Su quanto sconcerto possa venire da un concerto

Mai avrei immaginato che non andando a un concerto un Papa potesse provocare un così grande sconcerto. Ma sapevo bene che sconcerto – come parola – deriva da concerto. Siamo in un gioco di specchi. La Curia ne è la patria di elezione. Fuori da lì ciò che è avvenuto magari non è nulla ma dentro è un maremoto. Provo a dare un’occhiata tra le onde.

248 Comments

  1. Luigi Accattoli

    E’ evidente dalle cronache che il Papa la decisione di non andare l’ha presa all’ultimo. Dunque non faceva parte di un’intenzione programmatica, altrimenti avrebbe detto per tempo – poniamo all’arcivescovo Fisichella – “badate che non parteciperò al Concerto che state preparando”.

    26 Giugno, 2013 - 8:14
  2. Luigi Accattoli

    Credo vada presa sul serio l’affermazione – comunicata ai convenuti dal Fisichella – che il Papa non sarebbe andato per “un’incombenza urgente e improrogabile a cui deve far fronte in questo momento”. Molti hanno chiesto: che doveva fare mai in quell’ora e mezza di così improrogabile? Non abbiamo indicazioni ma credo si tratti di qualcosa che il Papa riteneva urgente e che magari – se venisse specificato – nessuno, nella Curia, riconoscerebbe tale.

    26 Giugno, 2013 - 8:15
  3. Luigi Accattoli

    Poniamo che l’urgenza fosse di incontrare persone non previste nei giorni e che andavano ricevute tra un appuntamento e l’altro, come capita a volte negli studi medici. Poniamo che si trattasse di nunzi che volevano parlargli e che dovevano ripartire per i loro paesi a orario già stabilito. O della necessità di preparare l’angelus del giorno dopo. Per un altro magari non sarebbe stato nulla “prorogare” tali impegni ma per lui no: per lui erano più importanti del concerto.

    26 Giugno, 2013 - 8:15
  4. Luigi Accattoli

    Sappiamo dalla sua biografia e dai suoi racconti (per esempio di quel tale che a Buenos Aires voleva confessarsi mentre lui stava partendo per un impegno importante) che gli è tipico decidere anche drasticamente sugli appuntamenti e i doveri quando ritiene che sia in gioco una necessità evangelica.

    26 Giugno, 2013 - 8:15
  5. Luigi Accattoli

    Che ne sarà di futuri concerti? Credo che nessuno oserà proporne, a meno che non sia lui a chiederne. Ma lui non li chiederà perché conosce bene quella sua urgenza apostolica che l’impegna a non ingombrare le giornate di possibili impedimenti. Immagino che si faranno ancora concerti nell’Aula Nervi, ma non se ne faranno con la presenza di questo Papa.

    26 Giugno, 2013 - 8:16
  6. Luigi Accattoli

    Il fatto che non si facciano più concerti con la presenza del Papa è da considerare un danno? Nient’affatto. I concerti non appartengono alla sua missione. Vi hanno la stessa attinenza delle mostre che in Vaticano si fanno su Raffaello, o Michelangelo, o Caravaggio.

    26 Giugno, 2013 - 8:16
  7. Luigi Accattoli

    Quanto è avvenuto è da considerare un evento positivo o negativo? Negativo per quanti sono stati danneggiati dall’imprevisto, o hanno ritenuto in buona fede che vi sia stato un qualche spregio della grande musica da parte di un uomo di Chiesa; positivo per la conquista di un nuovo spazio di libertà decisionale del Papa sulla propria agenda.

    26 Giugno, 2013 - 8:17
  8. Luigi Accattoli

    Prevale il positivo o il negativo? Il positivo.

    26 Giugno, 2013 - 8:17
  9. Sara1

    “libertà decisionale del Papa sulla propria agenda” insomma il Papa in pratica fa un po’ più come gli pare, il paradosso è che il Papa così è più decisionista mentre Melloni chiedeva a gran voce la collegialità.

    Gira e rigira sempre l’uomo forte e solitario si cerca.

    26 Giugno, 2013 - 8:24
  10. Luigi Franti

    Luigi, per piacere! Ma ci sei, o ci fai?

    26 Giugno, 2013 - 8:39
  11. luca73

    Da quello che so – Luigi corregimi, se sbaglio – sabato, mentre l’orchestra eseguiva la Nona di Beethoven, Papa Francesco riceveva uno dopo l’altro i nunzi apostolici giunti da ogni parte del mondo. Ci teneva ad ascoltare dalla loro voce la reale situazione della chiesa lontano da Roma. Niente mediazioni della segreteria di stato, ed i nunzi ben lieti di non avere più filtri tra loro e il Pontefice. Insomma nessuno sconcerto, quello di sabato è stato un giro di consultazioni necessarie per farsi un’idea più chiara sui cambiamenti da apportare alla macchina curiale.

    C’è, a mio giudizio, qualcosa di buono se il Papa preferisce, ai concerti, in un momento tanto delicato, il governo della barca di Pietro.
    E se rifiuta l’etichetta: non quella del rito liturgico, quanto quella dei riti mondani, seppur legittimi.
    Quanti vescovi, oggi, invece di incontare i loro fedeli o i loro sacerdoti, vanno a concerti, inaugurazioni, ricevimenti ufficiali? L’ufficialità, certa ufficialità, talora è necessaria, ma un uomo di fede non la cerca, e neppure la ama.

    26 Giugno, 2013 - 9:01
  12. Luigi Franti

    Comunque, nella sostanza credo si possa concordare su un punto: Bergoglio fa quel che gli pare, come e quando gli pare. Gli altri papi, chi più chi meno, obbedivano e portavano la loro croce di papi (Ratzinger, in particolare, fu obbedientissimo), lui no.

    E sta bene: può farlo e lo fa. Noi fedeli osserviamo, obbediamo e stiamo al nostro posto.

    Quello che invece è sicuramente sbagliato (e anche abbastanza ridicolo) è l’entusiasmo acritico con cui le legioni di laudatores in servizio permanente effettivo accompagnano ogni cenno, anche il più banale, del principe. Mi sono divertito a immaginare che cosa succederebbe il giorno in cui a Bergoglio capitasse, per esempio, di mollare un peto durante un’udienza.
    Un bel peto sonoro, “argentino”, che risuonasse amplificato per tutta la piazza. Mi pare già di leggere i titoli: “il papa, un uomo come noi” … i commenti: “la tromba del giudizio suona per la vecchia chiesa. Nel suo ormai inconfondibile stile teologico, Bergoglio ha mandato un segnale fortissimo. È l’annuncio di un nuovo concilio?”… le rievocazioni: “Quei fagioli mangiati con gli ultimi delle periferie di Baires” …

    26 Giugno, 2013 - 9:01
  13. Federico Benedetti

    Nelle immagini pubblicate dalla stampa si vede chiaramente una sedia vuota in mezzo a molte altre occupate da monsignori, vescovi e cardinali…
    L’assenza del Papa è anche un giudizio sui presenti, che hanno preferito accettare un invito e assistere ad un concerto piuttosto che affrontare le “urgenze apostoliche” della loro missione.
    La presa di distanza non è tanto (o solo) nei confronti di Mons. Fisichella, ma rispetto a tutta la Curia.
    Concordo con Sara, la conclusione è che c’è un “uomo solo al comando”.
    Come scrive Luigi, non è detto che non sia positivo.
    Forse però è mancata quella “gentilezza” sulla quale papa Francesco ha insistito qualche settimana fa:

    http://www.toscanaoggi.it/Vita-Chiesa/Papa-Francesco-a-Guardie-Svizzere-Gentilezza-importante-anche-per-me

    26 Giugno, 2013 - 9:05
  14. Leopoldo

    Io mi sono fatta l’idea che tutto, in questo Papa, sia indirizzato verso l’eliminazione di ciò che potrebbe anche solo sembrare privilegio e, viceversa, verso l’affermazione della sua missione come servizio nei confronti degli ultimi. In questa chiave credo si possa leggere il suo rifiuto di assistere al concerto.
    E non escludo affatto che anche lui trovi nella musica uno dei modi di avvicinarsi al suo Dio e che, magari, gli sia costato sacrificio perdere tanta bellezza.

    26 Giugno, 2013 - 9:07
  15. Luigi Franti

    Gentile Luca73, per piacere lasci perdere la faccenda dei nunzi. Certo che è importante che il papa li veda. Ma il papa li può vedere quando vuole lui. Non prendiamoci in giro. Il papa, come tutti, ha un’agenda, solo che a differenza di quasi tutti gli altri, in massima parte la può decidere lui. Allora, se quando ha guardato gli impegni della settimana ha visto che quell’ora di sabato gli serviva per fare altro rispetto al concerto programmato da un anno, bastava che lo dicesse e si evitava l’annuncio dell’ultimo minuto, la sedia vuota e tutto il resto.

    Non esiste che il papa possa avere un impegno improvviso e improrogabile che gli capita addosso all’ultimo minuto. Tipo un nunzio che gli telefona e gli dice: “sai, mi hanno cambiato il volo, quindi possiamo vederci solo sabato pomeriggio dalle alle …”.

    Quindi: o lui ha deciso di non andare al concerto già da tempo e nessuno si è preoccupato di avvertire se non all’ultimo momento. Oppure lui non segue nessuna agenda e decide lì per lì che cosa fare.

    Questo è il problema, non quello che dice lei

    26 Giugno, 2013 - 9:10
  16. Federico Benedetti

    La rinuncia dei privilegi è sempre encomiabile e ammirevole, ma buona educazione, genitilezza e rispetto per il prossimo inducono ad avvisare per tempo gli organizzatori quando si decide di rifiutare un invito.
    Questo vale per i comuni invitati alla “pizzata” di fine anno della classe dei figli o ai battesimi e ai matrimoni di amici e parenti: possibile che non valga per l’ospite d’onore ad un concerto eccezionale in Sala Nervi?
    Voglio pensare che il Papa abbia voluto dare un messaggio inequivocabile. Mi domando solo se non potesse scegliere una forma diversa.

    26 Giugno, 2013 - 9:20
  17. Luigi Franti

    Faccia però attenzione, signor Federico: è sicuro che un concerto sia un privilegio a cui è encomiabile rinunciare?
    I moralisti di una volta dividevano il corpo (un po’ come i macellai :-)), in partes honestae, inhonestae e minus honestae. (Signor Matteo, se legge, per favore non si ecciti).
    Metaforicamente, qui si tratta di stabilire se la partecipazione ad un concerto di musica classica sia da annoverarsi tra la partes honestae o minus honestae della vita di una persona. In molti commenti che si sono sentiti in questi giorni era implicito che fosse “la seconda che ho detto”. E questa è un’altra piccola questione di sostanza su cui varrebbe la pena di non sorvolare.

    26 Giugno, 2013 - 9:57
  18. picchio

    @luigi franti
    Quella settimana c’era, per la prima volta in Vaticano da 10 anni, un incontro di nunzi, erano più di 150. E per la prima volta c’è stata per loro la possibilità di parlare al papa senza il tramite della segreteria di Stato. Molti Nunzi ripartivano domenica sera o lunedì.Magari per il papa era più importante sapere cosa succede in Siria che andare ad un concerto.

    26 Giugno, 2013 - 9:57
  19. Sara1

    Domenica sera o lunedì significava avere diverse ora a disposizione dopo il concerto però.

    Sembra impossibile ma sono d’accordo con Franti.

    🙁

    26 Giugno, 2013 - 10:19
  20. lorenzo

    Insomma.
    Concerti o non concerti, bellezza o non bellezza, sempre marginalia nella missione di un papa si tratta.
    Fa quello che vuole? Certo, vorrei pure vedere.
    C’è una sotterranea ( mica poi tanto) “guerra” di segnali lanciati,di ” non potrà farne a meno”, di ” mica oserà” da parte dell’oliatissimo e reverendissimo cerimoniale di curia ( di corte?) , espressione del ben piu’ radicato e significativo “potere” dei curiali/cortigiani, e il papa? Certo. Qual è la novità?
    Giovanni xxiii aveva mezza curia, e anche un po’ di piu’, e mezzo Osservatore che gli remavano contro, ” boicottando e passando sotto silenzio, o riducendo a trafiletti, iniziative cui annetteva grande importanza…Paolo VI era l’immagine della solitudine, G.P.II semplicemente fece dello scavalcamento della curia una prassi consolidata- in molte cosucce.Benedetto, l’obbedientissimo per dirla con Franti, è stato il piu’ autonomo, dirompente e rivoluzionario di tutti, e, quando qualcuno pensava forse di averlo chiuso all’angolo, se n’è andato senza tante storie lasciando tutti con un palmo di naso e le conseguenze… sono quelle di cui cominciamo ad avere le primissime avvisaglie.
    E’ stato un ” cafone “, Francesco? Può anche darsi.
    Il segnale però è arrivato forte e chiaro. Toglietevi dalla testa di normalizzarmi ed ingabbiarmi.
    Piano piano si avvicina alla rivoluzione finale di Benedetto.

    26 Giugno, 2013 - 11:02
  21. Sara1

    Insomma: ne resterà uno solo!!
    Sinceramente speravo in una pacificazione non in una Sfida all’ok Corral.

    26 Giugno, 2013 - 11:05
  22. Mabuhay

    Ma che vadano a girare loro e i loro concerti. Che palle!
    Se ci deve essere “un maremoto”…per ‘sta inezia vuol dire che si sono ridotti davvero alla cacca… Toglievano la sedia vuota e via. Finita tutta la storia.

    (per inciso: io penso davvero all’impegno urgente e improrogabile…il resto e’ teatro da circo, ballerine e baroni alla fu-Leonardo, esercizi a tornaconto dei vari vaticanisti… che pure loro devono vivere.)

    26 Giugno, 2013 - 11:23
  23. Francesco73

    A forza di ricamare sul concerto lo trasformeremo in uno scontro aperto, a incentivo del curiale sconcerto e a conferma del papale menefreghismo, assai scoperto.

    26 Giugno, 2013 - 11:44
  24. Francesco73

    Scherzi a parte, l’esegeta Gigi mi dovrebbe togliere una grande curiosità, se può: perchè hanno lasciato la sedia vuota al centro dell’Aula, quasi a terribile monito dell’Augusta Assenza?
    Non potevano toglierla, volendo mantenersi disinvolti?

    26 Giugno, 2013 - 11:46
  25. Sara1

    Penso perchè l’annuncio è arrivato quando già era iniziato il collegamento tutti si aspettavano l’arrivo a momenti a quel punto togliere la sedia come sarebbe sembrato?
    in ogni caso un nunzio non è una figura diplomatica (tipo ambasciatore)? Cosa da stato pontificio più che Chiesa per questo penso fosse cosa da segreteria di stato.

    26 Giugno, 2013 - 11:49
  26. lorenzo

    Conoscendo un pochetto le manovre, i giochetti, le astuzine, i tiri mancini, i picca e ripicca delle curie- anche se non di quella Vaticana!- diciamocelo, qualcosa di moooolto simile a un nido di vipere, non mi stupirei affatto che quella sedia possa essere stata lasciata lì a bella posta, a drammatizzarne l’effetto, a tirare un calcetto negli stichi di reazione al fallo per mancata presenza: ah sì, tu non vieni? Non pensare che la cosa passi sotto silenzio, ti ci monto sopra un casino che lèvati…..Pura fantascienza, ovvio. Ma non mi stupirei poi troppo.
    Qui non c’è nessuna sfida all’ok Corral, per usare le parole di Sara.
    C’è l’inizio di un ridimensionamento e lo smantellamento di centri e posizioni di potere e di interesse: o anche solo di influenza.
    La cosa notevole, è che non è farina esclusiva del sacco del Bergoglio venuto dalla fine del mondo a fare il giustiziere: il lavoro è stato impostato e il materiale scottante è stato fatto preparare pignolamente da Benedetto , che poi , tagliata l’erba sotto ai piedi di ogni furbetto andandosene, ha scodellato il mammozzone completo nelle mani del primo gesuita papa. Restando peraltro a disposizione in funzione defilata ma null’affatto assente.
    Un’operazione complessa, studiata , pianificata e ora intrapresa con lucidità e abilità. Mi sbaglierò, ma stavolta il maremoto ( peraltro richiesto a gran voce anche durante tutte le Congregazioni del preconclave) non lo eviterà nessuno.

    26 Giugno, 2013 - 12:18
  27. Rimango moltisssissimo sorpreso da Sara,

    mi pare il dottor Jekyll e mr. Hyde.

    Mah!

    Aspettare per capire ??????

    Oppure telefona a casa Bergoglio e domandalo direttamente. 🙂

    Non riesco a pensarti tra le vedove inconsolabili di casa Raffaella 🙂

    26 Giugno, 2013 - 12:25
  28. picchio

    sara i nunzi sono i responsabili delle nomine dei vescovi in ogni parte del mondo. Sono loro che preparano le terne di nomi dei candidati tra cui il papa sceglie (attraverso il dicastero dei vescovi). Quindi sono anche una cosa molto da Chiesa

    26 Giugno, 2013 - 12:27
  29. Nino

    “Non potevano toglierla, volendo mantenersi disinvolti?”

    No, perchè sono pavidi e inetti.
    Sono per così dire in bambola.
    La loro politica attuale è “guardare”, “non fare”, astenersi.
    La politica del “vai avanti tu che a noi viene da ridere”.
    Poveretti.

    Che bellezza, che gioia vedere “fisico” stizzito e più gelido che mai leggere il comunicato dell’assenza di Francesco.

    26 Giugno, 2013 - 12:54
  30. discepolo

    Caro Luigi ti chiedi se sia piu positivo o piu negativo non essere andato alconcerto. questo non lo so ma di sicuro non e stato un gesto gentile, cortese ed educatoo che poi a molti vada bene, anzi piaccia da pazzi u n papa u po’ rustico un po’ rozzo ok. ma allora non e il Papa di tutti! O forse quelli che erano andsti al concerto sono gente da disprezzare?da escludere dalla Chiesa? Il problema e che Bergoglio semvra non volere fare il papa ma voler fare solo se stesso..cioe B ergoglio! Il problema non e non rssere andato al concerto: il problema e un atteggiamento sempre meno umile e semprepiu arrogante..certo Bergogluo puo fare cio che vuole, ma sbattere in faccia tutti il suo poter fare cuo che vuole non e bello none gentile non e umile affatto !

    26 Giugno, 2013 - 13:15
  31. Marcello

    Luigi Franti carissimo,
    riconoscerai che l’ottimo e gentilissimo nostro ospite non ha mai criticato nessun papa in nessun suo scritto. Non capisco perché mai dovrebbe farlo adesso… e per una cosa di opinabilissima gravità, peraltro.

    Detto questo, riconosco che esiste la pessima abitudine di difendere un papa in carica qualsiasi cosa lui faccia. Ma questa abitudine non nasce con Francesco e ne ha beneficiato abbondantemente anche il venerato suo predecessore. C’è sempre chi critica e c’è sempre chi difende. Non farei una classifica su quale papa abbia preso più critiche e quale più difese… mi accontento delle liti delle mie figlie su chi delle due deve premere il pulsante dell’ascensore.

    26 Giugno, 2013 - 13:20
  32. discepolo

    Un gesto di maleducazione e di scortesia è un gesto di maleduczione e di scortesia chiunque lo compia, sia il papa sia l’ultimo dei pezzenti..
    Ma certo l’adulatore , il cortigiano troverà sempre delle scuse se il suo Superiore ha compiuto un gesto di maleducazione o di scortesia..
    state pure tranquilli che se Papa Francesco, gliene venisse l’estro, si rifiutasse di stringer la mano ad un ospite o lo piantasse in asso, avremmo fior di adulatori e cortigiani pronti a giustificare il suo gesto, ad acclamarlo!.
    Questo Papa può veramente fare quello che vuole: ha la stampa ai suoi piedi, ha tutti i giornalisti ai suoi piedi, può permettersi tutto!!!.
    Dal suo punto di vista è normale e umano: sono il papa e sentire un concerto di Beethoven per me che odio la musica è una palla mostruosa? semplice, non ci vado! tanto chi mi obbliga? sono o non sono il papa? posso fare quel che voglio.

    26 Giugno, 2013 - 13:31
  33. mari

    …sulla scortesia sono d’accordo! ma come fa a sapere che odia la musica classica ????

    26 Giugno, 2013 - 13:36
  34. discepolo

    A meno che Papa Francesco oltre che la lobby gay non voglia sterminare anche un altra pericolosa lobby: quella dei musicisti!
    la lobby demoniaca dei cultori della musica! Vade retro Satana! del resto anche quel Beethoven lì ,coll’Inno alla Nona ‘, non era mica molto ortodosso!
    Magari Il Papa gesuita ha preferito rimanere a Santa Marta a fare qualche esorcismo e a combattere il Demonio, che si annida ovunque, anche fra i violini e i violoncelli!
    ( del resto si diceva che Paganini avesse venduto l’anima al diavolo! )
    nel ‘600 i gesuiti erano strenuamente OSTILI alle opere e alle rappresentazioni teatrali, frivole, peccaminose ecc.
    Diabolus in musica??? ;-( ;-((

    26 Giugno, 2013 - 13:50
  35. Sara1

    Matteo magari capire no? Detesto l’autoritarismo, si decide insieme a mio modo di vedere, più poteri decisionali al Papa significa farne un imperatore.
    Infatti l’appunto era alla frase di Luigi “nuovo spazio di libertà decisionale del Papa”
    Io penso che il Papa abbia già grande libertà decisionale, l’ho detto e ridetto anche alla Raffaella che avrebbe voluto munire Ratzinger di alabarda spaziale contro la curia perchè non dovrei dirlo adesso?

    26 Giugno, 2013 - 14:06
  36. Sara1

    Non credo in pratica che i problemi della Chiesa si risolvano aprendo la curia come una scatoletta di tonno (Grillo dixit) esautorandola dei suoi poteri e dandoli tutti ad un’unica persona.
    Punto.

    26 Giugno, 2013 - 14:09
  37. lorenzo

    I problemi della Chiesa no, Sara.
    I problemi della Curia, sì. Avanti di apriscatole, secodo la grilliana metafora. Si esautori se c’è qualcuno che va esautorato, si rivedano gestioni ed equilibri, si redistribuiscano incarichi e funzioni. Pare che Bergoglio sia stato eletto anche
    “per” questo.E Benedetto, con le sue casse di documentazione fatte preparare, gli ha tracciato la strada.
    Che c’è di preoccupante in questo?!

    26 Giugno, 2013 - 14:25
  38. My Gooood,
    non riesco a credere che Sara dica quelle cose,

    sconvolta per un concerto !

    Insomma a me non frega nulla se un papa ci va o meno,
    si chiami Benedetto o Francesco.

    E’ incredibile per me queste reazioni.

    Lasciami dire ch sono sconcertato !

    mah!

    🙂

    26 Giugno, 2013 - 14:29
  39. manuel76

    Magari il Papa aveva già detto informalmente che non sarebbe andato al concerto,
    magari qualcuno degli organizzatori lo voleva mettere in obbligo per farsi vedere seduto vicino al Papa,
    magari al suo diniego gli erano state imposte imprescindibili necessità di etichetta a fronte di una burocratica impossibilità di rinuncia,
    magari nonostante abbia declinato l’invito qualcuno ha scortesemente insistito,
    e magari la sedia vuota è stata lasciata apposta lì per far fare brutta figura al Papa davanti a tutti.

    26 Giugno, 2013 - 14:30
  40. Sara1

    Ma anche nulla, ma nemmeno c’è di spirituale però diciamocelo.
    Son cose spicciole di governo, dicasteri, nunzi, ecc. ecc.
    E poi è inutile che Matteo si stupisca perchè l’avevo scritto anche dopo le dimissioni di Benedetto. Il Papa è guida spirituale non un funzionario amministrativo, e me ne andava bene anche uno meno iperattivo ed efficiente che però sapesse condividere con i fedeli qualche momento di “poesia”.

    26 Giugno, 2013 - 14:32
  41. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    avresti ragione se non parlassimo dello stesso Francesco che predica la tenerezza e la gentilezza. Qui ha dato una testimonianza piuttosto diversa e questo genera perlomeno stupore. Non preoccupazione o scandalo, per carità, ma lasciaci lo stupore.

    26 Giugno, 2013 - 14:32
  42. Sara1

    A lei Matteo non frega nulla del concerto però era tutto felice delle scarpe nere e della mantellina.
    A me il contrario, è la diversità sorry.

    🙂

    26 Giugno, 2013 - 14:33
  43. manuel76

    Aggiungo che a me piace molto ogni concerto di classica…adoravo che Ratzinger suonasse piano ed organo.

    26 Giugno, 2013 - 14:41
  44. lorenzo

    Ma che Francesco trascuri il lato di guida spirituale, non si puo’ certo dire.
    Ha spostato l’accento sui toni pastorali e sulle indicazioni pastorali in modo quotidiano, tirandoci certe legnate dette con la sua “dizione soave…”
    E le tira sia a noi, che alle comunità, che agli uomini di Chiesa, che alla Chiesa stessa. Come è giusto e bello che faccia.Come peraltro faceva pure Benedetto. Solo che qui il linguaggio piu’ diretto, meno mediato, piu’ immaginifico, fa andare in brodo di giuggiole stampa e media che gli dedicano ( fino a prova contraria) l’effimero entusiasmo tipico del fenomeno da prima pagina.
    Detto questo, la Chiesa è tutto fuorché poesia. E la Curia è assoluta e ordinarissima prosa. Con magagne di evidenza tale da rischiare di far venire giu’ tutto il casermone. Le cose si sono spinte a un punto tale che Benedetto ha fatto quel che ha fatto( parlo della inchiesta e dei risultati).Ora : non si puo’ pensare che tutto sia preso e piazzato in un cassetto.Anche perché Benedetto non è andato a raggiungere i suoi predecessori: è lì a due metri, ben presente, anche se silente. L’iperattività e l’efficienza in questioniche per forza dovranno essere amministrative è scontata e doverosa , in questa fase.
    E Franciscus non mi pare uomo da tirarsi certo indietro. Mica l’avranno scelto per i suoi begli occhi, no?

    26 Giugno, 2013 - 14:42
  45. Sara1

    Dare legnate è diverso dalla spiritualità per me.
    Sbaglio io non dico di no.

    26 Giugno, 2013 - 14:44
  46. lorenzo

    Ma io lo lascio altroché, lo stupore. Ben venga lo stupore. Senza lo stupore, si imbolsisce e si rincoglionisce. Pensiamo di sapere già sempre tutto in anticipo e ci sentiamo rassicurati dal tran tran delle azioni e dei gesti, cui diamo anche un bel nome solenne e eufonico: tradizione ( da non confondersi con la Tradizione con la T maiuscola, che è tutt’altra roba)….Ben venga uno che spiazzi, che sparigli, che scompensi. Gesù, nel Vangelo, fa uguale.Mai sembrato tanto attento alle questioni di etichetta.

    26 Giugno, 2013 - 14:46
  47. lorenzo

    Ma dico Sara: se un mio amico mi vede con un piede in bilico su un fosso, mi acchiappa per la manica e mi urla nell’orecchio: ma che cacchio fai, guarda dove metti i piedi! Vuoi finire nel fosso e spaccarti la testa?! Ci sei a un passo!!!
    “legnata”.
    Non dico sia gradevolissimo, e forse l’avrei preferito in una chiacchierata vicino al camino sui massimi sistemi….ma, se mi vuol bene, è così che mi salva e mi dà una mano. E io gliene sono grato. E , alla prima occasione, farò uguale.
    La legnata non esclude la spiritualità.
    E poi, si legna chi si ha a cuore.Pensa un pò il povero Pietrone, che si è sentito dare del satana da Gesù, che gioia….

    26 Giugno, 2013 - 14:52
  48. Sara1

    Le legnate vanno bene però al bastone, ammetto, preferisco la carota.

    🙂

    26 Giugno, 2013 - 14:54
  49. lorenzo

    … e poi dico.
    Di certezze ” mie “, ne ho già fin troppe.
    Specie su Dio, Cristo e la Chiesa.
    Ben venga il Vangelo a mandarmele all’aria ( almeno a me càpita sempre così) e ben venga il papa di turno , il vescovo, il prete, a far lo stesso.
    Che mi metta un po’ in crisi, porco cane.
    Che mi obblighi a fermarmi un attimo e a dirmi: ma sarò coglione? Cavolo sto facendo?
    Che mi faccia venire i nervi, e mi obblighi a chiedermi: ma perché cavolo mi vengono i nervi? C’è qualcosa che non quadra.
    Se no mi asfalto nelle mie quattro certezze, sfondate e comode come le vecchie ciabatte,e non mi schiodo piu’ di lì. Risultato: una galera a vita.
    A lisciarmi il pelo, a dirmi ciccino, poverino, a darmi pacche sulla spalla e a darmi ragione ci penso già io tutti i santi giorni.
    Bella roba.
    Venga pure qualcuno a far saltare per aria sta baracca che sa di muffa e sacrestia e spalanchi le finestre.
    Veramente l’ha fatto anche Benedetto per sei e passa anni: ma , un po’ per la delicatezza del linguaggio, un pò per il clamore assordante degli zelanti ratzingeriani che ad ogni intervento cacciavano fuori la perla che serviva loro, mettendo la sordina a tutto il resto della collana preziosissima che era stata sciorinata, la cosa finiva col funzionare con minore clamore.

    26 Giugno, 2013 - 15:05
  50. lorenzo

    Poi, per carità, pure un bel cesto di carote fa gola e ha il suo bel perché
    🙂

    26 Giugno, 2013 - 15:07
  51. Sara1

    Certo, perchè evidentemente lei si sente già convinto, ma io sono più periferia esistenziale di quanto sembri.

    26 Giugno, 2013 - 15:08
  52. Luigi Franti

    Ecco, se volete un po’ di sostanza ora c’è la nomina di una commissione dotata dei poteri necessari per conoscere tutto ciò che riguarda lo IOR e riferire al papa.
    Speriamo che la commissione sia in grado di adempiere al suo compito, ma intanto questo è un atto di governo. Direi il primo significativo, dal giorno dell’elezione.

    26 Giugno, 2013 - 15:30
  53. Di atti significativi ne ha fatti tanti…..

    solo per i tradizionalisti non ha fatto nulla

    26 Giugno, 2013 - 15:44
  54. Nino

    Sara
    puoi rifarti qui:
    Notturni d’arte all’insegna del Bello da vedere e… da Sentire
    http://www.museivaticani.va/2_IT/pages/MV_Home.html

    Chissà, magari ti potrà capitare d’incontrare Francesco mentre passeggia per i musei vaticani.

    Scherzi a parte, io ci sono ritornato l’anno scorso ed è sempre una serata veramente particolare.

    26 Giugno, 2013 - 15:47
  55. Mabuhay

    Paranoia Discepoliaca:
    “…ma di sicuro non e’ stato un gesto gentile, cortese ed educatoo che poi a molti …piaccia da pazzi un papa un po’ rustico un po’ rozzo ok. ma allora non e il Papa di tutti! … Il problema e che Bergoglio semvra non volere fare il papa ma voler fare solo se stesso..cioe Bergoglio! Il problema non e non essere andato al concerto: il problema e un atteggiamento sempre meno umile e sempre piu arrogante..” …

    E poi: “Un gesto di maleducazione e di scortesia è un gesto di maleduczione e di scortesia chiunque lo compia, sia il papa sia l’ultimo dei pezzenti…”
    “…A meno che Papa Francesco oltre che la lobby gay non voglia sterminare anche un altra pericolosa lobby: quella dei musicisti! la lobby demoniaca dei cultori della musica! Vade retro Satana! …”

    Ma si rende conto? … rustico, rozzo, arrogante, scortese, maleducato, sterminatore dell’arte…. porca miseria… Cosa ha mangiato oggi?

    26 Giugno, 2013 - 17:39
  56. claudia74

    Il papa decide da solo? Certo ma ricordiamoci che è il primo papa che ha anche istituito un gruppo di cardinali per essere consigliato, quindi decide ma prima ascolta tutti e ne fa tesoro.

    Mi piace troppo il carattere e la personalità di Francesco. E’ entusiasmante questo papa !!!!!
    Mi sono informata anche sulla sua attività con la onlus Alameda, bravo !

    26 Giugno, 2013 - 18:14
  57. claudia74

    Comunque concordo con Mabuhay, tutto questo maremoto per un concerto è segnale che siamo /sono ridotti davvero male

    26 Giugno, 2013 - 18:15
  58. Alla fine il trend del thread diventa “Sara”…
    il tutto in un crescendo raveliano della serie “da te non me lo aspettavo proprio…
    (e chissà se Sara sa che qui -ma è cosi un poco ovunque- è bene se sei “tradi” o “prog” (e fai gioco di squadra, che vuol dire a volte condividere cose palesemente imbecilli…) ma se “ragioni” …

    26 Giugno, 2013 - 18:58
  59. Un “poco” OT e buttiamola sullo scherzoso, famose ddu risate…
    Leggendo il chirografo che istituisce una Pontificia Commissione Referente sull’Istituto per le Opere di Religione trovo scritto:
    “Noi abbiamo deciso di istituire una Commissione Referente sull’Istituto per le Opere di Religione”
    dove “Noi” non è altro che “plurale maiestatis” e vor dì er sor Papa.

    Scusandomi per la volgavità, ma volevo chiedeve:
    che dite? je fara rode er culo a tanti quel “Noi”?

    26 Giugno, 2013 - 19:29
  60. Sara1

    Grazie per il link Nino.

    26 Giugno, 2013 - 20:15
  61. Non ho avuto tempo di leggere tutti i post, ma, secondo me, almeno una capatina papa Francesco avrebbe dovuto farla. Gli ospiti sono sempre ospiti, si entra velocemente, ci si scusa, si saluta e poi ci si allontana con un affabile arrivederci.

    26 Giugno, 2013 - 20:22
  62. Sara1

    Però vedendo il programma ci credo che voi romani fate i superiori, chissà quante occasioni avete, è come noi con il mare!!

    Dalle mie parte nada de nada, con questi chiari di luna poi…

    🙂

    26 Giugno, 2013 - 20:23
  63. Sara1

    Ho sbagliato faccina

    🙁

    26 Giugno, 2013 - 20:24
  64. Nino
    26 Giugno, 2013 - 20:37
  65. L’avevo notato, Ubi. La prima impressione per quel “Noi” è che papa Francesco facesse la faccia truce…

    26 Giugno, 2013 - 23:27
  66. Sara1

    Appunto: il mare, la musica, l’arte il vescovo di Roma. Il prossimo che fa il distaccato dalle gioie terrene gli tiro una (virtuale) secchiata d’acqua.

    🙂 🙂 🙂

    p.s. noi abbiamo meno traffico.
    Almeno quello.

    27 Giugno, 2013 - 8:18
  67. Vorrei ricordare che anche Pio IX fece fermare la carrozza sulla quale girava per Roma osannato da tutti per assistere una vecchia morente. Era soprattutto un sacerdote; purtroppo gli toccò fare politica. E’ giusto che lo abbiano beatificato (so di andare contro corrente, ma non importa).

    27 Giugno, 2013 - 12:42
  68. luca73

    Dopo l’assurda deliberazione della Corte Suprema USA che ha bocciato il Defense of Marriage Act (la legge che limita il matrimonio solo tra un uomo e una donna), ho un sogno:
    che Papa Francesco rompa il suo silenzio in campo politico, specie sui terreni minati che maggiormente vedono contrapposta la Chiesa cattolica alla cultura dominante, e cioè aborto, eutanasia e, per l’appunto, matrimonio omosessuale.
    Io ci spero.

    27 Giugno, 2013 - 13:47
  69. lorenzo

    Quando e come lo riterrà opportuno, credo che Francesco non avrà reticenze nell’esprimere con assoluta chiarezza quello che la Chiesa Cattolica afferma in materia di queste tre questioni. Da cardinale l’ha fatto in lungo e in largo.
    Non mi pare si faccia alcun problema di ” terreno minato”. Anzi, mi pare che ci inviti a scoprirne di sempre nuovi su cui non stancarci di testimoniare il Vangelo: che è SEMPRE contrapposto alla cultura dominante.(E’ così da 2000 anni e quali che siano le culture dominanti. La cosa forte è che anche nelle cosiddette “società cristiane” dei secoli passati, che avrebbero dovuto essere basate sul Vangelo, il Vangelo è sempre restato assolutamnente contrapposto alle applicazioni pratiche che ne sono state date, dal PapaRE in giù…)
    Quello che vedo molto difficile ( per fortuna, a parer mio) è che Francesco invada il “campo politico” di chicchessia. Oltretutto in questo ha ben chiaro, mi sembra dai primi interventi, la sostanziale differenza che c’è tra un vescovo di una nazione e il Vescovo di Roma.
    Poi, per carità, tutto è possibile. Ma adesso come adesso questa parte del sogno di Luca 73 credo rimarrà in un cassetto.

    27 Giugno, 2013 - 14:44
  70. Federico Benedetti

    Più il tempo passa e più un suo intervento diventa necessario.

    27 Giugno, 2013 - 14:44
  71. Mi rivolgo solo a te Lorenzo.
    Che il mio vescovo e papa si esprima contro ogni violenza e sfruttamento,
    questo
    non rientra nella difesa del feto, e morenti ?

    Poi,
    a me cattolico,
    che male mi fa se due donne
    nella sola sede civile,
    celebrano un matrimonio civile ?

    Violentano le altre famiglie ?
    Quale violenza esercitano verso una persona ?

    Nella sede civile,
    storicamente,
    lo Stato legifera sulle cosuetudini che si sono radicate e su quelle che vanno radicandosi,
    allo scopo di preteggere,
    contro i sopprusi.

    A me cattolico,
    due persone sposate in sede civile,
    non mi TOLGONO nulla,
    per esercitare l’amore, la carità, la libertà di educazione, la libertà di credere in Gesù nella mia comunità ecclesiale.

    Perchè il bisogno di togliere ad altri quello che possono avere ?

    Il matrimonio da circa 3 secoli stava cambiando.

    Non esisteva il matrimonio per amore.

    Il matrimonio per amore in illo tempore era eccezione.

    Ci si sposava per “sistemarsi” sperando di “trovare un buon partito”.

    In tanta parte del mondo è ancora così,
    dove la donna è ancora proprietà che passa dal padre al marito.

    In occidente si è evoluta la visione dell’amore/affetto, nel matrimonio,
    che oggi arriva a includere l’amore tra due persone stesso sesso.

    Da 3 secoli le cose si muovono in modo ineludibile.

    Le demonizzazioni, soprattutto a mezzo religione,
    fanno scorrere solo sangue.

    Io sono chiamatoi ad amare le persone così come sono,
    non come vorrei fossero.

    Aiutiamo a pacificare le persone,
    non a farle star male.

    daiiiiiii 🙂

    27 Giugno, 2013 - 15:06
  72. Federico Benedetti

    I vescovi sono stati chiari:

    http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/nozze-gay-usa-sentenza-matrimoni-omosessuali.aspx

    Il problema non è “che male fa se…”, ma chiedere ai legislatori di tutelare le famiglie fondate sul matrimonio e aperte alla vita. Rispettiamo i sentimenti di tutti e la libertà di tutti, ma chiediamo agli Stati di non mistificare la realtà, non confondere le cose e chiamare “matrimonio” solo l’unione tra un uomo e una donna.

    27 Giugno, 2013 - 15:15
  73. Luigi Franti

    Gentile Luca73, non mi sembra probabile che si verifichi quanto lei auspica, ma sperare è sempre lecito.

    Ma poi, perché definisce “assurda” la sentenza della Corte Suprema americana? Potrà sembrare assurda a lei, a me e a qualcun altro, ma non alla maggioranza delle persone (anche qui dentro, temo).
    Per la visione del mondo oggi prevalente nulla può essere considerato assurdo.
    La lettera citata nel suo ultimo messaggio dal signor Benedetti non è affatto una provocazione: è letteralmente vero che, se l’unico principio ammesso è che tutto ciò che l’individuo desidera deve essergli riconosciuto come diritto a condizione che la maggioranza è d’accordo, non si vede su quali basi razionali si possa considerare inammissibile una qualsiasi istanza.

    Perché no al matrimonio poligamico o poliandrico?
    Perché no al matrimonio tra consanguinei?
    Perché no al matrimonio con individui di altra specie?
    Se pensate che ci siano delle ragioni “oggettive” e inoppugnabili per considerare inammissibili queste richieste dite per favore quali sono.

    Allargando la visuale: se il sesso non è un dato oggettivo ma un’opzione soggettiva (per cui un uomo ha il diritto di essere considerato una donna, se così gli aggrada: vedi Vladimiro Guadagno), perché il numero deve continuare ad esserlo? Se io mi sento molti invece che uno, perché non devo avere il diritto a ad essere considerato “plurale”, con tutte le conseguenze del caso? Solo perché il disturbo dissociativo di identità è nel DSM? Ma una volta c’era anche l’omosessualità!

    27 Giugno, 2013 - 16:32
  74. elsa.F

    Conosco un animalista che se potesse si sposerebbe col suo cane!

    27 Giugno, 2013 - 17:19
  75. lorenzo

    Guarda Mat. Certamente. il Papa si è gia’ espresso chiarissimamente in difesa della vita e, soprattutto, per il Vangelo della vita, che tutto comprende e racchiude.
    Sul resto della questione, io concordo sostanzialmente. Il fatto che io sia cattolico, e creda nel matrimonio e nella famiglia, mi dà il diritto – e il dovere!- di testimoniarne la forza e la bellezza. Anche l’unicità. Molto, mooolto aldilà di quello che abbiamo fatto finora, dove la testimonianza è sempre stata pochina: questo è il vero motivo per cui il matrimonio perde numeri e consensi.Abbiamo reso il matrimonio un palloso elenco di doveri e un baluardo sociale da difendere con le unghie e con i denti, non stupiamoci che i ragazzi oggi se ne facciano in buona parte schernie. Quindi abbiamo molto da impegnarci e da testimoniare, con la vita intera.
    Sull’impedire che coppie dello stesso sesso non possano vedere codificati i propri diritti di convivenza, trattandosi di questione sociale e politica, posso esprimere dissensi, dubbi, distinguo, opposizione e contrarietà in varia misura. Certo NON ci posso fare sopra una crociata. E , assurdo o non assurdo, se gli organi preposti- come è accaduto in USA- sanciscono quello che hanno sancito,io prendo atto e stop.Mio diritto ( e pure dovere) di comportarmi in altro modo, diritto e dovere dei cittadini di fare quello che la legge consente. A me, se lo ritengo, comportarmi in modo diverso e anche opposto, ovviamente.
    Però, alla fine di tutto, sta il fatto che io mi fido completamente della Chiesa.
    Proprio la Chiesa nostra, quella stessa che ha le sue magagne e i suoi tarli che la rodono.Io mi fido della Chiesa.E ad essa, anche in questa materia, mi appoggio e mi affido.Fidandomi anche delle sue prudenze, dei suoi tempi lunghi, della sua capacità di sbagliare, ma anche della capacità di rettificare.
    LAsciamo fare a Francesco, nella fattispecie. E vediamo un po’.

    27 Giugno, 2013 - 17:38
  76. Federico Benedetti

    Caro Lorenzo,
    come già evidenziato, il tuo ragionamento è certamente corretto per quella che è la dimensione personale della fede e il dovere della testimonianza al prossimo, ma rischia di sottovalutare quella che è la dimensione sociale e culturale del cattolicesimo.
    I cattolici non possono alzare le spalle e fare come se niente fosse, hanno il dovere morale di partecipare al dibattito sociale e politico portando il proprio contributo, presentando coerentemente la propria visione della società, testimoniando anche in quelle sedi i propri valori.
    Proprio il Papa ci ricorda che la politica è una forma “alta” di carità e quindi non possiamo proprio limitarci a guardare e dire “io prendo atto e stop”.
    Non ce lo permette la nostra fede e la nostra coscienza. Non ce lo permette il nostro essere cattolici.

    27 Giugno, 2013 - 17:48
  77. lorenzo

    Ma certamente.
    Facciamoci il mazzo , partecipiamo al dibattito, manifestiamo quello che dobbiamo manifestare. Magari proponiamo anche qualcosa di positivo e di fattibile- è già bello che pronto- e non limitiamoci a dire no!no!no! istericamente.
    Dopodiche, alla fine del percorso, della battaglia o per meglio dire del confronto politico, se- come è altamente probabile- i numeri non saranno dalla nostra parte, si prende atto e si dice stop. Come è stato per divorzio e aborto.
    Va da sé che a quel punto la testimonianza deve illustrare e convincere della diversità e della bellezza di un’alternativa che non sarà piu’ garantita per legge.
    Cosa che- penso con l’introduzione del divorzio- è pesantemente mancata .Proprio da parte cattolica.

    27 Giugno, 2013 - 17:54
  78. lorenzo

    piu’ che perplesso, sara.

    27 Giugno, 2013 - 17:55
  79. Federico Benedetti

    Cara Sara,
    è solo l’inizio: l’ideologia del gender e i c.d. “diritti civili” dei gay porteranno a uno stravolgimento radicale della società in cui viviamo.
    Non è solo un problema di istituire per legge le “unioni civili” per le coppie omoaffettive o di tutelare i diritti individuali di una minoranza; è un vero e proprio vaso di Pandora: una volta scoperchiato, aspettiamoci di tutto.

    http://www.vicariatusurbis.org/diaconatus/__nuovo/articoli/formazione/formazione0911.asp

    27 Giugno, 2013 - 17:56
  80. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    non vedo isterismo e divieti ingiustificati.
    Tutte le iniziative portate avanti, a fatica, finora sono state ben motivate e argomentate.
    Il problema è che le logiche del mondo sono molto seducenti e molti cattolici si lasciano tentare da ragionamenti come “che male fa se..” e sottovalutano la questione e le drammatiche conseguenze che questa deriva porterà con se’.

    27 Giugno, 2013 - 17:59
  81. Sara1

    “La storia di Coy è caratterizzata dal fatto che il bambino ha espresso fin dai 18 mesi di vita il disagio verso il suo corpo e verso il ruolo sessuale assegnatogli”

    Lasciamo perdere la Chiesa e il catechismo, quale disagio può esprimere un bimbo di 18 mesi verso il ruolo sessuale assegnatogli?
    E poi che ruolo sessuale si assegna ad un bambino di 18 mesi, il fatto che gli metti i pantaloni invece che la gonna?
    Bho.

    27 Giugno, 2013 - 18:01
  82. Federico Benedetti

    Follia pura

    27 Giugno, 2013 - 18:02
  83. lorenzo

    Sì, sono convinto anch’io. Non so se “stravolgimento” sia la parola adatta, ma certamente a cambiamenti molto evidenti sì. Ma questi cambiamenti, non vorrei sembrare ingenuo, ce li abbiamo già sotto il naso da un pezzo. Un piccolissimo dato empirico. Ecco qui dei titoli di serial televisivi tra i piu’ popolari in tutto il mondo ( e popolarissimi in Italia):
    Grace Anatomy / Modern Family / Law & Order/ ER/ Glee
    o i caserecci
    Il medico in famiglia/ Tutti pazzi per amore/ i piu’ visti in assoluto e targati Rai(1).
    In tutti c’è almeno una storia gay normalizzata, in diversi un matrimonio gay, e almeno in due/tre una figliolanza da genitori gay.
    La mentalità e il “comune senso del pudore” – anche se non è il termine esatto-sono già là dove noi iniziamo adesso a far le barricate.
    Morale: non sarà con i divieti “per legge” che si salveranno cose di cui noi cattolici ( e non solo, intendiamoci, ci sono fior di meravigliosi matrimoni unici e perenni tra atei, così come meravigliose famiglie) conosciamo la bellezza, la forza, la capacità creativa. E’ bene che tiriamo fuopri quello che abbiamo da dire in tal senso, perché “la battaglia” dovremo farla lì.

    27 Giugno, 2013 - 18:06
  84. Federico Benedetti

    Nel ‘700 la Beata Anna Maria Taigi lo aveva profetizzato, lei madre di famiglia, moglie, casalinga, mistica e santa in una delle sue tantissime visioni vide e scrisse:

    ” […]dopo questi segni, quando si sarà vicini alla fine, il Drago sarà sciolto e la Divina Madre inviterà alla penitenza e gli uomini senza tener conto dei Celesti moniti andranno per le vie della Eterna Città Santa bagnata dal Sangue dei Principi(Apostoli), portando la Lussuria in processione; e il Padre della Menzogna sarà a loro capo. Sacrilegi compiranno contro i tempi del Santo Spirito e contro la Religione: gli uomini si vestiranno da donne e le donne si vestiranno da uomini, la Voce del Santo Vicario non sarà ascoltata e l’ Alma Sua figura sara fatta oggetto di scherno e risa, allora il Drago che già ha preso possesso del suo regno istillerà lumi alle menti degli a lui soggetti per diffondere l’alito pestilento della Lussuria ove il Beatissimo pose Sede e per diffondere e moltiplicare l’opera sua nefanda di distruzione e perdizione, dovrà allora dalla Cristianità implorarsi la Misericordia di Dio e fare Orazione per la Chiesa Militante domandando aiuto alla Madre Santa e offrendo penitenze e sacrifici […]”

    http://www.santiebeati.it/dettaglio/33200

    27 Giugno, 2013 - 18:09
  85. lorenzo

    Lascerei in pace l’augusta beata.

    27 Giugno, 2013 - 18:16
  86. lorenzo

    …e, a onore del vero, ” l’alito pestilento della lussuria ove il Beatissimo pose Sede” non è certo novità di questi anni ed è arrivato da mo’ prima dei gay pride….
    Limitarsi al Pater, Ave , Gloria. E’ già tutto li.

    27 Giugno, 2013 - 18:20
  87. Federico Benedetti

    Sottovalutiamo e relativizziamo sempre tutto, alziamo le spalle, “prendiamo atto e stop”, nella speranza di non dover rendere conto delle nostre omissioni.
    Il Signore ci aiuti e ci benedica sempre.

    27 Giugno, 2013 - 18:33
  88. FABRICIANUS

    Eppure Cristo ha già vinto la morte….Perchè preoccuparsi o Federico…
    Io tutto sommato mi sento sicuro…

    27 Giugno, 2013 - 18:40
  89. Sara1

    Io son strana ma anche Ubi: come si fa a mettere insieme, Cantuale, il latino e Arrapaho???

    Tra questo e Silvia Bottini siamo al sublime.

    🙂

    27 Giugno, 2013 - 21:29
  90. Fossi in te mi chiederei come si fa a mettere insieme cattolicesimo e gayume…
    (e l’apologia o almeno il laissez-faire nei confronti dei c.d. “matrimoni gay” e relative adozioni con strascico di follie tipo francia con la fine di “mammà-papà” e l’inizio de “gen1-gen2” )
    Gratta gratta sotto la rogna c’è il puzzaciato eretico; e intorno a essi tanti indifferenti o simil tali che scartano il moscerino e si ingoiano…

    27 Giugno, 2013 - 22:00
  91. Pietro Toscanini

    “Una composizione musicale?

    JMB sJ : ‘Tra quelle che preferisco, sicuramente l’ouverture Leonore numero 3 di Beethoven nella versione di Furtwängler, che secondo me è il miglior direttore di alcune delle sue sinfonie e delle opere di Wagner.’ ”

    http://www.youtube.com/watch?v=SegyB2nlKG8

    ( Wiener Philarmoniker, Wilhelm Furtwängler
    registrazione dal vivo, 2 maggio 1944 )

    27 Giugno, 2013 - 23:25
  92. Pietro Toscanini

    Ma siccome oggi son stato a Piacenza, snodo fra le origini parmensi del mio lontanissimo cugino Arturo, e le mie medesime, e siccome ho apprezzato il flash-mob beethoveniano in salsa catalana proposto dal Franti, lo ringrazio figuratamente da un capo all’altro dell’Emilia-Romagna con questa breve..:

    http://www.youtube.com/watch?v=y8tMl8UraxM

    (Sempre nel 1944 – e dai commenti si vede proprio che molti non hanno ancora digerito Artuturo, certi anglo-sassoni, e gli preferiscono l’intellettuale Wilhelm..- , ed è il Coriolano.

    Ma a 1:13 si sente qualcosa che potrebbe offendere le orecchie pie, e non è stato previsto da Beethoven in partitura.. – Ma è quello il bello: ci sarebbe voluto lui, in Aula Nervi, sabato, a essere piantato in asso dal papa…)

    27 Giugno, 2013 - 23:34
  93. Pietro Toscanini

    La Kanzlerin ha donato ben 107 cd furtwaengleriani!

    (Che bello, mica lo sapevo, davvero.)

    (E pensare che il grande attore shakespeariano tedesco Horst Tappert è stato postumamente espulso in aeternum dai programmi della tivvù di stato tedesca..)

    27 Giugno, 2013 - 23:42
  94. Sara1

    Si, aveva anche previsto tutto dicendo; ”non so se lei avrà il tempo per ascoltarli…”

    Colpa della Merkel (sempre).

    27 Giugno, 2013 - 23:56
  95. Pietro Toscanini

    Questo è tutto il film (del per me sempre -per un motivo o per l’altro- grandioso ungherese István Szabó):

    http://www.youtube.com/watch?v=-hh2V_r_TdU

    (ci vuole una buona comprensione dell’inglese americano, fra l’altro, ma vi sono scene, anche solo i primi tre minuti del film, che parlano da sole -per quanto ovviamente di maniera, ma Beethoven fa il resto.. soprattutto quando è sotto le bombe.)

    (Ovviamente, la morale, alla fine, è ben al di sopra dei giochi de e fra le parti.)

    28 Giugno, 2013 - 0:05
  96. Pietro Toscanini

    Sì, in effetti, per l’anno della Fede, avrebbero potuto scegliere la Missa Solemnis, se proprio volevano eseguire Beethoven (ma certo che eseguire una messa ‘in forma di concerto’ è forse passibile di esser considerato ancor più ‘mondano’..) .

    Qui, anche per equilibrare (non che ce ne sia bisogno, è una battutta, e poi si sa che sanguigno e non-baciapile lo era comunque..) la memoria di Arturo :

    http://www.youtube.com/watch?v=htvaPxCngAg

    la seconda parte del Credo della grande Missa beethoveniana.

    28 Giugno, 2013 - 0:18
  97. Pietro Toscanini

    Toh! (Un quarto di secolo fa..)

    “L’ arte supera le distanze, è vero. Ma il messaggio di Beethoven non coincide mai con quello della Chiesa, nemmeno quando intona il testo della messa: le affinità, anche musicali (e studi recenti lo dimostrano), sono per la rivoluzione francese e la civiltà che da quella rivoluzione è nata. Se proprio un anniversario Beethoven può celebrare è quello imminente della Rivoluzione Francese e non l’ insediamento di un pontefice.”

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/11/01/grande-sawallisch-davanti-al-papa.html

    28 Giugno, 2013 - 1:05
  98. Pietro Toscanini

    Ma infine, sia come sia..

    (Da un programma di sala del teatro Verdi di Trieste :

    “Se la maggior parte delle ouvertures di Beethoven nacque come introduzione sinfonica a uno spettacolo teatrale: un Singspiel, come nel caso del Fidelio, o un balletto (Le creature di Prometeo) o una serie di musiche di scena (l’Egmont), diversa è la storia dell’ouverture Coriolano, che deriva il suo titolo da quello di una tragedia del drammaturgo austriaco Joseph Collin, stimato anche da Goethe. Collin non ebbe timore di affrontare con lo stesso titolo, lo stesso argomento illustrato da William Shakespeare e scrisse il suo dramma facendolo rappresentare per la prima volta nell’aprile del 1807. La trama dei due testi comunque divergeva in un aspetto fondamentale. Shakespeare è più fedele alla vicenda storica di Gneo Marzio Coriolano, condottiero romano vissuto fra il VI e il V secolo A.C., che dopo aver gloriosamente combattuto contro i Volsci si era alleato con loro contro la sua stessa patria, e indotto al ripensamento dalle suppliche di moglie e figlia aveva finito per essere ucciso dai Volsci stessi; Collin invece, puntando più sul dissidio interno del protagonista, lo fa perire suicida. Questo finale piacque a Beethoven tanto da spingerlo a comporre questa ouverture, che vide la sua prima esecuzione nel dicembre 1807, nel palazzo viennese del principe Lobkowitz. L’ouverture potrebbe dunque essere nata come riassunto dei contenuti spirituali del dramma di Collin, giustificando la lettura dell’ouverture come pezzo in qualche modo “a programma”, se non come anticipo del poema sinfonico vero e proprio. Beethoven infatti la caratterizzò stilisticamente ed espressivamente in modo tale da farne la più efficace sottolineatura dei valori morali del Coriolano di Collin che fosse possibile lecito immaginare.” Dal fortissimo imperioso, catastrofico, che apre l’ouverture con una serie di colpi di maglio…. alle frasi misteriosamente supplichevoli che sembrano contrapporvisi senza ottenere risposta, al successivo inarrestabile procedere di momenti melodici brevissimi ma indimenticabili alternati a nuove impennate drammatiche, tutto nell’ouverture sembra ricordarci – come sostiene il musicologo Daniele Spini – il fatalismo della Quinta sinfonia, completata pochi mesi dopo”. “)

    http://www.youtube.com/watch?v=QoultibNlus

    Wilhelm Furtwängler (1886-1954) conducts Berliner Philharmoniker
    Live recording; Berlin, on 27 July 1943 .

    ( E i quasi venti minuti di prove, sempre per il Coriolano, dell’instancabile settantanovenne Toscanini nel ’46 :

    http://www.youtube.com/watch?v=wjB73C8J8Cw

    Forse, chi non si è mai davvero macerato su una partitura di musica d’insieme, da camera, o anche ‘solo’ solistica, o in qualunque altra cosa necessiti perfezione di cesello e politura, tensione nell’attenzione ai dettagli -e potrebbe valere anche per lo studio di un esame o un allenamento sportivo- , forse -forse- ascoltando, dopo Wilhelm sopra, Arturo che prova e soprattutto fa provare, e poi di nuovo Wilhelm e poi Arturo, etc… capirà che, dalla parte del musicista, dell’ ‘esecutore’, “il concerto” non si può definire -se non marginalmente- un mero ‘rito borghese’. In realtà per certi versi è più simile al fare il minatore di diamanti, e poi esserne pure il tagliatore, e poi ancora a colui che li monta sull’oro, che ad altro, che al portarli e basta, i gioielli di pietra, con vanto, “in società”..)

    28 Giugno, 2013 - 1:18
  99. lorenzo

    Il forte della Chiesa è che è sempre piu’ bella e piu’ viva di quanto la pensiamo e dei suoi singoli componenti.
    Per cui mentre stiamo a interrogarci sul “come si fa a mettere insieme cattolicesimo e gayume “, molte diocesi italiane – dico diocesi non don Ciotti o i preti arcobaleno che fanno diventare arcobaleno nel colorito Federico- saggiamente, maternamente o paternamente che dir si voglia, ma forse sarebbe piu’ giusto dire fraternamente, nominano incaricati ed elaborano specifiche pastorali per i fedeli omosessuali.
    Io mi interrogherei piuttosto su come si fa a mettere insieme Vangelo e moralismo benpensante, per esempio… ma, per dirla con Sara, pure io son strano.
    Morale: ripetiamo le parole di Federico: il Signore ci aiuti e ci benedica sempre. Amen.
    (tenendo presente che la speranza che non ci chieda conto delle nostre omissioni è del tutto infondata. Quindi, se invece di scagliar saette e lanciare anatemi “contro”, impiegassimo finalmente la vita a far capire la bellezza e la pienezza del Vangelo, ometteremo un po’ meno).
    E adesso buona nanna.

    28 Giugno, 2013 - 1:22
  100. manuel76

    Continuo a non capire cosa eventualmente tolga una pastorale di accoglienza e di cura della spiritualità di persone omosessuali alla maggioranza eterosessuale.

    Dà scandalo?

    E’ più credente un omosessuale che frequenta e dà il suo contributo alla comunità o un “fedele” eterosessuale che va a messa a Natale? (per tanti la Pasqua è giusto quella delle uova al cioccolato…ma il Natale è proprio sacro!)

    Su chi salvare deciderà il Padre…
    …ma mi sembra che la pastorale dovrebbe concentrarsi sul recupero degli etero alla messa, anzichè sparare su chi cerca di avvicinare persone omo, anzi in sinergia con questi!

    28 Giugno, 2013 - 8:37
  101. Sara1

    Il problema è antropologico, ovvio che non toglie niente alla coppia etero il matrimonio gay.
    Il problema è l’idea di uomo, un uomo che se a 18 mesi gioca con le bambole a 10 anni viene riempito di ormoni per cambiare sesso, che passa.

    28 Giugno, 2013 - 8:46
  102. Sara1

    Come educhi un bambino se passa l’idea che a 18 mesi soffre perchè rifiuta il ruolo sessuale assegnatogli?
    In pratica devi rinunciare a dire uomo donna, maschio femmina, madre e padre.

    28 Giugno, 2013 - 8:48
  103. Federico Benedetti

    Sulla pastorale rivolta agli omosessuali non c’è niente da eccepire: è un segno di attenzione e cura da parte della Chiesa.
    Non confondiamo però le cose.
    Io ho parlato di una certa ideologia che si sta diffondendo sempre più grazie al favore della stampa laicista e all’afasia di una parte del mondo cattolico. Un’ideologia pericolosa che mina le radici stesse dell’uomo e della nostra società.
    Le logiche di questo mondo ci portano a negare e giustificare il male e il peccato. Il diavolo non esiste, l’inferno è vuoto e i santi dicono banalità fuori dal tempo, prima ci sono IO e poi, molto poi c’è dio (e deve rendere conto a me!)…

    Invece di “prendere atto e stop”, occorrerebbe vigilare, come in Mt 26:
    “Vegliate e pregate , affinché non cadiate in tentazione”.

    28 Giugno, 2013 - 8:49
  104. Sara1

    Si Federico ma non capisco perchè per difendere una giusta idea di uomo da teorie strampalate bisogni tirar fuori il solito armentario di Satana, aliti fetidi e lussuria.
    Che sponda puoi trovare in questo modo con il mondo laico?

    28 Giugno, 2013 - 9:24
  105. Sara1

    Bisogna.

    28 Giugno, 2013 - 9:25
  106. Federico Benedetti

    Pensavo che i miei interlocutori su questo blog fossero cattolici praticanti.
    Ed è tra questi cattolici praticanti che non si trova un minimo comun denominatore ogni volta che si affrontano queti temi.
    Perchè? Non sarà che la logica del mondo (quel mondo laico di cui parla Sara) è sempre più anche la logica di certi cattolici?

    “Viviamo nel mondo ma non siamo del mondo” (Gv 17,14).

    28 Giugno, 2013 - 9:58
  107. Sara1

    Secondo me non si può discutere con il mondo vestiti da templari, soprattutto se ci sono valide motivazioni razionali per contrastare queste teorie.
    Secondo me, poi ad ognuno il suo.

    28 Giugno, 2013 - 10:12
  108. lorenzo

    Si continuano sempre a confondere i due piani.
    Quello della nostra fede e quello della società civile.
    Ovvio che la prima NON PUO’ CHE esprimersi e tradursi nella vita della seconda: a tutti i livelli, in tutti i modi e secondo tutte i confronti o ( se ci fa star meglio dirlo) le battaglie.
    Questo detto, la società civile e le regole della democrazia impongono che – arrivati ad un certo punto – si voti da qualche parte, da qualche parte si decida e si legiferi. Quando questo accade, necessariamente, dal punto di vista della vita sociale, si prende atto e stop. Si deve prendere atto e stop. Non si venga ad evocare complotti o colpi di stato: ci si accontenti della banale ( e della provvidenziale) democrazia.
    Il che non toglie nulla al fatto che la testimonianza personale continui e anzi ne debba risultare assai piu’ motivata e intensa.La testimonianza personale è tanto più credibile ed efficace se fa vedere e capire la bellezza e la pienezza, la novità e la unicità di quello che si vive e in cui si crede. Assai meno se questo NON viene fatto ( viene fatto molto poco: si dà per scontato, si tiracchia a campare, si pensa che non sia affar nostro parlarne, si pensa che sia un fatto privato.Ma quale privato? Un matrimonio cristiano, una famiglia cristiana sono una bomba pubblica in grado di terremotare il piccolo mondo in cui si innestano. Se questo non succede, qualche cosa non quadra. Ma allora non c’è testimonianza alcuna).Pochissimo se la presunta testimonianza si limita a dire reiterati NO perchè no!, no perché è contro la religione!, no! perché è contro il cd. diritto naturale ecc ecc. Tutte cose belle e giuste per noi, brutte e sbagliate per altri, muro contro muro, cosa finita senza il minimo risultato.

    28 Giugno, 2013 - 12:04
  109. Oggi mons. Crepaldi ha rilasciato un’intervista piuttosto forte.

    http://www.vitanuovatrieste.it/ma-i-fedeli-laici-dove-sono/

    Quello che troverei davvero interessante sarebbe che si aprisse un dibattito sereno e approfondito, lungo, senza etichettature, sul ruolo del laicato nella Chiesa oggi, e sulle modalità di partecipazione. Al di là degli steccati ideologici di cui personalmente, detto senza mezzi termini, non ne posso davvero più.

    28 Giugno, 2013 - 12:20
  110. Sara mi intrometto…
    1) Che esista un Diavolo, e il “mistero d’iniquità” e che esso “operi” non l’ho detto io (anzi proprio su questo tema che ci sia qualcosa di demoniaco l’ha detto l’allora card. Bergoglio oggi Papa Francesco).
    2) Non vedo perchè affermare certe cose sempre valide sia “vestirsi da templari”. E poi, in fondo, questa non è una querelle “di e tra filosofi” per cui affrontiamo il tema solo con la ragione… Noi siamo (dovremmo essere poichè non tutti…) cattolici e oltre alla ragione abbiamo (dovremmo avere poichè non tutti…) la fede e di tale fede rendiamo conto, e se a te sembra che questa fede dica cose scomode, o almeno della fede non dovremmo darne conto, embe’ il problema è tutto tuo…
    3) La carne o la lussuria non l’ho tirata fuori io, ma visto che ci siamo… una precisazione: in un altro thread lo scrivente ha parlato di “carne” e in modo molto “carnale” (volgave e pvosaico a detta di alcuni…). Embe’, levata di scudi e quasi quasi che l’amore platonico…
    Tu che hai studiato teologia se ben ricordi in una eresia ben definita e condannata, tra le tante cose essa proclamava anche l’amore tra uomo e donna solo spirituale.

    In ultimo, a beneficio di tutti ripeto: se vogliamo “ragionare” è un conto, se vogliamo fare i “giochi di ruolo” allora -e senza offesa- il vaffa è anticipato, ed evitiamo di parlare…

    28 Giugno, 2013 - 12:20
  111. Grazie del link Nico.
    Ora alcuni ben noti diranno affermeranno e giureranno che mons. Crepaldi è un pericoloso reazionario tradizionalista… (magari con simpatie lefebvriste…)

    28 Giugno, 2013 - 12:25
  112. manuel76

    Si parteciperebbe più volentieri se la gestione economica e decisionale vedesse alla pari laici e parroco nelle parrocchie. Invece da un lato si attende spesso che il parroco prenda iniziativa, dall’altro si accentra per mantenersi”liberi” dalle obiezioni scomode!

    28 Giugno, 2013 - 13:05
  113. Sara1

    Ubi il diavolo e la lussuria possono andare bene per un discorso ad intra, ad extra è tutto un altro paio di maniche, non so se avete esperienza di questo tipo di discussioni al di fuori di blog protetti.
    Parli con un non credente di gender e dici: é colpa del diavolo. Quello non crede né in Dio né nel diavolo, ti passa su con una ruspa e la conversazione finisce lì.

    Dialogare non significa cedere, significa trovare un linguaggio comune.

    28 Giugno, 2013 - 13:30
  114. Sara1

    E’ facile venire qua a postare il video degli squallor e fare il superiore, in certi forum così si viene bannati perchè l’omofobia non è permessa.
    In un posto che conosco (e ho frequentato per molto tempo) è stato bannato un utente storico perchè era contrario alle adozioni, altroché Arrapaho.

    28 Giugno, 2013 - 13:35
  115. Federico Benedetti

    Cara Nico,
    le parole di Mons Crepaldi dovrebbero far riflettere il laicato cattolico.
    Personalmente ritrovo le ragioni che mi hanno fatto lasciare, anni fa, l’AC.
    La mia opinione è che se responsabili laici e assistenti ecclesiastici sono incapaci di reagire alla progressiva perdita di identità dell’Azione Cattolica, non ci si possa poi stupire del calo delle iscrizioni, dell’età media paurosamente molto alta e dello scarso impatto delle pur numerose e buone iniziative aperte alla società.
    I “movimenti” per ora resistono proprio perchè hanno un approccio diverso. Il rischio però è diventino “chiese chiuse” dentro la Chiesa.
    Il laicato ha di fronte sfode molto importanti, ma ho l’impressione che non sappia da che parte cominciare…

    28 Giugno, 2013 - 13:35
  116. lorenzo

    Chiaro e limpido, Sara.
    Sul link di Camastri, solo una battuta, anzi due.
    La prima, che dopo aver bacchettato il malvezzo ( a suo parere, ovvio) del parlar con ” sì….ma”, fa bellamente la stessa cosa a proposito dell’ Azione Cattolica.
    SI, io credo nell’azione Cattolica….MA ha bisogno di riconsiderare la propria linea e il proprio ruolo ” . Parole abbastanza sgradevoli, a mio parere, che significano una cosa sola: Camastri vorrebbe una AC a sua immagine e somiglianza.
    Potrebbe sempre fondarsene una, eminenza, con il dovuto rispetto.
    La seconda. ” La presenza dei fedeli laici non riesce a darsi una configurazione coesa e coerente sul piano pubblico. ” dice Camastri. Vero.
    Posso però ricordare che quando questa configurazione era coesa e coerente sul piano pubblico, e vincente su quello politico- parlo degli anni della egemonia DC- passarono sia il referendum sul divorzio che quello sull’aborto?
    Anche allora la Chiesa pretese- contro il parere pressoché unanime di tutti capi DC e soprattutto dei big e del segretario che dava per certa la sconfitta- una battaglia nelle pizze e nella società, sulla necessità e sulla utilità della quale si prinunceranno gli storici.La Dc obbedì e onorò il suo impegno al massimo del possibile e rimediò la prevedibile e sonorissima disfatta.
    Non è che indossando l’elmetto- cosa che mi pare Camastri suggerisca manco troppo velatamente- i risultati si portino a casa.
    Dall’analisi di Sua Eminenza mi pare clamorosamente mancare questo specifco dato di fatto, numerico: non dico il cattolicesimo, ma il cristianesimo stesso è oggi minoranza assai ristretta nelle società occidentali. E l?italia non fa eccezione. Su questo dato, ci si vuole ragionare oggettivamente, o ci si vuole ostinare a cacciare la testa sotto la sabbia come gli struzzi?

    Sull’idea che il laicato venga considerato come una specie di cassa di risonanza e a un braccio armato della CEI et similia, non spendo una parola di commento, tanto mi pare sterile, riduttivo , miope e anche un pò umiliante.
    Perfettamente d’accordo con Nico che finalmente si aprisse un dibattito sensato sull’argomento. E che noi laici iniziassimo a fare le cose che SOLO NOI possiamo fare.

    28 Giugno, 2013 - 13:52
  117. Sara io sto parlando qui.
    Eppoi il mio interesse o problema è cercare di far ragionare i -sedicenti- “cattolici”…
    Il primo obiettivo è quello, “quelli di fuori” vengono dopo nell’elenco delle mie priorità…

    28 Giugno, 2013 - 13:53
  118. Uh, di nuovo quello che uno dice “cazzo” e quello capisce “botte dell’acqua” (ma nel frattempo si fa una di quelle tirate grafomanico-paranoiche-logorroico-autoerotichementali che la “supercazzola” gli fa una pipa esagerata).
    E Sara che vorrebbe parlare a quelli di fuori…
    ma quelli qua dentro chi li sceglie? e che ccià il “lanternino” per scovare certi “personaggi”?.
    Povera Italia Povero mondo, siamo messi male…

    28 Giugno, 2013 - 13:58
  119. Sara1

    Già quando si etichetta l’altro come sedicente qualche cosa è ovvio che il dialogo va a farsi benedire no?
    In ogni caso se non riusciamo a trovare un accordo e una linea minimamente condivisa tra noi chi si vuole andare a convincere fuori?
    Insistendo a mettere dopo nell’elenco delle priorità quelli che sono fuori non serve poi piangere, invocare la massoneria, Satana e le profezie medievali se passano leggi che non condividiamo,

    28 Giugno, 2013 - 13:59
  120. Lo chiamero da oggi in poi:
    “ho un appunto da fare” oppure “ho qualcosa da dire”…

    28 Giugno, 2013 - 14:00
  121. Sara, faccio un esempio: con Lorenzo che accordo si può mai trovare?
    Bisognerebbe partire dal presupposto che ci si ragioni per trovare l’accordo!
    E allora la cosa non è possibile…

    28 Giugno, 2013 - 14:03
  122. Sara1

    Se non si può trovare un accordo con Lorenzo vuole trovarlo forse con tutta una cultura pervasiva e massiccia che ha idee molto più radicali di Lorenzo?
    No, certo, però mi sono fatto grosso con qualche sparata sui blog e sono a posto.

    28 Giugno, 2013 - 14:06
  123. E poi per piacere, a “ho un appunto da fare”, spiegategli la differenza tra l’esser “laici” cattolici che vuol dire non avere ministeri ordinati” da ricoprire, e “laico” generico che non è manco cattolico…
    ammazzaquantostatemessimaleeeeeeeeeeeeeeee

    28 Giugno, 2013 - 14:07
  124. Sara1

    Grossa è un parolone, essendo alta un metro e un tappo!
    🙂

    28 Giugno, 2013 - 14:12
  125. Giampaolo Crepaldi si mostra ignorante relativamente a quello che accade nel Popolo di D.

    Dice cosa devono essere i laici,

    e non gli interessa assolutamente capire

    perchè i laici esistono come sono oggi
    e verso cosa stanno andando.

    Quindi pronuncia parole VUOTE e SENZA SENSO.

    Mi diverte molto vedere in questo blog
    integralisti IRRAGIONEVOLI

    che si piccano di stare qui
    per cercare di far raggionare
    quel che per loro sono cattivi cattolici.

    🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

    28 Giugno, 2013 - 14:14
  126. Federico Benedetti

    Ignorante è chi critica Mons. Crepaldi.
    Non perchè non abbia una sufficiente istruzione, ma perchè proprio “ignora” cosa sia il cattolicesimo. Bisogna ripartire dal catechismo dell’iniziazione cristiana e dal Padre Nostro.
    Essere considerati “IRRAGIONEVOLI” da questi personaggi è quasi un complimento. Se avessi la vocazione al martirio proverei a spiegare loro perchè ha senso “piccarsi di stare qui”, ma temo di non poter reggere un’altra ondata di insulti gratuiti.

    Domani si celebra una festa importante per Roma e per tutta la Chiesa: proviamo a ripensare al nostro modo di essere comunità e alle ragioni profonde che dovrebbero unire innanzitutto “noi cattolici”.

    28 Giugno, 2013 - 14:41
  127. Ubi non mi pensare,
    senno’

    mando a quel paese i santi consigli di Luigi
    e ti rispondo da tuo pari.

    Ora finchè non ti attacco, o non ti aggredisco,
    rispetta le distanze
    e
    non mi rompere

    28 Giugno, 2013 - 14:45
  128. lorenzo

    Chiamami pure come ti fa stare meglio.
    Piuttosto se riuscissi anche ad argomentare qualcosa, tra un ringhio e l’altro, la comprensione ne trarrebbe forse qualche vantaggio.
    Certo: sempre che interessi comprendere.
    Se invece interessa la tribunetta e sparacchiare quattro insulti, quattro condanne e quattro parolacce, va benissimo così.

    28 Giugno, 2013 - 14:45
  129. Federico Benedetti

    ATTO DI FEDE

    Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che tu hai rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere.
    Ed espressamente credo in te, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figlio e Spirito Santo.
    E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, incarnato e morto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna.
    Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede.

    28 Giugno, 2013 - 14:50
  130. UBI
    cerca di non infastidirmi

    28 Giugno, 2013 - 15:41
  131. manuel76

    I laici, pochi, esistono, per fortuna, ancora nonostante nulla possano.
    Il laico ha fondamentalmente due facoltà: ascoltare i sani consigli e fare offerte, specialmente 8 per 1000 alla Chiesa cattolica.
    Ma della vita della Chiesa decidono solo gli ordinati.

    Visto che la procreazione fa la differenza, dovrebbero essere ordinati preti solo quelli che son diventati papà entro la mezzanotte che precede la consacrazione.

    Cosi’ danno il buon esempio e sanno di cosa stanno parlando.

    28 Giugno, 2013 - 15:47
  132. Un’altra zappa…
    Vorrei capire perchè il blog-condominio Accattoli sia ricettacolo d’eretici e d’ignoranti d’ogni sorta…

    28 Giugno, 2013 - 15:50
  133. UBI
    cerca di non infastidirmi.

    E’ inutile fare prediche
    e poi fare stalking.

    28 Giugno, 2013 - 15:57
  134. Beh, le premesse per il dibattito sereno sul ruolo del laicato non è che si stiano manifestando proprio bene bene bene…

    C’è di buono che nonostante tutto è un dibattito, finchè qualcuno non se ne va sbattendo la porta – ops, la tastiera…
    (“Che cos’ha di bello una rosa appassita? Che cos’ha di bello una rosa sfiorita? Ha che nonostante tutto, è una rosa. Ha che nonostante tutto è per te – L. Battisti)

    Allora: al di là dei contenuto di quanto dice mons. Comsatri (cioè non tirando in ballo i valori di cui parla l’intervista) mi interessa proprio il tema del ruolo laicale.
    Manuel76 afferma che per un maggior impegno del laicato è tutta questione di strutture (attaccamento di questo o quello alla gestione – anche economica – delle cose).
    Lorenzo e Sara mi pare rilevino una difficoltà ad individuare un linguaggio adatto a stare oggi nella società e nella Chiesa.
    Federico parla di carenza di identità cristiana, Ubi e Matteo lamentano la difficoltà degli altri a ragionare.
    Ho capito bene?

    28 Giugno, 2013 - 15:58
  135. lorenzo

    yes!

    28 Giugno, 2013 - 16:04
  136. Nico non ha capito bene, ma per colpa mia che mi sono spiegato male o in parte.
    Io lamento la difficoltà dei laici cattolici (che scusatemi la “palla”, ma è cosa diversa dal “laicato” e dall’accezzione corrente…) ad OBBEDIRE e a cercare di capire perchè bisogna obbedire!
    Che poi se ne voglia “ragionare” della necessità dell’obbedienza alla dottrina cattolica e alle istanze proposte dalla gerarchia allora…
    ma “l’obbedienza è d’obbligo”.
    E dove certo “fiuto” delle questioni alcuni della gerarchia l’hanno perduto, ci sono “laici cattolici” che ce lo hanno ancora e bello forte…

    28 Giugno, 2013 - 16:16
  137. Federico Benedetti

    E tu, Nico, cosa dici?

    28 Giugno, 2013 - 16:18
  138. O per completezza e chiarezza, quelli della gerarchia che hanno perduto il fiuto sono certi “mon-signorini” (o mon-signorine?) che vanno facendo certe dichiarazioni più che possibiliste sui matrimoni gay .

    28 Giugno, 2013 - 16:18
  139. Luigi Franti

    Ricorro alla competenza linguistica dell’umiltà per sapere se l’espressione “guapp’ e cartone” potrebbe essere indicata per definire chi sappiamo noi, o quali più icastiche e acconce definizioni offra il napoletano in un caso del genere.

    28 Giugno, 2013 - 16:30
  140. Franti io direi che quella da lei citata è indicata.
    Ce ne sarebbero anche altre, icastiche e pure peggio…
    ma dato che sono spaventato assai assai, mi stongo zzitto cosi stongo sicuro di portarmi la pelle a casa; non vorrei che arritirandomi di notte dinto al vico scuro qualcuno mi aspetti per sfidarmi a duello con la “molletta”…
    Temo le armi da punta e da taglio e certi ceffacci che potrebbero maneggiarle…
    wow wow wow

    28 Giugno, 2013 - 16:59
  141. puzza di pedofili in giro …..

    28 Giugno, 2013 - 17:11
  142. Oddio, Matteo, credevo di essermi lavata…
    😉
    sorridi, dai, altrimenti non riesco a scrivere quello che volevo…

    28 Giugno, 2013 - 17:18
  143. …alle 15.58 ho scritto Comsatri, volevo scrivere Crepaldi e ho sbagliato non solo vescovo ma anche battitura.
    Stiamo proprio messi bene…
    🙁

    28 Giugno, 2013 - 17:31
  144. lorenzo

    bene, prendiamo pure come buona la concezione paramilitaresca del laicato basata sulla OBBEDIENZA come ricetta per il laico cattolico perfetto (OBBEDIRE: ci vogliamo mettere anche un credere davanti e un combattere dietro, così suona ancor meglio?!) resta il problemino di capire a CHI obbedire, su COSA obbedire, in CHE CAMPI obbedire. Per esempio: si obbedisce al monsignorone tipo Camastri o ai monsignorini dileggiati qui sopra? E chi decide chi è un monsignorone o un monsignorino? Si obbedisce alla gerarchia, si potrebbe dire: ma ecco, già si distingue tra gerarchia ” buona”( fiutodotata) e gerarchia farlocca (fiutosprovvista). E chi certifica il fiuto ai gerarchi, pardon ai membri della gerarchia?
    Si dirà: che si obbedisca al Papa. Giusto. Andiamo a vedere l’iradiddio che ha suscitato nei cattoliconi sulla carta tutti pro oboedentia ( & putroppo senza pax, a considerare dalla virulenza dei toni) certa mancanza di termini, certa voluta assenza di richiami, da parte del Papa in carica. Altro che oboedentia: si è passati a qualcosa di molto simile allo spernacchio, e , su questo stesso blog, si è dato disinvoltamente dell’eretico al Romano Pontefice.

    Anche prendendo come termine di paragone l’intervista linkata, per esempio, in COSA si concretizza , in soldoni e fuori dai paroloni d’ordine, questa benedetta obbedienza?

    28 Giugno, 2013 - 17:32
  145. lorenzo

    sorry, ” Camastri” invece di Crepaldi, il copywright dell’errore di vescovo e di battitura è mio, Nico.
    🙂

    28 Giugno, 2013 - 17:37
  146. Obbedienza al Magistero. Punto.
    E se il Papa attuale non si è pubblicamente espresso magistralmente ( e del perchè e del percome non mi interessa il tema non è quello e non fateklo diventare buttando il can per l’aia) lo ha fatto quello precedente e quell’altro ancora.
    Ogni dichiarazione di monsignorini/e che non siano in linea col Magistero è privata opinione che vale 0 (ZERO).
    Fine delle trasmissioni da parte mia… per ora

    28 Giugno, 2013 - 17:37
  147. Allora, provo a esprimere ciò che penso e vediamo cosa esce stavolta:

    il ruolo del laicato mi interessa molto, vorrei capire, per individuare delle vie, degli orientamenti nell’emergenza di ogni giorno (qui, nel mio piccolo contesto locale – non nell’universomondo).
    Credo però che non ci sarà nessuna idea, teoria, rimprovero o intuizione che scenda dall’altro (fosse pure dall’alto di un papato) a migliorare le cose: solo un’azione quotidiana, capillare, silenziosa e pervasiva è in grado di produrre il cambiamento di cui sento il bisogno.

    Adesso quindi non datemi della cerchiobottista: penso che in quello che ciascuno di voi dice ci sia una parte di verità, da prendere davvero sul serio.

    Oriento la mia riflessione alla scuola del concilio, perché come insegnava Giovanni Paolo II, il concilio è per noi una regola di discernimento in un cammino di Chiesa che è oggi tutto da inventare.
    I padri conciliari, come hanno cercato di dipanare la matassa complicata delle mille differenze?
    Con azioni concrete, durante tutto l’iter redazionale dei diversi documenti e attraverso la creazione di tre nuovi segretariati deputati al dialogo, quello per l’unità dei cristiani, quello per i non cristiani e quello per i non credenti.
    Si erano cioè create occasioni di confronto, anche di litigio molto aspro, ma comunque luoghi in cui mettere insieme le idee e le prassi per camminare, per approssimazioni successive, sempre verso il meglio.

    Questo pianerottolo, proprio attraverso alcune sue asperità, mi fa pensare ad un luogo prezioso tra tanti in cui è necessario abbozzare un “esercizio di dialogo tra credenti” che mi sembra il primo indispensabile passo per poter poi tentare di dialogare con la società civile e per rendere l’azione del laicato cattolico più significativa di quanto avvenuto finora.

    Sì, sono proprio molto romantica
    🙂

    28 Giugno, 2013 - 17:50
  148. lorenzo

    al contrario: direi che sei molto pragmatica.

    28 Giugno, 2013 - 17:57
  149. Nico mi deludi e mi dispiace…
    la tua è una “non risposta”, ti reputo troppo intelligente per confondere il metodo col merito.
    Qui stiamo parlando di un’altra cosa, e cioè che di fronte alle prese di posizione della gerarchia, prese di posizione che fanno parte del “Magistero ordinario” al quale è dovuto “un assenso religioso della volontà e dello spirito” (Lumen gentium N.25 § 1), i cattolici rispondono con mille “si….ma….però”.
    O vogliamo aprire o partecipare al fronte lefebvrista sull’obbedienza al solo Magistero Infallibile?
    Fui gradi d’assenso (ovvero di quanto si può e/o debba fiatare o meno, detto spicciolo per gli zucconi) si rimanda alla Nota della CDF.

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_1998_professio-fidei_it.html

    28 Giugno, 2013 - 20:38
  150. Ubi, se leggi il mio intervento originario, quello in cui c’è il link di Crepaldi, ti accorgerai che ho posto una domanda di metodo prima che di merito, e l’ho pure ribadita più avanti.

    Nel merito sono entrata più volte e in vari modi, nel corso della mia presenza su questo pianerottolo, ma mi ripeto:
    l’obbedienza è fatta non di adeguamento passivo, ma di assenso dell’intelletto e della volontà. L’intelletto può assentire religiosamente solo a ciò intorno a cui ha pensato e riflettuto, tanto che ci viene detto che “La fede e la ragione sono come le DUE ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità” (Incipit di Fides et ratio).
    Questo non sminuisce la responsabilità dei cristiani, la incrementa: siamo chiamati a vivere in pienezza nella nostra storia per comprenderne gli appelli; siamo chiamati a conoscere, riflettere, pregare la Sacra Scrittura nell’alveo della Tradizione della Chiesa, per saper riconoscere nelle indicazioni dei nostri Pastori l’espressione autentica della Legge divina e del bene dell’uomo.
    Una volta riconosciuta questa consonanza, non possiamo che aderirvi. Questo è obbedire: ob-audire, prestare un ascolto autentico ed ampio, che si traduce poi in scelte etiche coerenti.

    Solo entrando in questa dinamica potremo poi diventare testimoni credibili nella società attuale. Io penso, infatti, che uno dei nostri (dei cristiani tutti) problemi più grossi sia rappresentato dal dubbio sottile, e spesso sottaciuto, che la verità stia da un’altra parte, che in fondo tutti questi torti la mentalità comune non li abbia…
    (vedi le continue eccezioni che ricevo quando spiego la parabola del Padre Misericordioso: e tutti che mi stanno a dire che il figlio minore è stato perdonato ma doveva essere bastonato, e che il maggiore che si è comportato sempre bene è rimasto ‘cornuto e mazziato’ – si dice così? – nell’implicita idea che chi disobbedisce è più felice…)

    Insomma, non siamo convincenti perchè non siamo convinti.

    Torna quindi scottante la mia domanda di metodo, e l’inizio di risposta che mi do’: una delle forme germinali dell’ob-bedienza è l’ascolto reciproco, senza il quale non possiamo portare nessuna testimonianza, perché non riusciamo autenticamente a porci in comunicazione con gli altri e quindi ci parliamo addosso.

    Spero di essermi spiegata. Altrimenti dimmelo che chiarisco ancora.

    28 Giugno, 2013 - 21:40
  151. Tu ti spieghi bene Nico cara, ma sembri non cogliere il “punto cruciale” della questione.
    Il punto è che dialogare è capirsi, ma anche capire e rispettare i propri ruoli.
    I “laici cattolici” o i sedicenti tali -in realtà laicisti- dovrebbero sapere che la Chiesa è “docente”, Magistra, e loro i discenti.
    Loro invece non accettano e non vogliono accettare ciò, poichè non hanno la percezione più del prorio ruolo e di tutto l’insieme.
    E questo perchè? Perchè con tutti i “si…ma…però” si è arrivati al punto che “una (pseudo)cultura “laicista” pervasiva e massiccia” ha inquinato le menti e le anime dei cattolici. Insomma pseudo-teologi da 30 monete, teologi-di-partito, monsignorini/e e traviati di mente e d’anima d’ogni risma, nonchè quella “(pseudo)cultura “laicista” pervasiva e massiccia” ha fatto si che la situazione è tragica.
    Ne è un indizio che l’obbedienza cristiana, principio di virtù e di salvezza, possa oggi definirsi a detta di alcuni: “concezione paramilitaresca del laicato basata sulla OBBEDIENZA come ricetta per il laico cattolico”.
    Il che vuol dire dare un calcio in bocca e in culo a tutta la “Comunione dei Santi” , e probabilmente anche a Maria…

    28 Giugno, 2013 - 22:10
  152. Marilisa

    Ti sei spiegata molto bene, Nico, e io condivido.
    Fede e ragione non sono inconciliabili, almeno fino ad un certo punto.
    Abbiamo il DOVERE di usarla, la ragione.
    Faremmo un torto al Creatore se la mettessimo in un angolo.
    Dio non ce l’ha data per lasciarla ammuffire.
    Chi dice che dobbiamo affidarci solo alla FEDE vuol dimostrare una umiltà che io considero finta, e che nient’altro vuol dire se non che non si capisce e non si vuole capire, forse perché addentrarsi nei misteri della fede richiede impegno.
    E allora è molto più facile fermarsi, puerilmente, sulla soglia.
    E accettare passivamente tutto quel ci è stato detto quando si era piccoli, senza approfondire. E magari i dubbi ci sono, e tanti.
    Per molti tutto questo sarebbe “avere fede”.
    E il facile alibi è l’ “obbedienza” pura e semplice. Ovvio che gli altri vengano bollati, scioccamente, come pseudo cattolici, per non dire altro.
    Troppo facile e semplicistico.
    E in queste persone l’umiltà di cui vorrebbero fregiarsi è solo una parola vuota.
    Questo tipo di fede lo giustifico solo in chi ha una semplicità ingenua, magari involontaria.

    28 Giugno, 2013 - 22:26
  153. Marilisa

    E aggiungo, Nico, che l’ OBBEDIENZA ha un valore– ed è un valore– solo se determinati contenuti vengono acquisiti consapevolmente dalla ragione, e soprattutto se non contrastano con i dettami della coscienza.
    L’ uomo è un essere PENSANTE; per questo si dice che è fatto ad immagine e somiglianza di Dio.

    28 Giugno, 2013 - 22:36
  154. Che fatica…

    Riprovo.
    Mi spiegherò anche bene, ma ciascuno di voi due (prendo voi due solo perché siete quelli che mi hanno risposto) cerca nella mia spiegazione qualcosa che assecondi il proprio punto di vista.
    Quindi non mi sono spiegata per nulla, anzi mi sono parlata addosso, perché non vi ho raggiunto (che non vuol dire convinto, solo raggiunto).

    Faccio una domanda ad Ubi: cosa significa che la Chiesa è docente e il laicato discente? Identifichi dunque chiesa e gerarchia?
    E il sensus fidelium? Il popolo di Dio di cui anche la gerarchia fa parte?
    O la concreta, banalissima realtà per cui io laica e sposata posso insegnare agli studenti del seminario od ottenere l’imprimatur per un’opera di teologia? Tutto questo non si accorda molto con l’affermazione sul laicato SOLO discente.

    E una domanda a Marilisa: quando parli del primato della coscienza, intendi la coscienza cristianamente intesa (formata, nella conoscenza delle verità che la Chiesa ci propone a credere) o l’autonomia della coscienza tanto cara al pensiero soggettivo che pervade la contemporaneità? Perché è facile, e rischioso, equivocare…

    28 Giugno, 2013 - 23:26
  155. lorenzo

    @Ubi humilitas, ibi sapientia.

    Non so quali code di paglia lunghe un chilometro tu abbia e che io sia andato incautamente a pestare. Affari tuoi. Non hai risposto alle domande che ti ho fatto.Come al solito. Quando non sai che dire, passi all’insulto. Sai che novità.
    Ma quando dici di quello che scrivo ” che vuol dire dare un calcio in bocca e in culo a tutta la “Comunione dei Santi” , e probabilmente anche a Maria…”, mi fai veramente schifo. Prima di mettere in bocca ad altri delle bestemmie, usa il cervello. Vedi, io non ti conosco: sarai anche uno specchio di umiltà e un pozzo di sapienza. Se è così hai un problema di comunicazione grosso come una casa, perché comunichi l’esatto contrario. Le tue tribunette sono un esempio di controtestimonianza perfetta. Piantala di fare danno.
    Per quanto mi riguarda,ti lascio campo libero. Prenditela con chi altro vuoi, che tanto, a leggerti, non ti mancano i bersagli.

    29 Giugno, 2013 - 3:27
  156. Nico, su certe cose la Chiesa insegna e i laici cattolici devono obbedire.
    Chi non apprende dai propri errori sono gli imbecilli.
    L’errore è già stato fatto col divorzio e con l’aborto (un grande vaffa a chi li votò, ma soprattutto a chi li fece votare…).
    Oggi non si deve ripetere lo stesso errore.
    E il “sensus fidelium” giusto,. se permetti e scusa l’immodestia, è di chi oggi si oppone a tutto questo possibilismo con tutti questi “si… ma… però….forse”, come ha detto correttamente mons. Crepaldi.
    I “laici cattolici” insegnano e insegnino si, ma ciò che insegna la Chiesa e non i propri gusti e le proprie voglie sull’onda della secolarizzazione e sulla scorta delle eresie propugnate da pseudoteologi.
    In ultimo, non ti offendere, ma io sono schietto e dico quello che penso: secondo me il tuo scrivere articoli su Vino nuovo sta avendo probabilmente un prezzo sul tuo modo di pensare e forse sulla tua fede.
    Io son fatto cosi dico quello che penso.

    29 Giugno, 2013 - 9:09
  157. Grazie della sincerità, Ubi.
    Io scrivo su Vinonuovo senza subire o aver subito mai alcun tipo di influenza editoriale.
    Scrivo quello che penso e che vivo, lo trovo uno spazio efficace per dare visibilità ampia alla questione della catechesi (uno dei pochi, pochissimi, della catechesi si parla quasi solo nel circuito della vita parrocchiale).
    Non è la mia sola attività, anzi è una minima parte di ciò che faccio.

    Non potrebbe essere, invece, che tu abbia ricavato dagli interventi frammentari su questo blog un’idea di me che lo scrivere regolare ed ampio sta modificando? E che non sia io che cambio, ma tu che mi conosci meglio?

    Per quanto riguarda la mia fede, non credo tu abbia elementi sufficienti per esprimere giudizi, come su quella di chiunque altro.
    I miei figli, molti anni fa, mi hanno fatto un regalo, un piccolo magnete con un’immagine e una frase, che conservo gelosamente perchè mi ha fatto molto bene. C’è scritto:
    “Dio esiste, e non sei tu. Quindi rilassati”

    29 Giugno, 2013 - 9:45
  158. Nico a dire il vero ho preso spunto da quanto leggo su “Vino nuovo” riguardo al percorso di studi e a :
    “La famiglia però è e resta la mia prima vocazione”.
    Ora non penso che tu lo intenda “solo” per la “tua” famiglia, ma per la famiglia in generale. E cmq pure chi si difende la sua difende quella di tutti…
    Ora non credo ci viglia un pronunciamento “Infallibile” del Papa per dire quale, unica e sola, può essere la “famiglia” e quale, unico e solo, può essere il matrimonio e tra chi…
    Se poi a te lascia indifferente e vuoi aderire al fronte del “si…ma…però….forse..” allora che ti devo dire… fai pure. Però permetti che ti dica che la premessa da cui parti, e cioè che “”La famiglia però è e resta la mia prima vocazione” è una non-verità…
    Io però che io continuerò a ribadire che il “tema” il “merito” è che “la Chiesa insegna ciò che si deve credere, ma c’è chi butta il can per l’aia e si fa possibilista”. Il metodo dovrebbe essere uno e cioè che i “laici cattolici” prestano “assenso religioso della volontà e dello spirito”.
    Il resto è il “menare il can per l’aia”…

    29 Giugno, 2013 - 9:58
  159. Ma scusa, dove ho scritto che sono possibilista per altre forme di famiglia?
    Chiedo lumi!

    Mia figlia lavora con i bambini portatori di handicap.
    Mi dice che gli psicologi e gli operatori sono del tutto, assolutamente contrari a qualsiasi forma di adozione nelle coppie omoaffettive perchè la cosa porterebbe sicuramente danni ulteriori a bambini già svantaggiati.
    Non me lo dice solo lei: se vuoi confronta p. es. il lavoro (scientifico) della prof. Scabini – Università Cattolica di Milano
    Solo che c’è – davvero – una pressione forte da parte di una piccola frangia della cultura corrente per negare questa cosa, che appare lampante ad ogni operatore del settore.

    Perchè ti dico questo? Perchè l’ascolto vero di ciò che avviene nella società diventa un canale di condivisione di temi che, se li ammantiamo solo di valore confessionale, valgono esclusivamente per noi!

    O pensi davvero che una crociata dei cattolici fermerebbe le decisioni dello stato? Ma se i cattolici praticanti sono circa il 25% della popolazione! (E non tutti convinti)

    29 Giugno, 2013 - 10:18
  160. Nico ma allora se non sei possibilista, perchè non ti opponi fieramente, dicendi chiaramente e fortemente NO a tutti quelli che vagheggiano i “si…ma…però….forse..” su questo blog.
    Perchè ti interessa dialogare? Interesserebbe anche a me, ma è la controparte che non vuole assolutamente! Vuole menare il can per l’aia con i “si-ma-però-forse” per “spostare l’asticella”.
    Cmq secondo me non c’è nulla da dialogare tra cattolici, ma c’è solo bisogno di compattezza, questa è una guerra (e in guerra i “chiacchieroni” si mandano in prima linea e i traditori…; è la guerra che purtroppo è cosi…).

    29 Giugno, 2013 - 10:32
  161. POi per la “crociata” userei un altro termine.
    Si tratterebbe di verificare quanto ci sia un unico pastore ed un unico gregge.
    Il fatto che poi si sia destinati alla sconfitta non esclude che si combatta fino a versare il sangue (vedi i Martiri).
    Non voglio sbagliarmi, ma mi sembra che il beato Giovanni Paolo II disse che nessuno (all’epoca in cui lo disse) era più disposto a morire per i grandi valori.
    Oggi siamo al punto che si rinuncia anche a… combattere

    29 Giugno, 2013 - 10:41
  162. @stefano

    Però Nico, spero che lei continui a pensarla come é espresso nel manifesto del sito di vino nuovo.

    Quoto: Un’ultima precisazione: vinonuovo.it non nasce in concorrenza rispetto a qualcuno o a qualcosa. Né – tanto meno – ha la presunzione di proporsi come «la voce dei cattolici in Italia». Un’ambizione, però, ce l’ha: proporre uno stile . Quello di un laico cristiano che non vive la propria fede per riflessi condizionati ma prova a rimetterla in gioco ogni giorno; attento alla voce dei pastori ma non per questo costantemente a rimorchio; più impegnato a valorizzare i «segni dei tempi» che a recriminare sulla società di oggi; allergico verso chiunque – anche dentro la Chiesa – ragiona applicando le categorie «amico» e «nemico».

    29 Giugno, 2013 - 11:31
  163. Preferisco lo “stile” dei profeti e dei martiri…
    talmente “rompicoglioni, tipi da stare sui stessi a tutti, rozzi e truci, scarsamente o per niente dialoganti sui principi”, che solitamente preferivano farli fuori…
    Il “battista” festeggiato pochi giorni fa è un esempio calzante…

    29 Giugno, 2013 - 12:22
  164. @Stefano
    “…allergico verso chiunque…etc.”
    Mi pareva di aver sempre cercato di vivere così (non di scrivere, di vivere).
    Se non ci riesco, ditemelo.

    (E con questo chiudo)

    29 Giugno, 2013 - 12:24
  165. lorenzo

    Ma quali santi e martiri?! Sta tranquillo nessuno ci penserà manco lontanamente a fare fuori te.
    Giochi a fare il Giovanni nel deserto, ma il tuo “stile” è quello dei farisei e dei dottori della legge. Riesci a rendere lettera morta e un cumulo asfissiante di norme senz’anima il Vangelo, la Chiesa un’accolita di addetti ai lavori aridi e rinserrati tra di loro a dibattere sul proprio ombelico. Un bel risultato, non c’è che dire.
    .

    29 Giugno, 2013 - 12:55
  166. Caro sig. “ho qualcosa da dire” che dirle…
    le dirò che è meglio giocare a fare il “Giovanni” coon i peli da cammello indosso che, che ne so, giocare a fare “Esmeralda” “Wanna” “Jessica” con le parrucche con i peli in testa…
    “De gustibus non est disputandum sputazzellam” diceva Totò…

    29 Giugno, 2013 - 13:04
  167. Silvia Bottini

    Quanti pensieri si affollano attorno al tema dell’obbedienza. Ditemi, ma quanto è abusata oggigiorno questa “parola”, ed anche qui, in questo contesto, lo è tanto da non trovare il bandolo della matassa e nel tentativo di dipanare il groviglio ci si accapiglia, date motivo al diavolo di separarvi dalla verità. Se posso entare -con le mappine, chiedendo se mi è permesso-vorrei dare la mia testimonianza è narrarvi cosa s’insegnava ai miei tempi, quando per accedere ai sacramenti si doveva imparare [non studiare, ma, imparare] ilcatechismo di S.Pio X [che Dio lo abbia in gloria].
    Il tema ha sempre generato urticaria, specie se non lo si comprende appieno, evvero, anzi, lo si rigetta decisamente, per via della nostra natura ribelle, incline alla libertà donata e irrevocabile. Ma, non vi dice niente l’obbedienza di Mosé? Del profeta Giona, quella Cristo? E di Maria? Eppure, tutti avevano volontà e sommo intelletto. Dunque il punto nevralgico deve, per forza, trovarsi altrove.
    Il libricino del mio catechismo aveva dei piccoli appunti da “memorizzare”: con Mosè l’obbedienza parte dall’esterno [la torah] per raggiungere l’interno, con Cristo il dinamismo è inverso: si parte “dal di dentro”, dal cuore e poi si proietta all’esterno.. E allora l’obbedienza è “cosa di cuore”, non c’entra nulla la volontà, e neppure l’intelletto.Trova la sua radice in “Ob”= dinnanzi, e ” udire” =prestare ascolto =ascoltare colui che ci è dinanzi. E chi c’è dinnanzi agli occhi di un cristiano vero da quando si sveglia a quando si corica, non c’è forse Lui, il Signore, l’Eucaristia, la Santa madre Chiesa i suoi precetti, il Vangelo e Cristo che ci chiede di esssere “a sua immagine e somiglianza”?Obbedire non è cosa d’intelletto, non fatevi ingannare, ma di cuore..

    Dante Alighieri ha racchiuso tutto ciò in un verso considerato da molti il più bello di tutta la Divina Commedia: “e ’n la sua volontate è nostra pace”

    29 Giugno, 2013 - 14:29
  168. lorenzo

    Oh, certo, sig Credereobbedirecombattere.
    Non sia mai che qualcuno ti possa lontanamente accostare a quel gayume con cui, secondo la tua microchiesa in cui sei micropapa e microdio, il cattolicesimo non ha nulla ha che fare.Il tuo cattolicesimo, ovviamente.

    29 Giugno, 2013 - 15:16
  169. lorenzo

    non c’è nulla da dialogare tra cattolici, ma c’è solo bisogno di compattezza, questa è una guerra (e in guerra i “chiacchieroni” si mandano in prima linea e i traditori…; è la guerra che purtroppo è cosi…).
    Oh che bello. Togli la parola cattolici ( toglila proprio, che c’entra come i cavoli a merenda in questo contesto) e sostituisci fascisti, nazisti, stalinisti.Miracolo: la frase funziona lo stesso.Compresi i chiacchieroni e i traditori.
    Non sapevo che la Chiesa Cattolica fosse una dittatura.
    Poi giù a stracciarsi vesti che che il critiasnesimo è diventato irrilevante. Se viene contrabbandato per cristianesimo e cattolicesimo sta roba qua, è ovvio che sia irrilevante.

    29 Giugno, 2013 - 15:25
  170. lorenzo

    Esmeralda, Wanna e Jessica ringrazieranno con la lacrima al ciglio per il delicato , e non certo il solo, riferimento.
    La differenza tra la Chiesa farlocca , la ChiesaMoloch tuttacompatta e monoblocco, grifagna sui principi e del tutta indifferente agli uomini di carne , come ce la dipingono dalla tribunetta, e la Chiesa Cattolica Vera, è che nella Chiesa farlocca si fa la battuta da osteria sull’umanità degli altri, nella Chiesa vera un Cardinale vero di Santa Romana Chiesa vera accoglie fraternamente alla Comunione Vladimir Luxuria.

    29 Giugno, 2013 - 15:31
  171. Silvia Bottini

    Se è ‘ vero -com’è vero- che l’incipit di “Fides et ratio” sostiene che fede e ragione sono le ali per giungere alla contemplazione, questo è vero solo nello specifico, applicabile cioè alla sola ricerca relativa alla comprensione della fede. Non ritengo (secondo un mio modestissimo parere che vale il tempo che trova , e ciò che so è per aver condiviso del mio sposo: e la sapeva lunga…) che lo stesso principio sia altrettanto valido per l’obbedienza. Un principio che sancisce il buon finzionamento di una società ed ha radice antropologiche remotissime. Si pensi al codice di hammurabi, ma senza andare lontano, alla costituzione che sancisce diritti e doveri la mancata ottemperanza dei quali diventa reato. La legge non ammette ignoranza, e non tiene conto né della volontà né dell’intelletto e questo vale in ogni ambito sociale e religioso. Si verrà messi a giudizio, più o meno puniti.L’Obbedienza è regola cui ogni cittadino deve sottostare altrimenti saremmo come un branco di cani sciolti, evvero. La disobbedienza -intesa come espressione di partecipare attivamente, volontariamente e criticamente allo sviluppo della società- al contrario, mal si concilia con il principio di autorità e con l’organizzazione sociale….

    scusate per l’incalzare di ben due interventi.

    29 Giugno, 2013 - 15:37
  172. Sara1

    Silvia lo scrivevo al piano di sopra riguardo allo Ior e alla corruzione. Obbedire ok però serve anche saper disobbedire alle volte, quando le leggi che ci chiedono di obbedire sono ingiuste.
    E come fare a riconoscere una legge giusta da una ingiusta? Serve formare la coscienza del cristiano, bene, in modo che sia in grado di discernere, valutare e resistere in condizioni particolarmente avverse.
    Credere obbedire e combattere è altra cosa. (e ha fatto tanti danni anche alla Chiesa)

    29 Giugno, 2013 - 15:42
  173. Silvia Bottini

    Mi riferivo al rapporto tra individuo e autorità, in ambito sociale [applicabile anche al rapporto Creatore creatura, ma anche Chiesa e laicato, riguardante la “questio libertati” ; una dipendenza tra i due soggetti che non può essere ignorata…

    29 Giugno, 2013 - 15:49
  174. Eh…
    come spiegare al sig. “ho un appunto da fare ho qualcosa da dire” che “Esmeralda, Wanna e Jessica” probabilmente potrebbero portare la talare…

    29 Giugno, 2013 - 15:51
  175. “nella Chiesa farlocca si fa la battuta da osteria”

    Nella Chiesa che molti vorrebbero gayosa dietro l’aura di perbenismo dove non si fanno battute, la sera smessi la talare o il clergy, si indossono i “vestitini da sera”…

    http://italia.panorama.it/Le-notti-brave-dei-preti-gay-tutti-i-video-con-l-inchiesta-completa

    Questi vanno buttati fuori a calci nei denti (perchè altrove potrebbero piacergli…).
    Fuori, subito!
    (Tanto quest’altro bubbone prima o poi scoppierà….)

    29 Giugno, 2013 - 15:59
  176. Silvia Bottini

    Perché, perché si deve sempre partire dalle cattive intenzioni, dal presupposto che per fare un buon servizio alla nostra amata Chiesa si debba sempre raspare per accertarsi che sotto c’è il marcio, e trovarlo, vederlo sia quando c’è, che quando non c’è. La Chiesa in tutti i secoli passati, e quelli a venire (Che Dio Le conceda lunga vita fino al ritorno Glorioso di N.Signore] riafferma che obbedienza e autorità, seppure praticate in molti modi, hanno sempre una relazione con ” Gesù,”. Ricordate:” Ascolta, figlio » . L’obbedienza è prima di tutto atteggiamento filiale illuminato dalla certezza che il padre ha solo cose buone da dire e da dare al figlio; vi è fiducia tra i due accoglientza da parte del figlio della volontà del padre, perché è per il suo bene. Io non ho avuto figli miei, ma tanti figli ho cresciuto come fossero miei. Poniamoci in attegiamento di fiducia, evitiamo di rendere la coscienza ipertrofica. Perfino Montesqiueu diceva che la libertà è il diritto di fare ciò che le leggi permettono..

    29 Giugno, 2013 - 16:09
  177. Silvia Bottini

    Ubi humilitas, ibi sapientia dice cose giuste sul tempio da ripulire, e mi sembra che papa Francesco, anche lui coraggioso, stia facendo un lavoro di rimozione notevole.
    Ma attenzione: il pericolo che tutta questa cosa dello ior, dei preti gay ecc possa essere strumentalizzata , ideologizzata è molto reale…aspettiamoci delle derive non piacevoli per il futuro della Chiesa…

    29 Giugno, 2013 - 16:24
  178. “http://italia.panorama.it/Le-notti-brave-dei-preti-gay-tutti-i-video-con-l-inchiesta-completa”26-07-2010
    =====

    Ma chi governava la chiesa fino al 2013 ?

    Non vi era per caso il duo Wojtyla-Ratzinger da 30 anni ?

    Il duo dei Valori Non Negoziabili ?

    Il duo che dava lezioni agli Stati Nazionali di cosa bisognasse fare dei gay ?

    Mi ricordo,
    che negli ani passati,
    quando io affermavo che il Vaticano era lo Stato a più alto tasso di presenza gay,

    qui si sollevava lo scandalo,….. con gravissimo sdegno….

    29 Giugno, 2013 - 17:23
  179. lorenzo

    Cavolo, vedi? Qualcosa su cui stracciarsi le vesti si trova sempre. E’ gratis, ti fa sentire ggiusto e dalla parte della cavalleria, e non ti costa sforzo.
    Si toppa sull’obbedienza? Si rispolvera la chiesa gayosa.
    Nella chiesa che molti vorrebbero gayosa ( qual è? gayosa in che senso? chi sono i molti? non è dato sapere, e non lo si sa nemmeno sulla tribunetta. Ma l’importante è fare la battutaccia , dite male dite male, qualche cosa resterà)
    alla sera, smessi la talare o il clergy si indossano i vestitini da sera….
    Il che sottintende: nella chiesa vangelo e moschetto , cattolico perfetto, ah, che trionfo di purezza, di castità e virtù!!! Questo, dove sta scritto? Chi lo dice che I presunti monsignorini/e en travesti che tanto accendono la fantasia prude non siano tra i fierissimi oppositori a parole del gayume cancro della moralità? Non importa, l’importante è che si tiri una riga, si abbia un nemico di qualche genere da indicare, qualcuno con cui prendersela.
    Siamo o non siamo alla guerra? Cosa stiamo a sottilizzare gli argomenti?
    Basta che ci sia una guerra. Eccone un’altra bella e pronta sul tappeto. I chiacchieroni vanno spediti al fronte. Per i traditori ci sono eloquenti puntini di sospensione. E Esmeralda, Wanda e Jessica? questi vanno buttati fuori a calci nei denti, perché altrove potrebbero piacergli….che bella frase degna di un graffito murale su un cesso.

    29 Giugno, 2013 - 17:30
  180. Francia “manifestazione della Manif Pour Tous contro la legge su matrimonio e adozione gay”
    Due ragazzi arrestati per una maglietta che descriveva “maschio e femmina” che si tengono per mano
    Condannato a 4 mesi perchè manifestava contro matrimonio gay
    Vietato dire “mamma e papà”pena…
    Manifestanti pacifici caricati e fermati dalla polizia.

    Qui invece si favoleggia e si “possibilizza”, “si-ma-però-forse”…

    Eh nei tempi andati si capivano subito le contingenze del momento…
    a certi tipi la “foto” gliela facevano di spalle…
    troppo cagoni e vili per fargliela di “viso”…
    non avrebbero avuto il coraggio di guardare in faccia… “l’obiettivo”…

    29 Giugno, 2013 - 17:48
  181. lorenzo

    ET voilà, un’altra bella giravolta, un’altra rimestata al minestrone che tutto fa brodo, e si arriva alla nozza gay francese.
    L’importante è andar giu’ per le trippe, tener alta la tensione della truppa, che abbiano sempre l’elmetto in testa e il manganello ben oliato in mano.
    E chi non ci sta? Lo attende la delicata metafora della foto.
    Cattolici a me! Alla pugna e in formazione! Partiam per la crociata! Dio lo vuole!
    Manca il Dio è con noi, come sulle fibie dei nazisti, ma è sottinteso.
    Nel frattempo Gesù Cristo continua a crepare in croce tutti i giorni nell’indifferenza generale, ma chi se ne fotte?!
    Noi abbiamo una guerra da combattere qui, mica palle.

    29 Giugno, 2013 - 18:21
  182. Silvia Bottini

    Perché, signor Lorenzo, si adira in questo modo. Sarà,forse perché seguo da poco il blog e ignoro certe problematche che nascono tra scriventi, eccetto qualche eccezione che salta vivacemente agli occhi, non riesco a capire la sua animosità. Cosa la inqueta, mi dica, cosa la indigna così tanto. E’ evidente che lei non ama la Chiesa per essere tanto fuori di sé, ma non ne è l’unico né il primo. Oh…difficile comprendere il mistero della Chiesa. Io non nessuno per giudicare, né oserei, e non desidero sapere di Lei, cosa la turba, né entrare dentro la sua anima: lo scrigno, il sacrario tra lei e Dio. Ma la Chiesa è il corpo di Nostro Signore, è l’arca dove trovare riparo e salvezza. Non si adiri contro di Essa, ma contro il male, il peccato, non gli uomini, ma il male e questo intende il signor ubi, ma non è compreso. La chiesa siamo noi e gli uomini si sa, sono peccator, è retorico lo so ma, uno soloil giusto: Gesù. Tutti, ma proprio tutti, anche l’ultimo dei neonati che emette adesso, ora, il primo vaggito non ne è esente dal peccato. Il Signore le darà la pace che cerca.

    29 Giugno, 2013 - 18:39
  183. Povero Lorenzo !

    Adesso ti faranno fare penitenza.

    Forse…. io….. come eretico…. ero il meno peggio 🙁

    29 Giugno, 2013 - 18:49
  184. lorenzo

    Cara Signora Bottini, si sbaglia.
    Io voglio bene alla Chiesa.
    Per questo mi da un certo fastidio chi si prende il diritto di parlare- senza averne autorità alcuna- in nome della Chiesa.
    Facendone una caricatura autoritaria, arroccata, tutta porte in faccia e guerre sante.
    Ma Gesù cristo, cavolo, che è venuto a fare?!

    29 Giugno, 2013 - 19:02
  185. Abbi pazienza con silvia,
    lei è indotta a credere dalle belle parole di …
    che tu sia fuori dalla Xc.

    29 Giugno, 2013 - 19:07
  186. ” Nel far questo, Noi siamo coscienti dell’inquietudine, che agita alcuni ambienti moderni in relazione alla fede. Essi non si sottraggono all’influsso di un mondo in profonda trasformazione, nel quale un così gran numero di certezze sono messe in contestazione o in discussione. Vediamo anche dei cattolici che si lasciano prendere da una specie di passione per i cambiamenti e le novità. Senza dubbio la Chiesa ha costantemente il dovere di proseguire nello sforzo di approfondire e presentare, in modo sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi per tutti di frutti di salvezza. Ma al tempo stesso, pur nell’adempimento dell’indispensabile dovere di indagine, è necessario avere la massima cura di non intaccare gli insegnamenti della dottrina cristiana. Perché ciò vorrebbe dire – come purtroppo oggi spesso avviene – un generale turbamento e perplessità in molte anime fedeli.

    A tale proposito occorre ricordare che al di là del dato osservabile, scientificamente verificato, l’intelligenza dataci da Dio raggiunge la realtà (ciò che è), e non soltanto l’espressione soggettiva delle strutture e dell’evoluzione della coscienza; e che, d’altra parte, il compito dell’interpretazione – dell’ermeneutica – è di cercare di comprendere e di enucleare, nel rispetto della parola pronunciata, il significato di cui un testo è espressione, e non di ricreare in qualche modo questo stesso significato secondo l’estro di ipotesi arbitrarie.”

    Chi l’ha detto? Quando l’ha detto?

    Credo…
    http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1968/documents/hf_p-vi_hom_19680630_it.html

    29 Giugno, 2013 - 19:28
  187. ” Noi crediamo nella Chiesa una, santa, cattolica ed apostolica, edificata da Gesù Cristo sopra questa pietra, che è Pietro. Essa è il Corpo mistico di Cristo, insieme società visibile, costituita di organi gerarchici, e comunità spirituale; essa è la Chiesa terrestre, Popolo di Dio pellegrinante quaggiù, e la Chiesa ricolma dei beni celesti; essa è il germe e la primizia del Regno di Dio, per mezzo del quale continuano, nella trama della storia umana, l’opera e i dolori della Redenzione, e che aspira al suo compimento perfetto al di là del tempo, nella gloria (Cfr. Lumen gentium, 8 e 5). Nel corso del tempo, il Signore Gesù forma la sua Chiesa mediante i Sacramenti, che emanano dalla sua pienezza (Cfr. Lumen gentium, 7, 11). È con essi che la Chiesa rende i propri membri partecipi del Mistero della Morte e della Resurrezione di Cristo, nella grazia dello Spirito Santo, che le dona vita e azione (Cfr. Sacrosanctum Concilium, 5, 6; Lumen gentium, 7, 12, 50). Essa è dunque santa, pur comprendendo nel suo seno dei peccatori, giacché essa non possiede altra vita se non quella della grazia: appunto vivendo della sua vita, i suoi membri si santificano, come, sottraendosi alla sua vita, cadono nei peccati e nei disordini, che impediscono l’irradiazione della sua santità. Perciò la Chiesa soffre e fa penitenza per tali peccati, da cui peraltro ha il potere di guarire i suoi figli con il Sangue di Cristo ed il dono dello Spirito Santo.

    Erede delle promesse divine e figlia di Abramo secondo lo spirito, per mezzo di quell’Israele di cui custodisce con amore le Scritture e venera i Patriarchi e i Profeti; fondata sugli Apostoli e trasmettitrice, di secolo in secolo, della loro parola sempre viva e dei loro poteri di Pastori nel Successore di Pietro e nei Vescovi in comunione con lui; costantemente assistita dallo Spirito Santo, la Chiesa ha la missione di custodire, insegnare, spiegare e diffondere la verità, che Dio ha manifestato in una maniera ancora velata per mezzo dei Profeti e pienamente per mezzo del Signore Gesù. Noi crediamo tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio, scritta o tramandata, e che la Chiesa propone a credere come divinamente rivelata sia con un giudizio solenne, sia con il magistero ordinario e universale (Cfr. Dz-Sch. 3011). Noi crediamo nell’infallibilità, di cui fruisce il Successore di Pietro, quando insegna ex cathedra come Pastore e Dottore di tutti i fedeli (Cfr. Dz.-Sch. 3074), e di cui è dotato altresì il Collegio dei vescovi, quando esercita con lui il magistero supremo (Cfr. Lumen gentium, 25).

    Noi crediamo che la Chiesa, che Gesù ha fondato e per la quale ha pregato, è indefettibilmente una nella fede, nel culto e nel vincolo della comunione gerarchica. Nel seno di questa Chiesa, sia la ricca varietà dei riti liturgici, sia la legittima diversità dei patrimoni teologici e spirituali e delle discipline particolari lungi dal nuocere alla sua unità, la mettono in maggiore evidenza (Cfr. Lumen gentium, 23; cfr. Orientalium Ecclesiarum, 2, 3, 5, 6).

    Riconoscendo poi, al di fuori dell’organismo della Chiesa di Cristo, l’esistenza di numerosi elementi di verità e di santificazione che le appartengono in proprio e tendono all’unità cattolica (Cfr. Lumen gentium, 8), e credendo alla azione dello Spirito Santo che nel cuore dei discepoli di Cristo suscita l’amore per tale unità (Cfr. Lumen gentium, 15), Noi nutriamo speranza che i cristiani, i quali non sono ancora nella piena comunione con l’unica Chiesa, si riuniranno un giorno in un solo gregge con un solo Pastore.

    Noi crediamo che la Chiesa è necessaria alla salvezza, perché Cristo, che è il solo Mediatore e la sola via di salvezza, si rende presente per noi nel suo Corpo, che è la Chiesa (Cfr. Lumen gentium, 14). Ma il disegno divino della salvezza abbraccia tutti gli uomini: e coloro che, senza propria colpa, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e sotto l’influsso della sua grazia si sforzano di compiere la sua volontà riconosciuta nei dettami della loro coscienza, anch’essi, in un numero che Dio solo conosce, possono conseguire la salvezza (Cfr. Lumen gentium, 16).”

    Sempre dalla stessa pagina di sopra…
    http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/homilies/1968/documents/hf_p-vi_hom_19680630_it.html

    29 Giugno, 2013 - 19:32
  188. elsa.F

    Il solito presuntuoso e arrogante, che ha capito tutto e si sente in diritto di giudicare tutto e tutti.
    Silvia, sopporti, queste miserevoli miserie, se riesce!

    29 Giugno, 2013 - 19:33
  189. Silvia Bottini

    Eh, non si illuda signor Lorenzo. Gesù non è esattamente quel buon tempone come spesso ce lo descrivono.Non si lasci ingannare. Gesù è esigente,non severo, ma molto esiegente.Non è sufficiente per dichiarare la fede in lui la semplice condivisione dei suoi ideali di fratellanza e di amore universale, no, non è sufficiente.E’ necessario abbracciare il suo mistero pasquale.

    29 Giugno, 2013 - 19:36
  190. Dal “Credo del Popolo di Dio” focus su:
    “Noi crediamo tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio, scritta o tramandata, e che la Chiesa propone a credere come divinamente rivelata sia con un giudizio solenne, SIA CON IL MAGISTERO ORDINARIO E UNIVERSALE”

    (Seguiranno certamente i “si-ma-però-forse” oppure un OT per spostare l’argomento su altra cosa da parte del Sig. “ho un appunto da fare ho qualcosa da dire” )

    29 Giugno, 2013 - 19:39
  191. Silvia Bottini

    Cara elsa.F…grazie per le sue parole d’incoraggiamento. Dio la benedica.

    29 Giugno, 2013 - 19:42
  192. Marilisa

    “Quando parli di coscienza…”

    Nico, io parlo della stessa coscienza di cui si parla nel catechismo, e se ne parla con estrema chiarezza.
    Anche i NON CRISTIANI onesti ce l’hanno, ed è “Trascendenza”, come ebbe a dire un giorno papa Giovanni Paolo II ad un presidente della Repubblica ateo e tuttavia onestissimo e attento al prossimo, qualunque prossimo.

    29 Giugno, 2013 - 19:45
  193. Sara1

    Brava Marilisa: ““Santità, io seguo sempre la mia coscienza” aveva detto il presidente. Giovanni Paolo: “Segua sempre la sua coscienza, perchè la coscienza è Trascendenza””

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=4159

    29 Giugno, 2013 - 19:52
  194. Marilisa

    “sarai anche uno specchio di umiltà e un pozzo di sapienza. …”

    Ma quando mai ? Sto ancora ridendo…
    Chi è cattolico in questa maniera, l’umiltà non sa che sia e la sapienza è solo un pio desiderio.

    29 Giugno, 2013 - 19:56
  195. Marilisa

    “Questi vanno buttati fuori a calci nei denti (perchè altrove potrebbero piacergli…).
    Fuori, subito!”

    Vedi un po’ che sapienza…
    E ditemi se non bisognerebbe prendere a calci, almeno nel sedere, chi scrive certe schifezze.
    Questi cattolici non vengono nemmeno sfiorati dal pensiero che le loro parole sono fatte apposta per allontanare dalla Chiesa.
    Se vogliono che la Chiesa diventi un deserto, continuino pure così.

    29 Giugno, 2013 - 20:13
  196. Silvia Bottini

    Non ho mai capito molto di cose per così dire “tecniche”, teologiche, ma quanto appresi della religione e dei misteri di Dio e della Chiesa è parte di me, come sono parte di me queste mani, questi occhi con i quali vedo. La Chiesa è regolata da leggi, leggi divine, vi è un regista occulto , lo Spirito Santo, contro il quale cozzarono imperi e popoli tra i più potenti della terra. Contro di lui le cattiverie umane, i complotti, le brutture, e trabocchetti non hanno mai funzionato anzi. Nessuna forza terrena può spuntarla perché c’è un patto, un patto di sangue tra la Chiesa e lo Spirito Santo. Lui è fedele, ma noi no. Non difendiamo alla nostra confessione religiosa. Non difendiamo Cristo dagli attacchi che arrivano da ogni parte -hanno decapitato dei monaci in Siria- lasciamo che ciscuno s’inventi il Vangelo che più gli piace, confondiamo “l’involucro con la perla”, e ci avviamo a passi veloci verso l’apostasia silenziosa..

    29 Giugno, 2013 - 20:13
  197. Marilisa

    “Tutti, ma proprio tutti, anche l’ultimo dei neonati che emette adesso, ora, il primo vaggito non ne è esente dal peccato.”

    Poverino! E pensare che lui è venuto al mondo senza volerlo. E il peccato se lo porta addosso come un fardello dal primo istante della sua vita, anzi fin dal concepimento.
    Lo ha detto la Chiesa e bisogna crederlo, ohibò. Obbedienza è la parola d’ordine.
    Quando vedo un neonato, penso subito al suo peccato mentre lo vedo bello, tenero e indifeso.
    Penso piuttosto alle sofferenze che la vita riserva a lui come ad ogni creatura umana. E mi dispiace molto e trovo che sia ingiusto.
    E penso anche che quelle sofferenze, piccole e grandi, valgano da sole a far espiare o cancellare un eventuale “peccato originale”.

    29 Giugno, 2013 - 20:40
  198. Silvia Bottini

    Ci sono sacerdoti che fanno troppo male alla Chiesa, sacerdoti che fanno cose turpi, bruttissime, che anziché onorare e servire Dio servono e onorano il diavolo. “E’ inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui lo scandalo avviene”. Preghiamo che queste persone, che si convertano, si pentino e tornino sulla via maestra,saranno accolti a braccia aperte dalla dalla Chiesa tutta; altrimenti, ciò che ha detto Ubi Umilitas in maniera forbita circa quelle “pedate”: se sole bastassero a salvare corpi e anime di quei preti, sarei io la prima ad assestargliene uno dove non batte il sole, se questo servisse a non farli precipitare nella voragine del fuoco eterno.” Abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo”..

    29 Giugno, 2013 - 20:42
  199. elsa.F

    Marilisa usa il catechismo quando deve supportare alcune sue tesi e lo rifiuta quando deve confutarne altre.
    Si decida.
    Oppure ne scriva uno lei…

    29 Giugno, 2013 - 21:09
  200. Silvia Bottini

    Non è cosi’ signora Marilisa. Forse lei non legge la scrittura, o la legge superficialmente e forse non medita. C’è un dialogo tra Gesù e Nicodemo che parla di questo. E molto altro nei Vangeli però, è un mistero che la Chiesa Cattolica Apostolica ne ha spiegato il senso in una costituzione dogmatica di cui ora mi sfugge il nome ed è stata riproposta , studiata ed approvata anche dall’ultimo concilio. Il Dogma per noi cattolici è sinonimo di Verità, in virtù dell’assistenza dall’Alto. Non è una rivelazione privata, ma divina, trasmessa da Dio agli Apostoli e conservata, come gemma preziosa, dalla Tradizione della Chiesa fino ai nostri giorni. Alcuni dogmi avranno un valore più cogente,come la Trinità, I’ncarnazione ecc. altri come l’esistenza e gli attributi di Dio avranno un taglio più filosofico ma fanno parte del Deposito della Fide, e sono il più grande patrimonio grande della Chiesa.
    Se non crede in questo, allora lei, signora Marilisa, non è cattolica ed eviti di andare a Messa, perché incorre in un grave peccato: il rifiuto del dogma, per un cattolico, significa l’esclusione dal rito.

    29 Giugno, 2013 - 21:25
  201. Marilisa

    Proprio sicura?
    Non legge bene, come al solito.
    Il discorso è un altro: del catechismo ( espresso dalla Chiesa), come di qualsiasi altro testo, accetto molto, ma non ciò che non mi convince.
    Come faccio, del resto, nei confronti di quel che periodicamente dice la Chiesa o qualunque altro comune mortale al di fuori di essa.
    Niente prendo per oro colato.
    Ancora non l’ha capito?

    29 Giugno, 2013 - 21:35
  202. Silvia Bottini

    purtroppo le sofferenze che la vita le riserverà, come a tutti, anche se le dispiace e lo trova ingiusto non varrano da sole a far espiare o cancellare -non un eventuale “peccato”, come dice lei- ma “quel” peccato primigenio. Solo il Cristo ha il potere di farlo.

    29 Giugno, 2013 - 21:42
  203. elsa.F

    Allora, cara, non citi il catechismo quando le fa comodo.
    Eviti! Sa, è una questione di coerenza.
    Si cita normalmente una fonte che si ritiene affidabile..

    29 Giugno, 2013 - 21:42
  204. Marilisa

    “Se non crede in questo, allora lei, signora Marilisa, non è cattolica ed eviti di andare a Messa, perché incorre in un grave peccato…”

    Io non evito proprio niente, se permette. E lei non si arroghi il diritto di giudicarmi in fatto di peccati. Guardi ai suoi, piuttosto.
    Solo Dio può giudicare, non crede?
    Lei, da buona cattolica, faccia il suo dovere, quale che sia, e vada in pace.
    Non intendo continuare in sterili conversazioni con lei.

    29 Giugno, 2013 - 21:45
  205. Silvia Bottini

    Il giudizio se l’è bell’e fatto con le sue mani.

    29 Giugno, 2013 - 21:47
  206. Silvia Bottini

    Che il Dio perdoni le sciocchezze che dice.

    29 Giugno, 2013 - 21:47
  207. Marilisa

    “Allora, cara, non citi il catechismo quando le fa comodo.”

    Lo cito quando e come voglio.
    Lei, piuttosto, cerchi di capire, se le riesce, quel che gli altri vogliono dire, e senza fraintendimenti.
    Le sue provocazioni non mi toccano.

    29 Giugno, 2013 - 21:49
  208. Marilisa

    Signora Bottini, lei cita troppo spesso Dio a sproposito.
    Non pronunci il nome di Dio invano.

    29 Giugno, 2013 - 21:51
  209. Silvia Bottini

    Sono d’accordo è proprio sterile…non conviene: per lei signora Marilisa conversare è l’arte di parlare senza pensare! In questo è davvero insuperabile.

    29 Giugno, 2013 - 21:53
  210. Silvia Bottini

    E lei il nome di Dio lo storpia! Il che è davvero drammatico.

    29 Giugno, 2013 - 21:54
  211. Pietro Toscanini

    Non sarà mica che la Merkel avrà dato a Bergoglio un dvd con questa esecuzione della IX (magari come “special bonus content”) ?

    http://www.youtube.com/watch?v=Yqff1F0Ijn0

    – – –

    Commento equilibrato di un utente YouTube :

    “Fantastic music,? fantastic composer, fantastic conductor…….I wonder what Beethoven would have thought of the audience (especially those in the best seats!!) Inspirational music can inspire you to…what? Good or evil? Depends often on who’s judging and at what distance…….”

    29 Giugno, 2013 - 22:28
  212. Pietro Toscanini

    Ed era il 19 aprile del 1942 . (Il 20 era il 53° compleanno del Fuehrer, ma non ho ancora capito se lui ne era consapevole o meno.)

    Comunque, già sei anni dopo, a Londra:

    http://www.youtube.com/watch?v=leYbb5KZYDg

    29 Giugno, 2013 - 22:42
  213. lycopodium

    Mah, credo che abbia semplicemente ascoltato questo incipit sguaiato de basso http://www.youtube.com/watch?v=72BGIaUN0hM
    La sedia vuota è stata pura prevenzione.
    Va bene non rubricare né cantare, ma farsi violentare le orecchie, no…

    29 Giugno, 2013 - 23:00
  214. Pietro Toscanini

    “L’ascoltatore deve adesso subito cogliere il tema nei bassi… Come campane.. come campane…”

    Che bella espressione delicata usa Wilhelm in questa prova a Lucerna nel 51, della Settima sinfonia di Beethoven.

    http://www.youtube.com/watch?v=ntmtGX0QcaA

    (II mov. , c’è chi lo considera una quasi ‘marcia funebre’)

    Documento eccezionale che mostra anche come la lingua tedesca abbia un’inerente musicalità ordinaria del “recitare cantando”. (E quindi come le indicazioni del direttore, pur parlate, risuonino come quasi cantate, sullo sfondo della melodia e delle armonie orchestrali, e il sessantacinquenne Furtwaengler preservi una giovinezza della voce, nel senso di vivacità e vitalità di essa, che ha dell’incredibile.)

    Questa l’intera esecuzione (in altra occasione, Berlino, 1943) di quel (celeberrimo e davvero commovente per i più) movimento sinfonico beethoveniano :

    http://www.youtube.com/watch?v=Hu9IESxziWA

    29 Giugno, 2013 - 23:05
  215. Pietro Toscanini

    Vabbé, dopo cotanta wiulénza (financo baritonale), ecco quel che dovrebbe mettere d’accordo tutti (da Bergoglio a Lycopodium -controlli al 57° minuto, in ogni caso..-, dalla Merkel a molti lettori di questo blog..) :

    http://www.youtube.com/watch?v=254ksoIiU_s .

    29 Giugno, 2013 - 23:21
  216. lycopodium

    Otto Edelmann, che meraviglia!

    29 Giugno, 2013 - 23:26
  217. lorenzo

    @ Silvia Bottini delle 19.36

    Gentile Signora, non tema per me, quando dice ” è necessario abbracciare il mistero pasquale di Gesù”.
    Se vuole venire a verificare, lo sto facendo proprio questa notte.
    O tutte le altre. O i giorni.
    Mi è piovuta sulla testa questa ” grazia” speciale: non meritata e non richiesta.
    Quindi, per quanto mi riguarda, si tranquillizzi pure.
    🙂

    30 Giugno, 2013 - 2:07
  218. Pietro Toscanini

    (Lo so che non è “bello” riproporlo, questo video

    https://www.youtube.com/watch?v=zzXgZjVf8GY

    -anche se in teoria potrebbe dimostrare che, dopotutto, si possono avere uditori anche peggiori di quelli noti o meno di sabato 22 in Aula Nervi..- , ma rispetto a quello di prima, c’è una qualità video eccezionale -e non intendo : che le svastiche siano più nitide, o il faccino di Goebbels sia più bellino..- . Beh, il minuto introduttivo non-musicale aiuta a “contestualizzare”… E’ pur sempre un documento eccezionale.

    Carino il commento : “Oh, the irony. ‘All men become? brothers’, sung to celebrate Hitler’s birthday.” )

    30 Giugno, 2013 - 2:09
  219. Pietro Toscanini

    Comprendo il possibile disagio, e provvedo :

    http://www.youtube.com/watch?v=QBt89VMu4uw

    (Quella era dell’aprile ’42, questa del febbraio ’51 . E di mezzo c’è stata Stalingrado, e molto altro..)

    “Comedia finita est”

    30 Giugno, 2013 - 2:22
  220. Silvia Bottini

    Capisco, sign. Lorenzo, capisco, intuisco.. Non smetta mai di amare, anche nella prova più dura. Non si raffredi il suo cuore. Il vero inferno su questa terra, e la più grande delle sofferenze che supera ogn’altra sofferenza possibile, è non riuscire ad amare. E accade, quando il cuore è oppresso. Accade…
    Il Signore la ricompenserà per ciò sta facendo: non dubiti mai.

    30 Giugno, 2013 - 7:48
  221. Caro Pietro, sentivamo tanto la tua mancanza…

    30 Giugno, 2013 - 8:42
  222. manuel76

    @ Ubi e Nico
    Ubi ha detto:
    I “laici cattolici” o i sedicenti tali -in realtà laicisti- dovrebbero sapere che la Chiesa è “docente”, Magistra, e loro i discenti.

    Se in materia di fede un prete che ha studiato teologia, sicuramente più di me, è giusto che insegni ai laici quello che gli è stato trasmesso, ci sono molti aspetti fondamentali della vita della Chiesa in cui questo non è vero!

    Quando devi invitare persone a partecipare alla messa attivamente, spesso il prete non ha nulla da insegnare ai laici, ma son questi che con la loro capacità possono coinvolgere altri laici e devono insegnare spesso al prete il modo di porgere giusto per essere vicino alle persone.

    In materia di gestione immobiliare, economica, di scelte pastorali che durino oltre il mandato del parroco, un collegio di laici e parroco, tutti sullo stesso piano, dovrebbe prendere ogni decisione. Il parroco cambia dopo un paio di lustri …le famiglie non traslocano così spesso.

    Il prete è essenziale per presiedere l’Eucarestia, per portare avanti la predicazione. Per tutto il resto non è necessario. Scelga le preghiere, il canone, si prepari nella predica al posto che proporre riflessioni da uomo della strada.
    Lasci alle signore della parrocchia la scelta dei fiori, delle tovaglie, delle candele, del vasellame invece che imporsi con petulanza in cose di poco conto.

    Ci son pochi preti…e quei pochi continuano a volersi occupare di tutto…dall’architettura alla letteratura, dai bilanci alle pulizie.

    Nota: Bergoglio sull’imparare a lavorare insieme e sulla Chiesa come collegio.

    1 Luglio, 2013 - 9:25
  223. “Il prete è essenziale per presiedere l’Eucarestia, per portare avanti la predicazione. ”

    Caro Manuel
    ne sei sicuro ?

    Ti risulta dai Vangeli ?

    Ti risulta dalle lettere Paoline ?

    Ti risulta dalla Didachè ?

    1 Luglio, 2013 - 9:52
  224. manuel76

    @ Matteo

    Mi risulta che per la consacrazione il prete serva…per il resto non è necessario.

    1 Luglio, 2013 - 10:56
  225. Hai ragione Manuel,
    a dire “mi risulta”,

    perchè tale e’ l’evoluzione storica……
    per come apparirà nei secoli successivi alla cena
    celebrata
    dall’unico e solo sacerdote, Gesù.

    Eppure Gesù,
    in nessun luogo
    appare riprendere da Levi
    il sacerdozio tra gli uomini…… 🙂

    Non so cosa riserva il futuro
    se ritorna alle sorgenti…. 🙂

    tra 100….200…300….annni 🙂

    1 Luglio, 2013 - 11:15
  226. manuel76

    @ Matteo

    Vabbè adesso non volevo fare una riforma costituzionale! 😉

    Semplicemente dire che non è affatto necessario che il prete sia architetto o ingegnere o ragioniere. Ci son i laici che fanno le cose meglio. Però non è giusto che questi siano solo consultati, è opportuno invece che si prendano cura e possano decidere in autonomia per la LORO comunità!

    Anzi è proprio opportuno che le offerte le raccolgano e le conteggino i laici.
    E che i preventivi per le ristrutturazioni anche!
    Aspettare l’imbeccata del prete è triste, ed è ingiusto per la comunità che egli prenda decisioni fondamentali in totale autonomia.

    1 Luglio, 2013 - 14:22
  227. 🙁

    1 Luglio, 2013 - 18:59
  228. manuel76

    t’attristi?

    1 Luglio, 2013 - 19:23

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