, 2013 - 10:39
  6. FABRICIANUS

    Grazie mille, Clodine; troppo buona. 😉

    Ti ricordo anch’io sempre con affetto.
    Un abbraccio.

    13 Agosto, 2013 - 12:42
  7. Clodine

    Grazie Lyco, ho letto. Mi piace segnalare il passaggio dell’articolo dove in cui dice: ” l’Autorità non si fonda su se stessa, né sul potere economico, ma sulla stretta corrispondenza tra l’umano e il divino, la comunità degli uomini e la presenza costante del divino nella storia. Il Rex, il Re sacro delle origini, è infatti tale in quanto incarna ciò che è retto, il “diritto” (jus), che è tale se ed in quanto è conforme al volere divino (fas); e questa conformità si tramanda nella storia della comunità nella Tradizione, che non è consuetudine o esoterismo, ma mos maiorum”
    Ed io aggiungerei un particolare non proprio secondario: l’ Istituzione, in questo caso la Chiesa -ma non necessariamente- e la bimillenaria Tradizione che ne rappresenta la stessa Vita o Essenza Divina, viene sempre prima dell’uomo.
    Diceva Guarino che “Non esiste l’uomo a-istituzione, fuori o senza istituzione. Non esiste l’uomo di «natura», compresso nella propria soggettività, esiste solo l’uomo quale si forma attraverso la mediazione dell’istituzione.’

    14 Agosto, 2013 - 9:01
  8. Zio Bill

    A proposito di ‘Igreja y poder’, in questi giorni si parla solo del processo a Berlusconi. Ci sono notizie su quello a formigoni?

    14 Agosto, 2013 - 13:55
  9. lycopodium

    «Qui sarai tu poco tempo silvano;
    e sarai meco sanza fine cive
    di quella Roma onde Cristo è romano

    15 Agosto, 2013 - 21:31
  10. lycopodium

    «Qui sarai tu poco tempo silvano;
    e sarai meco sanza fine cive
    di quella Roma onde Cristo è romano.
    Però, in pro del mondo che mal vive,
    al carro tieni or li occhi, e quel che vedi,
    ritornato di là, fa che tu scrive».
    Così Beatrice; e io, che tutto ai piedi
    d’i suoi comandamenti era divoto,
    la mente e li occhi ov’ella volle diedi.

    Dante – Purgatorio – XXXII (100-108)

    15 Agosto, 2013 - 21:34

Lascia un commento