Tremonti tremanti trementi

“Come sul Titanic non si salvano neanche i passeggeri di prima classe” hai detto ieri al Senato. Abbiamo capito Giulio: balleremo tutti, balleremo molto. Il tuo cognome ci illumina sul futuro: Tremonti, tremanti, trementi. E pensare che fino all’altro ieri Tremonti voleva dire “tramanti”. [Nei primi due commenti spiego tutto il tremito]

53 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Oltre tre milioni di italiani in condizioni di povertà assoluta. Lo rileva l’Istat, a proposito dell’anno 2010. Più in dettaglio, secondo l’Istituto nazionale di statistica, sono 1 milione e 156 mila in Italia le famiglie in condizioni di povertà assoluta (il 4,6% di quelle residenti), per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% della popolazione residente). Secondo l’Istat sono assolutamente povere le famiglie che non riescono ad accedere ai beni e servizi essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile. Si tratta, quindi, dice l’Istituto dei «più poveri tra i poveri». Lo scrive il Corsera on line. Leggi tutto.

    15 Luglio, 2011 - 19:27
  2. Luigi Accattoli

    [Segue dal primo commento] I tagli alle detrazioni costeranno mille euro a famiglia. Dagli sconti fiscali per i figli a carico agli asili e agli interessi sui mutui: sempre Corriere on line.

    15 Luglio, 2011 - 19:31
  3. elsa.F

    E nessun taglio alla casta…
    Oggi è il 14 luglio …. Allons enfants!!!

    15 Luglio, 2011 - 20:17
  4. Marilisa

    Mentre scrivo, caro Luigi, sono amareggiata perché stiamo assistendo ad una iniquità che più grande non potrebbe essere. È passata una manovra ( di 70 miliardi di euro!)- ed è legge- che grava sulle classi medie e le fa scivolare verso la povertà, mentre i politici e i ricchi, in generale, vengono risparmiati indecentemente. I lauti guadagni dei parlamentari vedranno un ridimensionamento fra due anni, se tutto va bene ( salvi 7 milioni di euro! ). È lecito parlare di casta privilegiata, o no? Per gettare un po’ di fumo negli occhi di chi non riesce a vedere l’evidenza, hanno parlato di eliminazione di auto blu e non so cos’altro, cioè di un taglio di spesa che incide sul bilancio nella misura dello 0,0…etc. Insomma, i “passeggeri di prima classe” si salvano, eccome!; i ricchi restano ricchi, nonostante qualche prelievo dalle loro tasche che certo non impedirà loro di dormire sonni tranquilli, magari in lussuose ville al mare, mentre la stragrande maggioranza della popolazione è tartassata e si deve sobbarcare, suo malgrado, al pesante onere del risanamento del bilancio. Dov’ è la condivisione dei sacrifici? Proprio non la vedo. E intanto veniamo a sapere, per consolazione, che il debito pubblico sta ancora aumentando. E il superministro, considerato da molti come il non plus ultra, va fiero di quel “hic manebimus optime” pronunciato con un sorriso fra le labbra, un sorriso di beffa, nel discorso di presentazione della manovra. Ai tre milioni di cittadini in condizioni di povertà assoluta, si aggiungono quelli-oltre otto milioni- ai limiti della povertà. Una famiglia su cinque vive nell’indigenza. Chi li aiuterà? Tremonti o Berlusconi o Bossi o il Presidente della Repubblica, che aveva auspicato l’intesa per la rapida approvazione della manovra, ed oggi si congratula con maggioranza e opposizione per l’accordo?
    Che cosa è avvenuto in questi anni di governo perché il nostro Paese dovesse trovarsi oggi nel baratro? Non sono ignorante, so bene che alcuni paesi europei (Grecia,Portogallo etc..-) al collasso stanno trascinandone altri, ma sono i più deboli a trovarsi in pericolo, e il nostro è fra questi. Perché? È stato ben governato? Obiettivamente non mi sembra.

    15 Luglio, 2011 - 21:29
  5. Gioab

    “Che cosa è avvenuto in questi anni di governo perché il nostro Paese dovesse trovarsi oggi nel baratro?”

    E’ avvenuto che sono stati dati troppi soldi e troppi favori favori alla chiesa ! e ai troppi potenti vicino ad essa. E’ avvenuto che se quei 20 miliardi anno fossero stati investiti nell’economia anzichè finanziare l’industria del sacro, e permettere agli amici un po’ “gentiluomini di sua santità” di fare più business ci sarebbero un pò meno poveri.

    “hic manebimus optime” Chissà perchè lo ha detto in latino ? Sarà stato un messaggio a qualche potente che parla latino ?

    15 Luglio, 2011 - 21:54
  6. FABRICIANUS

    D’accordo con Marilisa, su tutta la linea.

    15 Luglio, 2011 - 23:09
  7. Marilisa

    Lo ha detto in latino per pura e semplice vanità, per mostrare la sua presunta cultura classica di cui si compiace stupidamente. Sta attraversando un periodo di grande popolarità, anche nel resto dell’Europa, e si è montato; si sente un dio. Non so quanto durerà, ma anche per lui verrà il tramonto inevitabile. È fatale.

    15 Luglio, 2011 - 23:19
  8. marta09

    Veramente in questo “Titanic” quelli di prima classe si salvano eccome …
    Veramente che ballerà saranno sempre e solo quelli che hanno sempre ballato
    Assurdità di Stato: la “base” risparmia ed il vertice spende e prende.

    La Repubblica fondata sul lavoro? Come no? Soprattutto fondata sui lavoratori … quelli che ce la fanno ad esserlo …
    Speriamo solo che non si affondi il lavoro.

    Credo proprio che gli italiani, ora, di certo hanno le “tasche vuote” di soldi, ma anche piene … Non ne possono piùùùùù!
    Credo che vorremmo vedere il “tramonto” (e non Tremonti) di questo falso sole che ci ha portato alla povertà per accogliere – almeno – la speranza di un sole nuovo, ma per essere nuovo dovrebbe essere “il vertice” ad impoverirsi …

    15 Luglio, 2011 - 23:37
  9. mattlar

    Consiglio a tutti di leggere G. VECCHI, In ricchezza e in povertà, Il benessere degli italiani dall’Unità a oggi, Il Mulino, 2011.
    Una ricerca sulle condizioni di vita degli italiani, dal 1861 ad oggi vista dal basso, cioè non servendosi degli indicatori classici dell’economia (PIL) sul benessere degli italiani. Uno dei dati più interessanti della ricerca è quello sull’equità della crescita economica degli italiani. Secondo questo autore gli italiani sono riusciti a partecipare nella stessa misura alla parabola ascedente del paese, con una divaricazione tra ricchi ricchi e poveri poveri a partire dal 1992 (svalutazione della lira). Tra poco – quando la generazione delle pensioni retributive finirà la sua parabola e i patrimoni di cui gli italiani stanno assorbendo le scorte per mantenere il precedente tenore di vita – ne vedremo gli effetti sulle strade. E sarà dura.

    16 Luglio, 2011 - 1:47
  10. Gioab

    @ Marilisa

    “Lo ha detto in latino per pura e semplice vanità, per mostrare la sua presunta cultura classica di cui si compiace stupidamente.”

    Si, sig.ra Marilisa, può essere, è una possibilità, ma perché non potrebbe essere stato anche per altri motivi ? Come fa ad esserne così sicura ?

    Le cose non sono mai come appaiono a prima vista, e le cose più in vista sono quelle meno appariscenti o meno facilmente comprensibili.
    Lo dice anche il Vangelo ( che a lei non piace) – “Per questo parlo loro mediante illustrazioni, perché, guardando, guardano invano, e udendo, odono invano, e non ne afferrano il significato;” ( Matteo 13.13)

    Ritiene che come Gesù dopo aver attraversato un periodo di grande popolarità ed essersi sentito un dio, possa essere messo al palo ?
    Si, credo che sia molto probabile ! MA solo per aver favorito gli amici sbagliati.
    Si è sbagliato anche lui a scegliersi gli amici.

    “E vi dico: Fatevi degli amici per mezzo delle ricchezze ingiuste, affinché, quando queste verranno meno, essi vi ricevano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel minimo è anche fedele nel molto, e chi è ingiusto nel minimo è anche ingiusto nel molto. Perciò, se non vi siete mostrati fedeli riguardo alle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? E se non vi siete mostrati fedeli riguardo all’altrui, chi vi darà il vostro? Nessun domestico può essere schiavo di due signori; poiché, o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza”.” (Luca 16.9-13)

    Chi ha orecchio ascolti ! Lei le ha le orecchie vero ?

    p.s. ha sentito la notizia ? Verzè ha lasciato il controllo del San Raffaele che è passato sotto il controllo del Vaticano. Sarà per questo che hanno aumentato i ticket ? MA non dovrebbero curare la anime ?

    16 Luglio, 2011 - 9:32
  11. Leonardo

    Non per difendere Tremonti (i cui meriti per me derivano soprattutto dall fondato timore che altri al suo posto avrebbero fatto peggio), né la sua manovra (confusa e pasticciata, ma vedi sopra), bensì per amore di precisione faccio osservare che il riferimento al Titanic è stato da voi equivocato: non penso alludesse ai ricchi di casa nostra (che certo si salveranno comunque, se sono molto ricchi, cioè con patrimonio e fonti di reddito sparsi in giro per il mondo; diverso è il caso dei meno ricchi e dei benestanti), ma alla Germania. Se affonda l’Italia saranno guai per tutti, questo intendeva dire, ed è abbastanza vero.
    Sempre per verità, va detto che la maggior parte delle misure che i giornali hanno sbandierato in questi giorni, coi soliti improbabili calcoli che dicono quanto costeranno a una famiglia media, non sono immediatamente attive ma costituiscono una clausola di salvaguardia se il governo non attuerà nei tempi previsti la delega per la riforma del fisco. Ciò significa che è ancora possibile che al posto della riduzione lineare (e stupida) riduzione delle agevolazioni fiscali (ivi compresa l’intollerabile riduzione delle detrazioni per i familiari a carico), venga fatta una più razionale redistribuzione del carico fiscale, di pari importo complessivo. Da questo o da un altro governo.

    Io poi, se fossi ministro dell’economia, un’idea migliore ce l’avrei: confiscare l’intero vitalizio del pensionato-sfigato di Sarasota e, già che ci siamo, mettergli una patrimoniale del 100%. Magari non risolveremmo il problema del deficit, però lui si dovrebbe rimettere a lavorare e avrebbe meno tempo da perderein giro per tutti i blog a scassare la minchia a noialtri.

    16 Luglio, 2011 - 10:23
  12. Leonardo

    Ringrazio il fine giurista per la segnalazione del libro di Vecchi, che credo sarà molto interessante. Così a naso ho qualche dubbio sul fatto che prima del 1992 la partecipazione degli italiani ai frutti della crescita economica del paese sia sempre stata equa. MI sembrerebbe più probabile che ci sia stata una certa redistribuzione della ricchezza negli anni della prima repubblica, soprattutto a partire dalla fine degli anni sessanta. Mi pare però che, a partire da allora, si sia anche distribuita una ricchezza inesistente, o meglio una ricchezza presa a prestito con l’enorme dilatazione del debito pubblico che oggi ci uccide. Concordo pienamente sul resto, ma faccio osservare che l’abnorme divaricazione tra i redditi e la ricchezza dei ricchi e quelli della gran parte della popolazione (con la conseguente tendenza alla scomparsa del c.d. ceto medio) è in atto da qualche decennio in tutto il mondo occidentale. Dopotutto Marx aveva ragione.

    16 Luglio, 2011 - 10:34
  13. FANTASTICO !!!

    Deputati e senatori hanno blindato
    nella notte frail 13 e il 14luglio scorso le loro indennità parlamentari
    messe a rischio da Giulio Tremonti
    grazie a un geniale emendamentino approvato in commissione bilancio del Senato
    verso le due del mattino e poi ripreso dal maxiemendamento su cui ieri anche la Camera ha votato la fiducia.

    Il blitz è servito a legare le proprie indennità, gli unici stipendi italiani che non vengono toccati dallafinanziaria, al Pil del Paese e allamediaponderata degli altri Pil europei.

    L`emendamento porta la firma di due senatori del Pdl.

    Il primo è un ingegnere palermitano, Mario Ferrara.

    Il secondo è un giornalista catanese, Salvo Fleres.

    Grazie alla loro trovata gli stipendi dei parlamentari italiani sono stati legati a doppia mandata con il Prodotto interno lordo.

    Il risultato è una doppia beffa:
    in questo modo i parlamentari italiani non faranno alcun sacrificio,
    come invece aveva chiesto Tremonti e loro stessi avevano promesso agli italiani.
    (da Il Giornale)

    —————————-
    Questo accade quando dei parlamentari non devono rispondere ad elettori che non li hanno potuto eleggere, ma soltanto al proprio padrone di partito che li ha portati in parlamento.

    Ora sarebbe utile sapere i voti di approvazione da quali partiti sono stati espressi…….

    Lacrime e sangue solo per il popolo basso, la gente dei discount,

    questi
    i politici cattolici,
    che poi violentano la coscienza altrui
    obbligando con leggi “fine vita” che non hanno eguali in tutta Europa,

    Ma si fanno leggi per proteggere i loro tesori e continuare ad ap-profittare
    sulla pelle dei deboli, famiglie, anziani, onesti lavoratori.

    16 Luglio, 2011 - 11:00
  14. Marcello

    Fra pochi anni sarà dura. Ha ragione mattlar. E il guaio è che nessuno ne parla.

    16 Luglio, 2011 - 12:39
  15. Gioab

    @ matteo
    “L`emendamento porta la firma di due senatori del Pdl…… Questo accade quando dei parlamentari non devono rispondere ad elettori che non li hanno potuto eleggere”

    Vero, però basterebbe NON votare tutto quel partito anziché non votare solo quei due. Anzi forse NON votare tutto il partito è pure meglio. Non le pare ?

    16 Luglio, 2011 - 13:47
  16. Luigi Accattoli

    Tremonti, tremanti, trementi. Per “trementi” – in risposta a chi avesse immaginato un refuso: mi sono giunte segnalazioni amichevoli in tal senso – il Battaglia registra la voce “tremere” con la doppia accezione di “vibrare, muoversi come per il vento” e di “provare un forte timore, temere”. Voce dotta, dal latimo tremere.

    16 Luglio, 2011 - 14:33
  17. giordano

    @Leonardo scrive “Non per difendere Tremonti (i cui meriti per me derivano soprattutto dall fondato timore che altri al suo posto avrebbero fatto peggio)…”

    Secondo me gli altri Ministri dell’Economia dei periodi vicini a quelli in cui è stato Ministro Tremonti hanno fatto tutti meglio di lui, in particolare mi riferisco a Siniscalco per il centrodestra e a Padoa-Schioppa per il centrosinistra.
    Nello specifico, per me, i danni più grandi fatti da Tremonti sono:
    – l’abbassamento dell’IRPEF, a fini elettorali e senza copertura, linearmente(*) per tutti per l’1% a dicembre 2005 con effetto retroattivo per tutto il 2005 e liquidazione sulle tredicesime di quel mese con il conseguente processo di infrazione aperto dalla UE a carico dell’Italia subito dopo le elezioni dell’aprile 2006 vinte da Prodi, perché la mancanza di copertura aveva fatto sballare il rapporto deficit/PIL in aggiunta al già sballato rapporto debito/PIL;
    – i vari condoni e scudi fiscali che hanno fatto cassa incentivando la propensione degli italiani ad evadere le tasse;
    – nel 2008 la cancellazione dell’ICI sulla prima casa senza prevedere un limite oltre il quale era bene non toglierla(*) (magari oltre i 300 mq di abitazione) mentre detassando gli straordinari ha pensato bene di mettere un limite (30.000 euro lordi) oltre il quale gli straordinari non dovevano essere detassati (qui la disparità di trattamento tra “nessun limite sulla detassazione del patrimonio” e la “limitazione alla detassazione del lavoro” raggiunge livelli inaccettabili);
    – sempre nel 2008 la cancellazione o limitazione delle iniziative messe in atto da Visco e Prodi per la tracciabilità dei flussi finanziari (limiti ai pagamenti in contanti e limiti all’emissione di assegni al portatore) per combattere l’evasione fiscale poi tardivamente e solo parzialmente reintrodotti nel 2010;
    – tagli lineari(*) sulla spesa senza entrare nel merito degli sprechi.

    Sicuramente, cercando bene, qualcuno che poteva fare peggio di Tremonti si trovava, ma gli altri Ministri dell’Economia, suoi contemporanei, hanno fatto tutti meglio di lui e quindi mi auguro e faccio mia l’associazione Tremonti – tramonto.

    (*) Non c’è nulla di più sbagliato che fare parti uguali fra disuguali.

    16 Luglio, 2011 - 15:30
  18. elsa.F

    Aux armes, citoyens,
    Formez vos bataillons,
    Marchons,marchons
    Qu’un sang impur
    Abreuve nos silons!

    La misura è colma.

    16 Luglio, 2011 - 16:24
  19. Leonardo

    Francamente non mi ricordavo neanche quell’abbassamento lineare dell’1% dell’Irpef per il 2005, e comunque su quello concordo.
    Sui condoni e sugli scudi meno: tra l’astrattezza del principio e la concretezza di un discreto compromesso non avrei dubbi. Si può discutere sulle aliquote e su tante altre cose, ma se i condoni sono accompagnati da una maggiore efficienza nel contrasto all’evasione (che in effetti c’è stata) di per sé non la aumentano, si limitano a sanare almeno in piccola parte il pregresso e fanno cassa.
    L’ICI è di per sé un’imposta orribile, che non dovrebbe esistere, quella sulla prima casa è un abominio. Spiego perché: innanzitutto perché è un’imposta patrimoniale e una patrimoniale, in un ordinamento giusto, è ammissibile solo come imposta straordinaria (come era l’ISI quando Amato la introdusse nel ’92). “salus rei publicae suprema lex” e quindi se la barca affonda è legittima anche una norma che dica “o la borsa o la vita”. Ma come imposta ordinaria la patrimoniale nega la ragione stessa di esistere dello stato. Lo stato esiste per il benessere dei cittadini, non viceversa: se aggredisce ordinariamente il patrimonio dei cittadini, lo stato è come una banda di predoni. Tutt’altra cosa è l’imposizione fiscale sul reddito: lo stato prende per le sue necessità una parte della ricchezza prodotta dai cittadini, ma non li impoverisce.
    In secondo luogo l’ICI è un’imposta sommamente iniqua perché non commisurata all’effettiva capacità contributiva. Un immobile viene tassato alla stessa maniera sia che appartenga ad un ricco, che può agevolmente pagare quell’imposta, sia che appartenga ad un povero (l’esempio tipico dell’anziano, proprietario di casa in centro storico, laddove le rendite catastali siano state adeguate ai valori di mercato e quindi siano schizzate a livelli altissimi), che può non essere in grado col suo reddito di sostenere l’onere fiscale. Terzo, è un’imposta che colpisce solo un tipo di patrimonio, quello immobiliare, creando una ulteriore iniquità rispetto ad altri assetti patrimoniali.
    Per la storia, ricordo anche che quando si parlò di introdurla doveva essere un’imposta locale sui servizi, che nel caso di immobili locati doveva perciò gravare per metà sul proprietario e per metà sull’inquilino. Apriti cielo: uno dei miti della sinsitra italiana era che l’inquilino fosse per definizione il soggetto da proteggere …

    Sui tagli lineari mi ero già espresso. Sono certamente stupidi Però faccio notare che a parole sono buoni tutti, ma nei fatti ogni volta che si prova a tagliare uno spreco parte subito la campagna per dimostrare che spreco non è …
    Di Siniscalco non saprei che dire … Padoa Schioppa mi è sempre sembrato una sopravvalutata nullità. Neanche Tremonti sarà quel genio che dice, però ogni tanto avanza delle idee (diverse nel corso del tempo, spesso in contraddizione tra loro e soprattutto con il suo operato, discutibili finché si vuole, ma insomma con quel che passa il convento …). E soprattutto non è totalmente GoldmanSachs, se posso dire così.

    16 Luglio, 2011 - 19:23
  20. Leonardo

    A Marcello direi che un drastico impoverimento della società italiana è nell’ordine delle cose. Alla politica spetterebbe gestirlo in modo tale da garantire a tutti almeno la risposta ai bisogni essenziali (non importa se torniamo a mangiare pane e cipolla e a rivoltare i cappotti, ma vorrei che le cure mediche continuassero ad essere assicurate a tutti). Alla chiesa spetterebbe quello di far capire che può essere un bene.

    16 Luglio, 2011 - 19:29
  21. Marco

    Leonardo è molto serio quando finge di esser serio.

    16 Luglio, 2011 - 20:08
  22. Marilisa

    Matteo scrive: “Deputati e senatori hanno blindato
    nella notte frail 13 e il 14luglio scorso le loro indennità parlamentari
    messe a rischio da Giulio Tremonti grazie a un geniale emendamentino approvato in commissione bilancio del Senato verso le due del mattino e poi ripreso dal maxiemendamento su cui ieri anche la Camera ha votato la fiducia.”
    Chiedo : come fanno queste persone a guardarsi allo specchio senza vomitarsi addosso?

    16 Luglio, 2011 - 20:18
  23. giordano

    @Leonardo
    Per la precisione l’abbassamento lineare dell’IRPEF dell’1% non fu “solo” per il 2005.
    Fu deciso da Berlusconi a settembre 2005 però con valenza retroattiva dal 1° gennaio 2005, da liquidarsi a dicembre per sommarsi alle tredicesime inoltre pensata “per durare” anche negli anni successivi, ma soprattutto senza nessuna copertura finanziaria tanto da sballare il rapporto deficit/PIL italiano e tutto questo a soli fini elettorali.
    Il Ministro Siniscalco a settembre 2005 responsabilmente si oppose a una simile decisione, ma Berlusconi lo sostituì con il più spregiudicato Tremonti che acconsentì a quella manovra criminale.
    La conseguente procedura di infrazione contro l’Italia da parte dell’UE costrinse Padoa-Schioppa ad una responsabile rimodulazione totale delle aliquote IRPEF e delle detrazioni, fatta in maniera così buona che fino ad oggi lo stesso Tremonti non l’ha modificata in nulla (la storia sulle cose ben fatte rende giustizia).
    Sulla maggiore efficienza nel contrasto all’evasione successiva ai condoni devo correggerti. Dopo ogni condono tutti i media riferiscono che le somme recuperate negli anni successivi sono maggiori per valore totale e per numero, ma non riportano che anche l’evasione dopo ogni condono aumenta e purtroppo molto di più dell’aumento delle somme recuperate per cui aumentano i recuperi semplicemente perché aumenta l’evasione e questo meccanismo perverso a perdere, per la legalità, ci ha portato ad avere il record assoluto mondiale di evasione fiscale in valore assoluto senza tema di confronti e per in percentuale sul totale dell’economia battuti solo da qualche paese sottosviluppato.
    Infine a causa dell’enormità dell’evasione fiscale in Italia, pur condividendo teoricamente alcune tue riflessioni sull’ICI, in pratica una tassa patrimoniale come l’ICI sulla prima casa oltre i 300 mq sarebbe l’unico metodo per incidere sulle inique ricchezze accumulate dagli evasori e quindi un tipo di tassazione secondo me molto giusta, direi quasi indispensabile finché non allineiamo l’evasione fiscale italiana a quella degli altri paesi sviluppati.
    Buona domenica.

    16 Luglio, 2011 - 20:37
  24. Marco

    Giordano, il tuo è un ottimo intervento.
    Preciso, leale, competente, tecnico.
    E’ così che si sbugiardano i berlusconisti!
    Sull’evasione permettimi di dire che è il vero cancro della nostra Italia!
    Occorre stanarli tutti, uno per uno e chiedere fino all’ultimo centesimo!
    Possibile che in questo Paese solo l’1% dichiari più di 100.000 Euro? Ma come ci si può lasciar ingannare così?

    16 Luglio, 2011 - 20:55
  25. Marilisa

    In replica a quanto scritto da un frequentatore del blog, faccio una domanda retorica: quando mai i condoni hanno contrastato l’evasione fiscale? Il rientro dei capitali, in seguito ad un condono, è sempre stato minimo e temporaneo, e comunque i condoni rappresentano un’ ingiustizia aberrante che “premia” i disonesti e può indurre gli onesti a seguire, in un secondo momento, la stessa strategia “vincente” di chi ha evaso vedendosi poi condonata la pena. Anche nel piccolo è sempre stato così. In un certo senso il condono induce a farla franca anche chi non ci aveva mai pensato. A farci caso, gli evasori sono i ricchi e gli straricchi, che non hanno senso dello Stato, anzi lo odiano e vogliono mettere al riparo dalle tasse le loro ricchezze, quelle che, purtroppo per loro, non si porteranno dietro quando saranno sepolti.
    Le tasse- dubito che tutti ne siano al corrente- sono essenziali per i servizi pubblici, quelli che devono tutelare i bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli più poveri; chi ha senso dello Stato lo capisce, gli altri ovviamente no perché pensano solo a se stessi e sono in grado di pagarsi tutto privatamente (questo era il significato della frase pronunciata con buon senso, ma criticata da molti che non l’avevano capita, da T. Padoa Schioppa : “le tasse sono bellissime”). Purtroppo l’egoismo più ripugnante si accompagna alle ricchezze che, tranne in qualche caso, genera avidità.
    La manovra di questi giorni è, senza mezzi termini, odiosa perché, qualunque insulsa giustificazione cerchino i parlamentari che l’hanno approvata-beninteso salvando i propri emolumenti-, è a base di tasse non equamente imposte. Anche i ciechi lo vedono. Basti pensare ai tiket sanitari che da domani si pagheranno al pronto soccorso e che gravano sui deboli. Tanto per esemplificare: il signor B., ieri notte, ancora dolorante per la caduta in bagno, non è certo andato al pronto soccorso, ma, col suo aereo privato si è recato a Milano per farsi controllare dal suo medico personale. Un pinco pallino qualsiasi, se domani si trovasse nelle stesse condizioni, dovrebbe andare al pronto soccorso e pagare il tiket. Ho reso l’idea?

    16 Luglio, 2011 - 21:58
  26. Marilisa

    Ovviamente quel “genera” doveva essere “generano”.

    16 Luglio, 2011 - 22:02
  27. Leonardo

    «Dopo ogni condono tutti i media riferiscono che le somme recuperate negli anni successivi sono maggiori per valore totale e per numero, ma non riportano che anche l’evasione dopo ogni condono aumenta e purtroppo molto di più dell’aumento delle somme recuperate per cui aumentano i recuperi semplicemente perché aumenta l’evasione»: per come funziona la testa dell’autore di questo bellissimo argomento (più si recuperano somme evase più aumenta l’evasione) dovrebbe valere anche la reciproca: meno somme si recuperano meno evasione c’è.

    (A voler essere seri, bisognerebbe cominciare a dire che quelle sulla quantità di evasione sono solo stime, incerte e largamente approssimative. Che sia un fenomeno imponente è certo, ma chi dà le percentuali, magari coi decimali, ha la stessa serietà del Codacons …)

    La storia di Padoa Schioppa viene raccontata anche in modo diverso: il buco da lui denunciato a gran voce al suo arrivo al ministero dell’economia nel 2006 (vi ricordate la due diligence commissionata a Faini?) poi risultò che non c’era, ma era il frutto di accorgimenti contabili volti a far risaltare il “miracoloso” risanamento da lui operato in pochi mesi.

    «A farci caso, gli evasori sono i ricchi e gli straricchi»: a farci caso un po’ di più gli evasori sono “gli altri” …

    «Occorre stanarli tutti». Meno retoricamente e più realisticamente: «occorrerebbe stanare tutti»

    A parte questo, siamo d’accordo: la situazione è pessima, ma può peggiorare.

    16 Luglio, 2011 - 23:47
  28. Leonardo

    «Basti pensare ai tiket sanitari che da domani si pagheranno al pronto soccorso». Non so dove viva la bella Marilisa, ma nella mia regione (rossa!) il ticket al Pronto Soccorso lo si paga da molti anni, tutte le volte che se ne usa senza una reale urgenza. È una misura benedetta: non so quante volte ci vada lei (spero mai); io sono costretto mediamente ogni due/tre mesi ad accompagnarci dei familiari e ogni volta vedo che il P.S. è intasato di richieste improprie. Piuttosto, mi pare di aver notato che negli ultimi tempi si è accentuata la tendenza ad attribuire codici bianchi, anche in casi dubbi, per fare cassa.

    16 Luglio, 2011 - 23:58
  29. Leonardo

    Un’ultima carezza al povero ragazzo, che credo si riferisse a me con l’espressione “sbugiardare i berlusconisti”. Mi spiace deluderlo, ma non lo sono, e anche la mia tremontifilia, come ho cercato di spiegare, è relativa (e comunque piuttosto tiepida). A me come ministro dell’economia non sarebbe dispiaciuto Salazar …

    17 Luglio, 2011 - 0:07
  30. giordano

    (poco) Gentile Leonardo, la teoria che l’evasione aumenta dopo i condoni non è frutto della mia testa, è condivisa e riscontrata universalmente.

    Comunque, per aiutarti a farti una ragione dei successi della Guardia di Finanza, ti faccio un esempio calcistico: le statistiche su quanti evasori vengono presi sono come le statistiche su quante parate fa un portiere di una squadra, se il numero di parate che fa il portiere aumenta drasticamente, non butta bene per la squadra di quel portiere ;-P.

    Infine a voler essere seri, sul buco lasciato da Berlusconi e Tremonti, non ci sono storie da raccontare. E’ tutto certificato dalla procedura di infrazione aperta nella primavera del 2006 dall’Unione Europea contro l’Italia e chiusa, proprio con la fine del Governo Prodi con Ministro dell’Economia Padoa-Schioppa. Le altre sono tutte storie. 🙂

    17 Luglio, 2011 - 1:38
  31. Marilisa

    Sì, la situazione può peggiorare, anzi sta già peggiorando se è vero che il debito pubblico è ancora in aumento, cosa che credo del tutto verosimile.
    Il mio ineffabile interlocutore ha ragione: “a farci caso un po’ di più” gli evasori sono quelli che vivono a stento con stipendi mensili in cui le trattenute fiscali vengono fatte puntualmente dal datore di lavoro. E- guarda caso- sono quelli, molto numerosi, su cui pesano davvero gli oneri che, con balzelli continui, lo Stato impone nel tentativo inutile di far quadrare i conti. E, manco a dirlo, sono evasori tutti i precari e i disoccupati che vivono nel nostro Paese.Tutti questi dovrebbero essere “stanati”.
    Non possono dirsi evasori, invece, quelli che dichiarano il falso e quei furbacchioni che depongono i loro cospicui capitali nelle banche straniere (svizzere o del Lussemburgo, per es.). Non molto tempo fa venne pubblicato un lungo elenco di persone, anche molto note, che avevano trasferito i loro capitali all’estero. Quell’elenco non era un falso e non l’ho letto solo io. Sono sicura che non pochi elenchi del genere potrebbero essere stilati se solo la Finanza si desse da fare per trovare i disonesti. Non mi risulta che il problema dell’evasione fiscale esista in altri Paesi, o almeno non nella misura che da anni ha raggiunto nel nostro. Sarebbe compito primario di chi governa fare di tutto per risolverlo una volta per tutte. A meno che non esistano, e non mi sorprenderebbe, “conflitti di interesse”. Con tutti i soldi recuperati il debito pubblico verrebbe azzerato, senza bisogno di manovre e manovrine del cavolo.
    Per quanto riguarda i ticket, io, a differenza del mio interlocutore, vivo in una regione ( non rossa né verde né gialla) dove da alcuni anni i ticket non si pagano, giusto o sbagliato che sia, neanche per i codici bianchi. Ma il fatto è che, se non erro, la manovra prescrive il pagamento, in misura inferiore, anche per gli altri codici. Come dire: vietato ammalarsi, vietato, soprattutto, ai poveri per i quali dieci o venti o venticinque euro non sono noccioline.

    17 Luglio, 2011 - 11:05
  32. Leonardo

    La sempre più bella Marilisa non ha forse colto il senso di quello che volevo dirle. Colpa mia, ça va sans dire.
    Diciamo allora, più didascalicamente, che ci sono piccolissimi evasori, piccoli evasori, medi evasori, grandi evasori, grandissimi evasori in una scala continua che arriva fino ai dott.ing.prof.cav. di gran croc. figll. di put. megapresidenti galattici di fantozziana memoria. Si comincia dall’omino che si arrangia facendo lavoretti in nero, si passa al prof. che dà lezioni private (“e non vorrete mica che prenda la partita iva e ci paghi sopra le tasse, per quei due soldi”) a quei milioni di italiani che, se possono, l’iva se la dimenticano ( “siamo privati, mica la possiamo scaricare, già mi è costata tanto la riparazione del bagno”), al piccolo imprenditore che si arrangia come può (“altrimenti mica sopravvivo, con la concorrenza di quei maledetti cinesi, a cui nessuno fa niente” [il che è pure vero]), su su … fino ai gran figli di puttana di cui s’indigna (giustamente) Marilisa the beautiful.
    Lungi da me metterli sullo stesso piano. Non lo sono in alcun modo. Ma il punto è che in questa scala continua non è affatto facile capire dove si deve piantare il paletto dell’indignazione. Mi pare che l’opinione comune lo fissi esattamente un gradino sopra a quello in cui si trova ciascuno. Ecco perché gli evasori sono gli altri.

    Un approccio pragmatico al problema dovrebbe prendere le distanze da queste incerte e complicate questioni morali e badare a fare cassa senza provocare troppi danni all’economia. Quando io ero piccolo, prima della grande riforma fiscale di Visentini (buono quello!), i comuni avevano autonomia impositiva, attraverso una serie di imposte tasse e gabelle, una delle quali era l’imposta di famiglia. Per quel che ricordo, funzionava più o meno così: il comune determinava il reddito (e di conseguenza l’imposta) di ogni nucleo familiare, sulla base di elementi induttivi (tenore di vista, notizie che si avevano sulle attività svolte dai membri della famiglia ecc.). Nei piccoli centri, dove si sa tutto di tutti, il comune sapeva benissimo quale fosse la capacità contributiva del comm.Rossi. Arrivata la cartella, il comm. Rossi si precipitava a protestare e si avviava una trattativa in cui, a seconda delle entrature e della “capacità persuasiva” del comm.Rossi e della schiena diritta del sindaco, si finiva per concordare una certa somma. Allora l’imposizione fiscale era molto bassa, anche perché i comuni avevano enormemente meno spese (in parte perché amministrati meglio, ma soprattutto perché facevano meno cose). Oggi, naturalmente, i sindaci pressati dalle necessità di bilancio sarebbero più esigenti, ma in ogni caso il merito di un sistema del genere (che allora sembrava così medievale) sarebbe da una parte quello di dare a ciascuno la sua responsabilità, dall’altra di non pretendere la perfetta giustizia ma di accontentarsi di un accettabile compromesso

    Pro veritate, a me pare di aver capito che il ticket viene introdotto solo per i codici bianchi. Ribadisco che è opportunissimo (sempre che nel triage al PS non barino per ragioni di cassa): l’ultima volta ho visto una bambina portata dai genitori a farsi togliere gli orecchini perché le era andata un po’ di sabbia nei forellini dei lobi delle orecchie. A proposito, quella non pagherebbe neanche ora, perché è sotto i quattordici anni:

    17 Luglio, 2011 - 12:30
  33. Leonardo

    L’argomento calcistico-statistico mi ha avvinto, vinto e convinto. Con prove del genere, che bisogno c’è più di discutere?

    (Magari, se uscissimo per un attimo dalle analogie poetiche e provassimo a ragionare dovremmo dire che la correlazione tra pratica dei condoni e tendenza all’aumento dell’evasione è di natura psicologica, e si riferisce all’aspettativa di ulteriori condoni futuri che potrebbero rendere conveniente non pagare in attesa di mettersi a posto con la prossima sanatoria. Questo è possibile che avvenga (sicuramente l’attesa di un condono edilizio imminente produce produce l’effetto di incrimentare l’edificazione abusiva), ma non necessario. Se il condono (che tra gli altri effetti ha anche quello di azzerare una montagna di pratiche “vecchie”) è accompagnato da un aumento percepito dell’efficienza nel contrasto all’evasione questo effetto non si realizza. Piuttosto ci sarebbero altre due cose da fare: da una parte la semplificazione normativa e il riconoscimento effettivo della parità tra cittadino e stato nel contenzioso; dall’altra la riduzione del contenzioso stesso (che deriverebbe in parte dalla stessa semplificazione normativa, in parte dalla accelerazione dei tempi delle procedure). Oggi, col nostro fisco forte coi deboli e debole coi forti, noi abbiamo sia la barbarie del solve et repete, sia dei contenziosi lunghissimi (per che può permettersi fior di tributaristi) nei quali tra l’accertato e il riscosso spesso c’è di mezzo il mare.

    17 Luglio, 2011 - 12:47
  34. discepolo

    Sono d’accordo con leonardo per quanto riguarda fare pagare il ticket ai codici bianchi. non tanto per una questione di soldi ma per dissuadere la gente a fare un USO IMPROPRIO deL Pronto Soccorso. Ormai i miei colleghi ( disperati) del Pronto Soccorso hanno inventato un nuovo codice: il Codice Trasparente. Avete in mente quelle persone che si precipitano al PS perchè hanno dato 2 colpi di tosse? Gli prude la testa? hanno notato un puntino rosso su una mano?
    sotto l’alluce hanno una vescica? il figlio non dorme la notte? hanno
    un bruscolo in un occhio? l’unghia ha delle striscioline bianche? ecc. ecc. ecc. ANDARE AL PS senza un valido motivo e per cretinate è segno di inciviltà.
    Così infatti non si fa che aumentare la fila e magari danneggiare coloro che ne hanno realmente bisogno. in un paese civile questo non succede, Ben venga il ticket per i codici bianchi e trasparenti!! per i malati immaginari! per chi non ha altro di meglio da fare che rompere le scatole , tanto .. è gratis!!!
    MC

    17 Luglio, 2011 - 15:07
  35. Marilisa

    Io sono invece “avvinta”-lo confesso- dalle disquisizioni del sig. Leonardo, al quale mi permetto di dire che la sua ironia, che lui è convinto sia intelligente, è soltanto stupida e presuntuosa. Molti, in questo blog, hanno cercato di farglielo capire, ma lui ama distinguersi per questo aspetto discutibile (eufemismo) e se è contento lui…
    Comunque, gli insegnamenti sono sempre utili, ma non li rivolga a me: alle “belle”- si sa- non è dato di capire.
    L’ Italia è il paese dei furbi, lo sanno tutti anche all’estero. Non è una buona fama quella che ci portiamo dietro. Tuttavia, gli onesti esistono ancora, grazie a Dio. Il nostro paese si distingue per l’evasione fiscale, supera tutti gli altri. È vero che evadono i ricchissimi ma non solo. Bisognerebbe conoscere i motivi. Il discorso sarebbe complesso e non è il caso di andare per le lunghe. Ma intanto c’è qualche dato di fatto. Prima di tutto si deve dire che certamente il buon esempio non viene dall’alto dove un ricco imprenditore, oggi capo del governo, guida il Paese, in barba agli stomachevoli conflitti di interesse, dicendo ( e l’ha fatto più volte) che quando le tasse sono alte è giustificabile l’evasione. Il mio modesto comprendonio a me dice che chi più ha, più deve dare; al punto che, fin da quando il sig. B. è salito al potere, ho trovato detestabile, anzi assurda, quella ridicola aliquota del 33% di cui parlava nel libercolo mandato nelle case di tutti, prevista, e non ancora attuata, nella riduzione delle tasse per la fascia dei più ricchi. Quella aliquota, in realtà, non sarebbe altro che una ben modesta contribuzione, e i grandi evasori in ogni caso resterebbero tali. In secondo luogo, per quanto riguarda i piccoli o piccolissimi evasori, osservo che, fra le altre cose, esistono tante di quelle leggi e leggine fatte per incastrare i cittadini di medio reddito, che, anche se non giustifico, capisco chi evade perseguendo la logica del “si salvi chi può”, considerando lo Stato un oppressore. Per esempio, il mio meccanico di fiducia, uomo capace e onestissimo, è stato costretto a chiudere l’officina perché la differenza fra il guadagno e i contributi che doveva versare per legge, era del tutto a suo svantaggio, davvero e non per finta. Quanti altri si trovano nelle stesse condizioni? Oggi questa persona lavora in nero solo per i clienti di lunga data. Cioè, è stato “costretto” a lavorare in nero dallo Stato. Ci si pensa mai a queste situazioni ?
    Alla esimia M.C. dico che tra quelli che vanno al pronto soccorso e si vedono assegnato il codice bianco, accanto ai malati immaginari ci sono spesso- molto spesso- i malati veri. Altro esempio: qualche settimana fa una mia amica, nel pieno della notte ( verso le 23), si è trovata nella necessità di andare al P.S. ( dove altro sarebbe potuta andare? ) per forti dolori sulla fronte, in prossimità dell’occhio destro. Anche per lei codice bianco. È rimasta lì, stremata, fino alle due. Mandata in oculistica. Diagnosi: herpes zoster. Sta ancora combattendo contro questa “stupida” malattia che l’ha presa all’occhio, evento raro, e le ha procurato il glaucoma, oltre a tutto il resto. Ci pensate, voi medici, a queste possibilità? È proprio il caso di dire : provare per credere. Perché non voler vedere i casi credibili di malanni veri accanto alle reali o presunte inezie? Anche questa è una colpa, altro che “rompere le scatole”!

    17 Luglio, 2011 - 17:29
  36. Marilisa

    E siccome sono sincera, voglio esternare a M.C. il mio disappunto per avere constatato già da qualche tempo quanto sia diversa da come si presentava nei primi interventi, quando la si conosceva solo come “discepolo”, ed appariva molto più sensibile.Oggi è tutta un’altra persona. Mi dispiace per lei.

    17 Luglio, 2011 - 17:51
  37. elsa.F

    Cerco un blog
    combattente equidistante giusto vero
    in cui
    si guardi ai fatti per quello che sono
    e alle persone
    per quello che fanno.
    Né un blog di destra
    né di sinistra
    né di centro destra sinistra con supercazzola prematurata.

    Un blog vero fa paura
    fa tremare
    fa scappare
    non dà tregua
    non c’è scampo.

    Vogliono inchiodarci qui
    a sopportare tutte le loro schifezze
    tutti i loro vomitevoli interessi
    tutte le ingiustizie
    e intortarci
    con le loro parole contorte
    piene di menzogne e di trappole lessicale

    Quello del Palazzo
    non è un teatrino,
    né una farsa
    né una commedia
    né un melodramma

    è

    s
    o
    l
    o

    un incredibile puzzolente inmaginabile

    L E T A M A I O

    18 Luglio, 2011 - 13:41
  38. Leonardo

    Oggi ho visto D’Alema mentre usciva dalla stazione di Bologna. Se ho contato bene, tre uomini di scorta e due auto blu che lo aspettavano. Però non sembrava felice.

    18 Luglio, 2011 - 22:23
  39. discepolo

    cara marilisa
    ripeto e ribadisco che chi va al PS per un codice bianco ( a meno che i sanitari non sbaglino nell’assegnarglielo, ma allora in questo caso in realtà non è un codice bianco) ) fa qualcosa di INCIVILE.
    Qualcosa che purtroppo è aumentato esponenzialmente dagli anni 80 ad oggi , così come è aumentato esponenzialmente il consumo IMPROPRIO di medicine e l’IMPROPRIO aumento degli esami diagnostici.
    Non è sintomo di bontà ne’ di sensibilità, ne’ si superiorità intellettuale pensare che la sanità pubblica debba sprecare soldi in maniera STUPIDA e inutile solo per fare tutti contenti. E’un circolo vizioso: più dai prestazioni gratis esami gratis, medicine gratis a tutti, senza mai porre dei limiti, più fai del MALE a chi veramente ha bisogno di prestazioni e di medicine per problemi reali.
    In Svezia e nei paesi scandinavi, dove non sono ne’ più cattivi ne’ più egoisti di noi, ma semplicementi più onesti, piùefficenti e hanno più buonsenso, la sanità benchè pubblica non implica che il cittadino possa abusarne come succede in Italia.
    Le persone come Marilisa parlano sempre per “luoghi comuni” dicono sempre la cosa “politicamente corretta” , anche di cose di cui non sanno assulutamente nulla e non hanno alcuna esperienza. certo così si è sicuri di far bella figura..e piacere a tutti !!!! ma io preferisco dire onestamente ciò che penso piuttosto che piacere .
    MC

    21 Luglio, 2011 - 14:11
  40. discepolo

    Sai quante persone , cara marilisa, alla mia domanda ma perchè è andato in PS alle ore 10, 30 quando alle ore 14 poteva venire da me in Studio ? mo rispondono “non potevo aspettare 2 ore2 . E perchè non poteva aspettare 2 ore? perchè il bambino, poverino, aveva un occhio rosso!!!una tremenda cosa chiamata congiuntivite1 Un morbo che che non perdona1 alla mia sommessa domanda ” ma, scusi, non si è resa conto che non aveva nulla di grave? 2 la risposta è “sì , ma non POTEVO aspettare!”
    E tu cara marilisa vuoi difendere questa mentalità? Vuoi dimostrer che bisogna essere schiavi della DOMANDA anche se assurda e inpropria?
    ma così facendo, se si è schiavi della domanda allora ci sarà sempre quello che dopo uno starnuto vuole istantaneamente un medico che lo visita !!!!!
    MC

    21 Luglio, 2011 - 14:22
  41. discepolo

    E poi con tutti questi soldi (dei contribuenti) sprecati in CAZZATE (scusa la parola) quando c’è veramente qualcosa di serio, di grave, di importante, un handicap, un ritardo mentale , un deficit del linguaggio, i miei pazienti anche poveri devono andare PRIVATAMENTE a fare logoterapia, fisioterapia ecc. ecc. , perchè? ma perchè i soldi della sanità pubblica che dovrebbero essere spesi per aumentare i logopedisti e i fisioterapisti non ci sono, perchè? ma perchè vanno tutti ai PS alle Guardie mediche, ai codici bianchi e compagnia bella ! Questo è un argomento che mi fa venire un attacco di bile ogni volta che ci penso! prova a pensare , cara Marilisa, se tu, avendo un budget da spendere, ne spendessi diciamo il 99% in scemenze, e poi di fronte a un grave problema non avessi più nulla? Non rimpiangeresti di aver speso il 99% in scemenze? se una famiglia spende l’intero stipendio in gelati, vestiti, scarpe , cinema e telefonini e poi non ha più i soldi per pagare i libri di scuola cosa diresti? Che hanno speso male i loro soldi. ebbbene questa è la sanità pubblica oggi in Italia, grandi sprechi per cose stupide, nessun investimento per cose serie. ecco perchè a solo sentir parlare di codici bianchi mi si rizzano i capelli!!!
    MC

    21 Luglio, 2011 - 14:33
  42. Leonardo

    Mi attacco a queste giustissime considerazioni di discepolo per osservare come lo sviluppo della medicina ci metterà sempre più davanti a scelte drammatiche, come in nessun altro campo e in nessun altro tempo si è mai verificato. Mi spiego: quando le cure non c’erano, si moriva tranquilli. Il Re Sole o l’ultimo contadino di Francia erano quasi uguali (anzi il primo stava peggio, tormentato da clisteri e salassi). Poi la medicina scientifica ha cominciato a fare progressi reali, sempre più imponenti, ma:
    1) spesso la diagnostica corre più della terapia, col risultato che siamo molto più informati sui mali che abbiamo o che avremo e su come e quando moriremo; avendo nel frattempo perso la fede, di conseguenza siamo angosciatissimi;
    2) non sempre le cure sono a buon mercato. Molte sì, ma molte sono costose, costosissime e lo saranno sempre di più (non me ne intendo, ma presumo, ad esempio che le terapie geniche saranno tutte molto impegnative dal punto di vista economico).
    E qui è (sarà) la tragedia: perché il re sole (oggi Berlusconi o Murdoch ecc.) potranno curarsi e vivere, mentre i poveri (non quelli del terzo mondo, che muoiono perché non hanno l’acqua potabile, o l’aspirina; quelli di casa nostra, anzi noi) non potranno curarsi e moriranno.
    Per evitare questo, l’unica possibilità è rendere il sistema sanitario pubblico molto più efficiente e parsimonioso e concentrare le risorse sui bisogni vitali, come diceva discepolo.

    21 Luglio, 2011 - 18:47
  43. Marco

    Leonardo,

    lo dico con sincerità e senza alcuna ironia: sono d’accordo su molte tue considerazioni. Sembra che tu abbia partecipato a quei congressi riguardanti lo stato dell’arte e le nuove sfide della medicina moderna!
    Le tue osservazioni sono molto pertinenti e io le trovo giuste.

    Il SSN prevede già ciò che tu auspichi. Esistono i LEA, livelli essenziali di assistenza e si stanno compiendo numerosi sforzi per evitare gli sprechi.

    Credo anche che Marilisa abbia detto cose molto giuste perché io interpreto i suoi commenti come un monito a considerare la salute come diritto umano e dunque garantito anche a chi è povero e clandestino.
    Il problema dei codici bianchi che intasano i Pronto Soccorso si risolve anche addestrando meglio i medici di base affinché i pazienti si fidino maggiormente di loro.

    21 Luglio, 2011 - 19:37
  44. Marilisa

    Ritorno solo ora nel blog e vedo che discepolo replica alle mie precedenti obiezioni definendo “incivili” quelli che vanno al PS “per un codice bianco”. Intanto premetto che quando faccio delle considerazioni, non voglio evidenziare né bontà né sensibilità né superiorità intellettuale di alcun genere; ognuno ha le idee che ha e basta. Poi, mi guardo bene dal pensare che gli sprechi siano leciti nel settore sanitario o in qualsiasi altro. In terzo luogo osservo che è evidente che discepolo non ha letto bene ciò che ho scritto. Chiedo: chi è che stabilisce il codice bianco? Per esemplificare: se io mi trovo nella necessità di andare al PS, ci vado perché sto male e non posso aspettare di andare dal mio medico di base; non so quale codice mi verrà assegnato: potrebbe essere il giallo, il verde o il bianco. Ci vado a prescindere dal codice e solo perché ho urgenza di contattare un medico. Come me tanti altri. Se i medici non constatano malanni degni di cura, niente vieta che rimandino indietro i falsi malati. Resta il fatto che non di rado quelli che ai medici sembravano disturbi trascurabili, da codice bianco, si possono in realtà presentare, ad un esame più attento, come mali tutt’altro che trascurabili ed avere complicanze serie. Ho fatto un esempio molto chiaro a proposito di questa eventualità, ma discepolo non ha afferrato o non ha voluto. Faccio presente anche che spesso al PS vengono portati vecchietti indigenti che hanno malesseri o disturbi più gravi, magari presentatisi nel corso della notte, per i quali urge una visita medica. Sembra tanto strano? A me per niente. Mi sembra, invece, oltremodo volgare che vengano definiti “incivili”. A questi casi devono pensare i signori medici, non solo per senso umanitario ma per dovere, puro e semplice dovere. Altro che lamentarsi! In anni neanche troppo lontani i medici di famiglia venivano chiamati anche di notte dai loro pazienti che stavano male, ed essi con spirito di sacrificio andavano perché dovevano. Oggi è tutta un’altra storia, eppure le lamentele non mancano nonostante sia tutto più facile. I medici di base non vanno a casa se non sanno che il loro assistito (per il quale vengono regolarmente pagati) è tramortito dalla febbre alta.Mi chiedo: perché molti scelgono di diventare medici? Per missione o per guadagno? Questo è il vero problema. Cara discepolo, non ti rendi conto che quando attribuisci a me i “luoghi comuni” e “la cosa politicamente corretta” tu sei lo specchio di queste attribuzioni? E chi vorrebbe fare bella figura? Non certo io. E, per favore, non metterti sull’altarino con l’aureola dell’onestà. Questa non è una tua prerogativa esclusiva. Se mancano i soldi per pagare logopedisti e fisioterapisti pubblici, è verissimo che si devono tagliare gli sprechi e destinare più risorse alla sanità pubblica, ma gli sprechi vanno tagliati in altre direzioni; io, per esempio, comincerei col tagliare le laute prebende dei politici o politicanti, dei primari e dei dirigenti di azienda. A voglia di trovare risorse! La tua è ingenuità o stupidità? A me sinceramente si rizzano i capelli in testa nel sentire parlare persone come te.
    Quando poi leggo le considerazioni del sig. Leonardo,che sempre plaude-a proposito o a sproposito- a cio che dice discepolo ( è una reciproca accondiscendenza), non posso far altro che constatare che ha fatto la scoperta dell’acqua calda. Dice sostanzialmente: domani, con i progressi della medicina scientifica, le cure costosissime aumenteranno il divario fra i ricchi e i poveri; un Berlusconi o un Murdoch potranno curarsi e vivere, mentre i poveri non potranno curarsi e moriranno. Interessante! Direi che già oggi “i re sole” vanno a curarsi in cliniche private pagando a piene mani per cure costose non permesse a chi non è nababbo, e che peraltro non gli impediranno di morire quando sarà giunto il loro momento. I poveri dovranno fare sempre i conti con la loro povertà che viene sputacchiata in faccia perfino nei PS, come dimostrano le “oneste” parole di M.C.
    L’ efficienza del sistema sanitario pubblico dipende strettamente dall’efficienza e dall’onestà di chi è chiamato a governare a livello locale e nazionale, e dalla rettitudine e dal senso di responsabilità dell’individuo, anche il meno importante, che opera in tale sistema. E questo discorso, apparentemente molto semplice ma in pratica inattuato, vale per tutti i settori lavorativi.

    23 Luglio, 2011 - 18:49
  45. Marco

    Il tema dei PS è complesso.
    Rileva due aspetti della nostra società:
    – burocratizzazione della medicina e medicina difensiva,
    – minor soglia di sopportazione del dolore e idea falsa di medicina onnipotente.
    Infatti, da un lato il medico di base spesso è frustrato e si attiene al minimo indispensabile, dall’altro teme di sbagliare e invia per sicurezza in PS o in ambulatorio ospedaliero.
    Contemporaneamente nella società si va diffondendo, complice un’informazione non scientificamente valida dei vari inserti e programmi TV, l’idea che la medicina possa fare tutto. La soglia di sopportazione dei propri malanni è scesa molto, si fa molta fatica a convivere con i propri acciacchi e appena sorge un disturbo spesso ci si reca all’Ospedale senza nemmeno passare dal medico di base.
    Questo alla lunga è un problema per il SSN in quanto determina sovraccarico di lavoro, nervosismo e frustrazione sia negli operatori sanitari sia nei pazienti. Il che si ripercuote sui codici più gravi.
    Dal mio punto di vista, in caso di una febbricola appena comparsa, un banale trauma da caduta o puntura di insetto è bene se possibile rivolgersi al proprio medico curante.
    Il medico curante deve essere messo nelle condizioni di garantire un servizio adeguato ai pazienti. Deve saper discernere i casi che richiedono esami più elaborati da quelli che non li richiedono e se una banale ferita necessita di quattro punti di sutura deve saperli dare e poi togliere!
    Il vecchietto che cade e non ha perso conoscenza, è lucido tanto quanto lo era prima di cadere, ha qualche ammaccatura e niente di più… non necessita di una TC: lo si visita, lo si tiene sotto controllo nelle 24-48 ore seguenti e basta. Lo deve fare il medico curante, è inutile andare in PS.
    Occorre venirsi incontro vicendevolmente. L’Ospedale è fatto per curare malattie che non possono essere curate a casa, stabilire se occorre o no andare all’Ospedale è compito del medico di base.
    Le persone queste cose devono comprenderle. Il senso di responsabilità devono averlo sia i pazienti sia gli operatori sanitari.

    23 Luglio, 2011 - 21:31
  46. Marilisa

    Qui non si parla di ricovero in ospedale. È chiaro che il ricovero deve essere predisposto dal medico di base; eppure tante volte capita che, nonostante la richiesta ben motivata del medico di base, il malato venga rimandato a casa. Anche per il ricovero pare siano necessari santi in Paradiso, come se il soggiorno in ospedale fosse piacevole come una gita in campagna. A chi piace passare un periodo più o meno lungo in ospedale?
    Qui, però, si parla di PS dove generalmente approdano persone che, stando male, non sanno a chi rivolgersi magari perché non hanno l’immediata possibilità di contattare il proprio medico. I medici di base non fanno orario continuato, ventiquattro ore su ventiquattro, né lo si pretende. I loro orari sono discontinui, per cui può capitare che una persona si trovi nella necessità di recarsi al PS, e magari non si vede assegnato il codice giusto e deve passare ore ed ore di attesa snervante prima di essere visitato per grazia ricevuta. E medici ed infermieri ti passano davanti indifferenti, impegnati in lieti conversari fra di loro. Peggio per chi sta male e si vede immerso in un ambiente kafkiano. Certo che al pronto soccorso non si deve andare per delle fesserie; se è per questo, c’è anche chi non ci va pur avendo malanni seri. In ogni caso il fiscalismo in tema di sanità è vergognoso perché va a colpire i poveri cristi. Gli altri, quelli che hanno conoscenze di vario genere che potrebbero intervenire presso questo o quell’altro medico, possono dirsi fortunati. Chi poi, se è il caso, “conquista” un posto letto dovrebbe accendere ceri alla Madonna. E poi devi anche sentire medici che, facendo discorsi senza capo né coda, sono facili alla critica. Provino sulla propria pelle, una buona volta, quel che devono sopportare gli altri cittadini “incivili”. Davvero il mondo della sanità ha molto di negativo.

    24 Luglio, 2011 - 1:16
  47. Leonardo

    Con l’accenno alla “medicina difensiva”, Marco tocca un punto importantissimo, e quanto mai dolente, della sanità contemporanea nei paesi occidentali. Presumo che lui sappia assai meglio di me quali costi (e perfino quali danni per la salute) comporti questo modo, ormai universalmente diffuso, di praticare la medicina.
    Immagino anche che sia d’accordo nel ritenere che se i diretti responsabili ne sono i medici, essi hanno però molte scusanti e molte volte vanno compresi se – come tutti nella società di oggi – per prima cosa pensano a “pararsi il culo”. Gli auguro di non trovarsi mai, nel corso della sua futura carriera di medico, nelle condiizoni in cui purtroppo tanti suoi colleghi vengono a trovarsi, senza colpa alcuna: denunce penali, cause che si trascinano per anni e spesso assoluzioni che vengono dopo un calvario di angosce e di spese ingenti.

    Mi piacerebbe che riconoscesse le cause principali di questo male:
    a) l’empietà moderna, che non accetta più l’idea che l’intervento dell’uomo ha dei limiti; ultimamente non accetta più l’idea della morte (se non dell’anziano o del menomato, che invece “devono” morire);
    b) la “giuridicizzazione” di tutti i rapporti e di tutte le situzioni, per cui al posto della responsabilità etica esiste solo la responsabilità giuridica.
    Questo secondo fattore, unito al numero degli avvocati e all’onnipotenza irresponsabile dei magistrati, sta creando una situazione insostenibile.

    24 Luglio, 2011 - 12:04
  48. Marilisa

    Mi scuso per l’intromissione, ma – non per polemizzare – vorrei far presente che, a mio avviso, è bene che i medici siano consapevoli che c’è anche una “responsabilità giuridica”. Quella etica dipende dalla loro coscienza, ma siccome hanno a che fare con la vita di una persona ( mica uno scherzo!), è giusto che paghino penalmente per gli errori commessi nella cura che propongono, sia essa farmacologica o chirurgica. Questa consapevolezza dovrebbe indurli, se non altro, ad una maggiore attenzione, ad una minore faciloneria. Una volta, con rassegnazione si diceva: gli errori dei medici vengono sepolti con chi per essi muore. Oggi non è più così; spesso i familiari vogliono capire. Intanto si vede che, nel corporativismo in cui i medici si sentono protetti, si aiutano a vicenda, trovando mille appigli per farla franca. Tuttavia oggi, a differenza di una volta, non di rado anche loro vengono condannati.
    Niente di più giusto del fatto che la legge funzioni per tutti; ma la realtà vera è che, spesso, questo è solo un pio desiderio.

    24 Luglio, 2011 - 13:23

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