Sei tu quella di prima?

C’è un canto del Leopardi intitolato “Il sogno”, che viene datato 1819-1821, nel quale Giacomo è visitato in sonno dall’immagine di una donna che è morta e che forse ha amato, insomma una Silvia o una Nerina che canterà più avanti. Lei parla per prima e ne viene un dialogo che ricorda quello di Petrarca che in sogno è visitato da Laura nella canzone 359. Ma c’è un momento nel quale Giacomo si stacca dal modello e chiede inquieto a colei che gli fa visita: “Sei tu quella di prima?” Dedico ai visitatori le cinque parole, le uniche di questo canto che siano degne dei testi migliori del Leopardi. Le propongo in vista dei santi e dei morti ai quali ci avviciniamo. Nei commenti un aiuto a intenderle.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Anchor quella sarò. Il cristiano Petrarca nella sua canzone che inizia con il verso “Quando il soave mio fido conforto” piange la lontananza da Laura ma è sicuro della salvezza di lei e di ritrovarla un giorno più splendida di come la conobbe. “Certo sempre del tuo al ciel salire /come di cosa ch’uom vede da presso”, dice e chiede se è proprio lei: “Son questi i capei biondi?” Laura risponde che ora è “spirito ignudo” ma che dopo la risurrezione “anchor quella / sarò, più che mai bella, / a te più cara”. Nel già cristiano Leopardi scompare sia la certezza presente sia la futura e resta la sola domanda sul passato: “Sei tu quella di prima?”

    22 Ottobre, 2016 - 22:31
  2. Luigi Accattoli

    Tutti Leopardi. Alcuni di noi ancora possono intendere il Petrarca ma tutti siamo Leopardi.

    22 Ottobre, 2016 - 22:34
  3. Lorenzo Cuffini

    Mi verrebbe da dire : per nostra fortuna.

    23 Ottobre, 2016 - 10:29
  4. roberto 55

    E, amici del “pianerottolo”, di questo poeta (forse un pò meno bravo, ma, magari, più recente) cosa mi dite ?

    https://www.youtube.com/watch?v=rT8yTLzg-JU

    Buona serata !

    Roberto Caligaris

    23 Ottobre, 2016 - 17:57
  5. LuigiMortari FIdes

    Adoro le atmosfere cupe e surreali dei Radiohead dove il reale si fonde col virtuale con armonie inquiete. Li ascolterei per ore…

    23 Ottobre, 2016 - 21:13

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