“Tutti noi dobbiamo spogliarci della mondanità”

“Questo è un giorno giusto per fare un invito alla Chiesa a spogliarsi” ha detto ora ora Francesco ad Assisi, nella Sala della Spoliazione, dove Francesco nel 1206 si spogliò dei vestiti e li restituì al padre Pietro di Bernardone che l’accusava di dilapidare in elemosina la ricchezza della famiglia. Ha ricordato Gesù che si fece “strada di spoliazione”, umiliandosi “fino alla croce”. Così dobbiamo fare tutti se non vogliamo essere “cristiani di pasticceria”. Tutti e non solo vescovi, cardinali e papi devono “spogliarsi” di “un pericolo gravissimo: il pericolo della mondanità, che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio; l’idolatria è il peccato più grosso”. Parlava ai poveri assistiti dalla Caritas: “Tanti di voi siete stati spogliati da questo mondo selvaggio che non dà lavoro, che non aiuta”. Ha ricordato i morti di Lampedusa: “Non importa [al mondo selvaggio] che tanta gente debba fuggire e morire”. “Oggi è giorno di pianto”.

101 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Si spogliò di tutto. Qui Francesco si spogliò di tutto, davanti a suo padre, al Vescovo, e alla gente di Assisi. Fu un gesto profetico, e fu anche un atto di preghiera, un atto di amore e di affidamento al Padre che è nei cieli. Parole che erano nel testo scritto, che il Papa non ha letto, preferendo parlare come gli dettava il cuore.

    4 Ottobre, 2013 - 10:14
  2. Luigi Accattoli

    Spogliarsi dalla paura di aprire le porte. Ma vorrei, come Pastore, anche chiedermi: di che cosa deve spogliarsi la Chiesa? Spogliarsi di ogni mondanità spirituale, che è una tentazione per tutti; spogliarsi di ogni azione che non è per Dio, non è di Dio; dalla paura di aprire le porte e di uscire incontro a tutti, specialmente dei più poveri, bisognosi, lontani, senza aspettare; certo non per perdersi nel naufragio del mondo, ma per portare con coraggio la luce di Cristo, la luce del Vangelo, anche nel buio, dove non si vede, dove può succedere di inciampare; spogliarsi della tranquillità apparente che danno le strutture, certamente necessarie e importanti, ma che non devono oscurare mai l’unica vera forza che porta in sé: quella di Dio. Lui è la nostra forza! Spogliarsi di ciò che non è essenziale, perché il riferimento è Cristo; la Chiesa è di Cristo! Tanti passi, soprattutto in questi decenni, sono stati fatti. Continuiamo su questa strada che è quella di Cristo, quella dei Santi. Altre parole del testo scritto.

    4 Ottobre, 2013 - 10:15
  3. Luigi Accattoli

    Povertà è condividere. Per tutti, anche per la nostra società che dà segni di stanchezza, se vogliamo salvarci dal naufragio, è necessario seguire la via della povertà, che non è la miseria – questa è da combattere -, ma è il saper condividere, l’essere più solidali con chi è bisognoso, il fidarci più di Dio e meno delle nostre forze umane. Ivi,

    4 Ottobre, 2013 - 10:22
  4. Luigi Accattoli

    Ascoltare le piaghe. Il mio fratello Domenico mi diceva che qui si fa l’Adorazione. Anche quel pane ha bisogno di essere ascoltato, perché Gesù è presente e nascosto dietro la semplicità e la mitezza di un pane. E qui è Gesù nascosto in questi ragazzi, in questi bambini, in queste persone. Sull’altare adoriamo la Carne di Gesù; in loro troviamo le piaghe di Gesù. Gesù nascosto nell’Eucaristia e Gesù nascosto in queste piaghe. Hanno bisogno di essere ascoltate! Così Francesco aveva parlato poco prima ai bambini disabili e ammalati ospiti dell’Istituto Serafico.

    4 Ottobre, 2013 - 10:52
  5. Luigi Accattoli

    Il mio fratello Domenico – vedi commento precedente – è il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino. Aveva detto a Benedetto: “Siamo fratelli”. Aveva chiamato il Patriarca Bartoleo “il mio fratello Andrea”.

    4 Ottobre, 2013 - 10:56
  6. Luigi Accattoli

    Le ha portate in cielo. Gesù, quando è Risorto era bellissimo. Non aveva nel suo corpo dei lividi, le ferite… niente! Era più bello! Soltanto ha voluto conservare le piaghe e se le è portate in Cielo. Le piaghe di Gesù sono qui e sono in Cielo davanti al Padre. Noi curiamo le piaghe di Gesù qui e Lui, dal Cielo, ci mostra le sue piaghe e dice a tutti noi, a tutti noi: “Ti sto aspettando!”. Così sia. Altre parole improvvisate dal Papa nel saluto ai bambini disabili e ammalati.

    4 Ottobre, 2013 - 10:58
  7. Poco poco appena OT.
    Nel finale del Discorso “dato per letto” di Papa Francesco ai bambini disabili e ammalati, ci sono queste parole:
    “Pregate a favore, non contro!”

    Ebbene, ad un poco esperto potrebbero sembrare curiose e strane specialmente perchè è la prima volta che un Papa le pronuncia.
    Bene! Attenzione a giudicarle male o a liquidarle con fretta o a non soffermarvici. Questa è Teologia…

    4 Ottobre, 2013 - 11:42
  8. Sara1

    Nessuno oggi?

    4 Ottobre, 2013 - 14:25
  9. giorgio

    “Tutti e non solo vescovi, cardinali e papi devono “spogliarsi” di “un pericolo gravissimo: il pericolo della mondanità, che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio; l’idolatria è il peccato più grosso.”
    E’ chiaramente un messaggio alla struttura gerarchica della Chiesa, ai Vescovi dell’aereoporto, come li ha definiti Bergoglio, quelli sempre con la valigia in mano pronti a raggiungere una sede vescovile piu’ ambita. Un tempo, (giusto in questi giorni rileggo la biografia di un Vescovo del secolo scorso), l’ordinario rimaneva a capo della Diocesi sino alla morte, oggi c’e’ una girandola di incarichi sul territorio che lascia alquanto perplessi. Ma riuscira’ Francesco a riformare questo andazzo ? Staremo a vedere.

    4 Ottobre, 2013 - 15:40
  10. discepolo

    Pope: “Franciscan peace is not something saccharine or a kind of pantheistic harmony with forces of the cosmos”

    4 Ottobre, 2013 - 15:49
  11. discepolo

    Mi spiace per tutt ii nuovi e vecchi arcobaleno, per gli hippies invecchiati “peace and love” ma stavolta il papa ha parlato chiaro: quella vaga, panteistica, new-age, ecologico- sinistrorsa idea di “PACE” non è la pace di Cristo e non è la pace di San Francesco.
    La pace di Cristo ( che chiediamo nella Santa Messa “o Signore non guardare ai nostri peccati ma alla FEDE della tua Chiesa e donaci unità e pace secondo la tua santa volontà) non è la pace del mondo, e non è la pace che può dare il mondo colle sue categorie mondane.
    Vi lascio la pace, vi dò la MIA pace.
    la Sua pace, appunto. non la nostra fatta di sciarpe arcobaleno, e di “saccarina”.

    4 Ottobre, 2013 - 15:55
  12. discepolo

    E a proposito di santa Chiara da Assisi guardate come è deformata e sconciata e resa quasi demenziale dalle parole di una Dacia Maraini ( sul supplemento sette del Corriere):
    Chiara era una santa ribelle.. “la libera scelta della PRIGIONIA A VITA in convento come estrema forma di resistenza”… “il misticismo dell’anoressia” “Francesco e Chiara hanno fatto guerra al totalitarismo religioso col proprio corpo”.. E via vaneggiando di questo passo..
    povera Santa Chiara! mi ricordo un bellissimo canto che cantavamo ad Assisi in tuo onore
    “Santa Chiara nova stella / sposa a Cristo molto bella”
    Cara e bellissima Santa Chiara possa tu dall’alto del Paradiso perdonare ai vaneggiamenti di una Dacia Maraini!!
    del resto il “misticismo dell’anoressia” fa il paio , per il primo premio per la er frase più pomposamente vacua, con “l’ateismo salvifico di Cristo” pronunciata da Ravasi.
    verrebbe veramente la voglia di dire a questi personaggi molto presi di se’ .
    MA CHE STAI A DI’???

    4 Ottobre, 2013 - 16:12
  13. Giovanni Mandis

    “certo non per perdersi nel naufragio del mondo, ma per portare con coraggio la luce di Cristo, la luce del Vangelo, anche nel buio, dove non si vede, dove può succedere di inciampare;”

    4 Ottobre, 2013 - 16:22
  14. discepolo

    Ed eccovi qualche altra “perla ” con cui l’acutissima Dacia Maraini interpreta la vita di santa Chiara:
    “Per loro vivere di elemosine non significava affidarsi al buon cuore di qualcusno , ma di usufruire per DIRITTO di qualcosa che era proprietà di tutti. La sclata di non possedere nulla è consegunza di questo pensiero che mette in discussione il concetto di PROPRIETA”.
    Dunque San Francesco e Santa Chiara antesigniani del comunismo.
    secondo la Maraini la loro fu una “scelta politica totale che si riferiva a un Cristo di democrazia totale”

    la Maraini è ovviamente molto contenta di questo Papa , che è secondo lei un rivoluzionario.
    meno contenta però della Chiesa che è “millenaria, molto conservatrice e misogina”
    Insomma secondo la Maraini San Francesco, santa Chiara e papa Francesco sono rivoluzionari, comunisti e femministi. La Chiesa cattolica no.

    4 Ottobre, 2013 - 16:22
  15. discepolo

    Oh a proposito ammetto (mea culpa1 ) di essere un cristiano da pasticceria.. nel senso che ogni domenica , per tradizione della mia famiglia, dopo la Santa messa, si va a comprare le paste.. e si portano acasa col vassaoio , sapete col quel vassoio incrtato e col nastro che lo tieni col dito e lo fai dondolare mentre cammini’?? tanti cari ricordi , tanti momenti belli mi evoc questo vassoietto di paste fatte dondolare col dito dopo la Santa Messa alla domenica..
    ma ovviamente da oggi in poi papa Francesco mi ha avvelenato anche questo semplice piacere.. per non essere un “cristiano da pasticceria” non andrò più in pasticceria…

    4 Ottobre, 2013 - 16:33
  16. discepolo

    “Dio non è cattolico” ha detto il Papa.
    benissimo allora si può dire tranquillamente: da oggi il Papa non è cattolico.
    (visto che il papa è il Vicario di Dio)

    4 Ottobre, 2013 - 18:10
  17. picchio

    Discepolo

    guarda che il papa ha parlato chiaro stavolta come le altre volte….

    4 Ottobre, 2013 - 18:44
  18. picchio

    discepolo
    “papa Francesco mi ha avvelenato anche questo semplice piacere.”
    Ma se ti da tanto fastidio perchè lo ascolti ancora? Parlo per esperienza, per me era il contrario, non sopportavo per vari motivi Benedetto. Quindi dopo i primi mesi ho smesso di ascoltarlo, leggerlo, leggere blog su di lui. Non esisteva più nella mia vita e stavo molto meglio così. Fai così anche tu con Francesco. Non c’è bisogno di ascoltare tutto quel che dice il papa per salvarsi l’anima.

    4 Ottobre, 2013 - 18:49
  19. picchio

    e discepolo appena vedi in televisione Francesco ricordati che sul telecomando esiste il tasto “mute” lo premi e non lo senti più.

    4 Ottobre, 2013 - 18:54
  20. claudia74

    Scusa Discepolo cosa avrebbe detto di tanto sbagliato il papa? Perché secondo te Dio è cattolico? E comunque come ti hanno consigliato se Bergoglio ti fa salire la pressione ogni volta che parla, non ascoltarlo, non leggere gli articoli su di lui…..Io se una cosa mi fa star male, la evito.

    4 Ottobre, 2013 - 19:28
  21. claudia74

    E comunque con “cristiano da pasticceria” non intendeva di certo il fatto di mangiarsi le paste la domenica, ma dai !!!!!

    4 Ottobre, 2013 - 19:30
  22. Sara1

    Però anche a me ha fatto l’effetto di farmi sentire in colpa quando prendiamo qualche cosa di dolce o la pizza o andiamo a mangiare fuori.
    Anche in vacanza mi sono sentita in colpa.
    Ci ho pensato molto su e ho concluso che un po’ non è male…
    (però Domenica abbiamo preso una Sacher!!)

    4 Ottobre, 2013 - 19:35
  23. Luigi Accattoli

    Sara una volta Francesco ha detto “no ai cristiani da museo”, e pensare che a me piacciono tanto le visite ai musei…

    4 Ottobre, 2013 - 20:23
  24. giuseppe2

    Chissà cosa pensa dei cristiani da blog. Dico sul serio… prima o poi gli uscirà.
    Forse… “chiacchieroni”?

    4 Ottobre, 2013 - 21:44
  25. discepolo

    Claudia chiede se io credo che Dio e’ cattolico. Certo che lo credo! Secredessi che Dio e’ musulmano o buddista non sarei cattolica. Perche’ tu cara Claudia perxhe’ sei cattolica? SOLO perxhe’ sei nata in Italia? Cioe’ potresti essere indifferentemente qualsiasi altra cosa? Indu’? Seguace della Dea Kali?Animista? TEOSOFA?seguace del guru OSHIUnsomma per te tutte le credenze sono equivalenti? Se Dio non e’ cattolico e neppure il.papa e’ cattolico e neppure i cattolici soni cattolici Dicosa stiamo parlando cara Claudia?

    4 Ottobre, 2013 - 22:29
  26. picchio

    Sara
    Socci ignora che san Ignazio aveva una profondissima ammirazione per San Francesco.

    4 Ottobre, 2013 - 22:31
  27. discepolo

    Se il papa dei cattolici crede che Dio non sia cattolico e’ allora un impostore. Allora tutto il Conclave e’ una buffonata. Allora tutti i Vescovi sono dei buffoni. Allora la Santa Messave’ una messinscena che non ha senso. Allora i Sacamenti sono superstizione. Allora cara Claudia, come sostengono da tanro tempo fior di filosofi e intellettuali,la religione cattolica e’ solo una illusione. Tu credi in questo cara Claudia? Io invece credo non solo che la religione cattolica non e’ un illusione ma che e’ l’ unica religionw VERA e l’ unica via di salvezza per l’uomo. Se non credessi questo non sarei cattolica.

    4 Ottobre, 2013 - 22:43
  28. Sara1

    Discy non è cattolico nel senso che è più grande di noi 4 gatti.

    Prima di andare a dormire una preghiera per chi ieri è morto, non sono brava a parlare in queste cose, ma insomma, che questa tragedia non venga dimenticata presto come tante altre.

    4 Ottobre, 2013 - 22:48
  29. discepolo

    Guardate care, che il fatto che Dio sia incommensurabile e molto al di sopra di ogni definizione umana e’ teologia cattolica per eccellenza. Non solo la scolastica e San Tommaso ma Tutta la TRAADiZIONE cattoliva reputa Dio Padre talmente al di la’ delle categorie umane che addirittura si dice che Dio Non si puo’ definire e quindi non si puo’ dire neppure che e’ buono..
    i

    4 Ottobre, 2013 - 22:55
  30. discepolo

    Cara Sara ti capisco. Di fronte a certe tragedie si resta senza parole e soprattutto non si capisce.Capire il mondo chw ci circonda e’ un esigenza della nostra mente.Ma dobbiamo rassegnarci al fatto che la realta’ e’ molto spesso tragicamente incomprensibile e assurda.

    4 Ottobre, 2013 - 23:00
  31. @discepolo
    “Su Dio tutte le negazioni sono vere, tutte le affermazioni sono insufficienti” (Pseudo-Dionigi)

    Ergo:
    Dio è cattolico = falso
    Dio non è cattolico = vero
    😉

    Scusa, però mi devi dire dove l’hai presa quella del papa vicario di Dio. Mi risultava arrivato al grado massimo di vicario di Cristo…
    Davvero, questa è troppo grossa…

    5 Ottobre, 2013 - 9:24
  32. @discepolo
    “Su Dio tutte le negazioni sono vere, tutte le affermazioni sono insufficienti” (Pseudo-Dionigi)

    Ergo:
    Dio è cattolico = insufficiente
    Dio non è cattolico = vero
    😉

    Scusa, però mi devi dire dove l’hai presa quella del papa vicario di Dio. Mi risultava arrivato al grado massimo di vicario di Cristo…
    Davvero, questa è troppo grossa…

    5 Ottobre, 2013 - 9:25
  33. …scusate, non volevo postare due volte, solo correggere…

    🙁

    5 Ottobre, 2013 - 9:26
  34. Sara1

    « [L]a fede della Chiesa si è sempre attenuta alla convinzione che tra Dio e noi, tra il suo eterno Spirito creatore e la nostra ragione creata esista una vera analogia, in cui—come dice il Concilio Lateranense IV nel 1215—certo le dissomiglianze sono infinitamente più grandi delle somiglianze, non tuttavia fino al punto da abolire l’analogia e il suo linguaggio. Dio non diventa più divino per il fatto che lo spingiamo lontano da noi in un volontarismo puro ed impenetrabile, ma il Dio veramente divino è quel Dio che si è mostrato come logos e come logos ha agito e agisce pieno di amore in nostro favore.[16] »

    Benedetto a Ratisbona.

    Tra l’altro se tutto è assurdo vince solo la legge del più forte.

    E torniamo ai Giansenisti e Darwin.

    5 Ottobre, 2013 - 9:28
  35. Clodine

    …si può anche rifiutare la cattolicità di Dio in senso figurato, ma se per Dio s’intende Colui nel quale il soffrire, malgrado l’apparente abbandono, può diventare incontro con Lui e riconoscere nel crocifisso un Via che lo attraversa e lo supera anche, allora si : Dio è cattolico!

    Se per entrare dentro il cuore di quel Dio, che è il Dio di tutti, devo però guardare a quell’UNO sofferente che sorregge anche la nostra precarietà, le minacce, le assurdità, la desolazioni contro cui s’infrange l’esistenza di tutti e ciascuno, allora certamente e senza alcuna esitazione Dio è cattolico, perchè in quell’UNO non si manifesta il volto del Dio crudele dell’arbitrio e della legge -fatta di umana giustizia come nellAntico Testamento,- ma un Dio che viene incontro e salva in quell’UNO…
    In questo contesto Dio è certamente cattolico!

    5 Ottobre, 2013 - 9:44
  36. Luigi Accattoli

    L’elegante disputa se Dio sia cattolico è già infuriata qui quattro anni addietro coinvolgendo le migliori intelligenze e dando luogo a un mio post e a un mio primo commento che ripropongo con il dovuto garbo, ricordando a ognuno che quasi tutto è già detto, non solo nella vasta historia ma anche in questo minimo pianerottolo.

    5 Ottobre, 2013 - 9:58
  37. Sara1

    Più che la questione se Dio sia più cattolico o meno mi colpisce la visione del mondo come assurdo.
    Perchè se tutto è assurdo e senza senso come direbbe Vasco ” Farmi la barba o uccidere. Che differenza c’è?”

    E si finisce per giustificare la morte degli innocenti.

    5 Ottobre, 2013 - 10:08
  38. Sara1

    Che è cosa più importante delle paste della Domenica.
    Anche Discepolo dovrebbe capirlo.

    5 Ottobre, 2013 - 10:09
  39. Clodine

    E’ vero, è stato detto tutto. Ma forse non tutto si è capito sull’assioma e spesso l’ aver collocato Dio dentro una specifica categoria [ “cattolico”] ha sollevato polemiche. In realtà solo la Liturgia cattolica classica, romana, fin dagli albori si rivolge a Dio Padre “tramite” il Figlio “nello ” Spirito Santo. Bisogna anche considerare che in origine la Trinità non era oggetto di speculazione teoretica ma solo di fede e di “dossologia” o celebrazione della Gloria di Dio. Il Canone Romano chiude con una delle espressioni più belle che suggellano, a mio avviso, la cattolicità di Dio : ” Per Lui, con Lui e in Lui [Cristo il Signore],a te, Dio Padre onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen”. In questo senso è Dio stesso che si rivela, tramite Gesù Cristo nello Spirito Santo alla comunità di fede nella Chiesa “sacramento di Salvezza” e non altrove….Per questo Dio non è solo cristiano, ma cattolico.

    5 Ottobre, 2013 - 10:58
  40. Marcello

    Ricordo anch’io quel post di quattro anni fa, gentile nostro ospite. Fu la prima volta che mi affacciai. E iniziai con una corbelleria.

    All’epoca la nostra carissima discepolo era cattolica.

    Scherzo discepolo!!
    Ovviamente lo sei ancora. Ma ti invito a rileggerti quel post (il link sta poco sopra): si ritrova quella continuità fra Benedetto XVI e Francesco che fai fatica a vedere e che tanto ti fa soffrire.

    5 Ottobre, 2013 - 11:58
  41. Marilisa

    “(visto che il papa è il Vicario di Dio)”

    Questo ha detto Discepolo, e questo mi fa tanto ridere.
    Discepolo, la informo che il Papa è il vicario di Pietro, che non era Dio (e pertanto la lettera maiuscola se la può risparmiare).
    Quando imparerà a dire le cose come stanno?

    5 Ottobre, 2013 - 17:51
  42. Marilisa

    “ma ovviamente da oggi in poi papa Francesco mi ha avvelenato anche questo semplice piacere.. per non essere un “cristiano da pasticceria” non andrò più in pasticceria…”

    Malissimo, Discepolo. Continui a mangiare pasticcini alla domenica.
    Non se ne faccia un cruccio delle parole del Papa. Mica si tratta di Ratzinger!
    C’è un’enorme differenza tra questo Papa e quello precedente. Lei non fa altro che metterlo in rilievo. Non è vero?
    Eppure sono convinta che nei giorni di festa entrambi mangino paste e ottime fette di torta. Ci metto la mano sul fuoco.
    Dunque, mangi…mangi…non abbia rimorsi di coscienza, non per queste inezie.
    Lo stesso invito lo rivolgo, “con tutto il rispetto”, alla scrupolosissima Sara1.

    5 Ottobre, 2013 - 18:13
  43. Sara1

    Scrupolosissima, vero, infatti negli ultimi mesi io ho cercato di fare qualche piccolo “fioretto” in più, un vestito in meno (quello un gran sacrificio!!), un cibo in meno, meno attenzione alle cose, essere un po’ più aperta agli altri (altro gran sacrificio che fosse per me non uscirei mai di casa).
    Insomma credevo che questa cosa della povertà, della mondanità e dello spogliarsi non fosse solo un modo di dire.

    5 Ottobre, 2013 - 18:18
  44. Luigi Accattoli

    Sara mi pare utile quello che dici. Anch’io mi esercito come posso. In particolare su quel punto che Francesco ripete continuamente di parlare a chi chiede l’elemosina, ma anche quando dice preghiamo per questo, preghiamo per quello. Un giorno ha detto che dovremmo imparare a pregare ogni giorno lo Spirito Santo e io, che non lo faccio, ho provato a costruire un’invocazione breve, simile all’Ave Maria o all’Angelo di Dio. Un giorno la metterò. Non è pronta.

    5 Ottobre, 2013 - 19:00
  45. Sara1

    Oltre che parlare anche “toccare” chi chiede l’elemosina.
    Sono molto schizzinosa però un giorno che un ragazzo a cui avevo dato qualche cosa mi ha ringraziato abbracciandomi ci ho pensato a quella parole.
    Piccoli passi mi sembra che ognuno di noi possa provare a farli.
    (io pochi perchè son molto pigra e tignosa però, insomma ci provo)

    5 Ottobre, 2013 - 19:02
  46. Luigi Accattoli

    Un altro spunto pratico ho trovato buono: quello di individuare le persone con le quali sei “arrabbiato” per dedicare loro una preghiera più generosa. Poniamo l’inquilino del piano di sotto che ti ha fatto causa per presunti danni.

    5 Ottobre, 2013 - 19:19
  47. Marilisa

    Dio è cristiano e cattolico, anzi cattolicissimo.
    È per questo motivo che i non cristiani non si salveranno.
    Peggio per loro che non sono né cristiani né, tanto peggio, cattolici.
    Beati coloro che sono nati nei Paesi a religione cristiana ed hanno l’esclusiva della salvezza eterna.
    Gesù Cristo era ebreo e, dopo aver fondato la sua Chiesa (senza denominarla), si è offerto in sacrificio per TUTTI gli uomini senza specificare di quale religione dovessero essere.
    La Chiesa cristiana ha il dovere di diffondere il messaggio di Gesù, fondato sull’AMORE, e per fare questo deve essere aperta alle altre religioni, senza preclusioni di sorta e ascoltando lo Spirito Santo.
    Le altre religioni, soprattutto quelle monoteistiche, perseguono lo stesso scopo di quella cristiana: cercare e adorare lo stesso UNICO Dio, ovvero indirizzare gli uomini alla consapevolezza che Dio li ha creati per realizzare il bene e la giustizia. Dappertutto.
    Stranamente molti cristiani-cattolici, anche ecclesiastici, questa consapevolezza non ce l’hanno, e sembrano privilegiare l’egoistica certezza che il Dio cristiano è l’unico e vero Dio.
    Questo conta davvero per molti. E parlano di “amore” come se parlassero di una banalità, di una parola che, quando esce dalla loro bocca, risulta astratta e sembra priva di significato.
    Incentrano, in realtà, la loro devozione sul culto dell’Istituzione ( Papa in testa), di cui indagano disposizioni e documenti magisteriali imparandone a memoria assunti e dettati imperativi e categorici.
    Dimenticano che Gesù ha detto ai discepoli: “andate e ammaestrate tutte le nazioni”.
    Non a suon di documenti e di parole più o meno credibili, ma dialogando e cercando di attrarre con la testimonianza, porgendo attenzione ed amicizia.
    Ponendosi in ascolto degli altri, sia pure non cristiani, anche per apprendere da loro.
    Perché Dio è presente anche nelle fedi non cristiane.
    Fra la nostra e le altre fedi ci sono molti punti di contatto, anche se non sembrerebbe; anche se parecchi non accettano di buon grado questa verità.
    Amore e Giustizia, che ogni retta coscienza umana sente come imperativi radicali, stanno alla base di tutte le grandi religioni.
    Per cui dire orgogliosamente: io sto nella Verità, è una presunzione bella e buona, inaccettabile.
    Quando Gesù parla di se stesso come della “Verità”, non sta denigrando le fedi di chi professa una religione diversa da quella che noi definiamo “cristiana”, ma vuole mettere davanti agli occhi nostri, e di tutti, il primato dell’Amore (l’essenza di Dio), da lui poi espresso nel sacrificio supremo della morte sulla Croce, affrontato per amore di noi uomini, suoi fratelli (TUTTI!), per la nostra redenzione.

    5 Ottobre, 2013 - 19:58
  48. Marilisa

    Vedi, Luigi, tu non ci crederai ma io amo in particolar modo la Spirito Santo.
    È quello che io sento più vicino, anche se molti ne parlano come del “grande dimenticato”.
    Ho conosciuto molti preti, ma fra di essi uno solo parlava in continuazione dello Spirito Santo. E concludeva tutte le omelie ( proprio tutte) con l’espressione: “chiediamo questo allo Spirito Santo….”
    Gli altri preti parlano prevalentemente di Gesù.
    Ci sono parecchie preghiere indirizzate allo Spirito Santo.

    5 Ottobre, 2013 - 20:08
  49. Marilisa

    “Un altro spunto pratico ho trovato buono: quello di individuare le persone con le quali sei “arrabbiato” per dedicare loro una preghiera più generosa.”

    Ecco, questo proprio no. Non ci riuscirei, lo confesso pubblicamente.
    Tu, Luigi, sei un santo ( lo sappiamo); io, ahimè, no ( e anche questo lo si sa).

    5 Ottobre, 2013 - 20:14
  50. Luigi Accattoli

    Marilisa è vero che ci sono diverse preghiere allo Spirito Santo, ma sono lunghe. Ho presente il Veni Creator Spiritus e il Veni Sancte Spiritus. Credo sia rivelatore il fatto che vi siano preghiere brevi per il Padre, il Figlio, Maria, l’Angelo, i morti ma non per lo Spirito. Come a dire che la sua invocazione non è entrata nel quotidiano. Ma devo aggiungere che magari, invece, una preghiera breve c’è e io non la conosco.

    5 Ottobre, 2013 - 20:58
  51. Giovanni Mandis

    Il Papa è “vicario” di Cristo in terra e “successore” di Pietro.

    « Il romano Pontefice, quale successore di Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli. »
    Conc.Vat. II, Costituzione dogmatica LUMEN GENTIUM, 23.

    “CODICE DI DIRITTO CANONICO
    LIBRO II – IL POPOLO DI DIO
    PARTE II – LA COSTITUZIONE GERARCHICA DELLA CHIESA
    SEZIONE I – LA SUPREMA AUTORITÀ DELLA CHIESA
    (Cann. 330 – 367)
    CAPITOLO I (Cann. 331- 335)
    IL ROMANO PONTEFICE E IL COLLEGIO DEI VESCOVI
    Articolo 1
    IL ROMANO PONTEFICE
    Can. 331 – Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’ufficio concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori, è capo del Collegio dei Vescovi, Vicario di Cristo e Pastore qui in terra della Chiesa universale; egli perciò, in forza del suo ufficio, ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre esercitare liberamente.”

    5 Ottobre, 2013 - 21:21
  52. lycopodium

    Veni Sancte Spiritus, l’ho imparata a memoria (in italiano) una trentina d’anni fa e sempre mi accompagna.

    5 Ottobre, 2013 - 21:25
  53. lycopodium

    @ Luigi Accattoli
    Ce n’è una brevissima:
    “Veni Sancte Spiritus, veni per Mariam”.

    5 Ottobre, 2013 - 21:27
  54. Sara1

    Anche a me piace moltissimo il Vieni Santo Spirito.
    Per mio padre è una compagnia quotidiana, anni fa me la consigliò e mi capita ogni tanto di dirla volentieri.

    5 Ottobre, 2013 - 21:48
  55. Marilisa

    “Il Papa è “vicario” di Cristo in terra e “successore” di Pietro.”

    Prendo atto e rilevo che è così nella “Costituzione dogmatica LUMEN GENTIUM, 23.”
    Un dogma, dunque.
    Ebbene, ho già detto che alcuni dogmi sono libera di non accettarli.
    Se non capisco, non accetto. In buona fede.

    5 Ottobre, 2013 - 22:40
  56. Io ne uso l’inizio come giaculatoria, da recitare spesso:
    Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.

    5 Ottobre, 2013 - 22:41
  57. Luigi Accattoli

    Lycopodium, quella la conosco. Sono preghiere anche allo Spirito il segno della croce e il Gloria al Padre. Ma io cerco qualcosa che sia a un tempo breve e specifico.

    5 Ottobre, 2013 - 22:41
  58. Luigi Accattoli

    Nico tu indichi un punto giusto. La preghiera allo Spirito Santo dovrebbe venire prima delle altre, in quanto le detta tutte. Allora, provvisoriamente, mi regolo così: il segno della croce e per primo l’attacco del Veni Sancte Spiritus, da te citato: “Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce”.

    5 Ottobre, 2013 - 22:45
  59. Giovanni Mandis

    Visto che si parla di Spirito Santo…
    i “dogmi” cioè le “verità di fede” espresse in “formule/definizioni stabili” non sono forse un “raggio di luce” che l’uomo riesce a cogliere con l’intelletto grazie alla vivificante azione dello Spirito Santo?

    5 Ottobre, 2013 - 23:00
  60. lycopodium

    Splendida metafora, la tua, Mandis.

    6 Ottobre, 2013 - 7:40
  61. Le lodi di questa mattina sono percorse dall’invocazione alla luce dello Spirito.
    Che bello che ne stiamo parlando anche qui sul pianerottolo, in un’osmosi tra preghiera e vita che sarebbe bello sperimentare di continuo.

    Mi aveva molto colpito, a suo tempo, il racconto di un pellegrino russo, la sua ricerca di una preghiera che fosse incessante e percorresse come linfa vitale il quotidiano…

    Tracce…

    6 Ottobre, 2013 - 9:16
  62. Giovanni Mandis

    Eh… grazie Lyco, troppo buono 🙂

    6 Ottobre, 2013 - 9:50
  63. Marilisa

    I dogmi sono un “raggio di luce” quando non rispondono alla volontà di chi vuole affermare le proprie umane convinzioni. E lo Spirito Santo non c’entra per niente.
    Allora le “splendide metafore” diventano splendide bolle di sapone.

    6 Ottobre, 2013 - 10:15
  64. discepolo

    Ci anche altre splendide “bolle di sapone” cara marisilisa come per esempio certe interviste le cui parole sono riportate inesattamente . http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/vatican-scalfari-interview-misses-details-conflates-facts

    come vedete non è la vattivaria do Tornielli e la mia personale ma la realyà: lintervista si Saclfari è piena di mezze bugie e mezze verità–
    Sinceremante io trovo meno insultante per la mia intelligenza credere ai dogmi della Chiesa cattolica piuttosto che credere alle cosiddette “verità” riportate dai gionalisti.
    Il detto diceva Amicus Plato, sed magis amicus veritate.
    si potrebbe parafrasarlo dicendO. sono amico si Scalfari, ma ancor più sono amico della verità

    6 Ottobre, 2013 - 10:57
  65. discepolo

    Dedicato a Tonizzo: caro Tonizzo come vedi non è la mia personale malevolenza che è in ballo in questa storia, come mi hai accusato, ma la verità dei fatti. A voi probabilmente non interessa perchè il vostro motto è: sono amico della verità, ma ancor più sono amico di Scalfari.

    Cardinal Timothy Dolan of New York, one of the cardinal-electors in the March conclave, confirmed one particular error in the text concerning Pope Francis’ immediate reaction to his election. His account, shared today with Vatican correspondent John Allen, differs from that published in the La Repubblica interview.
    The Vatican today corrected these errors in a statement to reporters this afternoon (see below).

    Read more: http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/vatican-scalfari-interview-misses-details-conflates-facts#ixzz2gvkzCjko

    6 Ottobre, 2013 - 11:00
  66. discepolo

    Ed eccovi l’articolo di ALLEN

    Second, cardinals who had been inside the conclave already had described several aspects of what happened after the pope’s election, but none had ever mentioned any delay by Francis in accepting the office. (For the record, describing the scene after a pope is elected is no violation of the cardinals’ oath of secrecy, because as a technical matter, the conclave is over.)

    On Oct. 3, veteran Vatican writer Andrea Tornielli published his doubts about the Scalfari interview, including not just the scene described above but also other matters of word choice.

    On Oct. 5, NCR carried a story quoting Cardinal Timothy Dolan of New York, one of the cardinals who elected Francis, denying that there was any delay between Francis’ election and his acceptance. (Dolan spoke in response to an NCR inquiry.)

    Later that day, Fr. Thomas Rosica of Salt and Light TV in Canada, who assists the Vatican Press Office with English-speaking media, issued a statement confirming Dolan’s version of events.

    According to Rosica, Scalfari neither tape-recorded his interview nor took notes at the time, so it was an after-the-fact reconstruction. On the matter of his acceptance, Rosica said, Scalfari had it wrong.

    “The newly elected pope never left the Sistine chapel for a period of reflection before finally accepting the papacy,” Rosica said.

    The key question, however, is: Does this correction fundamentally alter the point of the story – that shortly after his election, Francis experienced some sort of brush with the divine that gave him a sense of peace?

    The answer would appear to be no, and we have confirmation from at least two other sources.

    First, I published a column Oct. 4 in which I quoted a cardinal on background (not an American) who recently had a private session with Francis. This cardinal said he’s been struck by the more free-wheeling and spontaneous style Francis has demonstrated as pope, in comparison to the fairly restrained and shy manner he exhibited in public in Argentina, and told me that he had said to the pope point-blank, “You’re not the same guy.”

    According to the cardinal, the pope’s reply was more or less the following: “When I was elected, a great sense of inner peace and freedom came over me, and it’s never left me.”

    We got additional details from an interview Rosica recently conducted with Monsignor Dario Viganò, director of the Vatican Television Center, for Salt and Light. (It can be found here: http://www.youtube.com/watch?v=CUS3TSUM2kc)

    Viganò was inside the Vatican in the moments immediately after Francis’ election, and before the new pope stepped out to greet the world. He says that when Francis left the Sistine Chapel to walk toward the balcony, he had his eyes down, he wasn’t smiling, he didn’t say anything to the cardinals, and was as if he were carrying “an enormous burden.”

    Then, however, Francis stepped into the Pauline Chapel, where a throne had been set up for him to use for prayer. Instead, Francis asked the two cardinals walking with him, Jean-Louis Tauran (who made the Habemus Papam announcement) and Agostino Vallini (the vicar of Rome) to sit with him in the chapel’s back pew.

    The pope had a few moments of silent prayer, and, according to Viganò, describing what he saw, “he stands up, turns around, and at that moment he’s a different person.”

    “It’s as if God had said to him personally, ‘Don’t worry, I’m here with you’,” Viganò said.

    Those moments were filmed, Viganò said, though they haven’t yet been broadcast.

    In other words, both the pope’s comments to the cardinal I quoted, and Viganò’s description of the moments just before Francis stepped out onto the balcony, dovetail with the gist of Scalfari’s scene: Something happened to the new pope that night, whether we call it a mystical experience or not, that gave him a feeling of calm, and it’s stayed with him afterwards.

    None of this, of course, is to excuse La Repubblica’s sloppiness in not making clear to readers that what was being presented as the literal words of the pope was actually a reconstruction, not a transcript.

    Barring further clarification from the Vatican, it’s now impossible to cite any particular lines or formulae from that interview and attribute them directly to the pope, since we don’t know quite where Scalfari ends and Francis begins.

    It would also be a mistake, however, to simply disregard the interview, including the critical matter of what happened to Francis immediately after his election.

    Scalfari apparently got some of the details wrong, but the essence about right.

    (Follow John Allen on Twitter: @JohnLAllenJr)

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    Ora cari Tozizzo, Marislisa e compagnia potete prendere in giro ME che non sono nessuno, ma non credo che potrete prendere in giro giornalisti con
    Allen.
    Mi stupsce inoltre la non-risposta di Luigi Accattoli all mia precisa domanda.
    comunque ho capito che in questo blog non interessano i fatti , ma l’interpretazione dei fatti. non la storia , ma la leggenda.

    6 Ottobre, 2013 - 11:06
  67. Marilisa

    “Ora cari Tozizzo, Marislisa e compagnia potete prendere in giro ME che non sono nessuno, ma non credo che potrete prendere in giro giornalisti con
    Allen.”

    Sono molto preoccupata per discepolo.
    Discepolo, è sicura di sentirsi bene?

    6 Ottobre, 2013 - 11:50
  68. Luigi Accattoli

    Scusa discepolo la domanda mi è sfuggita, me la ripeti?

    6 Ottobre, 2013 - 13:39
  69. picchio

    discepolo

    l’intervista è pubblicata sul sito del Vaticano, Lombardi ha dichirato che la sostanza è esatta, anche se ci sono imprecisioni. Ad esempio non è corretto che il papa si è ritirato a pregare “prima” di accettare, ma come riconosce anche il card Dolan “dopo” aver accettato e “prima” di uscire sul balcone. L’importante è che quella preghiera c’è stata….

    6 Ottobre, 2013 - 13:59
  70. picchio

    E Discepolo
    hai letto Allen sin in fondo? Anche lui dice:Scalfari apparently got some of the details wrong, but the essence about right.

    Quindi calmati e vai in pasticceria

    6 Ottobre, 2013 - 14:02
  71. Sara1

    In teoria prima o dopo cambia poco, però è scorretto pubblicare qualche cosa che non è preciso.

    A livello giornalistico, intendo.

    6 Ottobre, 2013 - 14:04
  72. picchio

    evidentemente al Vaticano e a Bergoglio questo importa poco Sara, visto a loro va bene così, tanto da pubblicare l’intervista sul sito Vaticano.

    6 Ottobre, 2013 - 14:45
  73. Giovanni Mandis

    27ª Domenica del tempo ordinario
    Antifona al Benedictus (Lodi mattutine)
    “Custodisci il buon deposito della fede,
    con l’aiuto dello Spirito Santo,
    che abita in noi, alleluia.”

    6 Ottobre, 2013 - 16:51
  74. Luigi Accattoli

    Discepolo scusami – un visitatore mi ha segnalato per e-mail l’interpellanza che mi avevi rivolto in un commento a un altro post, commento che non avevo letto – non sempre riesco a vedere tutto. Ma ora l’ho visto e ti rispondo su quel punto e su altri confinanti. Rispondo in più commenti.

    6 Ottobre, 2013 - 17:08
  75. Luigi Accattoli

    Discepolo: Mi piacerebbe che Luigi rispondesse in maniera semplice e concreta e senza patetiche dietrologie tipo l’invidia di Tornelli o la perfidia dei nemici di Francesco. al mio quesito: esiste o no la stanza accanto a quella del balcone?

    Non so che stanza sia. Se il balcone è la Loggia centrale della Basilica, la “stanza” che sta dietro si chiama Aula delle Benedizioni ed è di grandi dimensioni. Per arrivare a essa partendo dalla Sistina si passa per la Sala Regia e per un paio di stanze di passaggio. Non ho idea se il Papa si sia ritirato in una di queste. Forse ha ragione il cardinale Dolan a dire che non l’ha fatto. Scalfari oggi è duro d’orecchi e l’intervista non è stata rivista. Forse non si sono capiti.

    6 Ottobre, 2013 - 17:21
  76. Luigi Accattoli

    Durante un briefing del 2 ottobre sulla riunione del Consiglio degli otto, il padre Lombardi ha dato questo ragguaglio sull’intervista: “Si tratta di una trascrizione di un colloquio che il Santo Padre ha avuto con una persona autorizzata ad esprimere i contenuti di questo colloquio”, che “a me non risulta che sia stato rivisto”, a differenza dell’intervista al gesuita Antonio Spadaro per Civiltà cattolica e altre riviste gesuite del mondo, ma che “è stata riportata anche dall’Osservatore romano”, a dimostrazione del fatto che “è stata ritenuta mi pare un modo fedele di ridire il pensiero del Santo Padre”.

    6 Ottobre, 2013 - 17:29
  77. Luigi Accattoli

    Quanto alla tua protesta – discepolo – riguardo alle anticipazioni su Assisi azzardate dalla Repubblica, se ho letto lo stesso articolo che hai letto tu, firmato da Orazio La Rocca, dirò che non si tratta di informazioni anticipate a un giornale, ma di un tentativo del collega di indovinare che cosa sarebbe avvenuto: e infatti non ci azzecca granché.

    6 Ottobre, 2013 - 17:34
  78. Luigi Accattoli

    Discepolo, come sempre un bel saluto. Spero di aver risposto senza patetiche dietrologie.

    6 Ottobre, 2013 - 17:35
  79. picchio

    luigi

    Lombardi dice :”L ‘intervista è stata ritenuta mi pare un modo fedele di ridire il pensiero del Santo Padre”.
    che è poi anche quello che, nell’articolo citato da Discepolo,scrive Allen.
    Quindi tutto questo agitarsi di Discepolo risulta alla fine incomprensibile.

    6 Ottobre, 2013 - 18:05
  80. Sara1

    “Scalfari oggi è duro d’orecchi e l’intervista non è stata rivista. Forse non si sono capiti.”

    A questo punto è più il resoconto di una chiacchierata che un’intervista intervista.

    6 Ottobre, 2013 - 18:48
  81. lycopodium

    14,02 – 14,45 – 15,05:
    lo scalfaro-papismo e la sua apologetica.

    6 Ottobre, 2013 - 20:11
  82. lycopodium

    rectius 18,05

    6 Ottobre, 2013 - 21:28
  83. picchio

    lyco direi la mia apologetica, quella di Padre Lombardi, quella di Allen, e pure quella di Luigi visto che abbiamo riportato le stesse cose.
    Cos’è che ti rode?

    6 Ottobre, 2013 - 23:21
  84. picchio

    Anche tu Lyco non vai più in pasticceria?

    6 Ottobre, 2013 - 23:22
  85. discepolo

    Capisco cara Picchio che tutto questo agitatsi di Discepolo sia incomprensibile per te. Chi non vuol comprendere gli altri quelli che non la pensano come lui,ha tutti i diritti difarlo. Io non ambisco ad essere compresa da te .Ma siamo d’accordo. spero, che un testo pubblicato su un giornale non riporti cose false Assolutamente false Su questo almen o siamo.d’accordocara Picchio ? O vuoi fare un elogio della falsita’ ?

    9 Ottobre, 2013 - 14:45
  86. picchio

    cara discepolo

    io faccio l’elogio della falsità nella stessa misura in cui lo stanno facendo Lombardi, il sito del Vaticano e pure Allen…

    9 Ottobre, 2013 - 20:13
  87. picchio

    quello che voglio dire è che per me è bello leggere di quella sorta di esperienza “mistica” di Bergoglio, che sia stata prima, durante o dopo non mi importa, è solo un dettaglio che non toglie nulla alla cosa.Che cia stata nessuno lo ha smentito, anzi tutti lo hanno confermato

    9 Ottobre, 2013 - 20:21
  88. discepolo

    Cara Picchio ti racconterò una storia. non c’entra nulla con Bergoglio.
    l’ultimo zar di Russia e l’ultima zarina avevano una fiducia immensa in un “sant’uomo” , il contadino Rasputin. costui era riuscito a guarire ( se pure temporaneamente) il piccolo zarevic Aleksej . unico figlio maschio dello zar e dunque per i due trepidanti genitori era un “santo”.
    ma a poco a poco venne alla luce che il suddetto Rasputin aveva un comportamento assai deplorevole, era un erotomane ed una coolizzata, oltre che un furbo avventuriero.
    prove su prove della condotta scandalosa di Rasputin arrivarono sul tavolo dello zar. ma lo zar e la zarina non ci credettero mai. per loro Rasputin era il “sant’uomo” e tutto quello che faceva era giusto. persino la sorella dell’imperatrice mise in guardia la zarina dl pericoloso avventuriero ma , lei di fronte alla verità preferire dire come te
    Che mi importa se le sue esperienze mistiche non sono vere ? per me è bello pensare che sia un sant’uomo.
    Certo spesso è bello pensare che tutto sia bello e santo.
    spesso non ci interessa la verità ma la leggenda , il mito.
    questo io lo capisco. e capisco anche la zarina che credeva in Rasputin.
    però la falsità non porta mai nulla di buono.
    rasputin venne assassinato e così lo zar, la zarina e i figli. credere in una menzogna non salvò la dinastia dei Rozanov. perdersi nelle leggende e nei miti può essere bello ma non è giusto.
    I giornali , noi lo sappiamo , possono creare e disfare miti, possono spacciare menzogne per verità.
    alcune menzogne sono molto belle. ma sono menzogne.
    Un giornalista serio dovrebbe ripudiarle.

    10 Ottobre, 2013 - 21:22
  89. discepolo

    Se nell’intervista a Scalfari il Papa dice che si è ritirato in una stanza dove ha avuto una esperienza mistica prima di accettare , e se invece le testimonianze dei cardinali presenti ci dicono che non esiste alcuna stanza in cui si sia ritirato e che l’accettazione del papato è stata immediata ( senza alcuna pausa di riflessione) io prefersco credere alla verità che ci dicono i testimoni oculari . tu magari preferisci credere alla leggenda spacciata da Scalfari come verità

    10 Ottobre, 2013 - 21:30
  90. discepolo

    Andrea Tornielli

    C’è poi una frase più ampia e virgolettata, che ha contribuito a consolidare questo mio dubbio, ed è quella relativa alle circostanze dell’elezione. Così il testo su «La Repubblica»: «Prima dell’accettazione chiesi di potermi ritirare per qualche minuto nella stanza accanto a quella con il balcone sulla piazza. La mia testa era completamente vuota e una grande ansia mi aveva invaso. Per farla passare e rilassarmi chiusi gli occhi e scomparve ogni pensiero, anche quello di rifiutarmi ad accettare la carica come del resto la procedura liturgica consente. Chiusi gli occhi e non ebbi più alcuna ansia o emotività. Ad un certo punto una grande luce mi invase, durò un attimo ma a me sembrò lunghissimo. Poi la luce si dissipò io m’alzai di scatto e mi diressi nella stanza dove mi attendevano i cardinali e il tavolo su cui era l’atto di accettazione. Lo firmai, il cardinal Camerlengo lo controfirmò e poi sul balcone ci fu l’“Habemus Papam”».

    Ora, è noto che non ci sono stanze accanto a quella con il balcone sulla piazza. Più di un cardinale elettore mi ha raccontato che il Papa non si è ritirato per qualche minuto in una stanza prima di accettare l’elezione. L’accettazione è immediata e verbale, poi subito dopo il Maestro delle cerimonie pontificie con funzioni di notaio redige il verbale. Questo episodio può essere, a mio avviso, una spia del fatto che il testo pubblicato da «La Repubblica» non rappresenta una esatta ricostruzione parola per parola del dialogo con Scalfari.

    Un’importante conferma in questo senso è venuta questa mattina da padre Federico Lombardi, che rispondendo alle domande dei un giornalisti, ha detto: «Non mi risulta che il testo dell’intervista del Papa su Repubblica sia stato rivisto». Attenzione: Lombardi non ha smentito alcun passaggio del colloquio. Anzi, ha affermato che la ricostruzione complessiva delle affermazioni papali è stata fedele. Ma ha fatto capire che bisogna essere cauti nell’attribuire con esattezza al Papa ogni singola parola virgolettata.

    10 Ottobre, 2013 - 21:35
  91. discepolo

    Come ripeto cara Picchio è una questione di principio e non una pignoleria.

    la verità o la si ricerca e la si crede importante oppure no.
    Credo che al giorno d’oggi non la si creda importante. Non interessa apere come si siano svolti nella realtà i fatti. Interessa solo l'”interpretazione dei fatti”
    l’interpretazione , ovviamente, secondo la propria ideologia.
    L’ideologia ha preso il posto della verità,.
    se anche si scoprisse ( per assurdo) che quello che noi consideriamo un santo non lo è , non importa , vale più l’ideologia della realtà. ( ed anche al contrario se si scopre che il mostro da noi considerato criminale e mostro non lo è , non importa , vale più l’ideologia della realtà)
    questa insensibilità e questo direi menefreghismo di fronte alla realtà è tipico delle nuove generazione.
    Tu sei giovane Picchio, io vecchia.
    per me la verità + più importanate perchè fra poco sarò di fronte alla VErità colla V maiuscola . Ho meno anni da aspettare di te prima di trovarmi di fronte nostra sorella MOrte , quella che ci fa passare nel Reame dove la Verità è la Regina.

    10 Ottobre, 2013 - 21:43
  92. picchio

    discepolo io non mi attengo a quello che dice scalfari, ma a quello che dice anche Viganò e che il Vaticano non ha smentito: il papa ha pregato e ha avuto una forte consolazione “mistica” dal Signore, non nella stanza che non c’è ,ma in un momento successivo. Questo è stato confermato dai testimoni oculari, come Viganò che nell’intervista postata da Allen dice che Bergoglio dopo quella preghiera sembrava addirittura un’altra persona.Scalfari si sbaglia nel raccontare la successione degli eventi e il luogo, e allora???? A me importa che quella esperienza ci sia stata, e persino Allen da te citato lo conferma, questo per me è importante.

    Esempio stupido: Fatto:un tizio DOPO colazione si schianta in macchina. Il giornale riporta “PRIMA di colazione tizio si schianta in macchina” Per me è importante che tizio si è schiantato in macchina cosa successa , tu dici il giornale dice prima ,invece è successo dopo e quindi il fatto non è successo.

    11 Ottobre, 2013 - 9:41
  93. picchio

    Dopo aver corretto un paio di compiti in classe scandalosi ho avuto un attimo di desolazione “mistica” da cui sono uscita pentendomi di essermi trascinata in questa polemica senza senso. Ciao Discepolo.

    11 Ottobre, 2013 - 10:08
  94. Sara1

    “Dal buio alla luce, dall’ansia alla pace: nel colloquio con Scalfari il Papa ci informa che all’origine della sua accettazione del Papato ci fu un’esperienza mistica, la chiama proprio così. “Chiesi di potermi ritirare per qualche minuto”, racconta: “Chiusi gli occhi” e “una grande luce mi invase”.

    Quella luce nel buio della Sistina, che lo fa Papa, non è solo un vivissimo elemento autobiografico, ma ci fornisce la chiave per intendere la serenità e l’audacia con cui egli va avanti da Papa: non voleva il Papato, ora sa che lo vivrà “con fermezza e tenacia”, con “l’umiltà e l’ambizione” che un tale ruolo richiede. Anche queste sono parole dell’intervista e le usa per dire che terrà fede all’impegno di realizzare una Chiesa povera, staccata dagli interessi temporali, capace di “includere gli esclusi”.

    Così Picchio scriveva Luigi sull’intervista.

    In pratica se la crisi mistica è avvenuta dopo, l’articolo non è più valido.

    Quindi a me prima o dopo sarà stupido ma pare importante saperlo.

    11 Ottobre, 2013 - 14:14
  95. Sara1

    “all’origine della sua accettazione del Papato ci fu un’esperienza mistica” vuol dire che la crisi mistica (prima) è stata fondamentale.

    Lasciamo perdere teologia, papi e Vaticano.

    E’ solo questione che da una notizia sbagliata (anche di poco) si traggono conclusioni sbagliate.

    11 Ottobre, 2013 - 14:16

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