Un bacio augurale ad Andrea Giordano

Oggi al santuario di Oropa, Biella, diventa prete un uomo di 53 anni, Andrea Giordano, padre di tre figli e vedovo di Anna che se ne è andata tredici anni addietro. Mando un bacio augurale ad Andrea e nel primo commento riporto un suo vivissimo ritratto, scritto per me da un visitatore che si firma Lorenzo. Nel terzo commento il link a una sua intervista.

89 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Qui il ritratto di Andrea scritto da Lorenzo, come annunciato nel post:

    Caro Luigi, mi permetto di segnalarti un piccolo fatto di Vangelo, di cui farai l’uso che credi. Andrea Giordano è un old boy del 1959, verde età di 53 anni freschi freschi. E’ mio coetaneo, ed è anche mio amico da una vita. Un gran casinista, un gran ridone, un gran scherzaiolo da sempre.
    Andrea è sposato dal 1986 con Anna, bellisssima ragazza bruna dai lunghi capelli neri e dagli occhi che ridono e che brillano. Hanno tre ragazzi maschi, Niccolò, Pietro e Filippo, questi ultimi gemelli, che in tre fanno poco più di sessant’anni. Stanno a Biella, in una casetta affollata e incasinata, piena di scarpe, zaini, bigliettini buffi e teneri appiccicati in giro: una delle case più ridose e meno formali che io frequenti. Oggi Andrea sente un poco l’età, ha perso qualche capello e qualche altro gli è diventato bianco; Anna, invece, no. Anna è giovane per sempre, perché è morta nel 1999, ed è rimasta in mezzo ai suoi ragazzi e al loro casino e ai loro cuori, e ti accoglie da una bella fotona a tutta parete scattata in una stazione tanti anni addietro. Una foto in movimento e non in posa, perché Anna è una persona viva e che fa continuamente cose per la sua famiglia.
    Nel 1999 i bambini stavano alle elementari, oggi Niccolò gestisce un bar del centro e Pietro e Filippo sono all’università. Andrea, lui, ha continuato a fare il geometra, nel suo bello studio dove, alle spalle della scrivania, sta da sempre uno spartito di “Anna” di Battisti, un’immagine della tomba di Kennedy ad Arlington, una di Mauro Rostagno, il cappello da alpino. E continuerà a farlo.
    Solo che domani, 9 di giugno 2012, alle ore 15, ad Oropa, dove si erano sposati un 31 luglio, Andrea viene ordinato sacerdote. In mezzo ai suoi figli e con sua moglie a fianco. Ha scelto come frase per la sua ordinazione un pensiero di don Divo Barsotti: “La vita del sacerdote è sacrificio puro. Egli non vive, non può più vivere, per sé. Non ha più una sua vita. Qualunque cosa egli faccia per essere amato, stimato, per vivere, il suo sforzo non ha mai il potere di toglierlo alla sua solitudine. Il crisma dell’ordinazione lo separa dagli uomini, egli diviene come il capro espiatorio che si abbandona nel deserto, lontano da tutti”.
    Eppure conosco poche persone che sappiano ridere a gola piena come lui e i suoi gladiatori. Piccolo scherzi – o grandi trasformazioni – operate dal nostro sorprendente Amico.

    8 Giugno, 2012 - 23:41
  2. Auguri dal profondo del cuore ad Andrea Giordano.

    8 Giugno, 2012 - 23:49
  3. marcello.n

    Che esempio, ragazzi !!! Faccio il volontario in due popolose parrocchie, e non posso che condividere la descrizione del sacerdote fatta da Lorenzo.
    Ho un’estrema ammirazione per parroci e vice, si prendono addosso tutti i mali, i problemi del mondo che li circonda, e così da vicino che non possono mai avere un riposo.
    Debbono risolvere all’istante situazioni mai viste prima, spesso impensabili.
    Sarebbe bello essere tutti così, ma non è facile. Però potrebbe essere possibile almeno provarci, magari senza grandi illusioni, provarci ad amare il prossimo come Andrea, è come amare Gesù.

    Ed amando veramente il prossimo forse riusciamo anche ad avvicinarlo a Dio, e Lui li attira a sé.
    Sai allora come staremmo meglio tutti noi!
    Proprio tutti, anche i nostri figli e nipoti, che troverebbero un mondo un po’ meno sconquassato.

    9 Giugno, 2012 - 8:35
  4. marta09

    Straordinario!!!!
    Andrea riceve tutti i 7 Sacramenti …

    Doppia conversione la sua o meglio una conversione a strati, step by step, sempre più giù, sempre più profonda …
    La conosco questo tipo di conversione che spiazza sempre e sempre sul più bello.

    9 Giugno, 2012 - 8:38
  5. Fides et ratio

    Vengo, Signore ….

    Con Andrea Giordano il Salmo 39 diventa un fatto.

    9 Giugno, 2012 - 10:30
  6. luca73

    Un forte abbraccio a Don Andrea!
    E a Luigi.

    9 Giugno, 2012 - 10:56
  7. Gioab

    Caro Luigi, tanto per aiutarmi a capire: ”Il prete (dal greco ???????????, presbyteros,=”anziano”; ..è nella Chiesa cattolica, e in altre Chiese cristiane, quello tra i ministri del culto che ha ricevuto, in una specifica ordinazione, il mandato di presiedere il culto, guidare la comunità cristiana e annunciare la parola di Dio. Un termine usato in modo equivalente è sacerdote.” Wikipedia

    Quindi il prete è colui che ha ricevuto l’ordinazione per presiede il culto e annuncia la Parola di Dio.
    Sempre secondo Wikipedia, “Il termine sacerdote o sacerdotessa deriva dal latino sacer, sacro, unito al radicale dot, (dal greco antico): “io do”, nel senso di un ministro che aveva il compito di offrire sacrifici alla/e divinità. In molte religioni, il sacerdote è una persona che funge da mediatore tra i fedeli e la (o le) divinità, spesso in base a una particolare consacrazione.”
    Quindi il sacerdote non dovrebbe esistere più dato che i sacrifici non sono più richiesti, essendo terminato “quel” sacerdozio, e non c’è più alcun bisogno di altri mediatori tra Dio e gli uomini essendoci Cristo che svolge quella funzione. “Poiché c’è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù,” ( 1 Tim 2.5)- “egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. ( Ebr. 7.24 Nuova Riveduta)

    Così mi chiedevo, dovendo applicare anche questa scrittura del Vangelo, perché impariate… a stare a ciò che è scritto (1Cor 4.6 CEI 2008) Come dovrò rivolgermi al sig. Andrea Giordano, ? Lo chiamerò prete o sacerdote ? Sacerdote non mi sembra indicato, però, neanche prete andrebbe bene, dato che tutti i cristiani sono “presbiteri” poiché hanno ricevuto il mandato di annunciare la Parola di Dio e hanno ricevuto la speciale ordinazione da Gesù stesso.
    Dici che fratello potrebbe andare ? o Devo fare anche la distinzione di cui parla 1 Giovanni 3.10 ?

    9 Giugno, 2012 - 12:05
  8. Grazie, Luigi, di queste belle notizie. Ne abbiamo bisogno.

    9 Giugno, 2012 - 14:34
  9. FABRICIANUS

    Auguri ad Andrea Giordano!!!

    Oropa: bellissimo Santuario, tanto caro al Beato Frassati.

    Buona Domenica del Corpus Domini a tutti!

    9 Giugno, 2012 - 18:20
  10. discepolo

    la testimonianza di fede e di amore di Andrea Giordano è molto bella e lenisce un po’ l’amarezza di questi giorni.
    A proposito di Milano, dopo il Congresso sulla famiglia, dopo tante belle parole,dopo la corsa ad omaggiare il Papa, in prima fila Pisapia, a neanche una settimana la giunta Pisapia, di cui fanno parte molti
    cattolici, spinge per il registro delle coppie di fatto e per le unioni civili fra persone dello stesso sesso da equiparare ( negli aiuti economici) alle famiglie tradizionali con figli.
    Si dice sempre che i cattolici devono fare politica , ma dove i cattolici sono in posti di potere ( la vicesindaco di Milano è una cattolica) dove è la loro voce? la loro identità? la loro testimonianza? Io purtroppo vedo che i cattolici in politica o sono degli intrallazzoni e dei trafficoni ( vedi Formigoni e Cl) o sono appiattiti timidamente sul “politicamente corretto” e non osano dire , o trovano più conveniente non dire, il loro pensiero.
    ma allora , mi chiedo, se i cattolici politici sono prima di tutto e sostanzialmente dei POLITICi e poi quasi per accidente dei cattolici ( vi ricordate la differenza aristotelica fra sostanza ed accidente??)allora…
    come dice un saggio e cinico proverbio napoletano “passata la festa gabbatu lu santu”
    il Papa è stato a Milano una settimana fa . appunto. a Milano una settimana sono anni luce. Chi se ne ricorda più?
    ma allora veramente la religione cattolica deve ridursi solo a una dimensione privata , a un quietismo, a una rassegnazione di fronte alla forza della società laica e miscredente???

    9 Giugno, 2012 - 19:33
  11. discepolo

    la storia ci insegna che i politici che hanno veramente “cambiato” la loro società e il loro mondo, Gandhi, Kennedy, Martin Luther King, avevano dei “sogni” e per questi sogni hanno lottato e hanno convinto tanta gente a sognare e a sperare con loro e alla fine i loro sogni si sono trasformati in realtà
    possibile che non si trovi un politico cattolico che abbia un ideale , magari anche utopico, ma generoso, un sogno e la capacità di cambiare il mondo in cui vive??? possibile che i cattolici politici italiani siano sempre al rimorchio di sogni altrui??? a Milano, certo i gay sognano di potersi sposare in municipio e di avere detrazioni fiscali…devo dire che tutto sommato mi fanno più simpatia loro degli scipiti e conformisti esponenti del cosiddetto
    mondo politico cattolico!!!

    9 Giugno, 2012 - 19:49
  12. FABRICIANUS

    Gentile discepolo,
    il Registro delle Coppie di Fatto è solo una vicenda simbolica….

    Io ormai, una decisione l’ho presa, seppur non in linea con il Magistero:
    la famiglia è sicuramente società naturale fondata sul Matrimonio (art. 29 Cost.), su questo non ci piove.

    Ma poi, l’art. 2 della Costituzione mi invita a prendere in considerazione anche altre formazioni sociali in cui svolge la personalità dell’uomo e della donna.
    Ergo: è giusto secondo me riconoscere determinati diritti civili anche alle coppie omosessuali o lesbiche…e forse anche alle coppie eterosessuali c.d. “di fatto.”

    Lo so, lo so, non sono per niente in linea con “i principi non negoziabili”, ma non fa niente…

    9 Giugno, 2012 - 20:29
  13. lazzaro

    Per ritornare a Don Andrea Giordano, al quale vanno i miei più belli auguri, desidero esprimere, senza nessun intento polemico, un pensiero che mi è venuto spontaneo: perché diventasse sacerdote, è stato necessario che morisse “Anna, bellisssima ragazza bruna dai lunghi capelli neri e dagli occhi che ridono e che brillano”.

    10 Giugno, 2012 - 9:55
  14. Gioab

    @ discepolo
    “ma allora veramente la religione cattolica deve ridursi solo a una dimensione privata , a un quietismo, a una rassegnazione di fronte alla forza della società laica e miscredente???”

    Finalmente qualcuno che ragiona. La Religione non può che essere un affare privato. Gesù disse di praticarla in casa nella cameretta ( Mt. 6.6) Se fosse stato possibile ai cattolici di cambiare il mondo, cominciando dalla società in cui vivono non ci sarebbe stato bisogni di pregare “Venga il tuo Regno” . Chi dovrebbe realizzarlo questo Regno ? i Cattolici con le loro politiche che in realtà favoriscono più i ricchi ? anche Monti che è sempre in prima fila ad applaudire il papa procede così.

    “possibile che non si trovi un politico cattolico che abbia un ideale , magari anche utopico, ma generoso, un sogno e la capacità di cambiare il mondo in cui vive??”
    E’ di tutta evidenza che la politica non serve a realizzare quel Regno, quanto a realizzare gli affari e i privilegi di alcuni che fanno parte della cerchia degli “amici” se anche la banca Vaticana permette il riciclaggio dei soldi dei mafiosi e non solo. Favorisce il malaffare piuttosto che contribuire al benessere dei più poveri.

    Perché mai chi non vuole vivere alla maniera “cristiana” dovrebbe essere costretto a conformarsi ? C’è libertà di scelta, di comportamenti di pensiero, di parola. Gesù non ha mai costretto nessuno a seguirlo,
    “E dovunque non vi ricevano, uscendo da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro” ( Mt. 9.5) Perché mai i cattolici in politica dovrebbero imporre il loro punto di vista ?
    “perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada.”</i< ( Mt. 26.52) Anche se fosse solo simbolica la spada sarebbe cmq applicabile lo stesso principio.
    “ma persegui giustizia, fede, amore, pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.” ( 2 Tim 2.22) E’ questo l’atteggiamento giusto ! L’imposizione è sempre una violenza.

    10 Giugno, 2012 - 10:33
  15. Gioab

    Che bella riflessione quella di lazzaro. Sono d’accordo !

    Il primo comando fu : “Siate fecondi e moltiplicatevi” ( Gen 1.28)
    “Rallegrati, giovane, nella tua gioventù, e il tuo cuore ti faccia del bene nei giorni della tua giovinezza, e cammina nelle vie del tuo cuore e nelle cose viste dai tuoi occhi. Ma sappi che a motivo di tutte queste [cose] il [vero] Dio ti porterà in giudizio.” ( Eccl 11.9)
    “Sii saggio, figlio mio, e rallegra il mio cuore, affinché io possa rispondere a chi mi biasima.” ( Prov 27.11)

    10 Giugno, 2012 - 10:39
  16. Leonardo

    Sarei curioso di conoscere quali sarebbero i “determinati diritti” che Fabricianus pensa dovrebbero essere riconosciuti alle convivenze di fatto.
    Se si tratta della possibilità di adottare e del diritto alla pensione di reversibilità penso che sarebbe assurdo, per delle ottime (e del resto evidenti) ragioni del tutto “laiche”.
    Il resto mi pare sia tutta fuffa, nel senso che son cose che o ci sono già o possono comunque essere tutelate con gli strumenti già esistenti.
    Oggi una persona può scegliere se dare al suo rapporto con un’altra persona (ovviamente di sesso diverso) il carattere “pubblico” che attiene all’istituzione del matrimonio (stiamo parlando del matrimonio civile o di quello concordatario visto nelle sue conseguenze civili) accettandone le specifiche conseguenze normative che comporteranno dei vincoli ma anche per certi aspetti un regime di favore per tale istituzione, oppure mantanere tale rapporto in una sfera totalmente privata, in cui la società non c’entra. Ma se non c’entra non c’entra. Non è possibile chiedere i vantaggi dell’una e dell’altra condizione.
    Mi pare evidente che si tratta di una battaglia tutta ideologica per stravolgere il concetto di famiglia, o meglio per abolirla.

    10 Giugno, 2012 - 10:50
  17. Gioab

    @ Leonardo
    “Mi pare evidente che si tratta di una battaglia tutta ideologica per stravolgere il concetto di famiglia, o meglio per abolirla.”

    NO, Non è in gioco il concetto di famiglia è in gioco il concetto di libertà dall’imposizione religiosa che in questo paese è manifestamente oppressivo.

    Se la chiesa non avesse imposto i suoi (magari anche giusti e condivisibili) punti di vista manovrando i politici, non ci sarebbero stati queste reazioni.
    La fisica insegna che ad ogni azione corrisponde una reazione, mentre la Bibbia dice :” La risposta, quando è mite, allontana il furore, ma la parola che causa pena fa sorgere l’ira.” ( Prov 15.1)

    Tutta la storia della chiesa dimostra come abbia sempre impunemente “spadroneggiato” sin da quando parlava degli “stupratorer puerorum” (Concilio di Elvira 300 dc circa) che quando permetteva il “puttaneggio delle agapete o sorelle adottive ” ( V. Concilio Lateranense 1139 ev) fino ad arrivare a rivendicare le prerogative dei patti lateranensi per giustificare il riciclaggio dei soldi dei mafiosi, invece che ricercare la Giustizia.

    Il prezzemolo ha una serie di qualità medicinali e lenitive ma se usato in grande quantità diventa abortivo. Non deve essere usato in grandi quantità.
    Eppure anche la natura insegna, ma c’è sempre chi non vuol guardare.
    “Non disprezzare le piccole cose” ( Zac 4.11) – “Va dalla formica pigro, vedi le sue vie e divieni saggio” ( Prov 6.6)

    10 Giugno, 2012 - 11:13
  18. discepolo

    carissimo Fabricianus, io non entro nel merito dei “principi non negoziabile” denominazione che detesto , frase orribile e avvocatesca , peggio. notarile.. come se ci fosse dei” principi” negoziabili ! e poi negoziabile in cambio di che? di denaro ? di potere??
    Prova a pensare se Abramo Lincoln avesse detto “io ho un principio non negoziabile : che i negri abbiano gli stessi diritti dei bianchi”
    pensa se Gandhi avesse parlato così”Il mio principio non negoziabile è che gli inglesi lascino l’ India agli indiani” o se Martin Luther King invece didre
    “io ho un sogno” avesse detto “io ho un principio non negoziabile”
    Ammetterai che i loro discorsi sarebbero stati subissati di fischi!
    Quindi è ovvio che quando la Chiesa cattolica parla di “principi non negoziabili” sia subissata di fischi!
    No, parliamo di sogni, di utopie , però forse realizzabili!!!! Diciamo :io ho un sogno! per esempio , ti dico il MIO sogno: una società dove le mamme possano stare coi loro bambini e crescerli fino a tre anni, SENZA PERDERE IL POSTO DI LAVORO! dove non vi sia l’aborto perchè ogni bambino abortito è un bambino ucciso, dove si vada cauti anche col divorzio perchè i bambini figli dei divorziati hanno dei traumi enormi.. Lo so il mio sogno è un po’ di parte, perchè sono un pediatra, ma io parlo di sogni non di “principi non negoziabili”
    certo il mio sogno non è che si possano sposare e magari adottare bambini persone dello stesso sesso. NON è il mio sogno. E’ il sogno di un altro.
    perchè devo battermi per i sogni degli altri e non per i miei???
    ma la cosa più brutta forse è che i politici cattolici forse non hanno sogni del tutto!
    o forse sognano solo poltrone, conti in banca , vacanze pagate…!!!!
    MC

    10 Giugno, 2012 - 14:22
  19. FABRICIANUS

    @Leonardo

    Sarei curioso di conoscere quali sarebbero i “determinati diritti” che Fabricianus pensa dovrebbero essere riconosciuti alle convivenze di fatto.

    Ti rispondo: possibilità di partecipare a bandi dei comuni, contributi sulla prima casa, assegni sociali (questo potrebbe farlo già un Comune) Successione ereditaria, sanità, cure ospedaliere. (Su questo, come ben sai carissimo Leonardo, la competenza sarà della Legge Ordinaria)

    No, all’adozione per le coppie di fatto sono contrario.
    Ciao!

    10 Giugno, 2012 - 16:25
  20. FABRICIANUS

    @discepolo

    Ciao discepolo,
    concordo con te, l’espressione “principio non negoziabile” è davvero orribile, come condivido il tuo sogno sulla possibilità che le mamme possano stare a casa fino ai tre anni senza perdere il posto di lavoro.

    Sono ovviamente contrario all’aborto in sè, ma non alla legge 194, soprattutto sulla sua prima parte..

    Sul divorzio, quando la situazione diventa insostenibile penso ci sia poco da andare cauti.

    Riguardo alle Coppie di Fatto la penso così ( e rispondo di nuovo anche a Leonardo al fine spero di argomentare meglio.)

    Cerco di stare su un piano civilistico-costituzionale: l’Istituto del Matrimonio è sicuramente un fondamento della Società; richiamo su questo l’art. 29 della Costituzione e lo sostengo.
    Purtroppo ben poco è stato fatto per le famiglie negli anni passati dai nostri legislatori, molto, ma molto di più ha operato a favore della famiglia la laicissima Francia.

    E’ però un dato di fatto che negli ultimi anni si siano sviluppate nuove forme di convivenza, sia eterosessuali che omosessuali: penso che queste forme di affettività trovino la loro tutela nell’art. 2 della nostra Costituzione e abbiano diritto a una regolamentazione civilistica sugli istituti di cui al mio precedente post.
    Regolamentazione necessaria, più volte richiamata anche dalla Corte Costituzionale Italiana, Corte di Cassazione, Corte Europea Diritti dell’Uomo.

    Negli ultimi anni io mi sono accorto di questo: diversi uomini e donne non vogliono sposarsi neanche civilmente: questo mi dispiace molto, ma lo Stato, la Società che cosa dovrebbero fare: istituire dei campi di educazione-rieducazione al Matrimonio? Non penso proprio sia il caso gentilissima discepolo.
    Io non sono sposato e neanche convivente con una fidanzata, ma, penso che il mio compito di Cristiano-Cattolico, qualora dovessi fidanzarmi e poi sposarmi sarebbe quello di testimoniare la bellezza del matrimonio (che ha le sue fatiche, ovvio,) non quella di contrappormi a chi non vuole sposarsi e vivere altre forme di affettività.

    Un caro saluto,
    F.

    10 Giugno, 2012 - 16:48
  21. Leonardo

    Appunto, stiamo parlando del nulla: le cure ospedaliere sono garantite a tutti, senza alcuna distinzione (o forse esistono cure riservate alle famiglie?);
    per la successione basta fare testamento e, salvo le eventuali quote di legittima, uno si regola come gli pare;
    i contributi sociali di qualsiasi genere sono (o dovrebbero essere) commisurati alla situazione di bisogno che le singole persone vivono, certo tenendo conto anche se hanno a carico altri soggetti. Attualmente, peraltro, in Italia spesso conviene figurare come singoli con a carico dei figli, che è una delle ragioni per cui c’è chi preferisce non sposarsi e mantenere “invisibile” la convivenza.
    Non vedo nulla in tutto questo che richieda l’istituzione di una nuova figura giuridica e per cui serva a qualcosa la pagliacciata dei registri delle coppie di fatto ecc.

    10 Giugno, 2012 - 16:49
  22. FABRICIANUS

    @Leonardo

    Carissimo,
    sull’ideologia anche noi Cattolici ne abbiamo da vendere, purtroppo.

    10 Giugno, 2012 - 16:49
  23. Leonardo

    Qui non c’entra molto l’essere cattolici, basta un po’ di buon senso: «chi non vuole sposarsi e vivere altre forme di affettività» è liberissimo di farlo, ma c’è forse qualcuno che glielo vuole impedire? Che lo faccia a spese della collettività è tutto un altro paio di maniche. Di questo si parla.
    Il riferimento all’art.2 Cost. è fuorviante. certo che una convivenza (a due, a tre, a mille; tra persone di sesso diverso o dello stesso sesso) può essere annoverata “tra le formazioni sociali” in cui la persona “svolge la sua personalità”. Ma anche una bocciofila o l’associazione bersaglieri in congedo lo sono.

    10 Giugno, 2012 - 17:01
  24. Leonardo

    Dimenticavo: come saprete, il registro delle coppie di fatto, istituito a Bologna più di dieci anni fa, dando fiato alle trombe, pare abbia zero iscritti.

    10 Giugno, 2012 - 17:02
  25. roberto 55

    L’amico Fabricianus ha già spiegato benissimo il suo punto di vista (che coincide con il mio), e, con ciò mi ha dispensato dalla fatica d’esporre (e d’infliggervi) la mia opinione: credo, in conclusione, che una legge giusta ed equilibrata sull’argomento (anche con il buon senso richiamato da Leo) si possa e si debba fare (e l’istituto della famiglia non ne risentirà).

    Cambiando completamente discorso, ho trovato bellissime, come e più di sempre, le parole riservate oggi dal nostro Pontefice alle popolazioni delle zone terremotate.

    Ora, andiamoci a vedere la partita: ho letto che i volontari della Protezione Civile stanno installando megaschermi nelle tendopoli di Novi, Medolla, San Felice, etc.; peccato che don Ivan Martini non sia davanti alla tv.

    Un saluto a tutti.

    Roberto 55

    10 Giugno, 2012 - 17:36
  26. Gioab

    @ roberto 55
    “ho trovato bellissime, come e più di sempre, le parole riservate oggi dal nostro Pontefice alle popolazioni delle zone terremotate.”

    Si, per questo ha mandato l’esercito svizzero-vaticano a raccogliere il corpo di cristo che è rimasto schiacciato sotto le macerie, perché se non c’è il tabernacolo, due o tre che parlano di lui non possono sapere che è in mezzo a loro.
    Così ha disposto che anche sotto le tende si può fare. Ma sorge un problema di non poco conto: Essendo che il luogo dove si svolge il rito, dovrebbe essere sacro e consacrato, come si fa a sapere se in quel prato nessun cane ha fatto i “bisognini” o e Se una coppia ci va a fare “il pomicio” magari di sera al buio, non sarebbe da riconsacrare ? Come si fa a saperlo ?

    Credo che in quelle circostanze certi Misteri vengono meno dovendosi confrontare con questioni pratiche poco liturgiche perché nasce il problema del tabernacolo che il prete si deve portare nella sua tenda dopo il rito, creando il dilemma della la chiesa sconsacrata mobile.

    10 Giugno, 2012 - 19:10
  27. Gioab

    @ Roberto55
    p.s.
    avevo dimenticato il link Link
    “Al tempo della controriforma nel cattolicesimo il Tabernacolo divenne il posto più importante della chiesa, intesa come edificio. Fu questo un modo per sottolineare la presenza reale di Cristo anche dopo la Celebrazione Eucaristica.
    Secondo le norme del Codice di Diritto Canonico, esso deve essere fisso, non amovibile, chiuso a chiave e la chiave deve essere custodita in luogo sicuro.”
    Wikipedia

    10 Giugno, 2012 - 19:17
  28. gino gandolfo

    Tantissimi auguri ad Andrea Giordano. Una preghiera per accompagnarlo in questo suo grande ministero. Un saluto a Luigi.

    10 Giugno, 2012 - 20:31
  29. Francesco73

    Un racconto molto bello, anche per l’effetto incrociato della foto di Rostagno e delle parole – terribili e ineludibili – di Barsotti.

    11 Giugno, 2012 - 10:08
  30. Federico B.

    Scusate ma l’espressione “principi non negoziabili” serve proprio a sottolineare come ci siano persone disposte appunto a NEGOZIARE tali principi in nome di ideologia (lo zapaterismo di ieri), o di un interesse (il sostegno economico ed elettorale delle lobbies gay).
    Purtroppo soggetivismo e relativismo contribuiscono a confondere le idee delle persone, anche tra i cattolici, che dimenticano come non si possa sostenere una cosa e il suo contrario: famiglia e unioni arcobaleno.
    I cattolici, politici eletti ed elettori, sono chiamati a sostenere la vita e la famiglia fondata sul matrimonio. Non ci possono essere soluzioni compromissorie. Accettiamo e amiami tutti: conviventi etero, gay, trans, coppie che ricorrono alla fecondazione assistita. Capiamo e siamo vicini a tutti, ma senza arrivare a dire che hanno ragione loro.
    I politici cattolici, espressione di un elettorato cattolico coerente, dovrebbero portare avanti un progetto di società coerente con i valori professati. Altrimenti lascino perdere, come dice discepolo, si presentino come laici e facciano quello che vogliono. Se ci si presenta come “cattolci”, come la vicesindaco di Milano o la Super RosyBindi e compagnia, si ha il dovere di un comportamento coerente con la dottrina sociale della Chiesa e con la morale cattolica. Non è questione di fondalismo, come dicono i soliti laicisti, ma di coerenza.

    11 Giugno, 2012 - 10:20
  31. FABRICIANUS

    @federicob

    I cattolici, politici eletti ed elettori, sono chiamati a sostenere la vita e la famiglia fondata sul matrimonio.

    Carissimo FedericoB,
    purtroppo i politici cattolici che hanno avuto a cuore negli anni passati la famiglia fondata sul matrimonio si sono rivelati per la maggior parte, per quello che erano, ovvero: IPOCRITI.
    Io, personalmente preferisco più una Rosy Bindi.

    Sai Federico, anch’io temevo derive zapateriste nella sinistra che ho sempre votato e continuerò molto probabilmente a votare, ma, adesso non mi spaventano più…
    Il matrimonio e la famiglia fondata sul matrimonio continueranno ad esistere e sarà un bene, ma, l’affiancamento ad esse (non l’equiparazione) di altre forme di convivenza non mi crea più alcun problema.
    La società non andrà alla deriva per questo, perchè alla deriva vi è già purtroppo, e il relativismo ha le sue responsabilità, ma solo parziali.
    Faccio l’esempio del tradimento coniugale: si dice che si sia diffuso oggi a causa del relativismo e della secolarizzazione…
    “Beh”, ti posso dire che i miei nonni mi hanno sempre raccontato che nella cattolicissima Italia degli anni 50-60 il tradimento coniugale nelle campagne era all’ordine del giorno, (ovviamente senza generalizzare.)

    Il politico cattolico e forse anche l’elettore cattolico è, secondo me, chiamato a testimoniare la sua fede e la sua spiritualità senza farne propaganda…Ecco, quello sulla difesa a oltranza della famiglia rischia di essere propaganda sterile….
    Altro esempio: Stato di Malta:fino a pochissimo tempo fa non vi era il divorzio (perchè cattolicissimi) e poi le persone umane immigrate, venivano e temo purtroppo ancora vengono trattate alla pari del trasporto vacche sui camion che viaggiano sulle nostre Statali.

    Lo so amico Federico, il Magistero per noi cattolici è importante, ma, a mio modesto avviso, su diversi fronti è ormai anacronistico e il Magistero può cambiare, come è cambiato in passato, quindi non è dogma.

    Io continuerò a considerarmi cattolico anche se, sono e sarò elettore di un Partito che, sulle Unioni Civili si impegnerà per la sua regolamentazione…

    E continuerò a ritenermi laico cattolico (ovviamente peccatore) fino a quando professerò e professeremo insieme ogni Domenica IL CREDO

    Credo in unum Deum,
    Patrem omnipoténtem,
    Factorem cæli et terræ,
    visibílium ómnium et invisibilium.
    Et in unum Dóminum Iesum Christum,
    Filium Dei unigénitum
    et ex Patre natum ante ómnia s?cula:
    Deum de Deo, Lumen de Lúmine,
    Deum verum de Deo vero,
    génitum, non factum,
    consubstantiálem Patri:
    per quem ómnia facta sunt;
    qui propter nos hómines
    et propter nostram salútem,
    descéndit de cælis,
    et incarnátus est de Spíritu Sancto
    ex Maria Víirgine et homo factus est,
    crucifíxus étiam pro nobis sub Póntio Piláto,
    passus et sepúltus est,
    et resurréxit tértia die secúndum Scriptúras,
    et ascéndit in cælum,
    sedet ad déxteram Patris,
    et íterum ventúrus est cum glória,
    iudicáre vivos et mórtuos,
    cuius regni non erit finis.

    Credo in Spíritum Sanctum,
    Dominum et vivificántem,
    qui ex Patre Filióque procédit,
    qui cum Patre et Fílio simul adorátur et conglorificátur,
    qui locútus est per prophétas.

    Et unam sanctam cathólicam
    et apostólicam Ecclésiam.

    Confíteor unum Baptísma
    in remissiónem peccatórum.
    Et exspécto resurrectiónem mortuórum,
    et vitam ventúri sæculi.
    Amen.

    Penso che questo sia il fondamento della nostra Fede Cristiana-Cattolica, non se le coppie di fatto vengano disciplinate o meno dallo Stato

    Un caro saluto di amicizia,
    F.

    11 Giugno, 2012 - 13:59
  32. Federico B.

    @Fabricianus,
    non discuto l’adesione alla fede cattolica, ma un minimo di coerenza va chiesta a se stessi e a coloro che ci devono rappresentare.
    Nell’art. 29 della Costituzione lo Stato “riconosce”, non istituisce, la famiglia fondata del matrimonio: esiste già. Non spetta allo Stato elaborare soluzioni pasticciate per soddisfare le richieste di un gruppo o un altro di cittadini, non spetta allo Stato “istituire” matrimoni di serie B (come erano i DICO). Lo Stato riconosce l’importanza di una realtà che è da sempre presente nella società e che deve essere tutelata perchè sostiene, a prezzo di enormi sacrifici (che fanno risparmiare risorse allo Stato), il peso di crescere ed educare le generazioni future, assistere e prendersi cura di ammalati, disabili e anziani. Tutelare e promuovere la famiglia significa non disperdere risorse per altre vie. Le famiglie di “fatto” eterosessuali non hanno interesse a sposarsi, altrimenti lo farebbero anche adesso. Il problema si pone per gli omosessuali e allora, PER NON ESSERE IPOCRITI, bisognerebbe dirlo apertamente: unioni civili significa matrimonio tra gay. Matrimoni secondo la filosofia di Zapatero, con genitore A e genitore B (perchè padre e madre, maschio e femmina sarebbero discriminanti) e possibilità di adozione.
    A B E R R A N T E !
    I partiti della sinistra, compreso il Pd, hanno assunto da tempo una posizione ideologica su questo punto, a causa delle forti pressioni del mondo “Arcigay” (pressioni anche economiche, come facile immaginare). Non capisco perchè i cattolici di questa area politica non possano e non vogliano difendere il valore della famiglia, non possano tentare di far valere un punto di vista che non è e non sarà mai ANACRONISTICO. Sono cattolici capaci solo di “calare le braghe”? Sono capaci di alzare la voce solo quando si tratta di spartirsi spazi di potere e poltrone? Come mai non sono capaci di portare avanti una battaglia sui valori cristiani, sull’eutanasia, sulla bioetica, sulle pillole abortive, sulla famiglia?
    La mia impressione è questa.

    Vent’anni fa, quando la DC si rinventò come PPI e finì diluita in una decina di sigle diverse, molti democristiani temevano che l’alleanza con la sinistra (voluta dai pezzi grossi: Martinazzoli, Jervolino, Mancino (!!!), Bindi, Scalfaro, Bianchi) finisse per far perdere ai democratici-cristiani la loro identità. E’ quello che è accaduto, come dimostrano l’afasia e l’insignificanza dei sedicenti cattolici nel centrosinistra/Ulivo: il PD bersaniano, al di là dei progetti e delle speranze iniziali di Castagnetti e Rutelli, è un PDS allargato, siede con i socialisti europei, ha un programma di sinistra, laico e laicista.
    Vent’anni fa ricordo un amico di famiglia, transitato nel PPI e nell’Ulivo, che, orgoglioso e soddisfatto, mi venne a dire che, al suo paese (c’erano le elezioni comunali e incominciavano i primi esperimenti di liste civiche del genere “Ulivo” ante litteram) i “popolari” erano riusciti a far accettare ai pidiessini loro alleati un “preambolo programmatico” tratto da un discorso di Giovanni Paolo II (che ovviamente NON era citato come fonte): pareva che volesse “convertire” gli ex comunisti… E’ andata a finire che sono stati gli ex comunisti a convertire i cattolici ad una visione laicista e relativista della società.
    Le tue parole, caro Fabricianus, confermano questa mia impressione. Resto convinto che l’unico modo per mantenere una identità cattolica feconda nella politica e nella società sia in alternativa a queste forze politiche di sinistra da sempre laiciste e anticlericali. Non nascondiamoci dietro a errori e debolezze degli attuali (o passati) partiti di centro-destra: l’alternativa può essere diversa, ma comunque ben distante e distinta da PD e compagni rosso/arcobaleno.
    Tu caro Fabricianus sei libero di fare e votare come credi, ma consenti a chi non la pensa come te di sostenere che la coerenza ai valori e alla fede cattolica comporta una serie di scelte ben chiare sul piano politico (e quindi anche elettorale) sulle questioni inerenti i c.d. valori non negoziabili.
    Si può discutere se è meglio l’IMU o la patrimoniale, ma sui valori non negoziabili i cattolici non dovrebbero dividersi.
    Ricambio il saluto amichevole
    Federico

    11 Giugno, 2012 - 14:43
  33. discepolo

    caro Fabricianus che il nostro sublime CREDO , che il nostro saldo FONDAMENTO, condiviso penso da tutti in questo blog, non abbia niente a che spartire con le coppie di fatto disciplinate dalla Stato , è ovvio.
    anche il Credo primi cristiani, nella societàromana-imperiale dell’epoca, non aveva nulla a che spartire coi giochi del circo o con la pederastia, o con
    l’immoralità delle matrone romane, o con le malversazioni degli amministratori romani.. ma i primi cristiani si limitavano a invocare un mondo DIVERSO da quello in cui vivevano . Se noi, cristiani di oggi, non auspichiamo un mondo diverso da quello in cui viviamo allora in cosa ci differenziamo dal mondo in cui viviamo?? ora, nel mondo in cui viviamo
    l’omosessualità, la pederastia, la promiscuità sessuale, la pornografia. la corruzione, l’ingiustizia regnano sovrane .. ma se un politico cattolico non facesse nulla per cambiare le cose, se si rassegnasse al mondo “così come è”
    se non obietasse e non avesse alcuna critica costruttiva da fare a cose quali l’aborto , il divorzio, la sodomia, se le “accettasse”” e basta , perchè “la maggioranza vuole così” allora mi dice a che serve un politico cattolico???
    Se non abbiamo una visionedel mondo, una speranza, diversa da quella del mondo così come è, come possiamo essere il sale della terra???
    se siamorassegnati al male sapendo che è male, a che serviamo??
    a che serve che esistano i cattolici? se dobbiamo essere TUTTI d’accordo su utto: unioni gay, aborto, eutanasia, e rinchiuderci solo nelle nostre parrocchiette a fare le mediocri cose che si fanno nelle parrocchiette, autoreferenziali e marginali, allora ….c’è bisogno di una idea grandiosa e coraggiosa come quella del Redentore, di Cristo RE del mondo per poi approdare a una reatà di cristiani conformisti, insulsi, al rimorchio di idee altrui , sempre ansiosi di piacere, sempre tremebondi di non essere accettati sempre ipersensibili sulla suscettibilità altrui sempre come vecchie zitelle:avrò detto qualcosa che avrà offeso qualcuno ????
    Inondiamo coraggiosamente il m ondo della nostra fede e della nostra visione della vita: non abbiamo paura di offendere i gay, di scandalizzare gli atei, di traumatizzare gli adulteri, di essere considerati moralisti da chi vuol fare il proprio comodo! Oppure , almeno siamo sinceri ed ammettiamo. siamo cristiani all’acqua di rose e ci importa di più di perdere la stima di Grillini e di Vendola piuttosto che quella di Dio.

    11 Giugno, 2012 - 14:54
  34. discepolo

    Oggi sulla terza pagina del Corsera c’è un bell’articolo di Dario Antiseri
    intitolato “Cattolici, cresce la voglia di partito”
    inizia con queste parole ” La dispora politica dei cattolici , seguita vent’anni fa al collasso della DC, li ha resi presnti ovunque e inefficaci dappertutto”
    belle e vere parole che descrivono la situzione dei cattoli oggi.
    “presenti ovunque e inefficaci dappertutto”.
    L’articolo continua facendo un riassunto di quel che è successo da vent’anni a questa parte .”Calpestate le più elementari esigenze della famigluia, lasciate morire d’inedia le scuole liber, ingoiata tutta una serie di nefandezze…” l’articolista si chiede indignato perchè “mai un rappresntante politico di area cattolica che abbia avuto un sussulto di dignità dando le proprie dimissioni”,
    L’amaro commento di Altisieri è “Pronti a genuflessioni davanti al padrone di turno.. colpevolmente silenti o comunque inutili su tutto ”
    certo se siamo inutili e silenti su tutto ci sta anche che venga fatta una legge sulle unioni gay coll’avvallo dei politici cattolici.
    Inutili e silenti .

    11 Giugno, 2012 - 15:15
  35. FABRICIANUS

    Egregio Discepolo,
    permettimi:passare da una discussione sulla regolamentazione legislativa delle Unioni Civili, alla pederastia, promiscuità sessuale, pornografia, corruzione,ingiustizia, francamente lo trovo molto, molto esagerato e INACCETTABILE.

    Cordialità,
    F.

    P.S. O stasera o domani risponderò ad altre tue domande e osservazioni: lo stesso farò con l’amico Federico.

    11 Giugno, 2012 - 15:19
  36. Federico B.

    Se ci fossero elettori cattolici più esigenti, anche i politici cattolici eletti sarebbero più coerenti.
    Purtroppo quando siamo chiamati a votare ci lasciamo distrarre da mille questioni e la coerenza alla fede che professiamo viene bellamente ignorata.
    Ci piace schierarci e facciamo prevalere logiche di schieramento a qualsiasi altra considerazione.
    L’antiberlusconismo è stata una scusa per non sentirsi responsabili moralmente di un voto espresso a forze politiche apertamente laiciste e anticlericali. Adesso che B. non c’è più, mi aspetterei che cattolici coscienziosi facessero un minimo di autocritica e riflettessero sull’opportunità di sostenere ACRITICAMENTE partiti e programmi che sono evidentemente contrari alla dottrina sociale della Chiesa e ai valori cattolici.
    A questo proposito, con tutto il male che si può dire di tutti, non tutti i politici cattolici, non tutti i partiti politici vanno messi sullo stesso piano: c’è chi ha comunque obiettivamente difeso (e tentato di promuovere e sostenere) la famiglia, la vita e la libertà di educazione. E c’è chi ha sistematicamente, ogni volta che ne ha avuto la possibilità, fatto il contrario.
    E’ inaccettabile “tavanare” sulla vita privata di un candidato e poi “indulgere” sulle leggi proposte e sostenute (o avversate) in Parlamento!

    11 Giugno, 2012 - 15:41
  37. discepolo

    carissimo Fabricianus! Certo hai ragione, e TI chiedo scusa di aver fatto “di ogni erba un fascio”! Mi rendo benissimo conto, non sono una fanatica, della differenza abissale che esiste fra le varie situazione che ho elencato…
    per esempio due persone dello stesso sesso, perbene, che vogliono unirsi in un vincolo, sono abissalmente lontane da situazioni aberranti di criminalitàe sessualità perversa .. Lo so! Lo So! Si da il caso che due ottime persone, miei amici, gay, ormai anzianotti, architetti, stiano al piano superiore al mio. Sono fra le persone migliori che abbia mai conosciuto! gli voglio bene!
    ma… ma se mi chiedessero se sono d’accordo che si sposassero o adottassero dei figli , gli direi che no, io non sono d’accordo! ( non me lo chiederanno mai, e se gli dicessi di no ,so che sorriderebbero e mi offrirebbero un drink anzichè offendersi)
    aDESSO STIAMO PARLANDO DI ALTRO: e cioè di come vorremmo che fosse il mondo e la società dove viviamo. Possiamo dire come vorremmo che fosse?
    E’ PERMESSO senza essere denunciati per omofobia, bieco tradizionalismo e quant’altro???
    ebbene , per un cattolico , io penso, ma forse mi sbaglio, l’auspicio è di un mondo, di una società dove la famiglia intesa come nucleo famigliare in cui gli affetti siano duraturi e stabili, sia la norma ( si ammettono eccezioni) , in cui i bambini crescano in una atmosfera di amore e di sicurezza, nel senso che non cambino il “papà” ogni due o tre anni, in cui magari la mamma si occupi di loro e non conoscano fino a quattro anni solo la domestica filippina che non parla italiano,e in cui la figlia adolescente, se rimane incinta non venga subito obbligata ad abortire, non chè la nonnetta ottantenne coll’Alhzeimer venga fatta fuori dalla “dolce morte” per ereditarne (finalmente!!) gli averi.
    Ma , mi dirai tu, la società non può solo tutelare i valori dei cattolici, se la maggioranza vuole divorzio , aborto, eutanasia , non si può opporsi !!!!!!!11.
    D’accordo. Mi rassegno ,mi adeguo a questa società.
    Ma che un politico , presentandosi come cattolico, mi chieda il mio voto, e questo politico so che che è divorziato, non farà nulla contro l’eutanasia, è favorevole alle nozze gay. perchè dovrei votarlo????????????????’

    11 Giugno, 2012 - 15:47
  38. Luigi Accattoli

    Da Lorenzo – suggeritore del post – ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, di ritorno da Oropa, ti porto la sorpresa e la commozione di Andrea al tuo inatteso bacio augurale. Potrà sembrarti banale, ma quello che più mi resta di queste giornate e quello con cui torno a casa, è la constatazione che PER DAVVERO Gesù è vivo e agisce e opera anche oggi. In tutti: preti o laici, sposati o singoli, padri o figli, importa tuttosommato poco. Non servono Messe Cantate, Solenni Ordinazioni e Prime Messe a ricordarcelo. Serviamo noi: le nostre facce segnate, le nostre storie, i nostri legami, il nostro mondo. Quello che importa è che in ognuno, e ad ogni età, Lui è VERAMENTE in grado di fare nuove tutte le cose. Non esiste fallimento, crisi, dolore e nemmeno morte che non possa essere occasione di ripartenza e di futuro. Se Gesù diventa NEI FATTI il nostro presente, ci spara continuamente in direzione futuro, avessimo ben 99 anni e fossimo acciaccati, sfiniti e a pezzi. Quella giovinezza che iniziamo a aver fifa di perdere qando ce l’abbiamo ancora, e che passiamo il tempo a rimpiangere per il resto della vita, Gesù ce la dà continuamente e per sempre. Anche se faticosa, dolorosa, per niente spensierata. Ci spalanca agli altri e ci fa vivi, sempre più spalancati e sempre meno nostri. Quale crisi di mezza età? Della terza, quarta età? Quali “crisi”? Piantiamola di contarci balle, di considerarci il problematico centro dell’universo, di ripiegarci su noi stessi, e piantiamo piuttosto i nostri piedi nelle sue orme, senza tante menate. A furia di aver paura della croce, finisce che ci riempiamo di paura, e basta. Buon lavoro, Lorenzo.

    11 Giugno, 2012 - 21:16
  39. Grandissimo Lorenzo…
    Grazie.
    Buona giornata Luigi e tutti.

    12 Giugno, 2012 - 7:31
  40. Federico B.

    @Fabricianus,
    a proposito dell’influenza delle lobbies gay, sul Corriere si trova un articolo molto significativo:
    ?”il sociologo Pierpaolo Donati ADDIRITTURA sostiene che la famiglia da favorire sia formata da uomo e donna con più figli”:

    http://www.corriere.it/?cronache/12_giugno_11/?come-si-cresce-se-mamma-o-papa-?e-omosessuale_e2332dc8-b3cb-11?e1-a52e-4174479f1ca9.shtml

    C’è in atto una campagna vergognosa, insistente e nella prossima legislatura, grazie al voto di tanti bravi cattolici come Fabricianus, potrebbe portare il frutto di una legislazione alla Zapatero. Peccato che il cattolicesimo ci proponga un’altra idea di famiglia (e anche in Spagna stanno tornando sui loro passi).
    I cattolici dovrebbero opporsi con tutti i mezzi, senza pusillanimità e senza guardare alle convenienze politiche.
    Di sicuro io farò la mia parte.

    12 Giugno, 2012 - 10:10
  41. Mabuhay

    eh si’! Penso proprio di si’: Fabricianus e’ proprio un bravo cattolico! Niente a che vedere con Zapatero…

    12 Giugno, 2012 - 14:52
  42. Federico B.

    Ecco che arriva il soccorso rosso!

    12 Giugno, 2012 - 16:16
  43. Clodine

    No! Scusate eh, vi prego!? Ma come vi viene in mente una cosa del genere. Nulla contro i gay, per carità, ma il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare in vista di una coppia etero, non omo. Se ai padri costituenti, quando scrissero l’articolo 29, gli avessero prospettato una roba del genere io credo avrebbero messo nero su bianco “trattasi di uomo e donna ” , considerando, poi, che l’articolo successivo parla dell’educazione dei figli. Ergo…che qui pur di accaparrare voti si finisce con l’andare fuori dal vasino suvvìa! Ma stiamo scherzando!? Ma se la stessa regina Elisabetta minaccia una scissione come non se ne vide dai tempi di Enrico VIII per la faccenda dei matrimoni gay…!!!….C’è uno scontro senza precedenti sul tema ,tra gli anglosassoni , che sono di ben più moderne vedute rispetto a noi terroni…e noi, con la Chiesa in casa, noi, paese cattolico di natiche tradizioni cosa facciamo!?….Ma vogliamo sparare sulla croce rossa veramente… Ma io dico che vi si è bevuto il cervello…

    12 Giugno, 2012 - 20:36
  44. Clodine

    scusate !! ah ah ah un lapsus freudiano evidentemente, volevo dire di “antiche ” tradizioni e dai polpastrelli mi va’ a uscire indovinate cosa? “natiche”…incredibile ma vero!

    12 Giugno, 2012 - 20:38
  45. FABRICIANUS

    @FedericoB

    Caro Federico,
    purtroppo non riesco ad aprire il link del sociologo Donati, ma la posizione mi è ben chiara…
    Pensa che anch’io sono un sostenitore della necessità di aumento demografico e delle nascite…
    Vorrei però domandarti e chiedere al sociologo Donati:le coppie sposate che non possono avere figli non le consideriamo più famiglia??Ma non scherziamo neanche!!

    Famiglia è solo quella che si ritrova tutti gli anni a Trivolzio in provincia di Pavia, con una prole di minimo tre figli alla festa di San Riccardo Pampuri?? (Pensa Federico, ci sono stato anch’io a Trivolzio e San Riccardo Pampuri è una bella figura.)
    E’ molto bello vedervi famiglie con 4-5 figli, ma, il mondo non finisce nè a Trivolzio e nè agli Incontri Mondiali delle Famiglie con il papa. C’è altro, oltre.
    E poi, non dimentichiamo che spesso, proprio nelle famiglie si annidano i peggiori crimini, purtroppo.

    Prima di proseguire, caro Federico, devo però respingere alcune tue considerazioni: io non sono in alcun modo stato convertito dagli ex-comunisti: ho cambiato idea da solo, studiando e approfondendo nel mio piccolo e con umiltà le questioni giuridiche riguardanti la famiglia.

    Adesso che B. non c’è più, mi aspetterei che cattolici coscienziosi facessero un minimo di autocritica e riflettessero sull’opportunità di sostenere ACRITICAMENTE partiti e programmi che sono evidentemente contrari alla dottrina sociale della Chiesa e ai valori cattolici.

    No, buon Federico, i danni di Berlusconi e del Berlusconismo (che hanno sempre strumentalizzato nella maniera peggiore a propri fini elettoralistici la dottrina sociale della Chiesa Cattolica e i “valori cattolici”) non si si estinguono in sei mesi, purtroppo.

    Io poi, sull’espressione “valori cattolici” ho serissimi dubbi: se Cattolico significa Universale, come faccio ad avere valori che sono solo miei??

    Ritorno alla tematica delle Unioni Civili e, per favore lasciamo fuori dalla discussione due altri importantissimi e sensibilissimi temi che spesso sono un dramma umano, come la’Aborto e l’Eutanasia.

    Ora: io parto da questa idea: la famiglia è in tutto e per tutto un valore laico, condiviso ben oltre le concezioni religiose
    Ho davanti a me (tra i miei conoscenti) diverse famiglie laiche che si vogliono un gran bene, oltre ovviamente ad altrettante belle famiglie di amici credenti…
    (Piccolo inciso: per queste famiglie laiche o credenti, in uno Stato a maggioranza Cattolica come il nostro, ben poco è stato fatto in termini di: maternità, cura ed educazione dei figli, defiscalizzazioni, contratti di lavoro a tempo parziale, assistenza agli anziani…Tutte politiche sociali che incentiverebbero molto la costruzione di una famiglia!)

    Ecco, oggi, anche la dimensione di famiglia è un pò mutata…
    E perchè è mutata?? Perchè molti miei coetanei e coetanee (33 anni) hanno maturato nella loro coscienza dubbi su questo Istituto del Diritto Civile Italiano:

    La domanda è: io Stato devo organizzare dei campi di educazione-rieducazione per questi soggetti,(non so 15-20 giorni all’anno in Trentino o in Valle d’Aosta) per farli riflettere sull’importanza della famiglia fondata sul matrimonio?? No, non è compito di uno Stato.

    Lo Stato, a mio modesto avviso, fermo restando il grande riconoscimento per la famiglia, così come previsto dall’Art. 29 della nostra Costituzione, dovrebbe apprezzare questo desiderio di stabilità e solidarietà reciproca, questo “impegno” alla che ritroviamo nelle coppie di fatto e nelle coppie omosessuali, regolamentando diritti e doveri delle persone conviventi senza creare forme surrettizie di matrimonio.

    E qui aggiungo una cosa, caro Federico,a cui tengo molto: io ho una posizione favorevole al Disegno di Legge denominato DICO del 2008-2009, non a forme equiparate al matrimonio, di matrimoni omosessuali o di matrimoni di serie B

    Ma a queste persone eterosessuali o omosessuali che vivono in situazioni di convivenza di fatto, un quadro di certezze giuridiche va comunque assicurato…
    Lo so che le associazioni gay spingono eccessivamente ed esageratamente su questo aspetto, lo so che usano un linguaggio duro e crudo verso la Chiesa e i Cattolici, ma, chissà, forse abbiamo anche qualche nostra colpa e poi, io, come disse il papa in una sua intervista (già ebbi modo di affermarlo in un altro post) sono molto più preoccupato del male che arriva dall’interno della Chiesa, non di quello esterno.

    Ti saluto, carissimo Federico, dicendoti che la famiglia e la discussione sulle Unioni Civili sono sicuramente un tema importante: dal mio punto di vista bene ha fatto Bersani a proporlo, ma, come ben sai anche tu, in questo momento, penso abbiano la priorità gli argomenti economico-sociali(siamo ancora a rischio default), le tematiche del lavoro e della disoccupazione e la situazione della tua terra colpita da terremoto. E questo lo ha ben presente anche l’attuale Segretario del Pd.

    Ciao!
    F.

    12 Giugno, 2012 - 20:46
  46. FABRICIANUS

    Ciao discepolo, se mi permetti, penso che la risposta precedente a Federico, possa essere riferita anche a te…

    Ciao!!
    F.

    12 Giugno, 2012 - 20:53
  47. Clodine

    no..io non sono d’accordo. L’omosessualità, chi vuole, se la viva come meglio crede. Liberissimi di fare ciò che si vuole. Ci mancherebbe. Diversa è l’unione etero impossibilitata per motivi contingenti al matrimonio civile o religioso. Ovviamente una regolamentazione sarebbe auspicabile. Una mia zia ad esempio, per più di trent’anni è stata accanto ad un uomo il quale la prima moglie non volle concedergli mai il divorzio. Se non avesse fatto testamento, bianco su nero, la prima moglie sarebbe diventata proprietaria dell’immobile e la povera zia in mezzo alla strada..e questo non è giusto. Una regolamentazione previa motivazione, altrimenti, che si sposino…eh.. se non ci sono impedimenti non vedo la ragione di queste unioni di fatto..Per gli omosessuali, no, dai..per favore!

    12 Giugno, 2012 - 21:05
  48. FABRICIANUS

    Ho saltato una parola nel mio precedente post: questo impegno ALLA vita comune.

    12 Giugno, 2012 - 21:42
  49. Federico B.

    @Fabricianus,
    non voglio convincerti, mi limito ad esprimere una riflessione che dovrebbe essere di tutto il mondo (e l’elettorato) cattolico italiano su temi vitali, quali il rispetto delle vita, dal concepimento alla fine naturale, la tutela della famiglia fondata sul matrimonio e la libertà di educazione; i c.d. “valori non negoziabili”, prioritari su tutto, economia, lavoro e terremoto compresi.
    La sinistra e soprattutto il PD diprezza il termine “non negoziabile” perchè crea un problema, ma i problemi non si risolvono ignorandoli o sminuendoli ma AFFRONTANDOLI con serietà, senza complessi di inferiorità di una parte (sempre i cattolici di sinistra) nei confronti di un’altra (i laicisti ex comunisti). Non prendertela, ma nutro qualche dubbio sul fatto che tu abbia potuto cambiare “idea da solo, studiando e approfondendo nel mio piccolo e con umiltà le questioni giuridiche riguardanti la famiglia”, non perchè non credo alle tue capacità o alla tua buona volontà (ci mancherebbe, non offenderti), ma perchè è MANCATA LA SERENITA’ per un approccio veramente “laico” alla questione: chi non è con l’Arcigay e la sinistra è un razzista, omofobo, buzzurro, ignorante, nazista contrario ai “diritti umani”… Le pressioni mediatiche e culturali sono state e sono tante e tali che chi simpatizzava per il centrosinistra ha dovuto per forza “convertirsi”. Lo zapaterismo è peggio del berlusconismo e ben presto ve ne renderete conto anche voi, feroci e accaniti antiberlusconiani, quando vedrete le rovine di una visione della società e della famiglia che contrastano con il buon senso e con la realtà.
    Bisogna provvedere alle discriminazioni dei conviventi (quali? quando mia moglie purtroppo è stata in terapia intensiva nessuno mi ha chiesto il certificato di matrimonio; i figli sono sempre tutelati come i figli di coppie regolari, per le successioni basta fare testamento e provvedere per tempo ai subentri), senza ideologie, con norme di tipo privatristico, NON CREANDO EX NOVO ISTITUTI GIURIDICI, come erano i DICO, equivalenti a matrimoni di serie B. Non si scherza e non si gioca con la vita e con la famiglia.
    Il problema vero, lo ripeto, è quello degli omosessuali. Non nascondiamoci dietro a generiche “coppie di fatto”: la questione è accettare il matrimonio gay o no. Se lo accettiamo (anche attraverso apparenti surrogati come Dico o Pacs), prima o poi si arriverà al “diritto” di adottare, dimenticando i diritti dei bambini, di concepire figli con la fecondazione assistita, ecc..
    Lo stato laico non deve privilegiare una minoranza chiassosa contro i diritti della maggioranza: deve stabilire priorità. La priorità è la famiglia fondata sul matrimonio, specialmente in presenza di figli.
    Che modello di società abbiamo in mente? Che modello avete voi, cattolici della sinistra? Cosa vi fa credere che la presunta politica sociale della sinistra (mai molto generosa con le famiglie, neanche in tempi di vacche grasse) valga il reschio di un rovina del genere?
    E lo stesso discorso, lo stesso, si può ripetere per l’eutanasia, la bioetica, le pillole abortive, il divorzio veloce, la libertà di educazione: finche il Pd è schierato su queste battaglie insieme ai radicali e alle sinistre comuniste sono assolutamente convinto che NON SIA VOTABILE da un cattolico che voglia essere coerente. Il PD di Bersani è un partito di sinistra a tutti gli effetti, una sinistra “europea” iperlaicista, come i PS francesi, il Psoe di Zapatero, ecc… Cosa hanno fatto i cattolici del PD in questi anni? O sono scappati, nelle’evidente impossibilità di poter mantenere la propria identità di cattolici in un partito del genere (Binetti, Rutelli e molti altri) o si sono ammutoliti dietro un’afasia e un’inconsistenza vergognosa, con la scusa del cattolicesimo adulto (cioè “facciamo quello che vogliamo”, cioè quello che conviene alla sinistra). La Rosy Bindi è stata una delusione e ha perso l’opportunità di dare dignità ai cattolici di sinistra: la dignità di chi ha il coraggio di far valere i propri valori. Ha inseguito le poltrone e il consenso “trasversale” nel PD: ha ottenuto un piatto di lenticchie, come Esaù, perdendo la primogenitura. A Milano, all’Incontro delle famiglie è stata fischiata: non si può tenere il piede in due staffe, o le famiglie o il GayPride, o il Papa o l’Arcigay.
    Con la scusa dell’antiberlusconismo avete accettato troppi compromessi. Adesso basta. Se volete essere cattolici in politica, FATELO! Portate avanti con coerenza i valori e i principi cristiani. Altrimenti lasciate perdere, rassegnatevi a fare il gioco del Pd da “laici” senza fare la morale agli altri, a coloro che, con fatica, cercano di costruire un’alternativa che renda possibile essere coerentemente cattolici in politica. L’astro di B. è in declino, per ragioni anagrafiche ed elettorali, tutti i partiti di centrodestra sono in evidente crisi, e questo offre l’opportunità di aprire nuovi spazi per i cattolici. Spazi da costruire ma sicuramente alternativi, distinti e ben distanti dal laicismo e dal relativismo del Pd e della sinistra italiana.

    13 Giugno, 2012 - 9:34
  50. Federico B.

    Scusate la foga, ma è una questione veramente delicata e fondamentale.
    Mi piacerebbe saper scrivere meglio, non per convincere o affabulare qualcuno, ma per porre qualche interrogativo e sostenere le ragioni di una visione cattolica della società.
    Confido che il Signore possa usare anche strumenti poveri e imperfetti per compiere i suoi disegni, per il bene dell’uomo.

    13 Giugno, 2012 - 11:01
  51. FABRICIANUS

    Quindi: difendiamo solo i valori non negoziabili che sono “prioritarissimi”

    Gli altri problemi: problemi economici, disoccupazione, mafie, ‘ndrangheta, camorra, corruzione, evasione fiscale….possiamo tranquillamente fare finta che non ci siano, basta che i politici difendano la famiglia e non introducano le Unioni Civili.
    Non accuso te, o Federico, ma questo è quello che ho sempre visto in tanti Cattolici strenui difensori della famiglia che è valore laico, ma essi fanno finta che sia valore cattolico-religioso. Vedi Radio Maria ,C.L., NeoCatecumenali, Rinnovamento nello Spirito, Alleanza Cattolica.

    Ma sì, votiamo tutti Formigoni: egli difende la famiglia, che ce frega se poi agisce in politica al di fuori del princìpi di etica e di responsabilità e gli arrestano i 4/5 dei componenti del Consiglio di Presidenza in Regione Lombardia…L’importante è che si metta di traverso sulle Unioni Civili…

    Votiamo tutti a destra: Dio, Patria e Famiglia…..L’importante sono questi tre valori, poi, se lo Stato va a rotoli a causa della corruzione e concussione, se la giustizia viene messa sotto i piedi… non è un nostro problema, basta che non ci siano le Unioni Civili…

    Buona fortuna, carissimo Federico, so, o almeno spero che tu non rientri tra questa moltitudine (sono tanti) di Cattolici che la pensano nel modo così descritto sopra da me.
    Comunque sappi caro Federico e sappiate/sappiano questi amici Cattolici che io non sarò con voi e che, alla fine dei miei giorni, se il Padre Eterno mi manderà all’inferno lo farà forse per altri motivi, non certo per aver votato un Partito che tu, a mio modesto avviso sbagliando enormemente, definisci e generalizzi come zapaterista…

    In conclusione una piccola nota politica: se non ci credi, o Federico puoi chiedere a Luigi: il testo dei Dico venne redatto principalmente da due importanti Professori e Giuristi Cattolici…

    Stammi bene Federico e buona fortuna.

    F.

    Una precisazione: nei miei interventi io ho parlato solo di UNIONI CIVILI, al contrario di altri che non hanno MAI risposto alle domande da me poste e hanno anche deviato su altri “valori non negoziabili”
    Ci tengo a precisare che su aborto e eutanasia io sono lontano anni luce da alcune posizioni della sinistra zapaterista, come la chiama Federico..

    13 Giugno, 2012 - 11:20
  52. Federico B.

    Fabricianus,
    i valori non negoziabili sono prioritari su tutto, non ci piove.
    Primum vivere…
    Questo non significa che le altre questioni non siano importanti, ma che non si possono banalizzare, sminuire o disprezzare i valori non negoziabili solo perchè danno fastidio al PD. Sono valori da rispettare e possibilmente promuovere con tutti i mezzi, anche il voto. Perchè i cattolici del Pd, eletti ed elettori, lo dimenticano, tacciono, fanno finta di niente? Questo non è accettabile! Capirei se ci fosse un dialogo, che immagino combattuto, lacerante, ma qui non c’è niente, un’alzata di spalle e via, qualche modesta mormorazione (di solito Fioroni), giusto per accontentare qualche prelato…
    Sai invece come sanno tirare fuori gli artigli per una poltrona di ministro o di assessore?
    Ma dai, te lo ordina il dottore di votare il Pd? Non viene prima la coerenza alla fede che si professa? Non puoi porti seriamente un problema di coscienza su questioni che non sono secondarie, ma veramente fondamentali e prioritarie?
    Anche se tu dissenti su eutanasia e aborto, se voti per il Pd sai benissimo che il programma di partito prevede il testamento biologica, anticamera dell’eutanasia, e pillole abortive (aborto per pillola), gli esperimenti sugli embrioni (Fabio Mussi, ex ministro dell’Università)… Non è accettabile, nemmeno di fronte al peggiore “berlusconismo”, ormai al crepuscolo.
    Non dico di votare per forza a destra, ci saranno pure delle alternative possibili e in ogni caso vanno create. Ma finchè ci sono cattolici che si accontentano di vivere posizioni marcinali e di essere ininfluenti in partiti fortemente laicisti come il PD (informati su cosa pensano Livia Turco, Mercedes Bresso, la Finocchiaro… e mica solo loro), non sarà possibile un impegno comune, un’incidenza significativa. Divide et impera: i cattolici divisi sono in balia degli altri, marginalizzati e ininfluenti come obiettivamente sono stati negli ultimi anni. Possono solo sperare di trovare dei compagni di strada sensibili e non pregiudizialmente ostili ai loro principi.
    Ti illudi se pensi che il PD e la sinistra si fermeranno alle unioni civili: andranno avanti, alla sequela (sulfurea) di Zapatero.
    Quanto al resto, il centrodestra attuale è in crisi, ha commesso degli errori, ma non pensare che Formigoni sia peggio di Errani, Penati, Lusi e altri personaggi di spicco del centrosinistra. L’etica della sinistra è tutta da dimostrare e non basta l’amicizia delle procure ad assolvere le sue responsabilità morali. Che ci siano cattolici disposti a compromessi, politici o giuristi, non mi stupisce, ma sono e restano compromessi, “negoziati” di valori che sono indiscutibilmente non negoziabili. Ognuno poi risponderà al Padreterno delle sue azioni e delle sue scelte.
    Detto quello che bisogna dire, non faccio una colpa a te del voto al PD. Ognuno ha la propria storia, anche familiare, e le scelte politiche sono anche frutto di un percorso, di un ambiente, di legittimi interessi, di affinità culturali. Ma da cattolici che discutono e si confrontano sulla politica, mi sembra chiaro che il voto al PD e ai suoi alleati radicali e comunisti è molto problematico e dovrebbe porre interrogativi seri, perchè le questioni di cui abbiamo discusso, oltre che delicate, sono estremamente serie.
    Porsi almeno il dubbio, anche a costo di mettere in discussione la propria appartenenza politica, mi sembrerebbe doveroso.
    Prendi atto che io non ho fatto propaganda per nessuno, ma semplicemente non condivido l’entusiamo per un partito e una coalizione che contraddicono apertamente i valori cattolici.

    Il Signore ci risparmi divisioni fratricide e ci aiuti a compiere un discernimento proficuo, per una scelta coerente ai valori che professiamo e utile al nostro Paese.

    Un abbraccio
    Federico

    13 Giugno, 2012 - 12:07
  53. FABRICIANUS

    No, caro Federico, non me lo ha ordinato il dottore di votare PD…

    Ciao, ricambio l’abbraccio.

    13 Giugno, 2012 - 12:18
  54. FABRICIANUS

    Caro Federico,
    nel Regolamento dei Gruppi Parlamentari del Pd sulle tematiche da te citate: testamento biologico, eutanasia e altro è prevista LIBERTA’ DI VOTO E DI COSCIENZA, e, se cambia la Legge Elettorale, come mi auguro con tutto me stesso, il Parlamentare lo scelgo io.

    Il Pd sarà cattivo e relativista, ma la destra che abbiamo avuto in Italia ci ha portato sull’orlo del fallimento economico e in tanti l’hanno votata perchè difendeva Dio, Patria e Famiglia….Salvo poi corrompere le giovani nelle cene eleganti….

    Un caro saluto,
    F.

    13 Giugno, 2012 - 12:27
  55. FABRICIANUS

    Da Unita.it

    Giovedì al Nazareno si riunirà il Comitato, presieduto da Rosy Bindi, per mettere a punto il testo finale che affronta a 360° i temi delle coppie di fatto, del testamento biologico, della fecondazione assistita. E sarà quella la sede di discussione. Quello a cui stanno lavorando i membri del Comitato non sarà un testo fatto di articoli e commi, si tratterà di una serie di linee-quadro da sottoporre al voto dell’Assemblea generale del prossimo luglio.

    Del gruppo di lavoro fanno parte politici – tra i quali Ivan Scalfarotto, Paola Concia, Ignazio Marino, lo stesso Fioroni – filosofi e costituzionalisti e si è anche avvalso del contributo dell’attuale ministro Renato Balduzzi. «Ciò che il Pd non può permettersi – dice Martinelli – è di continuare a ignorare un tema, quello di creare un istituto giuridico che regolamenti le convivenza delle coppie dello stesso sesso, su cui il nostro Paese è in grave ritardo ed è già stato sollecitato da tempo dall’Unione Europea e anche dalla Corte Costituzionale».

    Il faro per il Comitato è soprattutto la sentenza 4184 della corte di Cassazione secondo la quale le coppie gay, che allo stato «non possono far valere il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all’estero» hanno tuttavia il «diritto alla “vita familiare”» e dunque a «vivere liberamente una condizione di coppia», potendo in «specifiche situazioni», avvalersi di un «trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata».

    Nel documento a cui sta lavorando il Pd non si prevede il matrimonio tra gay ma si auspica l’individuazione «di un istituto giuridico che equipari la condizione dei cittadini omosessuali a quella degli etero nei rapporti di coppia», come spiega uno dei membri. Anche sul testamento biologico la linea sarà quella di escludere l’eutanasia ma di prevedere il rispetto delle volontà espresse dal singolo individuo. Il documento, tuttavia, non riscuote l’ok unanime. Critico Marino, che durante l’Assemblea nazionale dello scorso invocò l’istituzione del Comitato.

    13 Giugno, 2012 - 12:54
  56. Federico B.

    Ma quale “regolamento”!
    Sul caso Englaro il PD non ha lasciato libertà di voto, ha espresso a maggioranza un voto pro-eutanasia, concedendo, bontà sua, la possibilità del voto “in dissenso dal gruppo” a quei senatori che proprio non ce la facevano ad accodarsi… NON è la stessa cosa.
    Sul disegno di legge sui DAT, il PD ha fatto di tutto per rimandare il voto alla Camera e ha bloccato il voto definitivo al Senato. Si sono impegnati a boicottare una legge necessaria per evitare abusi della magistratura come nel caso di Eluana Englaro. Eppure quella sui DAT è una legge ampiamente discussa per tre anni, votata in Parlamento da partiti di maggioranza e opposizione, laici e cattolici…
    Quale libertà di voto e coscienza, se non consentono neppure di porre la legge all’odg del Senato minacciando la tenuta del Governo Monti?
    Proprio questi casi dimostrano come qualche fumosa formula possa ingannare facilmente gli elettori cattolici, complici loro malgrado di posizioni laiciste e contrarie alla vita. Aprite gli occhi!
    Il fallimento economico è frutto di decenni di sperperi e sprechi, non dei pochi anni di governo Berlusconi. E quanto ai costumi lascivi, citofonate Marrazzo, Del Bono, e quella dirigente toscana del PD che faceva i filmini hard… Vuoi un elenco di malefatte della sinistra? Basta con l’antiberlusconismo come giustificazione a tutto: qui si tratta di questioni fondamentali, di coerenza, di valori cristiani.
    Le scelte economiche saranno imposte dai “tecnici”, dall’Europa: i partiti si divideranno sui temi etici. Non si può svincolare: o con il Papa o con il PD e l’Arcigay. Credimi, mi dispiace, ma non te la puoi cavare con la speranza di esprimere una preferenza a un candidato cattolico del PD: non è garanzia che, anche in caso di elezione (non è scontata) possa e voglia opporsi alla maggioranza agguerrita del partito, che è su posizioni laiciste e di sinistra, e al programma che verrà presentato per compiacere i simpatizzanti.
    Ogni tanto faccio un giro su internet nei blog e nei gruppi del PD (solo gruppi “ufficiali”): spazio per i cattolici non c’è. Questa base sa far valere le proprie richieste molto più dei timidi, afasici e complessati “cattolici adulti”.
    So di non averti convinto, spero almeno di averti incoraggiato a fare sentire una voce fuori dal coro, per quanto possibile coerente ai valori cattolici, nel tuo partito. Ti prometto che osserverò con attenzione il tuo partito e saprò riconoscere se vi sarà un cambiamento positivo (“laico e democratico” sul serio) da qui alle prossime elezioni.
    Alla prossima
    F.B.

    13 Giugno, 2012 - 13:13
  57. Federico B.

    Istituire un nuovo istituto giuridico “che equipari la condizione dei cittadini omosessuali a quella degli etero nei rapporti di coppia” equivale a dire matrimonio gay. Chiamatelo come volete, riuscirete solo a confondere le idee dei semplici, ma il concetto è lo stesso.
    Come definire il matrimonio, se non come istituto giuridico che regola i rapporti di una coppia?
    Come scrivevo prima: formule fumose utili a “ingannare” i cattolici confondendoli in minuzie.
    Il diavolo sta nei particolari.
    Cosa vuoi che produca questo “Comitato”? L’ennesimo compromesso, eticamente inaccettabile.
    Sul testamento biologico il Pd dimentica completamente il diritto alla vita (se ne ricorderanno i membri cattolici del Comitato? dubito!): la legge sui DAT aveva di buono che bilanciava il diritto di autodeterminazione con il diritto alla vita da garantire a tutti, anche a coloro che non possono esprimersi.
    Il Pd finge di discutere, le conclusioni non saranno diverse da quei compromessi che già si conoscono e che non accontentano nessuno.
    Al pd interessa solo dare una parvenza di unità, per consolidare consensi e potere politico, alla faccia dei principi…

    13 Giugno, 2012 - 13:35
  58. FABRICIANUS

    «Dura vita dei cristiani Pd. A sinistra ti danno del talebano, nell’Udc ti danno del laicista-zapaterista. E noi qui, qui nel mezzo, finchè ce n’è»

    Vedi, o Federico, io non sono un esponente del Pd, ma solo un elettore/cittadino attivo molto simpatizzante Pd quindi, alcune tue osservazioni, se vuoi, dovresti farle direttamente a chi occupa determinati ruoli nel Pd. Sai bene che il WEB 2.0 te lo permette….

    Ti devo dire però che mi spiace tu non abbia mai risposto a delle mie precise domande, ma abbia sempre ributtato la palla nel mio campo.

    Esempi:
    Domanda: è da Cattolici vietare il divorzio fino al 2011 e farsene un vanto come a Malta e poi trattare in maniera disumana, dico disumana (lasciando senza cibo e acqua) gli immigrati??
    Risposta: siete laicisti e zapateristi e calate le braghe davanti alla sinistra.

    Domanda: possiamo riconoscere che anche nelle coppie di fatto e nelle coppie omosessuali ci sia un desiderio, un seme di affetto e solidarietà??
    Risposta: siete laicisti e zapateristi e calate le braghe davanti alla sinistra.

    Domanda:Famiglie sono solo quelle con figli che si ritrovano alla Giornata Mondiale delle Famiglie o a Trivolzio il 1 maggio con 4-5 figli?? E le coppie sposate che purtroppo non possono avere figli? Come le consideriamo?
    Risposta: siete laicisti e zapateristi e calate le braghe davanti alla sinistra.

    Io invito a tenere la discussione solo sulle Unioni Civili e tu puntualmente passi all’Eutanasia, all’Aborto, al Testamento Biologico…Tematiche delicatissime e complicatissime….
    All’Aborto e all’Eutanasia io sono contrario, ma lo Stato dei politici Cattolici cosa ha fatto per la Vita?? Cosa ha fatto lo stato dei Politici Cattolici per chi proprio non ce la fa, non riesce, gli viene da rimettere e gli vengono gli attacchi di panico quando ad esempio deve provvedere all’igiene di un malato in casa che se l’è appena fatta addosso??
    Ovviamente il fatto che lo Stato dei Politici Cattolici poco abbia fatto per la Vita, non significa certo che dobbiamo aprire a ipotesi di Eutanasia: MAI SIA CIO’!!!
    Stai tranquillo che, se il Pd dovesse proporre una legge per l’Eutanasia, perderà il mio voto. (Comunque il Pd non lo farà)

    Io ti menziono i drammi che vive il nostro Paese, a cominciare da una delle forme del diavolo/sataniche presenti in Italia (leggi i documenti dei Vescovi calabresi) ovvero la ‘ndrangheta e la malavita organizzata, di cui purtroppo pochissimi esponenti di destra si occupano e preoccupano….. e tu ribatti che al di sopra vi è sempre Dio, Patria e Famiglia…

    Io ti parlo di un delitto commesso verso le giovanni donne come la corruzione, lo sfruttamento della prostituzione minorile di cui un processo a Milano e tu mi parli di Marrazzo (il quale sai bene non aver commesso alcun reato e si è dimesso nell’immediato..tempo un giorno…)

    Ovviamente ho abbastanza semplificato (nel ributtare la palla nel mio campo hai sempre argomentato)

    Io mi sforzo di CAPIRE e di ANDARE A FONDO, amico Federico, non mi accontento di un partito che mi dica: state tranquilli “i valori non negoziabili” non verranno assolutamente toccati, siamo noi i difensori dei “valori non negoziabili”…

    Adesso, parlo solo per esperienza personale che NON ha alcuna pretesa di oggettività: tra le persone che conosco, tutti i rigoristi difensori della famiglia si è poi scoperto avere un’amante o frequentare quei bei luoghi che si trovano a pochi passi da Lugano, con divanetti e champagne e “camere di piacere” al piano superiore.Tutto a pagamento ovviamente…Ripeto: questa è solo una mia esperienza personalissima, che NON ha alcuna pretesa di oggettività.

    Ciao Federico, buona lotta a difesa dei “valori non negoziabili” (non è ironia, ma augurio sincero,credimi) al di sopra di qualsiasi altro grave o gravissimo problema di questo devastato Paese ormai in ginocchio che è la nostra Italia.
    Forse un giorno, se tornerà, ma ne dubito molto, una formazione seria, laica di ispirazione cattolica non a chiacchiere, ma De Gasperiana nel senso più alto del termine potremmo anche ritrovarci insieme.
    De Gasperi è uno dei miei punti di riferimento, dico ovviamente ciò con moltissima umiltà:
    Alcide De Gasperi, come ben sai, ebbe il coraggio di dire NO, quando Pio XII gli consigliò, anzi gli fece capire che DOVEVA….allearsi con i missini per fermare i comunisti….Non fu più ricevuto in Vaticano.
    Grazie, Alcide De Gasperi, ci hai sempre insegnato a non avere paura del mondo, anche perchè il mondo è stato già vinto e tu lo sapevi benissimo.

    F.

    13 Giugno, 2012 - 14:41
  59. Federico B.

    Non mi sottraggo, ma non è spostando “la palla” nel campo del centrodestra che si risolvono le contraddizioni dei cattolici del pd.

    “Dura la vita dei cristiani del PD”: è dura perchè si trovano in contraddizione continua e nell’impossibilità di essere coerenti, come cattolici, in un partito laicista. Non è il loro posto. Hanno sbagliato posto e compagni di strada. Provino a cambiare…

    Malta: se i politici sedicenti cattolici maltesi sono incoerenti con i valori professati a parole, dobbiamo fare altrettanto? Il problema non è destra o sinistra ma la coerenza. La loro come la nostra. Non prendiamo ad esempio le incoerenze altrui per giustificare le nostre.

    Coppie omosessuali: va bene tutto, sono belle, piene di amore e di slanci di generosità e di buoni propositi. Ma non sta scritto da nessuna parte che lo Stato debba riconoscere i matrimoni per i gay o surrogati. Non giudichiamo i gay, ma siamo contrari ad un istituto giuridico che equivalga e scimmiotti il matrimonio. Lo Stato ha altre priorità, tutela tutti, promuove i diritti individuali di tutti (diritto privato) e sostiene la famiglia fondata sul matrimonio (art. 29 Cost.).

    Le famiglie non ono solo quelle con figli, ma quelle con figli a carico (o disabili o anziani) sono da tutelare e sostenere più delle altre. Proprio per non annacquare tutto in un’indistinta famiglia di fatto non si possono accontentare minoranze chiassose come le lobbies omosex. Ognuno poi ha la visione di famiglia che preferisce, si potrebbe chiamare famiglia anche un gruppo formato da una persona e un cane. Per i cattolici la famiglia è quella che nasce con il matrimonio, religioso o civile.

    Vita: storicamente i governi italiani hanno fatto poco e niente a sostegno della vita e delle famiglie. Questo non significa che dobbiamo seguirne le orme e che non possa fare di meglio. Anche in questo caso non possono guardare gli errori e le deficienze altrui per giustificare le proprie.
    La proposta di testamento biologico presentata dal PD Marino è di fatto eutanasica. Il PD è piuttosto sbilanciato su posizioni che affermano l’autodeterminazione (come si fa da giovani e sani a decidere cosa si penserà da anziani e malati?), dimenticando completamente il diritto alla vita.
    Se sei così sensibile al tema dell’eutanasia, ti prego di valutare molto attentamente la questione, cogliendo la sostanza del problema, al di là dei termini utilizzati dalle proproste del PD.

    Non ho mai parlato di “Dio, Patria e Famiglia”, la mafia è un problema serio. In Italia c’è una legislazione molto dura. Non si può però decidere di trascurare i valori non negoziabili, più volte ricordati come prioritari e fondamentali, in nome di “altre” urgenze. Chi garantisce poi che la sinistra sia più attendibile nella lotta contro le mafie? Ultimamente è venuto fuori che proprio cattolci di sinistra, come Mancino, hanno avuto una parte nella trattativa Stato-Mafia…

    Ho parlato di Marrazzo come esempio di corruzione dei costumi. In questo nostro discorso le abitudini e i vizi personali non ci devono interessare. Dobbiamo concentrarci sui programmi, sulle proposte e sulle leggi, altrimenti ci perdiamo in un moralismo becero e impocrita che non porta da nessuna parte. Togliatti e la Jotti sono stati amanti e concubini per anni, ma a nessuno interessava lo scandalo. Oggi ci perdiamo dietro agli scandali sui miserevoli vizi individuali mentre indulgiamo sulle leggi che regolano la convivenza civile e “fanno cultura” (ciò che è lecito spesso viene percepito come buono)… A me interessano le leggi votate in Parlamento, i provvedimenti delle giunte delle amministrazioni locali, i programmi ufficiali. Lasciamo perdere i pettegolezzi…

    L’esempio che fai è un esempio di palese incoerenza, come quelli che danno i cattolici di sinistra che votano i dico, i registri comunali sul testamento biologico o le coppie di fatto, la pillola superabortiva…. Siamo d’accordo: cerchiamo di essere coerenti, sempre.
    La sinistra non ha dato in passato e non da per il futuro garanzie di buon governo, in più non è affidabile sui valori non negoziabili. Inutile parlare di “meno peggio”: se il paese è “devastato” il PD ha le sue responsabilità.
    Guardiamo a De Gasperi, ma guardiamolo sul serio. Di sicuro De Gasperi non avrebbe votato i Dico e non avrebbe accettato di compromettere i valori non negoziabili solo per un paio di poltrone.
    Temo la vittoria del PD e le conseguenze distruttive di un governo delle sinistre sulla legislazione riguardante la famiglia, la bioetica, la vita. Il Signore ci risparmi la via crucis della Spagna di Zapatero.

    13 Giugno, 2012 - 15:59
  60. FABRICIANUS

    Il Pd darà invece un grande e importante contributo alla difficile ricostruzione del Paese, qualora dovesse esso vincere le elezioni.

    13 Giugno, 2012 - 17:09
  61. Federico B.

    Gli darà il colpo di grazia!

    13 Giugno, 2012 - 17:14
  62. Federico B.

    Non è detta l’ultima parola, confido che qualcuno dei semi piantati a Todi possa germogliare e portare frutto prima che sia troppo tardi.
    Qualche fermento c’è…

    http://www.ilfoglio.it/soloqui/13804

    Come vedi sono molti a temere la deriva laicista di un eventuale, malaugurato, futuro gobverno Bersani. Pensaci.

    13 Giugno, 2012 - 17:29
  63. FABRICIANUS

    Già letto, già letto….Passera e Ornaghi mai piaciuti, caro Federico…

    I ruiniani (Ornaghi) sono stati complici della disastrosa e immorale destra italiana…

    13 Giugno, 2012 - 17:52
  64. Federico B.

    I “ruiniani” hanno fatto quanto di meglio si potesse tentare per il bene dell’Italia, per salvaguardare i valori cattolici ed impedire una deriva laicista, veramente IMMORALE e inaccettabile che la sinistra italiana, con la “complicità” ai cattolici di sinistra (che neanche se ne sono resi conto), ha iniziato e ha in programma di continuare per il futuro.
    Capisco che finchè si ragiona per schieramenti e per appartenenze politiche non è possibile un’analisi serena e per quanto possibile obiettiva.
    Ti ho segnalato l’articolo del Foglio solo perchè evidenziava come un’ampia area di cattolici italiani, identificabile più o meno con i partecipanti all’incontro dello scorso autunno a Todi, sta pensando ad un soggetto alternativo al PD, perchè non ne condivide le proposte e probabilmente teme, come me, la vittoria del PD (e dei suoi alleati) e le conseguenze “zapateriste” che questa comporterebbe.
    Passera non è mai stato indicato come di “destra” o ruiniano, semmai come simpatizzante del centrosinistra. Quanto agli altri, attendiamo almeno di vedere cosa saranno capaci di proporre, prima di criticarli.

    14 Giugno, 2012 - 9:06
  65. Clodine

    A me in questo momento, tranne Monti [che ha trovato quello che ha trovato, poveraccio non vorrei essergli mutande ] e mi sembra una brava persona, fanno schifo tutti…

    14 Giugno, 2012 - 9:09
  66. Clodine

    In questo contesto mi trovo più in linea con Federico….certe derive Bersaniane effettivamente mi lasciano perplessa…Poi c’è quella Serracchiani che proprio non la digerisco: ladra! Guarda Fabri, che vengo da una famiglia per tradizione sinistroide, conosco bene la politica di sinistra, ci sono cresciuta in quel brodo. Ma questi politici qui….non valgono una lira

    14 Giugno, 2012 - 9:13
  67. Lorenz o

    Scusate l’intrusione.
    Davvero crediamo che il futuro del cristianesimo qui ed oggi dipenda dai poltici, dal Vaticano, dalle leggi, dai dibattiti? O da quello che pensiamo noi sulle questioni di principio e da come ci discutiamo?
    No, non credo proprio.
    Credo che il futuro di Gesù, qui e oggi, dipenda da quello che ciascuno di noi PERSONALMENTE FA.
    Da come portiamo Gesù, lì dove noi siamo. Nei problemi che incontriamo.Nelle persone della nostra giornata. Tutto qua.
    In fondo: che importanza ha quello che pensiamo noi? Deve ” passare ” Lui. Che su moltissime cose non ha nulla da dire in particolare. Ma al contrario su TUTTO “ci chiede” la vita. Ci :non ai mistici , ai monaci, ai preti, alle suore.
    A noi, poveracci di Cristo.

    Fine dell’intrusione, ciao a tutti.

    14 Giugno, 2012 - 11:54
  68. FABRICIANUS

    Caro Federico,
    agire per categorie e schieramenti di certo non permette un’analisi serena e obiettiva: sono pienamente d’accordo con te, ma, sono stati i “ruiniani” a schierarsi decisamente con la DISASTROSA e IMMORALE destra italiana..

    (E non mi riferisco al Referendum sulla Procreazione Assistita, sul quale pensa un pò, io mi sono astenuto seguendo l’indicazione C.E.I, ma, ovviamente dopo aver studiato nel mio piccolo la delicata questione della Fecondazione Assistita)

    I ruiniani hanno notevolmente contribuito alla caduta del Governo Prodi che, di certo non era un Governo ottimale ( I Diliberto e i Turigliatto li ricordo bene,) ma fecero una campagna micidiale contro i DICO;
    Eh sì: ROMANO PRODI sposato da 40 anni con la stessa persona, matrimonio celebrato dal Card. Ruini, (allora don/mons. Camillo Ruini) era uno zapaterista laicista, la destra invece capeggiata da una persona attualmente imputata per sfruttamento della prostituzione minorile era invece a difesa dei NOSTRI VALORI. (Lo so,dirai tu, Berlusconi non c’è più….Mica vero: IL PdL è il principale partito di maggioranza che sostiene Monti)

    Solo NOI CATTOLICI sappiamo cosa è bene e giusto, la famiglia interessa solo a NOI CATTOLICI. Io questo principio non lo accetto, caro Federico e mai lo accetterò.
    La famiglia è per me un valore laico che va oltre le concezioni religiose…

    Altra responsabilità dei “ruiniani” fu quella di trasformare il cristianesimo-cattolicesimo in una religione civile, terribile.

    Ti ho segnalato l’articolo del Foglio solo perchè evidenziava come un’ampia area di cattolici italiani, identificabile più o meno con i partecipanti all’incontro dello scorso autunno a Todi, sta pensando ad un soggetto alternativo al PD, perchè non ne condivide le proposte e probabilmente teme, come me, la vittoria del PD (e dei suoi alleati) e le conseguenze “zapateriste” che questa comporterebbe.

    Ben venga tutto ciò, buon Federico, mi leggerò bene il loro programma e vedrò come si comporteranno sulla tematica della legalità e della lotta alle mafie e alla corruzione, delle tematiche economiche, dell’immigrazione, del contrasto al precariato, alla disoccupazione (a proposito: che famiglia vuoi costruire se il lavoro in Italia è ai minimi storici??Praticamente manca.) ma al 99% il mio voto non lo avranno perchè al 99% voterò probabilmente il Pd

    Un caro saluto, amico FedericoB.

    14 Giugno, 2012 - 12:42
  69. FABRICIANUS

    Ciao Clo,
    lo so, non è un buon momento per la Politica, lo dico a te e lo dico anche a Federico: io il Pd non lo idealizzo, so bene che ha molti limiti….

    Semplicemente lo sento più vicino su molte tematiche a me care (lavoro, immigrazione, lotta alle mafie, anzi, su queste tematiche ci sono bravi esponenti anche in Sinistra Ecologia e Libertà.)

    Poi lo so, sulle tematiche eticamente sensibili nel Pd le strade si dividono,le posizioni sono diverse, sono attraversato anch’io da crisi di coscienza, ma io continuo a credere che solo l’incontro tra culture diverse porterà progresso nel Paese…
    Ma alcuni valori, non si portano avanti con le crociate e con I NO e poi ancora NO e NO perchè te lo dico IO: voi a sinistra siete per la cultura della morte…No, questo non lo accetto.

    Cultura, dialogo e rispetto…Su questo dobbiamo camminare tutti, chiaramente anche la sinistra storica LO DEVE FARE.
    Ci sono tante ricchezze in diversi mondi, ma vanno cercate, studiate, sostenute…

    A me (e non faccio polemica) i partiti con il timbro della C.E.I non mi convincono molto….

    Ciao!
    F.

    14 Giugno, 2012 - 12:55
  70. Federico B.

    @Lorenzo,
    la nostra non è una religione “intima” o “individuale”. Essere cattolici comporta una dimensione “pubblica”, un’attenzione agli aspetti sociali e politici del mondo in cui viviamo. Dare la vita, come scrivi tu, significa non trascurare nessun aspetto. Di fronte ad una campagna elettorale o ad una proposta di legge, il cattolico deve porsi il problema di compiere la scelta giusta o comunque il più possibile coerente.
    Il cattolicesimo naturalmente non si riduce alla politica, ma non possiamo trascurare proprio un aspetto che incide tantissimo nella nostra vita.

    14 Giugno, 2012 - 14:06
  71. Federico B.

    @Fabricianus,
    i “ruiniani” (come li chiami tu) hanno dovuto scegliere il centrodestra perchè meno “immorale” della sinistra. Non credere di essere il primo o l’unico ad aver avuto delle perplessità, ma purtroppo è stata la sinistra a scegliere di combattere la Chiesa sui temi della bioetica (persino dopo il referendum, il ministro Livia Turco cercò di modificare la legge 40 con le “norme di applicazione” e il ministro Fabio Mussi attraverso l’adesione ad un accordo europeo- rifiutato dalla maggioranza degli altri Paesi) e della famiglia. Il governo Prodi è caduto per le sue contraddizioni (simili a quelle del PD di Veltroni, ma stai tranquillo, ormai Bersani ha quasi risolto il problema trasformando il Pd in Pds), non potendo mettere insieme il diavolo (absit iniuria verbis) e l’acqua santa, Arcigay e Azione Cattolica, Grillini/Concia/Luxuria e Binetti, di Pietro e Mastella (la goccia che ha fatto traboccare il vaso). Stava impiedi con il voto di pochi senatori a vita… Ma cosa pretendevano?
    Sembra che ci vogliano riprovare mettendo insieme Casini e Vendola…
    La sinistra e il PD hanno scelto deliberatamente la strada del laicismo più spinto, abbagliati dall’esempio vincente di Zapatero, e la Chiesa doveva far finta di niente? Il centro destra offriva maggiori garanzie e obbiettivamente è stato di parola, acquisendo diversi meriti anche in altri ambiti, come la questione del crocifisso nei luoghi pubblici, la prudenza sull’autorizzazione delle pillole abortive, il tentativo di salvare la vita di Eluana Englaro (ostacolato da Napolitano e PD), ecc… La scelta era obbligata.
    Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
    I cattolici del PD potevano impedire questa deriva laicista? Forse sì, ma non ci hanno neanche provato o si sono arresi subito, ininfluenti e marginali, afasici e pusillanimi, pronti a tirare fuori gli artigli solo per le poltrone (Rosi Bindi, Jervolino…) o per interessi personali (Lusi, ex dirigente Agesci).
    Cosa vuoi che importi se Prodi è fedele alla moglie e Berluisconi è un donnaiolo? A noi deve importare cosa propongono e realizzano politicamente. I loro peccati sono questioni tra loro e il loro confessore (e un domani tra loro e il Padreterno).
    A me scandalizza che un cattolico sia favorevole ai Dico, ai matrimoni gay, non per le notti di Arcore. Che Rosy Bindi ministro della famiglia, dopo aver girato sacrestie e oratori chiedendo il voto in difesa della famiglia, abbia tradito la famiglia. Lo trovo “immorale”.

    “Solo NOI CATTOLICI sappiamo cosa è bene e giusto, la famiglia interessa solo a NOI CATTOLICI.” Non è così, però a NOI deve interessare la famiglia e non possiamo chiudere gli occhi per pensare alla soluzione del problema della mafia o della crisi economica (a parte che vorrei vedere come si pretende di risolvere problemi di questa gravità, con la bacchetta magica?).
    Sembra che a te e agli atri catto-democratici la famiglia non interessi per niente, questione di secondo piano, equivalente alla convivenza tra due individui che dicono di volersi bene. Non è così e i cattolici hanno il dovere morale di testimoniare a tutti il valore della famiglia come cellula vitale della nostra società. Gli “altri” lo sanno, lo hanno sempre saputo, ma fingono di dimenticarselo perchè fa comodo in questo momento seguire le sirene zapatere (e raccogliere consensi e denari delle lobbies gay).
    Anche questo rende “immorale” il PD.

    Il cristianesimo non è “religione civile”, ma come cattolici non possiamo ignorare la società e la poltica: abbiamo il dovere di interessarcene e di impegnarci per migliore la vita nostra e dei nostri fratelli. La verità è che distinguere e “separare” religione e politica è un modo per tacitare le contraddizioni e non riconoscere che soluzioni come quella dei Dico sono solo compromessi motivati da convenienze politiche/elettorali.
    Convenienze “immorali”.

    I “no”, come i tanti “sì”, sono espressione di una riflessione chiara, alla luce dell’insegnamento della Chiesa, nel tentativo di essere coerenti ai valori professati e alla volontà del Signore. A molti non interessa, pazienza. Ma coloro ai quali interessa devono poter sapere come orientarsi di fronte alle questioni c.d. “eticamente sensibili”. Voi del centrosinistra vorreste che la CEI tacesse solo per evitare problemi interni, mentre evidentemente non siete interessati ad un approccio autenticamente cristiano a quelle questioni.
    Potrei dire ancora una volta “immorale”.
    Vedi, caro Fabricianus, quanta immoralità c’è anche nella tua parte politica?

    Il Pd lo conosco molto bene anch’io, da vicino, dato che amici e parenti sono elettori, simpatizzanti, militanti, eletti (due zii) del Partito (rigorosamente maiuscolo!): non merita la tua fiducia incondizionata (99% è percentuale che indica fanatismo, non “crisi di coscienza”!). La coscienza deve venire prima, molto prima, dell’appartenenza ad un partito.
    “Nella cabina elettorale, Dio ti vede, Stalin (e Bersani) no”.
    Purtroppo quello che chiami “incontro tra culture diverse” è stato finora un compromesso al ribasso, moralmente inaccettabile; nella maggioranza dei casi ha prevalso il punto di vista dei laicisti ex DS (come per il testamento biologico). In tutto questo è scandaloso il comportamento dei cattolici sedicenti adulti del PD: succubi in tutto, specialmente quando si discute di quel patrimonio di valori che appartiene alla loro storia e identità (storia e identità rivendicate durante le campagne elettorali!! IMMORALMENTE).

    Non serve il timbro della CEI, ma un minimo, minimo, minimo di coerenza sì.
    Se non ne siete capaci, evitate di criticare gli altri.

    Non so cosa verrà fuori da Todi, ma se è alternativo a questa sinistra e a questo PD, comincia bene. Valuteremo i particolari strada facendo, magari anche confrontandoci come adesso.

    Un caro e affettuoso saluto
    F.

    14 Giugno, 2012 - 15:08
  72. FABRICIANUS

    Federico, il tuo ultimo post é secondo me caratterizzato da PURA IDEOLOGIA!
    Avrai utilizzato la parola zapateristi-laicisti almeno una decina di volte in tutta la discussione, non parlo solo dell’ultimo post

    Sei al tifo da stadio, alla curva, tipico delle ideologie. All’ideologia dei laicisi-zapateristi, come li chiami tu non si puo` rispondere con altrettanta ideologia!

    Addirittura arrivi a dire “Dio ti vede e Bersani No”: sei rimasto forse alla Scomunica del Santo Padre Pio XII???

    Mi parli del Crocifisso: gia`, quel Crocifisso difeso da quel partito di ispirazione Cattolica come la Lega Nord…Cos’é il Crocifisso?? Per caso una clava da usare contro gli altri??Oppure possiamo fare come facevano i fascisti: guai a non trovarlo nei luoghi pubblici, salvo poi recarsi a bastonare gli esponeni di Azione Cattolica o il Beato Pier Giorgio Frassati!!! Ma che bravi…Che bravi!

    Vedo che su Berlusconi tendi a spostare l’attenzione dai reati, “sfera pubblica ” ai peccati “foro interno” secondo il diritto canonico…Bella furbata! Complimenti!
    Devi essere un abbonato a IL FOGLIO! Giuliano Ferrara vi insegna bene cio!
    Nulla di male, per carita` ….Sono anch’io un lettore quotidiano de IL FOGLIO…

    Troppa ideologia la tua, caro Federico: non ti SEGUO, su questo terreno NON TI SEGUO!!

    Continuiamo a proporre il Vangelo come ideologia! In fondo per la destra é una strategia vincente!!! Fate bene, ma il mio voto (per quanto possa valere) NON LO AVRETE!

    14 Giugno, 2012 - 20:59
  73. FABRICIANUS

    Ah, tra i difensori dei valori non negoziabili vi é l’On. Alessandra Mussolini….Ottmo, mi sembra un alto esempio di sobrieta` Cristiana.Proprio ieri in Parlamento firmava autografi sull’immagine nonno..
    .Poi aspetta, c’é anche Daniela Santanché…ottimo, ottimo!!!!
    E Cicchitto: vuoi mettere Cicchitto??? Affosseranno al Senato il DdL anticorruzione, pero` che ce frega a noi dei corrotti??? Ma che ce frega….
    La famiglia! Primum salvare la famiglia (come ideologia si intende) nel frattempo se famo gli affaracci nostri!!!

    Oh Federico, non sto accusando te, sia chiaro, ma la ipocrita destra che ha avuto purtroppo la sfortuna di avere questo Paese e che, solo a Settembre 2011, gli Eminentissimi vertici della C.E.I. si sono accorti cosa fosse veramente…Povera patria….Povera Chiesa Cattolica Italiana…

    Primum FAMILIA , deinde se famo gli affaracci nostri….in tutti i modi….Tanto so solo vizietti e peccattucci…Che vuoi che sia!!!

    Ti racconto una cosa Federico: al Liceo (Cattolico,) io, come Cristiano-Cattolico per un anno intero venivo preso per i fondelli, sia dalla destra politica che dalla sinistra politica…Non sopportavo entrambi, mi infastidivano molto le loro “forme di bullismo”
    Pero` a quelli di sinistra gli ho sempre riconosciuto un merito: cun li preti, nun facevano gli ipocriti, a differenza de li amici de destra….

    Saluti!

    14 Giugno, 2012 - 21:33
  74. FABRICIANUS

    Correzione: per un anno intero venni preso per i fondelli….

    Per la precisione: il Liceo l’ho comunque frequentato cinque anni…A parte quell’anno, per il resto bene…
    Così, per cronaca…

    14 Giugno, 2012 - 22:01
  75. FABRICIANUS

    Riccardi scomunica il neo partito dei cattolici, Pezzotta si chiama fuori
    14 giugno 2012 –

    Andrea Riccardi scrive sul Corriere della Sera che a suo avviso non è possibile “rieditare un partito cattolico”. Ma gran parte delle associazioni cattoliche presenti lo scorso ottobre a Todi non la pensano così: l’idea di un nuovo movimento, un partito cattolico liberale all’interno del centrodestra sul modello del Ppe, l’hanno già messa in campo fattivamente.

    Dice Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato – insieme a Natale Forlani e al presidente di Coldiretti Sergio Marini, è nella triade che guida il Forum che ha organizzato Todi – che, “accantonata l’idea di un partito cattolico inteso come partito confessionale, il progetto di un nuovo aggregato, un involucro che tenga assieme coloro che si riconoscono nella dottrina sociale della chiesa c’è eccome”.

    E ancora: “La cosa è in piedi da tre anni, da prima dunque del raduno di Todi dello scorso ottobre”. Del resto non è un mistero che un conto sono le associazioni, un altro sono gli intellettuali che parteciparono a Todi in quanto esponenti di spicco del cattolicesimo italiano. Tra questi Riccardi che prima dell’incontro di Todi disse: “Ci vado, passo e saluto, esprimo una mia simpatia e riparto”.

    La Conferenza episcopale italiana per il momento non commenta. Osserva però i lavori benedicendo la libera iniziativa dei laici: ci sono “provvidenziali iniziative che i cattolici stanno mettendo in campo per il bene del paese – ha detto Bagnasco lo scorso maggio ai vescovi –, iniziative che incoraggiamo”.

    I rapporti tra il Forum e i leader della Cei sono continuati. Ma non solo. Nei giorni scorsi alcuni leader del Forum hanno incontrato i vertici dell’Udc: la volontà è di parlare “alla pari” della costruzione di un partito nuovo. Dice Maurizio Ronconi: “Se non il ‘partito dei cattolici’, almeno ‘un partito per i cattolici’ che li richiami al pieno e diretto impegno politico in un momento in cui il paese ha bisogno di tutti ma particolarmente dei cattolici”.

    E ancora: “Se la militanza politica organizzata dei cattolici fu liquidata con disinvoltura e con un pizzico di disattenzione anche dalla chiesa, nel pieno della bufera finanziaria si ripropone la necessità di un rinnovato protagonismo dei cattolici che propongano ricette non solo tecnicistiche o rigoriste, ma soluzioni più ispirate alla dottrina sociale della chiesa”.

    Guerrini spiega comunque di esprimersi solo a nome del Forum. Riconosce anch’egli, infatti, che “il mondo cattolico è variegato, fatto di anime e sensibilità diverse”.

    E’ per questo motivo che resta difficile prevedere quali associazioni decideranno di stare dentro il progetto del nuovo partito. Le Acli, ad esempio, che pure hanno partecipato al raduno di Todi, non si sa come si posizioneranno. Storicamente più vicine al centrosinistra, è difficile che accettino di stare dentro un progetto che guarda al centrodestra. E come le Acli anche altri. Savino Pezzotta, ad esempio, presidente della Rosa per l’Italia e della Costituente di centro, dice che “è chiaro che in una formazione di centrodestra, anche se battezzata, io non ci sarò”.

    Pubblicato sul Foglio giovedì 14 giugno 2012

    14 Giugno, 2012 - 22:18
  76. FABRICIANUS

    Ora laici e cattolici lavorino insieme
    di Andrea Riccardi
    in “Corriere della Sera” del 13 giugno 2012

    Caro direttore, la fine della Prima Repubblica ha determinato la diaspora dei cattolici e lo sperpero
    di un patrimonio politico. Così Dario Antiseri scrive con passione, anzi veemenza, sul Corriere
    dell’11 giugno. Non dimentica che la storia della Seconda Repubblica è stata accompagnata da una
    «strategia» ecclesiastica che ha ricollocato la Chiesa tra le forze in campo. Ma quel mondo è finito e
    una nuova Repubblica non è mai nata. Per far fronte a una gravissima crisi economica, è avvenuta
    la svolta del novembre 2011 con il governo Monti, grazie a un atto di responsabilità delle forze
    politiche. Era logico pensare che il tempo di un governo tecnico avrebbe dato agio ai partiti di
    ripensarsi dal punto di vista della cultura politica e, soprattutto, di radicarsi nuovamente nella
    società italiana, dove tante reti politico-sociali si sono sfilacciate. Nell’Italia reale, infatti, non
    mancano reazioni, rabbie, speranze, desideri; ma tutto questo non si fa passione politica. Sembra
    faticosa la comunicazione tra il sentire quotidiano della gente e la politica. La sintesi più vistosa
    viene realizzata dall’antipolitica con il discredito sistematico delle forme della politica.
    E i cattolici? Antiseri si duole della loro assenza che, a suo dire, non nasce dalla mancanza di voglia
    di far politica, ma dalla diserzione dei loro leader. Il filosofo vede «sempre più necessario un partito
    di cattolici liberali, un partito sturziano». Nel suo articolo (in cui non fa nomi pur ripercorrendo gli
    ultimi vent’anni del cattolicesimo italiano), ha la bontà di ricordare chi scrive, come «disertore»
    verso tanta impresa e colpevole di aver detto che non è l’ora del partito cattolico. Il cattolicesimo
    italiano, nella sua storia, conosce partiti, lanciati e abortiti. Invece il Partito di Sturzo ebbe alle sue
    spalle, nel primo dopoguerra, la grande spinta del cattolicesimo del «non expedit», cui dette identità
    politica. La Dc, dopo la Seconda Guerra Mondiale, forte della rete della Chiesa, congiunse moderati
    e varie forze sociali, collocandosi al centro del sistema. De Gasperi governò la ricostruzione
    nell’alleanza tra cattolici e laici. Di fronte c’era la grande sfida del comunismo.
    Quella sfida non c’è più. Né c’è il cattolicesimo organizzato di allora, nonostante esso ancora sia
    rilevante del vissuto italiano. I cattolici sono abituati alla diaspora in quasi tutte le forze politiche.
    Tuttavia, a ben vedere, una grande sfida c’è. È il caos della disgregazione di un Paese che poco si
    riconosce nelle istituzioni e nella politica. È il caos della crisi economica, che richiede attento
    governo e non avventure. Per questo responsabilmente i partiti hanno dato vita all’attuale esecutivo.
    Ma molti, in giro per il mondo, si chiedono: e dopo le elezioni del 2013?
    Antiseri vede la risposta in un partito sturziano e cattolico. Francamente non mi sembra aggregante
    e mobilitante, nonostante la mia grande attenzione al pensiero di Sturzo. La sinistra si è aggregata
    richiamandosi a una storia politica. Al centro e sulla destra — mi pare — ci sono vecchie e nuove
    presenze, idee, ma anche crisi. Per i cattolici, da tempo, De Rita aveva notato l’assenza di un
    «federatore» come furono De Gasperi e Montini negli anni Quaranta. I mesi trascorsi lo hanno
    confermato.
    L’azione di governo di Mario Monti e il suo senso di responsabilità personale hanno inserito nel
    panorama italiano un fare concreto (tecnico), dietro cui si intravede un’ispirazione cattolica. Non si
    può pensare — allora — alla lezione di De Gasperi come riferimento per una cultura politica capace
    di far lavorare insieme cattolici e laici, politici e tecnici, per ricostruire la Repubblica in un’Europa
    coesa? Bisognerebbe riflettere meglio sull’eredità dello statista trentino (e la sua ammonizione a non
    riprodurre storici steccati tra guelfi e ghibellini) e non tanto sulla possibilità di rieditare un partito
    cattolico.
    Un pericolo si apre innanzi ai protagonisti della prossima legislatura: quel caos congeniale a
    un’Italia frammentata in profondità, ma tanto pericoloso per un Paese a rischio. Torna alla mente lo
    slogan del socialista Giuseppe Romita alla vigilia del referendum del 1946: «O la Repubblica o il
    caos». In ben altri termini, in modo però insidioso, si ripropone oggi quell’alternativa. Ci vogliono
    forze politiche «repubblicane», capaci di guidare l’Italia in una nuova stagione e di evitare lo
    scivolamento nell’abisso. Questa mi appare la risposta all’antipolitica, non tanto la deprecazione che
    fa parte di un teatro in cui questo fenomeno prospera. Sono alcune riflessioni che l’articolo di
    Antiseri ha provocato in me. Più che di riesumazione di foto dai libri di storia (anche gloriose), c’è
    bisogno di grandi e coraggiosi disegni per un’Italia che faticosamente si avvia nella complessa
    globalizzazione.
    Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione

    15 Giugno, 2012 - 0:45
  77. FABRICIANUS

    OVVIAMENTE, VALE PER TUTTI, anche per gli elettori e politici del Pd

    Enzo Bianchi: non basta dirsi cristiani
    Oggi ci appare sempre più difficile trovare una persona “che cammina senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente, non dice calunnia con la lingua, non fa danno al suo prossimo e non lancia insulto al suo vicino”, una persona che “anche se giura a suo danno, non cambia; presta denaro senza fare usura, e non accetta doni contro l’innocente” (Sal 15, 2-15). E ci sembra un triste segnale del degrado dei nostri tempi. Ma proprio il salmo citato ci ricorda come il problema etico della corruzione fosse ben presente già 3000 anni fa. Del resto, sempre il Salterio, ripreso anche da san Paolo, ci ricorda che vi sono situazioni e stagioni in cui “non c’è nessun giusto, nemmeno uno, non c’è sapiente, non c’è chi cerchi Dio! Tutti hanno traviato e si son pervertiti; non c’è chi compia il bene, non ce n’è neppure uno” (Sal 14,1-3; Rm 3, 10-12).

    Dobbiamo allora rassegnarci alla corruzione dilagante, anche in un paese che continua a vantare solide radici cristiane? Credo che l’etica nei rapporti sociali sia uno degli ambiti maggiori in cui ai credenti è chiesto da far emergere, nella semplicità della condotta quotidiana, la “differenza cristiana”, quel “tra voi non è così” (Mc 10,43) lasciato da Gesù ai discepoli come regola di condotta proprio nei confronti dell’esercizio del potere. Purtroppo la corruzione nel nostro paese riguarda anche persone che si dicono cristiane, che fanno uso delle parole della fede ma poi contraddicono in modo scandaloso quello che confessano con il loro stile di vita, con la logica del potere che abbisogna di denaro per vivere nel lusso, nell’ostentazione, nell’arroganza, nella sfrontatezza sessuale.

    Se riflettiamo bene, il termine stesso di “corruzione” ci rimanda infatti al deteriorasi del corpo, alla corruzione della morte. Ora, lo stesso avviene sul piano della vita interiore e spirituale: la corruzione mina la nostra “integrità” – anche in questo caso il concetto si estende dalla dimensione fisica a quella morale – ci smembra, ci rende irriconoscibili come esseri umani degni di tal nome. I cristiani si ricordino che se assumono lo stile di vita della corruzione, fanno bestemmiare il nome del loro Dio tra i non cristiani.

    ENZO BIANCHI (Famiglia Cristiana, 12 giugno 2012)

    15 Giugno, 2012 - 1:06
  78. Federico B.

    Caro Fabricianus,
    non ho mai pensato o scritto di essere “obiettivo”, ma se tu esprimi apertamente una preferenza per il PD, e fai praticamente propaganda, lascia che io possa rispondere a tono, esprimendo come posso le mie perplessità non tanto verso il Pd ma contro la pretesa che il PD possa dare rappresentanza al mondo e alla sensibilità dei cattolici italiani. In effetti non ho scritto per chi voterò, ho solo espresso l’auspicio che i cattolici possano trovare uno spazio dignitoso in cui poter fare politica coerentemente.
    Se trovi un po’ di aprezza nelle mie parole è frutto della mia esperienza.
    Ho scritto molte volte la parola “immorale” in risposta alle volte in cui tu hai scritto “disastroso e immorale” in riferimento agli avversari del PD. Non mi pare di aver ecceduto.
    Non sono abbonato al Foglio che leggo solo salturiamente. Non mi interessa convincerti ne’ mi interessa il tuo “voto”. Vota per chi ti pare ma senza dire che i valori non negoziabili non contano o che nel PD c’è spazio per i valori cattolici. Rispetto il tuo discernimento a condizione che si rispetti al verità.
    Il Crocifisso andava difeso o no? Chi l’ha difeso, non importa con quali ragioni, ha fatto bene. Chi sei tu per giudicare le ragioni di coloro che si sono espressi in difesa del Crocifisso? Non ci sono persone “perbene” nel centrodestra? Se pensi questo sei vittima di un pregiudizio. E perchè poi assolvere sempre coloro che volevano “togliere” i crocifissi dai luoghi pubblici? Anche questa è pregiudizio ideologico.

    La frase “guareschiana” sulla cabina elettorale era scherzosa, dai!
    Evitiamo i pregiudizi, cerchiamo di fare analisi serene.
    Ieri scrivevi di essere convinto al 99% di votare PD, oggi leggo che non voterai MAI (=100%) un altro partito, quale che sia… non mi sembra un atteggiamento dialogante. Il dialogo va bene solo sui valori non negoziabili, che per voi si possono negoziare, mentre il Partito merita fedeltà assoluta a prescindere? E meno male che vi siete chiamati “democratici”, questo è totalitarismo bello e buono!

    Bianchi, Pezzotta e Riccardi possono dire quello che vogliono, possono pure simpatizzare apertamente per la sinistra e il cattocomunismo, ma non possono sostenere che la “diaspora” dei cattolici sia stato un bene: l’esperienza degli ultimi dieci anni dimostra che i cattolici in politica sono diventati marginali e poco influenti. Il poco che è stato fatto è venuto dal centrodestra: la legge 40 sulla fecondazione assistita, il disegno di legge sui DAT/fine vita, l’impegno per salvare Eluana Englaro, l’opposizione ai Dico e ai matrimoni gay, il sostegno alle scuole materne paritarie (troppo poco e forse male, ma le sinistre si opposero anche a quel poco!), l’opposizione alla liberalizzazione delle droghe leggere (la Toscana rossa/pd ha approvato l’uso della cannabis), la prudenza sulle pillole super abortive…
    Condivido quanto pensano coloro, presenti a Todi o no, che pensano che un partito di “riferimento” possa essere uno strumento migliore per una politica ispirata ai valori cristiani, anche se questo non escluderà il dialogo e la “trattativa” con gli altri partiti e con i laici, come è giusto, ma senza “complessi di inferiorità”. I cattolici di sinistra hanno commesso un errore vitale a sciogliere la Margherita (versione già piuttosto pallida, annacquata ed edulcorata del ppi) per confluire, da minoranza mal sopportata, in un partito a vocazione “laica”, in realtà fortemente laicista (almeno da quando comanda Bersani, ma con Marino o Franceschini sarebbe stato meglio? dubito). La margherita poteva dialogare “alla pari” con i DS, se avesse voluto, i singoli cattolici confluiti nel PD no. E Rutelli infatti ci ha ripensato…
    Proprio la triste fine del PPi dimostra come un partito di riferimento sia necessario. Si può discutere sulla sua collocazione, sulle alleanze, sulle priorità, ma l’assenza di un partito del genere ha impedito ai cattolici di esprimere le proprie potenzialità, di dare il proprio contributo, di far sentire una voce. C’era solo la voce della CEI, supplenza necessaria data la situazione.

    A proposito di “ruiniani”, vedendo al TG Hollande, mi sono ricordato di un sondaggio compiuto tra i cattolici francesi al momento delle elezioni presidenziali. I cattolici meno assidui, credenti ma non praticanti o poco praticanti, hanno votato più o meno come gli altri francesi, non credenti o appartenenti ad altre religioni: prevedibile nella laicissima Francia. I cattolici praticanti hanno votato in massa per Sarkozy, nonostante la crisi economica, la disoccupazione, le perplessità sulla guerra in Libia, la sua vita familiare e privata… Sai perchè? Perchè Hollande si era espresso a favore di eutanasia e matrimoni gay (esistono già i pacs ma non bastano alla sinistra), cioè sono stati determinanti quelli che da noi si chiamano “valori non negoziabili”. Sono ruiniani anche i francesi?
    Non è forse il caso di riconoscere che se ci sono delle priorità per un cattolico impegnato responsabilmente in politica, sono proprio quelle?
    So di ripetermi e non “sbrodolo” oltre.

    Mi auguro che i cattolici del PD in futuro possano far sentire la loro voce ed essere coerenti a principi che dicono di professare. Finora non è stato così e con tutte le tue parole e citazioni non sei riuscito a dimostrare il contrario.
    Votare per queste persone significa rassegnarsi all’impossibilità di proporre una visione cristiana della società. Impresa non facile ma possibile, in altri luoghi. Al momento non do suggerimenti (ho votato Udc ma non mi entusiasma per alcune scelte politiche, anche se per quanto riguarda i valori non negoziabili non ho nulla da eccepire). Vedremo nei prossimi mesi quali scenari si apriranno. Se son rose (banche, non rosse) fioriranno.
    In sintesi, caro Fabricianus, le cose stanno così: o i cattolici di sinistra si danno una svegliata (ma vera) o rinunciano a essere cattolici, secondo le speranze di Bersani e compagni ds. Sta a voi la scelta. La mia idea è che, cadute le ideologie, la sinistra in Europa si sta caratterizzando come “radicale” e laicista: lo spazio per i cattolici (ma se lo devono conquistare, nulla è scontato) è nello schieramento opposto. Ci vorrà buona volontà, impegno e soprattutto idee chiare sui valori da proporre e sostenere.
    A questo proposito le indicazioni dei nostri vescovi saranno preziose.
    Alla prossima
    Federico

    15 Giugno, 2012 - 10:46
  79. FABRICIANUS

    Vota per chi ti pare ma senza dire che i valori non negoziabili non contano o che nel PD c’è spazio per i valori cattolici

    Buon Federico, io non ho mai affermato che “i valori non negoziabili” non sono importanti.
    Mi spiace ribadirtelo, ma anche in alcuni passaggi del tuo ultimo post ritrovo della Ideologia: o i cattolici di sinistra si danno una svegliata (ma vera) o rinunciano a essere cattolici, secondo le speranze di Bersani e compagni ds. Questa è IDEOLOGIA PURISSIMA.

    Ti dico ciò: “i valori non negoziabili” sono importantissimi…
    Solo che mi par di capire che per te esistono solo tre valori, rigorosamente indicati da Santa Madre Chiesa…(Hai parlato tu dei Vescovi)

    Questo è un approccio riduttivo, gentile Federico che, secondo me condanna i Cattolici a essere irrilevanti nei grandi processi di cambiamento o, peggio, ne offusca la propria storia e vocazione.
    Venendo meno una visibile e autonoma presenza dei credenti si impoverisce la comunita’ e soprattutto si smarrisce il fine naturale della politica.

    E’ vero, per ogni credente ci sono valori non negoziabili, e, per quanto mi riguarda l’elenco è molto più lungo di quello che tu indichi e che indicò l’allora card. Ratzinger nella famosa Nota Dottrinale del 2002.
    Ma, come scriveva Pietro Scoppola, anche la storia a suo modo non è negoziabile.

    La scommessa dei Cattolici, aggiungeva l’illustre compianto storico, è quella di esprimere i valori non negoziabili in termini culturalmente aderenti al dato non negoziabile della storia.

    E’ questa una sfida non facile, lo so, ma è una sfida che, i laici credenti devono cogliere e, forse anche la Chiesa.

    Aggiungo poi: io, in questa discussione non sto facendo propaganda il Pd, esprimo la mia idea e non nascondo di essere un simpatizzante al 99% per il Pd.

    Vi è però una differenza sull’interpretazione di questa percentuale: tu mi accusi di essere fanatico, io invece considero quell’1% davvero prezioso, anzi preziosissimo.
    La storia, le idee cambiano anche per un evento anche piccolo, piccolo….

    Federico, il mondo ha le sue bellezze anche al di fuori del Cattolicesimo..
    Noi Cattolici siamo uomini e donne come gli altri, il fatto di essere Cattolici non ci mette al riparo dalla corruzione, così come spiegata da Enzo Bianchi.

    Ecco perchè a me non basta il fatto che uno si dica Cattolico difensore dei “valori non negoziabili”

    Mi pare di capire (forse mi sbaglio) che ti sia un pò arrabbiato durante la discussione…niente di male, mi sonno arrabbiato anch’io, ieri sera in particolare…

    Senza fare dell’ironia, ma la tua rabbia in parte la capisco: sei consapevolissimo che non avete attualmente uomini o donne nel panorama politico, in grado di farsi carico della tua visione non negoziabile senza se e senza ma…Todi 1- Todi 2- Todi 3 , poi va a finire che rimangono solo le 5 stelle, oltre alla Sinistra.
    Comunque seguirò Todi con attenzione, fermo restando che non mi riguarda molto il problema del “partito cattolico”

    E adesso,concludo rispondendo alla tua battuta su “Dio ti vede e Bersani No” con un’altra battuta verso te…(non ti offendere mi raccomando)

    Qualora tu non sapessi chi votare nel 2013 puoi sempre scrivere questi nomi sulla scheda elettorale: Camillo Ruini o Rino Fischella.

    Stammi bene carissimo Federico, un forte abbraccio…

    Oggi è la solennità del Sacro Cuore di Gesù, ma, se vogliamo duellare aspramente anche oggi non c’è problema; Gesù ci vorrà bene lo stesso… Forse anche a me, brutto zapaterista laicista che non sono altro…

    Alè, alè, alè…

    15 Giugno, 2012 - 13:57
  80. Federico B.

    Ma va là, non mi sono mai arrabbiato ne’ offeso. Sono abituato a discussioni ben più aspre, purtroppo a volte inevitabili. Sono questioni vitali, bisogna metterci passione.
    Premetto che non ho dubbi che alle prossime elezioni saprò per chi votare, sicuramente. Una mia nonna tremava quando doveva entrare nella cabina elettorale: sentiva il peso della responsabilità di una scelta. Anch’io la avverto e so che comunque esprimerò una scelta, a costo di “turarmi il naso”.
    Non volevo dire che sei un fanatico, ma che da quello che hai scritto emergeva un certo fanatismo nel tuo attaccamento al Partito, che difendi a oltranza, ben oltre l’indifendibile…

    Scrivi:
    “Ti dico ciò: “i valori non negoziabili” sono importantissimi…
    Solo che mi par di capire che per te esistono solo tre valori, rigorosamente indicati da Santa Madre Chiesa…(Hai parlato tu dei Vescovi)”
    Siamo d’accordo, i valori da promuovere e i bisogni a cui provvedere sono molti, ma almeno quei pochi valori non negoziabili vanno rispettati. E’ il minimo, minimo. Meno di questo un cattolico non può proprio fare. E’ così difficile? Forse, scegliendo meglio gli alleati, sarebbe più facile…
    Un cattolico non può accontentarsi dei valori non negoziabili, ma da lì deve partire. Se manca quello, tutto il resto sono chiacchiere generiche, buonismo, solidarismo buoni per tutte le stagioni.

    Aggiungi:
    “Questo è un approccio riduttivo, gentile Federico che, secondo me condanna i Cattolici a essere irrilevanti nei grandi processi di cambiamento o, peggio, ne offusca la propria storia e vocazione.
    Venendo meno una visibile e autonoma presenza dei credenti si impoverisce la comunita’ e soprattutto si smarrisce il fine naturale della politica.”
    L’esperienza di questi ultimi dieci anni dice il contrario, si è persa completamente l’identità dei cattolici e questo sì ha impoverito la politica e la società. I cattolici sono irrilevanti perchè afasici, minoranza mal sopportata, sale che non è in grado, non può, non vuole o non sa salare la pasta… Nei “grandi processi di cambiamento” bisogna esserci solo a fare presenza o è il caso di partecipare dicendo qualcosa di sensato? Accettare le logiche del mondo non è cristiano. Dobbiamo essere nel mondo ma senza essere del mondo: presenti con i nostri valori, convinti sostenitori delle nostre idee, dialoganti senza complessi di inferiorità.
    La “presenza autonoma” va guadagnata sul campo, con scelte corraggiose e coerenti, non con la ricerca dei compromessi per ragioni di meschinissima convenienza elettorale.

    Il riferimento alla “svegliata” che si devono dare i cattolici di sinistra prendilo come un augurio e un invito: dimostrate che siete in grado di portare avanti una politica coerente ai valori cristiani anche nel centrosinistra. Un suggerimento? Sbloccate la discussione sui DAT/fine vita al Senato.
    Ti ho provocato diverse volte, ma non sei riuscito a smentirmi su questo punto.

    Una cosa è certa, il Signore ci ama tutti così come siamo, con i nostri limiti e i nostri difetti. Questo però non deve indurci ad adagiarci e a non sentire l’urgenza di fare del nostro meglio per essere santi.
    Affidiamo la nostra povera Italia al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria e cerchiamo di fare la nostra parte, coerentemente alla fede che professiamo.

    Ti ringrazio sinceramente per il tempo che hai dedicato a rispondere ai miei interventi. Spero che possa essere stata una discussione utile a entrambi. Avremo sicuramente altre occasioni per riprendere il discorso.

    Ricambio l’abbraccio forte.

    15 Giugno, 2012 - 15:03
  81. FABRICIANUS

    Ciao Federico,
    grazie a te.
    Sì la discussione è stata molto utile per me, spero anche per te…

    Sulle DAT non sono intervenuto perchè ho studiato poco l’argomento, ma lo farò presto…

    Ciao!!
    Alla prossima!

    15 Giugno, 2012 - 17:42
  82. FABRICIANUS

    @Lorenzo

    Ciao Lorenzo, grazie del tuo intervento che, ho apprezzato molto…

    15 Giugno, 2012 - 18:25
  83. Clodine

    Ed io ho apprezzato i vostri Federico e Fabricianus.

    17 Giugno, 2012 - 7:23
  84. roberto 55

    Anch’io ho apprezzato la vostra sincera passione, Fabricianus e FedericoB., ed ho ammirato il tono cavalleresco del vostro “duello”.
    Nel merito, concordo sostanzialmente con Fabricianus, che, però, ha già detto tutto quel che c’era da dire (e molto meglio di come l’avrei detto io), per cui non vi infliggo alcun mio intervento; piuttosto, mi verrebbe da proporvi d’incontrarci tutti e tre (ed altri che si vogliono aggrergare), davanti ad un buon bicchiere di lambrusco (in onore a FedricoB.), o di franciacorta (in onore a Fabricianus) o di pinot (il mio preferito), o di “quel-che-vi-pare”, e dove vi pare, così da roseguire ancor meglio nella discussione: che ne dite ?

    Buona domenica, amici !

    Roberto 55

    17 Giugno, 2012 - 12:22
  85. FABRICIANUS

    Saluto e ringrazio l’amico Roberto55 e, da parte mia accetto con piacere l’invito.

    Ciao a tutti!
    F.

    17 Giugno, 2012 - 21:02
  86. FABRICIANUS

    Ciao Clodine, un abbraccio!!

    F.

    17 Giugno, 2012 - 21:03
  87. Federico B.

    Ma sì, ne avevamo già parlato e si erano “autoinvitate” anche altre persone, interessate a discorrere amabilmente, ma sempre con passione, in un contesto conviviale.
    Ma per favore, non fatemi fare l’unica voce fuori dal coro cattocomun.. , volevo dire “laico e democratico”… Non che mi spaventi l’idea (con gli anni ho fatto una certa pratica), ma un duello per essere “veramente” cavalleresco, deve svolgersi ad armi pari, anche davanti a un piatto di cappelletti e a un bicchiere (generoso) di vino.

    A parte gli scherzi, le parole di Roberto confermano che è possibile confrontarsi senza annacquare idee e valori e senza arrivare al conflitto e alla rottura. Se è possibile tra noi, che neanche ci conosciamo di persona, quanto più questo sarebbe possibile tra componenti dello stesso partito? Trovo che spesso la paura di compromettere un rapporto (personale o politico) impedisca una testimonianza coerente e necessaria. Il rispetto e la stima per l’interlocutore non richiede disponibilità al compromesso. E nemmeno la ricerca della verità.

    18 Giugno, 2012 - 12:16

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