Sei votazioni calde del Sinodo dell’Amazzonia

Ieri con l’approvazione del documento finale è terminato il Sinodo dell’Amazzonia, che era iniziato il 5 ottobre. I 120 paragrafi sono stati approvati tutti con la maggioranza qualificata dei due terzi: cioè con più di 123 sì su 184 votanti. Nei commenti riassumo i sei che hanno avuto più di 20 voti contrari, che riguardano – in ordine di contrasto decrescente – l’ordinazione sacerdotale di diaconi permanenti sposati (111), la sollecitazione del diaconato femminile (103), la proposta di un rito amazzonico (116, 117, 119) e di un organismo di sinodalità tra le Chiese della regione (115).

Aggiornamento al 28 ottobre 2019. Qui una traduzione italiana del documento finale.

13 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Diaconi e preti sposati. «Molte delle comunità ecclesiali del territorio amazzonico hanno enormi difficoltà di accesso all’Eucaristia. A volte ci vogliono non solo mesi, ma anche diversi anni prima che un sacerdote possa tornare in una comunità per celebrare l’Eucaristia, offrire il sacramento della Riconciliazione o ungere i malati nella comunità. Apprezziamo il celibato come dono di Dio nella misura in cui questo dono permette al discepolo missionario, ordinato al presbiterato, di dedicarsi pienamente al servizio del Popolo santo di Dio. Esso stimola la carità pastorale e preghiamo che ci siano molte vocazioni che vivono il sacerdozio celibe. Sappiamo che questa disciplina “non è richiesta dalla natura stessa del sacerdozio … anche se possiede molteplici ragioni di convenienza” con esso (PO 16) […]. Considerando che la legittima diversità non nuoce alla comunione e all’unità della Chiesa, ma la manifesta e la serve (LG 13; OE 6), come testimonia la pluralità dei riti e delle discipline esistenti, proponiamo di stabilire criteri e disposizioni da parte dell’autorità competente […] per ordinare sacerdoti uomini idonei e riconosciuti della comunità, che abbiano un diaconato permanente fecondo e ricevano una formazione adeguata per il presbiterato, potendo avere una famiglia legittimamente costituita e stabile, per sostenere la vita della comunità cristiana attraverso la predicazione della Parola e la celebrazione dei sacramenti nelle zone più remote della regione amazzonica. A questo proposito alcuni si sono espressi a favore di un approccio universale all’argomento».

    Questo paragrafo 111 ha avuto il numero più alto di voti contrari: 41 contro 128.

    27 Ottobre, 2019 - 11:44
  2. Luigi Accattoli

    Per il diaconato delle donne. «Nelle numerose consultazioni che si sono svolte in Amazzonia, è stato riconosciuto e sottolineato il ruolo fondamentale delle religiose e delle laiche nella Chiesa amazzonica e nelle sue comunità, visti i molteplici servizi che offrono. In molte di queste consultazioni è stato sollecitato il diaconato permanente per le donne. Per questo motivo il tema è stato anche molto presente durante il Sinodo. Già nel 2016, Papa Francesco aveva creato una “Commissione di studio sul diaconato delle donne” che, come Commissione, è arrivata ad un risultato parziale su come era la realtà del diaconato delle donne nei primi secoli della Chiesa e sulle sue implicazioni attuali. Vorremmo pertanto condividere le nostre esperienze e riflessioni con la Commissione e attenderne i risultati».

    Questo paragrafo 103 ha avuto 30 voti contrari e 137 a favore.

    27 Ottobre, 2019 - 11:58
  3. Luigi Accattoli

    Donna dirigente di comunità. L’articolo 102 chiede «la revisione del Motu Proprio Ministeria quædam di San Paolo VI, affinché anche donne adeguatamente formate e preparate possano ricevere i ministeri del lettorato e dell’accolitato, tra gli altri che possono essere svolti. Nei nuovi contesti di evangelizzazione e di pastorale in Amazzonia, dove la maggior parte delle comunità cattoliche sono guidate da donne, chiediamo che venga creato il ministero istituito di “donna dirigente di comunità”, dando ad esso un riconoscimento, nel servizio delle mutevoli esigenze di evangelizzazione e di attenzione alle comunità».

    Questo paragrafo ha avuto 160 “placet” e solo 11 “non placet”.

    27 Ottobre, 2019 - 12:07
  4. Luigi Accattoli

    Rito amazzonico. Gli articoli dal 116 al 119 trattano della promozione di un «rito per le popolazioni indigene»: «Dobbiamo dare una risposta autenticamente cattolica alla richiesta delle comunità amazzoniche di adattare la liturgia valorizzando la visione del mondo, le tradizioni, i simboli e i riti originali che includono la dimensione trascendente, comunitaria ed ecologica» (116). «Nella Chiesa cattolica ci sono 23 diversi Riti, segno evidente di una tradizione che fin dai primi secoli ha cercato di inculturare i contenuti della fede e la sua celebrazione attraverso un linguaggio il più possibile coerente con il mistero da esprimere» (117). «E’ necessario che la Chiesa, nella sua instancabile opera evangelizzatrice, operi perché il processo di inculturazione della fede si esprima nelle forme più coerenti, perché sia celebrato e vissuto anche secondo le lingue proprie dei popoli amazzonici. È urgente formare comitati per la traduzione e la stesura di testi biblici e liturgici nelle lingue dei diversi luoghi, con le risorse necessarie, preservando la materia dei sacramenti e adattandoli alla forma, senza perdere di vista l’essenziale. In questo senso è necessario incoraggiare la musica e il canto, il tutto accettato e incoraggiato dalla liturgia» (118). «Il nuovo organismo della Chiesa in Amazzonia [vedilo al commento seguente] deve costituire una commissione competente per studiare e dialogare, secondo gli usi e i costumi dei popoli ancestrali, l’elaborazione di un rito amazzonico che esprima il patrimonio liturgico, teologico, disciplinare e spirituale dell’Amazzonia, con particolare riferimento a quanto afferma la Lumen gentium per le Chiese orientali. Questo si aggiungerebbe ai riti già presenti nella Chiesa, arricchendo l’opera di evangelizzazione, la capacità di esprimere la fede in una cultura propria, il senso di decentralizzazione e di collegialità che la cattolicità della Chiesa può esprimere; si potrebbe anche studiare e proporre come arricchire i riti ecclesiali con il modo in cui questi popoli si prendono cura del loro territorio e si relazionano con le sue acque» (119).

    Il paragrafo 119 ha avuto 140 “placet” e 29 “non placet, il paragrafo 117 ne ha avuti 140 a 27, il 116 ne ha avuti 147 e 22.

    27 Ottobre, 2019 - 12:19
  5. Luigi Accattoli

    Sinodalità amazzonica. Il paragrafo 115 propone di «creare un organismo episcopale che promuova la sinodalità tra le Chiese della regione, che aiuti a delineare il volto amazzonico di questa Chiesa e che continui il compito di trovare nuovi cammini per la missione evangelizzatrice, incorporando soprattutto la proposta dell’ecologia integrale, rafforzando così la fisionomia della Chiesa amazzonica. Si tratterebbe di un organismo episcopale permanente e rappresentativo che promuove la sinodalità nella regione amazzonica, articolato con il Celam, con una propria struttura, in un’organizzazione semplice e articolato anche con il Repam. In questo modo può essere il canale efficace per assumere, a partire dal territorio della Chiesa latinoamericana e caraibica, molte delle proposte emerse in questo Sinodo. Sarebbe il nesso in grado di articolare reti e iniziative ecclesiali e socio-ambientali a livello continentale e internazionale».

    Questo paragrafo ha avuto 22 “non placet” e 145 “placet”.

    27 Ottobre, 2019 - 12:20
  6. Luigi Accattoli

    Avviso ai naviganti. Ovviamente nel documento e nel discorso conclusivo del Papa come anche nell’omelia di oggi ci sono molte altre affermazioni utili a intendere l’evento sinodale. Qualcosa prevedo di dirne domani. Ho voluto concentrarmi sulle parole più audaci del documento finale.

    27 Ottobre, 2019 - 12:40
  7. Amigoni p. Luigi

    Rif, 11.42 . Buone votazioni

    Per l’Amazzonia: parve bene allo Spirito santo e a loro.

    27 Ottobre, 2019 - 15:22
  8. Beppe Zezza

    Due considerazioni.
    Viri probati ordinati preti. MOtivazione : Eucarestia solo una due volte l’anno. Importanza “capitale” attribuita al Sacramento della Comunione. Segno contrario dimquesti ultimi anni : apertura alla “intercomunione” con i protestanti ( = svalutazione del Sacramento)
    Diaconesse. Motivazione: molte comunità sono già “dirette” da donne. Sottinteso : le comunità possono essre “dirette” solo da membri del clero. Segno contrario di questi ultimi anni : lotta senza quartiere al “clericalismo”.

    28 Ottobre, 2019 - 8:48
  9. Amigoni p. Luigi

    Rif. 8.48 – Diaconi permanenti

    Se non ho capito male non sono state approvate richieste di far preti “viri probati”, ma solo diaconi permanenti, che nella quasi totalità dei casi sono diventati tali da “sposati”.

    28 Ottobre, 2019 - 12:27
  10. Beppe Zezza

    Su, certo. È così. Ma la sostanza della osservazione non cambia.

    28 Ottobre, 2019 - 14:13
  11. Amigoni p. Luigi

    Ri. 8.48 – Donne e comunità

    Non ho capito se è un bene o un male che alcune comunità cristiane, in condizioni estreme, siano dirette da donne (talora esse sono suore) invece che da preti.
    Esempi di intercomunione (con protestanti) non ne conosco, salvo leggere scandalizzati accenni, poco documentati e talora volutamente confusionanti, che appaiono su determinati blog.

    28 Ottobre, 2019 - 16:57

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