Sodano e l’onda anomala della pedofilia

I giorni di Pasqua hanno visto un rilancio dell’onda anomala mediatica che sta flagellando la Chiesa Cattolica come se si trattasse di un covo di pedofili e che prende di mira il Papa indicandolo come corifeo degli insabbiatori, che è l’esatto contrario della verità. Ma forse proprio in questi giorni è iniziata la reazione del mondo ecclesiastico e cattolico a questa voga persecutoria: era ora e conviene dare un’occhiata panoramica a quanto è avvenuto e a come pare stia per svilupparsi la reazione, di cui si è fatto portavoce in primis il cardinale decano Angelo Sodano negli “auguri” al Papa letti in mondovisione domenica prima della celebrazione in piazza San Pietro. – E’ il battagliero attacco di un mio articolo pubblicato oggi da Liberal a p. 11 con il titolo LA STRATEGIA DELL’ASSALTO MEDIATICO. Ho passato i giorni di Pasqua a scrivere – per Liberal, per il Corsera, per settimanali e riviste – articoli sulla pedofilia: ne sono orripilato. Faccio di tutto per evitare questo argomento, ma si vede che così ha da essere. E già che ci siamo, ecco un altro mio articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera a p. 11 con il titolo IL VATICANO VARA LA LINEA DEL “COLPO SU COLPO”. Ieri il Corsera aveva addirittura un mio fondo intitolato IN SOCCORSO DEL PAPA.

47 Comments

  1. Leonardo

    Pare che invece il papa abbia passato questi giorni a lavorare al suo libro su Gesù. Ha già vinto. Ammiro sempre di più il suo passo lento e sicuro, che non si allontana di un millimetro dal cammino tracciato, del tutto indifferente allo sterco che si accumula ai bordi della strada.

    7 Aprile, 2010 - 15:30
  2. Marco

    Fantastico Leonardo!!!

    7 Aprile, 2010 - 16:44
  3. Nino

    Caro Luigi,
    affinchè questo non solo appaia ma diventi un dialogo tra sordi è bene capirsi su cosa fa scandalo in questa vicenda.
    Per te ed altri l’attacco mediatico al Papa e alla Chiesa sembra basarsi sulla esiguità e l’inconsistenza numerica dei casi (0,003% su 400 mila sacerdoti nel mondo, come ha precisato ieri qualcuno del Vaticano) rispetto alla vastità del fenomeno a livello mondiale.
    Per me, come sottintendevo nel thread del 1 aprile 2010 @ 10:31, grave scandalo a cui né la gerarchia vaticana, né la CEI, né una quantità di sedicenti cattolici doc sembra percepire, è l’aver nascosto e non denunciato alle competenti autorità quei pochi che avevano commesso un grave reato penale di cui avevano avuto notizia.
    Si può ragionevolmente ipotizzare una grave colpa di complicità?
    Rispetto a questa ipotesi ti sembrano adeguate le risposte della gerarchia ad oggi?
    A me no!

    7 Aprile, 2010 - 16:54
  4. Giacomo B.

    Veramente i numeri dello problema pedofilia non sono affatto quelli riportati nel commento di Nino, dato che come avevo fatto notare nei commenti ad un vecchio post il cardinale Hummes ha dichiarato tempo fa che “i casi acclarati di pedofilia tra i sacerdoti sfiorano il 5 per cento”, mentre per quanto riguarda la popolazione si parla mediamente di 1 caso di accusa su 2mila, e cioè lo 0,5 per mille.
    E questo senza specificare la differenza tra “un caso di accusa” e un “caso acclarato”, e senza considerare l’alta percentuale di casi insabbiati (sia che si tratti di clero che popolazione laica).
    Questi numeri dovrebbero far riflettere: stiamo parlando di un tasso del 5% contro un 5per mille, vale a dire che il problema è devastante, enorme e, visto come stanno andando le cose, enormemente sottovalutato dalle gerarchie…
    Qui si tratta di chiedere scusa, non di andare in giro a dire in interviste nei giornali che è più facile perdonare un prete pedofilo che una donna che ha abortito… a leggere certe cose ti si rizzano i capelli in testa, per piacere dai…

    7 Aprile, 2010 - 17:08
  5. Clodine

    Ma Nino, vige un codice di diritto canonico, a quello fa riferimento la Chiesa la quale possiede un suo codice interno che tende sempre alla “salus anima” che è Sua suprema finalità che piaccia o no è così da secoli;

    Le leggi canoniche normalmente sono territoriali, cioè i destinatari vengono ordinariamente individuati secondo il criterio territoriale, e questo è importante. Mentre quelle universali sono rivolte a tutti, quelle “particolari ” , al contrario fanno riferimento ad una porzione di un determinato territorio [consideriamo la grandezza dell’ecumene e la sua vastità per rendersi conto come ci stia il fatto che molte verità possano restano occultate per motivi di opportunismo]

    Solo il papa ha la possibilità,quale supremo legislatore – in base al proprio discernimento – di rendere pubbliche le proprie decisioni in materia di diritto canonico comprendente l’intera ecumene, decisione che entrano in vigore dopo un periodo di tempo detto vacatio legis; le leggi universali, cioè poste dal Pontefice, sono pubblicate sul bollettino ufficiale denominato Acta Apostolicae Sedis per un periodo di vacatio legis che dura tre mesi. Questo per dire che solo il papa possiede l’autorevolezza di modificare tali leggi, e questo ha fatto Benedetto XVI non appena ha potuto: fare pulizia e consegnare al giudizio anche civile i responsabili dei misfatti…più di così…Ma non appena l’ha fatto si è scatenato l’inferno!? Dimmi tu!

    7 Aprile, 2010 - 17:30
  6. Nino

    Giacomo,
    come ho detto in altri thread, per me non sono importanti i numeri 0,03 o 10% o altro, e in ogni caso quel dato l’ha fornito la sala stampa vaticana ieri.

    Ma la posizione e l’atteggiamento della gerarchia di fronte a crimini da codice penale, tutti nessuno escluso.

    Crimini che non possono né devono trovare asilo e complicità di nessun genere in nessuno stato, chiesa o religione che sia, meno che mai nella chiesa cattolica.
    Figurarsi quando si tratta di abusi e violenze a minori o nascondimenti di cadaveri nel sottotetto di una chiesa per 18 anni e scoperti solo per caso.
    Ma che chiesa è questa!

    7 Aprile, 2010 - 17:33
  7. Marcello

    Premesso che sono contento della “svolta” del papa (bellissima la sua lettera ai cattolici d’Irlanda) e premesso che trovo ingiusto addebitare alla Chiesa tutta gli errori di alcuni (i pedofili o coloro che li hanno coperti), io non vedo affatto questa “voga persecutoria” di cui scrive il nostro ospite.

    C’è un po’ di leggerezza nel giudicare (non c’è dubbio), ma è un atteggiamento comune in casi come questi.
    Occorre difendersi, perché non è giusto né saggio lasciar correre, ma preferirei che si lasciassero perdere gli studi di “complottologia”.

    7 Aprile, 2010 - 18:13
  8. Leopoldo

    Errori che fino a ieri erano di tutti, a cominciare dalle famiglie che anche quando sapevano evitavano le denunce.

    E’ la chiusura di uno degli articoli segnalati.

    Bene, almeno l’atrocità di addossare la colpa alle vittime, per favore risparmiamocela.

    7 Aprile, 2010 - 18:16
  9. IN TEMPI DI ATTACCHI
    come quello calunnioso
    e criminale
    che sta subendo la Chiesa
    -ma ricordo che Essa ha sempre sepolto i suoi nemici e persecutori, ultimo il fecale comunismo-
    letteralmente godono i senzadio
    coloro i quali, cioè, vivono in balia dei loro bestiali istinti(compresa la schifosa omosessualità).

    Ma “godono”
    -magari auspicando in una insperata “rendita di ritorno”-
    anche le varie sètte e confessioni.
    Fra esse “spicca”(per quantità di zolfo)
    la sètta dei tdg.
    Se avete tempo
    mettete ora
    -18/19.30-
    su RadioMaria
    e potrete ascoltare la bellissima
    ed utilissima
    trasmissione
    che confuta tutte le loro baggianate.

    http://www.radiomaria.it
    (si ascolta pure in streaming)

    7 Aprile, 2010 - 18:20
  10. […] Sodano e l’onda anomala della pedofilia I giorni di Pasqua hanno visto un rilancio dell’onda anomala mediatica che sta flagellando la Chiesa Cattolica come se si trattasse di un covo di pedofili e che prende di mira il Papa indicandolo come corifeo degli insabbiatori, che è l’esatto contrario della verità. blog: Il blog di Luigi Accattoli | leggi l'articolo […]

    7 Aprile, 2010 - 18:31
  11. Nino

    Clodine
    “Ma Nino, vige un codice di diritto canonico, a quello fa riferimento la Chiesa la quale possiede un suo codice interno che tende sempre alla “salus anima” che è Sua suprema finalità che piaccia o no è così da secoli;”

    Ma quello che tu chiami il codice interno ha a che fare con la Parola di Dio si o no?

    Clodine, trattasi di crimini e criminali da codice penale. Qui in Italia, puniti con il carcere ma in altri paesi con la pena capitale, ti rendi conto?

    Non di meno colpevole è chi ne è complice.

    Cosa vuoi che freghi ad altri Stati aconfessionali, cattolici o non cattolici, e se permetti anche a me del codice interno della chiesa cattolica o di altre istituzioni quando infrangono le leggi dello Stato in cui operano.

    7 Aprile, 2010 - 20:03
  12. Fabiola

    Io torno a Leonardo.Il Papa ha già vinto perchè non gli importa di vincere. Certo non per sé. Guarda a Cristo e sa che non c’è da temere, per il piccolo gregge.
    Grazie a Luigi per il suo lavoro.

    7 Aprile, 2010 - 20:03
  13. Clodine

    Vedi Nino che non hai capito?Vedi che continui a non intendere quello che voglio dire? Il Vaticano è uno stato, lo capisci o no? Con le sue leggi, le sue regole…Il rapporto fra l’ordinamento giuridico della Chiesa Cattolica – il diritto canonico- e il diritto penale degli stati laici sono due entità differenti.
    Il diritto canonico si interessa dei peccati, mentre il codice penale se la vede con i reati. Per lo più i reati sono anche peccati, e nel caso della pedofilia peccati gravissimi, ma si tratta di cose concettualmente diverse.Sul piano giuridico la Chiesa Cattolica è altro dal Vaticano: la prima è una comunità internazionale avente la sua costituzione (il diritto canonico, appunto) mentre il Vaticano è una monarchia assoluta, con un suo TERRITORIO e relativa LEGISLAZIONE con a capo il PAPA. Inoltre la Chiesa esclude i suoi membri indegni attraverso i propri TRIBUNALI. Chi commette un grave crimine, come ad esempio di pedofilia, sarà sottoposto in modo autonomo al giudizio da parte delle comunità a cui appartiene… lo capisci? i crimini più infamanti fra cui la pedofilia, è regolata dalla De Delictis Gravioribus, che ha sostituito nel 2001 la Crimen sollicitationis a seguito della riforma del codice di Diritto Canonico.Ora i tribunali sono di pertinenza ecclesiale composti da vescovi mai da laici, e tutto è a porte chiuse e gli atti secretati…Ci siamo?

    Questo tribunale Nino, vista la sua natura, non può pretendere che il colpevole si costituisca alle autorità civili e quindi subire processi anche da parte dello stato…non lo può imporre, e neppure ai testimoni oculari può imporre di testimoniareo denunciare…non può farlo, non può..?..non può !

    Benedetto XVI ha condannato e consegnato agli stati laici i responsabili, è l’unico papa che ha avuto il coraggio di un atto così eclatante…ma pensi che i suoi predecessori non sapessero?
    Certo che sapevano….eppure, questo gesto che ritengo di un coraggio strepitoso da parte di Benedetto XVI ha assunto i toni della condanna, è questo il punto…

    7 Aprile, 2010 - 20:53
  14. roberto 55

    Bei “pezzi”, Luigi !
    Buona notte !

    Roberto 55

    7 Aprile, 2010 - 23:56
  15. Syriacus

    [Penso che ci sia un’intrinseca inerzia degli umani a riconoscere prontamente i propri errori, e ad assumersene la responsabilità:

    http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=25555&tipo=FOTOGALLERY

    (Lo so che la Chiesa cattolica dovrebbe essere all’altezza della Chiesa di Cristo che subsistit in Lei, ma… è fatta di uomini o no? E allora, sopra ecco un esempio di come uomini abbiano negato -cose incredibilmente turpi- , e quindi ammesso dopo decine di anni…)

    P.S.: comunque -beh, siamo a Smolensk- vicino al luogo del massacro sorgerà una chiesa ortodossa russa, di cui oggi è stata posta la prima pietra. (Ma sì, essendo simpatizzante bizantino, subsistit o no…Io dico ‘Perchè no?’. Altri, polacchi, invece non so come la possano prendere..) ]

    8 Aprile, 2010 - 0:48
  16. Clodine

    Syr, lo sai che ti voglio bene, però, forse sarò fuori dal coro ma non me la sento di condannare la chiesa Cattolica, se c’è qualcuno che sarà condannato dal giudizio divino, prima ancora che da quello umano questi è l’uomo e il suo proprio cuore quando viene deturpato e ridotto ad un cesso,una latrina, una cloaca massima…
    Pensate che nell’ebraismo non si consumino gli stessi orrori?
    O nell’integgerrimo Islam dove vige la sharia,dove bambine di sei anni vanno in spose alla bramosia di vecchi barbagianni i quali aspettano che l’imberbe creatura raggiunga almeno il primo mestruo? Cos’è quella: non è forse la peggiore forma di pedofilia?
    Ricordate il vecchio caso “Girolimoni”? Chi fu a straziare quel corpicino: non fu forse un prete anglicano coperto dalle stesse istituzioni? e venne messo alla gogna un povero cristo che non c’entrava nulla…E allora…è il cuore dell’uomo che deve cambiare, non la Chiesa!
    Grazie Lyco per il blogspot…almeno risulterà ancor più chiara la risposta che ho tentato di dare a Nino…

    8 Aprile, 2010 - 8:23
  17. elic78

    Gentili signori,il Papa ancor prima di esserlo,all’ora Cardinale di Santa Romana Chiesa,prese le sue determinate azioni facendo guerra contro i preti pedofili.Si è sbagliato all’ora ha non denunciare….farlo ora quando soo passati anni e non si può rimediare al danno subito. Sono vicino al Papa e vicino ha chi può dimostrare quanto accadutogli!!!!!!!Sono cosa significa. il male non si combatte con altro male,facendo rivivere alla persona ciò che gli è accaduto!!!!!!!!!!! Ora si deve solo evitare che ciò riaccada oggi ad altri minorenni indifesi allontanado il problema denunciandolo all’istante e cercando sempre di vigilare sui minori che ci vengono affidati cogliendo eventuali segni di disagio emotivo e psicologico!!!!parlo della mia persona essondoci passato per primo. Quindi smettiamola di colpevolizzare il lavoro di chi cerca diaffrontare tali questioni,che ripeto vanno tutte dimostrate non solo ha parole!!!!!!!!!!!!!!!!!Santità continui sulla sua strada i giovani della Chiesa universale sono con voi!

    8 Aprile, 2010 - 10:09
  18. Syriacus

    [Guarda Clodine che io non volevo “condannare la Chiesa”, cosa hai capito?! :]

    8 Aprile, 2010 - 10:13
  19. Giacomo B.

    @Clodine
    Scusa Clodine, ma dimentichi cheun prete qualsiasi è cittadino italiano (o francese, o tedesco, ecc) e deve rispondere al codice penale del suo stato. Se compie un qualsiasi reato dovrà risponderne di fronte alle leggi del suo stato.
    Poi ci possono essere accordi tra legislatori sul piano civile, ma sul piano penale il diritto canonico non ha nessun valore per i cittadini italiani.
    Diverso è il discorso per chi ha la cittadinanza in Città del Vaticano o per i messi apostolici, che ricoprono a tutti gli effetti il ruolo di ambasciatori e quindi godono di immunità diplomatica.

    Inoltre, cosa molto più importante, conta l’aspetto morale: putroppo per anni la chiesa ha avuto l’atteggiamento di insabbiare ogni scandalo spostando i preti che si rendevano responsabili di determinati reati. Per fare un esempio banale nella mia parrocchia il parroco ha fatto un buco di più di 80mila euro senza dare spiegazioni: alla fine è stato semplicemente sostituito. Alla fine i giornali locali hanno speculato alla grande sulla notizia, millantando storie di amanti, di figli, di ricatti. Se si fosse detta la verità si sarebbe risolto tutto, senza nessun scandalo: bastava dire che si trattava di un prete che aveva commesso un errore, spiegare di che tipo di errore si trattava, e tutto sarebbe finito lì. E invece questa politica di “insabbiamenti”, chiamiamola così, ha permetto ai giornali locali e alla gente di speculare alla grande dando vita a una serie di leggende metropolitane, gettando maggior discredito sulla Chiesa.
    Questa è la stessa situazione che, su scala planetaria e amplificata per migliaia di volte, è avvenuto con i casi di pedofilia all’interno della Chiesa.
    Ratzinger è stato il primo a prendere posizione contro questi comportamenti in maniera netta, ma paga lo scotto del comportamento del suo predecessore che viene sempre e comunque osannato, nonostante le molto scelte completamente sbagliate del suo pontificato. A pensarci bene è una cosa un po’ paradossale…
    Forse sarebbe corretto analizzare più criticamente il papato di Woytila al di là dei luoghi comuni e del “santo subito”, che sta nuocendo molto più di quanto si creda alla Chiesa.

    8 Aprile, 2010 - 10:35
  20. Syriacus

    “Forse sarebbe corretto analizzare più criticamente il papato di Woytila al di là dei luoghi comuni e del “santo subito”, che sta nuocendo molto più di quanto si creda alla Chiesa.”

    Forse (mentre quella con Pio X può essere calzante per Benedetto XVI) l’analogia sodaniana con Pio XII (criticato per le scelte di governo, fatta salva la santità personale) potrebbe calzare di più per Giovanni Paolo II.
    A mio modestissimissimo avviso, ovviamente.

    Ma d’altronde, vorrei dire, parafrasando il salmo:

    Si errores et omissiones observaberis, Domine, Domine, quis santo subito?

    8 Aprile, 2010 - 11:00
  21. elic78

    Per Giacomo B. scrive,

    Forse sarebbe corretto analizzare più criticamente il papato di Woytila al di là dei luoghi comuni e del “santo subito”, che sta nuocendo molto più di quanto si creda alla Chiesa.
    Mi puoi spiegare cosa c’entra il papato di Karol? anche lui ha preso le sue decisione in stretta collaborazione con Josef all’ora prefetto. Perchè mettere in mezzo un Papa che ha mostrato i segni della sua sofferenza e della chiesa. scelte sbagliate? Anzi le scelte prese da Karol non erano sbagliate ma scomode ha molti del mondo laico,ateo ecc………non tiriamo in ballo i defunti che riposano in pace macchiandoli di crimini ho decisioni non prese se non si è documentati! saluti Santo subito!!!!!!!!!

    8 Aprile, 2010 - 11:27
  22. Syriacus

    In Polonia, anche atei incalliti si associano al Santo Subito. E dagli torto..

    8 Aprile, 2010 - 11:33
  23. Clodine

    @Giacomo: il punto controverso, non solo in Italia, è proprio il Diritto Canonico. Secondo il Vaticano i sacerdoti e tutte le autorità ecclesiastiche sono soggette al Diritto Canonico prima ancora che al Diritto Civile e Penale dello Stato in cui si trovano. Se quindi commettono un reato contro la morale e contro i sacramenti (la pedofilia ecc) secondo quanto stabilito dalla Chiesa, possono essere giudicati solo ed esclusivamente dal Tribunale Ecclesiastico…questo è, anche se ai nostri occhi risulta aberrante e non lo condividiamo.Tra l’altro tutto passa attraverso il vaglio dei vescovi: collegialità che è sovrana. (così almeno mi sembra di ricordare, se sbaglio corregetemi) e se ci sono responsabilità queste non posso ricadere su Benedetto XVI ..non può diventarne il capro espiatorio.
    Anche il papa precedente ha le sue responsabilità, certo che ce le ha! forse perché proveniente da una realtà lontana dalle nostre tradizioni, penso abbia dimostrato una certa estraneità alle vicende scandalistiche della stessa ecumene e relative scaramucce della nostra politica interna rimanendo freddo, disinteressato,distaccato da ogvi evento; delegando -formalmente- alla Cei ogni tipo di intervento affidando e [fidandosi] ogni tipo di decisione a Ruini cardinal incondizionatamente, il quale, furbo, si è creato la sua corte o lobby. Un papato quello di GPII dotato di eccessiva prudenza diplomatica nei rapporti con quei regimi che si dimostravano dispotici e repressivi nei confronti della Chiesa.Ora BenedettoXVI ne paga il prezzo: dal discorso di Ratisbona ad oggi è stato un mangiare spine…

    8 Aprile, 2010 - 12:16
  24. Giacomo B.

    @elyc78
    Il papato precedente c’entra nel senso che molte delle polemiche di oggi sono figlie di scelte sbagliate fatte durante il precedente papato, tutto qui. E quando parlo di scelte sbagliate parlo di tolleranze con dittature di estrema destra (vedi Cile), insabbiamento dei casi di pedofilia interni alla Chiesa, insabbiamento dello scandalo dello Ior…
    Non capisco perché non si possa fare un’analisi storica critica sull’operato di Woytila, dato che è stato a pieno diritto un protagonista della storia recente. L’argomentazione che sia morto o “che non si possa difendere” non ha il minimo senso da un punto di vista storica, se no dovremmo cancellare tutti i libri di storia scritti finora, non ti pare?

    @Clodine
    Il punto non è controverso: il diritto canonico, validissimo all’interno dello Stato Vaticano, al di fuori può anche essere un’usanza o quello che vuoi, ma quando si parla di cittadini italiani l’unico diritto che vale è quello penale, e questo anche per i cittadini americani, tedeschi, ecc…
    Faccio un’esempio semplicissimo ed iperbolico: se un prete dovesse uccidere 10 persone, magari può anche essere perdonato secondo il diritto canonico, ma poi in galera ci deve andare (se un tribunale lo condanna, chiaro). Un religioso quindi potrà anche essere processato per reati contro la morale o contro i sacramenti secondo il diritto canonico dalla Chiesa, ma la società lo processerà e lo condannerà (o assolverà) secondo il codice penale.
    A meno che tutti i religiosi non rinuncino alla loro cittadinanza e diventino cittadini della Città del Vaticano, ma va da sé che una soluzione del genere creerebbe enormi da un punto di vista pratico (anche perché in questo modo la Chiesa sarebbe costretta a rinunciare agli enormi vantaggi che le derivano dal concordato e, di fatto, perderebbe un peso politico enorme)
    Non denunciare una persona che si è macchiata di delitti gravi (e qui stiamo parlando di crimini gravissimi) è connivenza, c’è poco da fare. Le responsabilità sono molto gravi.

    8 Aprile, 2010 - 12:41
  25. Spaventoso
    l’astio
    verso
    un Papa
    -per giunta Venerabile-
    da parte di chi si dice cattolico.

    Tanto potè la cervellotica
    -e luciferina-
    “spiegazione”
    del domenicano francese guerards.

    (chissà che “spiegazioni” avrà dato al Padreterno per lo scisma da lui causato e per implorare di non sprofondare nella geenna)

    8 Aprile, 2010 - 12:56
  26. Gerry

    Comunque ricordiamoci che in diritto pacificamente si riconosce la pluralità degli ordinamenti giuridici (tanto più oggi, con la presenza di penetranti poteri da parte delle organizzazioni internazionali o sovranazionali); tanto per fare un esempio alla portata dei profani, l’esistenza della giurisdizione penale non impedisce alla cd giustizia sportiva di regolare (e sanzionare, all’interno del proprio ordinamento) comportamenti ritenuti contrari alle regole e/o all’etica sportiva, indipendentemente da quanto eventualmente accertato in sede penale. Tutti gli sportivi ( o i tifosi) ricorderanno le decisioni della giustizia sportiva sulla Juventus e su Moggi, assunte prima di quelle della giustizia penale dello stato italiano e in questi giorni oggetto di aspre critiche alla luce delle intercettazioni telefoniche da poco rese pubbliche (problema questo… tipicamente italiano!).
    Insomma il Giudice sportivo della Lega Calcio può decidere e la Segnatura apostolica no? Suvvia, il diritto canonico è bimillenario ed ha una tradizione giuridica ragguardevolissima: la Chiesa giudica all’interno del suo ordinamento giuridico, gli stati all’interno del proprio e le sentenze valgono ciscuna nel proprio ambito.

    8 Aprile, 2010 - 14:35
  27. QUALCUNO SPIEGHI AL NAZIFASCISTA ECONIANO
    che i rapporti con i Cristiani Anglicani
    d’Inghilterra e d’America
    sono splendidi.

    Non occorre demonizzare.
    (ma per uno indottrinato in una sètta non demonizzare è praticamente impossibile)

    8 Aprile, 2010 - 15:26
  28. Giacomo B.

    Gerry, scusa ma stai facendo confusione: la giustizia sportiva decide e fa quello che vuole, ma se un giocatore ammazza un altro giocatore in campo la giustizia sportiva può anche fregarsene, poi a decidere sarà la giustizia civile e/o penale.
    Non a caso il processo di calciopoli si è svolto su due piani paralleli: la giustizia ordinaria e quella sportiva.
    Non confondiamo i 2 piani: la Chiesa è liberissima (e ci mancherebbe altro) di giudicare secondo il diritto canonico, ma un cittadino italiano è sottoposto alla legge italiana. Punto. Questo significa che, come giustamente ha sottolineato tu, il diritto canonico vale all’interno del suo ambito.

    8 Aprile, 2010 - 15:36
  29. Luisa

    QUALCUNO SPIEGHI AL NAZIFASCISTA ECONIANO

    ???

    E chi sarebbe?

    8 Aprile, 2010 - 16:39
  30. elic78

    Giacomo B. scrive,
    8 aprile 2010 @ 12:41

    @elyc78
    Il papato precedente c’entra nel senso che molte delle polemiche di oggi sono figlie di scelte sbagliate fatte durante il precedente papato, tutto qui. E quando parlo di scelte sbagliate parlo di tolleranze con dittature di estrema destra ..vedi Cile
    é una perseguzione questo Cile!!!!!Una semplice stretta di mano non fà del Papa un favorevole ha quel regime dittatoriale!!! in quel momento come capo di stato vaticano ha incontrato un capo di stato cileno!!! quaal’è il delitto?
    avete prove che il Papa ha insabbiato tutto nel secolo precedente? ma non si ha nulla da fare che attaccare la chiesa quoditianamente? risulta scandaloso solo perchè è chiesa a fare tutto questo,ma se era un altro tal dei tali non ci sarebbe tutto questo rimpallamento sui media,internet,gionali……..
    “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra”
    Chi attacca deve prima meditare su se stessi!!!!!!!!!!Santo Subito

    8 Aprile, 2010 - 17:12
  31. Nino

    Cara Clo a te e a quelli che la pensano come te circa i canoni e le regole interne rispondo così:
    Da: “La Traversata” P. Bartolomeo Sorge ed. Mondadori – 288pgg. € 18,50
    Pagg 98-99
    ……Paolo VI aggiungeva: «Alla Compagnia di Gesù .,. in questo tempo calamitoso Noi affidiamo il mandato di resistere vigorosamente con forze congiunte alL’ateismo … Combattano perciò i figli dì Ignazio con rinnovato valore questa buona battaglia … Si diano dunque alla investigazione … alla pubblicazione di scritti; discutano tra di loro, preparino specialisti … innalzino preghiere, rendano testimonianza di santità e di giustizia, con la forza e l’eloquenza della parola e della vita».
    Il Papa così concludeva: <>.
    La risposta della Compagnia giunse a maturazione con la <> della 32a Congregazione generale: <>.
    È per questa via indivisa e ardua che la Chiesa pellegrina deve faticosamente procedere.

    Fede e giustizia sono indivise nel Vangelo, il quale insegna che “la fede opera per mezzo della carità” (Galati 5,6).
    Perciò non possono essere separate nei nostri programmi, nella nostra azione, nella nostra vita.

    Da quel momento i gesuiti hanno intensificato il loro impegno evangelico (in molti casi fino all’effusione del sangue) contro tutte le forme di violenza e di ingiustizia. Queste, infatti, sono altrettante manifestazioni dell’ateismo contemporaneo, il quale rifiuta Dio non solo direttamente, ma anche nell’uomo, sua immagine e suo figlio.

    È ateismo la fame di oltre un miliardo di esseri umani, che uccide più di tre milioni di persone all’ anno e 2000 bambini all’ora, mentre i Paesi ricchi sprecano il “superfluo”.
    È violenza e ateismo il debito internazionale dei Paesi del Terzo Mondo, che genera nuove forme di colonialismo e di schiavitù.
    È ingiustizia e ateismo ogni forma di razzismo: dalla discriminazione di interi popoli a motivo del colore della pelle ai rigurgiti di egoismo contro gli immigrati in cerca di un lavoro onesto, ai ghetti nei quali rinchiudiamo gli extracomunitari.
    È ateismo la criminalità organizzata delle diverse ramificazioni della mafia e della camorra.
    È ateismo la guerra con le sue stragi, con il dramma dei profughi e dei rifugiati, con le devastazioni prodotte dalle «bombe intelligenti» e all’uranio impoverito.
    È ateismo, cioè negazione e assenza di Dio, l’indifferenza di fronte alle nuove povertà della società del benessere: emarginazione degli handicappati, droga, Aids, e soprattutto gli attentati contro la vita umana dalla manipolazione genetica all’aborto, alle sperimentazioni sull’uomo, alla violenza sui minori, alla solitudine degli anziani, all’ eutanasia, fino allo sfruttamento irresponsabile della natura e all’alterazione dell’equilibrio ecologico.
    Ebbene, su questi fronti oggi la Compagnia è impegnata, per rispondere alla missione contro l’ateismo contemporaneo ricevuta dal Papa.

    Spero capirai

    8 Aprile, 2010 - 17:13
  32. elic78

    Giacomo B. scrive,
    8 aprile 2010 @ 12:41

    @elyc78
    Il papato precedente c’entra nel senso che molte delle polemiche di oggi sono figlie di scelte sbagliate fatte durante il precedente papato, tutto qui. E quando parlo di scelte sbagliate parlo di tolleranze con dittature di estrema destra ..vedi Cile
    é una perseguzione questo Cile!!!!!Una semplice stretta di mano non fà del Papa un favorevole ha quel regime dittatoriale!!! in quel momento come capo di stato vaticano ha incontrato un capo di stato cileno!!! quaal’è il delitto?
    avete prove che il Papa ha insabbiato tutto nel secolo precedente? ma non si ha nulla da fare che attaccare la chiesa quoditianamente? risulta scandaloso solo perchè è chiesa a fare tutto questo,ma se era un altro tal dei tali non ci sarebbe tutto questo rimpallamento sui media,internet,gionali……..
    “Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra”
    Chi attacca deve prima meditare su se stessi!!!!!!!!!!Santo Subito………………

    8 Aprile, 2010 - 17:13
  33. Nino

    Riprendo parte del pezzo iniziale che non è stato riportato:
    Il Papa così concludeva: «E affinché con più slancio e alacrità vi dedichiate a questa impresa, tenete presente che questo compito … non lo avete scelto di vostra iniziativa, ma vi è stato affidato dalla Chiesa, dal Sommo Pontefice».

    La risposta della Compagnia giunse a maturazione con la «scelta decisiva» della 32a Congregazione generale: «Il cammino verso la fede e il cammino verso la giustizia sono inseparabili. >>

    8 Aprile, 2010 - 17:17
  34. Syriacus

    For your info:

    “His Grace or Her Grace is a style used for various high ranking personages. It was the style used to address the King or Queen of Scotland up to the Act of Union of 1707, which merged the Kingdom of England and the Kingdom of Scotland, and to address monarchs of England prior to Henry VIII. Today, the style is used when referring to non-royal dukes and duchesses in the United Kingdom.

    For example, His Grace The Duke of Norfolk, or His Grace The Archbishop of Canterbury; or Your Grace in spoken or written address. Royal dukes, for example The Duke of York, are addressed with their higher royal title, Royal Highness.

    Ecclesiastical usage

    The style “His Grace” and “Your Grace” is used in England and other English-speaking countries to address Roman Catholic archbishops. In the Eastern Orthodox Church it is used for bishops and abbots. The style is also used for an archbishop and some bishops in the Anglican tradition. In the United Methodist Church, Bishops are addressed Your Grace (spoken style), and His/Her Grace (reference style).”

    http://en.wikipedia.org/wiki/Grace_(style)

    Per di più ++Rowan è più che addottorato in Teologia , e quindi “Sua Grazia Dr. Rowan Williams”. (Si potrebbe aggiungere, “Cantuar”, credo).

    Dov’è la demonizzazione della Comunione Anglicana, nell’usare tale appellativo? Bisogna scrivere Mons. Williams? (Pericoloso: potrebbe essere preso per una contrazione del nazigazionista anglo-econita Williamson..)

    8 Aprile, 2010 - 17:58
  35. Luisa

    @ Syriacus

    Non sapevo che il tuo cervello era stato “lobotomizzato” dalla setta… 🙂

    8 Aprile, 2010 - 18:38
  36. Gerry

    Una precisazione a Giacomo B: non ho fatto confusione, ho solo detto che Chiesa e Stato sono, nel loro ordine, indipendenti e sovrani (anche dal punto di vista giuridico, mi pare evidente) quindi ognuno istruisce i processi che il rispettivo ordinamento prevede. Lo Stato non ha l’esclusività, non è l’unico ordinamento. Noi come cittadini (italiani, nella specie) e come cattolici dovremmo prestare osservanza ad entrambi, rispettando le decisioni assunte da entrambi. In sostanza non dovremmo richiedere né ad un ordinamento né all’altro di non occuparsi della triste vicenda degli abusi.

    Devo aggiungere che sono d’accordo con quanto ha scritto Nino nei suoi post delle 17.13 e 17.17, non credo peraltro che qualcuno non concordi con quanto scritto da P. Sorge (e affermato da Paolo VI). Credo si debba comunque riconoscere il diritto della Chiesa a giudicare secondo le sue norme, lasciando allo Stato quello di giudicare secondo le proprie leggi civili e penali, senza frapporre alcun ostacolo, anzi collaborando com’è doveroso e giusto.

    8 Aprile, 2010 - 20:02
  37. giosal

    Sono colpito, in senso favorevole o sfavorevole, da molti ragionamenti del forum. Ma l’argomentare di Nino sui molteplici volti dell’ateismo mi ha commosso perché io, nel mio teismo laico, li avverto in uguale maniera.
    Dopo esser cresciuto nel nostro mondo, dove mi si disse che la Bibbia è il Libro, ho vissuto a lungo in paesi dove si tentò reiteratamente di convincermi che il Libro è il Corano. Al di là delle schiere che vi credono in maniera sincera ho trovato che molti, dall’una e dall’altra parte, usano questi libri solo per fare accademia o, peggio, per piegarli a strumento di potere o dei propri interessi.
    Ho conosciuto altri di quei mondi cui Nino si riferisce, e il toccarne la sofferenza rapportata alla nostra tronfia superbia (parlo della nostra società usuale) mi ha fatto sentire spesso un vigliacco. Dunque il mio modo di sentire e il mio fare vorrebbero coincidere, se pure in maniera modestissima, con quelli della Compagnia. Grazie Nino e grazie Accattoli per questo forum.
    Un caro saluto.

    8 Aprile, 2010 - 20:31
  38. discepolo

    Mi chiedo se venga oggi ancora considerato ateismo ” soprattutto gli attentati alla vita umana . dalla manipolazione genetica all’aborto, alle sperimentazioni sulla vita umana ” come detto esplicitamente nel passo di PAOLO VI citato da Nino.
    non mi pare, forse mi sbaglio, che vi sia la stessa indignazione nel condannarli e dunque nel condannare anche coloro che li compiono come quella nel condannare i delitti di pedofilia.
    Due pesi e due misure? un pedofilo oggi se viene colto sul fatto viene come minimo linciato, mentre chi abortisce chi aiuta ad abortire o chi attenta alla alla vita umana , con manipolazione genetica, ?????
    Caro Nino, le parole di Paolo VI alla Compagnia di Gesù vanno prese nella loro interezza e non mi sembra giusto estrapolare solo ciò che a noi e alla Compagnia oggi suona più attuale e più congeniale e tacere altre cose, come la condanna dell’aborto e della manipolazione genetica.
    MC

    8 Aprile, 2010 - 21:42
  39. Nino

    Discepolo/MC
    qualche precisazione
    – ho risposto a Clodine che contrapponeva alla mia posizione sulla gravità dei fatti, peggio sulla gravità dell’averli nascosti, canoni e regole interne alla chiesa o al Vaticano in quanto stato autonomo, come San Marino.
    -faccio notare che non ho estrapolato nulla di quanto è scritto sull’ateismo nel libro di P. Sorge, ma sottolineato quel particolare, per cui secondo quelle parole l’intera gerarchia di vertice attuale sarebbe atea.
    Da come ne parli pare che la cosa ti sia del tutto sfuggita o ti sia indifferente

    Per il resto ognuno interroghi la sua coscienza.

    9 Aprile, 2010 - 0:14
  40. Syriacus

    [Sto seguendo su vari canali il giungere delle notizie sulla decapitazione polacca del 10 aprile 2010. Il Canale russo Vesti, spesso sbrigativamente classificato come megafono del regime novorusso putiniano è, per quel che ne capisco, un canale davvero all-news e tecnicamente avanzato. Non sarà molto obiettivo, ma è persin più serio, come stile, di CNN e BBC. Anni-luce comunque dall’Italia.]

    10 Aprile, 2010 - 13:57
  41. nino labate

    segue commento

    11 Aprile, 2010 - 16:22
  42. nino labate

    Durante la S. Pasqua ho letto molti commenti ai post che riguardavano l’angoscioso tema della pedofilia nella Chiesa. Beh, se i blog hanno queste qualità di interventi, stiamo già vivendo il “post-giornalismo”- che non è il giornalismo da “post”!- affidato ad una nuova classe di “internettuali”. I dibattiti seguiti a “Molto bene Cantalamessa e Sodano” ed a “Sodano e l’onda anomala della pedofilia”, farebbero invidia a validi commentatori e opinionisti. Data la serietà dell’argomento mi inserisco sommessamente in ritardo. Per quanto riguarda “Cantalamessa e Sodano” non si tratta di “offese”,d’accordo, ma di “opportunità”. Era o non era opportuno fare alcuni riferimenti storici? Era o non era opportuno disturbare Pio X, Pio XII e Paolo VI ? L’interrogativo è da capire in funzione dello “scontro di civiltà” su cui sono concentrati i neo-con statunitensi, e alla luce delle incomprensione e dei pregiudizi anticlericali che noi qui in Italia pensavamo scomparsi con Porta Pia. Le reazioni fanno preoccupare perché, anche da parte di studiosi laici autorevoli, si stanno evocando guerre di religioni, crociate, e si stanno alzando barricate antisemite e xenofobe a difesa del c.d. “territorio”. Un comune amico, Giancarlo, ha indagato sulla “Tentazione di arroccarsi della Chiesa”. Pur condividendo la sua analisi gli ho risposto che “…la compattezza della gerarchia” , come ha riferito il Cardinale Martini, non mi ha scandalizzato. Specie durante la Settimana Santa. Mi avrebbe scandalizzato se non ci fosse stata. Sappiamo bene che il mondo cattolico e la gerarchia si compattano per questioni temporali meno importanti. Ho anche letto “ Il soccorso al Pontefice” del 6 aprile, e “ Il Vaticano vara la linea del colpo su colpo” del 7. Non ho letto invece su “Liberal” “ La strategia dell’assalto mediatico”. Mi darò da fare per recuperarlo dal momento che il titolo ha richiamato alla mia memoria la tesi centrale di un vecchio libro scritto da un sociologo Usa, Harry.S . Skornia ( Televisione e Società in Usa – To). “L’atteggiamento anticattolico del ‘Nord del Mondo’ ”, andrebbe approfondito in prospettiva storica e religiosa. Discorso complicato da affidare agli studiosi. Noi che non siamo studiosi possiamo tentare di capire le linee editoriali , le finalità, le lobby e gli interessi proprietari, di alcuni noti quotidiani americani che stanno conducendo vere e proprie campagne anticattoliche e antipapiste. Alla luce però di un dato strutturale. Vale a dire alla luce della “filosofia” di fondo dell’industria giornalistica anglosassone orientata principalmente alle vendite e al business. Da quel poco che posso seguire, apprendo per esempio che il W.S.J ha preso le distanze dal N.Y.T iniziando a difendere il Papa. Ma apprendo anche che il N.Y.T. tra le altre cose è anche “portavoce degli uffici legali e degli avvocati che conducono le cause degli abusi “! Non c’è male per informazioni giornalistiche “disinteressate” e obiettive! Ma forse c’è di più. Perché èra proprio il “chiacchiericcio” che andava analizzato in profondità, alla luce della mass mediologia e dell’industria culturale la cui legge inesorabile consiste nel vendere più copie possibili: a qualunque costo, con qualunque mezzo, distorcendo la verità e aumentando il volume di irrealtà, annunciando menzogna per contraddirla il giorno dopo. Lo vediamo ogni santo giorno nella politica, nei telegiornali, in televisione e nei rotocalchi italiani. Se un domani qualche studioso si volesse prendere la briga di sistemare quello che si sta muovendo attorno al rapporto tra “Chiesa e Pedofilia”, verificherà molte cose interessanti. Tra cui, io credo, la feroce denuncia fatta da Harry Skornia nei confronti del giornalismo statunitense in tempi insospettabili: “(…)Per più di quarant’anni l’attività…è stata svolta principalmente come attività commerciale condotta a scopo di lucro da dirigenti che si sono formati…con una mentalità orientata alle vendite e ai profitti(…) E aggiungeva: “…i giornalisti Usa …hanno avuto assai meno libertà di quanto ne avrebbero desiderata … e finiscono così dall’essere condizionati da non rendersi più conto di come e sotto quali riguardi sono diventati remissivi(…)Troppo spesso consentono che siano l’amministrazione e gli esperti delle vendite a decidere che cosa vada considerato come notizia…”
    Questo libro è stato scritto molti anni fa. Ed io temo che una volta individuato un ricco e appetitoso filone di “notizie” ( pur nella loro drammatica verità) , il “chiacchiericcio” non finirà in tempi brevi. Con buoni profitti dell’industria giornalistica americana le cui vendite si sono impennate, e delle loro nascoste finalità. Ma anche con buona pace di coloro che non credono che il “chiacchiericcio” produca profitti. ninolabate

    11 Aprile, 2010 - 16:38
  43. lycopodium

    Rimane un punto inesplorato. La compattezza del mondo cattolico, intellettuali e vescovi compresi, non dovrebbe comportare anche una moratoria (almeno temporanea) nei confronti dei media più avversi? Di quegli stessi media che utilizzano, strumentalizzano, fomentano e enfatizzano le posizioni critiche nei confronti del Papa? Non pretendo che la risposta sia un “SI”, ma a pensarci non si sbaglierebbe …

    12 Aprile, 2010 - 8:42
  44. Clodine

    Complimenti a Nino Labate per l’analisi lucida che condivido. Tra l’altro anche Massimo Introvignie parlando del fenomeno ebbe a dire che è in atto una rivoluzione sociale la quale, lasciando campo libero ai soli giornalisti che han trovato terreno fertile per le proprie speculazioni sull’argomento principe, quello dei preti pedofili, siano riusciti a gettare sconcerto e panico morale con il solo intento di affossare la Chiesa che è un’entità che spaventa molti. Nulla di nuovo sotto il sole: questi “imprenditori morali” con le loro strategie ben costruite a tavolino esistono da anni, hanno il compito di amplificare, fagocitare i dati reali esaltandoli mediaticamente per favorire quella sporca, ambigua, politica manovrata da poteri occulti. Sono dei veri sciacalli gli “imprenditori morali” le cui agende non sono mai dichiarate. La Chiesa, quella Vera -perché a questo punto penso ce ne sia una nascosta, antagonista, un’ altra chiesa che opera nell’ombra- sta attraversando un duro momento,invero credo ci vorrà ancora molto per uscire dal tunne e il peggio, forse, dovrà ancora arrivare [con l’auspicio che ciò che penso non avvenga] ma alfine ne uscirà alla grande, con maggiore forza e lungimiranza da parte della Gerarchia che si dimostra ben compaginata. La Chiesa ritroverà il suo ruolo, anzi, siccome il buon Dio anche dalla situazione di male assoluto sa trarre il massimo del bene sarà il momento in cui tutte quelle riforme attese da anni, che nessun papa ha voluto affrontare verranno attuate. La Chiesa risorgerà ed avrà dinnanzi ancora un lungo cammino….la preghiera, perché questo avvenga sarà ,ed è, incessante! W il PAPA!

    13 Aprile, 2010 - 13:33

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