Telepace e la tentazione di tornare a Verona

Mi ero impegnato con i visitatori a cercare notizie su Telepace: che ne sia dell’annuncio della cessazione dei servizi giornalistici “romani” (vedi post del 4 ottobre, mio ultimo “commento”). Mi dicevo fiducioso che la crisi avrebbe potuto risolversi facendo salvi tre interessi principali: dei fruitori dell’emittente, dei giornalisti che vi lavorano e del fondatore e direttore che la vorrebbe riportare al carisma originario temendone una deriva “professionale”. Ora che mi sono informato sono meno fiducioso. I fatti innanzitutto. Giovedì 5 ottobre il direttore e fondatore di Telepace, il prete veronese Guido Todeschini, informava la redazione romana della “cessazione a partire da lunedì 9 ottobre dell’attività redazionale e dei connessi contenuti informativi”. Vuol dire che da lunedì Telepace non avrà più il tg e altri programmi di informazione giornalistica prodotti dalla redazione romana, come “speciali” e interviste. Ma l’emittente non chiude: continueranno le dirette papali, magari con altri conduttori, i fili diretti di don Guido, la rubrica delle recensioni nonché i servizi prodotti dalla redazione centrale di Verona, o inviati dai corrispondenti in giro per il mondo. Tra le ragioni fatte valere da Todeschini ci sarebbe una diminuzione delle “offerte” provenienti dai benefattori e la conseguente necessità di restringersi all’essenziale, che era .poi l’attività originaria di Telepace prima dell’ampliamento “professionale”. Ma dietro a tutto c’è la rivendicazione da parte dei quattro colleghi della redazione romana di un pieno rispetto del contratto giornalistico e la convinzione di don Guido che ciò non si possa attuare senza snaturare il carattere ecclesiale dell’emittente e che sia dunque necessario un drastico recupero della dimensione più sobria dei tempi eroici. Conoscendo bene le persone coinvolte e la loro decisione di andare fino in fondo, temo che un compromesso sia difficile da raggiungere: sia don Guido, sia Piero Schiavazzi – il portavoce della redazione romana – sono più combattivi che mai. Auguro alle due parti di potersi spiegare e comprendere, ma temo che non avverrà. Penso che don Guido sarà irremovibile e che i colleghi si rivolgeranno alla magistratura. Immagino che Telepace preferirà pagare loro un indennizzo, piuttosto che rivedere la decisione.   

27 Comments

  1. Maria Grazia

    Grazie,gentile Accattoli,per tutte queste informazioni.
    Mi dispiace molto per la situazione che si è venuta a creare in quanto si spegne un telegiornale che era ormai un appuntamento fisso della mia giornata.Mi chiedo chi trasmetterà ora le immagini dell’attività papale.Viene meno anche questa voce,andiamo bene…
    La professionalità dei vaticanisti garantiva un’informazione corretta e precisa.Non voglio essere cattiva,ma spero che per “gestione familiare” non si intenda quella tenuta durante il viaggio in Baviera di Papa Benedetto.Ho apprezzato molto la puntualità dei collegamenti di Telepace,tuttavia il sacerdote in studio ha detto molte inesattezze.La più grave è quella secondo cui Ratzinger è stato creato cardinale da Giovanni Paolo II quando anche i sassi,e non solo io,sanno che questo grande merito(perchè di grande merito si tratta)appartiene al compianto e troppo presto dimenticato Paolo VI.Mi si dirà che è un piccolo errore,ma per me è molto indicativo.E’ vitale per chi commenta un viaggio pontificio conoscere la biografia del Papa regnante.
    Mi auguro sinceramente che la protesta rientri.
    Saluti MG

    6 Ottobre, 2006 - 19:54
  2. Luisa Buhler

    Ho ascoltato ieri sera Don Todeschini e purtoppo pure io ho perso ogni speranza. Premetto che ho mancato i primi 5 minuti . Mi ero riproposta di ascoltarlo restando neutra e oggettiva e mettendo a tacere le mie emozioni. Quello che ho visto è stato un uomo visibilmente a disagio,che non ha speso una parola di riconoscenza verso i suoi giornalisti romani, che con un gesto della mano, quasi con disdegno , ha scartato la reazione di una Francesca che faceva parte della sua sorpresa ,che non ha espresso alcun rammarico per noi ascoltatori privati di notiziario. Mi é sembrato persino scorgere una punta di ironia nel tono della sua voce.
    Benchè non smettesse di parlarci di povertà, carità e elemosina , io ho visto un uomo di potere e nel potere.
    Certo potrei anche dire ai giornalisti che sapevano in che emittente lavoravano e domandare loro perchè esigevano un cambiamento che non poteva che portarli all`”autodistruzione “( della loro attività ). Che cosa permetteva loro di credere che questo cambiamento fosse possibile ?
    Mi sembra che ci troviamo davanti a un conflitto fra dei volontari sottomessi al carisma del fondatore e dei giornalisti che rivendicano uno statuto professionale.
    Triste, molto triste.
    Perchè Don Todeschini non dovrebbe dimenticare che l`emissione faro , che distingueva la sua emittente da tutte le altre era appunto il notiziario !
    L`Angelus,l`udienza generale e tutte le celebrazioni che ritmano la vita della Chiesa e del Papa le possiamo seguire anche su Sat 2000.
    Nella sua missione di trasmettere la voce del Papa ,il notiziario era un faro, a mio umile avviso un elemento importante ma purtroppo non essenziale secondo Don Todeschini !
    Quel gâchis… scusatemi ma non trovo una parola italiana per esprimere il mio sentimento ! Saluti, Luisa

    7 Ottobre, 2006 - 8:48
  3. alessandro

    Sono un giornalista di Radio Vaticana e sono veramente sorpreso della decisione di chiudere le news di Telepace. Penso che sia un grave danno alla Chiesa e all’informazione. E’ davvero sorprendente come tutto sia avvenuto in pochi giorni, segno, evidentemente, di vecchi dissapori tra la redazione e il direttore. Mi auguro che i vertici della televisione ci ripensino, sono in gioco i posti di lavoro dei redattori e la completezza dell’informazione sulla vita della Chiesa in Italia e nel mondo

    7 Ottobre, 2006 - 18:05
  4. Luigi Accattoli

    Da Piero Schiavazzi, giornalista di Telepace, ricevo questo messaggio:
    Caro Luigi, domani va in onda per l’ultima volta una mia intervista. Dopo 16 anni. Giovedì prossimo avevo già appuntamento con Kaczynski e il 25 ottobre con D’Alema. Peccato. Questa è la lettera di commiato che invio ai colleghi vaticanisti e per conoscenza alla Segreteria di Stato. Avrei tanto piacere che la leggessi. Grazie per lo spazio importantissimo che in questi mesi hai dedicato alle mie interviste sul Corriere e, soprattutto, per avere riportato le parole di Veltroni al Pontefice su di me, nel gennaio scorso. Ti abbraccio con riconoscenza. Piero
    ______________________

    Cari colleghi, dopo il toccante commiato di Angela, nel notiziario di Giovedì, ora tocca a me ringraziarVi e salutarVi. Il calendario ha voluto infatti che l’ultima trasmissione giornalistica di Telepace, prima dell’annunciata chiusura della redazione, sia il mio “Speciale Interviste???, in onda domani dopo l’Angelus, con la testimonianza di José Manuel Barroso. Insieme a lui, in questi anni, abbiamo ospitato più di 150 protagonisti del nostro tempo, tra cui Arafat e Rabin, Madre Teresa e Mandela, Annan e Clinton, Agnelli e Kohl, Gorbaciov e Havel, Peres e Hariri, Ciampi e Napolitano. I prossimi avrebbero dovuto essere il Premier Polacco Kaczynski, Giovedì 12 ottobre, e Massimo D’Alema, Mercoledì 25.
    Nell’autunno del 1990, quando arrivai a Telepace, partirono contemporaneamente due programmi: il notiziario vaticano e la rubrica di interviste esclusive con i grandi della terra. Il notiziario, egregiamente curato da Angela (1990), Simona (1995), ed Elisabetta (2000), ha costituito un unicum nel panorama televisivo: l’unico TG monografico interamente dedicato alla giornata del Papa e della Santa Sede. La sua cancellazione lascia un vuoto evidente, un ruolo scoperto nell’informazione cattolica.
    Quanto alla mia rubrica, in essa ho cercato di accreditare Telepace come la TV dove i grandi della terra si confrontano con la geopolitica vaticana e “si confessano???, raccontando il proprio rapporto con Dio e i loro incontri con il Papa. Questa rete di relazioni internazionali mi ha consentito di progettare per il Ministero degli Esteri un’iniziativa che ha valorizzato la figura dei vaticanisti, attraverso 40 conferenze in altrettante città del mondo.
    Dopo il periodo alla Farnesina, il rientro a Telepace come sapete è stato sofferto: un percorso a ostacoli e – oggi posso dirlo – una lotta contro il tempo, in cui non avete mai smesso di sostenermi. Grazie alla Vostra sollecitudine, negli 18 ultimi mesi le mie interviste e il nome dell’Emittente sono apparsi 50 volte sui quotidiani e 200 volte sulle agenzie, con alcuni di scoop che hanno fatto il giro del mondo.
    E’ a Telepace che il Cardinale Bertone ha paragonato Joseph Ratzinger a Beckenbauer. Su Telepace Laura Bush ha raccontato in esclusiva il proprio incontro con Benedetto XVI. A Telepace, infine, il Cardinale Macharski ha rivelato che Karol Wojtyla, eletto Papa, avrebbe voluto chiamarsi “Stanislao???.
    Essere intervistato da Telepace, ormai, per un leader in visita in Vaticano, è diventato un must. Tutto questo non è servito a salvarmi il posto. Ma la professionalità, e l’integrità, quelle sì. In un passaggio umanamente difficilissimo.
    Ancora grazie. Piero Schiavazzi

    7 Ottobre, 2006 - 22:10
  5. Luigi Accattoli

    Da Angela Ambrogetti, giornalista di Telepace, ricevo questo messaggio: “Carissimi colleghi! grazie per tutto quello che avete fatto, fate e farete per noi vaticanisti di Telepace. Dopo 16 anni si spegne una voce libera sul pensiero , la vita , la personalità del papa , da Giovanni Paolo a Benedetto.
    Aiutateci a spiegare a tutti perchè!”

    8 Ottobre, 2006 - 11:15
  6. Francesco73

    Un vero peccato, mi dispiace.
    Telepace ha offerto un servizio importante, e la professionalità dei giornalisti ha sempre fatto premio sulla modestia delle strutture e delle edizioni.
    Si chiude in malomodo, con un brutto sentore di arroganze, fraintendimenti, ringraziamenti mancati, giustificazioni magari fondate ma nel contempo inverosimili. Le liti in ambito ecclesiale sono spesso così: si fa fatica a restare sul piano del dissenso professionale e di merito, entra sempre in gioco un fattore ulteriore di personalizzazione e suscettibilità che rende il tutto ancora più sgradevole.
    Complimenti comunque ai redattori, e grazie per il lavoro svolto in questi anni.

    8 Ottobre, 2006 - 14:27
  7. Maria Grazia

    Cari Schiavazzi e Ambrogetti,
    avete tutta la mia solidarietà.
    Da parte mia ho mandato mail a Telepace e al Direttore per chiedergli di rivedere la sua decisione.Non ho ricevuto alcuna risposta ma non voglio arrendermi.
    Il notiziario di Telepace era l’unico spazio tv in cui si potessero vedere,quotidianamente,le immagini dell’attività del Papa.Ora questo servizio non esiste più e siamo noi fedeli a rimetterci oltre che voi giornalisti.
    Mi suona strana questa decisione.Per anni è filato tutto liscio e poi,a diciotto mesi dall’elezione di Benedetto XVI,si è verificato il disastro.
    Spero non ci sia alcuna connessione però “a pensare male si fa peccato,ma spesso ci si azzecca…”.
    Un abbraccio alla redazione vaticana di Telepace.
    Saluti MG

    8 Ottobre, 2006 - 16:32
  8. Luigi Accattoli

    Da Piero Schiavazzi ricevo questo messaggio:
    Caro Luigi, grazie della tua ospitalità, ora che siamo rimasti “senza casa”. Ti trasmetto un lancio d’agenzia del collega Salavatore Izzo dell’AGI, con una mia dichiarazione che invita a riflettere su un dato inoppugnabile. Ti sarei grato se lo riportassi nel blog, a beneficio degli amici che si stanno interessando a noi. Con essa rispondo al direttore di Telepace, che nella lettera in cui cancella i programmi giornalistici, annuncia che li sostituirà con dirette di “concerti, congressi, convegni e collegamenti internazionali”. Piero Schiavazzi.
    TELEPACE: SCHIAVAZZI, “LA CURA PEGGIORERA’ I CONTI DELLA TV” (AGI) – CdV, 7 ott. – ‘Sostituire l’informazione giornalistica con concerti, congressi, convegni e perfino collegamenti internazionali’ non e’ la cura piu’ appropriata per i conti di Telepace, l’emittente da anni vicina alla Santa Sede. Lo sostiene Piero Schiavazzi, vaticanista e anchorman della tv cattolica. ‘Chiunque si occupi di televisione – afferma il giornalista – sa bene che ciascuna delle suddette trasmissioni ha costi produttivi di gran lunga superiori a quelli di un telegiornale o di un’intervista’. Dunque, conclude con amarezza Schiavazzi, ‘a seguito delle cure intraprese, e’ ragionevole aspettarsi un ulteriore aggravamento della salute finanziaria dell’Emittente’. (AGI) Red 072101 OTT 06 NNNN

    9 Ottobre, 2006 - 8:55
  9. Luigi Accattoli

    Da Antonio Francullo ricevo questo messaggio: “In merito a quanto sta accadendo nel settore delle comunicazioni, in particolare in questo momento di mancanza di contratto giornalistico e di conseguenza di scioperi, sono rimasto colpito da quanto ho avuto modo di leggere questa mattina in relazione alla soppressione del tg vaticano di Telepace. Ad esser sincero mi è capitato solo in qualche occasione di seguire il tg in questione (soprattutto mi interessava conoscere quanto accadeva durante i viaggi del Papa) e sarà interessante vedere ora quanto accadrà e quali saranno le sorti dei giornalisti che da anni si occupano dell’attività del Pontefice. Da quanto letto su alcuni quotidiani questa mattina, la situazione sembra nascondere ben altro rispetto alla semplice mancanza di fondi, come dice il Direttore Todeschini. Ora le mie domande sono queste: cosa c’è realmente sotto la chiusura della cosiddetta “tv del Papa”? Perchè l’azienda elimina solo l’informazione e non gestisce economicamente la crisi ripartendola tra le varie attività aziendali? Come entrano i soldi a Telepace? Come si pone in tutto ciò il Vaticano? Continuerò a seguire con interesse la vicenda. Antonio Francullo”.

    9 Ottobre, 2006 - 9:02
  10. Luisa Buhler

    Sono soddisfatta che la decisione di Don Todeschini susciti interesse , interrogazioni, e che le reazioni di sostegno ai giornalisti siano numerose !
    Ho scritto tre e-mail a Don Todeschini senza nessuna risposta … L`ho ascoltato ieri più nessun accenno alla crisi.. ho l`impressione che per lui la cosa è chiusa .
    In tutto ciò sento una grande mancanza di rispetto non solo e sopratutto per i giornalisti ma anche per noi telespettori e non mi sembra che sia un`attitudine molto cristiana !
    Che cosa possiamo fare noi,ascoltatori , per cercare di contribuire allo sblocaggio (si dice?) della crisi ? Immagino nulla ma se qualcuno ha un`idea ….
    Con la sua decisione Don Todeschini ha creato un vuoto e non saranno certo i suoi concerti ecc. a riempirlo !!
    Infine ci sono molti punti che secondo me restano oscuri e molte contraddizioni fra il dire e il fare .
    Saluti, Luisa

    9 Ottobre, 2006 - 9:57
  11. Francesca Benucci

    Sono anch’io a esprimere tutta la mia solidarieta’ e tutto il mio sostegno ai cari giornalisti di Telepace così ignobilmente trattati dal direttore di questa emittente, la lettera della Francesca di cui ha parlato Luisa penso potrei essere io infatti appena giovedì sera ho sentito il saluto di Angela Ambrogetti ho immediatamente scritto al direttore, esprimendo tutto il mio sdegno e disappunto, sono felice che lo stesso facciamo e abbiano fatto altri telespettatori.
    L’unico motivo per cui preferivo telepace a sat 2000 ad esempio era appunto il tg che costantemente puntualmente e in modo egregio ci informava quotidianamente su quanto accadeva in Vaticano, una stupenda finestra aperta sulla Sede Pontificia, senza contare le belle interviste di Schiavazzi…..davvero un peccato. Ora Telepace e’ al pari di sat2000 con la differenza che ha dei commentatori impreparati, che mai saranno all’altezza di quelli che ha invece sat 2000, concordo infatti con tutta la valanga di inesattezze ed errori enormi detti durante i collegamenti dalla Baviera…..lasciamo stare sarebbe un discorso molto lungo…..
    Per quanto mi riguarda per solidarieta’ con i cari vaticanisti a parita’ di servizi preferisco guardare sat2000 o qualunque altra tv che trasmettera’ le dirette di Sua Santita’, telepace non ha saputo capire ne’ valorizzare cio’ che aveva la fortuna di avere, alla luce soprattutto del fatto che anche il tg di sat 2000 ad esempio e’ un comune tg, telepace era l’unica a trasmettere un telegiornale tutto incentrato solo sul Pontefice, la Santa Sede, la cristianita’ in generale. Tutto cio’ l’ho scritto al direttore nella lettera che ho citato sopra, ma alla luce della spiegazione fornitaci dal signor Accattoli purtroppo dubito che Todeschini voglia provare a capire le ragioni di chi guardava la sua tv, non mi resta che cambiare canale.
    Il comportamento tenuto da questo direttore e’ davvero discutibile vergognoso e ignobile, alla luce poi del fatto che egli e’ un uomo di chiesa, un uomo di Dio, e’ ancora peggio chissa’ che ne pensera’ Sua Santita’……leggendo tutto cio’ che Egli da sempre raccomanda ai sacerdoti sul comportamento da tenere nella varie occasioni penso che Todeschini non presti molto orecchio alle parole del Papa……!!!!!!!!!!!!!
    Un carissimo saluto al signor Accattoli che ringrazio sempre per questo bellissimo blog, e un abbraccio grandissimo a tutti gli oramai purtroppo ex vaticanisti di telepace, le mie preghiere e il mio sostegno mai mancheranno loro, colgo qui l’occasione per ringraziarli di cuore per lo splendido lavoro che hanno fatto in tutto questo tempo, grazie anche a loro la ” voce del Papa ” arrivava sempre chiara e nitida, grazie soprattutto per i commenti sempre attenti precisi puntuali e un grandissimo grazie per tutte quelle visioni ” particolari ” di Sua Santita’ che solo grazie alle loro riprese e’ stato possibile vedere, alludo ad esempio alla visita al santuario di Rehmes Saint Gerges lo scorso 23 luglio quando solo grazie alle loro riprese si e’ potuto ascoltare dalla viva voce di Benedetto stralci della sua splendida omelia, o come la benedizione lo scorso mercoledì della statuta di Santa Genoveffa Torres Morales poteri citare anche altri esempi ma penso questi bastino per rendere l’idea di cio di cui la decisione del direttore Todeschini, ha privato tutti i telespettatori di telepace .
    Francesca Benucci

    9 Ottobre, 2006 - 11:07
  12. angela

    Carissimo Luigi,
    grazie naturalmente per lo spazio che ci dedichi e grazie a tutti coloro che hanno a cuore la nostra storia e il nostro lavoro. Davvero Grazie!
    Vorrei solo aggiungere alcuni piccoli chiarimenti sulla situazione di Telepace.
    Tu scrivi che Don Guido ha paura che una eccessiva “professionalità” snaturi la “frugalità” originaria di Telepace.
    Ma bisogna ricordare che questo bisogno di ritorno alle origini si manifesta solo a Roma.
    Nelle sedi di Telepace di Verona, Lodi, Gerusalemme, i giornalsiti hanno un completo rispetto dei diritti ” professionali”.
    Ci sono corrispondenti, capo redattori , praticanti.. e quell’ aria di azienda normale se pur piccola e con una missione specifica che ha sempre animato i miei 16 anni di lavoro (nel1990 ho “inventato” un tg dedicato solo al Vaticano , al papa , in una epoca in cui non esisteva praticamnte altro sulla Chiesa. Una scelta di missione , non di opportunità).
    Oggi vedo che solo a noi giornalisti romani sono negati certi diritti di riconosciuta “professionalità”
    E mi permetto di aggiungere , è un delitto voler essere professionali per poter offrire un servizio migliore? é un delitto chiedere diritti minimi visto che già si è scelto di lavorare per la Chiesa e non per un “padrone”?
    Non credevo dovessimo essere considerati lontani dallo spirito di Telepace solo perchè chiediamo di essere trattati normalmente come del resto sono i nostri colleghi delle altre sedi di Telepace. O che Don Guido sia diverso a secondo della regione?

    Grazie davvero ancora per la tua generosa disponibiltà e grazie per questo Forum.
    Con amicizia
    Angela Ambrogetti
    fiduciario di redazione di Telepace Roma

    9 Ottobre, 2006 - 16:40
  13. Luigi Accattoli

    Cara Angela, grazie di averci scritto! I visitatori del blog sono molto interessati alla vicenda di Telepace e lo sono anch’io, per ragioni professionali ma anche per amicizia con voi e con don Guido. Come vedi, qui siamo tutti solidali con voi giornalisti. Ho chiesto a don Guido di intervenire, per rispondere ai miei visitatori. Nel caso lo faccia, chiederò a te di rispondergli. Un caro saluto. Luigi

    9 Ottobre, 2006 - 16:48
  14. Luisa Buhler

    Sono le 19h30, e la mia televisione resta spenta.
    Era l`ora del mio telegiornale di Telepace. Quando non lo potevo seguire in diretta ,il ” magnétoscope” fedelmente registrava le immagini dal Vaticano.
    Quotidianamente ci invitavamo ” a casa del Papa ” e grazie alle immagini e ai riassunti di Angela Ambrogetti e delle sue colleghe potevamo seguire le attività e i diversi discorsi tenuti dal Papa durante i suoi numerosi incontri. Lo sentivamo vicino .
    Sì Don Todeschini ha seminato molta tristezza, rabbia e sentimento di ingiustizia con la sua decisione.
    Ha veramente soppresso ,lo ripeto,quello che faceva di Telepace un`emittente
    unica !
    Ancora tutta la mia solidarietà ai giornalisti di Telepace-Roma !
    Se solamente le due parti potessero riannodare il dialogo,senza perdenti ma solo vincitori ….si può ancora sperare ?
    Saluti, Luisa

    9 Ottobre, 2006 - 19:09
  15. bianca

    Speriamo che don Guido voglia tornare un po’ sui suoi passi perché questa non è una bella storia , e stona un po’ con un’emittente che si presenta come telepace
    In un’epoca in cui la voce e la persona del Sante Padre non sempre trovano spazio nell’informazione televisiva convenzionale, è un vero peccato che si sia deciso di spegnere il notiziario del Papa, come piaceva definirlo a molti di noi. Gli stessi commenti alle udienze, a cura di Piero Schiavazzi, avevano uno stile che personalmente mi mancherà. Così come mancheranno le sue interviste e le facce amiche e la professionalità di Angela e delle altre ragazze. Mi sono sempre chiesta onestamente, anche in passato, come mai giornalisti così preparati venissero tanto poco utilizzati , soprattutto durante le trasferte papali. Non voglio togliere nulla ai meriti di don Guido che, nonostante tutto, ringrazio per gli ampi collegamenti offerti in varie circostanze, con una copertura che forse in altre emittenti è più limitata, ma tutti dovremmo avere l’umiltà di riconoscere che non siamo mai grandi da soli e lo ringrazierò ancora di più se deciderà di rivedere le sue posizioni. I nostri amici giornalisti di telepace lo meritano e anche noi telespettatori

    9 Ottobre, 2006 - 21:53
  16. Maria Grazia

    Cara Angela,grazie per il Suo intervento.
    Ieri sera mi è mancato tanto il notiziario di Telepace.Avrei avuto piacere che qualcuno spiegasse con cura e nella maniera corretta la pubblicazione del testo definitivo di Ratisbona.Avrei avuto piacere di vedere le immagini del Papa all’anteprima della fiction sul grande Pontefice Albino Luciani.Avrei avuto piacere di vedere alcuni stralci dell’udienza concessa dal Papa ai pellegrini dell’Emilia Romagna.
    Non c’era il notiziario di Telepace e quindi nessuno ha trasmesso queste perle.
    Mi mancate tanto,possiamo ancora sperare,come auspica Luisa?
    Grazie MG

    10 Ottobre, 2006 - 7:46
  17. Luigi Accattoli

    Da Elisabetta Mancini ricevo questo messaggio: “Sono profondamente colpita dai messaggi di solidarietà che sto leggendo sul tuo Blog, Luigi, grazie. Grazie moltissimo a tutti, sono Elisabetta Mancini, una dei quattro “rifiutati” di Telepace, e questa mattina volevo raccontare a tutti voi la mia seconda giornata di “lavoro-non lavoro” qui, nella redazione romana di Telepace. Eh sì, vi scrivo “lavoro-non lavoro” perchè di questo si tratta. Dopo la lettera nella quale il nostro Direttore ci ha comunicato la decisione di chiudere il tg sul Vaticano, null’altro ci è stato comunicato e noi siamo tenuti qui, in redazione, senza far nulla, in attesa di avere notizie di qualsiasi natura (lettera di licenziamento compresa), nessuno ci parla e, per la cronaca, abbiamo tentato per giorni (preciso, prima di ricevere la lettera) di incontrare il nostro Direttore, ma non c’è stato nulla da fare. 10 giorni fa la collega Ambrogetti, come fiduciario di redazione, ha chiesto, ed io ero presente, un incontro con Don Guido, il quale però ha risposto che non aveva tempo da dedicarci. Che altro scrivere…solo grazie”.

    10 Ottobre, 2006 - 10:48
  18. Valentina Martin

    Manifesto anch’io solidarietà alla redazione di telepace di Roma.
    Mi capitava spesso di vedere il programma settimanale della signora Ambrogetti e le interviste del signor Schiavazzi.
    Non so perchè Don Guido ha chiuso la redazione però non mi sono piaciuti più di tanto i commenti sul Papa nel viaggio in Baviera.
    Sempre a confrontarlo con Giovanni Paolo.Poi non sapevano nemmeno che il Papa e il fratello sono stati ordinati lo stesso giorno.
    Piena solidarietà quindi.

    10 Ottobre, 2006 - 12:08
  19. Daniele

    Buongiorno a tutti. Mi chiamo Daniele Russo e appartengo al consiglio direttivo dell’Associazione Cattolica “Benedetto XVI” di Battipaglia. Il nostro Presidente, Gianluca Barile, è un vostro assiduo frequentatore ed è stato lui a pregarmi, non potendolo fare di persona poichè impedito, di esprimere tutta la nostra solidarietà di cristiani, telespettatori e operatori dell’informazione ai colleghi di Telepace. Questa emittente televisiva rappresentava per noi un importante punto di riferimento. Pur apprezzando l’opera di don Guido Todeschini, non comprendiamo il senso di questa sua decisione, che nel mortificare la dignità umana e professionale dei giornalisti della redazione di Roma, penalizza anche noi telespettatori cui, democraticamente, non resta che scegliere altri canali, sia pure a malincuore, con la pacifica arma del telecomando. Dunque, agli “amici” (sì, proprio così, amici) di Telepace va la nostra più sentita solidarietà e l’augurio che tutto si possa risolvere al più presto. Tra poche ore inseriremo in uno dei nostri siti, all’indirizzo http://www.papabenedetto.fan-club.it, una nota di solidarietà ai redattori romani di Telepace e un sondaggio con cui chiederemo ai nostri visitatori di esprimersi sulla vicenda. L’esito del sondaggio – che ci sembra scontato – sarà inviato al direttore-fondatore-padre-padrone dell’emittente.

    Infine, porto a tutti voi, in particolar modo al Dr Accattoli, al Dr D’Anna e alla Signora Luisa i saluti di Gianluca.

    Complimenti per l’ottimo blog

    Daniele Russo

    10 Ottobre, 2006 - 12:39
  20. Luigi Accattoli

    Daniele, ricambia il saluto a Gialuca, con i nostri più vivi auguri! E benvenuto a te: una volta blogger per sempre blogger! Luigi

    10 Ottobre, 2006 - 15:17
  21. Daniele

    Gentile Dottor Accattoli, grazie dell’accoglienza e del benvenuto. Sarò ben lieto di partecipare alle vostre interessanti discussioni. Avrei comunque preferito “esordire” nel blog con un argomento francamente meno grave della situazione professionale dei vaticanisti di TelePace. Non ho mai compreso e accettato l’offesa della dignità umana; in questa circostanza, constato con rammarico l’offesa delle più elementari regole di rispetto personale e professionale. Che il Signore illumini Don Guido!!!
    Ho già riportato telefonicamente i saluti a Gianluca, il quale mi ha pregato di porgervi a nome suo le scuse per gli ultimi post presentati, frutto di un particolare momento privato.
    A presto

    10 Ottobre, 2006 - 15:41
  22. Cari saluti all’ospedalizzato Gianluca. E che si rimetta presto.

    10 Ottobre, 2006 - 16:11
  23. Luisa Buhler

    Ti siamo tutti vicini, Gianluca , con i nostri pensieri e le nostre preghiere !
    E a presto il piacere di rileggere i tuoi commenti “appassionati !
    Cari saluti, Luisa

    10 Ottobre, 2006 - 17:43
  24. Auguroni a Gianluca, e a risentirlo il più presto possibile!

    11 Ottobre, 2006 - 9:17
  25. Francesca Benucci

    Carissimo Gianluca i miei piu’ cari auguri sperando di risentirti presto, il piu’ presto possibile!!!!!!!!!
    Francesca

    11 Ottobre, 2006 - 20:38
  26. Maria Grazia

    I miei migliori auguri,caro Gianluca.
    Un abbraccio Maria Grazia

    12 Ottobre, 2006 - 9:46
  27. Daniele

    Gianluca ringrazia tutti per l’affetto e, cari miei, ci mette in guardia: l’erba cattiva non muore mai!

    12 Ottobre, 2006 - 12:24

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