Telepace: Schiavazzi racconta un fatto di “corna”

Caro Luigi, trovo che il Tuo blog sia davvero un villaggio animatissimo, con residenti fissi e viandanti occasionali. In questa vigilia di festa consentimi pertanto di intervenire con una cronaca più rilassata, anche se il mio stato d’animo non è propriamente quello, speranzoso, del Sabato del villaggio. Il quadretto, anzi il dettaglio, che voglio descriverTi, quello sì, è proprio da Sabato prefestivo. 

Come sai, Giovedì mattina una delegazione del Sindacato dei Giornalisti, al più alto livello, ha varcato la soglia di  Telepace per incontrare Don Guido Todeschini. C’erano tra gli altri il Vicesegretario Nazionale, Luigi Ronsisvalle, e il Segretario dell’Associazione Stampa Romana, Silvia Garambois. 

Quest’ultima, in particolare, sebbene non credente, ha il merito davanti alla Chiesa di avere promosso la pubblicazione di “un’Enciclica”: quella che è stata subito definita la quindicesima Enciclica di Giovanni Paolo II, cioè la raccolta postuma dei suoi 27 messaggi in occasione di altrettante giornate mondiali delle comunicazioni sociali, dal 1979 al 2005. 

Considerando infatti che i messaggi affrontavano di anno un aspetto specifico (mass-media e famiglia, televisione, radio, internet, etc.), messi in fila uno dopo l’altro appaiono oggi come i capitoli di una vera e propria Enciclica: un’Enciclica sui media. 

Nessuno ci aveva pensato prima. Ed oggi dobbiamo a Lei, ad una donna laica, leader di un Sindacato laico, la pubblicazione di questo volume che si intitola “Giornalisti abbiate coraggio” e che in aprile, nel 1° anniversario della morte di Wojtyla, è  stato inviato in dono a tutti i giornalisti romani (compreso il mio direttore, Mons. Todeschini, iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Roma).

Come curatore del volume, sono testimone del coraggio intellettuale con cui Silvia ha voluto che l’intero Sindacato dei Giornalisti rendesse omaggio al più grande comunicatore di tutti i tempi, maestro di deontologia per tutti noi, credenti e non (a maggior ragione se credenti, e ancora di più se presbiteri).

Oggi però, nel clima prefestivo del “Villaggio Accattoli”, voglio consegnarVi la pasionaria della Stampa Romana in una prova di coraggio assai meno impegnativa, ma decisamente  più amena.

Giovedì mattina infatti, quando Silvia ha fatto il suo ingresso a Telepace, mentre attraversava il corridoio che conduce nella sala riunioni, dove l’aspettava Don Guido, una mano e due dita si sono sollevate al suo passaggio con la prontezza di un passaggio a livello, facendo il gesto scaramantico delle corna,  come ad esorcizzare la presenza del diavolo negli studi della TV del Papa. 

Il gesto era vistoso, fatto per essere notato, ma lì per lì ho avuto l’impressione che Lei non se ne accorgesse, (noi siamo avvezzi a questo genere di saluti, non ci facciamo più caso e, anzi, li consideriamo di buon augurio). 

Dopo un istante infatti è entrata in sala riunioni e ha salutato Don Guido con un sorriso smagliante: “Come sta ?! Grazie di averci ricevuti”. 

Ma al termine della faticosa riunione, usciti da Telepace, appena voltato l’angolo, il diavolo mi ha  preso sottobraccio e mi ha interpellato con angelico candore: “Ho visto male o mi hanno fatto le corna ?”. 

Buona Domenica, Piero Schiavazzi

3 Comments

  1. Luisa Buhler

    Questo pomeriggio, ho voluto ascoltare Don Todeschini nelle sue lettere al direttore . Solo l`inizio,lo sforzo richiesto era decisamente troppo.
    Ma quel poco che ho ascoltato è stato sufficiente per farmi capire che Don Todeschini sta facendosi passare per una vittima, con la sua emittente che vive nell`insicurezza, giorno dopo giorno. Pensano fare molte dirette , ma con i tempi che corrono niente è meno sicuro….solo allusioni, niente di preciso .
    È incredibile lui, che in questa situazione, verrebbe definito dalla psicologia come “il persecutore”, si sta trasformando in “vittima” dei cattivi giornalisti.
    Non penso che ne sia cosciente, o almeno lo spero, ma certe persone potrebbero cadere nel tranello !
    Cari saluti da una residente fissa, ma spero non troppo invadente, Luisa

    14 Ottobre, 2006 - 19:24
  2. anna

    Mi dispiace per Lei, Piero Schiavazzi, e per la situazione in cui vi trovate in Telepace. Non mi sarei mai immaginata che le cose cosi’ brutte possono succedere in una TV cattolica. Pero’ ovunque lavorano soltanto le povere persone umane, che spesso dimenticano che la cosa piu’ bella e’ quella di rispettare i propri collaboratori, anzi di amarli! Spero che questa situazione si risolvera’, ma non ci sono speranze che le sue trasmissioni e le cronache saranno ristabilite? E poi non capisco bene perche’ sono state cancellate?
    Tanti saluti dalla TV cattolica polacca che e’ con tutto il cuore con Lei e i suoi colleghi! Buona Domenica a tutti!
    Anna Wierzbicka

    14 Ottobre, 2006 - 21:31
  3. Penso al 1975, quando il presidente della Repubblica Giovanni Leone fece le corna agli studenti di Pisa.
    Penso a Berlusconi che le fa in una foto di gruppo
    Penso a Telepace.
    Mah…
    Però è proprio vero: l’ambiente delle redazioni è così, scanzonato.
    E penso anche, come Giovanni XXIII, che una giornata senza una risata è una giornata persa. Anche ridere in mezzo alle disgrazie, le proprie disgrazie, è segno di speranza.
    Un abbraccio a tutti voi.

    15 Ottobre, 2006 - 21:36

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